Borse nervose, a Piazza Affari
(-0,72%) corsa di Mps
Il nervosismo per la pubblicazione delle minute della riunione del Fomc ha fatto fallire il rimbalzo di Piazza Affari. Il Ftse Mib, dopo un avvio positivo e un massimo intraday a 17.159 punti, ha chiuso in calo dello 0,72% a 16.877 punti. Deboli anche gli altri indici europei: il Dax 30 ha chiuso in ribasso dello 0,18% e il Cac 40 dello 0,34%, mentre il Ftse 100 e l'Ibex hanno ceduto rispettivamente lo 0,97% e lo 0,48%.
L'attesa degli investitori riguarda la possibilità che dai verbali emerga qualche indicazione in più sul tapering, la riduzione degli acquisti nell'ambito del QE. "Gli operatori", ha affermato un trader, "stanno alla finestra in vista delle minute del Fomc. L'attesa diffusa sul mercato è che l'inizio della riduzione degli acquisti nell'ambito del QE sia a settembre; quanto alle dimensioni della riduzione, dopo gli ultimi dati macro non esaltanti la sensazione è che si possa andare verso 10-15 miliardi al mese".
Inoltre un certo nervosismo sui mercati è dovuto anche all'avvicinarsi del mese di settembre, che riporta a galla una serie di incertezze temporaneamente archiviate: le prossime aste di titoli di Stato, le elezioni tedesche e la pronuncia della Corte Costituzionale tedesca sull'Omt, oltre all'eventuale avvio del tapering. Per quanto concerne l'Italia, poi, si guarda anche alla traballante situazione politica e alla pronuncia della Giunta per l'immunità a Silvio Berlusconi.
Tutti questi aspetti hanno impattato sul differenziale Btp/Bund che oggi ha registrato un forte rialzo oltre i 250 punti base per poi chiudere a quota 248 punti base con il rendimento del decennale italiano al 4,36%. Con lo spread in risalita tra i titoli bancari del principale listino milanese le peggiori performance sono state registrate da Bpm (-1,92%), Banco Popolare (-1,56%), Mediobanca (-1,29%) e Unicredit (-1,21%).
Nel settore si è salvata solo Mps con un rialzo del 2,67% a 0,2305 euro che l'ha portata in cima al Ftse Mib. Una giornata in altalena per l'istituto, che ha a lungo oscillato intorno alla parità prima di accelerare sul finale. Rispetto alle ultime sedute, gli scambi hanno registrato una battuta d'arresto e sono risultati solo di poco superiori alla media giornaliera dell'ultimo mese: sono passati di mano 160 milioni di titoli, pari a poco più dell'1,3% del capitale sociale della banca.
In controtendenza anche Stm (+1,98%), Exor (+1,15%), Tod's (+1,09%) e Mediaset (+0,89%). Bene Autogrill (+0,25% a 11,86 euro) con Kepler Cheuvreux che ha confermato sul titolo la raccomandazione buy e il target price a 13 euro. Ha resistito ai cali anche Fiat che ha archiviato la seduta guadagnando lo 0,41% a 6,075 euro.
Gli analisti di una Sim milanese hanno evidenziato che dai dati anticipati dalla società di consulenza Jato Dynamics sull'andamento a luglio dell'auto in Europa (+4,9% annuo) il mercato europeo dell'auto sembra in corso di stabilizzazione. I titoli peggiori di oggi sono invece Fonsai e Finmeccanica che hanno lasciato sul terreno rispettivamento il 3,55% a 1,467 euro e il 3,03% a 3,84 euro.
Sul resto del listino si segnala Prelios (-2,58% a 0,605 euro): all'indomani della conclusione dell'aumento di capitale Banca Akros ha confermato sul titolo la raccomandazione a reduce e il target price a 0,7 euro affermando che "il focus è ora sul business plan e sulla riduzione del debito". La sottoscrizione a carico dei finanziatori, pari a circa 70 milioni, è troppo elevata e predispone al rischio di overhang.
Negativa anche Saras (-1,39% a 0,922 euro) su cui Nomura ha tagliato il target price a 1,1 euro da 1,2 euro, confermando comunque la raccomandazione a buy e inserendo il titolo nella Top Pick. Positiva invece Impregilo (+0,77% a 3,396 euro) che con Salini è nella short list dei gruppi selezionati per realizzare 5 dei maggiori progetti autostradali in Colombia.