Etruria: tutti assolti nel filone consulenze, anche Boschi padre..
16-06-2022Il giudice di Arezzo: "Il fatto non sussiste". Gli imputati erano 14. Renzi: "Ora è chiaro che mostri non eravamo noi". Boschi: "Ho pianto, finisce un calvario per mio padre"
Tutti assolti, perché il fatto non sussiste, i 14 imputati del processo sul filone consulenze d'oro alla ex Banca Etruria. La sentenza è stata pronunciata dal giudice di Arezzo Ada Grignani.
Al tribunale il pm Angela Masiello aveva chiesto il massimo della pena (1 anno) per Pierluigi Boschi, padre dell'ex ministro Maria Elena ed ex vicepresidente di Etruria, e per altri tre dirigenti cioè Luciano Nataloni, Claudia Bugno e Luigi Nannipieri.Per gli altri imputati erano state chieste condanne da 8 a 10 mesi. Ma il verdetto è di assoluzione con formula piena.
Gli imputati erano accusati di bancarotta colposa per una serie di consulenze commissionate dalla ex Banca Etruria per studiare l'ipotesi di fusione con un altro istituto di credito, che fu individuato nella Banca Popolare di Vicenza, ma poi l'operazione non andò in porto. Secondo l'accusa anche le consulenze aggravarono i conti di Banca Etruria e ne scaturì un filone complementare a quello 'generale' per bancarotta fraudolenta dedicato al crac dell'istituto di credito aretino. Il procuratore Roberto Rossi, che coordina il pool investigativo della procura di Arezzo su Banca Etruria, ha dichiarato dopo la lettura della sentenza: "Aspettiamo le motivazioni poi valuteremo se fare ricorso in appello". Oltre alla richiesta di pena per 1 anno per Boschi senior, Luciano Nataloni, Claudia Bugno e Luigi Nannipieri, il pm aveva chiesto anche condanne di 8 mesi per Daniele Cabiati, Carlo Catanossi, Emanuele Cuccaro (ex vicepresidente) sui quali pendeva un capo di imputazione; di 9 mesi per Alessandro Benocci, Claudia Bonollo, Anna Nocentini Lapini, Giovanni Grazzini, Alessandro Liberatori e Ilaria Tosti (per loro due capi di imputazione); di 10 mesi per Claudio Salini (per tre capi di imputazione).
"Oggi ho pianto. Avevo giurato a me stessa che non avrei mai pianto per Banca Etruria. Oggi l'ho fatto. E non ho paura di ammetterlo in pubblico. Ho pianto come una bambina, in ufficio, alla Camera. Ho pianto perché mio padre è stato assolto dall'ultima accusa che gli veniva mossa su Banca Etruria. Con oggi si chiude un calvario lungo sette anni. E si chiude nell'unico modo possibile: con la certezza che mio padre era innocente". Lo scrive in un post su Facebook Maria Elena Boschi, presidente dei deputati di Italia Viva, commentando l'assoluzione del p...
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