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    Intesa Sanpaolo, comunicazione settimanale sull'acquisto di azioni proprie
    Intesa Sanpaolo, in relazione all’esecuzione del programma di acquisto di azioni proprie finalizzato all’annullamento (buyback) comunicato al mercato il 24 giugno 2022 e avviato il 4 luglio 2022, ha comunicato che dal 29 agosto al 2 settembre 2022, ha acquistato complessivamente 94.446.432 azioni proprie, ad un prezzo medio di acquisto per azione pari a 1,7066 euro, per un controvalore totale di 161.181.905,77 euro.
    il 3 agosto sono state annullate 322.814.884 azioni proprie acquistate dal 4 al 29 luglio 2022, pari a circa l'1,62% del capitale sociale ante annullamento (che era suddiviso in 19.977.435.963 azioni ordinarie prive del valore nominale e si è modificato nella sua composizione, per la riduzione del numero di azioni che lo costituiscono, ma non nel suo ammontare, rimasto pari a 10.368.870.930,08 euro).
    Al 2 settembre 2022, dall'avvio del programma, il colosso creditizio ha acquistato complessivamente 710.158.566 azioni, pari a circa il 3,55% del capitale sociale ante annullamento, a un prezzo medio di acquisto per azione pari a 1,7263 euro, per un controvalore totale di 1.225.925.724,41 euro.
    A Milano, oggi, chiusura in rosso per Intesa Sanpaolo, che termina la seduta segnando un calo del 2,37%.
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    Petrolio in rally. Opec+ taglia produzione di 100mila barili
    Confermato oggi un taglio dell'offerta di petrolio dell'OPEC+, che inverte rotta dopo un anno di ritocchi di segno opposto all'offerta, nel tentativo di stabilizzare il mercato e far risalire le quotazioni petrolifere, che ora scontano una possibile recessione dell'economia mondiale.
    Il cartello di produttori di greggio, come anticipato di recente, ha accettato di ridurre la produzione di circa 100mila barili al giorno a partire dal 1° ottobre. La decisione è stata presa su impulso dell'Arabia Saudita, che ha recentemente sostenuto la necessità di far fronte ad un calo eccessivo dei prezzi, con l'assenso degli alleati, fa cui la Russia.
    L'OPEC+ ha preferito non aspettare l'esito dei dei colloqui con l'Iran, per il rilancio dell'accordo sul nucleare siglato nel 2015, che farebbe venire meno le sanzioni contro il Paese mediorientale e consentirebbe al produttore Opec di esportare circa un milione di barili in più di greggio.
    Il prezzo del petrolio era sceso molto negli ultimi tre mesi, rispetto a massimi di 123 dollari al barile toccati a marzo, in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina ed ai timori di un razionamento dell'offerta. Poi, il prolungarsi delle ostilità, l'accelerazione dell'inflazione, l'avvio di politiche restrittive da parte delle banche centrali e le prospettive di recessione hanno condizionato il mercato, che ha ripiegato con decisione dai massimi.
    Al momento, il Crude oil statunitense scambia a 90,17 dollari, in rialzo del 3,8%, mentre il Brent guadagna il 4% a 96,77 dollari, grazie alla decisione dell'OPEC+ di tagliare l'offerta ed in vista della possibile controffensiva del G7 contro la Russia attraverso l'imposizione di un tetto alle importazioni di greggio.

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    Generali, comunicativa su azioni proprie
    Assicurazioni Generali ha comunicato di avere acquistato, dal 29 agosto al 2 settembre 2022, complessivamente 2.111.331 azioni proprie al prezzo medio ponderato di 14,74 euro per azione, per un controvalore complessivo di 31.112.869,50 euro.
    L’operazione di acquisto di azioni proprie fa seguito a quanto comunicato lo scorso 2 agosto circa l’avvio del programma di acquisto di azioni proprie (buyback) ai fini del loro annullamento, in esecuzione della delibera dell’Assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2022 ed a seguito di quanto comunicato il 29 aprile 2022.
    A seguito degli acquisti effettuati, al 2 settembre la compagnia assicurativa e le sue controllate detengono 13.959.575 azioni proprie, pari allo 0,88% del capitale sociale.
    Nel frattempo, a Milano, si muove in territorio negativo Generali Assicurazioni che si attesta a 14,69 euro, con un calo del 2,23%.
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    Sanlorenzo ha avviato un programma di acquisto di azioni proprie
    Sanlorenzo ha comunicato l’avvio del programma di acquisto di azioni proprie sulla base della delibera autorizzativa approvata dall'Assemblea Ordinaria degli Azionisti del 28 aprile 2022.
    Il programma è volto a consentire alla Società di acquistare le azioni per:

    operare sul mercato in un’ottica di investimento di medio e lungo termine
    impiegare risorse liquide in eccesso
    ottimizzare la struttura del capitale
    disporre di un "magazzino titoli" da utilizzare nell’ambito di operazioni straordinarie di interesse di Sanlorenzo
    disporre delle azioni a servizio dei futuri eventuali piani di incentivazione azionaria del management approvati dalla Società.

    Gli acquisti di azioni proprie saranno effettuati secondo le modalità e nei termini stabiliti dalla predetta delibera assembleare, anche in più tranche, fino a un massimo di n. 3.453.550 azioni, entro il 28 ottobre 2023 (18 mesi dalla delibera assembleare).
    Le operazioni di acquisto di azioni in attuazione del programma avverranno nel rispetto della parità di trattamento degli azionisti.
    Gli acquisti di azioni proprie saranno effettuati ad un prezzo che non si discosti in diminuzione e in aumento per più del 10% rispetto al prezzo di riferimento rilevato sul mercato nella seduta di borsa precedente ogni singola operazione.
    Al 2 settembre, la Società ha in portafoglio 58.666 azioni proprie.
    Intanto in Borsa Sanlorenzo registra una flessione dell'1,42% e si attesta a 31,35 euro.
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    Garofalo Health Care, operatività su azioni proprie
    Garofalo Health Care, con riferimento al programma di acquisto di azioni ordinarie proprie autorizzato dall'Assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2022, ha comunicato che, dal 29 agosto al 2 settembre 2022, ha acquistato 5.345 azioni GHC pari allo 0,01% del capitale sociale, al prezzo medio di 3,9017 euro per azione, per un controvalore complessivo pari a 20.854,33 euro.
    A seguito degli acquisti comunicati sopra, al 5 settembre, la società attiva nel settore della sanità privata accreditata detiene 1.118.242 azioni ordinarie proprie, pari all'1,24% del capitale sociale.
    Intanto, sul listino milanese, Garofalo Health Care registra una flessione dello 0,77% rispetto alla vigilia, e si attesta a 3,865 euro.
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    Il Tesoro organizza l'emissione di un nuovo BTP Green (con scadenza Aprile 2035)
    Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica di aver affidato a BofA Securities Europe, Citibank Europe, Crédit Agricole, Deutsche Bank e Monte dei Paschi di Siena Capital Services il mandato per il collocamento sindacato di un nuovo BTP Green Aprile 2035. I BTP Green, come previsto dalla legge di bilancio per il 2020 (legge 27 dicembre 2019, n. 160), sono i titoli di Stato italiani dedicati al finanziamento delle spese a positivo impatto ambientale sostenute dallo Stato.
    La transazione sarà effettuata nel prossimo futuro, in relazione alle condizioni di mercato. Tutti gli altri Specialisti in titoli di Stato saranno invitati in qualità di co-lead manager dell’operazione.
    I proventi netti dell’emissione saranno utilizzati conformemente ai criteri enunciati nel “Quadro di riferimento per l’emissione dei titoli di Stato Green” pubblicato lo scorso febbraio 2021 in cui vengono descritti i 6 obiettivi ambientali, così come delineati dalla Tassonomia europea delle attività sostenibili, e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2030 (OSS) delle Nazioni Unite che si intende raggiungere mediante specifiche spese presenti nel Bilancio dello Stato.
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    TXT e-solutions prosegue l'acquisto di azioni proprie
    TXT e-solution ha comunicato che, dal 15 al 19 agosto 2022, ha acquistato 10.700 azioni proprie per un corrispettivo pari a 132.112,74 euro nell'ambito del programma di acquisto di azioni proprie approvato dall'Assemblea degli Azionisti in data 20 aprile 2022.
    Al 15 agosto, la società attiva nella fornitura di prodotti software e soluzioni strategiche detiene 1.090.182 azioni proprie pari all'8,3820% del capitale sociale.
    Intanto, a Milano, peggiora la performance di TXT e-solutions, con un ribasso dell'1,94%, portandosi a 11,1 euro.
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    Piquadro continua il buy-back
    In relazione al programma di acquisto di azioni proprie, Piquadro ha reso noto di aver acquistato, tra il 29 agosto e il 2 settembre 2022, complessivamente 8.228 azioni proprie al prezzo medio di 1,9261 euro, per un controvalore pari a 15.847,79 euro, nell'ambito dell'autorizzazione deliberata dall'Assemblea degli azionisti in data 25 luglio 2022.
    A seguito degli acquisti comunicati, considerando le azioni proprie già in portafoglio, al 2 settembre il produttore italiano di pelletteria detiene 1.659.818 azioni proprie pari al 3,3196% del capitale sociale.
    Nel frattempo, a Milano, discreta la performance di Piquadro che si attesta a 1,975, in lieve aumento dello 0,77%.
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    Cofle, operativa la nuova filiale francese Cofle France
    Cofle - azienda che opera nella progettazione, produzione e commercializzazione a livello mondiale di control systems e control cables per il settore off-road vehicles, automotive e after market automotive, quotata all'Euronext Growth Milan – ha comunicato che è operativa la nuova filiale commerciale francese, Cofle France, che avrà l’obiettivo di aumentare la penetrazione nei mercati francese, spagnolo, portoghese, del Maghreb e Benelux, aree oggi presidiate direttamente dall’Italia.
    L’investimento previsto nella società francese, per i prossimi tre anni, è di 1,5 milioni di euro. Si inserisce, precisa il management, nel percorso di crescita di Cofle che punta a crescere nei prossimi anni sia attraverso l’acquisizione di nuove quote di mercato a livello globale, sia attraverso operazioni di M&A.
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    Saipem, intesa con Siemens Energy per realizzare una sottostazione elettrica galleggiante
    Saipem e Siemens Energy hanno firmato un memorandum of understanding per lo sviluppo congiunto di un concept design per una sottostazione elettrica galleggiante di 500 megawatt ad alta tensione a corrente alternata da impiegare nei parchi eolici offshore.
    Per il management di Saipem il nuovo concept sarà uno strumento per migliorare gli sviluppi dell'eolico offshore in acque profonde, riducendo l'investimento complessivo per l'infrastruttura.
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    Zona Euro, commercio al dettaglio risale a luglio
    In aumento le vendite al dettaglio dell'Eurozona a luglio. Secondo l'Eurostat, le vendite sono salite dello 0,3% su base mensile dopo il -1% di giugno (dato rivisto da un preliminare di -1,2%) e contro attese per un aumento dello 0,4%.
    Su base annua, le vendite registrano una variazione positiva pari a -0,9% contro il -3,2% rilevato in precedenza (dato rivisto da un preliminare di -3,7%) ed il -0,7% indicato dal consensus.
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    Extra profitti: il gettito non decolla, sul tavolo correzioni chirurgiche (Il Sole24Ore)
    Secondo le prime indicazioni, il quadro generale degli extra profitti non è cambiato. Si conferma quindi il flop, nonostante i tempi supplementari al 31 agosto per mettersi in regola con il contributo, pena una super-sanzione del 60%. Come scrivono Marco Mobili e Gianni Trovati su Il Sole24Ore di sabato 3 settembre: “Il gettito recuperato fin qui non supererebbe il mezzo miliardo; restando lontano dall’obiettivo pieno che a giugno prevedeva 4,2 miliardi di incassi, cioè il 40% dei 10,5 miliardi totali attribuiti al contributo una tantum”.
    Come rivedere la tassa? Tra le ipotesi, si legge ancora sul quotidiano, un cambio totale di base imponibile (che potrebbe accompagnarsi a una nuova revisione al rialzo dell’aliquota) e il mantenimento dell’aggancio “alle operazioni Iva con però una serie di correzioni chirurgiche per provare a risolvere almeno i difetti più gravi”.
    Le cifre definitive, insieme a nuove misure, sono attese nel Consiglio dei Ministri del prossimo giovedì.
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    Usa-Cina, la sfida dei chip (Corriere della Sera)
    A pochi giorni dal pacchetto da 50 miliardi di dollari voluto dal presidente Joe Biden per rilanciare il settore dei semiconduttori, gli Usa hanno bloccato l’esportazione di alcuni chip Nvidia in Cina. Secondo Massimo Sideri, che ne ha scritto sul Corriere della Sera di sabato 3 settembre, siamo alla “geopolitica dei microprocessori”.
    “La competizione economica tra Paesi passa sempre più da queste capacità”, scrive il giornalista, sottolineando che “non è un caso che il numero di supercomputer in Cina sia lievitato”, raggiungendo il 34,6% della potenza mondiale contro il 25,6% di Washington.
    Gli Usa tuttavia dominano ancora in termini di potenza con un picco di 1.600 petaflops e il computer più potente al mondo, il Frontier dell’Oak Ridge National Lab dove lavorava Enrico Fermi durante il progetto Manhattan.
    “Oggi - si legge ancora sul quotidiano riguardo ai chip - i leader nella produzione sono Cina, Giappone, Taiwan e Corea del Sud (tutti in Asia). Ecco allora le politiche keynesiane dei grandi investimenti pubblici: 50 miliardi da parte degli Usa, 43-45 miliardi da parte dell’Europa con il chip-act di Ursula von der Leyen, 10 miliardi da parte dell’India”.
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    Petrolio, prezzi in rialzo. Focus su riunione Opec+
    Nuovo balzo dei prezzi del petrolio con gli investitori che guardano alle mosse dei produttori dell'Opec+ per tagliare la produzione e sostenere i prezzi e, dopo la posizione presa dal G7 su un price cap al petrolio russo. La riunione del Cartello è attesa oggi.
    All'IPE di Londra, il future sul Brent registra un incremento del 2,3% a 95,2 dollari al barile, mentre il greggio americano al Nymex scambia a 88,5 dollari al barile, con un aumento dell'1,97%.
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    Cambi, euro a minimo storico: sotto 0,99 dollari
    L'euro stamane è scivolato ai minimi in 20 anni sul dollaro, scendendo sotto il livello di 0,99. Il cross tocca così il minimo storico.
    Sulla valuta di Eurolandia pesa l'emergenza energetica in Europa dopo che venerdì Gazprom ha comunicato che il gasdotto Nord Stream è stato fermato "completamente fermato" dopo aver riscontrato una perdita di olio da una turbina. Notizia che ha aumentato sempre più la prospettiva di una diffusa carenza di energia in Europa aumentando il nervosismo per i timori di recessione.
    Sfuma così la breve risalita registrata nella scorsa ottava quando l'euro ha riguadagna la parità sul dollaro, sostenuto dalle aspettative del mercato di un maxi-rialzo dei tassi di 75 punti base da parte della BCE, nella riunione prevista questa settimana, giovedì 8 settembre e, da un rapporto sul mercato del lavoro negli Stati Uniti che ha segnalato alla Fed che le pressioni potrebbero essere allentate.
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    Valsoia distribuirà in Italia i gelati Häagen-Dazs
    Valsoia - società attiva nel campo della produzione di prodotti per l’alimentazione salutistica - ha perfezionato in data odierna un accordo con l'elvetica General Mills International (controllata dalla multinazionale americana General Mills) avente ad oggetto la distribuzione in esclusiva sul territorio italiano dei gelati a marca Häagen-Dazs.
    L' accordo di distribuzione in esclusiva per l'Italia, avrà efficacia dal 1° gennaio 2023. Sino a tale data la distribuzione dei gelati Häagen-Dazs proseguirà in capo all’attuale distributore.
    Valsoia già gestisce note marche leader di proprietà (Valsoia Bontà e Salute, Santa Rosa, Diete.tic, Piadina Loriana) e prestigiose marche in distribuzione (Vallè, Weetabix, Oreo o’ s Cereali).
    Gli obiettivi condivisi tra Valsoia S.p.A. e General Mills prevedono uno sfidante piano di crescita per Häagen-Dazs, in Italia, sostenuto da importanti investimenti di consumer marketing finalizzati a portare la marca ai livelli di eccellenza raggiunti in tutti i paesi europei ed extraeuropei.
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    Wall Street scommette su Fed meno aggressiva
    La borsa di Wall Street consolida la performance dell'avvio grazie ai dati sul mercato del lavoro che hanno evidenziato una risalita della disoccupazione negli Stati Uniti, ed il mercato spera in una banca centrale meno aggressiva sui tassi di interesse, per combattere l'alta inflazione.
    Tra gli indici statunitensi, si muove sotto la parità il Dow Jones, che scende a 31.559 punti, con uno scarto percentuale dello 0,31%; sulla stessa linea, cede alle vendite l'S&P-500, che retrocede a 3.953 punti. In discesa il Nasdaq 100 (-0,76%); sulla stessa linea, poco sotto la parità l'S&P 100 (-0,46%).
    In buona evidenza nell'S&P 500 i comparti energia (+1,83%) e materiali (+0,48%). Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori telecomunicazioni (-0,97%), beni di consumo per l'ufficio (-0,71%) e sanitario (-0,66%).
    Tra i protagonisti del Dow Jones, Salesforce (+1,54%), Chevron (+1,47%), Walgreens Boots Alliance (+0,75%) e Goldman Sachs (+0,66%).
    Le più forti vendite, invece, si manifestano su 3M, che prosegue le contrattazioni a -2,19%.
    Soffre DOW, che evidenzia una perdita dell'1,02%.
    Tentenna Procter & Gamble, con un modesto ribasso dello 0,99%.
    Giornata fiacca per Intel, che segna un calo dello 0,98%.
    Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Lululemon Athletica (+7,36%), Okta (+5,25%), Broadcom (+2,13%) e Pinduoduo Inc Spon Each Rep (+0,85%).
    I più forti ribassi, invece, si verificano su JD.com, che continua la seduta con -2,84%.
    In apnea Baidu, che arretra del 2,40%.
    Tonfo di Meta Platforms, che mostra una caduta del 2,20%.
    Lettera su Starbucks, che registra un importante calo del 2,20%.
    Tra i dati macroeconomici rilevanti sui mercati statunitensi:

    Venerdì 02/09/2022
    14:30 USA: Tasso disoccupazione (atteso 3,5%; preced. 3,5%)
    14:30 USA: Variazione occupati (atteso 300K unità; preced. 477K unità)
    16:00 USA: Ordini industria, mensile (atteso 0,2%; preced. 1,8%)

    Martedì 06/09/2022
    15:45 USA: PMI composito (preced. 47,7 punti)
    15:45 USA: PMI servizi (preced. 47,3 punti).

    Dow Jones
    31.318,44
    -1,07%
    -337,98
    S&P 500
    3.924,26
    -1,07%
    -42,59
    Nasdaq
    11.630,86
    -1,31%
    -154,26
    Russell
    1.809,75
    -0,72%
    -13,07
    VIX
    25,47
    -0,35%
    -0,090

    Ocugen Inc
    2,40 $
    8,40%
    -0,22 Oggi
    After Hours:2,39 $
    (0,42%)-0,0100
    Data e ora chiusura: 2 set, 19:55:33 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax
    30,39 $
    4,88%
    -1,56 Oggi
    After Hours:30,55 $
    (0,53%)+0,16
    Data e ora chiusura: 2 set, 19:32:19 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Vaxart
    2,85 $
    9,52%
    -0,30 Oggi
    After Hours:2,88 $
    (1,05%)+0,030
    Data e ora chiusura: 2 set, 19:58:52 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 5/9/2022, 18:11
     
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    BTp Green: chiusi ordini, operazione da 6 mld con domanda oltre 40 mld
    Il nuovo BTp Green scadenza Marzo 2035 che il Tesoro ha lanciato oggi sul mercato ha raccolto una domanda complessiva pari a oltre 40 miliardi di euro. Lo riferiscono a Radiocor fonti finanziarie secondo cui l'operazione, i cui libri per la raccolta degli ordini sono stati aperti questa mattina, e' stata chiusa in tempi da record dal ministero dell'Economia che ha deciso di 'tagliare' l'importo finale a 6 miliardi di euro. Il BTp Green, che servira' a finanziare progetti legati alla sostenibilita' ambientale, offrira' un rendimento pari a 5 punti base sopra il rendimento del BTp nominale scadenza Marzo 2035 rispetto ad un spread iniziale pari a 7 punti base.
    --
    Campari, comunicazione su acquisto azioni proprie
    Campari, nell'ambito della vigente autorizzazione all'acquisto di azioni proprie da destinare al servizio dei piani di incentivazione basati su strumenti finanziari, deliberata dall'Assemblea degli Azionisti del 12 aprile 2022, ha comunicato di aver acquistato, dal 29 agosto al 2
    settembre 2022, complessivamente 649.062 azioni proprie al prezzo medio di 9,8562 euro per azione per un controvalore pari a 6.397.257,53 euro.
    Intanto, sul listino milanese, l'azienda attiva nel settore beverage estende i guadagni rispetto alla seduta precedente, attestandosi a 9,59 euro.
    ---
    Datalogic, Jpmorgan Asset Management (UK) aumenta le vendite
    Jpmorgan Asset Management (UK), dal 5 settembre, ha aumentato lo short selling su Datalogic dallo 0,90% all'1,01%. Lo si apprende dalle comunicazioni della Consob relative alle posizioni nette corte.
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    Gran Bretagna, Liz Truss incontra la Regina: è formalmente la nuova premier
    Liz Truss ha incontrato nella residenza reale di Balmoral, in Scozia, la Regina Elisabetta II che l'ha designata formalmente come nuovo primo ministro. Truss è il primo ministro numero 15 nei sette decenni di regno di Elisabetta – la terza donna dopo Margaret Thatcher e Theresa May – e il 56esimo nella storia dell'isola da quando la carica fu istituita. Il cerimoniale non prevede – come in passato quando era considerato segno di fedeltà alla Corona – che il nuovo premier baci effettivamente le sue mani. Il semplice fatto di essere ricevuti serve a convalidare la carica e non ha luogo alcuna interazione fisica, al massimo un inchino o una stretta di mani.
    Nel pomeriggio, rientrata a Londra, prenderà possesso della residenza di Downing Street da dove è atteso il suo primo discorso alla nazione. Successivamente inizierà a ufficializzare le nomine dei ministri.
    Boris Johnson si è congedato questa mattina da Downing Street prima di recarsi a Balmoral in Scozia per "passare il testimone" a Liz Truss. L'oramai ex premier ha ribadito di essere fiero di quanto fatto nei suoi 3 anni di governo, enfatizzando il sostegno militare dato a Kiev contro la Russia e che a suo dire potrebbe aiutare l'Ucraina a rovesciare le sorti "della peggiore guerra in Europa in 40 anni", ma anche il calo della disoccupazione. Quanto alla crisi economica attuale, ne ha imputato parte della responsabilità a Vladimir Putin che comunque non riuscirà mai a "bullizzare" il Regno e il suo popolo.
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    Petrolio fa un passo indietro dopo corsa su mossa OPEC+
    L'Organizzazione dei paesi esportatori e i loro alleati, per sostenere i prezzi di fronte ai timori di recessione, hanno concordato un calo di 100.000 barili al giorno per settembre
    I prezzi del petrolio frenano la corsa della vigilia innescata dalla decisione presa dai Paesi dell'OPEC+ di tagliare la produzione di greggio, con l'obiettivo di stabilizzare il mercato e far risalire le quotazioni petrolifere che ora scontano una possibile recessione dell'economia mondiale.
    Il cartello di produttori di oro nero ha accettato di ridurre la produzione di circa 100mila barili al giorno a partire dal 1° ottobre. La decisione è stata presa su impulso dell'Arabia Saudita, che ha recentemente sostenuto la necessità di far fronte ad un calo eccessivo dei prezzi, con l'assenso degli alleati, fa cui la Russia.
    Al momento, il Crude oil statunitense scambia a 87,5 dollari, in calo dell'1,41%, mentre il Brent perde il 2,03% a 93,8 dollari.
    Sembra dunque svanire l'effetto della decisione dell'OPEC+ che secondo gli analisti di Oanda, "è stata più simbolica che fondamentalmente significativa" in quanto "non cambia realmente le dinamiche del mercato" ma farà sì che gli operatori "ci pensino due volte prima di far scendere i prezzi come hanno fatto di recente".
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    DiaSorin, operatività sul buy-back
    In relazione al programma di acquisto di azioni proprie, DiaSorin ha reso noto di aver acquistato, tra il 30 agosto e il 5 settembre 2022, complessivamente 137.859 azioni proprie al prezzo medio di 131,6909 euro, per un controvalore pari a 18.154.771,33 euro, nell’ambito dell'autorizzazione deliberata dall'Assemblea degli azionisti in data 29 aprile 2022.
    A seguito degli acquisti comunicati, considerando le azioni proprie già in portafoglio, al 5 settembre, DiaSorin detiene 2.370.315 azioni proprie pari al 4,1845% del capitale sociale.
    Intanto, a Milano, l'azienda produttrice di apparati diagnostici si muove al rialzo e si attesta a 135,2 euro, con un aumento dell'1,92%.
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    OCSE, l'inflazione prende il fiato a luglio
    L'inflazione nell'area OCSE ha segnato lievemente il passo a luglio, attestandosi al 10,2% dal 10,3% di giugno. E' quanto rileva l'Organizzazione che ha sede a Parigi, segnalando che la decelerazione è stata determinata dal rallentamento della crescita dei prezzi dell'energia,
    L'inflazione relativa ai prodotti energetici è calata al 35,3% dal 40,7% precedente, mentre quella dei beni alimentari ha continuato a crescere, attestandosi al 14,5% dal 133% precedente. Se si escludono cibo ed energia, i prezzi sono saliti del 6,8% (precedente 6,5%).
    Nel complesso della Zona Euro, l'inflazione si è attestata all'8,9% dall'8,6% precedente. Nel dettaglio, in Italia l'inflazione è scesa al 7,9% dall'8%, in Germania al 7,5% dal 7,6% precedente, mentre in Francia ha raggiunto il 6,1% dal 5,8% precedente. In Regno Unito inflazione in aumento all'8,8% dall'8,2% precedente.
    Inflazione in frenata negli Stati Uniti all'8,5% dal 9,1%, mentre aumenta in Giappone al 2,6% dal 2,4%.
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    Aeroporto di Bologna, i conti del primo semestre 2022
    Aeroporto di Bologna ha comunicato i risultati finanziari del primo semestre del 2022, periodo chiuso con ricavi consolidati pari a 67,4 milioni di euro, in crescita del 277,1% rispetto ai 17,9 milioni di euro relativi al primo semestre 2021. Il traffico è risultato in ripresa rispetto al primo semestre 2021, in particolare ha viaggiato il 375,5% di passeggeri in più. Una crescita del 193,7% è stata registrata nei movimenti aeromobili.
    L’EBITDA consolidato è risultato positivo per 33,4 milioni di euro, contro il risultato negativo pari a 6,8 euro dello stesso periodo del 2021.
    Nel 2022 Aeroporto di Bologna ha registrato un utile netto di 25,34 milioni di euro, rispetto al rosso di 9,7 milioni di euro del primo semestre 2021.
    L’indebitamento finanziario netto del gruppo al 30 giugno 2022 è stato pari a 13,5 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 43,2 milioni di euro al 31 dicembre 2021.
    Nel 2022, il management prevede di raggiungere il 77% del traffico del 2019, per un totale circa di 7,1 miliardi di passeggeri, mentre un recupero totale dei volumi è previsto nel 2024.
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    GVS, i conti del primo semestre 2022
    GVS ha chiuso la prima metà del 2022 con ricavi pari a 166,6 milioni di euro contro i 189,7 milioni di euro del primo semestre del 2021. Il margine operativo lordo normalizzato ha toccato i 39,9 milioni di euro, con un margine sui ricavi al 24%, contro i 71,9 milioni di euro della prima metà dell'anno precedente.
    I primi sei mesi dell'anno si sono chiusi con un risultato netto normalizzato di 39,5 milioni di euro, dai 50 milioni di euro del primo semestre 2021.
    A fine giugno la posizione finanziaria netta evidenziava un valore negativo di 396 milioni di euro rispetto ai -107,8 milioni di euro di fine 2021.
    I vertici confermano per il 2022 la previsione di una moderata crescita in termini di fatturato rispetto al 2021. In termini di EBITDA margin è attesa una diluizione, rispetto ai risultati raggiunti nel corso del 2021, "per effetto delle acquisizioni e della necessità di ottimizzare gli assetti industriali del gruppo".
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    ReeVo acquisisce il 55% di Security Lab
    ReeVo - provider italiano di cloud & cyber security quotato sull'Euronext Growth Milan - comunica di aver sottoscritto un accordo d'investimento vincolante per l'acquisizione del 55% del capitale sociale di Security Lab, società milanese specializzata in cybersecurity.
    L'accordo di investimento prevede l'acquisto da parte di ReeVo del 55% del capitale sociale di Security Lab dai tre attuali soci e amministratori, per un corrispettivo di 2,3 milioni di euro da aggiustare in relazione al 55% della posizione finanziaria netta rilevata al closing, attualmente fissato al 3 ottobre 2022.
    Il corrispettivo sarà versato con mezzi propri e potrà essere soggetto ad aggiustamenti. Il prezzo sarà corrisposto per il 70% al momento del closing, e il rimanente 30% entro il 31 maggio 2023.
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    Ferrari prosegue l'acquisto di azioni proprie
    Ferrari ha comunicato di avere acquistato su Euronext Milan (EXM), dal 29 agosto al 2 settembre 2022, un totale di 36.988 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 195,4435 euro, per un controvalore pari a 7.229.063,15 euro.
    Tali acquisti sono avvenuti nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie di 150 milioni di euro annunciato in data 30 giugno 2022, quale tranche iniziale del programma pluriennale di acquisto di azioni proprie di circa 2 miliardi di euro da eseguirsi entro il 2026 in linea con le informazioni fornite durante il Capital Markets Day del 2022 (la “Prima Tranche”).
    Dall’inizio di questa Prima Tranche fino al 2 settembre 2022 il corrispettivo totale investito è stato:
    • 40.514.360,35 euro per n. 209.127 azioni ordinarie acquistate sul EXM
    Al 2 settembre 2022 Ferrari deteneva pertanto 11.274.237 azioni proprie ordinarie pari al 4,38% del capitale sociale totale emesso includendo le azioni ordinarie e le azioni speciali e al netto delle azioni assegnate ai sensi del piano di incentivazione azionaria della Società.
    Intanto, sul listino milanese, il cavallino rampante di Maranello allunga il passo rispetto alla seduta precedente, portandosi a 191,9 euro.
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    Landi Renzo, conclusa in anticipo offerta in Borsa inoptato
    Landi Renzo comunica che, nell’ambito dell’offerta su Euronext Milan, sono stati ceduti, attraverso l’asta dell’inoptato, tutti i 4.718.936 diritti di opzione relativi alla sottoscrizione di 4.718.936 nuove azioni ordinarie, corrispondenti a circa il 4,195% del totale delle Nuove Azioni offerte nell'ambito dell’aumento di capitale da 2,5 milioni di euro.
    L’esercizio del Diritti Inoptati acquistati nell’ambito dell’Offerta in Borsa su Euronext Milan e, conseguentemente, la sottoscrizione delle relative Nuove Azioni, dovranno essere effettuati, a pena di decadenza, entro e non oltre il 7 settembre 2022.
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    Anima Holding, la raccolta di agosto 2022
    Anima Holding ha comunicato che la raccolta netta del mese di agosto 2022 (escluse le deleghe assicurative di ramo I) è stata positiva per 28 milioni di euro.
    Nei primi otto mesi del 2022, la raccolta netta di Anima Holding è stata pari a 1,01 miliardi di euro.
    Il totale delle masse gestite a fine luglio 2022 era pari a 182,8 miliardi di euro, in calo rispetto allo stesso mese dello scorso anno (200,83 miliardi di euro).
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    Assogestioni, raccolta risparmio gestito 2° trimestre negativa per 4,17 miliardi
    L’industria del risparmio gestito chiude il secondo trimestre dell'anno con una raccolta netta negativa per 4,17 miliardi di euro ed un patrimonio gestito che si attesta a fine giugno a 2.257 miliardi di euro. E' quanto emerge dai dati definitivi comunicati da Assogestioni, che rivede al rialzo le stime preliminari di raccolta (-4,42 miliardi). Il dato relativo alla raccolta dei primi sei mesi del 2022 resta positivo per 6,75 miliardi di euro.
    In un periodo segnato ancora dalle incertezze geopolitiche e dalle turbolenze dei mercati finanziari, l’effetto mercato ha comportato una variazione di circa -7% del patrimonio.
    Limitato l’impatto dell’effetto raccolta, come confermano le sottoscrizioni dei fondi aperti, che mostrano un saldo sostanzialmente invariato, con flussi netti pari a -851 milioni di euro per un patrimonio gestito complessivo di 1.095 miliardi di euro.
    Il dettaglio di questa fa emergere, da un lato, il continuo appetito per i prodotti azionari (+6,4 miliardi) e bilanciati (+1,7 miliardi), dall'altro la disaffezione dai fondi obbligazionari (-9,8 miliardi). Contenute le uscite dai fondi flessibili (-780 milioni).
    Confermato il saldo negativo delle gestioni di portafoglio che nei tre mesi a fine giugno hanno registrato una raccolta netta di -4,9 miliardi, per un patrimonio gestito di 1.081 miliardi.
    Nessuna variazione sostanziale per i Piani Individuali di Risparmio, con i fondi ordinari che hanno rilevato deflussi per 195 milioni e quelli alternativi che hanno registrato afflussi netti positivi pari a 152 milioni, per un saldo complessivo di -43 milioni nel periodo. Il patrimonio complessivo, censito sulla base di 65 PIR ordinari e 13 alternativi, risulta pari a 18,9 miliardi.
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    Covid, via libera dell'Aifa ai vaccini adattati contro Omicron
    Nelle ultime 24 ore 6.610 i nuovi contagi e 40 morti
    Sono 6.610 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore (ieri 13.197) sulla base di 63.822 tamponi antigenici e molecolari e 40 i morti, in aumento rispetto alle 30 di ieri. Il tasso di positività è al 10,3%, in calo rispetto all'11,8% di ieri. È quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.
    Dopo l'approvazione, lo scorso 1 settembre, da parte dell'Agenzia europea dei medicinali Ema, è arrivato oggi il via libera dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ai vaccini anti-Covid di Pfizer/BioNTech e Moderna adattati contro la variante Omicron 1 del virus SarsCoV2.
    In vista della stagione autunnale si attendono in Italia le prime forniture dei nuovi vaccini per avviare la nuova fase della campagna vaccinale. "Credo che le prime forniture arriveranno intorno alla prima decade di settembre" ha affermato nei giorni scorsi il ministro della Salute Roberto Speranza.
    "Se non siete vaccinati, vi verrà offerto uno dei vaccini originali, che vi proteggeranno dalla malattia grave, dal ricovero e dalla morte. Se rientrate nei criteri per essere rivaccinati, presumiamo che gli Stati Ue si stiano preparando per offrirvi un vaccino adattato – ha spiegato Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e prodotti terapeutici Covid di Ema –. Il nostro messaggio è di fidarvi delle decisioni prese dalle vostre autorità sanitarie nazionali. Si adatteranno meglio alle vostre esigenze e terranno conto di tutti gli elementi rilevanti".
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    PharmaNutra, utile netto 1° semestre aumenta a 8,2 milioni
    PharmaNutra ha chiuso i primo semestre con un risultato netto del periodo di 8,2 milioni di euro risetto ai 7 milioni al 30 giugno 2021.
    I ricavi consolidati sono in crescita del 23% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente a 39,7 milioni di euro (euro 32,3 milioni al 30 giugno 2021). In termini di volumi, le vendite di prodotti finiti al 30 giugno 2022 raggiungono 5 milioni di unità, con un incremento del 30% circa rispetto ai 3,9 milioni di unità del primo semestre dell’esercizio precedente.
    I costi operativi del primo semestre 2022 ammontano a 27,5 milioni, con un incremento del 24,3% rispetto al 30 giugno 2021 (Euro milioni 22,1). Le dinamiche inflazionistiche che hanno caratterizzato il semestre in esame non hanno determinato riduzione nella marginalità, grazie alle azioni di efficentamento dei costi messe in atto tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 alle quali è stato affiancato un aumento dei prezzi di vendita a partire dal mese di marzo 2022. Il Risultato Operativo Lordo si attesta a 12,4 milioni (10,3 milioni nel primo semestre 2021), con una crescita del 20,8% circa rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente.
    La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2022 presenta un saldo positivo di Euro 19,6 milioni rispetto a 28,1 milioni del 31 dicembre 2021, dopo avere pagato dividendi per 6,9 milioni e acquistato azioni proprie per 2,1 milioni.
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    Webuild, operatività sull'acquisto di azioni proprie
    Webuild ha comunicato di aver acquistato, dal 29 agosto al 2 settembre 2022 compresi, complessive 4.000 azioni ordinarie proprie al prezzo medio di 1,3855 euro per azione, per un controvalore pari a 5.542,00 euro, nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto deliberata dall’Assemblea degli Azionisti in data 28 aprile 2022.
    A seguito degli acquisti effettuati, al 2 settembre, Webuild detiene 13.730.375 azioni ordinarie proprie rappresentative dell'1,372% del capitale sociale ordinario.
    Sul listino milanese, oggi, chiusura negativa per la Wocietà specializzata nella realizzazione di grandi opere complesse, con un ribasso dell'1,84%.
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    BCE verso aumento dei tassi: ecco la view degli analisti
    La BCE dovrebbe annunciare giovedì prossimo un aumento dei tassi di interesse di 75 punti base. il più ampio effettuato sinora in risposta ad un'inflazione che continua a correre ed alle politiche più risolute della Fed.
    Per la banca d'affari Goldman Sachs il quadro dell'inflazione è peggiorato dal meeting di luglio, ed è quindi probabile che le nuove proiezioni di Francoforte opereranno un grosso aggiustamento al rialzo delle previsioni sul 2022-2023, mentre saranno tagliate
    "nettamente" le previsioni di crescita, alla luce del rallentamento dello slancio e della crisi energetica in corso.
    I commenti recenti dei membri del board - ricorda la banca - sono stati piuttosto "da falco", in particolare Isabel Schnabel, che a Jackson Hole ha detto che occorre "agire con forza" per riportare "rapidamente" l'inflazione sul target. Anche altri governatori della BCE hanno seguito le sue orme, dicendosi a favore di un aumento da 75 punti, mentre sono apparsi molto limitati gli interventi di chi propende per un rialzo "costante" dei tassi- In questa situazione- si sottolinea - "un rialzo da 50 punti sarebbe una grande sorpresa da colombe che riteniamo sarebbe difficile da comunicare alla luce dei dati forti sull'inflazione".
    Anche gli analisti di Generali Investments non escludono lo scenario di un possibile maggiore aumento di 75 punti base, alla prossima riunione anche se per il resto dell'anno attendono poi aumenti di 50 pb che portino entro fine anno il tasso ufficiale all'1,5%, cioè il livello medio del range stimato del tasso neutrale.

    A settembre/ottobre - affermano - sono probabili dati di inflazione intorno al 10% su base annua, ma in seguito sarà in arrivo una certa moderazione. Dati gli ultimi aumenti dei prezzi del gas, le previsioni di inflazione sono state aggiustate al rialzo, all'8,1% (dal 7,8%) per il 2022 e al 4,5% (dal 4,4%) per il 2023. Le aspettative di inflazione basate sul mercato e le proiezioni del Survey of Professional Forecaster continuano a mostrare un'inflazione al di sopra dell'obiettivo del 2% a medio termine e alcuni parametri sono ulteriormente peggiorati negli ultimi tempi.
    In questo quadro - si afferma - non sorprende che i membri del Consiglio Direttivo BCE abbiano adottato una posizione più aggressiva e che, nel suo discorso a Jackson Hole, Schnabel abbia sottolineato la necessità di agire rapidamente e con decisione per ridurre l'inflazione e domare le aspettative di inflazione.
    Anche PGIM Fixed Income ritiene che la BCE aumenterà i tassi di interesse di 75 punti percentuali nel corso della prossima riunione, ma nota che "non è chiaro se una mossa così incisiva sia giustificata". Per gli esperti, "un'inflazione più elevata e prolungata rischia di radicarsi nell'economia, rendendo più difficile il doloroso riassorbimento dello shock energetico. La BCE sarà molto ansiosa di evitare di aggravare una situazione già difficile per l'eurozona"

    Edited by dalessandrofree ¥ - 6/9/2022, 17:48
     
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    Twitter, giudice respinge richiesta Musk di rinvio processo
    Protagonista Twitter, che mostra un'ottima performance, con un rialzo del 3,73% dopo la vittoria a metà incassata da Elon Musk.
    Il patron di Tesla è stato autorizzato dal giudice capo della Cancelleria del Delaware, Kathaleen Jude McCormick ad aggiungere le rivelazioni di un informatore interno alla sua contro causa per la decisione di abbandonare l'accordo da 44 miliardi di dollari per l'acquisto di Twitter. Tuttavia il giudice ha respinto la sua richiesta di posticipare il processo, fissato il prossimo 17 ottobre.
    Su base settimanale, il trend del titolo è più solido rispetto a quello dell'S&P-500. Al momento, quindi, l'appeal degli investitori è rivolto con più decisione alla società che fornisce un servizio di notizie e microblogging rispetto all'indice di riferimento.
    Nuove evidenze tecniche classificano un peggioramento della situazione per Twitter, con potenziali discese fino all'area di supporto più immediata vista a quota 39,38 USD. Improvvisi rafforzamenti scardinerebbero invece lo scenario suesposto con un innesco rialzista e target sulla resistenza più immediata individuata a 40,72. Le attese per la sessione successiva sono per una continuazione del ribasso fino all'importante supporto posizionato a quota 38,67.
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    ENI, acquistate 11,9 milioni di azioni proprie tra il 29 agosto e il 2 settembre 2022
    Nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie deliberata dall’assemblea dell’11 maggio 2022, ENI - nelle sedute comprese tra il 29 agosto e il 2 settembre 2022 - ha acquistato 11,9 milioni di azioni proprie, al prezzo medio ponderato di 12,0646 euro per azione. Il controvalore complessivo dell'operazione ammonta a 143.602.437,69 euro.
    A partire dall’avvio del programma, ENI ha acquistato un totale di circa 68,57 milioni di azioni, pari all'1,92% del capitale, per un controvalore complessivo di 820,7 milioni di euro.
    A seguito degli acquisti effettuati fino al 2 settembre 2022, considerando le azioni proprie già in portafoglio e l’annullamento di 34.106.871 azioni proprie deliberato dall’assemblea di ENI dell’11 maggio 2022, il Cane a sei zampe detiene 100.296.207 azioni proprie pari all'2,81% del capitale.
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    Eurozona, occupazione 2° trimestre +0,4% sopra attese
    Segnali di recupero giungono dal mercato del lavoro dell'Eurozona nel 2° trimestre. L'indice dell'occupazione è salito dello 0,4%, dopo il +0,7% registrato nei tre mesi precedenti. Il dato è stato reso noto dall'Istituto di Statistica dell'Unione Europea (Eurostat), che ha rivisto al rialzo la stima preliminare e risulta superiore alle previsioni degli analisti (+0,3%).
    A livello tendenziale l'occupazione è cresciuta del 2,7%, dal +3,1% del trimestre precedente e contro il +2,4% dle consensus.
    Nell'intera Unione Europea il numero degli occupati è salito dello 0,4% su base trimestrale, registrando una variazione positiva del 2,4% a livello tendenziale.
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    Eurozona, PIL 2° trimestre rivisto al rialzo a +0,8% supera attese
    La Zona Euro conferma una solida crescita nel 2° trimestre dell'anno. Lo conferma l'Ufficio statistico europeo EUROSTAT, che ha pubblicato oggi la seconda stima del PIL.
    Nel secondo trimestre del 2022, il PIL registra un incremento dello 0,8% su base trimestrale, rispetto al +0,5% della prima stima ed al +0,6% del consensus. Su anno si registra un aumento del 4,1% contro il +5,4% della stima preliminare ed il +3,9% atteso.
    Nel 1° trimestre del 2021 si era registrata una crescita dello 0,7% su base trimestrale e del 4% su anno.
    Nell'intera Unione Europea, il PIL del secondo trimestre ha registrato un incremento dello 0,7% congiunturale e del 4,2% tendenziale.
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    Banca Mediolanum, il dato sulla raccolta fondi ad agosto 2022
    Banca Mediolanum ha comunicato che nel mese di agosto 2022 la raccolta netta è stata positiva per 291 milioni di euro; in particolare, la raccolta netta in risparmio gestito è stata pari a 298 milioni di euro.
    Nei primi otto mesi del 2022, la raccolta netta è stata pari a 5,38 miliardi di euro, mentre i volumi commerciali sono stati pari a 8,02 miliardi di euro.
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    Nord Stream 1, S&P: le ripercussioni della chiusura sulle utility europee
    Secondo le stime di Standard&Poor’s la bolletta energetica dell'Europa supererà i suoi livelli pre-pandemia di ben oltre mille miliardi di euro
    "Nonostante un intervento governativo senza precedenti sui mercati e su specifiche utility, l'inevitabile ridisegno del mercato del gas e dell'energia elettrica sarà complesso e comporterà molti rischi per le utility oggetto di rating nel corso del prossimo inverno". È quanto evidenzia S&P Global Ratings in un report che analizza gli impatti della chiusura del gasdotto Nord Stream 1 sulle utility europee.
    Quando opera alla piena capacità il gasdotto fornisce 55 miliardi di metri cubici di gas all'anno al mercato europeo coprendo il 12% della domanda europea. Ma dalla metà di giugno, prima del nuovo stop "a tempo indeterminato", il gasdotto ha lavorato al 20% delle sue potenzialità. "La chiusura a tempo indeterminato del gasdotto Nord Stream 1, ora parte del nostro scenario di base, – rileva S&P – si aggiunge alle pressioni esistenti sui prezzi del gas e dell'energia elettrica in Europa e mette in evidenza la questione, già molto sentita, di chi si farà carico dell'enorme onere finanziario che ne deriverà".
    In particolare – si legge nel report – "le possibili imposte straordinarie potrebbero intaccare l'aumento degli utili per la produzione di energia elettrica a costi fissi senza copertura".
    Secondo le stime di S&P i costi europei per l'energia subiranno un incremento rispetto al periodo pre-pandemico di ben oltre 1000 miliardi di euro.
    S&P ritiene che "i rischi di liquidità per le società di servizi oggetto di rating siano notevolmente aumentati in questo contesto di prezzi estremi, che ha innescato massicci movimenti di distacco del collaterale di copertura".
    Tuttavia – conclude il report – "i governi europei sembrano sempre più disposti a sostenere la liquidità nelle borse dell'energia e delle utility nazionali".
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    BancoBPM, collocato un bond green senior non preferred per 500 milioni di euro
    BancoBPM rende noto di aver portato a termine una nuova emissione green senior non preferred con scadenza a quattro anni (settembre 2026), per un ammontare pari a 500 milioni di euro. Gli ordini hanno superato i 900 milioni di euro, con una buona granularità degli investitori, dei quali circa il 70% specializzati sul segmento ESG.
    Il titolo è stato emesso a un prezzo pari a 99,645% e paga una cedola fissa del 6%.
    Il titolo, che è riservato agli investitori istituzionali, è stato emesso a valere sul Programma Euro Medium Term Notes dell'emittente e ha un rating atteso di Ba2/BB+/BBH (Moody's/Fitch/DBRS).
    I proventi derivanti dall'emissione del titolo saranno destinati al finanziamento o al rifinanziamento di eligible green loans.
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    BTp: spread con Bund apre stabile a 234 punti base, rendimento al 3,96%
    Apertura stabile per lo spread tra BTp e Bund. A inizio seduta il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005494239) e il pari scadenza tedesco e' indicato a 234 punti, lo stesso livello della vigilia. In lieve aumento il rendimento del BTp decennale benchmark che ha avviato gli scambi al 3,96% dal 3,95% del closing di ieri.
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    Vendite dettaglio in recupero. Effetto inflazione su prezzi listino
    Bene GDO ed e-commerce mentre soffrono piccoli esercenti ed ambulanti
    Tornano a crescere a luglio le vendite di beni alimentari e non, ma il confronto su base annua mette a nudo un aumento generalizzato dei prezzi di listino per effetto dell'inflazione, che si riflette in una persistente divergenza fra vendite in valore e in volume. E' quanto emerge da report mensile dell'Istat, secondo cui le vendite al dettaglio hanno segnato un a luglio +1,3% in valore e +1% in volume rispetto al mese precedente.
    In aumento sia le vendite dei beni non alimentari (+1,3% in valore e +1,4% in volume) sia quelle dei beni alimentari (+1,2% in valore e +0,5% in volume).
    Nel trimestre maggio-luglio, le vendite al dettaglio crescono in valore (+1,9%) e in volume (+0,3%) rispetto al trimestre precedente. In particolare, aumentano le vendite dei beni non alimentari (+1,1% in valore e +0,5% in volume) mentre quelle dei beni alimentari crescono in valore (+2,7%) e sono stazionarie in volume.
    Su anno, le vendite al dettaglio aumentano del 4,2% in valore e diminuiscono dello 0,9% in volume. Sono in crescita le vendite dei beni non alimentari (+2,7% in valore e +1% in volume) mentre quelle dei beni alimentari registrano un aumento in valore (+6,1%) e una diminuzione in volume -3,6%).
    Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni positive per quasi tutti i gruppi di prodotti ad eccezione di Foto-ottica e pellicole (-1,3%) e Cartoleria, libri, giornali e riviste (-1,2%). Gli aumenti maggiori riguardano Dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni, telefonia (+8,2%) ed Elettrodomestici, radio, tv e registratori (+6,9%).
    Guardando alla tipologia di distribuzione, le vendite crescono presso la GDO (+7,3%) e nell'e-commerce (+20,6%), mentre sono ferme presso i piccoli esercenti e diminuiscono nella vendita al di fuori dei negozi (-1,5%).
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    Enel, collocato un sustainability-linked bond per 1 miliardo di euro
    Enel Finance International, società finanziaria di diritto olandese controllata da Enel, ha lanciato sul mercato Eurobond un sustainability-linked bond rivolto agli investitori istituzionali per un totale di 1 miliardo di euro. La nuova emissione è legata al raggiungimento dell'obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla riduzione di emissioni dirette di gas serra, contribuendo all'obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
    L'emissione, garantita da Enel, ha ricevuto richieste in esubero per 2,4 volte, totalizzando ordini complessivi per un importo pari a 2,4 miliardi di euro e una partecipazione significativa di diversi investitori socialmente responsabili.
    I proventi dell'emissione saranno utilizzati da EFI per finanziare l'ordinario fabbisogno finanziario del gruppo.
    L'emissione è strutturata in una singola tranche di 1 miliardo di euro a un tasso del 3,875% con scadenza il 9 marzo 2029. Il prezzo di emissione è stato fissato al 99,630% e il rendimento effettivo a scadenza è pari al 3,944%. La data di regolamento dell'emissione è il 9 settembre 2022.
    Il tasso d’interesse rimarrà invariato fino alla scadenza, subordinatamente al raggiungimento di un SPT pari o inferiore a 140gCO2eq/kWh al 31 dicembre 2024.
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    Esprinet: OPA Cellularline al via dal 19 settembre 2022
    Esprinet ha comunicato che Consob ha approvato il documento di offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria su tutte le azioni emesse da Cellularline.
    L'offerta è promossa su 21.868.188 azioni, rappresentative del 99,999995% del capitale sociale dell'emittente. Attualmente Esprinet detiene 1 azione di Cellularline.
    Il periodo di adesione avrà inizio alle ore 8.30 del 19 settembre 2022, e terminerà alle 17.30 del 14 ottobre 2022. La data di pagamento è fissata al 21 ottobre 2022.
    Il corrispettivo dell'offeta è pari a 3,75 euro per azione portata in adesione all'offerta.
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    Salvatore Ferragamo, i conti del primo semestre 2022
    Salvatore Ferragamo ha comunicato i risultati del primo semestre del 2022, periodo chiuso con ricavi per 630 milioni di euro, in aumento del 20,3% rispetto ai 524 milioni ottenuti nei primi sei mesi dello scorso esercizio; a tassi di cambio costanti il fatturato sarebbe aumentato del 17%.
    Il margine operativo lordo è stato pari a 180 milioni, in aumento del 24,4% rispetto ai 144 milioni di euro dei primi sei mesi del 2021; di conseguenza, la marginalità è passata dal 27,5% al 28,5%.
    Il risultato finale (esclusa la quota di terzi) è stato positivo per 61,6 milioni di euro, in crescita del 100% rispetto ai 30,7 milioni di euro del primo semestre 2021.
    A fine giugno 2022 la posizione finanziaria netta adjusted è stata positiva per 309,4 milioni di euro, rispetto ai 372,8 milioni di euro di inizio anno.
    Gli investimenti, al 30 giugno 2022, sono stati pari a 18 milioni di euro, in aumento rispetto ai 13 milioni di euro allo stesso periodo dell’anno precedente.
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    Tim, il pressing di Vivendi si sposta sulla Cassa depositi (Corriere della Sera)
    Proseguono i lavori per la realizzazione della rete unica, in attesa dell'offerta di Cdp a Telecom Italia TIM, che si presume richiederà ancora un mese. Secondo fonti vicine al dossier, spiega Federico De Rosa per il Corriere della Sera, l'esito delle prossime elezioni non dovrebbe incidere sul percorso o sulle modalità previste per arrivare alla creazione di una rete unica.
    Nel frattempo, Vivendi aumenta la pressione sull'ex monopolista. Dopo la lettera inviata quest'estate al consiglio, in cui spiegava le condizioni economiche a cui la rete andrebbe ceduta - la valutazione era tra i 31 e i 34 miliardi di euro - a fine agosto il socio con il 24% del capitale ha inviato una nuova lettera al board. Tra i vari punti sollevati dai francesi, emerge anche il doppio ruolo della Cdp, azionista di Tim e di Open Fiber. Vivendi non parla apertamente di conflitto di interessi, ma "in sintesi la lettera ruoterebbe attorno a questo punto", spiega il quotidiano.
    Nel frattempo, Cdp si appresta a presentare l'offerta per la rete: la cifra è ancora avvolta nel mistero, e dipenderà anche dall'andamento del mercato e dall'evoluzone del business plan. Vivendi ritiene che la rete valga fino a 34 miliardi di euro.
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    Volkswagen sfida i mercati e porta Porsche in Borsa (La Repubblica)
    Volkswagen conferma le voci di corridoio che vanno avanti da febbraio: il castello di Elsinore dell’industria tedesca quoterà in Borsa il marchio Porsche. La società sarà lanciata sul mercato tra fine settembre e inizio ottobre, spiega Tonia Mastrobuoni per La Repubblica. L'obiettivo della quotazione è quello di reperire nuovi capitali al fine portare avanti la complessa transizione elettrica. Inoltre, questa mossa consentirà alla famiglia Porsche di conquistarsi una quota partecipativa dell'azionariato.
    Il 25% che verrà messo sul mercato sarà destinato per metà alla famiglia, con azioni aventi diritto di voto. Il rimanente 12,5% avrebbe un interesse di Qatar Investment Authority, uno dei maggiori azionisti del gruppo. Il flottante sarà del 10%.
    Gli analisti ritengono che a fine quotazione il valore complessivo del titolo potrebbe oscillare tra i 60 e gli 85 miliardi di euro, mentre il valore della quota offerta potrebbe avvicinarsi alla Ipo dei record, ovvero quella di Telekom del 1996.
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    Inflazione troppo alta: sui tassi Bce pronta a shock da 75 punti (Il Sole24Ore)
    L'inflazione corre a livelli allarmanti, avendo toccato nell'area euro il 9,1% in agosto e addirittura le due cifre in troppi stati. Ad aggravare la situazione, vi sarebbe anche il taglio a tempo indeterminato del gas russo, che sta spingendo in recessione molte economie e l'euro ai minimi storici da 20 anni. Questo è lo scenario raccontato da Isabella Bufacchi per Il Sole24Ore e nel quale la BCE riunirà il consiglio direttivo domani, 8 settembre. Un board in cui si deciderà di quanto alzare i tassi, dopo i 50 centesimi del 27 luglio.
    "I tassi di mercato scontavano ieri un rialzo di 75 centesimi al meeting di domani", spiega Bufacchi, e afferma anche che questa è l'opinione della maggioranza degli economisti interpellati da Bloomberg. L'entità del rialzo è fonte di opinioni contrastanti: i falchi immaginano rialzi più alti, mentre le colombe vorrebbero invitare a una decisione più morbida. Se da una parte si rischia di compromettere la traiettoria dei prossimi passi, andando a inficiare sulle decisioni di ottobre e dicembre, dall'altra un provvedimento troppo debole potrebbe risultare inefficace per contrastare gli attuali problemi.
    Nella scelta tra 50 e 75 centesimi, la BCE potrebbe decidere, anche questa volta, di alzare i tassi a livello massimo delle aspettative. Ci si domanda a questo punto cosa accadrà a ottobre e dicembre.
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    Moderate perdite a Wall Street
    A New York, si è mosso sotto la parità il Dow Jones, che scende a 31.145 punti, con uno scarto percentuale dello 0,55%; sulla stessa linea, si posiziona sotto la linea di parità l'S&P-500, che si ferma a 3.908 punti.
    Negativo il Nasdaq 100 (-0,72%); sulla stessa tendenza, sotto la parità l'S&P 100, che mostra un calo dello 0,49%.
    Forte nervosismo e perdite generalizzate nell'S&P 500 su tutti i settori, senza esclusione alcuna. In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si sono manifestati nei comparti telecomunicazioni (-1,26%), energia (-1,08%) e informatica (-0,68%).
    Tutte le Blue Chip del Dow Jones perdono terreno a Wall Street.
    I più forti ribassi si sono verificati su 3M, che ha archiviato la seduta a -4,12%.
    Seduta negativa per Intel, che mostra una perdita del 2,75%.
    Pensosa DOW, con un calo frazionale dell'1,46%.
    Sotto pressione Goldman Sachs, che accusa un calo dell'1,51%.
    Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Lululemon Athletica (+4,34%), Fiserv (+2,68%), Illumina (+2,52%) e Fortinet (+2,16%).
    Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Pinduoduo Inc Spon Each Rep, che ha chiuso a -7,72%.
    Sessione nera per Okta, che lascia sul tappeto una perdita del 6,14%.
    In perdita Moderna, che scende del 6,13%.
    Pesante Datadog, che segna una discesa di ben -4,76 punti percentuali.

    Dow Jones
    31.145,30
    -0,55%
    -173,14
    S&P 500
    3.908,19
    -0,41%
    -16,07
    Nasdaq
    11.544,91
    -0,74%
    -85,96
    Russell
    1.792,32
    -0,96%
    -17,42
    VIX
    26,91
    +3,54%
    +0,92

    Ocugen Inc
    2,21 $
    7,92%
    -0,19 Oggi
    After Hours:2,24 $
    (1,36%)+0,030
    Data e ora chiusura: 6 set, 19:56:24 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax
    28,53 $
    6,12%
    -1,86 Oggi
    After Hours:28,45 $
    (0,28%)-0,080
    Data e ora chiusura: 6 set, 19:57:14 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 7/9/2022, 17:34
     
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    Lagarde conferma la linea dura della BCE e avverte: l'inflazione è troppo alta e lo resterà a lungo
    Il consiglio direttivo ha deciso di alzare i tassi di interesse di 75 punti base:
    "Il Consiglio direttivo ha preso la decisione di oggi, e prevede di aumentare ulteriormente i tassi di interesse, perché l'inflazione rimane troppo alta ed è probabile che rimanga al di sopra dell'obiettivo per un lungo periodo" Così la presidente della BCE, Christine Lagarde nella consueta conferenza al termine della riunione sui tassi, ha confermato la linea dell'istituzione.
    La banca centrale europea ha energicamente alzato i tassi di riferimento, nella misura di 75 punti base. Il tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento sale così dallo 0,50% all'1,25%, il tasso sulle operazioni marginali aumenta dallo 0,75% all'1,50% mentre il tasso sui depositi che le banche commerciali parcheggiano presso l'istituzione sale da zero allo 0,75%. L'Eurotower ha anche alzato le stime di inflazione mentre ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica.
    "L'impennata dei prezzi di energia e generi alimentari, le pressioni sulla domanda in alcuni settori" e "le strozzature dell'offerta continuano a far salire l'inflazione" - ha detto ancora Lagarde - sottolineando che "l'inflazione potrebbe aumentare ulteriormente nel breve termine".
    "Le misure di bilancio" decise da alcuni stati per mitigare gli alti prezzi dell'energia "dovrebbero essere temporanee e mirate alle famiglie e imprese più vulnerabili" in modo da "limitare i rischi di alimentare l'inflazione" - ha spiegato la presidente della BCE -. "Il Consiglio direttivo ha deciso all'unanimità di alzare" i tassi di 75 punti, "abbiamo visioni diverse intorno al tavolo ma il risultato è unanime".
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    Equita Group, utile in calo a 10,3 milioni e ricavi a massimi di sempre
    Equita Group chiude il primo semestre con ricavi in crescita a 48 milioni, il risultato migliore dalla quotazione in Borsa avvenuta a fine 2017. L'utile netto consolidato post-minoranze si è attestato a 10,3 milioni, in calo del 10% rispetto agli 11,4 milioni dell'anno precedente.
    I ricavi netti da attività con i clienti si sono portati a 46,4 milioni, in aumento del 18% rispetto al 2021, mentre i ricavi netti consolidati sono saliti a 48,4 milioni (+5%).
    "I primi sei mesi del 2022 hanno dimostrato ancora una volta la resilienza di Equita in contesti di mercato difficili come quello che stiamo
    vivendo. Nonostante l’incertezza che sta caratterizzando i mercati, il forte posizionamento del Gruppo, l’offerta diversificata in tutte le aree di business e l’interessante pipeline di operazioni su cui stiamo lavorando ci rendono fiduciosi per il futuro", ha commentato Andrea Vismara, Amministratore Delegato di Equita.
    "Considerando i risultati al 30 giugno 2022 e sulla base delle attese per la seconda parte dell’anno, il Consiglio di Amministrazione ritiene di poter proporre nel 2023 la distribuzione di un dividendo non inferiore a 0,30 euro per azione".
    Il Patrimonio Netto Consolidato al 30 giugno 2022 è pari a 95,7 milioni e la redditività media del Patrimonio Netto Tangibile (ROTE) si è attestata al 38%.
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    Bce: alza tassi di 0,75 punti, principale a 1,25%. 'Rialzi anche in futuro'
    La Banca centrale europea ha alzato i tassi d'interesse di 0,75 punti.
    Il tasso principale sale a 1,25%, il tasso sui depositi a 0,75% e il tasso sui prestiti marginali a 1,5%.

    Lo comunica la Bce dopo la riunione del Consiglio direttivo. "Questo passo significativo anticipa la transizione da un livello prevalentemente accomodante " di politica monetaria "verso livelli che assicureranno un ritorno puntuale dell'inflazione al target del 2%. In base alla valutazione attuale, "nei prossimi incontri il consiglio direttivo si aspetta di alzare ancora i tassi per smorzare la domanda e proteggere dal rischio di una persistente revisione al rialzo delle aspettative dell'inflazione". La Bce ha infatti rivisto "significativamente al rialzo" le stime sull'inflazione che ora si attende all' 8,1% in 2022, 5,5% nel 2023 e 2,3% in 2024. Si legge nel comunicato della Bce al termine della riunione.

    TAGLIATE LE STIME DEL PIL DELLEUROZONA

    "Dopo un rimbalzo nella prima metà del 2022, dati recenti indicano un sostanziale rallentamento della crescita economica dell'area euro, con un'economia che dovrebbe ristagnare nel corso dell'anno e nel primo trimestre del 2023". Lo scrive la Bce nel comunicato tagliando le stime. L'economia crescerà del 3,1% nel 2022, dello 0,9% nel 2023 e dell'1,9% nel 2024. "I prezzi molto elevati dell'energia stanno riducendo il potere d'acquisto dei redditi delle persone e, sebbene le strozzature dell'offerta si stiano attenuando, continuano a limitare l'attività economica". Inoltre, la guerra "pesa sulla fiducia di imprese e dei consumatori".

    SCUDO ANTI-SPREAD CONTRO I DISORDINI DELL MERCATO


    "Il Consiglio direttivo è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti nell'ambito del suo mandato per garantire che l'inflazione si stabilizzi al suo obiettivo del 2% nel medio termine. Il Tpi (o scudo anti-spread, ndr) è disponibile per contrastare dinamiche di mercato ingiustificate e disordinate che rappresentano una seria minaccia per la trasmissione della politica monetaria in tutti i Paesi dell'area dell'euro, consentendo così al Consiglio direttivo di adempiere più efficacemente al proprio mandato di preservare la stabilità dei prezzi". E' quanto si legge nel comunicato della Bce.
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    Gas Plus, i conti del primo semestre 2022
    Gas Plus ha reso noti i dati del primo semestre 2022, periodo chiuso con una perdita netta adjusted di 1,8 milioni di euro, in peggioramento rispetto alla perdita di 0,3 milioni di pari periodo nel 2021.
    I dati della società riportano ricavi totali in crescita di 77,1 milioni, rispetto ai 41 milioni del primo semestre del 2021. Il margine operativo lordo è sceso dai 10,1 milioni di pari periodo nell'esercizio precedente a 9,1 milioni di euro.
    Il semestre si è così chiuso con un risultato netto in rosso per 6,9 milioni di euro, contro la perdita di 0,3 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno passato.
    A fine giugno l'indebitamento finanziario netto era in crescita, ed è passato a 97 milioni di euro dagli 82,2 milioni di inizio anno.
    Il management di Gas Plus prevede un margine operativo lordo in forte crescita nel secondo semestre 2022, con un risultato netto di segno positivo entro fine anno.
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    Finecobank, raccolta netta agosto a 343 milioni euro
    Finecobank ha chiuso il mese di agosto con una raccolta netta di 343 milioni, confermando la solidità del percorso di crescita anche in un mese storicamente caratterizzato dalla stagionalità estiva e da un netto aumento delle imposte pagate dalla clientela rispetto allo scorso anno. La raccolta netta da inizio anno si porta così a 7 miliardi, di cui il gestito ammonta a 2,3 miliardi
    L’asset mix del mese vede una forte prevalenza della componente gestita con 257 milioni di raccolta, l’amministrata a 156 milioni e la raccolta diretta in contrazione per 70 milioni. Su quest’ultima componente si è infatti concentrato l’effetto delle scadenze legate al pagamento delle imposte.
    I ricavi del brokerage nel mese di agosto sono stimati a 14 milioni: circa il 30% in più rispetto alla media de mesi di agosto 2017/19,. La stima dei ricavi da inizio anno è di circa 134 milioni.
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    Landi Renzo, i risultati dell'aumento di capitale
    Landi Renzo rende noto che, a seguito della vendita del 6 settembre 2022 di tutti i 4.718.936 diritti di opzione non esercitati durante il periodo di offerta, sono state sottoscritte 2.874.208 azioni ordinarie di nuova emissione, per un controvalore di circa 1,52 milioni di euro.
    Durante il periodo di offerta erano state sottoscritte 107.781.064 azioni di nuova emissione, pari al 95,805% del totale delle azioni rivenienti dall'aumento di capitale.
    Attualmente, risultano dunque sottoscritte il 98,360% delle azioni offerte nell'ambito dell'aumento di capitale, per un controvalore complessivo di circa 58,6 milioni di euro.
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    Antares Vision, ricavi +13,1% nel 1° semestre
    Antares Vision ha fornito i dati relativi ai ricavi consolidati del primo semestre, che evidenziano una crescita del 13,1% (+9,5% a livello organico) attestandosi a 85,4 milioni di euro.
    Per quanto riguarda l’evoluzione su base geografica, il maggior contributo è fornito dalle Americhe (+69,3%a a 19,5 milioni), trascinate dagli Stati Uniti. L’Europa registra una ripresa trainata dalla parte orientale (+11,6% a 29,5 milioni), dopo il calo registrato lo scorso anno dovuto ad una forte riduzione delle vendite in Est Europa. I ricavi realizzati nel semestre verso la Russia (Est Europa) sono stati pari ad 3,4 milioni, corrispondenti a circa il 4% del totale.
    Nel primo semestre 2022, si è registrato un incremento degli ordini del 31% a 145 milioni (+28% a parità di perimetro di consolidamento), trainato da America, Europa del Nord e Occidentale, Italia e Medio Oriente.
    "Il Gruppo sta affrontando con determinazione il clima di incertezza macroeconomica e geopolitica che si è venuto a creare: carenza di componenti elettroniche, inflazione, difficoltà logistiche, cambi volatili e incremento dei tassi di interesse hanno repentinamente modificato i riferimenti a cui si era abituati a confrontarsi. Pertanto, al fine di dare la massima visibilità, abbiamo deciso di fornire una guidance più dettagliata per il l'anno 2022 e presentare entro fine anno il business plan del Gruppo", ha affermato Emidio Zorzella, Presidente e Co-CEO di Antares Vision Group.
    Si prevedono per l'esercizio 2022 ricavi consolidati fra 223-230 milioni ed un EBITDA tra 45-50 milioni. I ricavi 2022, al netto della dinamica favorevole dei cambi, si collocano in un range di crescita organica del 14-18%, ovvero nella parte alta della guidance fornita a marzo 2022 (12-18%).
    Massimo Bonardi, Co-CEO di Antares Vision Group, ha spiegato che "p er contenere il più possibile l’inflazione, rivelatasi molto più severa di quanto inizialmente previsto, il Gruppo ha attivato azioni di riduzione costi, la ricerca di nuove ed alternative fonti di approvvigionamento e completato la reingegnerizzazione di alcuni prodotti, al fine di ridurre la quantità di componenti. Inoltre, per far fronte allo shortage di componenti e per assicurare la consegna ai clienti degli ordini entro fine anno, il Gruppo ha avviato un’attenta programmazione della produzione e anticipato l’approvvigionamento di quanto necessario, con un aumento del magazzino per 12 milioni, pari ad una crescita di oltre il 30% rispetto a dicembre 2021”.
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    Per Volotea il traguardo di 45 milioni di passeggeri in 10 anni
    Volotea ha festeggiato a Verona il traguardo di 45 milioni di passeggeri trasportati a livello internazionale dall'avvio delle operazioni dieci anni fa.
    Quest’anno Volotea ha operato 336 rotte mettendo a disposizione 10,5 milioni di posti (+30% rispetto al 2019). Durante i mesi estivi la compagnia ha trasportato 4 milioni di passeggeri, con un load factor del 94%.
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    Gas, risposta a Mosca: il piano della Ue fa crollare il prezzo (La Repubblica)
    Il Consiglio dei ministri UE dell'Energia si preannuncia un momento storico per rafforzare l'Europa. Secondo Luca Pagni de La Repubblica, all'ordine del giorno ci saranno una serie di provvedimenti volti a raffreddare il prezzo del gas, e di conseguenza anche dell'elettricità.
    Al primo posto c'è la discussione sull'introduzione di un tetto massimo al prezzo per gli acquisti di metano, che dovrebbe aggirarsi attorno ai 100 euro per il gas e ai 200 per l'elettricità. È bastato che il provvedimento venisse ventilato per far abbassare i prezzi da 340 euro ai 213 euro del 7 settembre. In barba alle minacce di sospensione delle forniture di gas russo nel caso fosse stato introdotto un tetto massimo ai prezzi, questa volta l'Europa sembra intenzionata a controbattere.
    Il piano di Bruxelles non si ferma qui. Oltre all'obbligo di un piano di risparmio per tutti i Paesi, fino al 10%, verrà introdotta anche una tassa sugli extraprofitti delle aziende energetiche. Con essa verranno recuperate le risorse destinate a "rimborsare gli aumenti delle bollette di cittadini e imprese". Si parlerà inoltre di intervenire sulla Borsa del gas di Amsterdam.
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    Tod’s, i conti del primo semestre 2022
    Tod’s ha comunicato i risultati economici del primo semestre del 2022, periodo chiuso con ricavi per 467,5 milioni di euro, in aumento del 17,4% rispetto ai 398,4 milioni di euro ottenuti nella prima metà dello scorso anno; a tassi di cambio costanti il fatturato sarebbe aumentato del 14%.
    Nel primo semestre 2022, il margine operativo lordo è stato pari a 90,6 milioni di euro con una marginalità salita al 19,4%. Il risultato operativo è stato pari a 17,7 milioni di euro del primo semestre 2022 contro una perdita di 2,7 milioni di 12 mesi prima. Il risultato finale è stato positivo per 0,8 milioni di euro, rispetto al rosso di 20,73 milioni di euro contabilizzato nel primo semestre 2021.
    A fine giugno 2022 l’indebitamento finanziario netto era pari a 85 milioni di euro, che si confronta con un saldo di 136,6 milioni di giugno 2021. L’iIndebitamento finanziario netto complessivo ammontava a 574,3 milioni di euro, rispetto ai 562,3 milioni di euro di giugno 2021.
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    Eni, doppia mossa in Algeria. Rilevate le attività gas di Bp (Il Sole24Ore)
    Eni prosegue la sua corsa per crescere in Algeria. Di recente ha comunicato di aver rilevato gli asset di Bp la quale, con questa operazione, è ufficialmente uscita dal Paese. Secondo quanto riporta Matteo Meneghello per Il Sole24Ore, le operazioni costituiscono un rafforzamento della società energetica in mercati-chiave, come è accaduto con la ipo Vår Energi in Norvegia e la joint-venture Azule in Angola.
    Eni è presente in Algeria dal 1981. Con questa operazione, si fa un passo avanti verso un ulteriore adeguamento dell'offerta di gas Eni per andare incontro alla domanda italiana, ma anche europea, in un momento dove il gas è merce preziosa. Guido Brusco, dg Natural Resources di Eni, aveva spiegato poco prima del concretizzarsi dell'operazione che "le forniture algerine destinate all'Eni su base annua raddoppieranno da circa 9 miliardi di metri cubi annui a circa 18 miliardi di metri cubi annui entro il 2024".
    Già 6 miliardi dovrebbero arrivare questo inverno, cifra destinata a crescere progressivamente nel corso del 2023. Il tutto fa parte delle grandi operazioni di sostituzione del gas che Eni importava dalla Russia.
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    Pil, l’Italia cresce più dell’Eurozona: +1,1% in tre mesi (Corriere della Sera)
    Nel secondo trimestre, i Paesi dell'area euro hanno registrato un andamento migliore rispetto alle aspettative. Il Pil dell'eurozona è cresciuto dello 0,8% rispetto ai primi tre mesi del 2022, quando le aspettative si fermavano solo allo 0,6%. L'Italia cresce dell'1,1%, in controtendenza con i dati mesi degli altri Paesi. Secondo quanto riporta Andrea Ducci per il Corriere della Sera, questa dinamica di crescita complessiva, su base annua, si traduce per l'economia del Paesi UE in un rialzo del 4,1%, meglio delle aspettative che stimavano solo il 4%.
    Nonostante questi piccoli dati positivi, il quadro rimane molto complesso "con uno scenario di rallentamento dell’economia che potrebbe sfociare in una recessione". Inflazione e volatilità sui mercati energetici pesano sulle prospettive dell'eurozona. Le politiche monetarie della Bce potrebbero arginare i danni al potere di acquisto dei consumatori: ci si aspetta infatti che venga predisposto un nuovo aumento dei tassi di interesse. La riunione della BCE dell'8 settembre dovrà infatti dovrà stabilire l'entità dell'aumento dei tassi, forse anche di 0,75 punti.
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    Edison e Saipem acquisiscono quote in Alboran Hydrogen Brindisi
    Edison e Saipem acquisiscono quote, rispettivamente il 50% ed il 10%, della società Alboran Hydrogen Brindisi, strumentale alla realizzazione del progetto Puglia Green Hydrogen Valley. Saipem detiene anche un’esclusiva per la realizzazione del progetto.
    Il progetto in questione prevede la realizzazione di tre impianti di produzione di idrogeno verde a Brindisi, Taranto e Cerignola (FG), per una capacità di elettrolisi complessiva pari a 220 MW, alimentati da circa 400 MW di energia solare fotovoltaica. Una volta a regime, i tre impianti saranno in grado di produrre complessivamente fino a circa 300 milioni di normal metri cubi di idrogeno rinnovabile all’anno, destinati ad alimentare le industrie presenti sul territorio e la mobilità sostenibile, anche attraverso l’immissione nella rete gas locale.
    L’impianto di Brindisi, che si trova in una fase avanzata di sviluppo, prevede la realizzazione di un impianto di produzione di idrogeno verde mediante elettrolizzatori con una capacità di 60 MW alimentati da un campo fotovoltaico dedicato. Il progetto è stato proposto, tra gli altri, per il bando di finanziamento europeo IPCEI (Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo).
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    Fed, Beige Book conferma crescita modesta e outlook debole
    L'attività economica negli Stati Uniti è rimasta sostanzialmente stabile, crescendo ad un passo fra il "modesto" ed il "lieve" nei dodici distretti della Fed, mentre i consumi si confermano pressoché invariati. E' quanto emerge dal Beige Book della Federal Reserve, il consueto bollettino economico mensile, riferito al periodo terminato il 29 agosto, che rappresenta la situazione nei dodici distretti in cui si suddivide la competenza delle sedi territoriali della banca centrale.
    L'outlook sulla crescita economica resta debole e si preannunciano tempi difficili, con un'inflazione che resterà elevata nei mesi a venire, seppur in miglioramento. La domanda è attesa in rallentamento nei prossimi 6-12 mesi.
    L'attività manifatturiera è cresciuta in diversi distretti, così come le attività legate al leisure e all'hospitality, che hanno beneficiato della ripresa dei flussi turistici, mentre continuano a soffrire l'auto e l'immobiliare, che ha registrato un indebolimento notevole, sulla prospettiva di continui rialzi die tassi.
    Il mercato del lavoro è cresciuto a un passo tra il "modesto" e il "moderato", ma si sono registrati alcuni miglioramenti nella ricerca della manodopera. Confermati in crescita i salari.
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    DHH, +26% ricavi nel primo semestre del 2022
    DHH - società quotata all’Euronext Growth Milan e attiva nel business dei servizi di web hosting nei mercati digitali emergenti d’Europa (in particolare nei Balcani) - ha chiuso il primo semestre del 2022 con ricavi pari a 12,1 milioni di euro, in crescita del 26% rispetto ai 9,57 milioni del pari periodo nel 2021.
    Nel solo secondo trimestre, i ricavi sono aumentati del 28%, passando da 4,85 milioni di euro a 6,19 milioni di euro.
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    Gruppo MutuiOnline, i conti dei primi sei mesi del 2022
    Gruppo MutuiOnline - società quotata al segmento STAR e holding di un gruppo di società operanti principalmente nei settori dell’intermediazione tramite Internet di prodotti/servizi finanziari - ha chiuso il primo semestre 2022 con ricavi per 157 milioni di euro, in calo dell'1,1% rispetto ai 158,8 milioni del pari periodo nel 2021.
    Il margine operativo lordo è stato pari a 46,26 milioni di euro, in crescita del 3,6% rispetto ai 44,64 milioni del primo semestre 2021. L'utile netto ha toccato i 27,75 milioni di euro, in crescita del 18,4% rispetto ai 23,44 milioni di euro contabilizzati nei primi sei mesi del 2021.
    Al 30 giugno 2022 l'indebitamento finanziario netto era pari a 142,8 milioni di euro, rispetto al saldo negativo di 53,8 milioni di euro al 31 dicembre 2021.
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    BCE, sale l'attesa per le misure anti-inflazione: le ipotesi sul tavolo
    Sale l'attesa per le decisioni che prenderà la Banca Centrale Europea domani per rispondere ai massimi dell'inflazione registrati ad agosto (+9% nell'area euro). L'aspettativa generale è quella di un'ulteriore e corposo rialzo sui tassi di interesse – di almeno 50 punti base – ma non è esclusa nemmeno la possibilità che possa "allungare il passo", in linea con le mosse della Federal Reserve: un aumento da 0,75 punti percentuali (75 punti base).
    Un'altra possibilità è che allarghi il "corridoio dei tassi", operando rialzi differenziati tra il riferimento principale (attualmente allo 0,50%), le operazioni marginali (0,75%) e il tasso sui depositi (che a giugno è stato portato a zero con un rialzo in blocco da 50 punti base).
    Sebbene si moltiplichino i segali di rallentamento dell'economia, ad oggi la crescita dell'area euro è proseguita e anche in modo più solido del previsto. Eurostat ha appena rivisto al rialzo allo 0,8% la stima sulla crescita del Pil del secondo trimestre. L'euro invece continua a perdere terreno sul dollaro e ciò aumenta la pressione sull'istituzione monetaria.
    Guardando al quadro generale, la decisione della BCE arriverà alla vigilia di un autunno/inverno che si preannuncia non facile sul versante prezzi, innanzitutto per la crisi energetica in cui l'Europa è piombata a seguito delle sanzioni contro la bper la guerra con l'Ucraina. La comunicazione delle decisioni di politica monetaria sono attese per le ore 14.15 di domani mentre mezz'ora dopo la presidente Christine Lagarde terrà la consueta conferenza stampa esplicativa.
    Un altro elemento sotto la lente di ingrandimento del Consiglio è il controverso aspetto del trattamento di alcuni maxi rifinanziamenti erogati dalla BCE alle banche nei mesi di crisi causata da lockdown e misure anti Covid. Vengono retribuiti a condizioni particolarmente agevolate che ora contrastano in modo stridente con le condizioni sempre meno morbide che si stanno imponendo a imprese e famiglie, passando proprio dalle banche.
    Infine verranno pubblicate le nuove previsioni economiche. Sono soprattutto quelle sul caro vita ad essere sotto i riflettori: 6,8% per la media di quest'anno, 3,5% sul prossimo e 2,1% sul 2024. Sulla crescita dell'eurozona lo scorso giugno i tecnici di Francoforte stimavano 2,8% quest'anno e 2,1% sia su 2023 che su 2024.
    ---
    Brillante il listino americano
    Giornata di guadagni per la Borsa di New York, che appare ormai riconciliata con l'idea di un altro aumento big dei tassi USA. Occhi puntati sul Beige Book della Fed e su Apple alla presentazione dell'iPhone 14.
    Il Dow Jones mostra una plusvalenza dell'1,40%; giornata brillante per l'S&P-500, che termina a 3.980 punti. Effervescente il Nasdaq 100 (+2,07%); come pure, ottima la prestazione dell'S&P 100 (+1,63%).
    Utilities (+3,14%), beni di consumo secondari (+3,08%) e materiali (+2,73%) in buona luce sul listino S&P 500. In fondo alla classifica, sensibili ribassi si sono manifestati nel comparto energia, che ha riportato una flessione di -1,15%.
    Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, 3M (+3,39%), Nike (+3,15%), Home Depot (+2,75%) e Wal-Mart (+2,62%).
    Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Chevron, che ha terminato le contrattazioni a -1,29%.
    Tra i best performers del Nasdaq 100, Dexcom (+7,73%), Match (+6,85%), Ross Stores (+6,25%) e Netflix (+4,84%).
    I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Old Dominion Freight Line, che ha archiviato la seduta a -2,95%.
    Tentenna Astrazeneca, che cede lo 0,98%.

    Dow Jones
    31,581.28
    +1.40%
    +435.98
    S&P 500
    3,979.87
    +1.83%
    +71.68
    Nasdaq
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    +2.14%
    +246.99
    Russell
    1,832.00
    +2.21%
    +39.68
    VIX
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    -8.44%
    -2.27

    Ocugen Inc

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    6.33%
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    (1.70%)-0.040
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    Novavax, Inc.
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    Closed: Sep 7, 7:59:13 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Vaxart Inc
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    3.28%
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    Edited by dalessandrofree ¥ - 8/9/2022, 15:49
     
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    Beghelli, i conti del primo semestre 2022
    Beghelli – società attiva nella produzione distribuzione di apparecchi per l’illuminazione tecnico professionale - ha comunicato i risultati economici e finanziari del primo semestre del 2022, periodo chiuso con un fatturato consolidato pari a 74,8 milioni di euro, in calo del 2,2% rispetto al fatturato di 76,5 milioni di euro del 30 giugno 2021.
    Il margine operativo lordo ammontava a 6,6 milioni di euro, in riduzione del 22,3% rispetto a 8,5 milioni di euro al 30 giugno 2021.
    L'utile netto del gruppo si è attestato a 0,45 milioni di euro, in forte riduzione rispetto ai 2,2 milioni registrati nel pari periodo dell'esercizio precedente.
    A fine giugno 2022 l'indebitamento finanziario netto ammontava a 51,8 milioni di euro, in incremento rispetto alla situazione del 31 dicembre 2020, quando era pari a 42,8 milioni di euro.
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    ERG acquista sette parchi eolici in Italia
    ERG ha acquistato l’intero capitale di sette società, proprietarie di altrettanti parchi eolici situati in Italia, da EDP Renewables Italia Holding. L’accordo prevede che una quota di minoranza in una delle suddette società sia ceduta ad ERG direttamente da un terzo investitore.
    Gli impianti, con una capacità installata totale pari a 172 MW ed una produzione complessiva annua di circa 400 GWh, beneficiano di un regime tariffario “CfD” (contratto per differenza) con il GSE della durata di 20 anni a partire dalla loro entrata in esercizio, avvenuta tra il 2018 e la fine del 2021.
    Il corrispettivo dell’operazione in termini di enterprise value al 31/12/2021 è di circa 420 milioni di euro e l’Ebitda per il primo semestre
    2022 pari a circa 36 milioni di euro
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    Webuild, Think Investments aumenta lo short selling
    Think Investments, dall'8 settembre, ha incrementato le vendite su Webuild dallo 0,62% allo 0,72%. Lo si apprende dalle comunicazioni della Consob relative alle posizioni nette corte.
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    Eurogruppo: accordo per coordinamento contro inflazione
    "Se prende piede diventeremo poveri più a lungo, specie i più vulnerabili"
    "C'è accordo" nell'Eurogruppo per un "coordinamento degli interventi con l'obiettivo di ridurre l'inflazione". Lo ha detto il presidente dell'Eurogruppo, Paschal Donohoe nella conferenza stampa al termine della riunione di Praga.
    Dopo la nuova energica mossa della Bce per frenare la corsa dell' inflazione - come annunciato, l'istituzione monetaria ha alzato i tassi di interesse di 75 punti base - i ministri delle Finanze dell'area euro si impegnano a intervenire con le politiche di bilancio facendo leva su misure mirate per attenuare l'impatto dello shock sui prezzi energetici. In particolare sulle imprese e sulle fasce della popolazione che affermano essere "più vulnerabili" (pur considerando che la deflagrazione inflazionistica ora sta investendo praticamente tutti), ha spiegato.
    "Siamo consapevoli, come ministri delle Finanze, che c'è un rischio di recessione davanti a noi, ma la questione critica è che le ultime previsioni delle Bce e il lavoro della Commissione indicano continue forti performance nel 2022. E anche nelle previsioni che stanno cambiando e in quelle riviste al ribasso il consensus è sempre di crescita più bassa e di recessione che non è inevitabile. Quindi - ha detto - siamo determinati a fare un bilanciamento giusto sulle misure per sostenere la crescita".
    Anche il Commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni ha parlato di una recessione non inevitabile. Ammettendo tuttavia che "il rischio sta salendo", ha ricordato che di fronte all'impennata dell'energia, specialmente nella prospettiva di gravi difficoltà delle utility l'Ue ha aperto una discussione su una possibile nuova proroga del quadro temporaneo di sospensione di alcune regole sugli aiuti di Stato. A fronte del "lavoro vitale della Bce" sul caro vita "i ministri oggi sono consapevoli che dobbiamo ridurre l'inflazione. E mentre la politica monetaria è appropriata, ovviamente sappiamo che ha un impatto su famiglie e imprese - ha detto ancora Donohoe -. Se l'inflazione prende piede diventeremo poveri più a lungo". "Quello da fare è una risposta di mole tale da dare supporto a imprese e famiglie dallo shock, specialmente i più vulnerabili, mettendo al centro il coordinamento".
    Nel frattempo, la Germania ha espresso riserve sull'imposizione di un tetto al prezzo del gas importato nell'Ue dalla Russia attraverso i gasdotti, anche se non sembra volersi opporre, ma è contraria a un tetto generalizzato al prezzo del gas di qualsiasi altra provenienza, perché sostiene che si devono rispettare i meccanismi di mercato. Questa la linea che si evince dalla dichiarazioni del ministro tedesco dell'Economia, Robert Habeck, al suo arrivo al Consiglio straordinario dei ministri dell'Energia dei Ventisette. Il Consiglio Ue discuterà le cinque proposte di misure ipotizzate ancora informalmente dalla Commissione contro i forti aumenti dei prezzi del gas e dell'elettricità, causati soprattutto dalle manipolazioni del mercato da parte della Russia. "Ciò che dobbiamo fare - ha sottolineato Habeck - è trovare un meccanismo di mercato - ha ripetuto - per ridurre i prezzi" del gas, "in modo che non ci sia un impatto negativo sulle energie a basso costo".
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    Tesoro, in asta BOT annuali rendimento schizza oltre 2%
    Il Tesoro ha collocato stamattina tutti i 7 miliardi di euro di BOT annuali, posti in asta ad un rendimento del 2,091%, in rialzo di ben 110 punti base rispetto alla precedente asta. Un effetto del progressivo aumento dei tassi di riferimento della BCE e della crescita dei rendimenti dell'obbligazionario.
    La domanda è stata piuttosto forte per 9,15 miliardi di euro, con un rapporto di copertura pari a 1,31. Il prezzo medio ponderato di aggiudicazione a 97,924.
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    Banca Finnat, utile netto primo semestre a 2,3 milioni
    Banca Finnat archivia il primo semestre dell'anno con un utile netto di Gruppo, anche in considerazione di Rettifiche di Valore nette per
    rischio di credito relativo ad attività finanziarie imputate a bilancio per 3 milioni da 95 migliaia al 30 giugno 2021, si è attestato ad 2,3 milioni da 2,8 milioni a fine semestre 2021 (-17,5%).
    Le Masse Totali si attestano a 16,98 miliardi, in diminuzione del 6% rispetto alla fine dello scorso esercizio. Tale variazione - spiega la banca nella nota dei conti - è riconducibile, principalmente, al ribasso sofferto, da inizio anno, dagli indici azionari ed obbligazionari globali. Rispetto al 30 giugno 2021 il totale della raccolta ha registrato un incremento di quasi l’1%, con contestuale aumento, prossimo al 30%, nella raccolta diretta.
    Il Margine d’Intermediazione è pari a 33 milioni contro i 33,2 milioni al 30 giugno 2021.
    I Costi Operativi sono diminuiti del 6%, da 27,5 milioni al 30 giugno 2021 a 25,8 milioni, per un’incidenza sul margine di intermediazione scesa al 78,4% dal precedente 82,7%.
    Il Cet1 capital ratio consolidato è pari al 33,7% e si confronta con il 31,1% al 31 dicembre 2021.
    Outlook
    L'istituto di credito precisa che le previsioni per l’esercizio 2022, elaborate dalla Banca e dalle altre società del Gruppo, sono state predisposte tenendo conto anche della grave situazione di instabilità a livello internazionale. Pertanto i risultati attesi "consentono di confermare, ad oggi, anche per il 2022, interessanti livelli di redditività e patrimonializzazione".
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    Banca Generali, raccolta netta da inizio anno sfiora 3,8 miliardi
    La raccolta netta totale di agosto di Banca Generali è stata pari a 206 milioni di euro, un dato che porta il valore complessivo da inizio anno a sfiorare i 3,8 miliardi di euro. Il risultato positivo - spiega la banca in una nota - è stato realizzato in un contesto in cui la stagionalità tipica del mese è stata ulteriormente acuita dalle tensioni geopolitiche e dalla volatilità dei mercati finanziari. Inoltre, il risultato tiene conto di esborsi per scadenze fiscali per 193,9 milioni, in ulteriore crescita rispetto ai 132,3 milioni dell’agosto 2021.
    "Anche nel periodo festivo la Banca si è concentrata nel supportare i clienti nel cogliere le opportunità offerte dai mercati con un approccio di diversificazione e protezione e il ricorso alla consulenza evoluta".
    Nello specifico, i conti amministrati (AuC) hanno realizzato flussi per 198 milioni (1,9 miliardi da inizio anno) a cui si associa il valore della consulenza evoluta (BGPA) su masse pari a 7 miliardi a fine periodo.
    La raccolta in soluzioni gestite è stata pari a 51 milioni (1,2 miliardi da inizio anno) in virtù dei flussi costanti nei fondi (58 milioni, 528 milioni da inizio anno) e nei contenitori finanziari (34 milioni, 434 milioni da inizio anno).
    "La crescente volatilità sui mercati e le rinnovate pressioni energetiche ed inflattive delle ultime settimane stanno spingendo la clientela private alla cautela e alla ricerca di protezione - ha commentato l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa -. Nonostante il peso degli esborsi fiscali del periodo, le pressioni inflattive e le incertezze macroeconomiche e geopolitiche, la raccolta si conferma positiva in virtù della qualità della nostra consulenza e dell’ampiezza della gamma che rappresentano la risposta più adeguata ai bisogni dei clienti. Nonostante le sfide economiche e le incognite geopolitiche siamo fiduciosi di mantenere un trend di crescita in linea agli obiettivi prefissati".
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    Agatos, siglati due accordi per cessione crediti Superbonus e Ecobonus
    Agatos - società quotata all’Euronext Growth Milan e attiva nel settore della costruzione di impianti per efficientare i consumi energetici e per la produzione di energia rinnovabile - ha siglato un contratto quadro che permette di cedere pro soluto fino a un massimo di 18,5 milioni di crediti fiscali rivenienti da pratiche Superbonus e Ecobonus. Tale ammontare è aggiuntivo rispetto ai crediti la cui cessione è stata contrattualizzata tra Agatos Energia e lo stesso istituto al 23 maggio 2022.
    In data 7 settembre 2022 è diventato operativo il contratto quadro siglato tra Agatos e un primario gruppo internazionale che si impegna ad acquistare da Agatos entro il 31 dicembre 2023 crediti fiscali della stessa tipologia sopra indicata, fino a un massimo di 5 milioni di euro a condizioni economiche di mercato.
    Il piano di Agatos per questa business line, grazie ai due contratti siglati, prevede di raggiungere un fatturato per il 2022 e 2023 rispettivamente di 7,3 milioni di euro e 14,8 milioni di euro. Gli importi disponibili per la cessione dei crediti da un lato e il fatturato pari a 5,8 milioni di euro e l’”order book” di oltre 15 milioni di euro, confermano la fattibilità del Piano per gli anni 2022 e 23.
    ---
    PharmaNutra pubblica il suo primo bilancio di sostenibilità
    Il report rappresenta l’impegno del Gruppo nel contribuire agli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 nell’ottica di uno sviluppo sostenibile dal punto di vista umano e ambientale
    PharmaNutra pubblica il suo primo bilancio di sostenibilità che rappresenta l’impegno del Gruppo nel contribuire agli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 nell’ottica di uno sviluppo sostenibile dal punto di vista umano e ambientale.
    Il Bilancio dell'azienda specializzata nel settore dei complementi nutrizionali a base di minerali e dei dispositivi medici per muscoli e articolazioni, approvato dal Consiglio di Amministrazione in concomitanza con la pubblicazione dei risultati finanziari semestrali 2022, è stato redatto in conformità ai GRI – Global Reporting Initiative, che rappresentano oggi lo standard di rendicontazione non finanziaria più riconosciuto e diffuso a livello internazionale. Il report di sostenibilità, un documento annuale redatto su base volontaria, descrive in modo approfondito l’impatto economico, sociale e ambientale relativo alle attività 2021, nonché l’impegno del Gruppo per prossimo futuro in termini di sviluppo sostenibile.
    Il sistema di gestione di PharmaNutra - spiega la società in una nota - ha come obiettivo primario la creazione di valore tramite un approccio responsabile e sostenibile, senza perdere di vista la rilevanza sociale dell’attività svolta e tutti gli interessi coinvolti.
    “Siamo orgogliosi di introdurvi il primo Bilancio di Sostenibilità redatto dal Gruppo PharmaNutra. Da sempre PharmaNutra opera attraverso principi di trasparenza, innovazione e crescita continua, in termini scientifici ma anche umani. Per queste ragioni, più che un bilancio, questo documento rappresenta un punto di partenza e un’esortazione per un impegno ancora più importante, sia nel breve che nel lungo termine” - commentano Andrea e Roberto Lacorte, fondatori del Gruppo PharmaNutra -. "La volontà di esplicitare le nostre attività in un Bilancio di Sostenibilità è nata nel 2020, subito dopo la prima emergenza COVID-19, perché abbiamo maturato la convinzione che fosse necessario definire nuovi standard, nuove regole, nuovi stili di vita proprio a partire dal nostro quotidiano, che è l’azienda".
    Sono sei gli obiettivi SDGs (Sustainable Development Goals) dell’ONU sui quali le società del Gruppo possono agire concretamente per contribuire allo sviluppo sostenibile: Obiettivo #2: sconfiggere la fame. Combattere la carenza di micronutrienti rientra ufficialmente nell’agenda ONU ed è la mission della società sin dalla sua fondazione. Obiettivo #4: istruzione di qualità. Il Gruppo investe costantemente in formazione, sostegno alla ricerca e progetti educativi nelle scuole del territorio per diffondere la cultura scientifica e il progresso ad ogni livello. Obiettivo #5: parità di genere. Continua l’impegno di PharmaNutra verso la parità di genere e la crescita professionale in contesto lavorativo etico e privo di discriminazioni. Obiettivi #7 e #9: energia pulita e accessibile / imprese, innovazione e infrastrutture. Con la costruzione della nuova sede PharmaNutra si impegna a ridurre l’impatto sull’ambiente grazie all’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, accelerando così la transizione verso un’economia green. Obiettivo #11: città e comunità sostenibili. Il Gruppo da anni è promotore – e continuerà ad esserlo – di iniziative sociali a supporto della comunità locale, sostenendo eventi sportivi e culturali atti a diffondere la socialità, lo sviluppo del territorio e la cura dell’ambiente.
    ---
    Piovan Group, i conti del primo semestre 2022
    Piovan Group, società quotata sul segmento Euronext STAR Milan e attiva nel settore dello sviluppo di sistemi ausiliari di automazione nel processo di stoccaggio, trasporto di polimeri e polveri plastiche e alimentari, ha comunicato i dati del primo semestre 2022.
    I ricavi consolidati sono stati pari a 238,1 milioni di euro, in aumento del 63,3% rispetto ai 145,9 milioni di euro al 30 giugno 2021 (+54,8% a cambi costanti, escludendo alcune poste non ricorrenti).
    Il margine operativo lordo adjusted è stato pari a 27,3 milioni di euro, in aumento del 25,7% rispetto a 21,7 milioni di euro del primo semestre 2021. Il risultato operativo è risultato pari a 18,6 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 19,7 milioni di euro del periodo precedente.
    Il risultato netto degli azionisti della controllante è stato così pari a 15 milioni di euro, in aumento rispetto ai 14,8 milioni di euro nel pari periodo dell’anno precedente. L’utile per azione è pari a 0,30 euro al 30 giugno 2022, rispetto agli 0,29 al 30 giugno 2021.
    La posizione finanziaria netta (escludendo gli effetti dall’applicazione dell’IFRS 16) al 30 giugno 2022 evidenzia un valore negativo e pari a 97,5 milioni di euro rispetto a un valore positivo di 34,9 milioni di euro al 31 dicembre 2021 e di 12,8 milioni di euro al 30 giugno 2021.
    Piovan conferma la volontà di proseguire nel percorso strategico intrapreso, che vede tra i propri obiettivi l’incremento del proprio contributo alla circular economy, attraverso lo sviluppo di prodotti e soluzioni dedicate alla filiera del riciclato, la crescita per acquisizioni e la volontà di incrementare le proprie quote di mercato nel comparto Food & non plastic.
    --
    IVS, fatturato cresce a doppia cifra nel primo semestre
    Il Gruppo IVS chiude il primo semestre con un fatturato consolidato che ammonta a Euro 197,5 milioni (di cui Euro 185,2 milioni derivanti dall’attività caratteristica del vending), con un aumento del 18,1% rispetto ai Euro 167,2 milioni del 2021 (di cui Euro 158 milioni nel vending.
    L’EBITDA reported consolidato è pari a Euro 37,3 milioni, +11,6% rispetto a Euro 33,4 milioni a giugno 2021. L’EBITDA Adjusted consolidato è invece in crescita del 7,2%, pari a Euro 37 milioni, da Euro 34,6 milioni del giugno 2021,
    L’EBIT consolidato sale a Euro 8,7 milioni al 30 giugno 2022 (+152,7% da Euro 3,4 milioni del 1° semestre 2021), per l’aumento
    dell’EBITDA e per la maggiore selezione degli investimenti iniziata nel 2020, che continua a tramutarsi in una minore incidenza degli
    ammortamenti.

    L’utile ante imposte è pari a Euro 1,7 milioni, rispetto a una perdita di Euro 4,2 milioni nel 1°semestre 2021, segnando quindi un ritorno
    alla redditività al netto degli effetti fiscali. L’utile netto consolidato a giugno 2022 è pari a Euro 3,1 milioni (prima di Euro 0,5 milioni di
    risultati attribuibili alle minoranze), rispetto a Euro 3,7 milioni a giugno 2021). Il Risultato Netto Adjusted (sempre prima degli utili di
    terzi) al netto delle voci considerate non ricorrenti, è pari a Euro 3,1 milioni, rispetto a un risultato di Euro 4,8 milioni di giugno 2021 (che
    includeva però proventi di natura fiscali pari a Euro 7,8 milioni, di cui Euro 5,4 milioni riconducibili al riallineamento fiscale di goodwill e
    liste clienti).
    --
    Casa, sale il mutuo variabile. E prestiti personali più cari (La Repubblica)
    Secondo quanto spiega Flavio Bini per La Repubblica, le mosse della Bce per calmierare l'inflazione avranno degli effetti collaterali, in particolare intaccherrano il mercato immobiliare.
    Coloro che avranno stipulato un mutuo a tasso variabile, vedranno salire la rata mensile in relazione al ritocco al rialzo dei tassi di interesse. Secondo un'analisi di mutuisupermarket per conto di Repubblica, ipotizzando un mutuo da 140 mila euro e un tasso variabile pari all'Euribor a tre mesi con uno spread ulteriore all'1% applicato dalle banche, l'ultimo aumento dei tassi d'interesse di 75 punti basi comporterà un aumento mensile da 45 a 50 euro, rispettivamente per i mutui a 15 o 30 anni. Nell'arco dei 12 mesi, l'ultimo rialzo comporterebbe 7.488 euro di interessi da pagare in più per un mutuo a 15 anni, 10.604 di euro per uno a 20 anni, 13.876 per un finanziamento a 25 anni e 17.303 euro per uno a 30 anni.
    Se si considerano le grandi città, il rialzo è ancora più consistente. Secondo i dati del rapporto immobiliare 2022 dell'agenzia delle entrate, Milano ha visto nel 2021 un importo medio dei mutui di 233.600 euro, per cui un rialzo dei tassi compoterà un aumento di 83 euro e 89 euro per la rata mensile, rispettivamente per un finanziamento a 20 e 30 anni.
    Le ripercussioni del rialzo dei tassi d'interesse si avranno anche sui prestiti al consumo, i cui tassi dipendono dalle politiche commerciali delle banche, che seguono l'andamento dei tassi Bce. Secondo una rilevazione di Prestitionline, un prestito di liquidità di 10 mila euro a 10 anni, costerebbe circa 600 euro in più.
    --
    Rete unica alla resa dei conti: gap di 10 miliardi tra le parti (Il Sole24Ore)
    10 miliardi di euro è il gap da dover colmare per far sì che Tim e Open Fiber si possano unire. Secondo quanto riporta Andrea Biondi per il Sole24Ore, Vivendi, primo azionista di Tim, chiede oltre 30 miliardi di euro mentre la Cdp è disposta ad offrirne al massimo 20.
    Come anticipato dal Sole24Ore, l'offerta per acquistare l'asset della rete da Tim è prevista per la settimana dopo le elezioni, con un'offerta che, però, potrebbe essere anche inferiore ai 20 miliardi.
    Per Vivendi per la gestione dell'affare rete è decisiva in quanto l'infrastruttura resta una delle parti più importanti di Tim. Nel cda Tim sono rappresentate sia le parti di chi vorrebbe vendere, sia di chi vorrebbe comprare. Vivendi, giudica non adeguato l'atteggiamento del board in quanto "non collaborativo". Una condotta che avrebbe causato le recenti tensioni sul titolo a Piazza Affari, che in queste ore capitalizza circa 4,2 miliardi.
    Nel frattempo, Tim avvierà un processo formale per selezionare una partner di minoranza per EnterpriseCo.
    ---
    Bollette, dal governo 12-13 miliardi. Ma slitta l’intesa Ue sul tetto ai prezzi (Corriere della Sera)
    Secondo quanto riportato da Francesca Basso e Fabio Savelli per il Corriere della Sera, con il superbonus al 110% e, quindi, il rimborso da parte dello Stato dell'intera spesa a chi fa interventi di efficientamento energetico, è stato innescata una dinamica che ha portato ad un innalzamento dei prezzi dei materiali e dei disallineamenti di cassa tra le imprese e criticità nella gestione del credito per le banche.
    Nel frattempo non si riesce a trovare un accordo per un tetto al prezzo del gas, nonostante il pensiero comune che quest'ultimo sia necessario. L'Italia si ritrova, quindi, con un tesoretto da 6,2 miliardi di euro che verrà utilizzato per il prossimo decreto "Aiuti-tre". Se la super inflazione mette in difficoltà imprese e famiglie, la stessa dinamica consente allo Stato di avere maggior proventi poichè beneficia di un maggior gettivo iva e di altre imposte indirette.
    Sul fronte europeo i ministri dell'energia si incontrano per un vertice straordinario per confrontarsi sul piano d'emergenza per fronteggiare la corsa dei prezzi di elettricità e gas. Su quattro dei cinque punti c'è il consesnso fra gli Stati UE, meno sul quinto, il tetto al prezzo dell'elettricità, su cui Malta ha espresso cautela. Per il tetto al prezzo del gas sarà necessario attendere ottobre, riportano Basso e Savelli.
    ----
    Titoli di Stato, MEF: in asta 13 settembre fino a 7,5 miliardi BTP
    A 3, 7 e 30 anni
    Martedì prossimo 13 settembre andranno in asta fino a 7,5 miliardi di euro complessivi di BTP a 3, 7 e 30 anni.
    Lo ha reso noto il MEF aggiungendo che andranno in asta BTP a 3 anni, tra 2,25 e 2,75 miliardi; BTP a 7 anni nel range 2,75-3,25 miliardi di e 1,5 miliardi di BTP a 30 anni.
    Per tutte le emissioni il regolamento è previsto il 15 settembre.
    --
    Gas, sfumato l'accordo sul "price cap". Tutto da rifare a ottobre
    Salta (per ora) la proposta di introdurre un tetto al prezzo del gas (price cap) importato dalla Russia. L'argomento non verrà neanche discusso oggi al vertice dei ministri europei dell'Energia, e sarà demandato alla riunione dei leader europei ad ottobre. Le date papabili sono due: il 6-7 ottobre a Praga ed il 20-21 ottobre a Bruxelles.
    A questo punto l'incontro di oggi darà solo interlocutorio e non risolutivo e, sulla base del dibattito che si svolgerà fra i ministri dell'energia europei, la Commissione metterà a punto la sua proposta formale martedì prossimo.
    Lo stop è arrivato nel corso della giornata di ieri, perché fra i Paesi europei non c'è consenso sulla proposta di imporre un price cap al prezzo del gas, avanzata e caldeggiata dall'Italia, benché in questa occasione non ci fosse bisogno neanche dell'unanimità per approvarla. Contraria è soprattutto l'Olanda, dove ha sede la Borsa che ospita il trading del gas europeo, il Dutch TTF gas Future, anche se il Premier olandese Mark Rutte, in occasione della conferenza stampa con la Presidente Ursula vin der Leyen, aveva affermato di "guardare con favore" le proposte avanzate da Bruxelles, incluso il price cap.
    A quanto si è appreso c'è un consenso unanime solo su tre delle cinque proposte formulate dalla Commissione europea nel suo documento informale (non paper) pubblicato giovedì proprio in vista del Consiglio informale dei ministri dell'Energia. Le misure che hanno già trovato un consenso sono tre: l'imposizione di un tetto massimo di profitto (remunerativo) sulle fonti energetiche rinnovabili che permetta di usare i ricavi in eccesso per misure di sostegno a favore di famiglie ed imprese più fragili; la riduzione del 5% del consumo energetico nelle ore di punta del giorno; la possibilità di sostenere la liquidità delle imprese energetiche colpite dall'estrema volatilità dei prezzi.
    Non c'è accordo invece su due delle misure incluse nel pacchetto di proposte: il "price cap" sul gas importato dalla Russia, che sta usando le forniture di gas come arma nella sua invasione all'Ucraina e come risposta alle sanzioni imposte dall'Occidente; il cosiddetto "prelievo di solidarietà", cioè la tassa imposta sugli extra profitti realizzati dalle società energetiche.
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    Gb: e' morta la Regina Elisabetta, Carlo e' il nuovo Re (RCO)
    'La Regina e' morta pacificamente a Balmoral questo pomeriggio'.
    Lo annuncia Buckingham Palace. 'Il Re e la Regina Consorte resteranno a Balmoral questa sera e torneranno a Londra domani', prosegue il comunicato del Palazzo, riferendosi al nuovo sovrano, Carlo, e alla moglie Camilla. Il sito internet di Buckingham Palace e' ora listato a lutto e riporta solamente il testo del comunicato insieme all'indicazione "Queen Elizabeth II 1926-2022".
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    Decisioni di politica monetaria
    Il Consiglio direttivo ha deciso oggi di innalzare di 75 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE. Questa importante misura anticipa la transizione dal livello attualmente molto accomodante dei tassi di interesse di riferimento a livelli che assicureranno un ritorno tempestivo dell’inflazione al nostro obiettivo del 2%. In base alla sua attuale valutazione, il Consiglio direttivo si attende di aumentare ulteriormente i tassi di interesse nelle prossime riunioni per frenare la domanda e mettere al riparo dal rischio di un persistente incremento dell’inflazione attesa. Il Consiglio direttivo riesaminerà regolarmente la traiettoria della politica monetaria alla luce delle informazioni più recenti e dell’evolvere delle prospettive di inflazione. Anche in futuro le decisioni sui tassi di riferimento saranno guidate dai dati e rifletteranno un approccio in base al quale vengono definite di volta in volta a ogni riunione.
    Il Consiglio direttivo ha assunto oggi questa decisione e si attende di aumentare ulteriormente i tassi di interesse perché l’inflazione seguita a essere di gran lunga troppo elevata ed è probabile che si mantenga su un livello superiore all’obiettivo per un prolungato periodo di tempo. Secondo la stima rapida dell’Eurostat l’inflazione ha raggiunto il 9,1% ad agosto. I rincari dei beni energetici e alimentari, le pressioni della domanda in alcuni settori dovute alla riapertura delle attività economiche e le strozzature dell’offerta costituiscono ancora i fattori responsabili dell’incremento dell’inflazione. Le spinte sui prezzi hanno continuato a rafforzarsi e diffondersi in tutta l’economia e l’inflazione potrebbe aumentare ulteriormente nel breve periodo. Con il graduale venir meno delle attuali determinanti dell’inflazione e con il trasmettersi della normalizzazione della politica monetaria all’economia e al processo di formazione dei prezzi, l’inflazione si ridurrà. In prospettiva, gli esperti della BCE hanno rivisto significativamente al rialzo le proiezioni sull’inflazione, che quindi si porterebbe in media all’8,1% nel 2022, al 5,5% nel 2023 e al 2,3% nel 2024.
    Dopo il recupero della prima metà del 2022 i dati recenti indicano per l’area dell’euro un considerevole rallentamento dell’economia, che dovrebbe ristagnare nel prosieguo dell’anno e nel primo trimestre del 2023. Le quotazioni molto elevate dell’energia riducono il potere di acquisto dei redditi delle famiglie e, sebbene si stiano attenuando, le strozzature dal lato dell’offerta continuano a frenare l’attività economica. Inoltre la situazione geopolitica avversa, soprattutto l’aggressione ingiustificata dell’Ucraina da parte della Russia, si ripercuote sulla fiducia delle imprese e dei consumatori. Tali prospettive si riflettono quindi nelle ultime proiezioni formulate dagli esperti per la crescita economica, che hanno registrato una marcata revisione al ribasso per la parte restante di quest’anno e per tutto il 2023, collocandosi al 3,1% nel 2022, allo 0,9% nel 2023 e all’1,9% nel 2024.
    Le perduranti vulnerabilità causate dalla pandemia rappresentano tuttora un rischio per l’ordinata trasmissione della politica monetaria. Il Consiglio direttivo continuerà pertanto a reinvestire in modo flessibile il capitale rimborsato sui titoli in scadenza del portafoglio del Programma di acquisto per l’emergenza pandemica, per contrastare i rischi a cui è soggetto il meccanismo di trasmissione in seguito alla pandemia.
    Tassi di interesse di riferimento della BCE
    Il Consiglio direttivo ha deciso di innalzare di 75 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE. Pertanto, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente all’1,25%, all’1,50% e allo 0,75%, con effetto dal 14 settembre 2022.
    A seguito dell’aumento al di sopra dello zero del tasso sui depositi presso la banca centrale, il sistema a due livelli per la remunerazione delle riserve in eccesso non è più necessario. Di conseguenza il Consiglio direttivo ha deciso di sospendere tale sistema fissando il moltiplicatore a zero.
    Programma di acquisto di attività (PAA) e Programma di acquisto per l’emergenza pandemica (PEPP)
    Il Consiglio direttivo intende continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PAA per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui ha iniziato a innalzare i tassi di interesse di riferimento della BCE e, in ogni caso, finché sarà necessario per mantenere condizioni di abbondante liquidità e un orientamento adeguato di politica monetaria.
    Per quanto riguarda il PEPP, il Consiglio direttivo intende reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del programma almeno sino alla fine del 2024. In ogni caso, la futura riduzione del portafoglio del PEPP sarà gestita in modo da evitare interferenze con l’adeguato orientamento di politica monetaria.
    Il capitale rimborsato sui titoli in scadenza del portafoglio del PEPP è reinvestito in maniera flessibile al fine di contrastare i rischi per il meccanismo di trasmissione connessi alla pandemia.
    Operazioni di rifinanziamento
    Il Consiglio direttivo continuerà a seguire le condizioni di finanziamento delle banche e ad assicurare che la scadenza delle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (OMRLT-III) della terza serie non ostacoli l’ordinata trasmissione della politica monetaria. Inoltre, esso riesaminerà regolarmente come le operazioni mirate di rifinanziamento contribuiscono all’intonazione della politica monetaria.

    Il Consiglio direttivo è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti nell’ambito del proprio mandato per assicurare che l’inflazione si stabilizzi sull’obiettivo del 2% a medio termine. Lo strumento di protezione del meccanismo di trasmissione della politica monetaria può essere utilizzato per contrastare ingiustificate, disordinate dinamiche di mercato che mettano seriamente a repentaglio la trasmissione della politica monetaria in tutti i paesi dell’area dell’euro, consentendo così al Consiglio direttivo di assolvere con più efficacia il mandato di preservare la stabilità dei prezzi.
    La Presidente della BCE illustrerà i motivi di tali decisioni nella conferenza stampa che avrà luogo questo pomeriggio alle 14.45 (ora dell’Europa centrale).
    Per l’esatta formulazione del testo approvato dal Consiglio direttivo si rimanda alla versione inglese.
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    SOL, i conti del primo semestre 2022
    Gruppo SOL – società attiva nella produzione, ricerca applicata e commercializzazione di gas tecnici, puri e medicinali (Divisione Gas Tecnici) e quello dell’assistenza medicale a domicilio (Divisione Home Care) – ha comunicato i risultati finanziari del primo semestre del 2022.
    L’azienda ha terminato il periodo in esame con un fatturato di 658,2 milioni di euro, in crescita del 21,7% rispetto ai 541 milioni di euro realizzati nei primi sei mesi dello scorso anno. Il risultato semestrale è stato positivo sia in Italia, dove le vendite sono cresciute del 24,6%, che all’estero, dove si è registrato un aumento del 19,6%.
    In aumento anche il margine operativo lordo, che è salito da 138,9 milioni di euro a 157,8 milioni di euro; di conseguenza, la marginalità è stata del 14,1%.
    SOL ha terminato lo scorso semestre con un utile netto di 64,7 milioni di euro, dai 50,4 milioni contabilizzati nei primi sei mesi dello scorso anno. L'utile per azione è salito a 0,713 euro, da una situazione precedente di 0,556 euro relativa a giugno 2021.
    A fine giugno 2022 l’indebitamento finanziario netto era salito a 344,6 milioni di euro, in aumento di 33,7 milioni rispetto a fine 2021. Nell’intero semestre gli investimenti materiali e immateriali sono stati pari a 67 milioni di euro.
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    Seduta positiva a New York. Focus su banche centrali
    Il numero uno della Fed, Jerome Powell, ha detto che occorre agire in modo diretto e forte contro l'inflazione
    Lieve aumento per la Borsa di Wall Street, dopo che il numero uno della Fed, Jerome Powell, ha detto che occorre agire in modo diretto e forte contro l'inflazione. Sempre più hawkish anche la Banca centrale europea che, in linea con le attese, ha alzato di 75 punti base i tassi di interesse.
    Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones sale dello 0,61% a 31.775 punti; sulla stessa linea, lieve aumento per l'S&P-500, che si porta a 4.006 punti. Poco sopra la parità il Nasdaq 100 (+0,5%); sulla stessa tendenza, guadagni frazionali per l'S&P 100 (+0,5%).
    Si distinguono nel paniere S&P 500 i settori sanitario (+1,77%), finanziario (+1,74%) e materiali (+0,98%). In fondo alla classifica, sensibili ribassi si sono manifestati nel comparto telecomunicazioni, che ha riportato una flessione di -0,44%.
    Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Salesforce (+2,36%), JP Morgan (+2,31%), Goldman Sachs (+1,44%) e Caterpillar (+1,21%).
    Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su 3M, che ha terminato le contrattazioni a -1,05%.
    Discesa modesta per Apple, che cede un piccolo -0,96%.
    Pensosa Honeywell International, con un calo frazionale dello 0,67%.
    Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Regeneron Pharmaceuticals (+18,85%), Docusign (+5,10%), Moderna (+4,73%) e Crowdstrike Holdings (+4,60%).
    Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Kraft Heinz, che ha terminato le contrattazioni a -3,38%.
    Scivola Paccar, con un netto svantaggio del 2,53%.
    In rosso NetEase, che evidenzia un deciso ribasso dell'1,97%.
    Spicca la prestazione negativa di Comcast, che scende dell'1,74%.
    Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso nei mercati nordamericani:

    Venerdì 09/09/2022
    16:00 USA: Scorte ingrosso, mensile (atteso 0,8%; preced. 1,8%)

    Martedì 13/09/2022
    14:30 USA: Prezzi consumo, mensile (preced. 0%)
    14:30 USA: Prezzi consumo, annuale (preced. 8,5%)

    Mercoledì 14/09/2022

    14:30 USA: Prezzi produzione, mensile (preced. -0,5%)
    14:30 USA: Prezzi produzione, annuale (preced. 9,8%)
    16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale

    Giovedì 15/09/2022
    14:30 USA: Vendite dettaglio, mensile (preced. 0%).

    Dow Jones
    31,774.52
    +0.61%
    +193.24
    S&P 500
    4,006.18
    +0.66%
    +26.31
    Nasdaq
    11,862.13
    +0.60%
    +70.23
    Russell
    1,846.91
    +0.81%
    +14.90
    VIX
    23.61
    -4.18%
    -1.03

    Ocugen Inc
    $2.45
    4.26%
    +0.10 Today
    After Hours:$2.40
    (2.04%)-0.050
    Closed: Sep 8, 7:54:17 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax, Inc.
    $30.28
    1.11%
    -0.34 Today
    After Hours:$30.28
    (0.00%)0.00
    Closed: Sep 8, 7:59:29 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Sorrento Therapeutics Inc
    $2.37
    11.27%
    +0.24 Today
    After Hours:$2.34
    (1.27%)-0.030
    Closed: Sep 8, 7:58:53 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 9/9/2022, 17:25
     
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    La posizione ribassista su Intesa Sanpaolo
    La Consob comunica che, dal 9 settembre, Bridgewater Associates va al ribasso su Intesa Sanpaolo dello 0,50%.
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    IntesaSanpaolo, acquistate 74,33 milioni di azioni proprie tra il 5 e il 9 settembre 2022
    In relazione all’esecuzione del programma di acquisto di azioni proprie finalizzato all’annullamento (buyback) avviato il 4 luglio 2022, nelle sedute comprese tra il 5 e il 9 settembre 2022 IntesaSanpaolo ha acquistato 74,33 milioni di azioni proprie, al prezzo medio ponderato di 1,6959 euro per azione. Il controvalore complessivo dell'operazione ammonta a 126,06 milioni di euro. La quota acquistata è pari a circa lo 0,37% del capitale.
    Di conseguenza, al 9 settembre 2022, dall'avvio del programma, IntesaSanpaolo ha acquistato complessivamente 784.491.028 azioni, pari a circa il 3,93% del capitale, per un controvalore totale di 1,35 miliardi di euro.
    IntesaSanpaolo ha segnalato che nelle date del 3 agosto 2022 e del 7 settembre 2022 sono state annullate le azioni proprie acquistate rispettivamente nel periodo dal 4 luglio al 29 luglio 2022 e dal 1° agosto al 2 settembre 2022, per un numero complessivo di 710.158.566, pari a circa il 3,55% del capitale ante annullamento.
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    Generali, acquistate 1.986.695 azioni proprie tra il 5 e il 9 settembre 2022
    Generali ha comunicato che tra il 5 e il 9 settembre 2022 ha acquistato 1.986.695 azioni proprie al prezzo medio ponderato di 14,67 euro per azione, per un controvalore complessivo di 29,15 milioni di euro.
    A seguito degli acquisti effettuati, alla data del 9 settembre 2022 il Leone di Trieste e le sue controllate detengono 16.398.886 azioni proprie, pari all'1,03% del capitale.
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    Gas, prezzo in calo ad Amsterdam. Piatto il petrolio
    Partenza di settimana cauta per le contrattazioni delle materie prime energetiche. Il prezzo dei contratti futures del gas TTF, utilizzati dagli operatori come benchmark per il mercato europeo, mostra un ribasso del 4,5% a 197,8 euro/MWh alle 9.30 ora italiana. Nonostante le quotazioni siano in netto calo dai 350 euro/MWh raggiunti a fine agosto, il prezzo rimane oltre sei volte più elevato rispetto alle stesso periodo dello scorso anno.
    Intanto, i futures sul greggio Brent di novembre 2022 hanno raggiunto i 92,97 dollari al barile, in rialzo di 0,13 dollari o dello 0,11%. I futures sul greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) di ottobre 2022 scambiano in diminuzione di 0,07 dollari, o dello 0,07%, a 86,72 dollari al barile.
    Venerdì, il Tesoro statunitense ha emesso linee guida approssimative di conformità per il proposto price cap al petrolio russo, concentrandosi sulla documentazione necessaria al settore privato per aderire al programma. Il tetto al prezzo dovrebbe entrare in vigore entro il 5 dicembre per il petrolio greggio e il 5 febbraio per i prodotti petroliferi, in linea con l'attuazione del divieto dell'Unione europea sui servizi associati al petrolio marittimo e ai prodotti raffinati.
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    Datalogic, Jpmorgan Asset Management (UK) amplia la posizione ribassista
    Dal 9 settembre, Jpmorgan Asset Management (UK) ha incrementato lo short selling su Datalogic dall'1,13% all'1,20%. Lo si apprende dalle comunicazioni della Consob relative alle posizioni nette corte.
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    SOL acquista 51% di ITOP per proseguire strategia diversificazione
    SOL, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore dei gas tecnici e medicinali e dell'assistenza medicale a domicilio, ha acquisito, tramite la controllata Airsol, il 51% di ITOP Officine Ortopediche, azienda che opera da 45 anni nella progettazione, produzione, ricerca e innovazione di dispositivi orto-protesici per gravi patologie ortopediche e neuromuscolari. L'acquisizione è stata finalizzata "a prezzi di mercato in linea con transazioni simili", spiega una nota.
    Con sede a Palestrina (Roma), nell'esercizio 2021 il gruppo ITOP ha registrato un fatturato consolidato di oltre 20 milioni di euro e può contare su un team di 165 professionisti, tra ingegneri, tecnici ortopedici, terapisti occupazionali e operatori specializzati.
    "Il gruppo SOL prosegue nella propria strategia di diversificazione in settori sinergici a quelli nei quali già opera, a elevata specializzazione e contenuto tecnologico, per ampliare l'offerta di prodotti e servizi ai propri pazienti nell’ambito della Sanità", ha commentato l'AD Aldo Fumagalli Romario.
    "Siamo felici di iniziare una nuova avventura di sviluppo grazie alla partnership con Francesco Mattogno, imprenditore di successo, ed il suo team di ingegneri e tecnici ortopedici, con l'obiettivo di consolidare e rinnovare l'offerta di prodotti e servizi nel mercato italiano dell'ortopedia", ha aggiunto.
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    Banca Ifis aggiorna su crediti non performing acquistati nel primo semestre 2022
    Banca Ifis - istituto quotato al segmento STAR e attivo nel mercato del factoring, del leasing e nel mercato degli NPL - ha comunicato di aver chiuso il primo semestre 2022 con oltre 1,4 miliardi di euro di crediti non performing acquistati, confermando così il ruolo di market leader nel segmento small ticket unsecured. Nello specifico, nel primo semestre 2022, la banca ha finalizzato sei operazioni.
    A seguito di queste acquisizioni, il portafoglio di proprietà di Banca Ifis equivale a 22,9 miliardi di euro di valore nominale a cui si aggiungono 2,5 miliardi di euro in gestione conto terzi per un ammontare complessivo di 25,4 miliardi di euro (valore nominale).
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    Saes Getters, i conti del primo semestre 2022
    Saes Getters - società quotata al segmento STAR e attiva nelle applicazioni scientifiche e industriali che richiedono condizioni di alto vuoto - ha comunicato i risultati economici e finanziari del primo semestre del 2022, periodo chiuso con ricavi per 120,23 milioni di euro, in aumento del 40% rispetto agli 85,89 milioni ottenuti nei primi sei mesi dello scorso anno; a parità sia di cambi, sia di area di consolidamento, la crescita organica è stata pari al 27,2%. In forte aumento anche il margine operativo lordo, che è passato da 13,22 milioni a 27,38 milioni di euro; di conseguenza, la marginalità è migliorata dal 15,4% al 22,8%. La società ha terminato lo scorso semestre con un risultato netto negativo per 349mila euro, rispetto all'utile di 4,19 milioni contabilizzato nella prima metà del 2021, in conseguenza al forte aumento degli oneri finanziari, imputabile alla riduzione del fair value dei titoli in portafoglio conseguente alla crisi in Ucraina e alle tensioni internazionali.
    A fine giugno 2022 la posizione finanziaria netta era positiva per 53,1 milioni di euro, in peggioramento rispetto ai 74,8 milioni di euro di inizio anno.
    I vertici di Saes Getters hanno segnalato che ad oggi non si evidenziano segnali di rallentamento, in un contesto economico internazionale estremamente incerto.
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    BCE, Schnabel: aumenteremo ulteriormente tassi in diverse riunioni
    "La BCE ha alzato i tassi ufficiali di 50 punti base a luglio e di altri 75 punti base la scorsa settimana. Sulla base della nostra attuale valutazione, nel corso di parecchi meeting del Consiglio direttivo, prevediamo di aumentare ulteriormente i tassi di interesse verso livelli che garantiranno il tempestivo ritorno dell'inflazione al nostro obiettivo di medio termine del 2%". Lo ha affermato Isabel Schnabel, membro dell'Executive Board della BCE, durante la "ECB Annual Research Conference".
    Nel suo discorso ha ricordato che l'inflazione è rimbalzata dal 2022 e nel 2021 ha iniziato il suo forte movimento al rialzo, al 5% entro la fine di quell'anno e, secondo i dati preliminari, oltre il 9,1% il mese scorso. "E l'inflazione potrebbe aumentare ulteriormente nel breve termine", ha messo in guardia.
    Secondo l'economista, l'attuale fase di normalizzazione della politica monetaria rifocalizza l'attenzione dei responsabili delle politiche monetarie su una delle classiche domande della macroeconomia: in che modo i tassi di riferimento delle banche centrali influenzano l'inflazione e l'attività economica aggregata?
    Negli ultimi 40 anni, ha spiegato Schnabel, gli economisti hanno compiuto progressi significativi nel rispondere a questa domanda. "È emerso un ampio consenso sugli effetti aggregati della politica dei tassi di interesse - ha affermato - I modelli econometrici [...] mostrano che le variazioni dei tassi ufficiali hanno effetti significativi sia sull'inflazione che sull'attività economica. Gli effetti massimi si verificano con un ritardo, con l'impatto sull'inflazione che impiega più tempo a concretizzarsi rispetto all'impatto sull'economia reale".
    Inoltre, "almeno nei momenti in cui l'inflazione non è troppo lontana dall'obiettivo del 2%, i modelli indicano che l'effetto sull'inflazione tende ad essere modesto rispetto all'effetto sull'economia reale", ha aggiunto.
    --
    Garofalo Health Care, risultati in netto aumento grazie a contributo M&A
    Garofalo Health Care, società quotata su Euronext STAR Milan e tra i principali operatori del settore della sanità privata accreditata in Italia, ha chiuso il primo semestre del 2022 con ricavi pari a 166,3 milioni di euro, in aumento del 24,6% rispetto al primo semestre del 2021, grazie all'incremento dell'attività verso i pazienti privati (+9,1% a/a) e Fuori-Regione (+11,3% a/a), oltre che alla maggiore attività associata agli incrementi di budget riconosciuti e finalizzati alla riduzione delle liste d'attesa e al recupero della mobilità passiva.
    A parità di perimetro, i ricavi sono risultati pari a 131 milioni di euro, in crescita del 5,1%; il contributo di Clinica S. Francesco e Domus Nova (M&A 2021) è stato pari a 35,3 milioni di euro, di cui 18,4 milioni di euro registrati nel secondo trimestre, che è risultato il miglior trimestre mai registrato da entrambe le società dal momento della relativa acquisizione.
    L'EBIT Adjusted è stato pari a 19,7 milioni di euro, in aumento rispetto a 16,5 milioni di euro di un anno fa(+19,2%). Il risultato netto si è attestato a 13,2 milioni di euro, con un incremento di 3,5 milioni di euro rispetto a 9,8 milioni di euro del primo semestre del 2021. Al 30 giugno 2022 la Posizione Finanziaria Netta (PFN) di GHC risulta pari a 125 milioni di euro, data da liquidità per 40,9 milioni di euro e debito finanziario per 165,9 milioni di euro.
    "I risultati raggiunti nel semestre sono molto soddisfacenti e confermano quanto il nostro modello di sviluppo sia solido e robusto, anche in periodi di forti turbolenze nello scenario economico nazionale ed internazionale come quello che stiamo attraversando - ha commentato la CEO Maria Laura Garofalo - Proprio oggi l'upgrade del rating Standard Ethics a EE (strong) ha attestato l'efficacia del sistema di sostenibilità e la costante attenzione all’innovazione di Garofalo Health Care, a testimonianza della capacità dell'azienda di coinvolgere tutte le persone del Gruppo, in modo diffuso, in questo percorso guidato dai criteri ESG".
    Il gruppo è confidente di poter continuare anche nel secondo semestre 2022 il suo percorso di crescita su base organica, con ricavi ed Op. EBITDA Adjusted stimati superiori al 2021 anche a parità di perimetro. Coerentemente con la strategia Buy & Build intrapresa sin dall'IPO, il gruppo conferma anche la sua intenzione strategica di crescere anche per linee esterne, attraverso acquisizioni di strutture di eccellenza con performance non diluitive, anche in prospettiva.
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    OPA Banca Carige, i risultati definitivi del sell-out. Delisting il 20 settembre 2022
    BPER Banca ha diffuso i risultati definitivi della procedura per l'adempimento dell’obbligo di acquisto avente ad oggetto le azioni ordinarie di Banca Carige.
    In particolare, risultano presentate richieste di vendita per complessive 10.705.229 azioni ordinarie residue, rappresentative di circa il 1,41% del capitale ordinario dell'istituto ligure. Il pagamento del corrispettivo di 0,8 euro per ciascuna azione avverrà in data 16 settembre 2022.
    Sulla base dei risultati BPER Banca verrà a detenere 731.095.957 azioni ordinarie, pari a circa il 96,11% del capitale di Banca Carige. Di conseguenza, BPER Banca eserciterà il diritto di acquisto delle azioni ordinarie dell'istituto ligure e, contestualmente, adempirà all’obbligo di acquisto, dando corso alla procedura congiunta, che avrà ad oggetto la totalità delle azioni ordinarie della banca ligure ancora detenute dal mercato, corrispondenti a 29.627.430 azioni, pari al 3,89% del capitale.

    Borsa Italiana disporrà che le contrattazioni di Banca Carige siano sospese dalla quotazione sull'Euronext Milan nelle sedute del 16 e del 19 settembre 2022 e revocate dalla quotazione (delisting) a partire dal 20 settembre 2022.
    Alla stessa data Borsa Italiana disporrà la contestuale revoca delle azioni di risparmio di Banca Carige. Pertanto, i titolari delle azioni di risparmio che non abbiano aderito all’offerta volontaria riaperta rimarranno titolari di strumenti finanziari non negoziati in alcun mercato regolamentato, con conseguente difficoltà di liquidare il proprio investimento.
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    Assoreti, raccolta netta da 4,2 miliardi a luglio. Aumenta la liquidità
    La raccolta netta delle reti di consulenti finanziari risulta pari a 4,2 miliardi di euro a luglio 2022, in crescita del 33,2% rispetto al mese precedente e in calo del 22,5% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Le dinamiche congiunturali coinvolgono sia i prodotti del risparmio gestito, sui quali confluiscono, nell'insieme, risorse nette pari a 1,2 miliardi di euro, in crescita del 28,5% m/m (-65,3% a/a), sia il comparto amministrato del portafoglio con volumi di raccolta pari a 3 miliardi di euro, in aumento del 35,2% m/m (+55,7% a/a) e indirizzati in prevalenza sulla componente finanziaria (1,7 miliardi).
    Il bilancio da inizio anno è positivo per 28,8 miliardi di euro, con quasi l'80% della raccolta netta (22,8 miliardi) che è investita tra prodotti finanziari, gestiti e amministrati, e prodotti assicurativi/previdenziali, spiega la nota mensile di Assoreti.
    Risparmio gestito
    La crescita del comparto è trainata dai risultati ottenuti sulle gestioni individuali e sui prodotti assicurativi/previdenziali. Il bilancio delle gestioni patrimoniali individuali è, infatti, positivo per 324 milioni, in deciso aumento rispetto ai risultati di giugno (27 milioni), con il prevalente coinvolgimento delle Gpm (237 milioni).
    I versamenti netti realizzati su polizze assicurative e prodotti previdenziali ammontano, nel complesso, a 700 milioni di euro (+5,4% m/m); l’83% dei volumi di raccolta converge su unit linked (329 milioni) e polizze multiramo (254 milioni).
    La distribuzione diretta di quote di fondi comuni di investimento si traduce in volumi di raccolta netta per 200 milioni di euro (-23,4% m/m). Diminuiscono gli investimenti netti in fondi chiusi mobiliari mentre aumenta la raccolta netta in Oicr aperti. Le scelte di investimento si focalizzano sui fondi azionari (640 milioni) mentre il bilancio è negativo per tutte le altre categorie e, in particolare, per gli obbligazionari (-384 milioni).
    Il contributo mensile delle Reti al sistema degli Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, raggiunge così i 912 milioni di euro; da inizio anno l'apporto sale a 9,3 miliardi di euro. (Al momento non sono disponibili i dati di sistema relativi al mese di luglio.)
    Risparmio amministrato
    La raccolta netta realizzata sugli strumenti finanziari amministrati (1,7 miliardi), in calo rispetto ai risultati di giugno, coinvolge prevalentemente i titoli azionari con 655 milioni di euro; positivo il bilancio anche sui titoli di Stato (392 milioni) e sui certificate (279 milioni). Su conti correnti e depositi tornano a prevalere i flussi in entrata (1,3 miliardi di euro).
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    EdiliziAcrobatica, +30% valore contratti sottoscritti ad agosto
    EdiliziAcrobatica, società specializzata in lavori di edilizia in doppia fune di sicurezza e quotata su Euronext Growth Milan, ha segnato un +30,2% riguardo al valore dei contratti sottoscritti nel mese di agosto, passati da 8,37 milioni di euro del 2021 a 10,9 milioni del 2022. Positivo è stato l'andamento anche della rete franchising Italia che passa da 2,59 milioni di euro di agosto 2021 a 3,37 milioni di agosto 2022 con un incremento del 30,1%.
    Dal punto di vista della crescita interna, il Gruppo ha raggiunto al 31 agosto 2022 un totale di 1.564 collaboratori, pari al 25,6% in più dello stesso periodo dell'anno scorso, quando le risorse erano 1.245. Positivo è anche il dato di EdiliziAcrobatica France, che ha chiuso il mese di agosto crescendo del 57,1% a quota 0,22 milioni di euro di valore dei contratti sottoscritti contro gli 0,14 milioni del 2021.
    "Sono particolarmente soddisfatto dell'andamento del mese di agosto - ha commentato il CEO Riccardo Iovino - che, notoriamente, è un mese in cui gli italiani sono in ferie e che per il nostro settore rappresenta solo un momento in cui non si chiudono nuovi contratti ma si portano avanti quelli in essere". "Per il suo business model naturalmente sostenibile, e per i consumi di energia e gas ridotti, EdiliziAcrobatica si conferma altresì competitiva sul mercato edile", ha aggiunto.
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    Landi Renzo conferma guidance dopo 1° semestre in perdita
    Landi Renzo, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore dei componenti e dei sistemi di alimentazione a Metano, LNG, Idrogeno e GPL per autotrazione, ha chiuso il primo semestre del 2022 con ricavi pari a 144,5 milioni di euro (96 milioni di euro al 30 giugno 2021), anche se i risultati non sono direttamente confrontabili rispetto a quelli del medesimo periodo dell'esercizio precedente a causa della variazione del perimetro. A parità di perimetro l'aumento di ricavi consolidati risulta in crescita del 12% rispetto al primo semestre 2021. L'EBITDA adjusted risulta positivo per 6,5 milioni di euro, pari al 4,5% dei ricavi, rispetto a 4,5 milioni di euro (4,7% dei ricavi) dello stesso periodo dell’esercizio precedente.
    Il risultato netto è negativo per 6,6 milioni di euro, rispetto a positivi 2,1 milioni di euro al 30 giugno 2021. La Posizione Finanziaria Netta è negativa e pari a 158,7 milioni di euro (133,5 milioni di euro al 31 dicembre 2021), che non considera il controvalore complessivo dell'aumento di capitale.
    "Il semestre appena concluso ci ha visto concentrati sull'irrobustimento della struttura finanziaria del Gruppo, raggiunta attraverso l’aumento di capitale e le operazioni di rifinanziamento, sulla definizione del nuovo piano industriale e di trasformazione del Gruppo, e sul rafforzamento del Management Team. Il completamento di tutti questi passaggi ci pone ora nelle migliori condizioni per concentrarci sull'implementazione del nostro piano", ha dichiarato l'AD Cristiano Musi.
    "Anche in un contesto di mercato caratterizzato da forti incertezze, abbiamo registrato un incremento del portafoglio ordini: questo ci permette di guardare con fiducia ai prossimi mesi, che ci vedranno focalizzati sulla crescita nei segmenti a maggiore valore aggiunto, sul recupero della marginalità e sull’efficientamento della gestione operativa", ha aggiunto.
    Sulla base dell'evidenza di segnali di ripresa in alcuni mercati chiave quali l'Europa e dell'area asiatica, nonché del portafoglio ordini di SAFE&CEC, il management ritiene confermati gli obiettivi di risultato consolidato del Gruppo per l'esercizio 2022, previsti in crescita rispetto all'esercizio 2021.
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    CAREL Industries acquista Senva: primo M&A industriale negli USA
    CAREL Industries, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nella produzione di componenti per raggiungere alta efficienza energetica nei mercati del condizionamento dell'aria e della refrigerazione, ha siglato un accordo vincolante per l'acquisizione di SENVA, società statunitense basata in Oregon specializzata nel design e produzione di una vasta gamma di sensori principalmente legati ai settori del condizionamento e della ventilazione, con un significativo presidio nell'indoor air quality.
    L'operazione consente l'acquisizione di quote di mercato e di un'ulteriore presenza industriale in un mercato strategico come quello nordamericano. Inoltre, si tratta della prima acquisizione di natura industriale negli Stati Uniti, con opportunità in termini di cross-selling Europa/Nord America e apertura di canali di vendita storicamente meno presidiati, come quello dei contractor.
    La società acquisita dispone di un impianto di produzione di circa 2.500 mq ed è in corso la messa in attività di un nuovo impianto di maggiori dimensioni (3.250 mq), inclusivo di un nuovo laboratorio di ricerca. I dipendenti alla fine del 2021 erano circa 65. I ricavi di SENVA al 31 dicembre 2021 ammontavano a circa 12,7 milioni di dollari, con una crescita pari al 24% rispetto all'anno precedente (e più del doppio rispetto a quanto registrato nel 2016), con un EBITDA pari a 2,4 milioni di dollari.
    "Siamo particolarmente orgogliosi dell'operazione conclusa in data odierna perché rappresenta la prima acquisizione industriale nel continente americano e conferma ancora una volta il nostro impegno nel perseguire gli obiettivi di crescita per linee esterne, impegno che nel corso degli ultimi 18 mesi ha subito una significativa accelerazione", ha commentato Francesco Nalini, amministratore delegato del Gruppo CAREL.
    La transazione avviene a fronte di un valore complessivo pari a 34 milioni di dollari. È previsto anche un ulteriore pagamento fino a 4 milioni di dollari al raggiungimento di determinati risultati in termini di EBITDA, per un potenziale valore complessivo di 38 milioni di dollari. Il perfezionamento del closing è previsto entro la fine del mese di ottobre 2022 ed è soggetto alle condizioni sospensive caratteristiche di questa tipologia di accordi. Ai fini del pagamento del prezzo di acquisto, è previsto che CAREL utilizzi risorse finanziarie disponibili.

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    Centrale del Latte d'Italia, i conti del primo semestre 2022
    Centrale del Latte d’Italia - terzo operatore nazionale nel settore del latto fresco e a lunga durata quotato al segmento Euronext STAR Milan - ha comunicato i risultati del primo semestre del 2022, periodo chiuso con ricavi per 145 milioni di euro, in crescita del 6,6% rispetto ai 136 milioni che erano stati contabilizzati nello stesso periodo del 2021.
    Il margine operativo lordo del primo semestre si attesta a 11,9 milioni di euro contro i 13 milioni di euro del primo semestre del 2021. La marginalità è stata in calo, passando dal 9,5% all'8,2%.
    Al 30 giugno 2022, l'utile netto era di 2,3 milioni di euro, in calo rispetto ai 6,8 milioni di pari periodo nel 2021.
    Migliora l'indebitamentamento finanziario netto di 3,1 milioni di euro, passando da un passivo di 42,2 milioni di euro a 39,1 milioni di euro.
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    Erg, acquisiti 7 parchi eolici
    ERG ha acquistato l'intero capitale sociale di sette società, proprietarie di altrettanti parchi eolici situati in Italia. L'accordo prevede che una quota di minoranza in una delle suddette società sia ceduta ad ERG direttamente da un terzo investitore.
    Il corrispettivo dell’operazione in termini di enterprise value a fine 2021 è di circa 420 milioni di euro e il margine operativo lordo per il primo semestre 2022 pari a circa 36 milioni di euro.
    Gli impianti, con una capacità installata totale pari a 172 MW ed una produzione complessiva annua di circa 400 GWh, beneficiano di un regime tariffario “Cfd" con il GSE della durata di 20 anni a partire dalla loro entrata in esercizio, avvenuta tra il 2018 e la fine del 2021.
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    Avio, ricavi semestre +5%. Aggiorna guidance
    Avio, Società leader nel settore aerospaziale quotata al segmento STAR di Borsa Italiana, ha esaminato e approvato in data odierna i risultati del primo semestre 2022.
    Il portafoglio ordini risulta stabile ai livelli raggiunti nell'ultimo anno pari a 848 milioni di Euro (-3%, rispetto a dicembre 2021) grazie all'acquisizione nuovi ordini relativi alla produzione del P120, allo sviluppo Vega, nonché ai contratti di sviluppo in ambito di propulsione tattica per la propulsione del nuovo sistema Teseo per NavArm. Inoltre, ad agosto la società ha annunciato l'acquisizione di ulteriori ordini per Aster, con il rafforzamento della propulsione tattica che rappresenta un settore chiave per la futura crescita di Avio.
    Il Gruppo ha conseguito nel primo semestre 2022 ricavi pari a 134 milioni di euro, in crescita (+5%) rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente. principalmente per le attività di sviluppo dei lanciatori Vega C e Vega E.
    L'EBITDA Reported, pari a 3,2 milioni di euro segna una contrazione rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente principalmente attribuibile al significativo aumento dei costi energetici che ha colpito tutto il settore industriale italiano e l'economia a partire dalla fine del 2021.
    L'EBIT Reported, pari a -6,2 milioni di euro, segna una riduzione rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente o che riflette i medesimi razionali dell'EBITDA Reported al netto di minori ammortamenti del periodo.
    Gli oneri non ricorrenti, che sono esclusi dall'EBITDA Adjusted (5,6 milioni di Euro) e dall'EBIT Adjusted (-3,7 milioni di Euro), ammontano nel semestre a circa 2.4 milioni di euro (in linea con il primo semestre 2021) di cui la maggior parte relativi ai costi extra sostenuti nell'ambito del volo inaugurale del programma Vega C.
    Il risultato di periodo, pari a -7,6 milioni di euro, riflette le dinamiche dell'EBIT Reported e degli oneri fiscali.
    La posizione di cassa netta al 30 giugno 2022 è pari a 40,9 milioni di euro (57,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2021 e 36.6 milioni di Euro al 30 giugno 2021) con un risultato migliore rispetto al tipico trend stagionale grazie all'andamento del capitale circolante, nonostante un sostenuto livello di investimenti (10,4 milioni di Euro nel semestre), il pagamento di dividendi e ulteriori acquisti di azioni proprie. La solida posizione di cassa netta consente al Gruppo di affrontare le esigenze di crescita in arrivo.
    Il CdA ha infine aggiornato la guidance per i risultati annuali 2022, per tener conto del mutato scenario dei costi energetici in Europa e in Italia, ulteriormente peggiorato a partire da giugno fino ad agosto 2022, rendendo difficile prevederne le dinamiche dei prossimi mesi. Per tali ragioni la guidance è stata aggiornata come segue: portafoglio ordini: 870-920 milioni di euro - confermato;
    ricavi: 330-350 milioni di euro - confermato; EBITDA Reported: 17-25 milioni di euro - aggiornato; confermati 5 milioni di costi non ricorrenti, con un EBITDA Adjusted a 22-30 milioni di euro utile netto: -2<->+3 milioni di euro – aggiornato.
    Alla data del 30 giugno, la società detiene n. 1.103.233 azioni proprie, pari al 4,19% del capitale sociale.
    Oggi Avio annuncia anche il closing dell'acquisizione del totale del capitale di Temis srl, una società con significative competenze nel campo dell'avionica e supplier di riferimento del programma Vega. Nell'ambito dell'operazione, Avio ha rilevato anche il 5% delle quote di ART SpA, la precedente controllante di Temis, con contestuale Long Term Agreement di cooperazione volto a supportare le operations e la supply chain di Temis. L'acquisizione è stata finanziata in parte in contanti e in parte le azioni proprie in portafoglio, come autorizzato dall'assemblea dei soci di Avio tenutasi nell'aprile 2022 e con l'autorizzazione nell'ambito della normativa del Golden Power. Con questa operazione Avio acquisisce competenze fondamentali per il proprio futuro e internalizza una parte significativa legata ai costi per le forniture sostenuti nell'ambito del programma Vega. Le competenze di TEMIS ed il supporto di ART a Temis saranno particolarmente importanti per lo sviluppo di nuovi sistemi avanzati per l'avionica, anche in connessione ai programmi che saranno finanziati nell'ambito del PNRR.
    Avio annuncia inoltre la firma di un MoU con CDP Venture Capital SGR per una cooperazione strutturata nell'importante scenario di startup aerospaziali che sta emergendo in Italia. Facendo leva su questo accordo, Avio ha aderito all'acceleratore di startup Takeoff basato a Torino e diretto da Plug & Play. Questo programma offrirà ad Avio l'opportunità di selezionare e ingaggiare le iniziative imprenditoriali più interessanti anche con l'obiettivo di intraprendere degli investimenti diretti.
    "Il primo semestre del 2022 ha dimostrato ancora una volta la capacità tecnologica di Avio attraverso il successo del volo di qualifica del nuovo Vega C e il successo dei test del nuovo motore M10 a metano per Vega E, primo del suo genere in Europa" - ha dichiarato Giulio Ranzo, amministratore delegato di Avio.
    "La visibilità su nuovi ordini è in aumento grazie alla disponibilità di nuovi prodotti e tecnologie riconosciute dai clienti a livello mondiale, come dimostrato dalla firma del contratto con Amazon da Arianespace per la costellazione Kuiper. I progetti del PNRR aggiungono nuove prospettive di lungo termine aumentando la nostra competitività e diversificazione".
    "Infine - conclude Ranzo – siamo lieti di poter annunciare l'acquisizione di TEMIS, una società già fornitrice di Avio con competenze strategiche nell'avionica, area fondamentale per il nostro business nel futuro. Tale espansione verticale nella nostra catena del valore ci darà accesso a competenze strategiche e migliorerà la profittabilità del business".
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    Seduta all'insegna del toro a New York
    Wall Street termina la sessione in rialzo, con il Dow Jones che avanza a 32.152 punti, continuando la scia rialzista evidenziata da tre guadagni consecutivi, innescata mercoledì scorso; sulla stessa linea, in forte aumento l'S&P-500, che con il suo +1,53% termina a quota 4.067 punti.
    Effervescente il Nasdaq 100 (+2,17%); con analoga direzione, ottima la prestazione dell'S&P 100 (+1,62%).
    Risultato positivo nel paniere S&P 500 per i settori telecomunicazioni (+2,53%), energia (+2,38%) e informatica (+1,97%).
    In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Salesforce (+3,62%), Caterpillar (+3,48%), American Express (+3,23%) e 3M (+3,22%).
    Sul podio dei titoli del Nasdaq, Zscaler (+21,88%), Docusign (+10,51%), Atlassian (+7,74%) e Crowdstrike Holdings (+6,11%).
    I più forti ribassi, invece, si sono verificati su O'Reilly Automotive, che ha archiviato la seduta a -1,05%.
    Piccola perdita per Starbucks, che scambia con un -0,86%.
    Tentenna Copart, che cede lo 0,72%.
    Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso nei mercati nordamericani:

    Martedì 13/09/2022

    14:30 USA: Prezzi consumo, mensile (preced. 0%)
    14:30 USA: Prezzi consumo, annuale (preced. 8,5%)

    Mercoledì 14/09/2022
    14:30 USA: Prezzi produzione, mensile (preced. -0,5%)
    14:30 USA: Prezzi produzione, annuale (preced. 9,8%)
    16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale

    Giovedì 15/09/2022
    14:30 USA: Vendite dettaglio, mensile (preced. 0%)
    14:30 USA: PhillyFed (preced. 6,2 punti).

    Ocugen Inc
    2,48 $
    1,22%
    +0,030 Oggi
    Pre-market:2,47 $
    (0,40%)-0,0100
    Data e ora chiusura: 12 set, 07:33:10 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax
    31,72 $
    4,76%
    +1,44 Oggi
    Pre-market:31,63 $
    (0,28%)-0,090
    Data e ora chiusura: 12 set, 07:03:44 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 12/9/2022, 18:08
     
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    UE, raccolti 12 miliardi in emissione bond per finanziare Recovery
    La Commissione europea ha emesso oggi 12 miliardi di euro in una transazione dual tranche nell'ambito del suo programma NextGenerationEU. Si tratta della dodicesima transazione sindacata nell'ambito di NextGenerationEU e la settima nel 2022. Nella giornata odierna sono stati emessi un nuovo prestito obbligazionario a 5 anni da 7 miliardi di euro con scadenza il 4 ottobre 2027 e un nuovo prestito obbligazionario a 30 anni da 5 miliardi di euro con scadenza il 4 ottobre 2052.
    La domanda degli investitori "è rimasta forte nonostante il difficile contesto di mercato", sottolinea la Commissione UE, con offerte combinate superiori a 114 miliardi di euro (pari a una sottoscrizione in eccesso di oltre 9 volte).
    "Il programma NextGenerationEU della Commissione continua a produrre risultati a vantaggio degli Stati membri dell'UE e dei beneficiari - ha commentato Johannes Hahn, Commissario europeo per la programmazione finanziaria ed il bilancio - I fondi raccolti oggi continueranno a sostenere la ripresa dell'Europa dalla pandemia e le tanto necessarie trasformazioni green e digitali".
    Con l'emissione odierna, la Commissione ha emesso un totale di 73,75 miliardi di euro di finanziamenti a lungo termine nell'ambito di NextGenerationEU nel 2022 e 144,75 miliardi di euro dall'inizio del programma nel giugno 2021. Del totale, 23,75 miliardi di euro sono stati emessi da luglio 2022 in linea con l'esecuzione del piano di finanziamento della Commissione per il periodo tra luglio e dicembre 2022 presentato a fine giugno 2022.
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    WIIT, i risultati finanziari del primo semestre 2022
    WIIT – società quotata al segmento STAR e attiva nel settore dei servizi Cloud Computing per le imprese – ha comunicato i risultati finanziari del 1° semestre del 2022, periodo chiuso con ricavi per 54,3 milioni di euro, in crescita del 54,6% rispetto ai 35,1 milioni ottenuti nella prima metà dello scorso anno. La società ha precisato che l'incremento è stato guidato dalla crescita organica della capogruppo di circa il 14%, caratterizzata dal focus sui servizi a maggior valore aggiunto e dal crescente cross selling sui clienti delle società acquisite e dall’ingresso di nuovi clienti, nonché dal contributo di Mivitec per 1,8 milioni e di Gecko e Boreus con le relative controllate per 15,7 milioni e di ERPTech per 2 milioni. In aumento anche il margine operativo lordo adjusted, che è passato da 14,2 milioni a 19,7 milioni di euro (+38,6%); tuttavia, la marginalità si è ridotta dal 40,5% al 36,3%. WIIT ha chiuso il semestre con un utile netto adjusted pari a 6,1 milioni, in forte crescita rispetto ai 4,3 milioni contabilizzati nella prima metà dello scorso anno.
    A fine giugno 2022 l'indebitamento netto era salito a 159,8 milioni di euro, rispetto ai 140,6 milioni di inizio anno. Nel semestre gli investimenti sono stati pari a 16,7 milioni di euro.
    Il management di WIIT ha comunicato di aver stipulato un contratto con l’azienda energetica per stabilizzare il costo dell’energia per i prossimi quattro esercizi, al fine di preservare la marginalità per il futuro.
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    Usa: inflazione Cpi +0,1% ad agosto, +8,3% annuale, sopra le stime (RCO)
    Ad agosto, i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati rispetto al mese precedente, al contrario delle attese.
    Superiore al consensus anche il dato annuale. Lo scorso mese, i prezzi sono aumentati dello 0,1%, contro attese per un -0,1%, dopo il dato invariato di luglio (confermato). Lo ha comunicato il dipartimento del Lavoro. Il dato "core", ovvero quello depurato dalla componente dei prezzi dei beni alimentari ed energetici, e' cresciuto dello 0,6%, contro attese per un +0,3%. Su base annuale, il dato generale ha messo a segno un +8,3%, piu' dell'8% delle attese. Il dato "core" e' cresciuto del 6,3%, con le attese che erano per un +6%. Nell'ultimo mese, i prezzi energetici sono diminuiti del 5%, mentre i prezzi dei generi alimentari sono aumentati dello 0,8%, per un rialzo annuale rispettivamente del 23,8% e dell'11,4%, quest'ultimo dato il piu' alto dal maggio 1979.

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    OPEC prevede rallentamento crescita domanda nel 2° semestre
    Crescita domanda 2022 rivista al ribasso a 3,1 mb/g
    L'Opec attende un rallentamento della domanda di petrolio nella seconda metà del 2022, a causa di una recrudescenza dei contagi da Covid-19 e delle incertezze di natura geopolitica che continueranno a frenare l'economia mondiale, compensando l'aumento di domanda legato alla produzione di energia. E' quanto emerge dal consueto bollettino mensile dell'Organizzazione dei produttori di greggio.
    La crescita della domanda mondiale di petrolio per il 2022 è stata rivista al ribasso rispetto alle stime del mese precedente, ma viene ancora indicata in solida crescita di 3,1 milioni di barili al giorno (mb/g) b/g per effetto del maggior utilizzo di petrolio per la produzione di energia elettrica. Si stima che la domanda di petrolio nell'area OCSE cresca di 1,6 mb/g, mentre quella non OCSE è stimata in crescita di 1,5 mb/g.
    La domanda totale di petrolio dovrebbe raggiungere così una media di circa 100 mb/g nel 2022: più forte del previsto nel primo semestre e più debole di quanto stimato in precedenza nella seconda metà dell'anno.
    Per il 2023 la previsione di crescita della domanda mondiale di petrolio rimane invariata a 2,7 mb/g, per un totale domanda di 102,7 mb/g. La domanda OCSE dovrebbe crescere di 0,6 mb/g e la domanda non-OCSE di 2,1 mb/g.
    Lato produzione, l'Opec conferma una stima di crescita dell'offerta non-OPEC nel 2022 di 2,1 mb/g ad una media di 65,8 mb/g, sostanzialmente invariata rispetto alla precedente valutazione, laddove la revisione al rialzo della produzione della Russia viene compensata da revisioni al ribasso dell'output di Stati Uniti, Norvegia e Kazakistan. La stima di crescita della produzione per il 2023 è invariata a 1,7 mb/g a una media di 67,5 mb/g.

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    Tesoro: assegnati Btp per 7,5mld, salgono rendimenti
    Titolo a 7 anni al 3,5%, 30 anni al 4,04%
    Salgono i rendimenti nell'asta di Btp dove sono stati assegnati titoli per complessivi 7,5 miliardi di euro. In particolare sono stati emessi 2,75 miliardi di euro di Btp a 3 anni con un rendimento del 2,77% e un aumento di 92 punti base rispetto alla precedente operazione, oltre a Btp a 7 anni per 3,25 con un rendimento del 3,5% (+74 punti la variazione) e Btp a 30 anni rendimento 4,04 (19esima tranche).
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    Lavoro, 175 mila occupati in più nel 2° trimestre
    Occupazione giovani in aumento ma il lavoro è sempre più precario e crea incertezza per il futuro
    Crescono gli occupati in Italia, che registrano nel secondo trimestre un aumento di 175 mila posizioni rispetto al primo trimestre 2022 (+0,8%), a seguito della crescita dei dipendenti a termine (+48 mila e +1,6%) e di quelli a tempo indeterminato (+126 mila e +0,8%). Parallelamente diminuisce sia il numero di disoccupati (-97 mila, o -4,6%), sia quello degli inattivi di 15-64 anni (-121 mila o -0,9%).
    E' quanto emerge dall'ultimo report trimestrale dell'Istat sul mercato del lavoro, da cui risulta che i tassi seguono la stessa dinamica: +0,5 punti per il tasso di occupazione, che raggiunge il 60,2%, -0,4 punti il tasso di disoccupazione e e -0,3 punti quello di inattività.
    L’input di lavoro, misurato dalle ore complessivamente lavorate, è aumentato dell’1,3% rispetto al trimestre precedente e del 5,1% su anno, sostanzialmente in linea con il PIL che è cresciuto dell’1,1% in termini congiunturali e del 4,7% in termini tendenziali.
    I dati provvisori del mese di luglio segnalano una lieve diminuzione del numero di occupati rispetto al mese precedente (-22 mila, -0,1%) e del tasso di occupazione (-0,1 punti), a fronte di un ulteriore calo dei disoccupati (-32 mila, -1,6%) e della crescita degli inattivi (+54 mila, +0,4%).
    In termini tendenziali, l’aumento dell’occupazione (+677 mila unità, +3% in un anno) oltre a coinvolgere i dipendenti – a tempo indeterminato (+396 mila, +2,7%) e a termine (+245 mila, +8,3%) – riguarda anche gli indipendenti (+36 mila, +0,7%). Prosegue il forte calo del numero di disoccupati (-382 mila in un anno, -16%) e degli inattivi (-588 mila, -4,4% in un anno).
    Un focus sul lavoro giovanile che, per effetto dei provvedimenti per le assunzioni di under 35 presi dal governo, registra un incremento del tasso di occupazione giovanile al 44,2%. La gran parte delle posizioni però sono a termine (31,5% dei giovani) e ciò determina una certa insicurezza: il 13,3% degli occupati di 15-34 anni (quota circa doppia rispetto a quella dei lavoratori più anziani pari al 6,5%) ritiene probabile perdere il lavoro entro sei mesi.
    Dal lato delle imprese, prosegue la crescita congiunturale delle posizioni lavorative dipendenti, con un aumento dell’1,3%; cresce sia la componente a tempo pieno (+1,6%), sia, in misura più contenuta, la componente a tempo parziale (+0,5%). Anche in termini tendenziali le posizioni dipendenti continuano ad aumentare a ritmi sostenuti, con una dinamica più marcata per la componente a tempo pieno (+6,2% rispetto al +5% della componente a tempo parziale).

    Prosegue l’aumento delle ore lavorate per dipendente - in termini sia congiunturali (+1,3%) sia tendenziali (+5,6%) - e la riduzione del ricorso alla cassa integrazione (8 ore ogni mille ore lavorate). In crescita anche il tasso dei posti vacanti, di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 0,4 punti rispetto allo stesso trimestre del 2021.

    Il costo per unità di lavoro e le sue componenti – retribuzioni ed oneri sociali – registrano un aumento pari allo 0,6% in termini congiunturali; su base annua, invece, l’aumento il costo del lavoro (+0,2%) è sintesi della crescita della componente retributiva (+0,5%) e della riduzione degli oneri sociali (-0,3%).
    ---
    Enertronica Santerno, conclusa positivamente due diligence per risanamento
    Enertronica Santerno, quotata sull’Euronext Growth Milan, annuncia che si è concluso con esito soddisfacente il processo di
    Due Diligence di Oxy Capital Italia e di una primaria banca finanziatrice interessata all’operazione di ristrutturazione finanziaria e rilancio del Gruppo.
    Pertanto, gli investitori hanno confermato alla società che sussistono le condizioni per continuare nella negoziazione dell’Operazione nell’ambito di quanto previsto dal processo di risanamento, non giudiziale e in continuità aziendale.
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    Banca Finnat: P.N. lancia un'OPA
    P.N. (società posseduta al 100% da Nattino Holding) ha comunicato che si sono verificati i presupposti per il lancio di un'offerta pubblica di acquisto obbligatoria totalitaria sulle azioni ordinarie di Banca Finnat per l'acquisizione di 42.645.333 azioni, rappresentative dell'11,75% del capitale dell'istituto, per un corrispettivo di 0,31 euro ad azione determinato nell'assunto che l'emittente non dia corso a distribuzione di dividendi.
    Il periodo di adesione sarà concordato con Borsa Italiana nel rispetto dei termini, e avrà una durata compresa tra un minimo di 15 e un massimo di 25 giorni di borsa aperta. Il pagamento del corrispettivo avverrà entro il quinto giorno di Borsa aperta successivo alla data di chiusura del periodo di adesione.
    L'offerta è finalizzata ad acquisire l'intero capitale di Banca Finnat e a conseguire la revoca dalle negoziazioni delle azioni (delisting). Pertanto, P.N. non intende ripristinare il flottante.
    L'offerente intende procedere alla fusione per incorporazione con Banca Finnat.
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    Orsero, i risultati finanziari del primo semestre 2022
    Orsero - società attiva nel settore alimentare, quotata al segmento STAR - ha comunicato i risultati finanziari del 1° semestre del 2022, periodo chiuso con ricavi pari a 576,2 milioni di euro, in aumento del 12,3% rispetto ai 513,11 milioni ottenuti nella prima metà dell'esercizio precedente, con una crescita che ha riguardato sia la BU Distribuzione (+9,2%) che, in maniera più rilevante, la BU Shipping (+39,4%).Il margine operativo lordo adjusted è salito a 40,3 milioni di euro, in miglioramento del 51,4% rispetto ai 26,6 milioni del pari periodo dell'esercizio 2021; di conseguenza, la marginalità è cresciuta al 7%. Orsero ha chiuso il 1° semestre 2022 con un utile netto (esclusa la quota di terzi) di 19,37 milioni di euro, in incremento rispetto agli 8 milioni contabilizzati nei primi sei mesi del 2021; l'utile netto adjusted è stato pari a 21,3 milioni.
    A fine giugno 2022 l'indebitamento finanziario netto era sceso a 80,4 milioni di euro, rispetto agli 84,3 milioni di inizio anno, in seguito alla generazione di cassa derivante dall’attività operativa per circa 225 milioni, bilanciata da investimenti operativi del periodo per circa 7,1 milioni, oltre che da maggiori diritti d’uso pari a circa 11,2 milioni.
    Alla luce dei dati riportati nella semestrale, il management di Orsero ha rivisto le indicazioni finanziarie per l'intero 2022.
    I vertici prevedono di chiudere l'esercizio ccon ricavi compresi tra gli 1,13 e gli 1,16 miliardi di euro, mentre l'adjusted Ebitda è indicato tra i 67 e i 70 milioni di euro. Orsero stima un utile netto nell'intervallo 32-34 milioni di euro, con un indebitamento netto compreso tra 63 e 68 milioni.
    Orsero ha precisato che la guidance è stata elaborata a parità di perimetro 2021 e pertanto non tiene conto degli effetti derivanti dagli accordi annunciati il 27 luglio 2022, relativi alla acquisizione delle due società strategiche nella distribuzione di frutta e verdura fresca in Francia.

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    CDP colloca nuovo Sustainability Bond per 750 milioni
    CDP torna sul mercato dei capitali lanciando un nuovo Sustainability Bond destinato a investitori istituzionali per un ammontare complessivo di 750 milioni di euro. Si tratta dell'ottava emissione ESG collocata a partire dal 2017, per un totale di 5,5 miliardi.
    A dimostrazione del forte interesse da parte dei mercati finanziari per le emissioni obbligazionarie sostenibili di CDP, l’operazione ha fatto registrare ordini per circa 1,3 miliardi di euro ed è stata accolta da oltre 70 investitori con una significativa partecipazione dall’estero (68%) ed una presenza di investitori ESG pari a circa il 70%.
    Il nuovo Sustainability Bond non assistito da garanzie e con una cedola annua lorda pari a 3,50% e una scadenza pari a 5 anni.
    I proventi della nuova emissione, che rientra nel Green, Social and Sustainability Bond Framework di CDP, saranno dedicati a iniziative green e social, tra cui l’efficientamento energetico e le energie rinnovabili, oltre all’efficientamento idrico, alle infrastrutture sociali e alla cooperazione internazionale.
    Le iniziative selezionate ai fini dell’emissione, in coerenza con quanto stabilito dal Piano Strategico 2022-2024 di CDP, sono allineate alle priorità di intervento individuate dalle Linee Guida Strategiche Settoriali relative alla Transizione Energetica, alle Infrastrutture Sociali e alla Tutela e Salvaguardia del Territorio. L’operazione è inoltre in linea con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
    Il Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo di CDP, Fabio Massoli, ha dichiarato che l'emissione "rafforza l’impegno di CDP sul fronte della finanza sostenibile e contribuisce a raccogliere nuove risorse, nazionali e internazionali, a favore prevalentemente dell’efficientamento energetico e idrico e delle energie rinnovabili, a beneficio del sistema Paese. La domanda registrata da parte degli investitori istituzionali, alla luce del contesto particolarmente complesso, è stata significativa e rappresenta un’iniezione di fiducia da parte del mercato nei confronti di CDP e del suo ruolo a sostegno dello sviluppo sostenibile dell’Italia".
    Il rating a medio-lungo termine dei titoli, per i quali è stata fatta domanda di ammissione alle negoziazioni presso la Borsa di Dublino, è atteso pari a BBB per S&P, BBB per Fitch e BBB+ per Scope. BNP Paribas, Banca Akros - Gruppo Banco BPM, Barclays, HSBC, Intesa Sanpaolo (Divisione IMI CIB), Santander, Societe Generale, UniCredit hanno agito in qualità di Joint Lead Managers e Joint Bookrunners dell’operazione.
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    Gli indici USA chiudono in rialzo
    I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso con buoni rialzi la prima seduta della settimana.
    Il Dow Jones ha messo a segno un progresso dello 0,71% a 32.381 punti, mentre l’S&P500 ha guadagnato l'1,06% a 4.110 punti. Performance migliore per il Nasdaq (+1,27% a 12.266 punti).
    Seduta decisamente positiva per Apple (+3,85% a 163,43 dollari).

    Dow Jones
    32.381,34
    +0,71%
    +229,63
    S&P 500
    4.110,41
    +1,06%
    +43,05
    Nasdaq
    12.266,41
    +1,27%
    +154,10
    Russell
    1.906,09
    +1,23%
    +23,24
    VIX
    23,87
    +4,74%
    +1,08

    Ocugen Inc
    2,45 $
    1,21%
    -0,030 Oggi
    After Hours:2,43 $
    (0,82%)-0,020
    Data e ora chiusura: 12 set, 19:26:03 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax
    33,00 $
    4,04%
    +1,28 Oggi
    After Hours:32,40 $
    (1,82%)-0,60
    Data e ora chiusura: 12 set, 19:59:53 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Vaxart

    2,89 $
    0,70%
    +0,020 Oggi
    After Hours:2,90 $
    (0,35%)+0,0100
    Data e ora chiusura: 12 set, 19:28:24 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 13/9/2022, 16:51
     
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    Aumento pensioni, cosa cambia da ottobre? :cry:
    Buone notizie in arrivo per milioni di pensionati: a portarle è il Decreto Aiuti bis (che si è sbloccato ieri dopo che i partiti hanno trovato la quadra sul Superbonus).
    La data da segnare sul calendario, è ottobre quando scatterà la rivalutazione delle cifre, stimata intorno al 2 per cento con l’obiettivo di proteggere per quanto possibile le finanze degli italiani messe a durissima prova da caro energia e inflazione.
    Secondo le stime preliminari dell’Istat diffuse di recente, ad agosto l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento dello 0,8% su base mensile e dell‘8,4% su base annua (da +7,9% del mese precedente). Un livello che non si registrava da dicembre 1985 (quando fu +8,8%).
    E’ bene comunque specificare che si tratta di un intervento “transitorio” in attesa cioè di capire a fine anno a quanto si fermerà la crescita dei prezzi. Nel mese di novembre, verrà poi riconosciuto con anticipo anche il conguaglio relativo alla differenza tra l’inflazione calcolata in via provvisoria all’1,7 per cento per il 2021 e quella effettiva dell’1,9%. Un piccolo scatto, comprensivo di arretrati, che però non costituisce un aumento, in quanto già dovuto al pensionato. A partire da gennaio 2023 scatterà, invece, la vera e propria rivalutazione.
    In concreto, per la pensione minima di 524 euro tutto ciò si traduce in un aumento di 11 euro al mese. Per un assegno lordo da mille euro l’effetto cumulato sarà di 80, per una da duemila euro di 160 mentre per il trattamento che tocca quota 2.692 (il tetto massimo fino a cui viene riconosciuta la rivalutazione anticipata), conti alla mano, ce ne saranno 210 in più.
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    Innovatec, closing dell'investimento nella startup Frisbi
    Innovatec, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nei settori dell'efficienza energetica e della sostenibilità ambientale, ha comunicato che è avvenuto il closing dell'operazione di investimento nella startup Frisbi, a seguito dell'avveramento delle condizioni sospensive previste nell'accordo preliminare per la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato con sopraprezzo di 1 milione di euro suddiviso in due tranche da euro 0,5 milioni ciascuna e la sottoscrizione dei patti parasociali. L'operazione era stata annunciata lo scorso 3 agosto.
    In particolare, in data odierna è stato sottoscritto e versato la 1° tranche (pari al 15% del capitale sociale di Frisbi post money) da parte di Genkinn, società controllata da Innovatec e nuova subholding della business unit Efficienza Energetica e Rinnovabili. Il versamento della 2° tranche (pari ad un ulteriore 15% del capitale sociale di Frisbi post money) avverrà entro 6 mesi dal versamento della 1° tranche.
    I fondi rivenienti dall'aumento di capitale - spiega una nota - verranno impiegati da Frisbi per rinforzare il team, affermare il posizionamento e l'immagine sul mercato, implementare i canali commerciali, le partnership e gli strumenti di vendita e comunicazione con l'utenza, garantire le coperture finanziarie per l'acquisto di energia, nonché le attività di acquisizione e gestione dei clienti.
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    Equita, Intesa conferma Buy: crescita solida e interessante politica dividendi
    Intesa Sanpaolo ha ridotto a 4,1 euro per azione (da 4,7 euro) il prezzo obiettivo su Equita, investment bank indipendente quotata su Euronext STAR Milan, confermando il giudizio sul titolo a Buy. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha comunicato i risultati del primo semestre del 2022, che si è chiuso con ricavi netti consolidati a 48,4 milioni di euro (+5% rispetto al primo semestre del 2021) e un risultato netto consolidato a 10,3 milioni di euro (-10% rispetto a un anno fa).
    Gli analisti confermano un giudizio positivo basato su: un solido profilo di crescita, con un progresso della top-line ben diversificato in tutte le divisioni e un margine di profitto netto medio 2022-2024 superiore al 20%; un interessante dividend yield, per una media dell'11,1% nel periodo 2022-24 (al prezzo corrente delle azioni); la possibilità di accelerare la traiettoria di crescita distribuendo il capitale in eccesso attraverso la crescita esterna (idealmente nel business Alternative Asset Management, in modo da rendere questa divisione più solida).
    Intesa Sanpaolo ricorda che l'AD Vismara ha dichiarato che il CdA valuterà la possibilità di proporre alla prossima assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo non inferiore a 0,30 euro per azione. "Prevediamo un dividendo 2022 di 0,33 euro per azione (dividend yield al 9,8% col prezzo corrente dell'azione) e una distribuzione cumulata di dividendi 2022-24 di oltre 50 milioni di euro, in linea con l'obiettivo del piano industriale", si legge nella ricerca.
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    UniCredit, ok dei soci a buy-back fino a un miliardo di euro
    L'assemblea degli azionisti di UniCredit ha aggiornato ed integrato l’autorizzazione rilasciata l'8 aprile 2022, autorizzando il consiglio di amministrazione ad effettuare atti di acquisto per un massimo di azioni della banca corrispondente a un esborso complessivo fino a un massimo di un miliardo di euro e, in ogni caso, non superiore a 200.000.000 azioni (ammontare che comprende le residue 52.814.279 azioni come già autorizzate dall’assemblea l'8 aprile 2022). L’operazione è stata autorizzata dalla Banca Centrale Europea il 30 agosto 2022.
    L'aggiornamento dell’autorizzazione all'acquisto di azioni proprie si inquadra negli obiettivi del Piano Strategico 2022-2024 "UniCredit Unlocked" con un focus sulla distribuzione sostenibile agli azionisti.
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    GPI, i conti del semestre e le stime per il 2022
    GPI - azienda quotata all'Euronext Milan e attiva nel settore dell’informatica socio-sanitaria e dei nuovi servizi hi-tech per la salute - ha comunicato i risultati finanziari del primo semestre 2022, periodo chiuso con ricavi per 168,91 milioni di euro, in aumento dell'11,2% rispetto ai 151,85 milioni ottenuti nella prima metà dell’anno precedente. In forte incremento anche il margine operativo lordo, passato da 14,1 milioni a 17,3 milioni di euro (+22,7%). Il risultato finale (esclusa la quota di terzi) è stato positivo per 331mila euro, rispetto al rosso di 28mila euro contabilizzato nei primi sei mesi del 2021.
    A fine giugno 2022 l’indebitamento netto era salito a 170,48 milioni di euro, dai 155,42 milioni di inizio anno; la variazione riflette investimenti per 18,3 milioni di euro.
    Il management di GPI prevede di chiudere il 2022 con ricavi per oltre 345 milioni di euro, mentre il margine operativo lordo dovrebbe superare i 52 milioni.
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    ENI, acquistate 12,24 milioni di azioni proprie tra il 5 e il 9 settembre 2022
    Nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie deliberata dall’assemblea dell’11 maggio 2022, nelle sedute comprese tra il 5 e il 9 settembre 2022 ENI ha acquistato 12,24 milioni di azioni proprie, al prezzo medio ponderato di 11,851 euro per azione. Il controvalore complessivo dell'operazione ammonta a 145,1 milioni di euro.
    A partire dall’avvio del programma, ENI ha acquistato un totale di circa 80,81 milioni di azioni, pari al 2,26% del capitale, per un controvalore complessivo di 965,86 mlioni di euro.
    A seguito degli acquisti effettuati fino al 9 settembre 2022, considerando le azioni proprie già in portafoglio e l’annullamento di 34.106.871 azioni proprie deliberato dall’assemblea di ENI dell’11 maggio 2022, il Cane a sei zampe detiene 112.539.904 azioni proprie pari al 3,15% del capitale.
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    Tribunale Ue condanna Google a pagare $4,12 mld, confermata la sentenza Antitrust
    La holding di Google, Alphabet (NASDAQ:GOOGL), è stata condannata a pagare una sanzione di 4,125 miliardi di euro dal Tribunale dell'Unione Europea in una sentenza antitrust.
    Nel 2018, la Commissione europea ha multato Google per 4,34 miliardi di euro per violazione delle norme antitrust dell'UE. Più di quattro anni dopo, il Tribunale ha confermato la sentenza antitrust contro Google, anche se ha ridotto la multa di poco più di 200 milioni di euro.
    Il Tribunale "conferma in larga misura la decisione della Commissione europea secondo cui Google ha imposto restrizioni illegali ai produttori di dispositivi mobili Android e agli operatori di rete mobile per consolidare la posizione dominante del suo motore di ricerca".
    La multa è considerata "appropriata in considerazione dell'importanza dell'infrazione".
    In risposta, Google si è detta "delusa" dal fatto che la Corte UE non abbia annullato la decisione in toto.
    "Android ha creato più scelta per tutti, non meno, e supporta migliaia di aziende di successo in Europa e nel mondo", hanno dichiarato i rappresentanti dell'azienda a Reuters.
    Alphabet può appellarsi alla decisione presso la più alta corte dell'UE.
    Poco fa, la Corea del Sud ha imposto a Google una multa di 50,37 milioni di dollari per la raccolta non autorizzata di dati personali.
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    Eurozona, affonda la produzione a luglio e fa peggio delle attese
    La produzione industriale dell'Eurozona è crollata a luglio. Secondo quanto riportato dall'Istituto di Statistica dell'Unione Europea (Eurostat), l'output ha registrato un decremento del 2,3% su base mensile dopo il +1,1% di giugno (rivisto da un +0,7% preliminare). Il dato è peggiore delle attese del mercato che erano per un calo dell'1%.
    Su base annua la produzione ha registrato un decremento del 2,4%, contro attese per una crescita dello 0,4%, dopo il +2,2% di giugno.
    Per quanto riguarda l'Europa dei 27, su base mensile si è registrato una variazione pari a -1,6% dopo il +1% di giugno, mentre su anno la produzione ha registrato una variazione pari ad un -0,8%.
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    Fine Foods & Pharmaceuticals NTM, i risultati del primo semestre 2022
    Fine Foods & Pharmaceuticals NTM - società quotata al segmento STAR e attiva nel settore dello sviluppo e della produzione in conto terzi di forme solide orali destinate all'industria farmaceutica e nutraceutica - ha comunicato i risultati finanziari del primo semestre 2022.
    L’azienda ha chiuso il periodo in esame con ricavi per 100,58 milioni di euro, in lieve aumento rispetto ai 99,66 milioni realizzati nei primi sei mesi dello scorso anno. In discesa il margine operativo lordo, passato da 12,9 milioni a 7,8 milioni di euro, in seguito alla situazione economica contingente che ha generato inefficienze nella catena di produzione e un significativo aumento dei costi di energia; di conseguenza, la marginalità è scesa al 7,8%. Il periodo si è chiuso con una perdita netta di 6,04 milioni di euro, rispetto al rosso di 6,47 milioni contabilizzato nei primi sei mesi del 2021.
    A fine giugno 2022 l'indebitamento finanziario netto era salito a 42,2 milioni di euro, rispetto ai 15,7 milioni di inizio anno, principalmente dovuta all'aumento del capitale circolante netto commerciale, ai capex effettuati nel periodo e ai dividendi distributiti nel primo semestre 2022.
    Escludendo i costi energetici, il management di Fine Foods & Pharmaceuticals NTM è ottimista sull'outlook dei prossimi 6-12 mesi e sul continuo miglioramento delle criticità della catena di approvvigionamento.
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    SG Company, controllata Sinergie organizza maxi evento live in Grecia
    SG Company, tra i principali player in Italia nel settore Entertainment&Communication, quotata sul mercato Euronext Growth Milan comunica che la controllata Sinergie ha organizzato e gestito un importante evento per uno storico cliente tedesco attivo nel campo dei servizi finanziari ed assicurativi.
    L’evento si è svolto nel corso di una settimana a Costa Navarino (Grecia) e ha coinvolto circa 300 partecipanti tra dipendenti e massimi vertici aziendali. Il team di Sinergie si è occupato di tutti gli aspetti dell’evento (contenuti, comunicazione, trasporti, logistica e assistenza e coordinamento quotidiano delle attività).
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    Sciuker Frames, controllata Ecospace si aggiudica 24 nuovi contratti
    Il Gruppo Sciuker, quotato sul mercato Euronext Growth Milan tramite Sciuker Frames, comunica che la controllata Ecospace ha firmato 24 nuovi contratti di appalto del valore lordo complessivo di 30 milioni di euro.
    Il numero di contratti sottoscritti da Ecospace raggiunge così quota 134 per un valore complessivo da 1° gennaio 2022 di circa 126 milioni di euro, rispetto ad un target di fatturato annuale relativo alla voce Superbonus 110% di 68 Milioni nel 2022 e 88 Milioni nel
    2023.
    Facendo riferimento al libro ordini, considerando i risultati preliminari semestrali, quello relativo alla sola Ecospace raggiunge quota 195,9 milioni.
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    DiaSorin, la FDA autorizza il nuovo test Simplexa COVID-19 Direct
    DiaSorin - società attiva nel settore della diagnostica e quotata al FTSEMib - ha comunicato di aver ricevuto l'autorizzazione 510(k) da parte della Food and Drug Administration statunitense (FDA) per il test Simplexa COVID-19 Direct, una soluzione sample-to-answer per il rilevamento del SARS-CoV-2.
    Il test può essere eseguito direttamente da campioni prelevati tramite tampone nasale o nasofaringeo ed è progettato per l'uso sui sistemi LIAISON MDX installati presso laboratori ospedalieri o commerciali.

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    BE, i conti del primo semestre 2022
    BE – azienda quotata sul segmento STAR e tra i principali player italiani nel settore Consulting – ha diffuso i risultati finanziari del primo semestre del 2022, periodo chiuso con un valore della produzione di 129,29 milioni di euro, in aumento del 21,2% rispetto ai 106,66 milioni ottenuti nei primi sei mesi dello scorso anno. Il margine operativo lordo adjusted è salito da 17,51 milioni a 20,06 milioni di euro (+14,6%); tuttavia, la marginalità è peggiorata dal 16,4% al 15,5%. In discesa il risultato netto, che è passato da un utile di 8,11 milioni a una perdita di 5,49 milioni di euro, in conseguenza a oneri straordinari non ricorrenti per 16,84 milioni; il risultato finale adjusted è stato positivo per 11,35 milioni.
    A fine giugno 2022 l’indebitamento netto era pari a 39,05 milioni di euro, rispetto ai 9,99 milioni di euro di inizio anno.
    Il management di BE ha confermato che, qualora le tendenze di mercato si mantengano costanti, sarà possibile raggiungere e superare gli obiettivi annuali e, più in generale, il piano aziendale 2021-2022.
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    Alkemy, i conti del primo semestre 2022
    Alkemy - società quotata al segmento STAR e attiva nell’innovazione del modello di business di grandi e medie aziende - ha comunicato i risultati finanziari dei primi sei mesi del 2022, periodo chiuso con ricavi per 49,02 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto ai 44,55 milioni ottenuti nella prima metà dello scorso anno, grazie all'ampliamento di perimetro del gruppo e al focus sui principali clienti supportato dal go-to-market. Il margine operativo lordo adjusted è stato pari a 5,43 milioni, in miglioramento del 7,6% rispetto ai 5,04 milioni del primo semestre 2021; tuttavia, la marginalità è passata dall'11,3% all'11,1%. Alkemy ha chiuso il primo semestre 2022 con un utile netto (esclusa la quota di terzi) di 2,47 milioni di euro, in crescita del 57,3% rispetto agli 1,56 milioni di euro contabilizzati nello stesso periodo dello scorso anno.
    L'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2022 era sceso 20,1 milioni di euro, dai 21,2 milioni di inizio anno. La variazione positiva è dovuta alla generazione di cassa derivante da attività operativa.
    Alla luce dei risultati conseguiti nei primi sei mesi del 2022, il management di Alkemy ha confermato l’aspettativa di una ripresa della crescita organica, sia in termini di ricavi che di marginalità.
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    TXT e-Solutions sale al 100% di Ennova
    TXT e-Solutions - end-to-end provider di soluzioni software, consulenza e servizi a supporto della trasformazione digitale di prodotti e processi, quotato al segmento STAR - ha sottoscritto il contratto per l'acquisizione di una partecipazione rappresentativa del 21,44% del capitale di Ennova, arrivando così a detenere il 100% della società.
    Il corrispettivo di acquisto del 21,44% è stato convenuto in 6,4 milioni di euro, di cui il 75% per cassa e il rimanente 25% mediante corresponsione di azioni ordinarie TXT cedute al prezzo corrispondente alla quotazione media delle azioni TXT dei 30 giorni lavorativi precedenti la data del closing.
    Il contratto di acquisto prevede due clausole di earn-out a favore dei soci venditori che continueranno a ricoprire ruoli manageriali strategici in Ennova. Gli earn-out saranno riconosciuti sulla base dei risultati di Ennova all'approvazione dei bilanci 2022 e 2023.
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    Gip valuta la vendita di Italo, 4 miliardi (Corriere della Sera)
    Global Infrastructure Partners - il fondo USA che ha acquisito NTV, società di servizi ferroviari proprietaria dei treni Italo - sta valutando l'uscita dopo l'ingresso nel 2018 per 2 miliardi. Secondo Bloomberg, riporta Andrea Rinaldi per il Corriere della Sera, il valore dell'operazione si potrebbe aggirare intorno ai 4 miliardi di euro.
    Gip potrebbe già iniziare nei prossimi mesi a valutare l'interesse per Italo da parte di potenziali acquirenti, ma l'uscita non avverrebbe prima del 2023 - ovvero alla scadenza dei 5 anni di gestione. Ci sono poi altri problemi: NTV ha un debito di 1,2 miliardi dovuto agli investimenti sui nuovi convogli, sul personale e in tecnologia.
    L'exit a quella cifra comporterebbe una plusvalenza di soli 800 milioni di euro. La nuova tranche di ristori erogata dal Governo, però, farebbe già salire la cifra a circa 1 miliardo.
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    L’inflazione Usa non demorde. Ora i mercati temono la Fed (La Repubblica)
    L'inflazione USA di agosto è stata più alta delle attese e ha causato una pessima performance sia per Wall Street che per Borse Europee. Secondo quanto riportato da Sara Bennewitz per La Repubblica, gli operatori temono che con questa corsa dei prezzi la Fed possa - la prossima settimana - decidere per un aumento dei tassi di interesse ancora più corposo del previsto. Alcuni economisti stimano che l'aumento dei tassi da parte della banca centrale americana ammonterà allo 0,75%, ma c'è chi teme che ci si possa spingere fino all'1%.
    Il carovita rimane sopra ai livelli di guardia, sebbene sia rallentato. Il Presidente USA Joe Biden afferma che per contrastare l'inflazione ci vorranno tempo e determinazione. E mentre rallentano gli aumenti dei generi alimentari e crescono i salari per il secondo mese di fila, tante aziende "hanno congelato gli investimenti e altre come Goldman Sachs stanno programmandonuovi tagli all’organico".
    Si rafforza anche il dollaro su tutte le valute. Il problema è che con un dollaro così forte l'acquisto di materie prime dal Nuovo Continente diventa sempre più caro.
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    OPA A.S. Roma, i risultati definitivi. Delisting il 14 settembre 2022
    A.S. Roma ha comunicato i risultati definitivi relativi all’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria promossa da Romulus and Remus Investments avente ad oggetto massime 62.918.072 azioni ordinarie di A.S. Roma. In particolare, risultano portate in adesione all’offerta complessive 36.057.209 azioni, rappresentative di circa il 5,734% del capitale del club giallorosso.
    Pertanto, tenuto conto delle 565.964.248 azioni (pari all’89,995% del capitale) già detenute e delle 2.500.000 azioni (pari al 0,398% del capitale) acquistate dall’offerente nel corso dell’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria, Romulus and Remus Investments verrebbe a detenere 604.521.457 azioni, pari al 96,126% del capitale del club giallorosso.
    A.S. Roma ha specificato che il corrispettivo sarà pagato agli aderenti all’offerta il 29 luglio 2022.
    Per l’effetto di una partecipazione almeno pari al 95% del capitale, A.S. Roma ha reso noto che la riapertura dei termini del periodo di adesione non avrà luogo, mentre risultano verificati i presupposti di legge per l’esercizio dell'obbligo di acquisto delle rimanenti 24.360.863 azioni, pari al 3,874% del capitale.
    Le azioni A.S. Roma saranno revocate da Piazza Affari (delisting) a partire dalla sedua del 14 settembre 2022.
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    EssilorLuxottica rinnova storico accordo licenza con Armani
    EssilorLuxottica ha rinnovato l'accodo di licenza con il Gruppo Armani per lo sviluppo, la produzione e la distribuzione a livello globale di occhiali a marchio Giorgio Armani, Giorgio Armani Privé, Emporio Armani, EA7 Emporio Armani e A|X Armani Exchange.
    L'accordo in essere, in vigore dal 1° gennaio 2013 e con scadenza 31 dicembre 2022, è stato rinnovato per 15 anni con decorrenza dal 1° gennaio 2023.
    Il primo incontro risale al 1988, quando il fondatore di Luxottica, Leonardo Del Vecchio, e lo stilista Giorgio Armani, avviarono la loro collaborazione per portare gli occhiali a marchio Armani, realizzati con materiali di altissima qualità, eccellenza produttiva e artigianalità, sul mercato globale. È l’inizio di una rivoluzione: gli occhiali non sono più solo dispositivo medico correttivo, ma accessorio di moda e strumento di espressione di stile e personalità. Nasce così una nuova categoria di prodotto.
    "Nel corso della mia carriera ho sempre cercato di costruire collaborazioni e accordi di lungo termine con partner fidati. Il rapporto con EssilorLuxottica è stato un punto cardine del mio percorso, nato dalla stima personale e professionale, che ha condotto a scelte di grande audacia imprenditoriale", ha dichiarato Giorgio Armani.
    "Siamo estremamente orgogliosi del percorso condiviso con il Gruppo Armani e della profonda intesa che ci unisce. Leonardo Del Vecchio ha trovato in Giorgio Armani un imprenditore con la stessa passione per la qualità e l'innovazione e siamo felici di continuare il viaggio che i due fondatori hanno iniziato insieme", ha detto Francesco Milleri, Presidente e Amministratore Delegato di EssilorLuxottica.
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    Ethereum domani diventa green: mercato al test della grande svolta (Il Sole24Ore)
    L'aveva già annunciato nel 2013 il co-fondatore della criptovaluta, Vitalik Buterin, quando ancora l'Ethereum era solo un progetto. Il 15 settembre è previsto "il merge", la fusione della vecchia blockchain di Ethereum, dove le transazioni sono validate attraverso il meccanismo “proof of work” (pow), con quella nuova, basata sulla meno energivora “proof of stake” (pos). Vito Lops per Il Sole24Ore sa che si tratta di tecnicismi da ingegneri informatici. Eppure Eth, l'Ethereum, è diventato una classe di investimento con un market cap da 200 miliardi di dollari (nel 2021 a novembre aveva superato i 500 miliardi di dollari) con contratti future e opzioni quotati sul mercato.
    Secondo alcuni investitori, tra cui Bean Dean, direttore del ramo digital asset per Wisdom Tree Europe, l'asset diventerà molto più appetibile dopo il "merge" poiché con il passaggio al "proof of stake" è stimata una riduzione del 99% del consumo energetico rispetto al pow già aspramente criticato dagli ambientalisti.
    Mentre si svolgono gli ultimi test - e deve andare tutto bene, perché la sicurezza e l'affidabilità sono i capisaldi dell'Ethereum - gli investitori temono un'impennata della volatilità del prezzo. Qualcuno teme che l'effetto merge provochi un fenomeno di "sell on news"
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    Stellantis e General Motors avviano un programma di riacquisto azioni
    Stellantis e General Motors Holdings (società controllata da General Motors Company) hanno stipulato un accordo per il riacquisto di 69,1 milioni di azioni ordinarie Stellantis, rappresentanti il 2,2% del capitale, che General Motors ha diritto di ricevere a seguito dell'esercizio dei warrant emessi in origine da Peugeot a suo favore nel 2017. Le operazioni avranno luogo il 15 settembre 2022.
    Il prezzo di riacquisto ammonterà complessivamente a 923.247.678 euro, calcolato in base al prezzo medio ponderato per i volumi di un'azione ordinaria Stellantis registrato sull'Euronext Milan negli ultimi 5 giorni.
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    Twitter, azionisti approvano offerta Musk. Ora parola al tribunale
    Gli azionisti di Twitter, nel corso di un'assemblea straordinaria, hanno approvato l'offerta di acquisto da 44 miliardi di dollari presentata lo scorso aprile da Elon Musk, numero uno di Tesla. Si tratta di un passo formale per finalizzare l'accordo, sul quale però si pronuncerà un tribunale a ottobre.
    Musk a luglio ha dichiarato di voler annullare l'accordo, sostenendo che Twitter non rappresenti correttamente la propria base di utenti e il numero di bot e account di spam. Twitter ha negato queste accuse e citato in giudizio Musk in un tribunale del Delaware per costringerlo a completare l'acquisizione.
    Il voto degli azionisti ha fatto seguito alla testimonianza resa oggi davanti al Senato statunitense del whistleblower Peiter "Mudge" Zatko, l'ex capo della sicurezza del social network che ha denunciato falle nel sistema di protezione dei dati.
    "La gestione non sicura dei dati dei suoi utenti da parte di Twitter e la sua incapacità o riluttanza a rappresentare in modo veritiero i problemi al suo consiglio di amministrazione e alle autorità di regolamentazione hanno creato un rischio reale per decine di milioni di americani, il processo democratico americano e la sicurezza nazionale americana", ha affermato Zatko nel corso dell'audizione.
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    Import-export, 626 miliardi in Italia nel primo semestre 2022: +32,8% rispetto a un anno fa
    Raggiunge 626 miliardi nel primo semestre 2022 l’interscambio commerciale con l'estero nazionale, secondo un’elaborazione di Promos Italia, la struttura del sistema camerale a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese, sugli ultimi dati Istat Coeweb. La crescita è del 32,8% rispetto ai 471 miliardi del secondo trimestre 2021. In particolare le esportazioni raggiungono i 306,4 miliardi e le importazioni 319,7 miliardi.
    La Lombardia nel primo semestre 2022 tocca 174,9 miliardi di interscambio, +26,2%. In particolare l’export lombardo di 80,7 miliardi circa cresce del 22,1%. Resta prima seguita da Veneto (76,7 miliardi, +28,7%, con un export da 40,7 miliardi, +19,3%) ed Emilia Romagna (69,1 miliardi, +24,4%, con un export da 42,3 miliardi, +19,7%). Il trend degli scambi è più positivo nelle Marche, + 77,1%, in Sardegna, Sicilia, Liguria, tutte in crescita oltre il 60%.
    Prime province per scambi: Milano è prima con 71,9 miliardi, +21,9%, di cui 27 miliardi circa di export, in crescita del 22,7%. Poi arriva Torino con 24,3 miliardi di scambi circa, in crescita del 25,9%, di cui 12,4 miliardi di export, in crescita del 23,3%. Segue Roma con 22,9 miliardi di scambi circa, in crescita del 37,2%, di cui 7,1 miliardi di export, in crescita del 13,1%.
    Le province più in crescita per scambi internazionali sono: Ascoli Piceno con 7 miliardi, +228%, Rovigo con 5,1 miliardi, + 145,4%, Sassari con 502 milioni, +94,5%, Gorizia con 2,1 miliardi, +91,1%, Savona con 4,2 miliardi, +82,6%, Messina con 3,8 miliardi, +80%.
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    Martedì nero per Wall Street dopo i dati sull'inflazione
    I principali indici azionari statunitensi hanno registrato ribassi nell’ordine del 4-5%, dopo la diffusione dei dati sull’inflazione del mese di agosto: lo scorso mese i prezzi al consumo negli Stati Uniti hanno registrato aumento dello 0,1% su base mensile e una crescita dell’8,3% su base annuale (dall’8,5% di luglio). Il consensus degli analisti indicava rispettivamente un calo dello 0,1% e un aumento dell’8,1%.
    Il Dow Jones ha chiuso in calo del 3,94% a 31.105 punti, mentre l’S&P500 ha perso il 4,32% a 3.933 punti. Performance peggiore per il Nasdaq (-5,16% a 11.634 punti).
    In rosso i titoli del settore finanziario. Goldman Sachs e Jp Morgan hanno perso rispettivamente il 3,47% e il 4,14%.
    Performance peggiore per Intel (-7,19%).

    Dow Jones
    31.104,97
    -3,94%
    -1.276,37
    S&P 500
    3.932,69
    -4,32%
    -177,72
    Nasdaq
    11.633,57
    -5,16%
    -632,84
    Russell
    1.831,57
    -3,91%
    -74,51
    VIX
    27,27
    +14,24%
    +3,40

    Ocugen Inc
    2,26 $
    7,76%
    -0,19 Oggi
    After Hours:2,26 $
    (0,0044%)+0,000100
    Data e ora chiusura: 13 set, 19:48:13 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer


    Novavax
    30,78 $
    6,73%
    -2,22 Oggi
    After Hours:30,80 $
    (0,065%)+0,020
    Data e ora chiusura: 13 set, 19:59:36 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 14/9/2022, 17:47
     
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    UniCredit, acquistate 19,82 milioni di azioni proprie tra il 26 e il 30 settembre 2022
    Nell’ambito del programma di acquisto di azioni ordinarie avviato il 21 settembre 2022, UniCredit ha comunicato che, nelle sedute comprese tra il 26 e il 30 settembre 2022, ha acquistato 19,82 milioni di azioni proprie, al prezzo medio ponderato di 10,5083 euro per azione.
    A partire dall’avvio della seconda tranche del programma di buy-back 2021, l'istituto ha acquistato un totale di 26.039.421 azioni, pari all'1,29% del capitale, per un controvalore complessivo di 276,07 milioni di euro.
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    Relatech acquista il 75% di Fair Winds Digital
    Relatech, PMI innovativa quotata sul mercato Euronext Growth Milan annuncia di aver perfezionato l’acquisizione del 75% di Fair Winds Digital. Il prezzo per l’acquisto della Partecipazione è pari a 205mila euro, corrisposto interamente in denaro.
    Fair Winds, con sede a Roma, supporta i clienti nella progettazione, nel roll-out e nella maintenance di sistemi IoT, con l’obiettivo finale di gestire reti complesse, infrastrutture e stabilimenti industriali in modo efficiente, sicuro e veloce.
    "L’ingresso di Fair Winds Digital all’interno del Gruppo Relatech consente di ampliare l’offerta nelle aree dell’IoT edge computing e Digital Twins, attraverso la piattaforma proprietaria della società denominata IoT Catalyst e sfruttando le sinergie con la Società del Gruppo EFA
    Automazione", spiega Pasquale Lambardi, Presidente e Amministratore Delegato di Relatech.
    "L’acquisizione - aggiunge - ci consentirà di potenziare il posizionamento competitivo in settori di mercato in cui è già presente con un portfolio clienti storici in ambiti quali, automazione industriale, telecomunicazioni, energy e utilities, di aprirsi al settore delle Smart City e di allargare la propria presenza sul territorio nazionale con una nuova sede di riferimento a Roma".
    Le quote rappresentative il restante 25% del capitale sociale verranno acquisite in un momento successivo, una volta perfezionate
    le procedure di liberazione delle stesse, per un controvalore di 105mila euro
    L’accordo prevede, inter alia, alcune pattuizioni parasociali volte a garantire la nomina di Michael Prisco e Valerio Sinisi, rispettivamente, ad
    Amministratore Delegato ed a Consigliere Delegato di Fair Winds.
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    LU-VE, il 21 settembre 2021 passa allo STAR
    LU-VE - società attiva nel campo degli scambiatori di calore e dei componenti per la refrigerazione commerciale e industriale - ha comunicato di aver di aver ricevuto da Borsa Italiana l’ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni ordinarie sul segmento STAR, dedicato alle imprese con requisiti di eccellenza in termini di trasparenza, comunicazione, liquidità e corporate governance.
    La data di inizio delle negoziazioni nel segmento STAR è stata fissata per il giorno 21 settembre 2022.
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    BlackRock vede recessione in arrivo in Europa e sottopesa le azioni
    Nel suo commento settimanale il BlackRock Investment Institute esprime invece una preferenza per il credito Investment Grade. La Bce non riconosce l’effetto negativo sull’economia dei suoi rialzi aggressivi
    L’azionario europeo non ha prezzato la profonda recessione che secondo BlackRock è in arrivo. Commodity escluse, le stime di crescita gli utili europei sono troppo ottimistiche, secondo la grande casa, che resta sottopesato sull’azionario europeo e su gran parte dei mercati azionari dei paesi sviluppati, preferendo il credito Investment Grade i cui rendimenti compensano meglio il rischio di default. BlackRock è invece neutrale sui bond governativi europei con un leggero sovrappeso sui gilt britannici e una preferenza per le scadenze più brevi, prezzate in linea con la direzione restrittiva dei tassi di interesse.
    LA BCE NON RICONOSCE I COSTI
    Sono le indicazioni del commento settimanale di mercato, titolato “lo shock energetico spinge l’Europa in recessione” a cura del BlackRock Investment Institute, secondo cui la Bce sta cercando di contrastare l’inflazione senza riconoscerne il costo, ha già deciso un maxi aumento di 75 punti base dei tassi e continuerà ad alzarli fino a che non saranno chiari gli effetti dell’energy credit crunch, che spingerà l’economia in recessione. Di qui la preferenza per il credito rispetto all’azionario.
    DOVRÀ AFFRONTARE UNA SEVERA RECESSIONE
    La crisi è peggiorata con lo stop russo alle forniture di gas ma la Bce non riconosce che alzando i tassi per contrastare l’inflazione contribuisce a frenare l’attività economica. È una realtà con cui dovrà confrontarsi più presto di quanto il mercato si aspetti, secondo il BlackRock Investment Institute, ma non prima di dover inevitabilmente affrontare una severa recessione. Di qui il posizionamento di sottopeso sull’azionario e la preferenza per il credito di alta qualità.
    NESSUN SOLLIEVO PER UN PAIO D’ANNI
    Gli sforzi europei di svincolarsi dalla dipendenza energetica dalla Russia hanno fatto schizzare i prezzi del gas. Ora la Ue sta spendendo in energia qualcosa come il 12% del PIL, rendendo la crisi peggiore degli shock petroliferi degli anni 70. È difficile prevedere un qualche sollievo nel prossimo paio d’anni, con i razionamenti all’orizzonte, l’inverno può spingere la domanda di energia intaccando le riserve. Germania e altri paesi stanno studiando misure di price cap.
    ANCHE L’EURO DEBOLE CONTRIBUISCE
    Ma BlackRock ritiene che lo shock energetico condurrà a una prolungata recessione per diversi trimestri, e la Bce sta peggiorando le cose. Non riconosce il danno che viene inferto all’economia per contrastare l’inflazione, che resta sostenuta proprio dal caro energia. Anche un euro scivolato ai minimi da 20 anni contro dollaro riflette il deterioramento della crescita e contribuisce a prezzi energetici ancora più elevati.
    FONDAMENTALI ITALIANI INDEBOLITI
    La Bce deve anche confrontarsi con i rischi di frammentazione e forse dovrà far ricorso allo strumento di protezione annunciato. I fondamentali economici dell’Italia sono peggiorati durante lo shock, con il ritorno del deficit delle partite correnti e un aumento del peso del debito. Questo probabilmente aumenterà la volatilità sui bond italiani, anche se dalle elezioni imminenti dovrebbe uscire un governo di centro destra non particolarmente antagonista nei confronti della Ue.
    SI FERMERÀ VERSO FINE ANNO
    BlackRock prevede che la Bce manterrà la linea aggressive fino a fine anno ma che poi si fermi una volta che vedrà che l’economia viene duramente colpita, con il livello dei tassi che a fine 2022 dovrebbe attestarsi poco sotto le attuali attese di mercato. Bank of England invece ha già detto chiaramente che abbattere l’inflazione richiederà una profonda recessione, che non verrà evitata dal sostegno fiscale.
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    IWB, ricavi semestrali di 180 milioni. Aumento costi pesa su margini
    Italian Wine Brands (IWB), gruppo vinicolo quotato su Euronext Growth Milan, ha chiuso il primo semestre del 2022 con ricavi delle vendite pari a 179,6 milioni di euro, registrando un sostanziale raddoppio nel volume d'affari rispetto al primo semestre del 2021 grazie alle operazioni di M&A concluse negli ultimi 12 mesi. Sui mercati internazionali sono stati realizzati 145,5 milioni di euro (+83% rispetto al 2021), mentre sul mercato domestico sono stati raggiunti ricavi delle vendite pari a 32,7 milioni di euro (+67,2% rispetto al 2021).
    L'EBITDA Restated del primo semestre 2022 pari a 14,3 milioni di euro, che si confronta con un EBITDA Restated del primo semestre 2021 pari a 11,8 milioni di euro. La marginalità percentuale in termini di EBITDA sui ricavi delle vendite è diminuita nel corso del primo semestre 2022 portandosi all'8% rispetto all'11,9% del primo semestre 2021. Tale andamento è da ascrivere: per circa l'1,9% alla mutata fisionomia del gruppo a valle delle operazioni di M&A; per circa il 2% alla maggiore incidenza dei costi delle materie prime, utenze e trasporti (non interamente ribaltati sui prezzi di vendita).
    Il risultato netto di periodo risulta in contrazione da 6,3 milioni di euro del primo semestre 2021 a 3,9 milioni di euro del primo semestre 2022.
    La società segnala che le prime indicazioni sui risultati della vendemmia risultano sostanzialmente positive sia in termini di quantitativi prodotti che di qualità, sia in Italia che in Europa e lasciano quindi presagire "una generalizzata distensione sugli approvvigionamenti". È ipotizzabile che tali dinamiche, a parità di altre condizioni, "abbiano un effetto positivo sui margini aziendali nel corso dell'ultimo trimestre dell'anno e nel corso del 2023".
    Sul fronte M&A, IWB è "in stato avanzato di valutazione di possibili nuove opportunità di investimento in quote azionarie di altre aziende operanti nella produzione e distribuzione di prodotti vinicoli".
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    Gibus, ricavi e utili in crescita a doppia cifra nel primo semestre
    Gibus, società attiva nel settore outdoor design di alta gamma e quotata su Euronext Growth Milan, ha chiuso il primo semestre del 2022 con ricavi pari a 45,5 milioni di euro, in aumento del 27% rispetto allo stesso periodo del 2021. Il segmento Lusso High End registra ricavi pari a 20,6 milioni, +32% rispetto al 30 giugno 2021 e rappresenta il 47% del totale. L'Italia registra ricavi pari a 35,3 milioni di euro, in crescita del 36%, mentre i ricavi realizzati all'estero sono pari a 10,2 milioni di euro, per un incremento del 4%. L'EBITDA è pari a 9,8 milioni di euro (+16%). L'utile netto si attesta a 7,3 milioni di euro (+19%).
    "Nonostante il gruppo abbia oggi stimato un impatto diretto non significativo legato all'aumento dei costi delle utenze energetiche, si hanno avvisaglie di impatti indiretti più significativi legati all'aumento dei prezzi operati da fornitori che operano attività energivore come l'estrusione dell'alluminio, la verniciatura, la lavorazione e tempra del vetro - ha spiegato l'AD Alessio Bellin - È possibile che tale fenomeno impatti la marginalità nei mesi autunnali e invernali, erodendo il potenziale beneficio prodotto dal ritorno dell'alluminio a quotazioni più favorevoli rispetto a quelle della prima metà dell'anno".
    Il consiglio di amministrazione, a modifica della dividend policy adottata in data 14 maggio 2019, ha deliberato di valutare annualmente la definizione della politica di gestione dei dividendi, rimettendo al giudizio dell'organo amministrativo l'incarico di proporre all'assemblea, sulla base dei risultati che saranno di volta in volta conseguiti dalla società, la destinazione degli utili di esercizio e delle riserve disponibili nella prospettiva del miglior interesse dei propri stakeholder.
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    Inflazione, de Guindos (BCE): azione risoluta per evitare effetti secondari
    "La politica monetaria deve essere incentrata sulla stabilità dei prezzi e sul raggiungimento del nostro obiettivo di inflazione a medio termine. Un'azione risoluta è essenziale per mantenere ancorate le aspettative di inflazione, il che di per sé contribuisce a garantire la stabilità dei prezzi ed evita effetti di secondo impatto sull'inflazione. La principale risorsa di cui dispongono le banche centrali è la credibilità e questa risorsa diventa ancora più importante in tempi di elevata incertezza". Lo ha dichiarato il vicepresidente della BCE, Luis de Guindos, intervenendo alla conferenza annuale del CIRSF (Research Centre on Regulation and Supervision of the Financial Sector).
    L'economista spagnolo ha ammesso che l'Eurozona non si trova in un classico episodio di surriscaldamento guidato dalla domanda e che l'energia rimane il motore dominante dell'aumento dell'inflazione e del rallentamento della crescita, ma ha sottolineato che "all'attuale basso livello dei tassi di interesse, la politica monetaria è ancora accomodante, sostenendo così la domanda e, in ultima analisi, contribuendo anche alle pressioni sui prezzi".
    Con l'inflazione a livelli record, un orientamento di politica monetaria così accomodante "non è più appropriato" e Francoforte deve "garantire che le aspettative di inflazione rimangano ben ancorate fino al superamento degli shock attuali". Va letta in questo contesto la decisione della settimana scorsa di aumentare i tassi di interesse di 75 punti base. "Questo importante passo ha anticipato la transizione da un livello altamente accomodante dei tassi ufficiali verso livelli che garantiranno il ritorno dell'inflazione al nostro obiettivo di medio termine del 2%", ha detto de Guindos.
    Guardando ai prossimi meeting, il vicepresidente della BCE ha evidenziato che le future decisioni sui tassi ufficiali continueranno a dipendere dai dati e seguiranno un approccio riunione per riunione. "È importante evitare effetti di secondo impatto, come il rischio di un persistente spostamento al rialzo delle aspettative di inflazione", ha aggiunto.
    La politica monetaria da dola non è comunque sufficiente. "Le azioni complementari di politica fiscale e monetaria nei rispettivi ambiti di responsabilità si sono rivelate efficaci durante la pandemia e continuano a essere essenziali nell'affrontare l'attuale shock inflazionistico - ha spiegato - Ma ora la portata e la natura delle misure fiscali dovrebbero essere diverse. Le misure devono essere mirate, selettive e mirate alle imprese e alle famiglie più vulnerabili, che sono le più colpite dagli elevati livelli di inflazione. La politica fiscale deve essere concepita in modo da non generare effetti inflazionistici".
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    Prysmian, commessa da 800 milioni per cablaggio parchi eolici in Germania
    Prysmian, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore dei sistemi in cavo per energia e telecomunicazioni, si è aggiudicata due commesse del valore totale di oltre 800 milioni di euro (incluse le opzioni) assegnate da Amprion Offshore, controllata dal gestore dei sistemi di trasmissione tedesco Amprion. L'azienda italiana sarà responsabile per la progettazione, fornitura, installazione e collaudo di cavi terrestri e sottomarini per due sistemi che collegano la rete elettrica ai parchi eolici offshore nell’area tedesca del Mare del Nord, DolWin4 e BorWin4, che trasmetteranno complessivamente 1,8 GW di potenza.
    Prysmian fornirà circa 1.000 km di cavi in rame da ±320 kV ad alta tensione in corrente continua (HVDC - High Voltage Direct Current) con isolamento in XLPE. I cavi sottomarini saranno prodotti a Pikkala (Finlandia) e ad Arco Felice (Napoli), mentre i cavi terresti saranno realizzati a Gron (Francia) e Abbeville (USA). La consegna e il collaudo dei due progetti sono previsti per il 2028.
    "Per Prysmian si tratta del primo progetto sottomarino da 320 kV ad alta tensione in corrente continua con Amprion, a testimonianza del fatto che Prysmian sta consolidando il proprio ruolo centrale di partner affidabile a supporto della transizione energetica in Germania - ha dichiarato Hakan Ozmen, EVP Projects BU - Prysmian è infatti coinvolta in diversi importanti progetti infrastrutturali in favore di un maggior utilizzo di energia green. È un onore per noi collaborare con Amprion allo sviluppo del suo primo progetto per parchi eolici offshore".
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    Giglio Group riduce la perdita nel primo semestre 2022
    Giglio Group, società quotata sul Euronext STAR Milan e attiva nella progettazione, realizzazione e gestione di piattaforme di e-commerce ad alto valore aggiunto, ha chiuso il primo semestre del 2022 con ricavi consolidati pari a 19,6 milioni di euro (inclusi i proventi del ramo Loyalty), in linea rispetto ai dati consolidati relativi allo stesso periodo dell'esercizio precedente (19,5 milioni di euro al 30 giugno 2021). L'EBITDA mostra un andamento positivo e pari a 827 mila euro (negativo per 705 mila euro un anno fa), grazie alla revisione completa effettuata nei contratti di fornitura e di consulenza, oltre che alle vendite effettuate con migliore marginalità. Il risultato netto è negativo per 252 mila euro, in miglioramento rispetto al rosso di 1,98 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno scorso.
    "Siamo molto soddisfatti perché, nonostante le difficoltà generate dal conflitto bellico e l'impossibilità di esportare in un mercato di riferimento importante per il lusso come la Russia, abbiamo registrato ricavi, EBITDA ed EBIT in netta crescita rispetto al primo semestre 2021, riportando la società in terreno positivo", ha commentato l'AD Alessandro Giglio.
    "I nuovi progetti, il potenziamento della divisone Giglio Food e diversi contratti già siglati o alla firma, uniti ai benefici generati dalla razionalizzazione dei costi e dalla ottimizzazione delle risorse, ci consentono di guardare con concreto ottimismo alla fine del 2022 e agli anni a venire", ha aggiunto.
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    EssiLux: Milleri, poco impatto da lockdown Cina, noi flessibili
    I lockdown in Cina "hanno sempre meno impatto sulla struttura produttiva di EssilorLuxottica. Avete visto che noi oggi ci prepariamo a essere estremamente flessibili, cioe' a spostare produzioni in caso di eventi gravi come la prima pandemia". Lo ha detto Francesco Milleri, presidente e amministratore delegato di EssilorLuxottica, a margine del Capital Market Day del gruppo, in corso a Milano, sottolineando che il gruppo e' "anche pronto a una geopolitica nuova". Questo, ha spiegato Milleri, "e' il vero tema del futuro, cioe' come la globalizzazione sara' ridisegnata. Allora noi dobbiamo essere pronti: qualsiasi decisione di tipo governativo o blocchi di Paese non deve impattare sulla nostra efficienza". Per questo la societa' e' in grado di "servire da ogni parte della Terra qualunque Paese. Questo e' il committment che abbiamo avuto mantenendo costi invariati", ha detto l'Ad, spiegando che l'obiettivo e' "essere flessibili ed efficienti", anche grazie alla tecnologia. Milleri ha spiegato che eventuali lockdown in Cina impattano le vendite, ma la societa' ha comunque tanta produzione locale: "All'inizio della pandemia, quando si e' fermata la nostra enorme macchina produttiva cinese mentre altri Paesi erano aperti, e' stata dura: abbiamo dovuto riconfigurare i sistemi, ma avete visto i numeri, durante la pandemia erano ottimi", ha detto.
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    Gas, Cingolani: il piano per l'Italia sta funzionando, probabile price cap su tutte le forniture
    Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha rassicurato di nuovo sulle forniture di gas per l'Italia in vista dell'inverno. "Abbiamo sostituito una grande parte del gas russo con altri fornitori. Abbiamo dimezzato la dipendenza dal gas russo e gli stoccaggi sono all'85%. Il nostro obiettivo è il 90% ad ottobre quindi siamo in agenda", ha spiegato in un'intervista a Sky Tg24. "Il piano per ora sta funzionando vediamo cosa succede ma direi che siamo abbastanza in sicurezza energetica rispetto ad altri paesi europei".
    Il ministro si è detto fiducioso anche sulla possibilità che il Paese riesca a ridurre la domanda di energia come richiesto dalla Commissione europea. "So che Italia rispetto ad altri paesi europei è quella più avanti nella digitalizzazione dei sistemi di misurazione remota. Questo ci pone in una condizione di vantaggio rispetto alla maggior parte degli stati membri europei", ha sottolineato il ministro. "Intanto quello che dobbiamo fare è ridurre del 5% il consumo nelle ore di punta nel periodo novembre-marzo, quello più pesante, e in media vuol dire tagliare i consumi elettrici del 10%. È una cosa fattibile – ha aggiunto Cingolani – che richiede una gestione intelligente degli elettrodomestici ed è facilitata dal fatto che quasi tutte le case hanno un contatore digitale".
    "I cittadini in larga misura già lo fanno perché con prezzi dell'energia attuali si tende ad usare le fasce più vantaggiose. Avere un criterio unico per tutta l'Europa è certamente un ottimo indicatore perché ci mette tutta alla pari in questa sfida", ha sottolineato Cingolani.
    Quando al dibattito sul price cap a livello europeo il ministro si è detto "meravigliato" della narrazione che è stata fatta in Italia. "Giovedì, prima della ministeriale dell'altra settimana avevamo serie difficoltà a far passare il concetto di price cap, di tetto generalizzato al prezzo del gas. Dopo la riunione dei 27, che è stata molto complessa, la grande maggioranza degli stati membri ha riconosciuto l'importanza di avere un price cap e per la prima volta c'è un documento scritto, la risoluzione dei 27 stati che dà mandato alla Commissione di elaborare una proposta di price cap".
    "Entro il 30 settembre la proposta deve essere pronta perché il 30 settembre è convocato un altro consiglio energia. A me sembra che la cosa si è mossa ed è andata nella direzione voluta dall'Italia dall'inizio, ora vediamo nei numeri quale sarà la proposta su cui lavoriamo anche noi", ha aggiunto Cingolani cha ha dichiarato inoltre di ritenere "più probabile" che la discussione verta su un taglio uniforme per tutte le forniture di gas, non solo su quello proveniente dalla Russia.
    "Ricordo che è una misura transitoria per il periodo complesso della guerra. Si parla di sei mesi poi vediamo come andare avanti", ha aggiunto il ministro.

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    Veicoli commerciali, in estate calo a doppia cifra: luglio -19,5% e agosto -12,2%
    Da sette mesi consecutivi il mercato nazionale dei veicoli commerciali (fino a 3,5 t di peso totale a terra) segna una riduzione costante delle immatricolazioni. Un nuovo pesante calo a doppia cifra ha riguardato infatti anche i mesi estivi, con 12.755 unità registrate a luglio (-19,5% rispetto alle 15.838 unità di luglio 2021) e 8.100 veicoli ad agosto ( -12,2% sugli 9.228 di agosto 2021). Il Centro Studi e Statistiche UNRAE evidenzia per i primi otto mesi un totale di 108.045 veicoli immatricolati, con una contrazione del 12,3% e oltre 15.000 unità in meno rispetto allo stesso periodo 2021.
    Un modesto effetto stanno avendo gli incentivi all’acquisto di nuovi veicoli, che sono praticamente fermi per carenza di richieste a causa dell’esclusione dal beneficio di quel li a combustione tradizionale con obbligo di rottamazione, categoria che rappresenta il 98% del
    mercato. “La decisione di precludere l’accesso agli incentivi agli automezzi con motori a combustione tradizionale di ultima generazione, produce un evidente impatto negativo sul processo di rinnovo del parco circolante” sottolinea il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci. “Sulle strade, secondo i dati al 30 giugno, circolano 4.180.000 veicoli commerciali, il 42,2% dei quali è ante Euro 4, quindi con più di 16 anni di anzianità: con il ritmo di ricambio attuale l’intero parco verrebbe sostituito solo fra 22,5 anni, nel 2045”.
    “Ma oltre agli incentivi – aggiunge Crisci – per sostenere la diffusione dei veicoli a zero emissioni rimane prioritario disporre di una solida rete infrastrutturale, soprattutto attraverso contributi più consistenti e procedure più snelle per ottenere gli sgravi fiscali per l’installazione di ricariche private”.
    La struttura del mercato dei primi 7 mesi (con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti nei prossimi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione), confrontata con lo stesso periodo 2021, evidenza un ulteriore peggioramento dei privati che perdono il 27,5% dei volumi e circa 4 punti di quota (al 18,8%), delle autoimmatricolazioni, che scendono al 4,6% e delle società al41%. Il noleggio a breve termine riduce il calo, perdendo comunque circa 1/3 dei volumi (al 4,3% di quota), mentre il noleggio a lungo termine, unico a registrare una crescita delle immatricolazioni, guadagna oltre 9 punti arrivando al 31,4% del mercato dei veicoli commerciali.
    Sul fronte delle motorizzazioni, il diesel si ferma al 75,8% di quota (-9,2 p.p.), il benzina arriva al 6,3% del totale (+3,0 p.p.) , tre decimali li acquista il Gpl (al 3% di share), il metano scende all’1,7%. I veicoli ibridi raddoppiano in quota, al 10,7% delle preferenze, gli elettrici salgono al 2,1%. La CO2 media ponderata dei veicoli con ptt fino a 3,5 t nei primi 7 mesi scende del 7,8% a 180,9
    g/Km (rispetto ai 196,3 g/Km dello stesso periodo 2021).

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    Chiusura positiva per Wall Street
    Variazione positiva in chiusura per il listino USA, con il Dow Jones che si attesta sui valori della vigilia a 31.135 punti, mentre, al contrario, lieve aumento per l'S&P-500, che si porta a 3.946 punti. Positivo il Nasdaq 100 (+0,84%); sulla stessa linea, poco sopra la parità l'S&P 100 (+0,55%).
    In buona evidenza nell'S&P 500 i comparti energia (+2,85%), beni di consumo secondari (+1,30%) e utilities (+0,81%). In fondo alla classifica, sensibili ribassi si sono manifestati nel comparto materiali, che ha riportato una flessione di -1,23%.
    Tra i protagonisti del Dow Jones, Chevron (+2,42%), Johnson & Johnson (+2,08%), Merck (+1,60%) e Salesforce (+1,37%).
    Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Honeywell International, che ha terminato le contrattazioni a -2,71%.
    Sotto pressione 3M, che accusa un calo del 2,44%.
    Scivola DOW, con un netto svantaggio dell'1,67%.
    Si muove sotto la parità Verizon Communication, evidenziando un decremento dell'1,13%.
    Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Moderna (+6,17%), Starbucks (+5,53%), AirBnb (+4,33%) e Microchip Technology (+4,01%).
    I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Honeywell International, che ha archiviato la seduta a -2,71%.
    In rosso NetEase, che evidenzia un deciso ribasso del 2,25%.
    Spicca la prestazione negativa di Baidu, che scende dell'1,93%.
    Match scende dell'1,91%.
    Tra le grandezze macroeconomiche più importanti dei mercati statunitensi:

    Giovedì 15/09/2022
    14:30 USA: Vendite dettaglio, mensile (atteso 0,2%; preced. 0%)
    14:30 USA: PhillyFed (preced. 6,2 punti)
    14:30 USA: Prezzi import, mensile (atteso -1,2%; preced. -1,4%)
    14:30 USA: Empire State Index (atteso -13,9 punti; preced. -31,3 punti)
    14:30 USA: Vendite dettaglio, annuale (preced. 10,3%)
    14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 225K unità; preced. 222K unità)
    14:30 USA: Prezzi export, mensile (atteso -1,1%; preced. -3,3%).

    Dow Jones
    31,135.09
    +0.097%
    +30.12
    S&P 500
    3,946.01
    +0.34%
    +13.32
    Nasdaq
    11,719.68
    +0.74%
    +86.10
    Russell
    1,838.46
    +0.38%
    +6.89
    VIX
    26.16
    -4.07%
    -1.11

    Ocugen Inc
    $2.30
    1.77%
    +0.040 Today
    After Hours:$2.26
    (1.74%)-0.040
    Closed: Sep 14, 7:58:56 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax, Inc.
    $32.55
    5.75%
    +1.77 Today
    After Hours:$32.50
    (0.15%)-0.050
    Closed: Sep 14, 7:59:13 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 4/10/2022, 09:04
     
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    Morgan Stanley vede l'S&P 500 a 4.700 punti entro fine anno
    Andrew Slimmon, esperto di Morgan Stanley Investment Management, spiega che nel quarto trimestre potrebbe verificarsi un cambio di rotta con una spinta al rialzo dell'indice S&P 500
    Il report sull'inflazione americana di agosto ha spinto in forte ribasso Wall Street. Per la Borsa Usa è stata la giornata peggiore da giugno 2020, con perdite del 4% per l'S&P 500 e di circa il 5% per il Nasdaq. Nonostante un calo del genere, Andrew Slimmon, Head of the Applied Equity Advisors Team in Morgan Stanley Investment Management, è convinto che nei prossimi mesi il principale indice di Wall Street possa recuperare il terreno perduto.
    INFLAZIONE IN RALLENTAMENTO NEGLI USA
    Secondo Slimmon, intervistato da CNBC, l'indice S&P 500 chiuderà l'anno intorno ai 4.700 punti, circa 800 punti in più rispetto all'ultima chiusura. L'inflazione, ha spiegato Slimmon, ha raggiunto il suo picco a luglio e sta rallentando, anche se a ritmo estremamente lento. "Le posizioni sono uniformemente ribassiste e credo che questo cambierà nel quarto trimestre spingendo l'S&P 500 verso l'alto", ha detto Slimmon.
    COME PUÒ MUOVERSI L'S&P 500
    Dunque, secondo l'esperto di Morgan Stanley Investment Management, l'indice potrebbe chiudere al livello di partenza di inizio anno. Un'analisi che non cambia dopo il dato dell'inflazione, che potrebbe spingere la Fed addirittura a rialzare i tassi di 100 punti base la prossima settimana.
    I TITOLI DA SEGUIRE
    Per quanto riguarda le scelte azionarie, secondo Slimmon è già tardi per acquistare titoli difensivi o energetici. Questi ultimi, in particolare, erano convenienti alla fine del 2020 quando la curva dei futures era negativa e nel 2022 gli energetici hanno fatto molta strada sull'onda dei rialzi dei prezzi. L'attenzione di Morgan Stanley Investment Management, ha spiegato Simmons, è sui titoli legati ai consumi. Tra quelli seguiti dalla casa d'investimento con maggiore interesse ci sono: Home Depot, Fortune Brands Home & Security e Lennar Corporation.
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    OVS, operatività sullo share buy-back
    OVS ha comunicato di aver acquistato, tra l'8 e il 14 settembre 2022, complessivamente 25.000 azioni ordinarie (pari allo 0,009% del capitale sociale) al prezzo unitario medio di 1,4796 euro, per un controvalore pari a 36.990,00 euro.
    Tali operazioni sono state realizzate nell’ambito dell’autorizzazione all'acquisto di azioni proprie deliberata dall'Assemblea degli Azionisti del 31 maggio 2022, in prosecuzione dell’attuazione del programma di acquisto di azioni proprie già avviato in data 2 febbraio 2022.
    A seguito delle operazioni finora effettuate, il leader dell'abbigliamento in Italia ha in portafoglio un totale di 10.132.666 azioni proprie pari al 3,4829% del capitale sociale.
    Nel frattempo, sul listino milanese, OVS allunga il passo rispetto alla seduta precedente, portandosi a 1,57. euro
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    Ariston Holding la migliore al MidCap
    Ariston Holding registra la migliore performance di giornata al MidCap. Alle ore 15.00 il titolo guadagnava il 12% a 8,235 euro, poco sotto al massimo intraday di 8,33 euro.
    La società ha comunicato di aver firmato un accordo vincolante con CENTROTEC per l'acquisizione del 100% del capitale di CENTROTEC Climate Systems. Nel dettaglio, l'operazione prevede il conferimento ad Ariston Holding dell’intero capitale di CENTROTEC Climate Systems a fronte della sottoscrizione da parte di CENTROTEC di 41.416.667 di azioni di nuova emissione della società quotata a Piazza Affari e di un esborso da parte di Ariston Holding di 703 milioni di euro.
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    Uber sotto cyberattacco, in contatto con forze dell'ordine
    Il computer network di Uber è stato violato nella giornata di giovedì, portando l'azienda a mettere offline molti dei suoi sistemi di comunicazione e ingegneria interni mentre indagava sull'entità del cyberattacco, secondo quanto riportato dal New York Times e confermato al giornale da un portavoce della società. "Siamo in contatto con le forze dell'ordine e pubblicheremo ulteriori aggiornamenti qui non appena saranno disponibili", ha detto la società in un tweet, senza fornire ulteriori dettagli.
    "Hanno praticamente pieno accesso a Uber", ha affermato al New York Times Sam Curry, un ingegnere della sicurezza presso Yuga Labs che ha scambiato dei messaggi con la persona che ha affermato di essere responsabile della violazione. "Questo è un compromesso totale, da come sembra", ha aggiunto.

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    GPI, proroga del closing per l'acquisizione di Tesi Group
    GPI, società quotata sul Euronext Milan e attiva nel campo dei sistemi informativi e servizi per la sanità, ha concordato con le parti venditrici di prorogare i termini per la data del closing dell'acquisizione di Tesi Group al 29 novembre 2022. Il 23 maggio 2022 è stato sottoscritto l'accordo per l'acquisizione, dopo diverse proroghe rispetto a quanto indicato nella lettera d'intenti del 4 gennaio 2022.
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    Nexi tra aziende scelte da BCE per prototipo pagamenti con euro digitale
    Nexi, società PayTech quotata su Euronext Milan, è stata scelta dalla Banca centrale europea (BCE) per sviluppare un prototipo di soluzione front-end per pagamenti con euro digitale. La società italiana è una delle cinque aziende, tra le 54 che avevano risposto alla manifestazione di interesse lanciata ad aprile dalla BCE, che forniranno prototipi di soluzioni front-end per testare diversi casi d'uso nei pagamenti.
    "Siamo orgogliosi di essere stati scelti per sostenere la BCE in un progetto così strategico per l'Europa - ha dichiarato Roberto Catanzaro, Chief Strategy & Transformation Officer del gruppo Nexi e membro del Digital Euro Market Advisory Group - Intendiamo offrire il meglio del know-how di Nexi nel settore dei pagamenti digitali e, nello specifico, delle soluzioni Merchant per guidare l'innovazione nel panorama europeo dei pagamenti".
    Nei prossimi mesi un gruppo di lavoro dedicato e multidisciplinare di esperti Nexi lavorerà a stretto contatto con il project team per l'euro digitale della BCE per studiare una soluzione tecnica front-end per i pagamenti con euro digitale presso i negozi fisici, spiega una nota del gruppo.
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    Eurozona, inflazione confermata su picco del 9,1%
    Confermata in crescita l'inflazione dell'Eurozona nel mese di agosto. Secondo l'Ufficio statistico europeo (EUROSTAT), i prezzi al consumo segnano un +9,1% su base tendenziale, in linea con la stima flash ed il consensus e in accelerazione rispetto al mese precedente, quando si era registrato un incremento dell'8,9%.
    Su base mensile i prezzi al consumo sono saliti dello 0,6%, in linea con la stima preliminare ed il consesus, e dopo il +0,1% del mese precedente.
    L'inflazione core, depurata dalle componenti più volatili quali cibi freschi, energia, alcool e tabacco, evidenzia una crescita del 4,3% su base annua, confermando stima flash e consensus.
    Nell'intera Unione europea, l'inflazione sale del 10,1% su base annua (dal +9,8% di luglio), mentre su mese si registra un +0,7%.
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    Inflazione Italia, +8,4% ad agosto 2022
    L'Istat ha comunicato che nel mese di agosto 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato un aumento dello 0,8% su base mensile e dell’8,4% su base annua (dal +7,9% del mese precedente)
    INFLAZIONE ITALIA, LA LETTURA FINALE DI AGOSTO 2022
    L'Istat ha comunicato che nel mese di agosto 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (al lordo dei tabacchi) ha registrato un aumento dello 0,8% su base mensile e dell’8,4% su base annua (dal +7,9% del mese precedente); i dati hanno confermato le indicazioni preliminari diffuse nei giorni scorsi.
    Secondo quanto indicato dall'ISTAT, l’accelerazione dell’inflazione su base tendenziale si deve prevalentemente da una parte ai prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +42,9% di luglio a +44,9%) e in particolare degli Energetici non regolamentati (da +39,8% a +41,6%; i prezzi dei Beni energetici regolamentati continuano a registrare una crescita molto elevata ma stabile a +47,9%), e dall’altra a quelli dei Beni alimentaria lavorati (da +9,5% a +10,4%) e dei Beni durevoli (da +3,3% a +4,2%). Registrano, invece, un rallentamento i prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +8,9% a +8,4%).
    L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +4,1% a +4,4% e quella al netto dei soli beni energetici da +4,7% a +5%.
    L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +7,0% per l’indice generale e a +3,5% per la componente di fondo.
    L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato un aumento dello 0,9% su base mensile e una crescita del 9,1% su base annua (dal +8,4% del mese precedente); i due dati sono stati leggermente superiori alle indicazioni preliminari.
    INFLAZIONE ITALIA, LA LETTURA FINALE DI LUGLIO 2022
    L'Istat ha comunicato che nel mese di luglio 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (al lordo dei tabacchi) ha registrato un aumento dello 0,4% su base mensile e una crescita del 7,9% su base annua (dal +8% del mese precedente), confermando la stima preliminare.
    L'Istat ha segnalato che l’inflazione su base tendenziale rimane elevata pur riducendosi di un decimo di punto percentuale. Ciò si deve ad andamenti contrastanti. Da una parte, infatti, rallentano i prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +48,7% di giugno a +42,9%) a causa, in particolare, degli energetici regolamentati (da +64,3% a +47,9%); dall’altra parte, accelerano i prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +8,1% a +9,5%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +7,2% a +8,9%).
    L’inflazione di fondo - al netto degli energetici e degli alimentari freschi - è passata da +3,8% a +4,1%, mentre quella al netto dei soli beni energetici è salita da +4,2% a +4,7%.
    L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +6,7% per l’indice generale e a +3,3% per la componente di fondo.
    L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato una contrazione dell'1,1% su base mensile (a causa dei saldi estivi) e un aumento dell'8,4% su base annua (da +8,5% del mese precedente), confermando la stima preliminare.
    INFLAZIONE ITALIA, LA LETTURA FINALE DI GIUGNO 2022
    L'Istat ha comunicato che nel mese di giugno 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (al lordo dei tabacchi) ha registrato un aumento dell'1,2% su base mensile e una crescita dell'8% su base annua (dal +6,8% del mese precedente); i dati hanno confermato le stime preliminari.
    L'Istat ha segnalato che l'accelerazione dell’inflazione su base tendenziale, si deve prevalentemente da una parte ai prezzi dei beni energetici (la cui crescita è passata da +42,6% di maggio a +48,7%) e dall’altra a quelli dei beni alimentari, sia lavorati (da +6,6% a +8,1%) sia non lavorati (da +7,9% a +9,6%).
    L’inflazione di fondo - al netto degli energetici e degli alimentari freschi - è passata da +3,2% a +3,8%, mentre quella al netto dei soli beni energetici è salita da +3,6% a +4,2%.
    L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +6,4% per l’indice generale e a +2,9% per la componente di fondo.
    L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato un incremento dell'1,2% su base mensile e un aumento dell'8,5% su base annua (da +7,3% del mese precedente), confermando le stima preliminari.

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    Mercato auto UE: scatta recupero ad agosto, immatricolazioni (+4,4%)
    Il mercato dell'auto europeo ha tirato il fiato ad agosto dopo un altro mese difficile registrato a luglio. E' quanto emerge dai dati pubblicati dall'ACEA, l'associazione europea dei produttori di auto, che ha fornito i numeri dui due mensilità dopo la pausa estiva.
    Le immatricolazioni nella UE (EU 28) registrano un aumento del 4,4% ad agosto dopo il calo del 10,4% di luglio, attestandosi a 650.305 unità rispetto alle 622.821 unità vendute lo scorso anno. Il dato lascia in passivo il bilancio da inizio anno che fa segnare un -11,9% nei primo otto mesi.
    Includendo anche l'EFTA (Associazione di libero scambio che comprende Svizzera, Islanda e Norvegia) ed il Regno Unito, le vendite segnano un aumento del 3,4% ad agosto dopo il -10,6% di luglio. Nell'ambito della sola Eurozona (EU 14) le vendite sono salite del 6,6% ad agosto dopo il -9,4% di luglio, mentre le vendite dell'Europa Occidentale (Eurozona + EFTA + UK) risultano in recupero del 4,1% ad agosto dopo il -9,8% di luglio.
    Ad agosto, il mercato dell'auto tricolore fa segnare un aumento del 9,9%, al pari della Spagna che registra un +9,1%. Più moderato il rialzo della Francia (+3,8%) e della Germania (+3%).
    Per quanto concerne i singoli marchi, Stellantis registra un aumento dell'11% delle vendite nel complesso dell'Unione Europea più EFTA e UK, con una quota di mercato in recupero al 18,3%. In particolare il marchio Fiat fa segnare un -3,5% e Peugeot +23,1%. Stessa dinamica se si considera l'Europa Occidentale (Area Euro più EFTA e UK), dove Stellantis segna un +12% di vendite con una quota di mercato in aumento al 19,3%.
    Anche il Gruppo Volkswagen, comprese Audi e Porsche, mostra una performance positiva in Europa Occidentale (+6,5%) e porta la sua quota al 26,5%.
    Fra gli altri marchi più popolari in Europa, la Renault registra un calo dell'1,9%, con una quota in calo all'8,2%. La tedesca Mercedes fa segnare un importante +16,7%, con quota di mercato al 6,1%, mentre BMW registra un +3% con quota di mercato al 7,6%.
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    Montepaschi, via libera assemblea a maxi aumento capitale e raggruppamento
    L’Assemblea Straordinaria di Banca MPS, riunitasi sotto la presidenza di Patrizia Grieco, ha approvato i risultati del semestre, il raggruppamento azionario ed il maxi aumento di capitale da 2,5 miliardi. Tutte le delibere sono state approvate con una percentuale di voti favorevoli superiore al 98 del capitale presente in Assemblea.
    I soci hanno anzitutto approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2022, dalla quale emerge un utile di periodo pari a quasi 97 milioni di euro, che l’Assemblea ha deciso di destinare alla copertura della perdita complessiva alla data del 30 giugno 2022.
    Via libera anche alla riduzione del capitale sociale per perdite previsto dall’articolo 2446 del Codice civile, sempre a copertura della perdita complessiva che, dedotti l’utile di periodo e le riserve disponibili, si attesta a 4.954.119.492,44 euro.
    L'assemblea ha dunque approvato il raggruppamento delle azioni ordinarie nel rapporto di 1 nuova azione ordinaria ogni 100 azioni ordinarie esistenti e l’aumento di capitale a pagamento per un importo complessivo massimo di 2,5 miliardi di euro.
    L'aumento di capitale - ha detto la Presidente Patrizia Grieco - "costituisce un passaggio fondamentale per il ritorno a una crescita sostenibile, architrave su cui poggia il piano 2022-2026 della banca".
    L'AD del Montepaschi Luigi Lovaglio, prendendo la parola in assemblea, ha ricordato la necessità di realizzare l'aumento di capitale ad ottobre, ed in ogni caso entro il 30 novembre, data in cui verranno meno le agevolazioni ai 3.500 esodi programmati, che assorbiranno parte delle risorse rivenienti dalla ricapitalizzazione e consentiranno alla gestione della Banca di ridurre i costi ed aumentare il risultato operativo già a partire dal 1° gennaio 2023.
    "Per Mps quello di oggi è uno step fondamentale. Ora intensificheremo i contatti con tutti i potenziali investitori per realizzare l’aumento di capitale entro la metà di novembre", ha detto Lovaglio ai soci, accogliendo anche le ipotesi di rafforzamento di Axa ed Anima, a proposito del quale ha aggiunto "siamo aperti a tutti gli investitori, istituzionali e partner industriali, che credano a un progetto di lungo periodo perché vogliamo dare stabilità alla banca".
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    BlackRock vede recessione in arrivo in Europa e sottopesa le azioni
    Nel suo commento settimanale il BlackRock Investment Institute esprime invece una preferenza per il credito Investment Grade. La Bce non riconosce l’effetto negativo sull’economia dei suoi rialzi aggressivi
    L’azionario europeo non ha prezzato la profonda recessione che secondo BlackRock è in arrivo. Commodity escluse, le stime di crescita gli utili europei sono troppo ottimistiche, secondo la grande casa, che resta sottopesato sull’azionario europeo e su gran parte dei mercati azionari dei paesi sviluppati, preferendo il credito Investment Grade i cui rendimenti compensano meglio il rischio di default. BlackRock è invece neutrale sui bond governativi europei con un leggero sovrappeso sui gilt britannici e una preferenza per le scadenze più brevi, prezzate in linea con la direzione restrittiva dei tassi di interesse.
    LA BCE NON RICONOSCE I COSTI
    Sono le indicazioni del commento settimanale di mercato, titolato “lo shock energetico spinge l’Europa in recessione” a cura del BlackRock Investment Institute, secondo cui la Bce sta cercando di contrastare l’inflazione senza riconoscerne il costo, ha già deciso un maxi aumento di 75 punti base dei tassi e continuerà ad alzarli fino a che non saranno chiari gli effetti dell’energy credit crunch, che spingerà l’economia in recessione. Di qui la preferenza per il credito rispetto all’azionario.
    DOVRÀ AFFRONTARE UNA SEVERA RECESSIONE
    La crisi è peggiorata con lo stop russo alle forniture di gas ma la Bce non riconosce che alzando i tassi per contrastare l’inflazione contribuisce a frenare l’attività economica. È una realtà con cui dovrà confrontarsi più presto di quanto il mercato si aspetti, secondo il BlackRock Investment Institute, ma non prima di dover inevitabilmente affrontare una severa recessione. Di qui il posizionamento di sottopeso sull’azionario e la preferenza per il credito di alta qualità.
    NESSUN SOLLIEVO PER UN PAIO D’ANNI
    Gli sforzi europei di svincolarsi dalla dipendenza energetica dalla Russia hanno fatto schizzare i prezzi del gas. Ora la Ue sta spendendo in energia qualcosa come il 12% del PIL, rendendo la crisi peggiore degli shock petroliferi degli anni 70. È difficile prevedere un qualche sollievo nel prossimo paio d’anni, con i razionamenti all’orizzonte, l’inverno può spingere la domanda di energia intaccando le riserve. Germania e altri paesi stanno studiando misure di price cap.
    ANCHE L’EURO DEBOLE CONTRIBUISCE
    Ma BlackRock ritiene che lo shock energetico condurrà a una prolungata recessione per diversi trimestri, e la Bce sta peggiorando le cose. Non riconosce il danno che viene inferto all’economia per contrastare l’inflazione, che resta sostenuta proprio dal caro energia. Anche un euro scivolato ai minimi da 20 anni contro dollaro riflette il deterioramento della crescita e contribuisce a prezzi energetici ancora più elevati.
    FONDAMENTALI ITALIANI INDEBOLITI
    La Bce deve anche confrontarsi con i rischi di frammentazione e forse dovrà far ricorso allo strumento di protezione annunciato. I fondamentali economici dell’Italia sono peggiorati durante lo shock, con il ritorno del deficit delle partite correnti e un aumento del peso del debito. Questo probabilmente aumenterà la volatilità sui bond italiani, anche se dalle elezioni imminenti dovrebbe uscire un governo di centro destra non particolarmente antagonista nei confronti della Ue.
    SI FERMERÀ VERSO FINE ANNO
    BlackRock prevede che la Bce manterrà la linea aggressive fino a fine anno ma che poi si fermi una volta che vedrà che l’economia viene duramente colpita, con il livello dei tassi che a fine 2022 dovrebbe attestarsi poco sotto le attuali attese di mercato. Bank of England invece ha già detto chiaramente che abbattere l’inflazione richiederà una profonda recessione, che non verrà evitata dal sostegno fiscale.
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    Terna, emesse obbligazioni a 5 anni
    Terna ha comunicato di aver lanciato un’emissione obbligazionaria, single tranche, in euro, a tasso fisso, nella forma di un private placement, per un totale di 100 milioni di euro.
    L'emissione obbligazionaria è avvenuta nell’ambito del Programma Euro Medium Term Notes, il cui ammontare complessivo è pari a 9 miliardi di euro.
    I titoli obbligazionari prevedono una durata pari a 5 anni e scadenza in data 22 settembre 2027, pagheranno una cedola annuale pari a 3,44%, saranno emessi alla pari, con uno spread di 91 punti base rispetto al midswap di riferimento. La data di regolamento dell’emissione dei titoli è prevista per il 22 settembre 2022.
    Terna prevede che i proventi dell’emissione siano utilizzati a copertura delle esigenze del Piano Industriale e per soddisfare l’ordinario fabbisogno finanziario del gruppo, contribuendo a ottimizzare la gestione finanziaria.
    Per i titoli, sarà presentata una richiesta di ammissione alla quotazione sul mercato regolamentato Luxembourg Stock Exchange.
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    ANIMA holding, informativa relativa all'acquisto di azioni proprie
    In relazione al programma di acquisto di azioni proprie autorizzato dall'Assemblea degli azionisti in data 31 marzo 2022 e il cui avvio è stato comunicato il 14 luglio 2022, ANIMA Holding ha reso noto di aver acquistato, dal 5 al 9 settembre 2022, complessivamente 505.522 azioni ordinarie al prezzo medio di 3,2395 euro, per un controvalore pari a 1.637.357,82 euro.
    A seguito degli acquisti comunicati il 12 settembre e considerate le azioni ordinarie già in portafoglio, ANIMA Holding detiene 10.854.969 azioni proprie pari a circa il 3,13% del capitale sociale.
    Nel frattempo, sul , peggiora la performance del principale asset manager indipendente in Italia c
    Sul listino milanese, oggi, in forte ribasso il principale asset manager indipendente in Italia, che chiude la seduta con un -2,94%.
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    Ariston Holding acquisisce CENTROTEC Climate Systems
    Ariston Holding - società quotata al MidCap e attiva nelle soluzioni sostenibili per il comfort termico - ha comunicato di aver firmato un accordo vincolante con CENTROTEC per l'acquisizione del 100% del capitale di CENTROTEC Climate Systems, azienda attiva nella fornitura di soluzioni per il riscaldamento, la ventilazione e il trattamento dell'aria nonché di soluzioni la generazione combinata di calore ed energia.
    Nel dettaglio, l'operazione prevede il conferimento ad Ariston Holding dell’intero capitale di CENTROTEC Climate Systems a fronte della sottoscrizione da parte di CENTROTEC di 41.416.667 di azioni di nuova emissione della società quotata a Piazza Affari e di un esborso da parte di Ariston Holding di 703 milioni di euro. Le azioni di nuova emissione rappresenteranno circa l’11,1% delle azioni emesse da Ariston Holding (che comprendono anche azioni a voto multiplo non-quotate) e il 2,6% del totale dei diritti di voto. Il closing è previsto entro il 31 dicembre 2022.
    Secondo Ariston Holding l'operazione contribuirà in maniera positiva all'EPS già a partire dal primo anno; il gruppo ha stimato sinergie per un valore di 20-25 milioni di euro a regime. Nel 2021 CENTROTEC Climate Systems ha registrato ricavi per 599 milioni di euro e un EBITDA adjusted di 84,8 milioni.
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    AEFFE, Moschino investe sul mercato Kids
    Aeffe, società del lusso che raggruppa i marchi Alberta Ferretti, Philosophy di Lorenzo Serafini, Moschino e Pollini annuncia che la controllata Moschino ha raggiunto un accordo con il proprio licenziatario storico e partner Altana, società leader nel settore dell'abbigliamento ed accessori per bambini e ragazzi.
    L'accordo ha ad oggetto l’affidamento, a decorrere dalla stagione autunno/inverno 2023, della produzione, commercializzazione, distribuzione e vendita di articoli di abbigliamento relativi alle collezioni Moschino Baby, Kids e Teen (le Collezioni Bambino) alla Moschino Kids , società di nuova costituzione partecipata da Moschino e Altana, rispettivamente con una quota del 70% e del 30%.
    Altana, con la quale Moschino porta avanti un rapporto di collaborazione già ampiamente consolidato a seguito di anni di proficua collaborazione continuerà a svolgere, a favore di Moschino Kids, attività connesse alla realizzazione, promozione e commercializzazione delle Collezioni Bambino. La scelta di costituire Moschino Kids in società con Altana testimonia l’apprezzamento di Moschino rispetto ad un player specifico del mercato e la volontà di raggiungere nuovi ed importanti obiettivi di crescita.
    Il nuovo assetto consentirà altresì a Moschino di intervenire direttamente sulla gestione e sullo sviluppo delle Collezioni Bambino integrandole al meglio nella gestione del business complessivo dell’azienda, nell’immagine della società e del brand Moschino, nonché di proseguire nel proprio progetto di penetrazione commerciale e armonizzazione dell’immagine del proprio marchio.
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    Wall Street In Calo
    I principali indici azionari statunitensi hanno terminato la seduta in territorio negativo.
    Il Dow Jones ha subito una flessione dello 0,56% a 30.962 punti, mentre l’S&P500 ha perso l'1,13% a 3.901 punti. Performance peggiore per il Nasdaq (-1,43% a 11.552 punti).
    Tonfo di Adobe (-16,8% a 309,13 dollari), dopo la diffusione dei risultati finanziari del 3° trimestre 2021/2022 e le indicazioni per il trimestre in corso che hanno deluso le aspettative degli analisti.
    In calo i titoli del settore petrolifero, dopo che il prezzo del greggio a New York (contratto con scadenza a ottobre 2022) è sceso a 85 dollari al barile. Chevron ed ExxonMobil hanno ceduto rispettivamente l’1,61% e il 2,91%.
    In rialzo, invece, i titoli del settore finanziario. Goldman Sachs e Jp Morgan hanno recuperato rispettivamente l’1,33% e l’1,51%.

    Dow Jones
    30,961.82
    -0.56%
    -173.27
    S&P 500
    3,901.35
    -1.13%
    -44.66
    Nasdaq
    11,552.36
    -1.43%
    -167.32
    Russell
    1,825.23
    -0.72%
    -13.23
    VIX
    26.27
    +0.42%
    +0.11

    Ocugen Inc
    $2.36
    2.61%
    +0.060 Today
    After Hours:$2.35
    (0.42%)-0.0100
    Closed: Sep 15, 7:52:20 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax, Inc.
    $32.55
    0.00%
    0.00 Today
    After Hours:$31.83
    (2.21%)-0.72
    Closed: Sep 15, 7:59:04 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Sorrento Therapeutics Inc
    $2.09
    0.97%
    +0.020 Today
    After Hours:$2.10
    (0.48%)+0.0100
    Closed: Sep 15, 7:47:11 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 16/9/2022, 17:13
     
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    Eurostat, pane da record: mai così caro nell'UE
    Ad agosto un rialzo del 18%, pesa l'invasione russa in Ucraina
    Prezzo del pane mai così alto nell'Ue. Lo scrive Eurostat in una nota in cui osserva che ad agosto il prezzo è cresciuto mediamente nell'Unione europea del 18% rispetto allo stesso mese del 2021.
    Alla base del rincaro, rileva ancora Eurostat, soprattutto le conseguenze dell'invasione russa dell'Ucraina. A titolo comparativo, l'istituto europeo di statistica ricorda che tra l'agosto del 2020 e l'agosto del 2021 l'incremento medio segnato nell'Ue dal prezzo del pane era stato del 3%.
    Gli aumenti maggiori del costo del pane, nel periodo agosto 2021-agosto 2022, sono stati registrati in Ungheria (+66%) in Lituania (+33%), in Estonia e Slovacchia (+32%). I Paesi meno colpiti dal fenomeno sono stati invece la Francia (+8%), l'Olanda e il Lussemburgo (+10%). In questo contesto l'Italia, nel grafico diffuso da Eurostat, si colloca al di sotto della media Ue.
    Anche Eurostat conferma l'allarme lanciato nei giorni scorsi dal Codacons sull'abnorme crescita dei prezzi nel comparto alimentare registrata ad agosto. Lo scrive l'associazione in una nota. "Nello scorso mese il prezzo del pane in Italia è rincarato in media del 13,6% - spiega il Codacons - La causa è ancora una volta da ricercarsi nel conflitto scoppiato in Ucraina e nella conseguente escalation dei costi delle materie prima, cui si associa nel nostro paese anche l'emergenza energia. Anche altri prodotti, tuttavia, risentono della guerra in corso: è il caso della pasta, i cui prezzi, in base agli ultimi dati Istat, sono aumentati in Italia del +25,8% ad agosto, mentre l'olio di semi registra un rincaro del +62,2% e la farina sale in media del +23% - analizza l'associazione. Considerata la spesa annua delle famiglie, nel 2022 un nucleo di 4 persone si ritrova a spendere solo per pane e cereali ben 175 euro in più rispetto allo scorso anno, proprio a causa dei pesanti incrementi dei listini al dettaglio", conclude il Codacons.
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    AutoZone in difficoltà nonostante la trimestrale positiva
    Composto ribasso per Autozone, in flessione dell'1,69% sui valori precedenti nonostante il principale rivenditore e distributore di pezzi di ricambio e accessori per auto in America abbia annunciato un quarto trimestre sopra le attese per ricavi e utili.
    Comparando l'andamento del titolo con l'S&P-500, su base settimanale, si nota che Autozone mantiene forza relativa positiva in confronto con l'indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all'indice stesso (performance settimanale -3,18%, rispetto a -4,69% dell'indice del basket statunitense).
    Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte da Autozone restano ancora lette in chiave negativa. Qualche segnale di miglioramento emerge invece per l'impostazione di breve periodo, letto attraverso gli indicatori più veloci che evidenziano una diminuzione della velocità di discesa. Possibile a questo punto un rallentamento della discesa in avvicinamento a 2.056,3 USD. La resistenza più immediata è stimata a 2.211. Le attese sono per una fase di reazione intermedia tesa a riposizionare il quadro tecnico su valori più equilibrati e target a 2.365,7, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi.

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    Tassi Fed pesano su domanda, Brent e WTI in calo oltre il 3%
    Forte calo dei prezzi del petrolio questo lunedì. Pesano le prospettive di recessione e gli effetti sulla domanda in vista di probabili nuovi ampi aumenti dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
    Al momento della scrittura, i future sul greggio WTI scambiano con un ribasso del 3,4% a $81,88 al barile, mentre il Brent perde il 3% a $88,59.
    I Future Benzina RBOB} } segnano un calo del 2,8% a 2,3474 dollari al gallone.
    Dopo aver registrato la terza settimana negativa consecutiva, gli operatori temono che l'aggressiva stretta monetaria da parte di diverse banche centrali, in particolare la Federal Reserve statunitense, aggiunga
    La Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale hanno avvertito la scorsa settimana di un imminente rallentamento dell'economia globale alla fine del 2022 e nel 2023.
    Nel fine settimana, la banca d'investimento Goldman Sachs ha tagliato le stime di crescita economica degli Stati Uniti per il 2023, affermando che il prodotto interno lordo del Paese aumenterà dell'1,1%, rispetto alla precedente previsione dell'1,5%. La proiezione per il 2022 è rimasta invariata allo 0%.
    La banca ha basato questo aggiustamento su una nuova percezione del livello dei tassi d'interesse negli Stati Uniti, in vista della riunione della Fed di questa settimana. Nelle ultime due settimane ha aumentato di 75 punti base le previsioni sul tasso dei fondi federali, per un tasso terminale previsto tra il 4% e il 4,25% entro la fine del 2022.
    La situazione è ancora peggiore in Europa, dove la Bundesbank che ha dichiarato lunedì che gli indizi di una recessione nella più grande economia europea stanno diventando più evidenti dopo un significativo deterioramento delle condizioni di offerta.
    Ciononostante la Banca Centrale Europea ha alzato i tassi di interesse di ben 75 punti base la scorsa settimana, con la Banca d'Inghilterra, la Banca Nazionale Svizzera e la Banca centrale Norvegese destinate a seguire l'esempio di Francoforte nelle riunioni di questa settimana.
    Con le forniture energetiche russe in gran parte tagliate fuori dall'Europa, i governi europei hanno delineato lunedì nuove misure per far fronte a potenziali carenze energetiche quest'inverno.
    Il ministro dell'Industria spagnolo Reyes Maroto ha dichiarato che la chiusura delle aziende ad alta intensità energetica durante i picchi di consumo è un'opzione sul tavolo quest'inverno, se necessario.
    Ad aumentare la pressione è stata la forza del dollaro americano, con il indice del dollaro che è salito vicino a livelli mai visti da 20 anni rendendo il greggio, che è denominato in dollari, più costoso per gli acquirenti stranieri.
    Notizie positive dalla Cina, dove la città di Chengdu, la più grande città ad affrontare le chiusure dopo Shanghai, ha iniziato ad allentare il lockdown.
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    ANIMA holding, informativa periodica sull'acquisto di azioni proprie
    In relazione al programma di acquisto di azioni proprie autorizzato dall'Assemblea degli azionisti in data 31 marzo 2022 e il cui avvio è stato comunicato il 14 luglio 2022, ANIMA Holding ha reso noto di aver acquistato, dal 12 al 16 settembre 2022, complessivamente 541.510 azioni ordinarie al prezzo medio di 3,3333 euro, per un controvalore pari a 1.802.608,32 euro.
    A seguito degli acquisti comunicati il 19 settembre e considerate le azioni ordinarie già in portafoglio, ANIMA Holding detiene 11.396.479 azioni proprie pari a circa il 3,29% del capitale sociale.
    Nel frattempo, sul listino milanese, il principale asset manager indipendente in Italia estende i guadagni rispetto alla seduta precedente, attestandosi a 3,292 euro.
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    Maire Tecnimont, GMT Capital alleggerisce lo short selling
    La Consob rende noto che GMT Capital, dal 16 settembre, ha ridotto le vendite su Maire Tecnimont dallo 0,79% allo 0,68%.
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    BasicNet, aggiornamento sull'esecuzione del piano di acquisto azioni proprie
    BasicNet, ha comunicato che dal 12 al 16 settembre 2022, ha acquistato 17.385 azioni al prezzo medio di 5,258 euro, per un controvalore pari a 91.414,85 euro, nell’ambito del programma di acquisto e disposizione di azioni proprie autorizzato dall’Assemblea degli Azionisti in data 30 maggio 2022.
    A seguito degli acquisti comunicati, il gruppo aziendale italiano che opera nel settore dell'abbigliamento, delle calzature e degli accessori detiene complessivamente 3.497.424 azioni proprie, pari al 6,477% del capitale sociale.
    Intanto, a Milano, BasicNet allunga il passo rispetto alla seduta precedente , portandosi a 5,01 euro.
    --
    Usa: bond, il rendimento del decennale sopra il 3,5%, top dal 2011
    Continuano a crescere i rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi, all'inizio di una settimana in cui e' atteso un altro rialzo dei tassi d'interesse di 75 punti base da parte della Federal Reserve per contrastare l'inflazione. Nella mattinata statunitense, il rendimento del decennale e' salito al 3,506%, raggiungendo i massimi dal 2011, segno che gli investitori temono un periodo di rialzi piu' lungo di quanto preventivato. Anche il presidente Joe Biden ha dichiarato che "ci vorranno piu' tempo e determinazione per far scendere l'inflazione". Il rialzo dei rendimenti e' iniziato la scorsa settimana, dopo l'inaspettato aumento dell'inflazione emerso dal dato sui prezzi al consumo di agosto.
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    ENI in rosso: pesa lo stacco del dividendo
    Intonazione negativa per ENI al FTSEMib. Alle ore 13.10 il titolo del Cane a sei zampe perdeva il 3,06% a 11,094 euro, rispetto agli 11,444 euro della chiusura di venerdì 16 settembre 2022.
    Il colosso petrolifero ha staccato la prima tranche del dividendo 2023 (relativo all’esercizio 2022) per un ammontare di 0,22 euro.
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    AutoZone, quarto trimestre sopra le attese per ricavi e utili
    AutoZone, il principale rivenditore e distributore di pezzi di ricambio e accessori per auto in America, ha registrato vendite nette per 5,3 miliardi di dollari nel suo quarto trimestre terminato il 27 agosto 2022, in aumento dell'8,9% rispetto al quarto trimestre dell'anno fiscale 2021. Le vendite comparabili dei negozi, o le vendite di negozi aperti da almeno un anno, sono aumentate del 6,2% nel trimestre.
    L'utile lordo, in percentuale delle vendite, è stato del 51,5%, con una diminuzione di 73 punti base rispetto all'anno precedente. L'utile netto del trimestre è aumentato del 3,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso a 810 milioni di dollari, mentre l'utile diluito per azione è aumentato del 13,4% a 40,51 dollari da 35,72 dollari dello stesso trimestre dello scorso esercizio.
    Il mercato, secondo dati Refinitiv, si aspettava in media un utile per azione di 38,41 dollari su ricavi per 5,16 miliardi di dollari.

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    BCE, mercato immobiliare più reattivo con bassi tassi d'interesse
    I tassi sui mutui nell'Area Euro sono aumentati in modo significativo dall'inizio del 2022, dopo aver raggiunto il minimo storico dell'1,3% a fine 2021, nonostante la dinamicità del mercato immobiliare, caratterizzato da un aumento degli investimenti immobiliari (+6%) e dei prezzi delle abitazioni (+10%), che si attestano al top dal 1991. E' quanto emerge da uno studio della BCE che rivela le correlazioni fra la variazione dei tassi sui mutui ed il mercato immobiliare (compravendite e prezzi).
    L'evidenza empirica - sottolinea lo studio - suggerisce che il mercato immobiliare è molto sensibile ai tassi sui mutui e che un aumento di 1 punto percentuale del tasso di interesse comporta, a parità di condizioni, un calo dei prezzi delle abitazioni di circa il 5% ed una riduzione degli investimenti immobiliari dell'8% dopo circa due anni.
    L'impatto dell'aumento dei tassi sui prezzi delle case e sugli investimenti immobiliari, tuttavia, è maggiore in un contesto di bassi tassi di interesse. In particolare si stima che, in un contesto di tassi di interesse bassi, un aumento del tasso ipotecario di 1 punto percentuale si traduce in un calo dei prezzi delle case del 9% e degli investimenti immobiliari de l 15% dopo circa due anni e dunque circa il doppio di quanto suggerisce il modello base.
    L'andamento del mercato immobiliare risente però anche di altri fattori di natura strutturale. Ad esempio, a seguito della pandemia di COVID-19, le famiglie sembrano attribuire maggior valore a proprietà più spaziose che consentano alle persone di lavorare da casa ed in luoghi più attraenti rispetto all'ufficio. I sondaggi hanno evidenziato aumenti dei prezzi più elevati dopo la pandemia di COVID-19 per la tipologia di case unifamiliari ed al di fuori dalle capitali e la percentuale della popolazione che vive in case unifamiliari è aumentata nel 2020.
    I cambiamenti nelle preferenze abitative indotti dalla pandemia potrebbero dunque contrastare l'aumento dei tassi ipotecari e spiegare parte della resilienza osservata dal mercato immobiliare nell'Area Euro.
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    d'Amico esercita opzione d'acquisto su nave a noleggio
    d'Amico International Shipping (DIS), società attiva nel trasporto marittimo e quotata su Euronext STAR Milan, ha comunicato che la propria controllata operativa d'Amico Tankers D.A.C. ha esercitato l'opzione d'acquisto sulla MT High Adventurer, una nave cisterna "medium-range" di portata lorda pari a 50.000 tonnellate, costruita a novembre 2017 presso Onomichi Dockyard Co., Ltd., Giappone, per un importo pari a JPY 4,1 miliardi (equivalenti a circa 30,4 milioni di dollari) e con consegna stimata a novembre 2022.
    "Sono molto orgoglioso di annunciare l'acquisto da parte di DIS della MT High Adventurer, una nave MR costruita in Giappone a novembre 2017 e noleggiata da allora a d'Amico Tankers - ha commentato l'AD Paolo d'Amico - Attraverso l'esercizio di questa opzione, DIS acquisisce una MR Eco di grande qualità, costruita da uno dei più rinomati cantieri giapponesi, a un prezzo interessante rispetto ai valori storici e di circa il 20% inferiore ai valori di mercato odierni, per navi simili".
    "Questa transazione, ci consente anche di ridurre in modo significativo il breakeven di conto economico e di cassa della nave in oggetto - ha aggiunto - Ci aspettiamo inoltre di concludere in tempi rapidi e a condizioni estremamente interessanti, un contratto di finanziamento bancario a sostegno di questa operazione".
    Ad oggi, la flotta DIS comprende 35 navi cisterna a doppio scafo (MR, Handysize e LR1, di cui 17 navi di proprietà, 10 a noleggio e 8 a noleggio a scafo nudo), con un'età media relativa alle navi di proprietà e a noleggio a scafo nudo pari a 6,9 anni.
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    Generali, acquistate 2.148.131 azioni proprie tra il 12 e il 16 settembre 2022
    Generali ha comunicato che tra il 12 e il 16 settembre 2022 ha acquistato 2.148.131 azioni proprie al prezzo medio ponderato di 15,22 euro per azione, per un controvalore complessivo di 32,7 milioni di euro.
    A seguito degli acquisti effettuati, alla data del 16 settembre 2022 il Leone di Trieste e le sue controllate detengono 18.547.017 azioni proprie, pari all'1,17% del capitale.
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    Goldman Sachs: giù le previsioni di crescita USA, Fed sarà più aggressiva
    Mentre gli investitori si rendono conto che la Fed dovrà spingersi più in là del previsto in termini di rialzo dei tassi per tenere sotto controllo l'inflazione, le prospettive di crescita peggiorano, inducendo diversi analisti e le principali banche a ridurre le loro previsioni di crescita per l'economia statunitense.
    Con una nota pubblicata venerdì, Goldman Sachs (NYSE:GS) si è unita a questo campo, condividendo previsioni più pessimistiche a causa di una politica di inasprimento più aggressiva da parte della Federal Reserve.
    "Il percorso di rialzo dei tassi, combinato con il recente inasprimento delle condizioni finanziarie, implica una crescita e una prospettiva occupazionale un po' più deboli l'anno prossimo", ha scritto la banca.
    Goldman Sachs prevede che la Fed aumenterà i tassi dello 0,75% questa settimana, poi dello 0,5% a novembre e dello 0,5% a dicembre, per un tasso sui Fed Funds del 4-4,25% entro la fine del 2022.
    Tenendo conto di queste nuove previsioni sui tassi, la banca si aspetta ora una crescita del PIL dell'1,1% nel 2023, rispetto all'1,5 delle sue precedenti previsioni, per un tasso di disoccupazione del 3,7% alla fine del 2022 (rispetto al 3,6% precedente) e del 4,1% alla fine del 2023 (rispetto al 3,8% precedente).
    Infine, mercoledì si riunirà il FOMC della Fed. Il consenso è in gran parte per un rialzo dei tassi dello 0,75%, così come Goldman Sachs, ma i dati sull'inflazione statunitense della scorsa settimana, migliori del previsto, hanno portato gli investitori a considerare una certa probabilità di un aumento dei tassi della Fed dell'1%.
    Per monitorare la probabilità di un rialzo dei tassi dell'1% questa settimana, in base all'andamento del mercato monetario, consultate regolarmente il barometro dei tassi della Fed investing.com.
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    Telecom Italia TIM, Pietro Labriola acquista 270mila azioni
    Dalle comunicazioni di internal dealing diffuse da Telecom Italia TIM si apprende che nella seduta del 19 settembre 2022 l’amministratore delegato della compagnia telefonica, Pietro Labriola, ha acquistato 270mila azioni dell’azienda a un prezzo unitario di 0,1807 euro.
    Il manager ha speso circa 49mila euro.
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    Iveco e Hyundai lanciano primo furgone elettrico a celle a combustibile
    Iveco Group e Hyundai Motor Company hanno presentato all'IAA Transportation 2022 di Hannover il primo IVECO eDAILY elettrico a celle a combustibile (FCEV). Il veicolo rappresenta il potenziale futuro del furgone Iveco più venduto e da più lungo tempo in produzione, con una gamma che attualmente comprende propulsioni tradizionali e a metano/biometano, nonché nuovi modelli elettrici a batteria (BEV, Battery Electric Vehicle).
    Il prototipo funzionante dell'eDAILY FCEV è equipaggiato con il sistema di celle a combustibile a idrogeno da 90 kW di Hyundai e un motore elettrico da 140 kW. Sei serbatoi offrono una capacità di stoccaggio complessiva di 12 kg di idrogeno. Il prototipo, con PTT (Peso Totale a Terra) 7,2 tonnellate, è stato testato in Europa, confermando un'autonomia di 350 km, un carico utile massimo di 3 tonnellate e un tempo di rifornimento entro i 15 minuti.
    Parte integrante dell’eDAILY FCEV è il pacco batterie di FPT Industrial, il marchio per le tecnologie di propulsione di Iveco Group, mentre il sistema di celle a combustibile fornito da Hyundai è l'ultima traguardo raggiunto dall’azienda coreana in oltre vent'anni di mobilità a idrogeno.
    "Sulla base di questo prototipo, puntiamo a lanciare una piccola serie di furgoni elettrici a celle a combustibile da sperimentare con clienti selezionati entro la fine del prossimo anno", ha commentato Marco Liccardo, Chief Technology & Digital Officer, Iveco Group.
    "Dopo il recente annuncio che IVECO BUS equipaggerà i suoi futuri autobus alimentati a idrogeno con le nostre celle a combustibile, l’eDAILY alimentato a idrogeno è un altro esempio concreto di ciò che possiamo realizzare lavorando insieme per accelerare la transizione verso le zero emissioni", ha aggiunto Martin Zeilinger, Head of Commercial Vehicle Development Tech Unit, Hyundai Motor Company.
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    Innovatec, accordo per Coldiretti per realizzazione di impianti fotovoltaici
    Innovatec, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nei settori dell'efficienza energetica e della sostenibilità ambientale, ha firmato un protocollo di intesa con Coldiretti, la maggiore associazione di rappresentanza e assistenza dell'agricoltura italiana, per collaborare nello sviluppo dell'innovazione tecnologica e digitalizzazione delle imprese agricole associate attraverso soluzioni integrate nel rispetto della sostenibilità e dei principi di economia circolare.
    In particolare, la controllata Innovatec Power e l'associazione sono interessate a sostenere le aziende agricole sviluppando le opportunità previste dalla misura contenuta nel Bando MIPAF pubblicato il 23 agosto 2022, che definisce le regole di impiego delle risorse allocate dal PNRR e pari a 1,5 miliardi di euro.
    Tra le aree di collaborazione ci sono: installazione nuovi impianti fotovoltaici sui tetti delle stalle e della aziende agricole anche abbinati a sistemi di accumulo e alla riqualificazione energetica degli immobili; revamping con affitto e/o acquisto di impianti fotovoltaici esistenti; circular economy client report; comunità energetiche rinnovabili; installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici.
    "Il settore agricolo è senza dubbio un pilastro fondamentale del sistema economico italiano - ha dichiarato Mario Gamberale, presidente di Innovatec Power - Questo importante accordo con Coldiretti conferma il nostro impegno ad accompagnare il mondo delle imprese verso gli obiettivi di decarbonizzazione anche attraverso il sostegno alla realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica fotovoltaica".
    "Vogliamo accompagnare tutte le nostre aziende agricole a cogliere questa opportunità italiana - ha aggiunto Ettore Prandini, presidente di Coldiretti - che consente l’installazione di pannelli fotovoltaici su una superficie complessiva pari a 4,3 milioni di mq per 0,43 GW sulle coperture degli edifici agricoli e zootecnici, ma senza consumare terreno fertile".

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    FED, un rialzo di 75 punti base è il minimo
    Franck Dixmier - Global CIO Fixed Income di Allianz Global Investors - ha fornito alcune indicazioni in vista della riunione della FED del 20-21 settembre. L'esperto prevede un rialzo del tasso di riferimento di 75 punti base ma non esclude un aumento ancora più consistente di 100 punti base, con il saggio di riferimento al 3,5%.
    "Di fronte a un’inflazione che si sta diffondendo sempre di più nell’economia, la FED non ha altra scelta se non andare al di là della semplice normalizzazione delle politiche monetarie e del tasso neutro, per adottare misure più restrittive", ha spiegato Franck Dixmier.
    Tuttavia, l'esperto ritiene che questo meeting della FED non produrrà particolari reazioni di sorpresa da parte dei mercati, data la recente correzione al rialzo dei rendimenti obbligazionari e le aspettative di mercato.
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    UE, pane più caro che mai dopo guerra in Ucraina
    Ad agosto 2022, il prezzo del pane nell'Unione europea è stato in media superiore del 18% rispetto ad agosto 2021. Si tratta di un significativo aumento rispetto ad agosto 2021, quando il prezzo del pane era in media superiore del 3% rispetto ad agosto 2020. Lo comunica Eurostat, sottolineando che "ciò è dovuto in particolare all'invasione russa dell'Ucraina, che ha notevolmente turbato i mercati globali poiché Russia e Ucraina sono i principali esportatori di cereali, grano, mais, semi oleosi (in particolare girasoli) e fertilizzanti".
    Alcuni paesi sono stati molto più colpiti di altri. Il tasso medio di variazione più elevato dei prezzi del pane è stato registrato in Ungheria (+66% ad agosto 2022), seguita da Lituania (+33%), Estonia e Slovacchia (entrambe +32%).
    Nel frattempo, il tasso di variazione medio più basso dei prezzi del pane è stato registrato in Francia (+8% ad agosto 2022), Paesi Bassi e Lussemburgo (entrambi +10%).
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    Intek Group, i risultati provvisori dell'offerta pubblica di scambio su azioni ordinarie
    Intek Group - holding di partecipazioni diversificate quotata sul Euronext Milan - ha comunicato che si è concluso il periodo di adesione all'offerta di scambio sulle azioni ordinarie.
    Secondo i risultati provvisori comunicati da Equita SIM in qualità di intermediario, risultano portate in adesione 82.302.194 azioni ordinarie, rappresentative del 48,5% delle azioni ordinarie oggetto della relativa offerta, del 21,1% del capitale di categoria e del 20,3% del capitale della società.
    Pertanto, Intek arriverà a detenere 89.239.505 azioni ordinarie, pari al 22,9% del capitale di categoria e del 22% del capitale.
    Il corrispettivo di pagamento per le offerte di scambio è costituito da obbligazioni rivenienti dal prestito obbligazionario "Intek Group 2022 - 2027", costituito da massime 130 milioni di obbligazioni del valore nominale di un euro ciascuna, per un controvalore di 130 milioni di euro, di cui massime 124.632.499 obbligazioni 2022 per un controvalore di 124,7 milioni di euro riservate quali corrispettivo per le offerte di scambio.
    Sulla base dei risultati provvisori, il controvalore delle obbligazioni 2022 emesse sarebbe pari a 63,9 milioni di euro.
    Il quinto giorno di Borsa successivo alla chiusura del periodo di adesione, ovvero il 23 settembre, l'offerente consegnerà a ciascun aderente:

    All'offerta di scambio sulle azioni ordinarie un corrispettivo di 7 obbligazioni 2022 per ogni 10 azioni ordinarie portate in adesione
    All'offerta di scambio sulle azioni di risparmio un corrispettivo pari a 4 obbligazioni 2022 per ogni 5 azioni di risparmio portate in adesione
    All'offerta di scambio sui warrant un corrispettivo pari a un'obbligazione 2022 per ogni 4 warrant portati di adesione

    I risultati definitivi delle offerte di scambio saranno resi noti entro il 22 settembre 2022.
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    Alfonsino, partnership con Kasper per servizio di autolavaggio a domicilio
    Alfonsino, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel servizio di food order&delivery nei centri italiani di piccole e medie dimensioni, ha sottoscritto una partnership con Kasper, startup di carwash on-demand, per offrire, tramite prenotazione sull'app Alfonsino, il servizio di autolavaggio a domicilio totalmente sostenibile.
    Grazie a un approccio waterless, tramite una soluzione a secco, studiata per disgregare e incapsulare lo sporco superficiale, si risparmieranno più di 150 litri d'acqua a ogni lavaggio. Inoltre, saranno usati soltanto prodotti eco-friendly che si vaporizzeranno ad avvenuto impiego, senza lasciare scarti al suolo.
    "Siamo particolarmente soddisfatti di questa attivazione - afferma Carmine Iodice, amministratore delegato di Alfonsino - in quanto ci permette di spingere, in maniera etica e sostenibile, il processo di diversificazione della nostra offerta, fornendo allo stesso tempo un servizio sempre più attento e in linea con le esigenze dei nostri clienti".
    Il servizio è stato attivato in beta nei comuni di Caserta e Santa Maria Capua Vetere, con la previsione di essere progressivamente esteso su tutto il territorio nazionale, spiega una nota.
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    PIL, a rischio i conti della Nadef: per il 2023 sotto il +1%
    "Chiaramente c'è un rallentamento, ma non credo si possano intravedere i sintomi di una recessione". È quanto ha sostenuto solo pochi giorni fa il presidente del Consiglio Mario Draghi commentando uno scenario che si mostra sempre più pessimistico tanto da essere definito da Fitch una "tempesta perfetta" per l'economia europea. L'agenzia di rating due giorni fa aveva stimato un -0,7% per il Pil italiano nel 2023 e, fra prezzi insostenibili e carenza di gas, inflazione alle stelle e tassi d'interesse al rialzo, anche Confindustria vede nero sulle prospettive per l'economia italiana: "l'impatto per l'economia italiana (rispetto a uno scenario di base in cui il prezzo del gas è tenuto fermo alla media dei primi 6 mesi del 2022: 99 euro) è stimato in una minore crescita del Pil del 2,2% e del 3,2% cumulati nel biennio 2022-2023, nei due scenari, e in 383mila e 582mila occupati in meno". Un quadro che rischia di scompaginare i conti della Nadef, togliendo margini di bilancio proprio quando occorrerà attutire l'impatto dei rincari su famiglie e imprese.
    Nell'eventualità di un blocco totale del gas dalla Russia la Bce prevede recessione e la Nadef in arrivo a fine mese non potrà non tenerne conto. Ieri il ministro dell'Economia Daniele Franco ha pronosticato che anche a dicembre, dopo la copertura di ottobre-novembre col decreto 'Aiuti ter', al prossimo Governo sarà possibile reperire gli oltre quattro miliardi necessari a estendere ulteriormente i crediti d'imposta per le imprese a compensazione del caro-energia. Ma ha riconosciuto che simili prezzi del gas alla lunga sono insostenibili.
    La stima di crescita per il 2023 della Nadef, già limata nel Def la scorsa primavera dal 2,6 al 2,3% dopo lo scoppio della guerra, sembra ora molto lontana. La Nadef – secondo le stime pubblicate dal Sole 24 ore – stimerà per l’anno prossimo una crescita nettamente inferiore all’1%, dopo un 2022 che si dovrebbe chiudere poco sopra il 3%. L’indicatore si fermerà fra gli 1,5 e i 2 punti sotto il 2,4 % indicato dal Def.
    Per mettere il debito in una traiettoria discendente – ha avvertito Fitch – serviranno "sforzi di consolidamento fiscale da parte del prossimo governo". Perché con una recessione il debito tornerebbe a salire dirigendosi verso il 157% del Pil nel 2031. Tutt'altro che la discesa sotto il 150% già nel 2023 prevista dal Def. Una grossa sfida per il prossimo esecutivo.
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    Unifarco punta alla quotazione in Borsa
    Unifarco, gruppo veneto che crea prodotti cosmetici, dermatologici, nutraceutici e di make up, punta a quotarsi in Borsa per raccogliere capitale da investire nell'aumento della produzione e nella crescita in Europa. Con più di 5.600 farmacisti clienti in 6 paesi europei, 17 brevetti sviluppati in 40 anni e 60.000 prodotti confezionati ogni giorno, il gruppo afferma di essere "il più vasto network di farmacie indipendenti in Europa".
    "Abbiamo analizzato in questi anni varie opzioni - ha spiegato il CEO Massimo Slaviero ad Affari & Finanza - le banche ci stanno sostenendo benissimo, ma nella nostra discussione abbiamo deciso che deve esserci un nuovo socio, e per come è già suddivisa la nostra base sociale, abbiamo deciso che quel socio deve essere la Borsa". "Siamo stati corteggiati per mesi da cinque fondi internazionali, ma alla fine la nostra decisione è questa", ha aggiunto. Non sono state indicate tempistiche per il collocamento.
    I soci del gruppo sono infatti Ernesto Riva (presidente), Massimo Slaviero (CEO), Luigi Corvi (Sales & Marketing Vice President), Gianni Baratto (Scientific Vice Presldent) e oltre 360 farmacisti rappresentati nel consiglio di amministrazione da Elena Lomolino, socia farmacista a San Giuliano Milanese (MI).
    Tra i suoi brand ci sono Farmacisti Preparatori, Ceramol, Biomalife e Dolomia. Nel primo semestre del 2022 il gruppo ha registrato una crescita del fatturato consolidato del 16,4% a 73 milioni di euro, con un utile netto di 5,4 milioni di euro. Il fatturato è cresciuto in ogni paese, con la performance migliore in Spagna (+43%) e incrementi significativi in Italia (+14,6%), Germania (+12,9%), Francia (+10,4%) e Austria (+5,6%).
    "Noi dobbiamo portare il nostro numero di pezzi all'anno, da 25 a 50 milioni, quindi abbiamo bisogno di capitale da investire per ottimizzare al meglio la nostre produttività, non si tratta solo di automazione e di robotizzazione, abbiamo una quota anche consistente di vendite on line, quindi dobbiamo avere una efficienza importante considerando la mole di pezzi che portiamo sul mercato", ha affermato Slaviero.
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    Health Italia, i conti dei primi sei mesi del 2022
    Health Italia - società quotata all’Euronext Growth Milan e attiva nel mercato della promozione di soluzioni di sanità integrativa e sostitutiva - ha comunicato i risultati finanziari del primo semestre del 2022 periodo chiuso con ricavi per 19,2 milioni di euro, in crescita del 4% rispetto ai 18,5 milioni ottenuti nella prima metà dello scorso anno. In miglioramento anche il risultato finale che è stato positivo per 2,29 milioni di euro, rispetto ai 139mila euro contabilizzati nei primi sei mesi del 2021.
    A fine giugno 2022 l'indebitamento netto era pari a 12,12 milioni di euro, rispetto ai 10,36 milioni di inizio anno.
    Per i prossimi trimestri il management di Health Italia ipotizza un ulteriore potenziale di sviluppo sia dei ricavi che della redditività.
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    FED pronta a nuova stretta nella settimana delle banche centrali
    Dopo la riunione della Federal Reserve di mercoledì, il giorno seguente sono previsti i meeting delle banche centrali di Giappone, Regno Unito e Svizzera
    Un aumento dei tassi di interesse da 75 punti base è ormai scontato per la riunione di mercoledì della Federal Reserve, ma alcuni analisti si stanno preparando per un aumento di 100 punti percentuali, una mossa impensabile solo pochi giorni fa. L'ennesimo rovente rapporto sull'indice dei prezzi al consumo statunitensi ha però aumentato la pressione sulla Banca centrale guidata da Jerome Powell, suggerendo che il FOMC ha ancora del lavoro da fare per contenere l'aumento dei prezzi e che le probabilità di un hard landing per l'economia statunitense continuano ad aumentare.
    Goldman Sachs ha infatti tagliato le sue previsioni per il PIL degli Stati Uniti per il 2023, poiché prevede una politica di inasprimento della Federal Reserve più aggressiva per il resto di quest'anno e un tasso di disoccupazione più alto di quanto previsto in precedenza. La crescita dell'economia dovrebbe attestarsi al +1,1% l'anno prossimo, in calo rispetto alla precedente stima di una crescita dell'1,5% dal quarto trimestre del 2022 alla fine del 2023. La banca d'affari ora prevede che la Federal Reserve aumenterà i tassi di 75 punti base questa settimana, e 50 punti base a novembre e dicembre, con il tasso sui Fed Funds che raggiungerà un picco del 4-4,25% entro la fine dell'anno.
    "Sebbene il mercato possa ipotizzare un aumento di 100 punti base, non credo che la FED deciderà di farlo, preferendo invece sottolineare che non rallenterà il ritmo dei rialzi finché non ci sarà una certa moderazione dell'inflazione - commenta Eric Winograd, Senior VP e US Economist di AllianceBernstein - È chiaro che ciò non è ancora avvenuto e ciò significa che ulteriori aumenti consistenti (50 o 75 punti base) restano probabili nei prossimi mesi".
    Piuttosto che sollecitare una mossa più drastica alla prossima riunione (come un rialzo più consistente), gli ultimi dati sull'inflazione depongono a favore di uno spostamento verso l'alto dei "dot", ossia le previsioni a breve e lungo termine dei funzionari della FED sul tasso sui Fed Funds, secondo gli economist PIMCO. "Le nuove proiezioni saranno rese note in occasione della riunione di settembre e ci aspettiamo di vedere un tasso terminale medio più alto, pari al 4,5%, il che suggerisce che la FED avrebbe ancora della strada da fare nel processo di rialzo dei tassi prima di passare al mantenimento del tasso sui Fed Funds, poiché il ritmo più graduale della disinflazione richiede una politica più aggressiva nel tentativo di evitare un ulteriore aumento delle aspettative di inflazione", affermano Tiffany Wilding e Allison Boxer.
    Gli investitori non guarderanno però solo alla FED questa settimana. Nella giornata di giovedì sono in calendario gli incontri delle banche centrali di Giappone, Regno Unito, Indonesia, Sud Africa, Turchia e Svizzera. La Banca nazionale svizzera dovrebbe aumentare i tassi di 75 punti base, una mossa che porterebbe il costo del denaro in positivo per la prima volta in otto anni. La Bank of England dovrebbe aumentare i tassi di interesse di 50 punti base, portandosi al 2,25%.
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    Banca Carige, respinto il riscorso dell'azionista Malacalza
    Banca Carige ha comunicato che il Tribunale di Genova ha respinto il ricorso cautelare presentato da Malacalza Investimenti, azionista di minoranza dell'istituto ligure. Il socio aveva chiesto di inibire a BPER Banca l'esercizio del diritto di acquistare le azioni ordinarie residue emesse dalla banca a seguito del raggiungimento della soglia del 95% del capitale ordinario nell'ambito dell'OPA lanciata su Banca Carige.
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    Triboo, ricavi ed EBITDA in crescita nel primo semestre
    Triboo, società quotata su Euronext Milan e Digital Transformation Factory che affianca i propri clienti nella creazione e gestione delle loro attività digitali, ha chiuso il primo semestre del 2022 con ricavi consolidati paria a 48,3 milioni di euro, in crescita del 5,1% rispetto ai 45,9 milioni di euro del primo semestre dello scorso esercizio, grazie anche alla decisa ripresa dei settori Media e Advertising, maggiormente impattati dagli effetti derivanti dall’emergenza sanitaria Covid-19 nei precedenti esercizi. L'EBITDA si attesta a 6,4 milioni di euro (rispetto a 6,3 milioni di euro del primo semestre 2021), mentre l'EBITDA adjusted registra una crescita del 4,6% (6,6 milioni di euro al 30 giugno 2022, rispetto a 6,3 milioni di euro nel semestre di confronto). Il risultato netto consolidato è stato di 930 mila euro, in calo rispetto agli 1,5 milioni di euro di un anno fa.

    "Grazie al grande lavoro dei nostri collaboratori ed ai significativi investimenti per il nostro sviluppo, Triboo si conferma quale leader nel settore digitale, mettendo sempre al centro del proprio lavoro il cliente ed il benessere dei propri dipendenti - commenta Riccardo Maria Monti, presidente del consiglio di amministrazione di Triboo - In un contesto macroeconomico di eccezionale difficoltà i numeri dimostrano la nostra resilienza e la capacità del gruppo di continuare ad operare e crescere in modo sostenibile e redditizio".
    La posizione finanziaria netta di gruppo al 30 giugno 2022 è negativa per 9,1 milioni di euro, in miglioramento rispetto ad un indebitamento netto pari a 10,7 milioni di euro al 30 giugno 2021; l'indebitamento netto al 30 giugno 2022 fa essenzialmente riferimento ai debiti finanziari per affitti e leasing, contabilizzati in conformità al principio contabile internazionale IFRS 16, per 8,1 milioni di euro (euro 9,1 milioni al 30 giugno 2021).
    Sulla base dei dati consuntivati nel primo semestre del 2022, e alla luce delle previsioni di risultato per i prossimi mesi, pur in un contesto globale inevitabilmente condizionato dal perdurare della pandemia Covid-19 e dalla crisi russo-ucraina, Triboo "ritiene di confermare la guidance del Piano Industriale 2020-2022".
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    MPS, procura Milano chiude inchiesta su crediti deteriorati: indagati ex vertici La Procura di Milano ha chiuso le indagini per false comunicazioni societarie, falso in prospetto e aggiotaggio sul caso della corretta contabilizzazione dei crediti deteriorati (NPL) di Banca Monte dei Paschi di Siena nei confronti di alcuni ex dirigenti. Risultano indagati gli ex presidenti Alessandro Profumo e Massimo Tononi, l'ex AD Fabrizio Viola e l'ex dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili Arturo Betunio.
    Stralciate in vista di una richiesta di archiviazione le posizioni di sei indagati. In passato il GIP Guido Salvini aveva respinto una richiesta di archiviazione, ordinando una perizia, e i nuovi PM hanno esteso gli accertamenti e disposto anche una consulenza tecnica. Le indagini, svolte dal Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza, sono state condotte dai PM Roberto Fontana e Giovanna Cavalleri.
    "Sono tranquillo. Ho operato correttamente, nel pieno rispetto del (mutevole) quadro normativo e sempre nell'ambito di un proficuo e condiviso confronto con le Autorità di controllo", ha commentato Alessandro Profumo.
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    Gli indici USA chiudono in rosso
    I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso in territorio negativo nell'ultima seduta della settimana.
    Il Dow Jones ha lasciato sul terreno lo 0,45% a 30.822 punti, mentre l’S&P500 ha perso lo 0,72% a 3.873 punti. Performance peggiore per il Nasdaq (-0,9% a 11.448 punti).
    Crollo di FedEx (-21,4% a 161,02 dollari). La società ha deciso di ritirare le stime finanziarie relative all’esercizio 2022/2023 comunicate lo scorso 23 giugno, dopo la diffusione dei risultati preliminari del primo trimestre e sulle aspettative di uno scenario di riferimento caratterizzato ancora da forte volatilità.
    In calo anche i titoli del settore finanziario. Goldman Sachs e Jp Morgan hanno ceduto rispettivamente l'1,63% e lo 0,67%.

    Dow Jones
    30,822.42
    -0.45%
    -139.40
    S&P 500
    3,873.33
    -0.72%
    -28.02
    Nasdaq
    11,448.40
    -0.90%
    -103.95
    Russell
    1,798.19
    -1.48%
    -27.04
    VIX
    26.30
    +0.11%
    +0.030

    Edited by dalessandrofree ¥ - 19/9/2022, 17:52
     
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    ABI: prestiti a privati ancora in crescita (+4,1%), tassi interesse moderati
    Prestiti al settore privato ancora in crescita ad agosto con un +4,1% rispetto a un anno fa. E' quanto emerge dal consueto rapporto mensile dell'ABI, elaborato sulla base dei dati pubblicati dalla Banca d’Italia.
    Più in dettaglio, i prestiti alle imprese a luglio hanno registrato un aumento del 3,7% su base annua e quelli alle famiglie un aumento del 4% rispetto all'anno precedente.
    I tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento permangono su livelli bassi: il tasso medio sul totale dei prestiti si attesta al 2,32% dal 2,25% del mese, nonostante l'aumento di 50 punti base operato dalla BCE e resta distante rispetto al 6,18% del 2007; il tasso medio praticato alle imprese è all’1,26% dall'1,31% il mese precedente (5,48% a fine 2007); il tasso medio sui mutui è al 2,13% dal 2,15% il mese precedente (5,72% a fine 2007).
    La qualità del credito si conferma buona. Le sofferenze nette sono pari 16,8 miliardi di euro, in aumento di circa 0,8 miliardi di euro rispetto al mese precedente e in calo di circa 1 miliardo rispetto a luglio 2021 e di 72,1 rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi). Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è pari allo 0,95% a luglio 2022, (era 1,03% a luglio 2021, 1,41% a luglio 2020 e 4,89% a novembre 2015)

    La dinamica della raccolta diretta complessiva (depositi e obbligazioni) risulta in crescita del 2,4% su base annua. I depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati del 3,4% su base annuale, mentre la raccolta a medio e lungo termine tramite obbligazioni è scesa del 5,7%. Il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela è in Italia dello 0,46%, (0,45% nel mese precedente): tasso praticato sui depositi allo 0,32% tasso sui PCT allo 0,84% rendimento delle obbligazioni all'1,81%.
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    Morgan Stanley paga 35 milioni alla SEC per mala gestione dati clienti
    Morgan Stanley Smith Barney (MSSB), unità del colosso statunitense che si occupa di wealth management, ha accettato di pagare una penale di 35 milioni di dollari alla Securities and Exchange Commission (SEC), dopo che quest'ultima ha trovato gravi falle, in un periodo di cinque anni, nella protezione delle informazioni di identificazione personale (personal identifying information, PII) di circa 15 milioni di clienti.
    Il provvedimento della SEC rileva che, dal 2015, MSSB non ha smaltito correttamente i dispositivi contenenti le PII dei suoi clienti. In più occasioni, MSSB ha assunto un'azienda di traslochi e storage senza esperienza o esperienza nei servizi di distruzione dei dati per disattivare migliaia di dischi rigidi e server contenenti le PII di milioni dei suoi clienti.
    "I fallimenti di MSSB in questo caso sono sorprendenti. I clienti affidano le loro informazioni personali a professionisti finanziari con la consapevolezza e l'aspettativa che saranno protette, e MSSB non è riuscita a farlo", ha affermato Gurbir S. Grewal, direttore della divisione Enforcement della SEC.
    Senza ammettere o negare le conclusioni della SEC, MSSB ha accettato di pagare la sanzione.

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    Italgas, 150 milioni di euro da BEI per promuovere efficienza energetica
    Italgas, gruppo quotato su Euronext Milan e il più importante operatore in Italia nel settore della distribuzione del gas naturale, ha ricevuto un finanziamento quadro di 150 milioni di euro dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) per interventi da realizzare in Italia attraverso Seaside, la Energy Service Company del gruppo. Il finanziamento mira a supportare la realizzazione di interventi per l'efficienza energetica sul territorio nazionale, principalmente orientati alla riqualificazione di edifici residenziali.
    La struttura dell’accordo è di tipo Framework Loan e prevede meccanismi di assegnazione ed erogazione dei fondi adatti a sostenere l'implementazione di un'ampia gamma di progetti di piccole e medie dimensioni, offrendo termini e condizioni particolarmente competitivi.
    "La migliore energia è quella che non si spreca e il finanziamento BEI ci consentirà di rafforzare ulteriormente il nostro impegno nell'efficienza energetica e nella transizione ecologica, in linea con gli obiettivi del Piano Strategico Italgas 2022-2028 - ha commentato l'AD Paolo Gallo - Attraverso la nostra ESCo Seaside e le nostre tecnologie sviluppate in house offriremo al mercato e alle comunità soluzioni sempre all’avanguardia contribuendo attivamente al raggiungimento degli obiettivi climatici dell'Italia e dell'Unione europea".
    "Più dell'85% degli edifici residenziali italiani hanno una classe energetica D o inferiore e necessitano di forti investimenti - ha dichiarato Gelsomina Vigliotti, Vice-Presidente BEI - Progetti come quello firmato oggi con Italgas sono fondamentali non solo per ridurre la dipendenza dalle importazioni di energia da paesi terzi ma anche per diminuire il consumo energetico, quindi il costo delle bollette dei cittadini italiani".
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    Covid, EMA avverte: "Omicron muta a velocità pazzesca"
    Il virus SarsCoV2 continua a mutare ad una velocità pazzesca e dobbiamo aspettarci ancora parecchie mutazioni nei prossimi mesi. E' quanto affermato da Marco Cavaleri dell'EMA, l'agenzia europea per i farmaci, aggiungendo che "il virus è ancora imprevedibile".
    "Tutti vogliamo essere ottimisti e abbiamo costruito un'immunità nella popolazione sempre più alta - ha sottolineato - ma in vista dell'autunno ci vuole più prudenza".
    "Speriamo che presto questo virus raggiunga un giusto equilibrio per poter convivere con gli uomini come per i virus influenzali", ha detto il responsabile dei farmaci Covid dell'EMA, aggiungendo che, rispetto ai vaccini adattati contro Omicron, sarebbe necessario che questi nuovi vaccini garantiscano una protezione più a lungo e che la nuova vaccinazione si possa fare dopo 8 mesi
    L'esperto si è detto anche confidente che la sottovariante indiana Omicron BA.2.75 possa essere coperta dagli attuali vaccini contro Omicron.
    E' necessario in vista dell'autunno "pensare a rivaccinazioni mirate" per "chi ha fattori di rischio, chi ha più di 60 anni, ha patologie che mettono a rischio di Covid grave e di essere ospedalizzati, per gli immunocompromessi e le donne incinte". In seguito - ha concluso - si potranno "calibrare le campagne vaccinali, sperando in effetti di arrivare a una situazione simile a quella dell'influenza, in cui le vaccinazioni avvengono una volta all'anno e in cui l'obiettivo è proteggere i più vulnerabili".

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    UniCredit si guarda attorno, possibili M&A in Germania
    Dopo lo stop a causa della guerra in Ucraina, potrebbe riprendere la ricerca di UniCredit (BIT:CRDI) di un partner europeo. Coma dichiarato dall'Ad Andrea Orcel al quotidiano tedesco Handelsblatt, Gae Aulenti sta valutando "nuove acquisizioni in Germania" per rendere la seconda banca un istituto europeo "pienamente sviluppato".
    "Un aumento significativo della nostra quota di mercato in Germania sarebbe positivo per Unicredit nel suo complesso", ha detto Orcel aggiungendo che fusioni e acquisizioni potrebbero essere "un acceleratore e creare valore aggiunto nelle giuste condizioni".
    I colloqui avuto con l'Ad di Commerzbank (ETR:CBKG), di cui si era parlato a maggio, non hanno raggiunto "stage avanzati prima di essere congelati a causa della guerra in Ucraina", ha dichiarato Orcel.
    "Non ci sono state altre comunicazioni in merito", ha risposto, quando gli è stato chiesto delle trattative con il secondo istituto di credito tedesco dopo Deutsche Bank (ETR:DBKGn).
    A gennaio, si erano inoltre intensificate le voci di una possibile operazione con Credit Suisse (NYSE:CS), con l'allora ex-presidente Horta che stava sputando ad un'operazione con un big europeo del credito per rilanciare il colosso svizzero.
    Sulle voci di una possibile espansione in Germania, il titolo di Gae Aulenti segna un rialzo del 2,3% a Milano ad euro 10,91.
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    Svezia, maxi aumento dei tassi da un punto percentuale
    La Banca centrale svedese ha deciso di aumentare il tasso ufficiale di 1 punto percentuale portandolo all'1,75%, un rialzo superiore ai +75 punti base attesi dagli analisti. L'inaspettata mossa è stata attuata perché l'inflazione è salita di più rispetto alla precedente previsione della Riksbank a giugno e si prevede che aumenterà ulteriormente nel corso dell'anno.
    "Il comitato esecutivo valuta che la politica monetaria debba ora essere inasprita più di quanto previsto a giugno per riportare l'inflazione all'obiettivo", si legge nello statement diffuso al termine della riunione, dove viene specificato che il tasso ufficiale sarà ulteriormente aumentato nei prossimi sei mesi.
    Gli acquisti di asset della Riksbank continueranno in conformità con la decisione di giugno, ma dovrebbero cessare alla fine dell'anno. Le disponibilità di asset diminuiranno quindi gradualmente con le scadenze e si dimezzeranno durante il periodo di previsione.
    La Riksbank sottolinea che l'inflazione "è troppo alta" e "sta minando il potere d'acquisto delle famiglie e rendendo più difficile per le aziende e le famiglie pianificare le proprie finanze".
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    Zona Euro, deficit partite correnti luglio a 20 miliardi
    Nel mese di luglio 2022, la bilancia delle partite correnti dell'Area Euro chiude con un deficit di 19,9 miliardi di euro, in significativa diminuzione rispetto al surplus di 4,2 miliardi di giugno. Gli analisti si aspettavano un surplus di 5,3 miliardi di euro.
    È quanto ha rilevato dalla BCE, secondo cui la componente dei servizi ha evidenziato un saldo positivo di 10 miliardi, quella dei beni negativo di 18 miliardi, mentre la partita secondaria dei redditi evidenzia un disavanzo pari a 15 miliardi.
    Nei 12 mesi a luglio 2022, le partite correnti hanno registrato un surplus di 63 miliardi di euro (0,5% del PIL), rispetto all'avanzo di 370 miliardi (3,1% del PIL) di un anno prima.
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    FOS, ricavi semestrali pro-forma salgono a 10,7 milioni di euro
    FOS, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella progettazione e nello sviluppo di servizi e prodotti digitali per grandi gruppi industriali e per la pubblica amministrazione, ha chiuso il primo semestre del 2022 con ricavi delle vendite pro-forma pari a 10,7 milioni di euro, in crescita del 47% rispetto ai 7,3 milioni di euro del primo semestre 2021. Il dato considera interamente l'effetto dell'acquisizione di NAeS Solutions, il cui perfezionamento avverrà entro il 30 settembre 2022, e rappresenta la somma dei ricavi delle vendite del gruppo FOS pari a 7,7 milioni di euro e in crescita del 7%, e dei ricavi di NAeS Solutions pari a 3 milioni di euro.
    La Posizione Finanziaria Netta consolidata al 30 giugno 2022 è cash positive per 1,5 milioni di euro, rispetto al dato al 31 dicembre 2021 cash positive per 1,7 milioni di euro. Tale variazione è, in parte, influenzata dall’impatto dell'attività di buy-back svolta nel periodo di riferimento e, in parte, dall’esborso relativo al trasferimento nella nuova sede, per complessivi 0,3 milioni di euro.
    "Siamo soddisfatti dei risultati del primo semestre 2022 - hanno commentato gli amministratori delegati Enrico Botte e Matteo Pedrelli - Abbiamo lavorato intensamente per rispondere alla crescita del portafoglio ordini in un contesto generale di significativa criticità nel reperimento di risorse tecniche. Il potenziamento del nostro team di ricerca e selezione di personale e l'ampliamento delle Academy ci ha permesso di aumentare la capacità di delivery. Con l'operazione NAeS confermiamo la strategia di crescita anche per linee esterne, che ci permette di avere una prospettiva molto positiva per il futuro".
    La spesa complessiva in R&D è pari a circa 1,5 milioni di euro (+42% rispetto al primo semestre del 2021) e l'occupazione è in crescita organica a 239 risorse complessive (+11% rispetto al 31 dicembre 2021).

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    Euro: Franco, mai sottostimare i benefici di avere moneta unica
    "Una situazione con molti Paesi con una medesima politica monetaria e' inevitabilmente una situazione che ha delle tensioni, occorre che ognuno gestisca le proprie politiche nazionali in modo da compensare queste tensioni. Ma avere una moneta unica da' molti benefici e questo non dobbiamo mai sottostimarlo". Cosi' il ministro dell'Economia Daniele Franco rispondendo alla domanda di uno studente in occasione della Lectio "Onorato Castellino 2022" al CeRP-Fondazione Collegio Carlo Alberto di Torino. "Durante la recessione del 2020 c'e stato molto coordinamento tra politica monetaria e politica di bilancio ed anche tra i vari Paesi - ha esordito Franco - Ma questa e' una situazione eccezionale. In una situazione normale, abbiamo una politica monetaria unica per molti Paesi e questa coglie per forza nel mezzo: la politica monetaria deve cercare di andare su una via di mezzo rispetto alle esigenze dei vari Paesi con tassi che possono essere troppo bassi per alcuni paesi e troppo alti per altri. E' una delle conseguenze dell'aver deciso di avere una politica monetaria unica". Allo stesso ha sottolineato il ministro non bisogna dimenticare i benefici dell'avere una moneta unica "in termini di mercato unico, di tassi bassi, di un grande mercato".
    "La cosa importante - ha spiegato - e' che, data la politica monetaria unica, ogni paese deve avere dei margini propri per aggiustare la politica di bilancio alle proprie esigenze, una politica di bilancio che deve essere flessibile e con proprie capacita' di azione".
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    MEF, il 21 settembre 2022 effettuerà un concambio di 4 titoli di stato
    Il MEF ha comunicato che mercoledì 21 settembre 2022 effettuerà un’operazione di concambio presso la Banca d’Italia, con il metodo dell’asta marginale e con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità assegnata.
    Nel dettaglio, saranno offerti due titoli in emissione a fronte dell’acquisto di quattro titoli. I titoli in emissione saranno:

    BTP 01/04/2031
    BTP 01/08/2039

    I titoli ammessi al concambio (oggetto del riacquisto) saranno:


    CCTeu 15/07/2023
    BTP 20/09/2023
    CCTeu 15/12/2023
    BTP 15/01/2024
    L'importo nominale emesso del titolo non potrà eccedere i 2 miliardi di euro.
    All'operazione sono ammessi a partecipare al concambio esclusivamente gli "Specialisti in titoli di Stato".
    Il regolamento dell’operazione è fissato per il 23 settembre 2022.
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    Banca Generali, accordo con Agenzia Entrate per rilievi fiscali pendenti
    Banca Generali ha sottoscritto un accordo quadro con l'Agenzia delle Entrate con cui le parti hanno convenuto i termini e le condizioni per la definizione dei rilievi fiscali formulati in materia di transfer pricing per i periodi d'imposta dal 2014 al 2019. La società sosterrà un onere effettivo di 45,99 milioni di euro, di cui maggiori imposte per 40,7 milioni di euro e interessi per 5,29 milioni di euro, senza applicazione di sanzioni per effetto dell'esimente della penalty protection. Pertanto la banca avendo già accantonato al fondo per rischi fiscali 10,6 milioni di euro limiterà l'onere effettivo a carico dell'esercizio a 35,4 milioni di euro.
    L'accordo, spiega una nota, si fonda sul riconoscimento ai fini transattivi di una remunerazione per il passaggio, avvenuto nel 2008, alla neocostituita BG FML della delega di gestione di BG Sicav. La maggiore remunerazione è riconosciuta in via decrescente per i periodi d’imposta dal 2014 al 2018. Non risultano contestazioni per il periodo d'imposta 2019 in quanto gli effetti del passaggio della delega di gestione si sono esauriti nel suddetto arco temporale.
    L'accordo conferma la rispondenza a condizioni di libera concorrenza dell'ordinaria remunerazione delle operazioni intercorrenti tra Banca Generali e BG FML, circoscrivendo la criticità ad un evento eccezionale avvenuto nel 2008 e con riflessi fino al 2018. L'accordo inoltre "apre la strada alla piena attuazione delle procedure di Adempimento Collaborativo al quale Banca Generali è stata ammessa in data 27 dicembre 2021 a valere dal periodo di imposta 2020", viene sottolineato.
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    MPS, dal 26 settembre raggruppamento delle azioni
    Banca Monte dei Paschi di Siena ha comunicato che procederà con il raggruppamento delle azioni ordinarie, nel rapporto di n. 1 nuova azione ordinaria ogni n. 100 azioni ordinarie esistenti, in data 26 settembre 2022. L'operazione riguarda le 1.002.405.887 azioni ordinarie esistenti (codice ISIN IT0005218752), che diventeranno 10.024.058 nuove azioni ordinarie (codice ISIN IT0005508921), previo annullamento di 87 azioni ordinarie messe a disposizione da Equita SIM, per consentire la quadratura complessiva dell'operazione senza modifiche del capitale sociale.
    Il raggruppamento si inserisce nel contesto dell'operazione di aumento del capitale sociale in opzione, annunciata al mercato in data 23 giugno 2022 e approvata dall'assemblea straordinaria del 15 settembre 2022, per un importo complessivo massimo di 2,5 miliardi di euro, da eseguirsi in forma scindibile, mediante emissione di azioni ordinarie, aventi godimento regolare, da offrirsi in opzione agli azionisti di MPS.
    L'operazione di raggruppamento è finalizzata a ridurre il numero di azioni in circolazione in previsione dell'aumento di capitale e a semplificarne quindi la gestione amministrativa, sottolinea la banca.
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    Gas russo, Ue accelera su "piano indipendenza": a che punto siamo
    Rispetto allo scorso febbraio i numeri sono decisamente cambiati
    La Russia è scesa a circa il 10% delle nostre forniture di gas, mentre storicamente era tra il 40 e il 45%. Lo ha affermato il portavoce della Commissione europea, Tim McPhie, nel briefing quotidiano con la stampa sottolineando che "la Norvegia è ormai il nostro più grande fornitore di gas".
    McPhie ha fatto il punto della situazione: "Gli Stati Uniti hanno colmato parte di questa lacuna andando già al di sopra del livello che ci siamo fissati di raggiungere nell’accordo bilaterale Ue-Usa sulla fornitura di Gnl" ha spiegato sottolineando che "Stiamo vedendo grazie ai nostri colloqui e agli sforzi a livello di Stati membri un aumento delle forniture da una varietà di produttori diversi”.
    “Abbiamo lavorato con numerosi partner tra cui l’Azerbaigian, l’Algeria, abbiamo un accordo trilaterale con Israele e con l’Egitto e ovviamente ci sono anche altri fornitori di Gnl - ha aggiunto.
    “Stiamo anche assistendo a iniziative per accelerare le energie rinnovabili e la riduzione della domanda. Abbiamo già raggiunto un accordo sulla riduzione della domanda di gas per questo inverno. La Commissione ha ora proposto un regolamento aggiuntivo sulla riduzione della domanda di energia elettrica, che ha una conseguenza per l’utilizzo del gas. Quindi questi sono i pilastri che stiamo perseguendo”, ha concluso McPhie.
    Intanto, più in generale, lo scenario resta in evoluzione e, ovviamente, delicato. Non è ancora tempo per cantare vittoria ma non è azzardato supporre che il peggio potrebbe essere alle spalle. Persino in caso di interruzione totale dei flussi di gas dalla Russia, l'inverno non dovrebbe rappresentare un problema per l'Ue che sembrerebbe essere corsa ai ripari per tempo lavorando su un doppio fronte: riempimento degli stock da un lato e misure anti rincari dall'altro, che dovrebbero riuscire a far scendere il prezzo del gas, fino quasi a dimezzarsi, dopo l'impennata dei mesi scorsi. È questa la previsione rilasciata nei giorni scorsi dalla banca d'affari americana Goldman Sachs.
    Rispetto ai valori di oggi, cioè 215 €/MWh, il prezzo del gas dovrebbe infatti scendere sotto i 100 €/MWh entro il primo trimestre del 2023 in caso di condizioni climatiche nella media durante l’inverno, prima che ricominci la risalita in estate quando si ripeterà la corsa degli operatori a riempire gli impianti di stoccaggio.
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    Positivo il Mercato americano in attesa della FED
    Il listino USA mostra un guadagno in chiusura, con il Dow Jones che ha messo a segno un +0,64%; sulla stessa linea, piccolo scatto in avanti per l'S&P-500, che arriva a 3.900 punti. In denaro il Nasdaq 100 (+0,77%); come pure, buona la prestazione dell'S&P 100 (+0,73%).
    Nell'S&P 500, buona la performance dei comparti materiali (+1,63%), beni di consumo secondari (+1,34%) e beni industriali (+1,33%). In fondo alla classifica, sensibili ribassi si sono manifestati nel comparto sanitario, che ha riportato una flessione di -0,54%.
    Tra i protagonisti del Dow Jones, Nike (+2,97%), Apple (+2,51%), Home Depot (+1,65%) e American Express (+1,50%).
    Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Merck, che ha chiuso a -1,24%.
    Discesa modesta per Johnson & Johnson, che cede un piccolo -0,79%.
    Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Constellation Energy (+4,43%), Zscaler (+3,00%), Datadog (+2,79%) e JD.com (+2,62%).
    Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Moderna, che ha chiuso a -7,14%.
    Preda dei venditori Dexcom, con un decremento del 2,39%.
    Si concentrano le vendite su Intuitive Surgical, che soffre un calo dell'1,97%.
    Vendite su Align Technology, che registra un ribasso dell'1,94%.
    Tra i dati macroeconomici rilevanti sui mercati statunitensi:

    Martedì 20/09/2022
    14:30 USA: Apertura cantieri (atteso 1,45 Mln unità; preced. 1,45 Mln unità)
    14:30 USA: Permessi edilizi (atteso 1,61 Mln unità; preced. 1,67 Mln unità)

    Mercoledì 21/09/2022
    16:00 USA: Vendita case esistenti, mensile (preced. -5,9%)
    16:00 USA: Vendita case esistenti (atteso 4,7 Mln unità; preced. 4,81 Mln unità)
    16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso 833K barili; preced. 2,44 Mln barili)

    Giovedì 22/09/2022

    14:30 USA: Partite correnti, trimestrale (atteso -261,4 Mld $; preced. -291,4 Mld $)
    14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 218K unità; preced. 213K unità).

    Ocugen Inc
    $2.13
    1.84%
    -0.040 Today
    After Hours:$2.12
    (0.47%)-0.010
    Closed: Sep 19, 7:59:34 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax, Inc.
    $28.43
    6.51%
    -1.98 Today
    After Hours:$28.15
    (0.98%)-0.28
    Closed: Sep 19, 7:59:35 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Sorrento Therapeutics Inc
    $1.78
    4.81%
    -0.090 Today
    After Hours:$1.83
    (2.81%)+0.050
    Closed: Sep 19, 7:53:02 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 20/9/2022, 15:41
     
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    Dark web, Italia 14esima al mondo per dati rubati
    Lazio e Lombardia le regioni più colpite, +44% sul semestre 2021

    Le attività degli hacker stanno continuando con grande intensità nel 2022.
    L'Italia fa registrare un boom negativo nelle attività di furto di dati che si svolgono nel dark web, la porzione di internet accessibile con programmi specifici e dove regna l'anonimato.
    Nel nostro Paese gli esperti di Crif, azienda che si occupa di informazioni creditizie e di business information, hanno evidenziato oltre 780.000 segnalazioni di furti nella prima metà del 2022, pari ad un aumento del +44,1% rispetto al semestre precedente.
    Numeri che pongono l'Italia al 14esimo posto al mondo per informazioni sottratte dal dark web, come si evince dall'ultima edizione dell'Osservatorio Cyber di Crif. Le regioni in cui vengono allertate più persone sono il Lazio (21,5%), la Lombardia (13,4%) e la Campania (7,8%). La provincia di Roma da sola arriva a coprire il 18,8% dei casi totali, seguita da Milano (5,8%), Napoli (5,0%) e Torino (4,1%). La maggior parte dei profili violati riguardano account di posta elettronica (27,0%) e siti di intrattenimento (21,0%).
    "I dati dell'Osservatorio cyber ci fanno riflettere sui rischi relativi alla circolazione dei nostri dati online" afferma Beatrice Rubini, Executive Director di Crif. "In particolare, i dati di contatto diventano sempre più appetibili per i frodatori, rendendo possibili truffe e furti di identità". Le password restano tra le informazioni più a rischio. In Italia, tra le più comuni rintracciate sul dark web, Crift menziona "andrea", "francesco" e "alessandro", e nomi di squadre di calcio come "juventus" e "napoli". "Cosa fare per proteggere i nostri dati personali? Bisogna prestare particolare attenzione alle e-mail e ai messaggi che riceviamo ogni giorno, allenandosi a riconoscere i tentativi di truffe e phishing" concludono gli esperti. "È importante non cliccare sui link contenuti nelle email o negli sms sospetti, e soprattutto non rispondere fornendo dati personali a messaggi apparentemente inviati dalla nostra banca o da un'altra azienda, controllando sempre il numero di telefono o l'indirizzo email del mittente".
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    Acqua, gestori investiranno 10 miliardi contro siccità e sprechi
    I gestori italiani del servizio idrico investiranno circa 10 miliardi di euro nei prossimi anni per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici e migliorare l'efficienza della rete. In particolare, 3 miliardi di euro saranno investiti nel Sud e nelle Isole, 4 miliardi di euro al Centro e 3 miliardi di euro al Nord; di questi, oltre il 50% (circa 5,2 miliardi) verrà investito nel triennio 2022-2024. Sono i i dati che emergono dal rapporto "Acqua, investimenti e climate change", realizzato da Utilitalia in occasione del Festival dell'Acqua in corso a Torino.
    Tra gli investimenti in programma, poco più di 6,5 miliardi di euro sono destinati a interventi nei servizi di adduzione e distribuzione, circa 2,5 miliardi sono ripartiti equamente tra i segmenti di fognatura e depurazione, mentre la quota restante (circa 1 miliardo di euro) è destinata ad interventi negli altri segmenti della filiera tra cui captazione, potabilizzazione e dissalazione.
    La realizzazione di tali interventi comporterà una maggiore quantità di acqua disponibile - intesa come acqua recuperata o come acqua supplementare prodotta - stimata in circa 620 milioni di metri cubi.
    Sono circa mille i progetti che i gestori hanno in cantiere: si tratta di nuovi serbatoi, nuovi approvvigionamenti, riutilizzo delle acque reflue, riduzione delle dispersioni e interconnessioni tra acquedotti, ampliamento della rete fognaria e ammodernamento degli impianti di depurazione.

    "Gli eventi siccitosi e quelli alluvionali hanno ormai una ricorrenza ciclica, pertanto devono essere affrontati con interventi e processi strutturali sostenibili nel lungo periodo", ha affermato Michaela Castelli, presidente di Utilitalia, la federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche.
    "Parliamo di maggiori sistemi di accumulo, produzione di risorse idriche complementari, di infrastrutture che favoriscano soluzioni orientate al riuso delle acque e di interventi sui sistemi di irrigazione e produzione - ha aggiunto - il tutto rafforzando la governance in un'ottica industriale, creando maggiori sinergie con altri usi e provvedendo ad una corretta ripartizione dei costi".
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    Gas, l'Algeria assicura l'Italia: saranno forniti i volumi concordati
    Le forniture di gas dell'Algeria all'in Italia ammonteranno a circa 25,2 miliardi di metri cubi nel 2022, in aumento di oltre il 20% rispetto ai 20,9 miliardi di metri dell'anno scorso. Lo ha affermato in un'intervista a Bloomberg Toufik Hakkar, amministratore delegato della società energetica statale Sonatrach. "Le prospettive di fornitura del mercato italiano, ma anche dei mercati collegati all'Italia sono promettenti", ha affermato Hakkar, aggiungendo che prevede volumi aggiuntivi "nelle prossime settimane".
    Le parole di Hakkar seguono indiscrezioni di stampa dei due paesi, secondo cui Sonatrach farebbe fatica a reperire i volumi aggiuntivi di gas naturale promessi dall'Algeria all'Italia e l'accordo tra i due paesi potrebbe non essere attuato nei tempi previsti.
    Il volume di gas pompato in Italia con contratti a lungo termine sarà di circa 21,6 miliardi di metri cubi quest'anno, mentre è probabile che l'importo venduto con transazioni spot ammonterà a 3,6 miliardi di metri cubi, ha spiegato il numero uno dell'azienda di stato africana. "Sonatrach rassicura i suoi clienti italiani sulla sua capacità di fornire i volumi contrattualizzati per l'intero periodo contrattuale", ha aggiunto Hakkar.
    Intanto, il ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani ha confermatoche il decreto che prevede la fissazione del tetto al prezzo del gas (price cap) alle imprese dovrebbe essere firmato "la prossima settimana dopo le elezioni".
    Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha invece sollecitato a fare di più, soprattutto a livello europeo. "Come l'Italia sostiene da tempo, l'Unione europea deve imporre un tetto al prezzo delle importazioni di gas, anche per ridurre ulteriormente i finanziamenti che mandiamo alla Russia. L'Europa deve sostenere gli Stati membri mentre questi sostengono Kiev"; ha detto all'Assemblea generale dell'ONU.
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    UniCredit, avvio della seconda tranche del buy-back 2021
    UniCredit ha comunicato di aver definito le modalità attuative per l’esecuzione della seconda tranche del programma di acquisto di azioni proprie per un ammontare massimo pari a un miliardo di euro e per un numero di azioni ordinarie UniCredit non superiore a 200.000.000 (pari a circa il 9,89% del capitale). La seconda tranche del programma di buy-back 2021 è stata autorizzata dalla BCE.
    Le azioni ordinarie UniCredit che verranno acquisite nell’ambito della seconda tranche del programma di buy-back 2021 verranno annullate.
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    Salcef Group ottiene due nuovi contratti in Romania
    Salcef Group - società quotata all’Euronext Milan e attiva nella manutenzione e costruzione di infrastrutture ferroviarie - ha comunicato che la controllata Salcef è aggiudicataria di due accordi quadro con la Compagnia Nazionale delle Ferrovie della Romania (CFR), per il rinnovamento dell’armamento ferroviario nelle aree regionali di Timișoara (Lotto 3) e Cluj (Lotto 4).
    L’importo complessivo delle commesse può variare, in base alle esigenze operative del cliente, da un minimo di circa 70 milioni di euro ad un massimo di circa 235 milioni di euro. La conclusione dei lavori è prevista per il 2026.
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    ENI, acquistate 2,25 milioni di azioni proprie il 12 settembre 2022
    Nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie deliberata dall’assemblea dell’11 maggio 2022, nil 12 settembre 2022 ENI ha acquistato 2,25 milioni di azioni proprie, al prezzo medio ponderato di 11,9517 euro per azione. Il controvalore complessivo dell'operazione ammonta a 26,88 milioni di euro.
    A partire dall’avvio del programma, ENI ha acquistato un totale di circa 83,06 milioni di azioni, pari al 2,33% del capitale, per un controvalore complessivo di 992,74 mlioni di euro.
    A seguito degli acquisti effettuati fino al 12 settembre 2022, considerando le azioni proprie già in portafoglio e l’annullamento di 34.106.871 azioni proprie deliberato dall’assemblea di ENI dell’11 maggio 2022, il Cane a sei zampe detiene 114.789.219 azioni proprie pari al 3,21% del capitale.
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    TamburiIP, sottoscritti gli accordi per il rafforzamento patrimoniale di Eataly
    Clubitaly, società di cui il maggiore azionista è TamburiIP - gruppo industriale diversificato, quotato al segmento STAR - ha sottoscritto gli accordi raggiunti per il rafforzamento strategico e patrimoniale di Eataly, che prevedono – in caso di superamento delle condizioni sospensive previste – l’ingresso nella compagine azionaria della capogruppo Eataly di una società del gruppo Investindustrial con una quota di maggioranza.
    Clubitaly, a seguito del superamento delle condizioni sospensive, al closing acquisirà un’ulteriore partecipazione in Eataly a condizioni tali da consentirle di abbassare sensibilmente il valore medio di carico, non cederà azioni Eataly e avrà il diritto ad una rappresentanza nel consiglio di amministrazione di Eataly.
    Per il management l’operazione prevista, oltre a consentire ad Eataly di beneficiare di ulteriori e rilevanti risorse finanziarie e manageriali, consentirà di procedere, e possibilmente accelerare, il piano di sviluppo del gruppo Eataly già programmato da anni, che era stato rinviato e parzialmente ridimensionato a causa delle conseguenze della pandemia.
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    Met.extra, i conti del primo semestre 2022
    La holding di partecipazioni Met.extra (ex TitanMet) ha chiuso il primo semestre del 2022 con un utile netto di circa 1,82 milioni di euro, rispetto al rosso di 8mila euro contabilizzato nella prima metà dello scorso anno.
    I ricavi sono aumentati a 25,6 milioni di euro da 282mila euro.
    A fine giugno 2022 l'indebitamento netto era pari a 9,23 milioni di euro, mentre il patrimonio netto era pari a 22,37 milioni di euro.
    Il management di Met.extra ha sottolineato che la strategia del gruppo sarà essenzialmente orientata nel rafforzare la propria presenza sul mercato.
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    Istat: cala produzione costruzioni, quarto mese consecutivo
    A luglio 2022 l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni registra la quarta flessione congiunturale consecutiva. I livelli produttivi si collocano in prossimità di quelli della fine dello scorso anno, comunque ben al di sopra di quelli prepandemici.
    Su base tendenziale - spiega l'Istat - la crescita della produzione grezza, seppure in rallentamento, prosegue ininterrotta da febbraio 2021.
    L'Istituto di statistica stima a luglio che l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni diminuisca del 3,0% rispetto a giugno 2022. Nella media del trimestre maggio – luglio 2022 la produzione nelle costruzioni diminuisce del 3,2% nel confronto con il trimestre precedente.
    Su base tendenziale, l’indice corretto per gli effetti di calendario cresce del 5,9% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 21 contro i 22 di luglio 2021), mentre l’indice grezzo registra una crescita del 2,3%.
    Nella media dei primi sette mesi del 2022, l’indice corretto per gli effetti di calendario aumenta del 15,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre l’indice grezzo cresce del 14,7%.
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    Digital360, i conti dei primi sei mesi del 2022
    Digital360 - società quotata all’Euronext Growth Milan e attiva nel settore della consulenza informatica - ha comunicato i risultati del primo semestre del 2022, periodo chiuso con ricavi per 24,51 milioni di euro, in aumento del 51% rispetto ai 16,2 milioni ottenuti nei primi sei mesi dello scorso anno. Il risultato finale (esclusa la quota di terzi) è stato positivo per circa 1,46 milioni di euro, rispetto agli 1,37 milioni di euro contabilizzati nei primi sei mesi del 2021; l’utile netto adjusted è stato pari a 2,6 milioni di euro.
    A fine giugno 2022 la posizione finanziaria netta era positiva per 2,4 milioni di euro, dai 3,1 milioni di inizio anno, nonostante le acquisizioni effettuate nel semestre.
    Il management di Digital360 si aspetta una buona chiusura dell’intero esercizio 2022, in linea con il budget pianificato per l’anno in corso.
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    La Germania nazionalizza Uniper: allo Stato il 98,5%. Supplemento gas dal primo ottobre
    Berlino: acquisizione necessaria per garantire energia
    Il governo tedesco ha annunciato l'atteso accordo per la nazionalizzazione di Uniper, principale importatore di gas russo, una operazione necessaria - ha spiegato Berlino - per garantire energia al Paese.
    In base all'intesa, il governo tedesco acquisirà la partecipazione detenuta da Fortum e sottoscriverà interamente un aumento di capitale da 8 miliardi di euro a 1,70 euro per azione. Lo stesso prezzo sarà riconosciuto a Fortum per le sue azioni.
    Al termine dell'operazione lo Stato avrà circa il 99% (il 98,5%) del capitale di Uniper. L'accordo prevede anche che Berlino subentri nella linea di credito fornita da Fortum a Uniper che consiste in 4 miliardi di euro di prestiti e altri 4 miliardi di euro di garanzie.
    Intanto il vicecancelliere tedesco Robert Habeck ha fatto sapere che il supplemento gas nel Paese verrà introdotto il primo ottobre.
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    OVS, i conti del primo semestre 2022/2023
    OVS ha comunicato i risultati finanziari del primo semestre dell’esercizio 2022/2023 (l’azienda chiude il bilancio il 31 gennaio), chiuso con ricavi per 705,8 milioni di euro, in aumento del 17,8% rispetto ai 599,2 milioni realizzati nel corrispondente periodo dello scorso esercizio. In forte miglioramento anche il margine operativo lordo rettificato, passato da 60,1 milioni a 82,3 milioni di euro (+36,9%); di conseguenza, la marginalità si è attestata all'11,7%. OVS ha terminato il primo semestre 2022/2023 con un utile netto rettificato di 31,9 milioni di euro, rispetto ai 13 milioni contabilizzati nei primi sei mesi dell’esercizio precedente.
    Nel solo secondo trimestre i ricavi sono aumentati del 9,8% a 405,9 milioni di euro, mentre il risultato ante imposte è stato positivo per 44,5 milioni di euro.
    A fine luglio 2022 l’indebitamento netto adjusted era pari a 228,7 milioni di euro, mentre il rapporto tra posizione finanziaria netta rettificata ed EBITDA rettificato degli ultimi 12 mesi era pari a 1,36. Nel periodo in esame le attività operative di OVS hanno generato un flusso di cassa di 3,4 milioni di euro.
    Il management di OVS prevede risultati full-year in significativo miglioramento rispetto al precedente esercizio.
    Inoltre, considerando da un lato i livelli correnti del prezzo dell’azione e l’andamento dei mercati finanziari, dall’altro la crescita dei risultati aziendali, l'azienda ritiene opportuno proseguire nel programma di acquisto di azioni proprie per un ulteriore ammontare di 20 milioni di euro.
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    Btp, tassi ai massimi dal 2013. Il titolo a 10 anni rende il 4,19% (Corriere della Sera)
    Il Corriere della Sera ha analizzato la recente performance dei Btp. Marco Sabella ha evidenziato che il rendimento dei titoli di stato italiani a dieci anni ha toccato un nuovo record del 4,19%, 11 centesimi in più rispetto alla precedente seduta.
    Il giornalista ha evidenziato che simili livelli non si vedevano dal 2013. Tuttavia l’aumento dei rendimenti ha coinvolto anche i titoli di stati tedeschi: di conseguenza lo spread è quindi rimasto stabile
    Secondo quanto scritto sul quotidiano, l'incremento è stato provocato da “i timori legati all’ipotesi di un terzo maxi aumento dei tassi Usa che la Fed potrebbe decidere nella riunione” del 21 settembre 2022. Il consensus degli analisti indica un aumento dei tassi di 75 punti base, anche se quancuno non esclude un incremento di 100 punti.
    È inoltre arrivato il via libera in Italia al DL Aiuti bis contenente lo stanziamento di 17 miliardi di euro a favore di famiglie e imprese contro il caro bollette e l’emergenza economica.
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    Cdp aspetta il nuovo governo per l’offerta sulla rete Tim (La Repubblica)
    Prima di formulare un’offerta non vincolante per la rete di Telecom Italia TIM, Cassa Depositi e Prestiti (CDP) vuole aspettare il nuovo governo. Lo ha scritto Sara Bennewitz su La Repubblica. Il consiglio di amministrazione di mercoledì 28 settembre “è troppo vicino alle elezioni - nota la giornalista - per affrontare un tema così importante e delicato come quello di un’offerta miliardaria per la rete di Telecom Italia TIM”, considerando che il prezzo continua a rappresentare un aspetto importante.
    “Pertanto Cdp - si legge ancora sul quotidiano - è orientata ad aspettare il placet del futuro governo”. La Repubblica ha ricordato che l’83% di CDP è controllata dal MEF e lo stesso vale per il 9,9%, di Telecom Italia TIM.
    Da riformulare anche i termini della lettera d’intenti con cui Open Fiber, CDP e la compagnia telefonica, insieme ai fondi esteri KKR e Macquarie avevano sottoscritto l’impegno (non vincolante) alla rete unica entro il 31 ottobre.
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    MEF, il 21 settembre 2022 effettuerà un concambio di 4 titoli di stato
    Il MEF ha comunicato che mercoledì 21 settembre 2022 effettuerà un’operazione di concambio presso la Banca d’Italia, con il metodo dell’asta marginale e con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità assegnata.
    Nel dettaglio, saranno offerti due titoli in emissione a fronte dell’acquisto di quattro titoli. I titoli in emissione saranno:

    BTP 01/04/2031
    BTP 01/08/2039

    I titoli ammessi al concambio (oggetto del riacquisto) saranno:

    CCTeu 15/07/2023
    BTP 20/09/2023
    CCTeu 15/12/2023
    BTP 15/01/2024
    L'importo nominale emesso del titolo non potrà eccedere i 2 miliardi di euro.
    All'operazione sono ammessi a partecipare al concambio esclusivamente gli "Specialisti in titoli di Stato".

    Il regolamento dell’operazione è fissato per il 23 settembre 2022.
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    Lagarde (BCE), fine rialzo tassi dipenderà da inflazione
    Alla BCE "non permetteremo che questa fase di alta inflazione si trasmetta ai comportamenti economici creando un problema di inflazione persistente. La nostra politica monetaria perseguirà un chiaro obiettivo: assolvere il nostro mandato di stabilità dei prezzi". Lo ha detto la presidente dell'Eurotower, Christine Lagarde, durante un discorso a Francoforte.
    Lagarde ha poi detto che la banca centrale europea deciderà sui prossimi rialzi dei tassi "riunione per riunione" e il tasso "terminale", cioè quello dove la BCE intende fermarsi, oltre che le dimensioni dei rialzi, "dipenderanno da come evolvono le prospettive d'inflazione. Non lasceremo che si crei un problema durevole di inflazione".
    "Quando l'inflazione resta elevata a lungo, la politica monetaria gioca un ruolo importante nell'assicurare che le aspettative d'inflazione restino ancorate mentre gli choc agiscono sull'economia" - ha detto ancora la numero uno della banca di Francoforte - aggiungendo che "se le aspettative si disancorano e innescano una spirale prezzi-salari, possono portare a un'inflazione persistente anche dopo che gli choc economici sono scomparsi".
    Lagarde ha poi lanciato un richiamo ai governi a concentrare le politiche di bilancio "sugli investimenti pubblici e sulla sostenibilità del debito", piuttosto che su "trasferimenti e consumi pubblici", scelta che "potrebbe accrescere le spinte inflazionistiche".
    "Il modo in cui le politiche di bilancio sosterranno imprese e famiglie nel prossimo difficile inverno sarà importante per le dinamiche dell'inflazione - ha sottolineato -. Misure mirate, temporanee e puntuali sono necessarie per tutelare i redditi dei soggetti più vulnerabili, prevenendo al tempo stesso una perdita significativa di capacità produttiva in seguito a tagli alla produzione e fallimenti".
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    SIF Italia, i conti del primo semestre 2022
    SIF Italia - società attiva nella gestione e amministrazione di complessi immobiliari quotata sull'Euronext Growth Milan - ha comunicato i risultati finanziari del primo semestre del 2022, esercizio periodo con un valore della produzione di 4,24 milioni di euro, in aumento del 20% rispetto ai 3,52 milioni ottenuti nella prima metà dello scorso anno. L’utile netto è aumentato da 750mila euro a oltre 990mila euro.
    A fine gugno 2022 la posizione finanziaria netta era positiva per 2,91 milioni di euro, rispetto 2,85 milioni di inizio anno.
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    ONU, Draghi ai giovani: "Dobbiamo fare presto e meglio sul clima"
    All'Assemblea generale delle Nazioni Unite alle 21 (ora locale) l'ultimo discorso di Draghi da premier
    "Sono pienamente consapevole delle vostre aspettative e della vostra grande fame di cambiamento. Entrambi sono estremamente benvenuti: dobbiamo fare di meglio, più velocemente". È quanto ha affermato il presidente del Consiglio Mario Draghi nell'intervento di saluto al secondo appuntamento del Youth4Climate, che riunisce 150 giovani da tutto il mondo, a margine dell'assemblea generale dell'Onu a New York.
    "Contiamo su di voi per aiutarci a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e ad attuare l'Accordo di Parigi. La vostra connessione con le comunità, la vostra capacità di trovare soluzioni innovative, la vostra determinazione a costruire società più sostenibili – ha aggiunto Draghi – sono oggi più che mai necessarie. Sulla scia del successo dello scorso anno, abbiamo deciso di rendere l'incontro un evento annuale, in stretta collaborazione con le Nazioni Unite. Sono orgoglioso di annunciare che l'Italia co-guida l'hub d'azione globale Youth4Climate, in collaborazione con il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite. Sarà un ottimo modo – ha sottolineato il premier – per connettere i giovani leader del clima con i responsabili politici, per assicurarvi di continuare a svolgere un ruolo attivo nelle discussioni politiche sul cambiamento climatico. Miriamo anche a creare nuove opportunità per voi per espandere la vostra rete, sviluppare le vostre idee, far crescere i vostri progetti".
    Agire senza "ambiguità" davanti alle autocrazie e perseguire la pace in Ucraina continuando a difendere il suo popolo sono alcuni dei messaggi lanciati da Draghi nelle prime 24 ore a New York. Ricevendo il premio come "statista dell'anno" dalla Appeal of Conscience Foundation del rabbino Arthur Schneier, davanti a un parterre di rappresentanti delle istituzioni e del mondo finanziario, Draghi ha sottolineato la necessità di mantenere saldo l'asse euroaltantico della collocazione internazionale dell'Italia e di contribuire a dare quelle risposte globali alle crisi che abbiamo davanti: la guerra, l'energia, il cibo, il clima.
    Alle 21 circa di oggi, ora locale, (le 3 di notte italiane) al Palazzo di Vetro dell'Onu a New York è atteso l'intervento di Draghi. Quello pronunciato all'Assemblea generale delle Nazioni Unite sarà il suo ultimo discorso da premier italiano.
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    In calo la Borsa di New York aspettando la Fed
    Seduta al ribasso per la borsa di Wall Street mentre è scattato il conto alla rovescia per la decisione stasera sui tassi da parte della Federal Riserva al termine della due giorni di meeting di politica monetaria. Le aspettative degli analisti ormai scontate sono di un energico ritocco all'insù del costo del denaro di almeno 75 punti percentuali, mentre alcuni esperti sembrano prepararsi per un aumento di 100 punti percentuali, una mossa impensabile solo fino a pochi giorni fa. Tra l'altro gli economisti di Goldman Sachs hanno rivisto al rialzo le previsioni su quanto annuncerà la Fed: ora stimano una stretta monetaria di 75 punti base, rispetto al rialzo di 50 punti base atteso in precedenza.
    Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones è in calo (-1,01%) e si attesta su 30.706 punti in chiusura; sulla stessa linea, giornata negativa per l'S&P-500, che archivia la seduta a 3.856 punti, in calo dell'1,13%. In ribasso il Nasdaq 100 (-0,85%); sulla stessa tendenza, in rosso l'S&P 100 (-0,93%).
    Forte nervosismo e perdite generalizzate nell'S&P 500 su tutti i settori, senza esclusione alcuna. Tra i peggiori della lista dell'S&P 500, in maggior calo i comparti materiali (-1,90%), beni di consumo secondari (-1,69%) e telecomunicazioni (-1,61%).
    Tra i protagonisti del Dow Jones, Apple (+1,57%) e Boeing (+0,74%).
    I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Nike, che ha archiviato la seduta a -4,42%.
    Sotto pressione Caterpillar, che accusa un calo del 2,26%.
    Scivola Home Depot, con un netto svantaggio del 2,23%.
    In rosso Travelers Company, che evidenzia un deciso ribasso del 2,03%.
    Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Seagen (+1,84%), Apple (+1,57%), NetEase (+1,43%) e Moderna (+1,41%).
    Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Align Technology, che ha terminato le contrattazioni a -4,90%.
    Sensibili perdite per Match, in calo del 4,74%.
    Spicca la prestazione negativa di Lucid, che scende del 3,76%.
    Paypal scende del 3,58%.
    Tra le grandezze macroeconomiche più importanti dei mercati statunitensi:

    Mercoledì 21/09/2022

    16:00 USA: Vendita case esistenti, mensile (preced. -5,9%)
    16:00 USA: Vendita case esistenti (atteso 4,7 Mln unità; preced. 4,81 Mln unità)
    16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso 2,16 Mln barili; preced. 2,44 Mln barili)

    Giovedì 22/09/2022
    14:30 USA: Partite correnti, trimestrale (atteso -261,4 Mld $; preced. -291,4 Mld $)
    14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 218K unità; preced. 213K unità)
    16:00 USA: Leading indicator, mensile (atteso -0,1%; preced. -0,4%)

    Venerdì 23/09/2022

    15:45 USA: PMI manifatturiero (atteso 51,2 punti; preced. 51,5 punti).

    Dow Jones
    30,706.23
    -1.01%
    -313.45
    S&P 500
    3,855.93
    -1.13%
    -43.96
    Nasdaq
    11,425.05
    -0.95%
    -109.97
    Russell
    1,787.50
    -1.40%
    -25.34
    VIX
    27.16
    +5.43%
    +1.40

    Ocugen Inc
    $2.08
    2.35%
    -0.050 Today
    After Hours:$2.08
    (0.00%)0.00
    Closed: Sep 20, 7:59:33 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax, Inc.
    $27.46
    3.41%
    -0.97 Today
    After Hours:$27.36
    (0.36%)-0.100
    Closed: Sep 20, 7:51:48 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Vaxart Inc
    $2.31
    4.55%
    -0.11 Today
    After Hours:$2.30
    (0.43%)-0.0100
    Closed: Sep 20, 7:55:15 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 21/9/2022, 16:35
     
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    Terna, sottoscritte linee di credito per 200 milioni legate a indicatori ESG
    Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell'energia elettrica quotato su Euronext Milan, ha sottoscritto due distinti Credit Facility Agreement ESG linked da 100 milioni di euro ciascuno, per un ammontare complessivo di 200 milioni di euro. Le linee di credito avranno ciascuna una durata di 3 anni, con un tasso d'interesse legato anche all’andamento della performance di Terna relativamente a specifici indicatori ambientali, sociali e di governance (ESG), si legge in una nota.
    I due finanziamenti sono stati rispettivamente sottoscritti con Unicredit e Crédit Agricole Corporate and Investment Bank, Milan Branch.
    Le linee di credito consentono a Terna "di poter contare su una liquidità adeguata alla propria solidità finanziaria e confermano il forte impegno del gruppo nell’introduzione di un modello finalizzato a consolidare sempre di più la sostenibilità come leva strategica", viene sottolineato.
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    Digital360, CFO SIM aumenta target price e conferma Buy
    CFO SIM ha aumentato a 6,6 euro per azione (da 6,4 euro) il target price su Digital360, società quotata su Euronext Growth Milan che si pone l'obiettivo di accompagnare imprese e pubbliche amministrazioni nella comprensione e nell'attuazione della trasformazione digitale. Il giudizio sul titolo è stato confermato a "Buy". La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha annunciato un accordo vincolante per l'acquisizione della maggioranza della società X3 Media in Colombia e risultati del primo semestre in forte crescita (ricavi a +51% ed EBITDA a +34%).
    Gli analisti parlano di "un'eccezionale crescita organica unita al consolidamento delle società acquisite nella seconda metà del 2021 e all'inizio del 2022". A seguito del rilascio dei risultati dei primi sei mesi dell'anno e dell'acquisizione di Meridiana Italia e X3 Media, CFO SIM ha aumentato le stime su ricavi, EBITDA e utile netto per i prossimi anni.
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    Euro Zona, fiducia consumatori settembre peggiora a -28,8 punti
    Segnali di peggioramento per la fiducia dei consumatori europei. La stima flash dell'ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori è ancora negativo e mostra un indicatore che scivola a -28,8 punti a settembre rispetto ai -25 di agosto (dato rivisto da un preliminare di -24,9 punti). Le attese del mercato erano per un peggioramento fino a -25,8 punti.
    Nel complesso dell'Unione europea l'indicatore è pari a -29,9 punti, in diminuzione di 3,5 punti rispetto al mese precedente.
    Entrambi gli indicatori rinnovano così i loro record negativi.
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    Openjobmetis, informativa sul buy-back
    Openjobmetis, dal 12 al 16 settembre 2022, con riferimento al piano adottato con delibera approvata dall'Assemblea dei soci in data 19 aprile 2022 ed avviato dal Consiglio di Amministrazione con delibera del 19 aprile 2022, ha comunicato di aver acquistato 2.065 azioni proprie al prezzo medio di 7,6586 euro, per un controvalore pari a 15.815,07 euro.
    A seguito delle transazioni effettuate, l'agenzia per il lavoro detiene attualmente un totale di 349.700 azioni proprie, pari al 2,5503% del capitale sociale.
    Nel frattempo, in Borsa, Openjobmetis allunga il passo rispetto alla seduta precedente, portandosi a 7,79 euro.
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    Plenitude (ENI): nuova partnership per lo sviluppo di progetti eolici e fotovoltaici in Italia e Spagna
    Plenitude - società controllata al 100% da ENI - ha comunicato di aver avviato una nuova partnership con Infrastrutture per lo sviluppo di progetti solari ed eolici in Italia e Spagna, attraverso l’acquisizione del 65% di Hergo Renewables, società che detiene un portafoglio di progetti nei due paesi con una capacità complessiva di circa 1,5 GW. Infrastrutture manterrà il restante 35%.
    I lavori del primo progetto, l’impianto fotovoltaico di Montalto di Castro (VT) con una capacità di 37 MW, inizieranno già nelle prossime settimane e l’entrata in esercizio è prevista per la seconda metà del 2023.
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    Turchia, Banca centrale taglia tassi nonostante inflazione all'80%
    Il Comitato di politica monetaria (MPC) della Banca centrale turca (CBRT) ha deciso di ridurre il tasso ufficiale dal 13% al 12%, nonostante l'inflazione sia salita al +80,2% ad agosto, registrando il quindicesimo aumento mensile consecutivo e il nuovo record degli ultimi 24 anni.
    Il Comitato "prevede che il processo di disinflazione inizi sulla scia delle misure adottate e attuate in modo decisivo per rafforzare la stabilità finanziaria e dei prezzi sostenibile insieme alla risoluzione del conflitto regionale in corso", si legge nello statement rilasciato al termine del meeting.
    Il ciclo di allentamento monetaria, che secondo gli osservatori è dovuto alle pressioni del presidente Recep Tayyip Erdogan, è giudicato senza senso dal punto di vista economico-finanziario dagli economisti.
    "È importante che le condizioni finanziarie rimangano favorevoli per preservare lo slancio della crescita della produzione industriale e l'andamento positivo dell'occupazione in un periodo di crescenti incertezze sulla crescita globale e di crescente rischio geopolitico - viene sottolineato - Di conseguenza, il Comitato ha deciso di ridurre il tasso di policy di 100 punti base e ha valutato che il livello aggiornato del tasso di policy è adeguato alle attuali prospettive.
    La CBRT continuerà "a utilizzare con decisione tutti gli strumenti disponibili nell'ambito della strategia di liraization fino a quando indicatori forti non indicheranno un calo permanente dell'inflazione e l'obiettivo a medio termine del 5% non sarà raggiunto nel perseguimento dell'obiettivo primario della stabilità dei prezzi", è la conclusione.
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    Bank of England alza i tassi al 2,25%. Diminuisce stime inflazione
    Come da attese, il Comitato di politica monetaria (MPC) della Banca d'Inghilterra ha aumentato i tassi di interesse di 50 punti base, portando il costo del denaro a quota 2,25%. Si tratta del settimo rialzo dei tassi consecutivo. Nella riunione terminata il 21 settembre 2022, cinque membri hanno votato per aumentare il tasso bancario di 0,5 punti percentuali, tre membri hanno preferito aumentare il tasso bancario di 0,75 punti percentuali, al 2,5%, e un membro ha preferito aumentare il tasso bancario di 0,25 punti percentuali, al 2%.
    Il MPC ha anche votato all'unanimità per ridurre lo stock di titoli di Stato britannici acquistati, finanziati dall'emissione di riserve della banca centrale, di 80 miliardi di sterline nei prossimi dodici mesi, per un totale di 758 miliardi di sterline, in linea con la strategia definita nel verbale della riunione del MPC di agosto.
    Guardando avanti, il BoE ha affermato che "l'entità, il ritmo e la tempistica di eventuali ulteriori variazioni del tasso bancario rifletteranno la valutazione del Comitato sulle prospettive economiche e le pressioni inflazionistiche. Qualora le prospettive suggerissero pressioni inflazionistiche più persistenti, anche dovute a una domanda più forte, il Comitato risponderà con forza, se necessario".
    La Bank of England osserva che ci sono state alcune modeste notizie al ribasso sulla crescita sottostante del PIL del Regno Unito nel terzo trimestre del 2022 e è probabile che il livello di spesa dei consumatori abbia raggiunto il picco in questo trimestre. Sono anche emerse alcune indicazioni di un indebolimento della domanda di lavoro, sebbene il mercato del lavoro si sia ulteriormente irrigidito durante l'estate, con un'inattività sostanzialmente superiore alle attese. I prezzi dei servizi al consumo e i salari nominali hanno continuato a crescere più rapidamente del previsto, sebbene l'inflazione dei prezzi dei beni di base sia stata inferiore alle attese.
    Data l'Energy Price Guarantee (la misura introdotta dal Governo britannico per contenere le bollette), "è probabile che il picco dell'inflazione sia inferiore a quanto previsto nel rapporto di agosto, a poco meno dell'11% in ottobre", si legge nello statement rilasciato a fine riunione. Tuttavia, "le bollette energetiche aumenteranno ancora e, insieme agli effetti indiretti dei maggiori costi energetici, l'inflazione dovrebbe rimanere al di sopra del 10% nei prossimi mesi, prima di iniziare a diminuire", viene aggiunto.
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    BCE, pronti ad aumentare ancora tassi nei prossimi mesi
    Rischi e incertezza da inflazione, caro-energia e guerra
    Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea "si attende di aumentare ulteriormente i tassi di interesse nelle prossime riunioni, per frenare la domanda e mettere al riparo dal rischio di un persistente incremento delle aspettative d'inflazione". Lo riporta il Bollettino economico, spiegando che a settembre l'istituzione ha deciso di alzare i tassi di altri 75 punti base "perché l'inflazione seguita a essere di gran lunga troppo elevata ed è probabile che si mantenga su un livello superiore all'obiettivo per un prolungato periodo di tempo". La Bce punta a portare i tassi "a livelli che assicureranno un ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo del 2 per cento nel medio termine. Anche in futuro - aggiunge il bollettino - le decisioni sui tassi di riferimento saranno dipendenti dai dati e rifletteranno un approccio in base al quale tali decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione".
    Dopo il rafforzamento della prima metà dell'anno "i dati recenti indicano un considerevole rallentamento della crescita nell'area dell'euro, con l'economia che dovrebbe ristagnare nel prosieguo dell'anno e nel primo trimestre del 2023". Quanto ai rincari dell'energia "riducono il potere d'acquisto dei redditi delle famiglie e, sebbene si stiano attenuando, le strozzature dal lato dell'offerta continuano a frenare l'attività economica. Inoltre, la situazione geopolitica avversa, soprattutto l'aggressione ingiustificata dell'Ucraina da parte della Russia, si ripercuote sulla fiducia delle imprese e dei consumatori", aggiunge la Bce.
    Capitolo l'inflazione: ad agosto nell'area euro ha raggiunto il 9,1 per cento e "il vertiginoso aumento dei prezzi dei beni energetici e alimentari, le pressioni dal lato della domanda in alcuni settori dovute alla riapertura delle attività economiche e le strozzature dal lato dell'offerta continuano a sospingerla verso l'alto". "Le spinte sui prezzi hanno continuato a rafforzarsi e a diffondersi in tutta l'economia e nel breve periodo l'inflazione potrebbe aumentare ulteriormente. Quando le attuali determinanti dell'inflazione verranno gradualmente meno e la normalizzazione della politica monetaria produrrà i suoi effetti sull'economia e sul processo di formazione dei prezzi - prevede l'istituzione - l'inflazione si ridurrà". "I rischi per le prospettive di inflazione sono prevalentemente orientati al rialzo", dice ancora la Bce. "Come per la crescita, il rischio principale nel breve termine è rappresentato da un'ulteriore interruzione delle forniture di energia. Nel medio termine l'inflazione potrebbe rivelarsi più elevata delle aspettative a causa di un peggioramento persistente della capacità produttiva dell'economia dell'area dell'euro, di ulteriori rincari dei beni energetici e alimentari, di un incremento delle aspettative di inflazione al di sopra dell'obiettivo del Consiglio direttivo o di aumenti salariali maggiori del previsto. Tuttavia, un'eventuale diminuzione dei costi energetici o un indebolimento della domanda nel medio termine potrebbero ridurre le pressioni sui prezzi".
    La BCE evidenzia anche che "Il mercato del lavoro si dovrebbe indebolire a seguito del rallentamento economico, pur continuando nell'insieme a evidenziare una tenuta piuttosto buona". "Il mercato del lavoro - si legge - si è dimostrato solido, dando sostegno all'attività economica. Il numero di occupati è aumentato di oltre 600.000 unità nel secondo trimestre del 2022 e a luglio il tasso di disoccupazione è sceso al minimo storico del 6,6 per cento. Nel secondo trimestre del 2022 il totale delle ore lavorate e' ulteriormente aumentato, dello 0,6 per cento, superando i livelli pre-pandemia. In prospettiva, è verosimile che il rallentamento dell'economia induca, in qualche misura, un aumento del tasso di disoccupazione".
    Intanto, in una intervista rilasciata alla testata "t-online", è arrivato il monito lanciato da Isabel Schnabel, componente del Comitato esecutivo della Bce. Misure di sostegno pioggia da parte dei governi in questa fase con le politiche di bilancio "possono stimolare la domanda e spingere a rialzo l'inflazione". E alla Bce "potrebbe toccarci di far salire i tassi di interesse anche di più".
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    Moncler, le stime degli analisti per il 2022
    Moncler ha riportato le stime degli analisti relative alle previsioni sui dati finanziari dell'esercizio 2022 e aggiornate al 22 settembre 2022.
    Secondo il consensus elaborato dalle banche d'affari che seguono il titolo i ricavi dovrebbero registrare un aumento del 24% a 2,53 miliardi di euro (2,53 miliardi la precedente indicazione).
    Il risultato operativo reported è stimato a 758 milioni di euro, con una marginalità del 29,9%, mentre l'utile netto è indicato a 572 milioni di euro (567 milioni la precedente indicazione).
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    FOPE, +89% i ricavi nel primo semestre 2022
    FOPE - società quotata all’Euronext Growth Milan e attiva nel settore della gioielleria di alta gamma - ha preso visione dei risultati preliminari del primo semestre 2022, chiuso con ricavi per 27,7 milioni di euro, in crescita dell'89% rispetto ai 14,6 milioni ottenuti nella prima metà dello scorso anno.
    Il margine operativo lordo è aumentato a 6,6 milioni di euro, in crescita rispetto ai 2,4 milioni registrati nella prima metà del 2021. L'utile netto era pari a 4,7 milioni di euro, in crescita rispetto al milione di euro del primo semestre 2021.
    La posizione finanziaria netta era pari a 0,2 milioni di euro, rispetto agli 1,9 milioni di inizio anno.
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    Carburanti, prezzi in calo
    Scendono ancora i prezzi sulla rete carburanti. Con le quotazioni internazionali che hanno chiuso ieri in lieve salita sulla benzina e stabili sul diesel, le compagnie restano ferme non intervenendo sui prezzi raccomandati. Medie sempre in discesa per i prezzi praticati alla pompa che recepiscono i tagli degli ultimi giorni.
    In base all'elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all'Osservaprezzi del Mise aggiornati alle 8 di ieri 21 settembre, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self è 1,680 euro/litro (1,684 il dato di ieri), con i diversi marchi compresi tra 1,666 e 1,689 euro/litro (no logo 1,677). Il prezzo medio praticato del diesel self va a 1,785 euro/litro (contro 1,791), con le compagnie tra 1,771 e 1,792 euro/litro (no logo 1,783).
    Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato è 1,830 euro/litro (1,835 il dato precedente), con gli impianti colorati che praticano prezzi tra 1,762 e 1,883 euro/litro (no logo 1,733). La media del diesel servito va a 1,931 euro/litro (contro 1,938), con i punti vendita delle compagnie che praticano prezzi medi compresi tra 1,865 e 1,992 euro/litro (no logo 1,837). I prezzi praticati del Gpl si posizionano tra 0,794 a 0,815 euro/litro (no logo 0,790). Infine il prezzo medio del metano auto si colloca tra 2,883 e 3,340 (no logo 2,868).
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    Softec, perdita 1° semestre sale a 510mila euro
    Softec ha chiuso il primo semestre coin ricavi netti pari ad 2,6 milioni di euro, in leggero calo rispetto ai 2,7% del 2021.
    Il risultato della gestione ordinaria è negativo per 166 mila euro e l'EBITDA negativo per 197 mila euro ( era negativo per 254 mila al 3 giugno 2021). L'EBIT è negativo per 519 mila euro.
    Il risultato netto del periodo è negativo per 510 mila euro e si confronta con una perdita di 431 mila nel primo semestre 2021.
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    Fed alza tassi di interesse di 75 punti base come atteso
    La Federal Reserve, come ampiamente atteso, ha alzato i tassi di interesse di tre quarti di punto, portando l'intervallo indicativo sui Fed Funds al 3-3,25% e prevedendo ulteriori aumenti dei tassi in futuro. E' quanto deciso dal Federal Open Market Committee al termine della due giorni di politica monetaria, nel tentativo di frenare l'inflazione e raggiungere il target del 2% nel lungo periodo.
    La decisione di alzare ancora i tassi è stata assunta all'unanimità dai dodici membri del FOMC, inclusi il Presidente Jerome Powell ed il vicepresidente John Williams. Nello stesso tempo, il Board ha assicurato che continuerà a ridurre gli asset in portafoglio in linea con il piano di riduzione del bilancio annunciato a maggio scorso.
    Gli indicatori recenti - si legge nello statement - segnalano una crescita modesta dei consumi e della produzione. Gli aumenti di posti di lavoro però si confermano robusti ed il tasso di disoccupazione è ai minimi. L'inflazione rimane elevata, riflettendo gli squilibri dell'offerta e della domanda legati alla pandemia, l'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e dell'energia e le più ampie pressioni sui prezzi.
    La guerra della Russia contro l'Ucraina - si sottolinea - sta causando enormi difficoltà umane ed economiche, sta creando un'ulteriore pressione al rialzo sull'inflazione e pesando sull'attività economica globale.
    Nell'assumere le decisioni appropriate di politica monetaria, il FOMC assicura che continuerà a monitorare le prospettive economiche e si dice disposto ad adeguare l'orientamento della politica monetaria qualora emergessero rischi che possano impedire il raggiungimento degli obiettivi. Le valutazioni - precisa - terranno conto di un'ampia gamma di informazioni, compresi i dati sulla salute pubblica, le condizioni del mercato del lavoro, le pressioni inflazionistiche e le aspettative di inflazione e gli sviluppi finanziari e internazionali.
    La Fed ha pubblicato questa sera anche le nuove proiezioni di crescita ed inflazione, rivedendo al ribasso la crescita del PIL 2022 allo 0,2% (dall'1,7% precedente) ed indicando una crescita dell'1,2% nel 2023 e dell'1,7% nel 2024. Il tasso di disoccupazione è atteso al 3,8% quest'anno ed al 4,4% nei due anni successivi. L'inflazione è stata rivista al rialzo al 5,4% dal 5,2% nel 2022 al 2,8% nel 2023 ed al 2,3% nel 2024. Sulla base di queste previsioni, i tassi di interesse sono attesi al 4,4% nel 2022 al 4,6% nel 2023 ed al 3,9% nel 2024.
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    Wall Street in rosso dopo la Fed
    Wall Street chiude in calo dopo la decisione della Fed sui tassi. A New York, forte calo del Dow Jones (-1,7%), che ha toccato 30.184 punti; sulla stessa linea, l'S&P-500 è crollato dell'1,71%, scendendo fino a 3.790 punti.
    In netto peggioramento il Nasdaq 100 (-1,8%); sulla stessa linea, pessimo l'S&P 100 (-1,76%).
    Nell'S&P 500, non si salva alcun comparto. Tra i peggiori della lista dell'S&P 500, in maggior calo i comparti beni di consumo secondari (-2,37%), telecomunicazioni (-2,29%) e materiali (-2,20%).
    Unica tra le Blue Chip del Dow Jones a riportare un sensibile aumento è Wal-Mart (+0,91%).
    I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Caterpillar, che ha archiviato la seduta a -3,42%.
    In rosso American Express, che evidenzia un deciso ribasso del 3,11%.
    Spicca la prestazione negativa di JP Morgan, che scende del 2,88%.
    Walt Disney scende del 2,86%.
    Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Illumina (+1,78%), Kraft Heinz (+1,47%), Lucid (+1,43%) e Verisign (+1,14%).
    Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Marriott International, che ha terminato le contrattazioni a -5,63%.
    Sessione nera per Pinduoduo Inc Spon Each Rep, che lascia sul tappeto una perdita del 5,46%.
    In perdita Baidu, che scende del 5,22%.
    Pesante JD.com, che segna una discesa di ben -5,05 punti percentuali.
    Tra le grandezze macroeconomiche più importanti dei mercati statunitensi:

    Giovedì 22/09/2022
    14:30 USA: Partite correnti, trimestrale (atteso -260,6 Mld $; preced. -291,4 Mld $)
    14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 218K unità; preced. 213K unità)
    16:00 USA: Leading indicator, mensile (atteso -0,1%; preced. -0,4%)

    Venerdì 23/09/2022
    15:45 USA: PMI manifatturiero (atteso 51,2 punti; preced. 51,5 punti)
    15:45 USA: PMI servizi (atteso 45 punti; preced. 43,7 punti)
    15:45 USA: PMI composito (preced. 44,6 punti).

    Dow Jones
    30,183.78
    -1.70%
    -522.45
    S&P 500
    3,789.93
    -1.71%
    -66.00
    Nasdaq
    11,220.19
    -1.79%
    -204.86
    Russell
    1,762.16
    -1.42%
    -25.35
    VIX
    27.99
    +3.06%
    +0.83

    Ocugen Inc
    $1.93
    7.21%
    -0.15 Today
    After Hours:$1.93
    (0.00%)0.00
    Closed: Sep 21, 7:48:06 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax, Inc.
    $25.87
    5.79%
    -1.59 Today
    After Hours:$25.90
    (0.12%)+0.030
    Closed: Sep 21, 7:59:00 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 22/9/2022, 18:39
     
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    MEF, in asta 5 miliardi di BOT 6 mesi il 28 settembre
    Il Ministero dell'economia e delle finanze (MEF) ha annunciato l'emissione di 5 miliardi di euro di BOT 6 Mesi. I titoli (ISIN: IT0005508244) hanno scadenza 31/03/2023. I titoli vanno in asta mercoledì 28 settembre. La data di regolamento è venerdì 30 settembre.
    In scadenza il 30 settembre 2022 ci sono 5 miliardi di euro di BOT 6 Mesi.
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    Civitanavi Systems, i conti del 1° semestre 2022
    Civitanavi Systems - società attiva nella progettazione, sviluppo, produzione e commercializzazione di sistemi di navigazione e stabilizzazione inerziali, quotata all’Euronext Milan - ha diffuso i risultati finanziari del 1° semestre 2022.
    L'azienda ha terminato il periodo in esame con ricavi per 13,56 milioni di euro, in crescita del 35% rispetto ai 10,01 milioni ottenuti nella prima metà dlelo scorso anno. In aumento anche il margine operativo lordo adjusted, che è cresciuto del 123%, passando da 1,8 milioni a 4 milioni di euro, di conseguenza, la marginalità è salita al 29%. Civitanavi Systems ha chiuso il semestre con un utile netto di 2,03 milioni di euro, rispetto agli 894mila euro contabilizzati nella prima metà dello scorso anno.
    A fine giugno 2022 la posizione finanziaria netta era diventata positiva per 24,1 milioni di euro, rispetto al valore negativo di 2,85 milioni di inizio anno. Il flusso di cassa del periodo pari a 27,6 milioni di euro è riconducibile principalmente all’effetto combinato dell’incremento delle “Liquidità” per 25,1 milioni grazie alla capacità della società di generare cassa e alla raccolta realizzata in sede di quotazione al mercato Euronext Milan avvenuta nel mese di febbraio 2022 pari a 22 milioni di euro al netto delle commissioni di collocamento.
    Sempre a fine giugno 2022 il portafoglio ordini era pari a 14,3 milioni di euro.
    Il management di Civitanavi Systems prevede nel 2022 ricavi in crescita sostenuti dallo sviluppo di attività a backlog su programmi e da un buon flusso di nuovi ordinativi. La redditività è prevista su buoni livelli anche grazie alle iniziative di ottimizzazione dei processi industriali e al miglioramento della competitività dei prodotti principali, pur risentendo delle difficoltà riscontrate nella disponibilità sul mercato delle materie prime critiche.
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    Ilpra, i risultati finanziari dei primi sei mesi del 2022
    Ilpra - società quotata all'Euronext Growth Milan e attiva nel settore del packaging - ha comunicato i risultati finanziari del primo semestre 2022, periodo chiuso con un valore della produzione di 26,3 milioni di euro, in aumento del 20,6% rispetto ai 21,8 milioni ottenuti nella prima metà dell’anno precedente, principalmente per effetto dell’incremento del magazzino (per 3,6 milioni). I ricavi sono aumentati del 6,1% a 21,53 milioni. Al contrario, l’utile netto (esclusa la quota di terzi) è sceso da 2,14 milioni a 2,05 milioni di euro, in conseguenza all'aumento dei costi per materie prime.
    A fine giugno 2022 la posizione finanziaria netta era negativa per 85mila euro, rispetto al valore positivo di 3,39 milioni di inizio anno.
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    Petrolio scende ai minimi da gennaio per prospettive recessione
    I prezzi del petrolio scendono ai minimi da gennaio, con il WTI che buca la soglia psicologica degli 80 dollari, con l'intensificarsi delle prospettive di recessione sui due lati dell'Oceano. I benchmark del greggio mettono anche a segno la quarta settimana consecutiva in ribasso, influenzati dalle decisioni delle banche centrali di tutto il mondo, sempre più disposte a tollerare un rallentamento economico per riportare l'inflazione su livelli accettabili.
    Alle 17.05 (ora italiana), i future sul greggio Brent di novembre hanno raggiunto gli 85,98 dollari al barile, in diminuzione di 4,48 dollari o del 4,95%. I future sul greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) di novembre scambiano in calo di 4,81 dollari, o del 5,76%, a 78,68 dollari al barile.
    Ad influire sulle attese di recessione è stato soprattutto l'atteggiamento hawkish della FED, che questa settimana ha deciso di aumentare il livello dei tassi d'interesse di 75 punti base, fino al livello compreso tra il 3% e il 3,25%. "Nel corso dell’ultima riunione del FOMC Powell ha sottolineato come il percorso verso la stabilità dei prezzi implichi un periodo prolungato di crescita inferiore al trend e un aumento del tasso di disoccupazione - ha fatto notare Jeffrey Cleveland, Chief Economist di Payden & Rygel - Il FOMC sembra aspettarsi che l'inflazione venga "schiacciata" da una recessione".
    Un altro fattore che spinge il greggio al ribasso è la forza del dollaro, che rende meno convenienti gli acquisti di materie prime. L'US dollar index, un indice del valore del dollaro statunitense in relazione a un paniere di valute straniere, è salito ai massimi degli ultimi 20 anni nella giornata odierna.
    Se il greggio dovesse diminuire ulteriormente, l'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) potrebbe essere costretta a tagliare la produzione, ha affermato il ministro del petrolio nigeriano Timipre Sylva. La versione allargata del cartello (ovvero la cosiddetta OPEC+) all'inizio di questo mese ha concordato la prima riduzione dell'offerta in più di un anno.
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    DiaSorin, Millennium International Management amplia la posizione ribassista
    Dal 22 settembre, Millennium International Management ha incrementato lo short selling su DiaSorin dallo 0,57% allo 0,61%. Lo si apprende dalle comunicazioni della Consob relative alle posizioni nette corte.
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    Giglio.com riduce la perdita nel primo semestre 2022
    GIGLIO.COM, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore della vendita online per la moda di lusso multimarca, ha chiuso il primo semestre del 2022 con ricavi delle vendite e delle prestazioni pari a 22 milioni di euro, in crescita del 45% rispetto al primo semestre del 2021. Il secondo trimestre, durante il quale il Gross Merchandise Value è cresciuto del 47%, ha confermato e superato la crescita del primo (+41%) nonostante la forte instabilità macroeconomica.
    L'EBITDA è stato pari a -1 milione di euro, con incidenza sui ricavi pari a -4,8% e in miglioramento rispetto al primo semestre del 2021, quando la società aveva registrato un -8,9%. Ad incidere positivamente rispetto al 2021 sono l’ottimizzazione dei costi di trasporto e logistica e l’aumento della marginalità delle vendite, sottolinea la società. Il risultato netto è stato pari a -1,6 milioni di euro, rispetto a -1,8 milioni di euro del primo semestre del 2021.
    "A trainare i risultati sono ancora una volta i mercati internazionali che, grazie a investimenti mirati, rafforzano il nostro posizionamento come luxury fashion destination globale", ha commentato l'AD Giuseppe Giglio.
    "Ci muoviamo in un contesto macroeconomico che richiede prudenza, la lungimiranza delle nostre scelte ci ha permesso sia di consolidare l'importante crescita nei ricavi registrati nell'ultimo anno, sia di raggiungere una significativa ottimizzazione dei costi, fattore chiave per un miglioramento così evidente degli indici di profittabilità", ha aggiunto.
    La Posizione Finanziaria Netta al 30 giugno 2022 è pari complessivamente a +8,4 milioni di euro, rispetto a +12 milioni di euro al 31 dicembre 2021. Tale risultato è ampiamente dall'ulteriore incremento dei crediti tributari/IVA, nonché dalla diminuzione dei debiti verso fornitori rispetto al 31 dicembre 2021, particolarmente incidenti in quella data come diretta conseguenza delle vendite di novembre e dicembre, spinte dagli appuntamenti di shopping come il Black Friday e il Natale.
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    Clabo, ricavi semestrali superano 30 milioni. Aumento costi pesa su margini
    Clabo, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore delle vetrine espositive professionali per gelaterie, pasticcerie, bar, caffetterie e hotel, ha chiuso il primo semestre del 2022 con valore della produzione pari a 30,7 milioni di euro, in crescita del 18,6% rispetto al 30 giugno 2021. Il segmento BPG (barpasticceria-gelateria) si attesta a 15,5 milioni di euro (+8,2%), mentre si conferma la ripresa del mercato Ho.Re.Ca. e la forte crescita del canale Food Retail trainata dalle vendite in nord America, attestandosi a 11,8 milioni di euro e segnando un +39,2%.
    L'EBITDA è stato di 3,3 milioni di euro (3,7 milioni al 30/06/2021 comprensivo del contributo straordinario per 0,8 milioni) e l'EBITDA margin al 10,8%. Il forte incremento dei prezzi di acquisto dei materiali ha provocato un aumento della loro incidenza sui Ricavi Totali di quasi 5 punti percentuali. Il risultato netto è stato di -0,3 milioni di euro, contro i 0,6 milioni al 30/06/2021.
    "Siamo soddisfatti dei risultati conseguiti dal gruppo in un contesto globale molto complesso - ha commentato il presidente Pierluigi Bocchini - Si conferma il percorso di crescita con ottime performance del mercato US e italiano, e soprattutto la capacità di mantenere una buona redditività con EBITDA margin a doppia cifra (10,8%) e, non considerando il contributo straordinario di 836 mila euro, in crescita rispetto al primo semestre 2021".
    "Anche in considerazione dell'ottimo andamento degli ordinativi, che ad agosto hanno registrato un incremento progressivo del 15% rispetto all'anno precedente, siamo confidenti di raggiungere il target di ricavi di 52-55 milioni di euro a fine esercizio già comunicato", ha aggiunto.
    La Posizione Finanziaria Netta è pari a 44,2 milioni di euro (41,4 milioni al 31 dicembre 2021) comprensiva di effetto IFRS 16 pari a 5,9 milioni e di debiti di natura non finanziaria oltre 12 mesi (circolare ESMA 05/21) pari a 1,3 milioni.

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    Comal, sottoscritto contratto per realizzazione impianto fotovoltaico
    Comal - società quotata all'Euronext Growth Milan e attiva nel settore dell’impiantistica per la produzione di energia da fonte solare - ha comunicato di aver concluso un nuovo contratto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico a terra da 80 MWp. L'importo della commessa è di oltre 19 milioni di euro.
    L’impianto sarà realizzato ad Augusta in provincia di Siracusa. Il progetto sarà avviato entro fine 2022 e sarà completato entro agosto 2023.
    Il nuovo contratto porta il portafoglio ordini di Comal a circa 280 milioni di euro per il biennio 2023-2024.
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    Homizy, approvate le modifiche per l'adesione al SIIQ
    L'assemblea dei soci di Homizy - società operante nel settore del build to rent nella formula del co-living, quotata all’Euronext Growth Milan - ha approvato le modifiche statutarie proposte dal consiglio di amministrazione finalizzate all’adesione al regime fiscale previsto per SIIQ.
    Il regime prevede l’esenzione dall’IRES e dall’IRAP del reddito dell’impresa derivante dall’attività di locazione incluso il reddito derivante da dividendi e plusvalenze relativi a SIIQ e SINQ e determinati fondi immobiliari nonché da plusvalenze relative ad immobili destinati alla locazione.
    L’adesione al regime vedrà il gruppo Homizy mantenere l’attuale struttura. Con l’esito favorevole della delibera assembleare, la società procederà con l’esercizio dell’opzione fiscale, che decorrerà a partire dal 1° ottobre 2022.
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    Istat rivede al rialzo stima crescita PIL 2021 al 6,7%
    Deficit/PIL confermato a -7,2%; escludendo spesa per interessi -3,7%
    L'Istat ha rivisto al rialzo la crescita dell'economia per il periodo 2019-2021, confermando il forte recupero registrato nel 2021 con un tasso di crescita del PIL del 6,7% (una revisione al rialzo di 0,1 punti percentuali rispetto alla stima di aprile 2022), a fronte di un calo del 9% registrato nel 2020.
    Il PIL ai prezzi di mercato nel 2021 era pari a 1.782 miliardi di euro, con una revisione al rialzo di 6,6 miliardi rispetto alla stima di aprile scorso, mentre per il 2020, il livello del PIL è stato rivisto verso l’alto di 3,6 miliardi di euro.
    Gli investimenti fissi lordi nel 2021 sono aumentati in volume del 16,5%, i consumi finali nazionali del 4,2%, le esportazioni di beni e servizi del 13,4% e le importazioni del 14,7%.

    Il valore aggiunto in volume è aumentato dell’11,5% nell’industria in senso stretto, del 21,6% nelle costruzioni e del 4,7% nel settore dei servizi, mentre è diminuito dell’1,3% nel settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca.
    Nel 2021, per l’insieme delle società non finanziarie la quota di profitto è pari al 41,0% ed il tasso di investimento è pari al 23,1%. Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici invece ha segnato un aumento del 3,7% in valori correnti ed il potere d'acquisto un incremento del 2,1%. Il contestuale aumento dei consumi privati (+6,9%), ha generato una flessione della propensione al risparmio delle famiglie passata al 13,1% dal 15,6% del 2020.
    Il rapporto deficit/PIL si è attestato nel 2021 a -7,2% (-9,5% nel 2020), invariato rispetto alla stima pubblicata ad aprile. Il saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) è pari a -3,7% del PIL.
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    Petrolio, settimana "no" con taglio offerta e super dollaro
    Il petrolio si avvia a chiudere la settimana in ribasso, anche se non sui minimi, di riflesso ad un effetto valutario e ad un razionamento dell'offerta. Questa mattina sul mercato continuo del Nymex, il future più prossimo sul Light crude scambia a 82,3 dollari al barile, con una limatura dello 0,8% rispetto alla chiusura di ieri, ma al di sopra del minimo settimanale di 81 dollari toccato nella giornata di lunedì. Il Brent invece è più stabile a 90,4 dollari al barile (-0,05%).
    A deprimere le quotazioni del greggio contribuisce innanzitutto un fattore valutario, legato al progressivo apprezzamento del dollaro, valuta in cui il petrolio viene scambiato. Il dollar index, che sintetizza l'andamento del dollaro rispetto ad un basket delle principali valute mondiali, guadagna oggi lo 0,3% a quota 111,4, netto rialzo rispetto a 109,4 di inizio settimana, per effetto del rialzo dei tassi operato dalla Fed.
    L'altro effetto disincentivo è legato al razionamento dell'offerta, posto che l'OPEC + ha deciso a inizio settembre di tagliare la produzione di 100mila barili, sorprendendo gli analisti che attendevano un altro aumento dell'output.

    Una telefonata fra il Presidente russo Vladimir Putin ed il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, nella giornata di ier,i ha confermato questa linea. "Sono state considerate le questioni del coordinamento russo-saudita - spiega il Cremlino in una nota - al fine di garantire la stabilità del mercato petrolifero mondiale. Entrambe le parti hanno apprezzato molto gli sforzi nell'ambito dell'Opec+ e hanno confermato l'intenzione di continuare ad aderire agli accordi raggiunti". La prossima riunione Opec + si terrà il prossimo 5 ottobre.
    A controbilanciare questo effetto la frenata delle trattative che avrebbero garantito il ritorno all'accordo nucleare con l'Iran, in grado di sbloccare un grosso quantitativo di produzione dal Paese mediorientale sotto sanzione.
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    Giappone, Toyota e Kawaski insieme per sviluppo motori a idrogeno
    Toyota Motor e Kawasaki Motors hanno annunciato la firma di un accordo grazie al quale i due gruppi industriali uniranno competenze e risorse per lo sviluppo congiunto di motori a idrogeno per motocicli.
    A differenza dei veicoli a celle a combustibile, che funzionano con l'elettricità generata dall'idrogeno per alimentare il motore, la struttura dei veicoli con motore a idrogeno invece è vicina a quella della auto a gas, e ciò permetterà ai produttori giapponesi di utilizzare componenti e tecnologie già ben note, che verranno messe a disposizione da Toyota.
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    EssilorLuxottica lancia buyback fino a 1,5 milioni
    EssilorLuxottica lancia di un programma di acquisto di azioni proprie che riflette la fiducia della società nella sua capacità di creare valore e nelle sue prospettive di lungo periodo.
    Per attuare il programma di acquisto - si legge in una nota - la società ha dato mandato a un intermediario specializzato per l’acquisto di un massimo di 1.500.000 azioni EssilorLuxottica, da effettuare, a seconda delle condizioni di mercato, nel periodo che va dal 23 settembre 2022 fino alla data ultima del 31 marzo 2023.
    Le azioni così acquisite sono destinate ad essere assegnate o trasferite ai dipendenti e ai dirigenti di EssilorLuxottica e di società controllate, in particolare nel contesto di piani di compartecipazione agli utili, bonus e premi di performance basati su azioni, piani di stock option e di azionariato diffuso dei dipendenti.
    EssilorLuxottica lancia questo programma di acquisto di azioni proprie in conformità alla quattordicesima risoluzione deliberata dall'Assemblea Generale degli azionisti del 25 maggio 2022, durante la quale è stato concesso alla Società il diritto di acquistare azioni proprie nei 18 mesi successivi all'Assemblea Generale degli azionisti, per un importo rappresentativo fino al 10% del capitale sociale e per un prezzo unitario non superiore a Euro 2001.
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    Tod's, pubblicato documento di offerta. OPA al il via il 26 settembre
    E' stato pubblicato oggi il Documento di Offerta, approvato da Consob, relativo all'OPA totalitaria di Deva Finance, la holding della famiglia Della Valle, sul gruppo Tod's, maison italiana del lusso quotata su Euronext Milan.
    Il periodo di adesione all'offerta, finalizzata al delisting, avrà inizio il 26 settembre e terminerà il 25 ottobre (salvo proroghe).
    Ieri, il CdA di Tod's, ha ritenuto congruo da un punto di vista finanziario il corrispettivo di 40 euro per azione all'offerta. La decisione è stata presa all'unanimità dei votanti, anche sulla base del contenuto della "fairness opinion" degli advisor e del parere degli amministratori indipendenti, si legge in una nota.
    L'OPA è stata annunciata a inizio agosto.
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    Caccia al metano per non fallire. Aziende in fila alla Borsa del gas (La Repubblica)
    Sette sono i giorni che mancano all'inizio dell'anno termico e ventritre sono i miliardi di metri cubi di gas necessari all'Italia per l'inverno. Secondo quanto riporta Andrea Greco per La Repubblica, decine di rivenditori stanno cercando di poter colmare il gap italiano iscrivendosi al punto di scambio virtuale ma con risultati vani, in quanto i pochi grossisti che riforniscono il mercato nazionale non nutrono fiducia in loro e nelle loro capcità di onorare i contratti per l'anno a venire.
    Il prezzo del gas traina al rialzo i costi delle garanzia fra controparti e dei rischi di credito, alzando anche i livelli di attenzione di chi opera sul mercato. "Gli squilibri tra domanda e offerta mettono in pericolo la sopravvivenza di un centinaio di rivenditori, e la sicurezza delle forniture di molte imprese e famiglie" sottolinea Greco.
    A fine 2021 il numero di iscritti al punto di scambio virtuale per negoziare il gas erano 199, di cui 84 grossisti e 115 rivenditori. Ad oggi, il numero è salito a 271, per lo più reseller o società industriali, in scia alle liberalizzazioni attuate negli ultimi anni. Le motivazioni sono essenzialmente tre secondo Greco: la prima è da ricercare nella forte tensione da inizio anno causta dalla guerra, la seconda riguarda l'ipotesi che certe partite si regolino con volumi "spot" che consentirebbero di limitare i rischi di credito e i margini di garanzia e, infine, la terza motivazione riguarda gli operatori accreditati, che potrebbero avere un mese di tempo in più prima di dichiararsi inadempienti dei rifornimenti.
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    Mps parla con Anima e Axa. Al via contatti per l’aumento (Corriere della Sera)
    Primi passi per il CEO di Monte dei Paschi di Siena, Luigi Lovaglio, nel cercare sottoscrittori per i 900 milioni di euro rimanenti per completare l'aumento di capitale dell'istituto senese.
    Secondo quanto scrive Daniela Polizzi per il Corriere della Sera, la banca avrebbe già depositato la bozza di prospetto presso la Consob. Axa e Anima Holding dovrebbe sottoscrivere capitale per 400 milioni di euro, che potrebbe arrivare anche a 500 milioni di euro se aderissero subito anche Algebris e l'imprenditore Denis Dumont. La questione non risulta essere facile in quanto Anima e Axa richiedeono di rivedere le condizioni della partnership, in particolare chiedendo di revisionare gli accordi nel risparmio gestito.
    Se i negoziati dovessero andare in porto, riporta Polizzi, rimarebbe soltanto 400 milioni di euro in ballo rispetto ai 900 milioni di euro che Banco Mps dovrà trovare sul mercato, dato che il Mef, con il suo 64,2% di partecipazione, contribuirà per 1,6 miliardi di euro.
    --
    Promotica, crescita a doppia cifra dei ricavi semestrali
    Promotica chiude il primo semestre con ricavi pari a 45,2 milioni di euro, in crescita di circa il 93,3%, rispetto ai 23,4 milioni del primo
    semestre 2021.
    L’EBITDA risulta pari a 2,8 milioni al 30 giugno 2022, con un EBITDA Margin del 6,1%, rispetto ai 3,2 milioni registrato al 30 giugno 2021.
    Il Risultato Netto è pari a circa 1,3 milioni, dopo aver spesato oneri finanziari per 0,3 milioni, rettifiche di valore di attività e passività finanziarie per 0,02 milioni e imposte per circa 0,6 milioni, sostanzialmente in linea con il dato al 30 giugno 2021
    L’Indebitamento Finanziario Netto al 30 giugno 2022 è passivo (debito) e pari a 24,5 milioni, in aumento rispetto ai 12,4 milioni registrati al 31 dicembre 2021.
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    Mediobanca, i conti del 2021/2022. Dividendo di 0,75 euro
    Mediobanca ha comunicato i risultati finanziari definitivi dell’esercizio 2021/2022 (l’istituto di Piazzetta Cuccia chiude il bilancio il 30 giugno), chiuso con un utile netto di 907 milioni di euro, in aumento del 12,3% rispetto agli 807 milioni contabilizzati nell’esercizio precedente. L’utile per azione è aumentato del 15% a 1,05 euro.
    In aumento anche il margine di intermediazione che è salito da 2,63 miliardi a 2,85 miliardi di euro (+8,5%), con un contributo crescente nel solo quarto trimestre (713,7 milioni contro i 664,8 milioni dello stesso periodo dello scorso esercizio). Il margine di interesse è aumentato del 4,5% (da 1,42 miliardi a 1,48 miliardi di euro) sostenuto dal favorevole andamento di Consumer (+6,3%, da 878,8 milioni a 934,3 milioni).
    Nel solo quarto trimestre l’utile netto di Mediobanca è sceso a 191,1 milioni di euro, rispetto ai 203,7 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio 2020/2021.
    A fine giugno 2022 gli impieghi erano pari a 51,7 miliardi di euro, in aumento del 6,8% rispetto al dato dello scorso anno (48,41 miliardi). Sempre a fine giugno le attività deteriorate lorde erano scese dagli 1,6 miliardi di inizio anno a 1,33 miliardi di euro, con un’incidenza del 2,5% e con un indice di copertura del 71%.
    Sempre a fine giugno 2022 il Common Equity Tier 1 (phase-in) si era attestato al 15,7%, dal 16,3% di inizio esercizio. Il CET1 fully loaded era pari al 14,5%.
    Nell’esercizio in corso Mediobanca è attesa esprimere un altro anno di crescita di attivi fruttiferi, ricavi e utili, cogliendo gli obiettivi del Piano d’Impresa fissati, per il 2023, in ricavi per circa 3 miliardi (con un tasso medio ponderato di crescita annua nel quadriennio 19-23 del 4%), utile per azione a 1,1 euro (CAGR +4%), ROTE in salita all’11%, remunerazione degli azionisti per complessivi 1,9 miliardi di euro in dividendi cash.
    Alla luce di questi risultati i vertici di Mediobanca hanno proposto la distribuzione di un dividendo di 0,75 euro per azione. Il pay-ouy (la quota di utile netto che sarà distribuito agli azionisti) è pari al 70%. La cedola sarà staccata il lunedì 21 novembre 2022 e messa in pagamento il 23 novembre.
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    MutuiOnline, Intesa Sanpaolo taglia target price e conferma Buy
    Intesa Sanpaolo ha abbassato a 34,3 euro per azione (da 36,4 euro) il target price su Gruppo MutuiOnline, società quotata su Euronext STAR Milan a attiva nella comparazione, promozione e intermediazione on-line di prodotti di istituzioni finanziarie, confermando il giudizio sul titolo a "Buy". La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha pubblicato i risultati del primo semestre 2022 e ha annunciato l'acquisizione dei portali Rastreator e LeLynx per 150 milioni di euro.
    "Nonostante le difficili condizioni di mercato, MutuiOnline ha riportato risultati positivi nel secondo triemstre del 2022, con vendite sostanzialmente stabili e un vivace miglioramento del margine EBITDA - commentano gli analisti - Tuttavia, lo scenario dei mutui è in rapido deterioramento e il terzo trimestre del 2022 dovrebbe essere debole. A settembre, ha acquisito anche Rastreator e LeLynx.fr, due società leader nell'intermediazione assicurativa in Spagna e Francia, una mossa giusta secondo noi per espandersi all'estero".
    In questo contesto di rallentamento macroeconomico, Intesa Sanpaolo ha leggermente ridotto le stime sulle vendite e sull'EBITDA per il 2022. Nel 2023-24 ha ridotto la crescita organica ma incorporato le nuove società acquisite, ottenendo vendite superiori al 15% rispetto alle stime precedenti con un margine EBITDA del 26,4% nel 2023 e del 26,9% nel 2024.
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    FullSix, semestrale in perdita. Valuta ingresso partner
    FullSix, società italiana di marketing digitale e tecnologia quotata su Euronext Milan, ha chiuso il primo semestre del 2022 con un risultato netto di competenza del gruppo negativo per 1.788 migliaia di euro (con un'incidenza sui ricavi netti pari al -69%). L'esame del conto economico evidenzia una flessione complessiva dei ricavi netti rispetto al medesimo periodo dell'esercizio 2021, per 187 mila euro (-6,7%). Il risultato della gestione corrente è negativo e pari a 622 mila di euro, mentre l'EBITDA è negativo e pari a 802 mila euro.
    Al 30 giugno 2022 il Totale indebitamento finanziario consolidato risulta negativo e pari a 5.575 migliaia di euro, in aumento di 667 mila euro rispetto al 31 dicembre 2021, quando era pari a 4.908 migliaia di euro.
    Il consiglio di amministrazione ha riesaminato e aggiornato le Linee guida strategiche del Piano Industriale del gruppo. L'attuale azionista di maggioranza Orizzonti Holding ha dato disponibilità a ridurre la propria partecipazione nella capogruppo FullSix per favorire l'ingresso di partner industriali e finanziari sinergici.
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    Wall Street chiude in calo
    Prevale la cautela in chiusura a Wall Street, il giorno dopo che, come da attese, la Banca centrale americana ha rialzato i tassi di 75 punti base. Il presidente Jerome Powell, nella conferenza stampa post-meeting, ha ribadito che per poter domare l'inflazione occorre pagare il prezzo di una crescita sterile per un periodo esteso di tempo. Alla domanda se questo porterà a una vera e propria recessione, il banchiere centrale ha risposto che nessuno sa se vi sarà una recessione e nel caso quanto profonda sarà.
    Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones archivia la seduta con un leggero calo dello 0,35%, portando avanti la scia ribassista di tre cali consecutivi, avviata martedì scorso; sulla stessa linea, l'S&P-500 ha perso lo 0,84%, terminando la seduta a 3.758 punti.
    Negativo il Nasdaq 100 (-1,17%); come pure, leggermente negativo l'S&P 100 (-0,56%).
    In buona evidenza nell'S&P 500 il comparto sanitario. In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si sono manifestati nei comparti beni di consumo secondari (-2,16%), finanziario (-1,66%) e beni industriali (-1,49%).
    Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Merck (+3,53%), Johnson & Johnson (+1,74%), Salesforce (+1,69%) e Amgen (+1,47%).
    I più forti ribassi, invece, si sono verificati su American Express, che ha archiviato la seduta a -3,82%.
    Calo deciso per Boeing, che segna un -3,2%.
    Sotto pressione Goldman Sachs, con un forte ribasso del 2,43%.
    Soffre Walt Disney, che evidenzia una perdita del 2,23%.
    Sul podio dei titoli del Nasdaq, Activision Blizzard (+2,27%), Vertex Pharmaceuticals (+2,12%), Pinduoduo Inc Spon Each Rep (+1,55%) e Amgen (+1,47%).
    Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su AirBnb, che ha terminato le contrattazioni a -9,03%.
    Scende Lucid, con un ribasso dell'8,03%.
    Crolla Advanced Micro Devices, con una flessione del 6,69%.
    Vendite a piene mani su Marriott International, che soffre un decremento del 5,44%.
    Tra i dati macroeconomici rilevanti sui mercati statunitensi:

    Venerdì 23/09/2022
    15:45 USA: PMI manifatturiero (atteso 51,2 punti; preced. 51,5 punti)
    15:45 USA: PMI servizi (atteso 45 punti; preced. 43,7 punti)
    15:45 USA: PMI composito (preced. 44,6 punti)

    Martedì 27/09/2022
    14:30 USA: Ordini beni durevoli, mensile (atteso -1,1%; preced. 0%)
    15:00 USA: Indice FHFA prezzi case, mensile (preced. 0,1%)
    15:00 USA: S&P Case-Shiller, annuale (preced. 18,6%)
    16:00 USA: Fiducia consumatori, mensile (atteso 104 punti; preced. 103,2 punti).

    Ocugen Inc
    $1.84
    4.66%
    -0.090 Today
    After Hours:$1.83
    (0.54%)-0.0099
    Closed: Sep 22, 7:59:11 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax, Inc.

    $22.44
    13.26%
    -3.43 Today
    After Hours:$22.30
    (0.62%)-0.14
    Closed: Sep 22, 7:59:56 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Inovio Pharmaceuticals Inc
    $1.77
    2.21%
    -0.040 Today
    After Hours:$1.77
    (0.00%)0.00
    Closed: Sep 22, 7:39:09 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 23/9/2022, 18:27
     
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