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    BasicNet, aggiornamento sull'esecuzione del piano di acquisto azioni proprie
    BasicNet, ha comunicato che dal 10 al 14 ottobre 2022, ha acquistato 31.400 azioni al prezzo medio di 5,033 euro, per un controvalore pari a 158.023,95 euro, nell’ambito del programma di acquisto e disposizione di azioni proprie autorizzato dall’Assemblea degli Azionisti in data 30 maggio 2022.
    A seguito degli acquisti comunicati, il gruppo aziendale italiano che opera nel settore dell'abbigliamento, delle calzature e degli accessori detiene complessivamente 3.619.900 azioni proprie, pari al 6,704% del capitale sociale.
    Sul listino milanese, intanto, BasicNet allunga il passo rispetto alla seduta precedente, portandosi a 4,94 euro.
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    Bank of America, la trimestrale scalda il titolo
    Ottima performance per Bank of America, che scambia in rialzo del 4,42%, dopo aver annunciato una trimestrale sopra le previsioni degli analisti. A fare da assist sono stati i risultati migliori del previsto del trading obbligazionario.
    Comparando l'andamento del titolo con l'S&P 100, su base settimanale, si nota che la banca commerciale americana mantiene forza relativa positiva in confronto con l'indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all'indice stesso (performance settimanale +7,64%, rispetto a +1,18% dell'S&P 100).
    Lo scenario di medio periodo è sempre connotato negativamente, mentre la struttura di breve periodo mostra qualche miglioramento, per la tenuta dell'area di supporto individuata a quota 32,71 USD. Il movimento positivo di breve è indicativo di una potenziale inversione del trend ribassista, con possibili tentativi di aggressione dei prezzi verso l'importante area di resistenza stimata a quota 33,65. E' concreta quindi la possibilità di una continuazione della fase rialzista verso quota 34,6.
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    Garofalo Health Care, informativa sul buy-back
    Garofalo Health Care, con riferimento al programma di acquisto di azioni ordinarie proprie autorizzato dall'Assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2022, ha comunicato che, dall'11 al 14 ottobre 2022, ha acquistato 7.330 azioni GHC pari allo 0,01% del capitale sociale, al prezzo medio di 3,8348 euro per azione, per un controvalore complessivo pari a 28.109,05 euro.
    A seguito degli acquisti comunicati, al 17 ottobre, la società attiva nel settore della sanità privata accreditata detiene 1.165.613 azioni ordinarie proprie, pari all'1,29% del capitale sociale.
    Nel frattempo, a Milano, Garofalo Health Care allunga il passo rispetto alla seduta precedente, portandosi a 4,04 euro.
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    Fenix Entertainment, Banca Profilo taglia target price
    Banca Profilo ha ridotto a 5,6 euro per azione (da 9 euro) il target price su Fenix Entertainment, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella produzione di contenuti cinematografici e televisivi, confermando il giudizio sul titolo a "Buy". La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha comunicato i risultati del primo semestre del 2022, che si è chiuso con un valore della produzione pari a 13,59 milioni di euro e una perdita netta pari a -463 mila euro.
    Gli analisti hanno rivisto al ribasso le stime sui ricavi e ora prevedono che crescano a un CAGR 2021-2024 del 21%, in calo rispetto al precedente 30%. Il valore della produzione aggregato (compresi Laser e Verve) è destinato a salire a un CAGR 21-24 del 3% per raggiungere 61,5 milioni di euro, ben al di sotto delle precedenti proiezioni del 12% a 79 milioni di euro.
    L'EBITDA dovrebbe aumentare a 11,1 milioni di euro (contro i 10,3 milioni di euro precedenti) nel 2022, con una marginalità del 20%, al di sopra della precedente stima del 18%. Banca Profilo stima che l'EBITDA cresca a un CAGR del 27% nel periodo 2021-2024 per raggiungere 14,2 milioni di euro o un margine del 23%, al di sotto della nostra precedente stima a un CAGR del 42%.
    "A causa della criticità dello scenario italiano legato al teatro, è necessario che Fenix ??spinga ulteriormente sulla diversificazione del business verso docu, docu-fiction, emotainment e serie TV - si legge nella ricerca - Con questo obiettivo, la società ha avviato un'espansione internazionale attraverso collaborazioni e coproduzioni di alto livello".

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    Sicurezza informatica, al via la nuova campagna "I Navigati – Informati e Sicuri"
    Prende il via la nuova campagna di informazione "I Navigati – Informati e Sicuri", realizzata per favorire l’uso sicuro e consapevole dei canali e degli strumenti digitali e sensibilizzare i clienti sui rischi di attacchi e frodi online nella fruizione di servizi finanziari.
    Protagonista della miniserie di 8 puntate è la famiglia "Navigati", i cui componenti sono diventati degli "esperti" perché si sono informati e hanno imparato i comportamenti virtuosi da adottare per districarsi tra le possibili insidie del web, riducendo il rischio di attacchi e frodi online.
    La campagna partirà a metà ottobre, in coincidenza con il Mese europeo della sicurezza informatica e la quinta edizione del Mese dell’Educazione Finanziaria, per concludersi a fine anno. È possibile seguire la campagna in TV, sui circuiti presenti nelle principali stazioni ferroviarie nazionali, sulle pagine social e sul sito www.inavigati.it.
    La campagna è stata possibile grazie alla collaborazione promossa dal CERTFin con Banca d’Italia, Abi, Ivass, Banca Agricola Popolare di Ragusa, Banca Mediolanum, Banca Popolare del Lazio, Banca Sella, Banco BPM, BNL BNP Paribas, BPER Banca, Credem Banca, Fineco, Gruppo BCC Iccrea, Gruppo Cassa Centrale, Gruppo Mediobanca, ING, Intesa Sanpaolo, La Cassa di Ravenna, UniCredit. L’iniziativa ha il Patrocinio del Garante per la protezione dei dati personali.

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    TrenDevice, ok da CdA ad aumento di capitale
    TrenDevice - società attiva nel settore del ricondizionamento di prodotti hi-tech di fascia alta, quotata all'Euronext Growth Milan - ha ha comunicato che il consiglio di amministrazione ha approvato la proposta di attribuzione allo stesso CdA di una delega ad aumentare il capitale a pagamento e in via scindibile, fino a un massimo di 3 milioni di euro.
    Le azioni derivanti dall'aumento di capitale potranno essere offerte in opzione ai soci o a terzi, con esclusione o limitazione del diritto di opzione.
    Il consiglio di amministrazione intende esercitare parzialmente la delega ed eseguire l'aumento di capitale in opzione entro il primo trimestre del 2023 funzionale a rafforzare la struttura patrimonaile societaria, nonché a reperire le risorse per le proprie strategie di crescita.
    TrenDevice ha precisato che l’aumento è funzionale a rafforzare la struttura patrimoniale dell'azienda nonché a dotare la società delle risorse finanziarie necessarie per la realizzazione delle proprie strategie di crescita e di incremento della marginalità.
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    Marzocchi Pompe acquisisce un nuovo immobile a Zola Predosa
    Marzocchi Pompe - società quotata all’Euronext Growth Milan e attiva nella progettazione, produzione e commercializzazione di pompe e motori ad ingranaggi ad elevate prestazioni - ha comunicato di aver acquistato un immobile di 4.800 mq circa adiacente allo stabilimento di Zola Predosa, per un importo complessivo di 1,15 milioni di euro, che consentirà di aumentare la capacità produttiva e migliorare l'efficienza operativa.
    L'operazione di acquisto si inserisce in un contesto di razionalizzazione immobiliare del gruppo e fa seguito alla vendita in luglio, per 670mila euro, di un altro immobile di minori dimensioni.
    Il nuovo stabilimento, per il quale è previsto l’avvio a breve dei lavori di ristrutturazione che includono anche l’installazione di pannelli fotovoltaici, verrà utilizzato in parte per aumentare la capacità produttiva del gruppo e per la restante parte rimarrà per il momento in locazione agli attuali affittuari.
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    Italia, inflazione settembre confermata a +8,9% su anno
    L'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile (da +0,6% del mese precedente) e dell'8,9% su base annua (da +8,4% del mese precedente). Lo comunica l'Istat, confermando i dati delle stima preliminare.
    L'ulteriore accelerazione dell'inflazione su base tendenziale si deve soprattutto ai prezzi dei Beni alimentari (la cui crescita passa da +10,1% di agosto a +11,4%) sia lavorati (da +10,4% a +11,4%) sia non lavorati (da +9,8% a +11,0%) e a quelli dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,6% a +5,7%). Contribuiscono in misura minore i prezzi dei Beni non durevoli (da +3,8% a +4,6%) e dei Beni semidurevoli (da+2,3% a +2,8%).
    Continuano a crescere in misura molto ampia i prezzi dei Beni energetici (da +44,9% di agosto a +44,5%) sia regolamentati (da +47,9% a + 47,7%) sia non regolamentati (da +41,6% a +41,2%); decelerano anche i prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +8,4% a +7,2%).
    Accelerano i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +9,6% a +10,9%), ovvero quelli del cosiddetto "Carrello della spesa" e quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto (da +7,7% a +8,4%). "Bisogna risalire ad agosto 1983 (quando fu pari a +11,0%) per trovare una crescita dei prezzi del "carrello della spesa", su base annua, superiore a quella di settembre 2022 (+10,9%) - commenta l'Istat - Non sono, infatti, i Beni energetici a spiegare (se non per le conseguenze che la loro crescita così ampia ha innescato) la nuova accelerazione dell'inflazione, ma soprattutto i Beni alimentari seguiti dai Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona, in un quadro di crescenti e diffuse tensioni inflazionistiche".
    Secondo le stime preliminari, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dell'1,6% su base mensile, anche per effetto della fine dei saldi estivi di cui il NIC non tiene conto, e del 9,4% su base annua (da +9,1% nel mese precedente); la stima preliminare era +9,5% tendenziale e +1,7% congiunturale.

    Nel terzo trimestre 2022 l'impatto dell’inflazione, misurata dall'IPCA, è più ampio sulle famiglie con minore capacità di spesa rispetto a quelle con livelli di spesa più elevati (+11,6% e +7,6% rispettivamente).
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    Iveco, il consensus degli analisti per il terzo trimestre 2022
    Iveco ha reso noto il consensus degli analisti aggiornato al 13 ottobre 2022 e relativo al 3° trimestre 2022
    Secondo le stime di 10 analisti, i ricavi dovrebbero aver raggiunto i 3,13 miliardi di euro. Il risultato operativo adjusted è previsto a 82 milioni di euro, mentre l'utile netto è atteso a 30 milioni di euro.
    La posizione finanziaria netta delle attività industriali è indicata a 477 milioni di euro.
    I dati finanziari del terzo trimestre 2022 di Iveco saranno diffusi l'8 novembre 2022.
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    Sciuker Frames, nuovi contratti Ecobonus per 21,8 milioni di euro
    Sciuker Frames, gruppo quotato su Euronext Growth Milan e attivo nella produzione di finestre ecosostenibili e nella realizzazione di interventi di riqualificazione energetica, ha comunicato che la controllata Ecospace ha firmato 5 nuovi contratti di appalto del valore lordo complessivo pari a 21,8 milioni di euro. Si tratta dei primi contratti di Ecobonus con l'applicazione di percentuali inferiori al 110%, sottolinea una nota.
    Ad oggi il numero di contratti sottoscritti da Ecospace raggiunge quota 164. Il backlog della controllata, considerando i risultati preliminari del primo semestre 2022, raggiunge 244,8 milioni di euro.
    "Parte decisamente in modo positivo questo nuovo corso dell'incremento del backlog di Ecospace con i nuovi contratti che prevedono l’applicazione di percentuali inferiori al 110%". commenta Marco Cipriano, amministratore delegato del gruppo Sciuker Frames.
    "Stiamo trovando un grande accoglimento delle nuove condizioni contrattuali e questo implica, oltre al rinnovamento delle enormi prospettive economiche, che i condomini e, quindi, il mercato abbia sviluppato la giusta sensibilità all’importanza di vivere in case green, tanto da investire nella transizione energetica anche con proprie risorse", ha aggiunto.
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    Tiscali, la holding cambierà nome in Tessellis..17-10-2022
    Il consiglio di amministrazione di Tiscali ha conferito mandato all'amministratore delegato di convocare entro dicembre 2022 l'assemblea straordinaria dei soci per modificare la denominazione della capogruppo in Tessellis.
    La compagnia telefonica ha precisato che il rebranding della holding segna un punto importante delle azioni previste per l’esecuzione del piano industriale funzionali al consolidamento della posizione identitaria della società nel mercato finanziario dopo l’operazione di fusione perfezionatasi lo scorso 1° agosto.
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    Credit Suisse paga 495 milioni di dollari per risolvere caso RMBS
    Credit Suisse, colosso bancario svizzero che sta attraversando una fase di ristrutturazione e rilancio, ha raggiunto un accordo definitivo con il New Jersey Attorney General (NJAG) in relazione alle attività in ambito Residential Mortgage-Backed Securities (RMBS) condotte prima del 2008.
    Credit Suisse effettuerà un pagamento una tantum di 495 milioni di dollari per risolvere integralmente i crediti legati a oltre 10 miliardi di dollari di RMBS in questione, per i quali il NJAG aveva denunciato danni per oltre 3 miliardi di dollari in un contenzioso depositato nel 2013.
    Credit Suisse si dice "lieta di aver raggiunto un accordo che consente alla banca di risolvere l'unica questione RMBS rimasta che riguarda i reclami di un'autorità di regolamentazione e la più grande delle sue esposizioni rimanenti sul suo docket RMBS legacy", si legge in una nota.
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    Monte dei Paschi di Siena, i dettagli dell'aumento di capitale
    L'istituto emetterà massime 1.249.665.648 azioni ordinarie di nuova emissione da offrire in opzione al prezzo unitario di 2 euro nel rapporto di 374 nuove azioni ogni 3 titoli
    Il consiglio di amministrazione del Monte dei Paschi di Siena ha fissato le condizioni e i termini definitivi dell’aumento di capitale in opzione per massimi 2,5 miliardi di euro, da eseguirsi in forma scindibile.
    Nel dettaglio, l'istituto senese emetterà massime 1.249.665.648 azioni ordinarie di nuova emissione da offrire in opzione al prezzo unitario di 2 euro nel rapporto di 374 nuove azioni ogni 3 titoli posseduti.
    Il prezzo di sottoscrizione incorpora uno sconto pari al 7,79% rispetto al prezzo teorico ex diritto (Theoretical Ex Right Price -TERP) delle azioni del Monte dei Paschi di Siena, calcolato secondo le metodologie correnti, sulla base del prezzo ufficiale di chiusura di borsa al 11 ottobre 2022 (23,24 euro).
    Sulla base di queste caratteristiche, Borsa Italiana ha precisato che l'operazione di aumento di capitale è qualificata "fortemente diluitiva", pertanto trova applicazione la normativa di riferimento del modello rolling e, conseguentemente, verrà riconosciuta agli azionisti che ne facciano richiesta la facoltà di ricevere le nuove azioni al termine della giornata contabile di Borsa aperta in cui i relativi diritti di opzione sono stati validamente esercitati.
    L'aumento di capitale del Monte dei Paschi di Siena prenderà il via lunedì 17 ottobre 2022 e terminerà il 31 ottobre, mentre i diritti resteranno quotati fino al 25 ottobre.
    Il Monte dei Paschi di Siena ha segnalato che il Ministero dell’Economia e delle Finanze si è impegnato a sottoscrivere tutte le nuove azioni spettanti in proporzione alla propria quota di partecipazione nell'istituto, complessivamente pari al 64,23% del valore complessivo massimo dell’aumento di capitale.
    Tuttavia, questo impegno è caratterizzato da un vincolo, e cioè dal fatto che, ai fini del rispetto della normativa comunitaria sugli aiuti di stato, ad esito dell’aumento di capitale il MEF non potrà in ogni caso superare la quota partecipativa. Pertanto, l’impegno di sottoscrizione del MEF diventerà efficace solo in misura tale da mantenere invariata la percentuale di partecipazione del MEF nel capitale del Monte dei Paschi di Siena post aumento di capitale, pari al 64,23%.
    Inoltre, il Monte dei Paschi di Siena ha sottoscritto il contratto di garanzia relativo all’aumento di capitale. In particolare, BofA Securities Europe, Citigroup Global Markets Limited, Credit Suisse Bank (Europe), Mediobanca - Banca di Credito Finanziario (i Joint Global Coordinators) e Banco Santander, Barclays Bank Ireland, Société Générale e Stifel Europe Bank (joint bookrunners) si sono impegnati a sottoscrivere le nuove azioni non sottoscritte al termine dell’asta dell’inoptato, fino ad un ammontare massimo complessivo pari a 807 milioni di euro.
    In particolare, Algebris partecipa in qualità di garante con una quota complessiva pari a 50 milioni di euro. Inoltre, la banca ha ricevuto impegni di sottoscrizione da parte di terzi investitori per complessivi 37 milioni di euro. Infine, alcuni investitori hanno assunto nei confronti dei gaGaranti impegni relativi alla sottoscrizione di nuove azioni per un importo complessivo massimo per oltre il 50% della quota riservata agli azionisti diversi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

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    Portobello, finanziamento di 9,5 milioni da UniCredit per apertura store
    Portobello, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva con l'omonima catena retail e nel settore Media & Advertising tramite l'attività di barter, ha sottoscritto un accordo di finanziamento per complessivi 9,5 milioni di euro con UniCredit. L'operazione è finalizzata a sostenere il piano di investimenti pluriennali di Portobello nel settore retail per l'apertura di nuovi store in tutta Italia.
    Il finanziamento, a tasso variabile e coperto da garanzia SACE SupportItalia, ha un importo di euro 9,5 milioni, una durata di 7 anni con scadenza 30/09/2029 e un piano di rimborso su base trimestrale posticipata, dopo un periodo di pre-ammortamento iniziale di 24 mesi.
    "Siamo lieti di aver siglato questa partnership con UniCredit che ci rafforza dal punto di vista finanziario permettendoci di ulteriormente allargare il piano di investimenti a nuovi punti vendita - ha commentato Pietro Peligra, presidente di Portobello - L'andamento dei nostri negozi, infatti, che nel 2022 hanno visto un significativo incremento di fatturato e di clienti, ci conferma che Portobello ha una straordinaria opportunità di crescita davanti a sé e che cercheremo di coglierla a pieno".
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    CNH Industrial, controllata finalizza emissione nuove obbligazioni
    CNH Industrial Capital, controllata al 100% da CNH Industrial, ha completato l'offerta precedentemente annunciata di obbligazioni per 400 milioni di dollari (scadenza 2025 e prezzo di emissione del 99,349%). I proventi netti sono stati di circa 395 milioni di dollari dopo il pagamento dell'offerta e altre spese correlate.
    CNH Industrial Capital intende aggiungere i proventi netti dell'offerta ai propri fondi generali e utilizzarli per il capitale circolante e altri scopi aziendali generali, inclusi, tra l'altro, l'acquisto di crediti o altre attività. I proventi netti possono essere utilizzati anche per rimborsare l'indebitamento di CNH Industrial Capital alla scadenza.
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    Banche, Orcel (Unicredit): vogliamo essere punto di riferimento per il settore
    L'amministratore delegato di UniCredit racconta come la banca sta cambiando dall'interno
    Unicredit ha iniziato a lavorare su profondi cambiamenti che consentiranno il decentramento e un maggiore grado di indipendenza nel processo decisionale delle banche che fanno parte del gruppo. L'amministratore delegato di UniCredit, Andrea Orcel, ha raccontato a Bloomberg Adria, piattaforma dedicata all'Europa sud-orientale, come la banca sta cambiando dall'interno.
    "UniCredit aveva bisogno di una visione comune per tutti i suoi dipendenti, di una strategia comune, di un piano d'azione chiaro. Abbiamo dato forma a questa visione e abbiamo detto che vogliamo essere la banca del futuro dell'Europa. Vogliamo essere un nuovo punto di riferimento per il settore bancario" - ha dichiarato il CEO -. "Abbiamo dato forma alla strategia utilizzando le fondamenta che la banca già possiede" e cioè "la sua presenza in 13 Paesi, i suoi 15 milioni di clienti, tutti gli ingredienti che nel gruppo erano un po' dispersi, cercando di fare qualcosa che è allo stesso tempo semplice, ma piuttosto difficile" - spiega il banchiere - ovvero "dare a tutte le banche e a tutte le prime linee la possibilità di eseguire i loro piani in modo che la vita e le decisioni aziendali quotidiane siano nelle loro mani all'interno di un quadro chiaro".
    Nella sostanza - ha sottolineato Orcel - vogliamo creare "un unico gruppo che porti al comune denominatore ciò che il gruppo può avere. In questo modo ci avvantaggiamo, da un lato, dell'economia di scala e di scopo che possiamo portare e, dall'altro, non centralizziamo le decisioni a Milano o in altri luoghi che hanno una conoscenza limitata di ciò che accade sul territorio".
    "Credo che il primo aspetto di questo cambiamento abbia funzionato molto bene, sono davvero sorpreso in positivo. Non mi aspettavo che avremmo potuto raggiungere un tale grado di progresso fin dal primo giorno, ma è stato così" - ha evidenziato il top manager -sottolineando infine come il piano UniCredit Unlocked sia "ancora più corretto oggi di quando lo abbiamo lanciato" e che "la convergenza" in un'unica squadra "si stia accelerando".

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    Gismondi 1754, crescita a doppia cifra dei ricavi al 30 settembre
    Il Gruppo Gismondi 1754 segna al 30 settembre 2022 vendite per 9,6 milioni di euro in aumento del 68% rispetto ai primi 9 mesi del 2021. Nel terzo trimestre 2022, Gismondi 1754 ha riportato un fatturato gestionale consolidato totale pari a 2,6 milioni, in crescita del 42% rispetto agli 1,8 milioni del terzo trimestre 2021.
    Analizzando i dati per canali di vendita, nel terzo trimestre 2022 si osserva come, rispetto al terzo 2021, il canale predominante è l’Wholesale, che rappresenta il 37% delle vendite (dal 28% del terzo trimestre 2021), mentre il canale Retail passa al 27% (dal 43% del terzo trimestre 2021). Questa variazione - spiega la società - è riconducibile principalmente all’ampliamento dei volumi di vendita ridistribuiti su più canali, principalmente quelli della rete wholesale a livello globale. Le Special Sales nel terzo trimestre 2022 crescono al 27%, rispetto al 19% dello stesso periodo del 2021, mentre rimane pressoché stabile il canale franchising al 9%.
    Analizzando i ricavi per aree geografiche, al 30 settembre 2022 cresce percentualmente l’incidenza sul fatturato dell’area Italia, che attualmente rappresenta il 34% dei ricavi, rispetto al 31% dello stesso periodo 2021. L’area europea, inclusa la Repubblica Ceca, vale complessivamente il 63% del fatturato di Gismondi 1754 nel terzo trimestre, mentre l’incidenza degli USA è del 22%, la Russia rappresenta il 7% e gli altri Paesi il 9%.
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    Giornata da dimenticare per il mercato americano
    Segno meno in chiusura per il listino USA, in una sessione caratterizzata da ampie vendite, con il Dow Jones che accusa una discesa dell'1,34%; sulla stessa linea, l'S&P-500 ha sofferto di forti vendite e ha archiviato la seduta a 3.583 punti.
    Pessimo il Nasdaq 100 (-3,1%); con analoga direzione, in forte calo l'S&P 100 (-2,23%).
    Risultato negativo a Wall Street per tutti i settori dell'S&P 500. Tra i più negativi della lista del paniere S&P 500, troviamo i comparti beni di consumo secondari (-3,88%), energia (-3,71%) e materiali (-3,41%).
    In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, JP Morgan (+2,05%), United Health (+0,96%) e Boeing (+0,67%).
    Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Apple, che ha chiuso a -3,22%.
    American Express scende del 3,35%.
    Calo deciso per Chevron, che segna un -3,11%.
    Sotto pressione Caterpillar, con un forte ribasso del 2,70%.
    Splunk è l'unica performance positiva del Nasdaq-100, con un aumento dello 0,69%.
    I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Lucid, che ha archiviato la seduta a -8,61%.
    Scende Mercadolibre, con un ribasso del 7,93%.
    Crolla Tesla Motors, con una flessione del 7,55%.
    Vendite a piene mani su Lam Research, che soffre un decremento del 7,53%.
    Tra le grandezze macroeconomiche più importanti dei mercati statunitensi:

    Lunedì 17/10/2022

    14:30 USA: Empire State Index (atteso -5 punti; preced. -1,5 punti)

    Martedì 18/10/2022
    15:15 USA: Produzione industriale, annuale (preced. 3,7%)
    15:15 USA: Produzione industriale, mensile (atteso 0,1%; preced. -0,2%)
    16:00 USA: Indice NAHB (atteso 43 punti; preced. 46 punti)

    Mercoledì 19/10/2022
    14:30 USA: Apertura cantieri (atteso 1,48 Mln unità; preced. 1,58 Mln unità)
    14:30 USA: Permessi edilizi (atteso 1,53 Mln unità; preced. 1,52 Mln unità)
    16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (preced. 9,88 Mln barili).

    Dow Jones
    29,634.83
    -1.34%
    -403.89
    S&P 500
    3,583.07
    -2.37%
    -86.84
    Nasdaq
    10,321.39
    -3.08%
    -327.76
    Russell
    1,682.40
    -2.66%
    -46.01
    VIX
    32.02
    +0.25%
    +0.080

    Ocugen Inc
    $1.56
    8.77%
    -0.15 Today
    Oct 14, 8:00:00 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax, Inc.
    $19.67
    7.57%
    -1.61 Today
    Oct 14, 8:00:00 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Vaxart Inc
    $1.70
    7.10%
    -0.13 Today
    Oct 14, 8:00:00 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Inovio Pharmaceuticals Inc
    $1.56
    8.24%
    -0.14 Today
    Oct 14, 8:00:00 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 17/10/2022, 17:05
     
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    UniCredit, aggiornamento sull’esecuzione del programma di acquisto di azioni proprie
    UniCredit ha reso noto di aver acquistato, dal 10 al 14 ottobre 2022, complessivamente 10.710.497 azioni proprie al prezzo medio ponderato di 10,7366 euro, nell'ambito del programma di acquisto di azioni ordinarie comunicato il 21 settembre 2022 e avviato in pari data, in attuazione dell'autorizzazione conferita dall’Assemblea degli Azionisti dell'8 aprile 2022, come aggiornata ed integrata in base alla deliberazione assembleare del 14 settembre 2022, (la "Seconda Tranche del Programma di Buy-Back 2021").
    Al 14 ottobre, a partire dall’avvio della Seconda Tranche del Programma di Buy-Back 2021, UniCredit ha acquistato un totale di 47.843.918 azioni, pari al 2,37% del capitale sociale, per un controvalore complessivo di 509.770.548,14 euro.
    Intanto, a Milano,
    A Milano, oggi, apprezzabile rialzo per l'Istituto di credito, in guadagno dell'1,43% sui valori precedenti.
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    El.En, aumento di capitale riservato per la controllata Penta Laser Zhejiang
    El.En - società attiva nel settore del laser, quotata al segmento STAR - ha comunicato che la controllata Penta Laser Zhejiang ha concluso un aumento di capitale riservato per un ammontare di circa 10,1 milioni di euro. L'aumento è stato sottoscritto da due fondi cinesi di private equity che hanno rilevato una quota complessiva del 5,58% del capitale.
    La valutazione implicita di Penta Laser Zhejiang è pari a circa 170 milioni di euro.
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    ANIMA holding prosegue l'acquisto di azioni proprie
    In relazione al programma di acquisto di azioni proprie autorizzato dall'Assemblea degli azionisti in data 31 marzo 2022 e il cui avvio è stato comunicato il 14 luglio 2022, ANIMA Holding ha reso noto di aver acquistato, dal 10 al 14 ottobre 2022, complessivamente 655.412 azioni ordinarie al prezzo medio di 2,9906 euro, per un controvalore pari a 1.960.113,94 euro.
    A seguito degli acquisti comunicati il 17 ottobre e considerate le azioni ordinarie già in portafoglio, ANIMA Holding detiene 13.869.005 azioni proprie pari a circa il 4,00% del capitale sociale.
    A Milano, intanto, il principale asset manager indipendente in Italia si muove al rialzo e si attesta a 3,104 euro, con un aumento dell'1,17%.
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    Trawell Co, Zarghetta: nuovo piano gira intorno a investitori, valorizzeremo titolo
    "La semestrale è stata molto buona ed è stata anche la prima fotografia dell'azienda dopo il Covid. Ha portato dei risultati molto buoni: il fatturato è stato in crescita di oltre il 50% e quello che è particolarmente positivo è la marginalità, con un EBITDA in crescita di 2,2 milioni di euro, che è un risultato che ci porta quasi in linea con la stagione prima del covid". Lo ha detto a Teleborsa Edoardo Zarghetta, Board Member di Trawell Co, a margine della terza edizione di NextGems, la investor conference organizzata da T.W.I.N e Virgilio ir.
    "È stato anche un periodo molto attivo per quanto riguarda i rapporti con gli aeroporti. Sono stati confermati o sottoscritti nuovi accordi e nuove concessioni: stiamo parlando dell'aeroporto di Olbia, Praga, Fiumicino e soprattutto l'estensione del contratto per Miami a 6 anni. In questo momento l'America pesa per il 50% dei nostri ricavi e soprattutto gli aeroporti di Miami e Montreal che trainano questa crescita ed è un fattore molto positivo per la diversificazione geografica", ha aggiunto il manager della società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nei servizi di protezione e rintracciamento bagagli per i passeggeri aeroportuali.
    Il consiglio di amministrazione di Trawell Co ha appena approvato il nuovo piano industriale al 2027, che prevede un CAGR ricavi del 8,2% e un CAGR EBIT del 12,1%. "Per realizzare questo piano siamo partiti dal confort che ci ha dato la semestrale - ha spiegato Zarghetta - Con questi risultati il managment ha fatto un ottimo lavoro per trasformare la crescita del numero dei passeggeri, e quindi del fatturato, in marginalità, quindi EBIT e risultato netto":
    "Nel piano industriale abbiamo tracciato delle linee guida intorno a quattro aree, ma tutto il piano gira intorno agli investitori - ha sottolineato il manager - Tutte quante le azioni operative dell'azienda sono centrate a portare quattro risultati per gli investitori".
    Il primo pilastro è "lavorare sulle concessioni, in quanto lavoriamo in un periodo di minore concorrenza perché molti dei nostri concorrenti non ce l'hanno fatta con il covid a mantenere le relazioni con gli aeroporti - ha spiegato - Quindi rinnovo delle concessioni negli aeroporti strategici per portare dentro l'azienda maggiore EBITDA durante questo periodo fino al 2027".
    "Abbiamo lanciato un programma di riqualificazione dei punti di vendita strategici per avere maggiori prodotti da vendere, e quindi aumentare il fatturato dell'azienda - ha aggiunto Zarghetta - E portiamo dentro l'azienda un nuovo programma di collaborazione con SosTravel, all'interno della quale partecipiamo, per far crescere i servizi digitali offerti dall'azienda. Questo porta sempre per l'investitore un maggiore risultato in termini di miglior bilancio, perchè le attività digitali hanno questa caratteristica, quindi un EBIT maggiore".
    Infine, la società "ha intrapreso un nuovo programma di investor relations, che ci vede anche oggi qui alla conferenza di NextGems, per incrementare la liquidità del titolo e portare dentro nuovi investitori di aree geografiche che non sono solamente d'Italia. Ciò permetterà all'azione e al warrant di riflettere il vero valore dell'azienda".

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    INWIT, agenzia internazionale GRESB migliora rating ESG
    GRESB Infrastructure Public Disclosure, agenzia internazionale specializzata nella valutazione di aziende infrastrutturali, ha migliorato il rating ESG di INWIT portandolo a B dal precedente C.
    La prima tower company italiana, in soli due anni, è passata da un punteggio di 35 a 70 (53 lo scorso anno), venendo premiata, in particolare, per la disclosure della governance sulla sostenibilità e per le iniziative di stakeholder engagement aziendali, a conferma del percorso avviato da INWIT verso un modello di business sostenibile che coinvolge anche anche gli stakeholder.
    Questo risultato segue l'esordio di INWIT, a giugno di quest’anno, nella FTSE4Good Index Series, l’indice gestito da FTSE Russell, che classifica le aziende globali in termini di pratiche ambientali, sociali e di governance (ESG).
    "Il nuovo upgrade del rating ESG da parte di GRESB conferma la validità del percorso intrapreso da INWIT volto a consolidare il nostro impegno per un successo sostenibile, con l’obiettivo di creare valore nel lungo periodo per tutti i nostri stakeholders", afferma Michelangelo Suigo, Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione e Sostenibilità INWIT.
    GRESB Infrastructure Public Disclosure offre agli investitori uno strumento unico per misurare la divulgazione della sostenibilità da parte delle società di infrastrutture quotate. I dati vengono raccolti per tutte le 140 società del GLIO Global Coverage Index, del quale INWIT fa parte.
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    Commercio estero in disavanzo per oltre 9,5 miliardi: frena l'export tricolore (-3,6%)
    Il commercio estero dell'Italia ad agosto chiude in disavanzo per una cifra pari a 9.569 milioni di euro, a fronte di un avanzo di 1.015 milioni dello stesso mese del 2021. E' quanto emerge dall'ultimo report dell'Istat, secondo cui il dato che riflette una crescita congiunturale per le importazioni (+4,2%) ed una flessione per le esportazioni (-3,6%) verso entrambe le aree: più intensa per i mercati extra Ue (-6,9%), lieve per l’area Ue (-0,5%).
    "Ad agosto, il calo congiunturale dell’export è condizionato da operazioni occasionali di elevato impatto (cantieristica navale) verso i mercati extra Ue registrate il mese precedente - spiega l'Istituto statistico - al netto delle quali il calo si riduce a -1,3%".
    Il deficit energetico raggiunge, in valore assoluto, gli 11.864 milioni (era -3.487 milioni un anno prima). L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici si riduce a 2.295 milioni, da 4.502 milioni di agosto 2021.
    Nel trimestre giugno-agosto rispetto al precedente, l’export cresce del 3,4% e l’import del 9,5%. La variazione su base annua dell'export evidenzia invece una crescita del 24,8% in termini monetari e dell’1,3% in volume. L’aumento dell’export in valore riflette ampi aumenti nelle vendite sia verso l’area Ue (+27,6%) sia verso i mercati extra Ue (+22,1%). L’import registra un incremento tendenziale del 59,1%, che risulta molto più intenso per l’area extra Ue (+84,0%) rispetto all’area Ue (+36,3%).
    Tra i settori più forti nell’export (su base annua) si segnalano: articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+72,9%), prodotti petroliferi raffinati (+88,0%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+22,7%), macchinari e apparecchi (+13,6%) e sostanze e prodotti chimici (+29,1%).

    Su base annua, i principali mercati di sbocco sono: Stati Uniti (+43,1%), Francia (+26,4%), Germania (+17,1%), Spagna (+36,6%) e Turchia (+72,8%). Prosegue la flessione dell’export verso la Russia (-16,4%).
    Nei primi otto mesi del 2022, la crescita tendenziale delle esportazioni (+22,1%) è dovuta in particolare all’aumento delle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+47,3%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+22,0%), prodotti petroliferi raffinati (+109,3%), sostanze e prodotti chimici (+28,0%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+20,0%).
    Bel mese di agosto 2022 i prezzi all’importazione crescono del 3% su base mensile e del 23,7% su base annua (era +21,2% a luglio).

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    OPA BE, depositato il documento di offerta
    Overlord Bidco ha comunicato di aver presentato il documento di offerta relativo all'offerta pubblica di acquisto obbligatoria totalitaria avente ad oggetto le azioni di BE, azienda quotata sul segmento STAR e tra i principali player italiani nel settore consulting.
    L'offerta è promossa su 58.662.796 azioni ordinarie, rappresentative del 43,49% del capitale. Il corrispettivo dell'operazione è di 3,45 euro per ciascuna azione di BE portata in adesione all'offerta.
    In caso di totale adesione all'offerta, il controvalore massimo complessivo dell'offerta è pari a 202,39 milioni di euro.
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    Gas in calo del 60% da agosto. Possibile frenata delle bollette (Corriere della Sera)
    Secondo quanto scrive Federico Fubini per il Corriere della Sera, sebbene il prezzo del gas sia ancora alto, qualcosa sembra stia cambiando. Gli indici scambiano oltre il 60% al di sotto dei picchi speculativi di agosto, con la quotazione del TTF di Amsterdam che si sta consolidando al di sotto dei duecento euro a megawattora. Fubini ipotizza che: "sempre che non ci sia un’improvvisa scossa rialzista del mercato nelle prossime due settimane, questi sviluppi potrebbero portare una prima inversione di tendenza anche per le famiglie e le imprese".
    L'Arera, nonchè l'Autorità per l'energia, potrebbe rivedere al ribasso le tariffe del consumo al dettaglio sulla base dell'evoluzione dei prezzi spot di ottobre, ricordando che l'Autorità aveva deciso di rendere gli aggiustamente più frequenti, ossia con cadenza mensile, con l'obiettivo di non far perdurare a lungo nelle bollette gli effetti delle oscillazioni speculative. A sostenere il ribasso ci sarebbe l'effetto stoccaggi, con le grandi economie che hanno smesso di offrire qualunque prezzo, pur di garantire lo stoccaggio della materia. Secondo altri esperti, invece, un forte impatto potrebbe averlo l'aspettativa dell'applicazione di un tetto al prezzo del gas.
    Fubini sottolinea che la crisi energetica non è finita e: "Nel 2023 vedremo una competizione al rialzo per le forniture di gas liquefatto fra Paesi europei e le grandi economie asiatiche".
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    TraWell Co, approvato il piano strategico 2022-2027
    TraWell Co - società quotata all'Euronext Growth Milan e attiva nei servizi di protezione e rintracciamento bagagli per i passeggeri aeroportuali - ha approvato il piano strategico 2022-2027, individuando quattro aree prioritarie di crescita: nuove concessioni, miglioramento dei punti vendita, servizi digitali ed impegno per la piena espressione del valore del gruppo.
    A livello finanziario TraWell Co prevede di portare il fatturato dai 21 milioni di euro stimati per l'esercizio in corso ai 31,2 milioni previsti nel 2027. Il margine operativo lordo dovrebbe aumentare da 4,1 milioni di euro a 7 milioni di euro; di conseguenza, la marginalità dovrebbe migliorare dal 19% stimato per per il 2022 al 22% dell'ultimo esercizio del piano. L'utile netto è previsto salire dagli 0,7 milioni di euro contabilizzati nel 2021 a 3,1 milioni nell'esercizio in corso, dino a 5 milioni nel 2027. La posizione finanziaria netta dovrebbe passare dall'indebitamento di 9,3 milioni di inizio 2022 a un valore positivo di 6,8 milioni a fine 2027.
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    UniCredit, acquistate 10,71 milioni di azioni proprie tra il 10 e il 14 ottobre 2022
    Nell’ambito del programma di acquisto di azioni ordinarie avviato il 21 settembre 2022, UniCredit ha comunicato che, nelle sedute comprese tra il 10 e il 14 ottobre 2022, ha acquistato 10,71 milioni di azioni proprie, al prezzo medio ponderato di 10,7366 euro per azione.
    A partire dall’avvio della seconda tranche del programma di buy-back 2021, l'istituto ha acquistato un totale di 47.843.918 azioni, pari al 2,37% del capitale, per un controvalore complessivo di 509,77 milioni di euro.
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    Class Editori, sottoscritto con le banche un accordo attuativo del piano di risanamento
    Class Editori - società editoriale quotata all'Euronext Milan - ha comunicato di aver firmato un accordo attuativo di piano di risanamento. L'accordo è attuativo delle principali misure di natura finanziaria contenute nel piano di risanamento. Quest'ultimo si fonda sul piano industriale, economico e finanziario per gli anni 2022-2027 e sui correlati interventi di manovra finanziaria.
    In particolare, la manovra finanziara prevede un aumento di capitale per 17 milioni di euro, il rimborso immediato di circa 15,5 milioni di euro di debito verso le banche aderenti (con l’utilizzo di risorse finanziarie provenienti dalla ricapitalizzazione), il consolidamento di circa 17,5 milioni di euro di debito e il progressivo rimborso in 5 anni, lo stralcio di parte del debito per un importo di circa 30 milioni di euro e lo stralcio di un ulteriore importo complessivo di circa 22 milioni di euro (fermo restando l’eventuale obbligo della società di corrispondere alle banche aderenti un ristoro anche solo parziale della posta creditoria rinunciata dagli istituti nel caso in cui il Class Editori raggiungesse, in tutto o in parte, gli obiettivi di EBITDA per il periodo 2022-2026 previsti dal piano industriale e finanziario).
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    Stellantis avverte l’Europa: “Il dogma del 2035 uccide l’auto” (La Repubblica)
    Diego Longhin per La Repubblica, riporta le parole critiche nei confronti dell'Europa di Carlos Tavares, ad di Stellantis, che sottolinea la necessità di pragmatismo per raddrizzare il "dogma del 2023 e dell'elettrico", onde evitare che il vecchio continente uccida il futuro delle mobilità. Secondo Porte de Versailles, la decisione presa di vendere solo auto elettriche dal 2023, potrebbe avere delle conseguenze sociali ingestibili. Per evitare a perdere dei posti di lavoro, secondo Tavares, la direttiva Euro 7 sui motori andrebbe "cancellata".
    "In Europa deve proseguire una politica di incentivi, che comprenda gli ibridi, e di attenzione verso la concorrenza cinese, che va frenata" riporta Longhin. Una minaccia, il mercato cinese, che da anni fa sì che il mercato europeo sia in costante restringimento. Da anni, infatti, i rapporti con pechino sono sempre più tesi.
    Stellantis ha annunciato che in Francia le auto elettriche prodotte diventeranno il doppio rispetto a quelle attuali, sebbene Tavares abbia sottolieanto come "offrire auto a meno di 20mila euro entro tre o cinque anni è improbabile. E così non si tutelerà la libertà di movimento delle classi medie".
    Notizie positive, invece, sul fronte della fornitura dei semiconduttori, dove in Italia ha provocato una riduzione di 200 mila vetture prodotte. L'ad di Stellantis ha sottolineato come nel 2023 il problema verrà risolto.
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    Portobello partecipa a aumento capitale Class Editori
    Portobello, società quotata sul mercato Euronext Growth Milan, proprietaria della omonima catena retail e del portale ePrice, ha aderito all’aumento di capitale di Class Editori, società quotata su Euronext Milan, investendo 500 mila euro, a fronte dell’approvazione del più ampio piano di risanamento del gruppo editoriale concordato con e banche.
    L’investimento in Class Editori rafforza ulteriormente l’accordo commerciale già in essere con Portobello, che ha permesso a entrambe le società di avere benefici in termini di sinergie e di visibilità.
    Pietro Peligra, Presidente di Portobello, ha spiegato "la nostra partecipazione al gruppo Class Editori ci permetterà di allargare e diversificare ulteriormente la Business Unit Media & Advertising del Gruppo Portobello attraverso cui porre in essere operazioni di bartering pubblicitario. Questa operazione, dunque, risulta strategica nel contesto attuale di espansione della catena retail".
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    OPA Tod's, adesioni oltre il 3,5%
    Nell'ambito dell'offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da DeVa Finance (società controllata indirettamente da Diego Della Valle) sulle azioni Tod's, maison italiana del lusso quotata su Euronext Milan, risulta che oggi, 17 ottobre 2022, sono state presentate 3.995 richieste di adesione.
    Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 301.257, pari al 3,56% dell'offerta.
    L'offerta è iniziata il 26 settembre 2022 e terminerà il prossimo 25 ottobre 2022.
    Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Tod's acquistate sul mercato nei giorni 24 e 25 ottobre 2022 non potranno essere apportate in adesione all'offerta.
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    OPA Atlantia, adesioni oltre il 7,2%
    Nell'ambito dell'offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Schema Alfa (società veicolo che fa riferimento alla famiglia Benetton) sulle azioni Atlantia, holding quotata su Euronext Milan focalizzata sulle infrastrutture e sui servizi per la mobilità, risulta che oggi, 17 ottobre 2022, sono state presentate 388.157 richieste di adesione.
    Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 40.166.898, pari al 7,27% dell'offerta.
    L'offerta è iniziata il 10 ottobre 2022 e terminerà l'11 novembre 2022.
    Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Atlantia acquistate sul mercato nei giorni 10 e 11 novembre 2022 non potranno essere apportate in adesione all'offerta.
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    Generali, acquistate 2.811.904 azioni proprie tra il 10 e il 14 ottobre 2022
    Generali ha comunicato che tra il 10 e il 14 ottobre 2022 ha acquistato 2.811.904 azioni proprie al prezzo medio ponderato di 13,95 euro per azione, per un controvalore complessivo di 39,22 milioni di euro.
    A seguito degli acquisti effettuati, alla data del 14 ottobre 2022 il Leone di Trieste e le sue controllate detengono 29.660.943 azioni proprie, pari all'1,87% del capitale.
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    Nasce Zenzero: la talent agency dei migliori food creator italiani
    Nel mondo della comunicazione arriva un tocco di Zenzero, la talent agency dei top food creator del panorama digitale italiano. Una realtà unica, che riunisce in qualità di soci fondatori la forza di Giallozafferano - il food media brand leader in Italia - capofila dell’iniziativa; l’esperienza nell’ambito della comunicazione social di One Shot Agency e la creatività, il talento e il successo di cinque fra i più importanti food creator italiani.
    Giallozafferano - già forte di quasi 50 milioni di follower fra Italia ed estero - è stato il primo brand editoriale a collaborare attivamente con giovani creator e food talent, anticipando i nuovi trend del mercato. Una relazione cresciuta nel tempo, che si consolida oggi, portando cinque top creator a “co-creare” questo nuovo progetto: Zenzero Talent Agency.
    Un cambio di approccio importante nel settore dell’influencer marketing, dove per la prima volta i creator non stabiliscono solo una relazione commerciale con un’agenzia, ma partecipano attivamente come soci fondatori al suo sviluppo.
    La nuova agenzia, specializzata in ambito food, vanta tra i co-founder Daniele Rossi, lo chef toscano dalla cucina moderna e ricercata ma legata alle tradizioni locali; Cookergirl, la ragazza “dal grembiule rosso” con la passione per la cucina e voglia di sperimentare; Diletta Secco, storyteller raffinata, solare e spontanea sempre attenta all’ambiente e alla sana alimentazione; Rosy Chin, chef e imprenditrice di successo che mescola tradizione e innovazione, e Luisa Orizio, la food blogger numero uno di Giallozafferano.
    L’offerta dell’Agency
    Zenzero gestisce in esclusiva 20 talenti di eccezione: non solo i creator co-founder della stessa, ma anche alcuni fra i più importanti e originali food talent, nonché volti emergenti che si stanno affermando sempre più rapidamente e vantano importanti livelli di engagement. La nuova food agency si pone come un punto di contatto tra uno straordinario hub di creator - che conta 20 milioni di follower complessivi, 200 milioni di video views e più di 10 milioni di interazioni al mese - e i brand, con il duplice obiettivo di lavorare, da un lato, sulla crescita dei talent per valorizzare il loro posizionamento distintivo, e dall’altro di interpretare le esigenze delle aziende per costruire percorsi di comunicazione con i linguaggi efficaci per raggiungere anche le nuove generazioni.
    Zenzero sarà un nuovo riferimento nel mondo food, a cui si lega sin dal nome, in stretta assonanza con GialloZafferano. Ingrediente molto amato da chi vuole sperimentare in cucina per dare un tocco frizzante e naturale nelle preparazioni, lo zenzero è una spezia fresca e originale, proprio come l’anima dell’Agency.
    Zenzero sarà guidata nel ruolo di CEO da Alessandra Rigolio, già Direttore Marketing di Mondadori Media, giovane manager di grande esperienza nel settore dei media, e dal Presidente Gabriele Colasanto, Responsabile Area Food di Mondadori Media. Insieme a loro Luigi D’Alterio, in qualità di Direttore Commerciale, incarico che affiancherà a quello di Direttore Commerciale di Hej, e Nicole Cavallo, che nel ruolo di Head of Talent Management coniugherà influencer marketing e creator management in progetti su misura per ciascun talent.
    “Siamo orgogliosi di dar vita a una realtà unica e innovativa come Zenzero, compiendo un passo in più nella strategia di evoluzione continua che da sempre caratterizza Giallozafferano. Negli ultimi anni il nostro brand ha puntato sui social media e sui creator come elemento centrale della propria strategia di successo, in particolare su Instagram e su TikTok. Con Zenzero offriremo ai nostri partner un nuovo media, i creator, per rispondere alle loro esigenze con progetti in grado di generare un effettivo valore. La nostra carta vincente è la relazione che costruiamo con i talent: lavoriamo con loro a quattro mani, investiamo sulla loro crescita, proponendo al mercato contenuti sempre in linea con i nuovi trend e linguaggi”, ha dichiarato Alessandra Rigolio, CEO di Zenzero.

    Un’offerta completa e una ricetta unica composta da tanti sapori nell’ambito della comunicazione, a cui si affianca il know-how di un partner come One Shot Agency, agenzia italiana che opera da anni nel settore del management e della comunicazione digital, il cui team sarà supervisionato dall’account manager Daniele Tozzi.
    “Per il nostro gruppo, Zenzero consolida la nostra esperienza nella gestione dei talent ed è una nuova sfida che ha l‘ambizione e il know-how per diventare il punto di riferimento nelle strategie di influencer marketing del settore food e che vede come elemento centrale la capacità di gestione e di sviluppo di creator il cui talento è indiscusso e la cui capacità di impatto sui social è un unicum sul mercato”, commenta Matteo Maffucci, co-founder di One Shot Agency. “Insieme a Zenzero abbiamo studiato una formula capace di mettere a servizio dei marchi del food quei progetti capaci di trasformare l’esperienza di marca in un racconto adattivo, che nasce dall’incontro tra i valori di marca, quelli dei talent e la loro audience social”.

    I creator di Zenzero
    Tra i creator già nel roster di Zenzero, oltre ai cinque fondatori, spiccano tantissimi talenti: Chef Nerone, giovanissimo cuoco campano che unisce all’amore per la sua terra spontaneità e improvvisazione; 2foodfitlovers, coppia social con la passione per il fitness e il buon cibo; Foodqood, terzo tiktoker di cucina al mondo; Rossella pane e cioccolato, conosciuta per i contenuti golosi; Valeria Ciccotti di Vale cucina e fantasia, con le sue ricette a base di estro e semplicità; Fernanda Michela Nicotra de Il caldo sapore del sud, catanese doc che ama i piatti della tradizione e non solo; Monica Pannacci di Ricette del cuore, promotrice di una cucina semplice, istintiva e zero sprechi; Jessica Runcio di Le ricette di Gessica, che alterna preziose ricette della tradizione familiare a preparazioni veloci e alla portata di tutti; Sebastian Fitarau, chef raffinato dalle proposte creative, leggere e gustose allo stesso tempo; Nonna Nella, la nonna più social d’Italia che conquistato TikTok e il cuore dei foodlover; Cuori Veggie, con la sua cucina vegetale semplice e veloce; Aurora Cortopassi, Giovanni Castaldi e Manuel Saraceno, i tre volti noti di Giallozafferano. Talenti in grado di accendere la passione per la cucina di tutte le generazioni degli italiani, coprendo tutti i gusti e tutti i linguaggi su tutte le piattaforme.
    La sede di Zenzero sarà presto inaugurata a Milano, accanto a quella di Giallozafferano: un hub creativo nel cuore della città, con spazi interamente dedicati alla produzione di progetti dei food creator, con studi di registrazione, di posa e un set con cucine attrezzate, ma anche un luogo per eventi.
    Zenzero avrà un team dedicato a supporto dei talent per l’ideazione e la realizzazione dei progetti. Il go to market commerciale vedrà in campo l’expertise di Mediamond, con la sua struttura dedicata Brand on Solutions, per la costruzione di iniziative di branded content e influencer marketing.

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    Indici USA in forte rialzo
    I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso la prima seduta della settimana in forte rialzo.
    Il Dow Jones ha registrato un progresso dell'1,86% a 30.186 punti, mentre l’S&P500 ha recuperato il 2,65% a 3.678 punti. Performance migliore per il Nasdaq (+3,43% a 10.676 punti).
    In evidenza i titoli del settore finanziario. Seduta decisamente positiva per Bank of America (+6,06% a 33,62 dollari), dopo la diffusione dei risultati finanziari del 3° trimestre del 2022, periodo chiuso con un utile per azione di 0,81 dollari, di poco superiore al consensus degli analisti. Molto bene anche Jp Morgan (+4,2%) e Goldman Sachs (+2,24%).

    Dow Jones
    30.185,82
    +1,86%
    +550,99
    S&P 500
    3.677,95
    +2,65%
    +94,88
    Nasdaq
    10.675,80
    +3,43%
    +354,41
    Russell
    1.735,75
    +3,17%
    +53,35
    VIX
    31,37
    -2,03%
    -0,65

    Ocugen Inc
    1,66 $
    6,41%
    +0,100 Oggi
    After Hours:1,65 $
    (0,60%)-0,0100
    Data e ora chiusura: 17 ott, 19:49:03 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax
    20,32 $
    3,30%
    +0,65 Oggi
    After Hours:20,37 $
    (0,25%)+0,050
    Data e ora chiusura: 17 ott, 19:40:31 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Sorrento Therapeutics Inc
    1,53 $
    14,18%
    +0,19 Oggi
    After Hours:1,53 $
    (0,00%)0,00
    Data e ora chiusura: 17 ott, 19:57:50 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Vaxart
    1,79 $
    5,29%
    +0,090 Oggi
    After Hours:1,84 $
    (2,79%)+0,050
    Data e ora chiusura: 17 ott, 19:14:17 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Inovio Pharmaceuticals Inc
    1,83 $
    17,31%
    +0,27 Oggi
    After Hours:1,84 $
    (0,55%)+0,0100
    Data e ora chiusura: 17 ott, 19:55:32 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 18/10/2022, 18:08
     
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    Brunello Cucinelli, +27,7% i ricavi nei primi nove mesi del 2022
    Brunello Cucinelli ha fornito alcune indicazioni finanziarie relative al terzo trimestre e ai primi nove mesi del 2022.
    Il gruppo del cachemire ha chiuso i primi nove mesi del 2022 con ricavi per 642,03 milioni di euro, in aumento del 27,7% rispetto ai 502,59 milioni ottenuti nei primi tre trimestri del 2021; a parità di tassi di cambio la crescita del giro d'affari sarebbe stata dl 23,2%.
    Per l'intero 2022 il management di Brunello Cucinelli prevede una crescita del fatturato vicina al 25% e ipotizza per il prossimo anno un aumento del giro d'affari nell'ordine del 10%, sulla base della raccolta ordini Primavera-Estate Uomo-Donna 2023.
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    Petrolio, EIA: scorte settimanali greggio calano a sorpresa
    Sono diminuite a sorpresa le scorte di greggio in USA nell'ultima settimana. L'EIA, la divisione del Dipartimento dell'Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 14 ottobre 2022, sono diminuiti di oltre 1,7 milioni di barili a 437,4 MBG, contro attese per un incremento di 1,4 milioni.
    Gli stock di distillati hanno registrato un piccolo aumento di 0,1 milioni a 106,2 MBG, contro attese per una diminuzione di 2,2 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un decremento di 0,1 milioni a quota 209,4 MBG (era atteso un calo di 1,1 milioni).
    Le riserve strategiche di petrolio sono calate di 3,6 milioni a 405,1 MBG.
    Dopo questi dati, il petrolio prosegue gli scambi in rialzo: il Light Crude statunitense scambia a 83,29 dollari al barile, in rialzo dello 0,57%, mentre il Brent registra un incremento dello 0,45% a 90,43 dollari.
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    TatTaTu debutta su Euronext Growth con una performance brillante
    Ottimo debutto per TaTaTu, la prima app di social media e intrattenimento che premia i clienti per i contenuti fruiti, lanciata dall'imprenditore Andrea Iervolino.
    Il titolo, da oggi quotato sul mercato Euronext Growth ed inserito anche nel segmento Euronext Tech Leaders, registra un rialzo del 19,5% a 2,39 euro. Il prezzo di collocamento delle 814.265.232 azioni ordinarie era stato fissato a 2 euro, in base alle stime formulate in occasione del private placement, per una capitalizzazione complessiva di circa 1,6 miliardi.
    Il fondatore e CEO ha sviluppato la piattaforma nel 2018, con l'obiettivo di restituire il potere agli utenti e promuovere un cambiamento positivo nel panorama dei media. "La quotazione diretta su Euronext Growth Paris rappresenta una pietra miliare per implementare la nostra vision di cambiare per sempre il rapporto tra gli utenti dei social media, i loro dati e il mondo online", ha affermato Andrea Iervolino, aggiungendo "siamo anche onorati di entrare a far parte del segmento Euronext Tech Leaders e di essere classificati tra le più grandi aziende tecnologiche in Europa".
    Il segmento Euronext Tech Leaders in cui è stata inserita TaTaTu, la quarta azienda inserita nel 2022, raccoglie più di cento società tecnologiche europee quotate sui mercati Euronext ed offre una serie di servizi per la visibilità e la promozione delle aziende nei confronti degli investitori internazionali, come migliori condizioni di trading e la creazione di una community di Tech Leaders.

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    Tod's, il consensus degli analisti per il 2022
    Tod’s ha riportato le stime degli analisti relative ai risultati economici per l'esercizio 2022, aggiornate al 17 ottobre 2022.
    Le previsioni indicano vendite per 974 milioni di euro. L’EBITDA è stimato a 195 milioni, mentre l’EBIT è previsto positivo per 46 milioni di euro. L'utile netto è indicato a 18 milioni di euro.
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    BFF, Banca d'Italia fissa requisiti minimi MREL
    BFF Bank rende noto che la Banca d'Italia, a conclusione dell'iter di determinazione dei requisiti minimi consolidati per i fondi propri e le passività ammissibili (MREL), ha determinato i requisiti patrimoniali che la banca dovrà soddisfare a partire dal 1° gennaio 2025.
    In particolare, il requisito minimo in termini di TREA - Total Risk Exposure Amount è pari al 21,73% (incluso il Combined Buffer Requirement del 2,50%) ed in termini di LRE - Leverage Ratio Exposure è pari al 5,33%.
    Non è stato assegnato alcun requisito di subordinazione per rispettare i requisiti e il calcolo delle altre passività ammissibili.
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    Recordati prosegue il buy-back
    Recordati, nell'ambito del programma di acquisto di azioni proprie avviato in data 20 giugno 2022, in forza della delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2022, finalizzato all’acquisto di azioni Recordati da destinare a servizio dei piani di stock options rivolti al management del Gruppo già adottati dalla Società e dei piani di stock options o dei piani di incentivazione basati comunque su azioni, che dovessero essere approvati in futuro, ha reso noto di aver acquistato, dal 10 al 13 ottobre 2022, complessivamente 36.249 azioni proprie, al prezzo medio ponderato di 35,1956 euro.
    Al 14 ottobre, Recordati detiene 3.753.619 azioni proprie pari all'1,795% del capitale sociale.
    Intanto, a Piazza Affari, seduta negativa per il gruppo farmaceutico che si posiziona a 36,02 euro, con una discesa del 2,17%.
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    Inwit, le stime degli analisti per il 2022
    Inwit ha riportato le stime degli analisti relative alle previsioni sui dati finanziari dell'esercizio 2022 e aggiornate al 18 ottobre 2022.
    Sulla base delle indicazioni di 21 banche d'affari che seguono il titolo, Inwit dovrebbe chiudere l'anno in corso con ricavi per 854 milioni di euro e un margine operativo lordo di 779 milioni. Il flusso di cassa ricorrente è indicato a 488 milioni di euro.
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    Nexi e illimity, nuova partnership a supporto PMI italiane
    Le soluzioni di incasso della PayTech sbarcano su b-ilty, il primo Business Store Digitale che offre servizi finanziari per le piccole e medie imprese
    Nexi, la PayTech europea, e illimity Bank, Gruppo bancario ad alto tasso tecnologico, annunciano una nuova partnership a supporto delle PMI del nostro Paese: b-ilty, l’offerta digitale di servizi bancari e di credito targato illimity e dedicato alle piccole e medie imprese, si arricchisce delle soluzioni di incasso digitale di Nexi.
    Da oggi, le PMI italiane, accedendo alla piattaforma b-ilty, potranno noleggiare o acquistare i prodotti e i servizi di incasso di Nexi, assicurandosi così le migliori soluzioni tecnologiche presenti sul mercato che consentono di accettare qualsiasi tipologia di pagamento in modo comodo, veloce e sicuro.
    Attraverso il portale di b-ilty, infatti, i clienti potranno accedere ad offerte dedicate studiate appositamente per loro da Nexi e richiedere, in modo totalmente digitale attraverso il portale NEXI, il prodotto più adatto alle proprie esigenze: la sottoscrizione del contratto avviene completamente in modalità digitale, rendendo così la user experience pratica e veloce, permettendo a imprenditori e PMI di effettuare l’operazione dal proprio ufficio, in qualsiasi orario, senza bisogno di recarsi in filiale e senza necessità di utilizzare carta.
    Il portafoglio di offerta per l’accettazione dei pagamenti digitali, l’installazione del terminale POS e tutti i servizi di assistenza tecnica vengono assicurati da Nexi: una garanzia di affidabilità che si aggiunge alla disponibilità di un Relationship Manager personale per ogni cliente b-ilty e al call center professionale – Smart Care – già previsti da illimity e disponibili 7 giorni su 7.
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    Farmaè, crescita robusta nel terzo trimestre
    Nel terzo trimestre 2022, i ricavi consolidati si attestano a 28,4 milioni di euro in crescita del 58,3% rispetto ai 17,9 milioni di euro della sola Farmaè e in crescita del 17,7% rispetto ai 24,1 milioni di euro, ricostruiti a parità di perimetro di consolidamento comprendente i ricavi di Valnan, della piattaforma AmicaFarmacia, nonché della farmacia Madonna della Neve. I ricavi consolidati sono al netto dei ricavi di co-marketing pari a 1 milione di euro in crescita del 25% rispetto a 0,8 milioni di euro del terzo trimestre 2021.
    Nei primi nove mesi del 2022, i ricavi di Gruppo si attestano a 81,2 milioni di euro con un incremento del 42% rispetto ai 57,2 milioni di euro registrati dalla sola Farmaè al 30 settembre 2021 e in crescita del 5,2% rispetto a 77,2 milioni di euro dei ricavi pro-forma al 30 settembre 2021. I ricavi consolidati sono al netto dei ricavi di co-marketing pari a 3,1 milioni di euro in crescita del 29% rispetto a 2,4 milioni di euro del 30 settembre 2021.
    Nel terzo trimestre 2022, gli ordini sulle piattaforme sono pari a 576,6 mila in crescita del 55% rispetto ai 372 mila registrati dalla sola Farmaè e in crescita del 13,4% rispetto ai 508,6 mila a parità di perimetro. Gli ordini sulle piattaforme al 30 settembre 2022 crescono del 40,8% a 1 milione e 690 mila rispetto a 1 milione e 200 mila registrati nei primi nove mesi del 2021 dalla sola Farmaè, e del 8,3% rispetto ai 1 milione e 560 mila a parità di perimetro nei primi nove mesi del 2021.
    Il numero dei prodotti venduti nel terzo trimestre 2022 è pari a 2 milioni e 933 mila in crescita del 55,1% rispetto a 1 milione e 891 mila registrati dalla sola Farmaè e in crescita del 18,9% rispetto ai 2 milioni e 467 mila a parità di perimetro. Nei nove mesi sono stati venduti 8 milioni e 496 mila prodotti, in aumento del 42,9% rispetto ai 5 milioni e 944 mila prodotti venduti dalla sola Farmaè, e del 11,5% rispetto ai 7 milioni e 621 mila dei primi nove mesi del 2021 a parità di perimento.

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    Brembo lancia Brembo Ventures
    Brembo ha annunciato il lancio di Brembo Ventures, l'unità di venture capital dell'azienda con l'obiettivo di accelerare lo sviluppo di soluzioni innovative per la mobilità.
    Brembo Ventures realizzerà investimenti strategici a livello globale in startup tecnologiche in grado di portare valore sia in ambito di prodotto sia di processo produttivo. In particolare l’attenzione sarà rivolta a realtà attive nell’intelligenza artificiale, nei big data, nella sensoristica, nella meccatronica, nell’efficienza energetica e nella sostenibilità che possano trovare applicazione nel settore automotive.
    Inoltre, Brembo Ventures avrà l’obiettivo di coordinare i rapporti con le startup di cui Brembo è azionista.
    Brembo ha segnalato che la più recente operazione di Brembo Ventures è l’acquisto in qualità di lead investor del 6,8% del capitale di PhotonPath, società attiva nello sviluppo di prodotti basati sulla fotonica integrata. L’investimento in PhotonPath è complementare a quello effettuato da Brembo nel 2020 in Infibra Technologies.
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    ENI, le stime degli analisti per il 3° trimestre 2022
    Giovedì 27 ottobre 2022 il consiglio di amministrazione di ENI esaminerà i dati finanziari e operativi relativi al 3° trimestre del 2022; i risultati saranno comunicati al mercato il giorno seguente, prima dell’apertura di Piazza Affari.
    Le stime pubblicate sul sito Internet del colosso petrolifero indicano, per il periodo luglio-settembre un utile operativo adjusted di 4,87 miliardi di euro e un utile netto adjusted pari a 3,21 miliardi di euro.
    ENI aveva terminato il 3° trimestre del 2021 con un risultato operativo adjusted positivo per 2,49 miliardi di euro e un utile netto adjusted di 1,43 miliardi di euro.
    La produzione dovrebbe essersi attestata a 1,59 milioni di barili equivalenti al giorno, rispetto agli 1,69 milioni del 3° trimestre 2021 e agli 1,58 milioni del 2° trimestre del 2022.
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    Anima Holding, le previsioni degli analisti per il 2022
    Anima Holding ha pubblicato il consensus degli analisti per l'esercizio in corso aggiornato al 13 ottobre 2022.
    Secondo le indicazioni di 11 analisti, i ricavi dovrebbero raggiungere i 354 milioni di euro con un intervallo compreso tra un minimo di 332 milioni di euro e un massimo di 394 milioni di euro.
    L'utile netto, secondo le previsioni degli analisti, dovrebbe arrivare a 132,4 milioni di euro con una forchetta tra 119,3 milioni di euro e 158 milioni di euro.
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    Amplifon, il consensus degli analisti per il 2022
    Amplifon ha fornito le stime di consensus degli analisti relative all’esercizio 2022, basate sulla media delle valutazioni di 18 esperti e aggiornate al 17 ottobre 2022.
    Nel dettaglio, la società dovrebbe chiudere l’anno in corso con ricavi per 2,17 miliardi di euro, rispetto agli 1,95 miliardi ottenuti nel 2021.
    Il margine operativo lordo ricorrente è stimato a 541,3 milioni di euro, mentre l'utile per azione adjusted è previsto a 1,02 euro, dagli 0,926 euro contabilizzati nel 2021.
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    Petrolio, USA sbloccano 15 milioni barili da riserve strategiche
    Prezzi del greggio in risalita
    Quotazioni del petrolio in rialzo in avvio di giornata, dopo l'annuncio della Casa Bianca del rilascio di altri 15 milioni di barili di petrolio dalle riserve strategiche a completamento del piano per controllare i prezzi, annunciato in primavera.
    Il greggio WTI guadagna lo 0,46% a 83,20 dollari al barile mentre il Brent sale dello 0,23% a 90,23 dollari al barile.
    Con questi 15 milioni di barili - ha spiegato la Casa Bianca in una nota - lo storico prelievo da 180 milioni di barili annunciato dal presidente Biden in primavera sarà completato.
    Sempre secondo la Casa Bianca, Biden ha intenzione di riacquistare greggio per le riserve strategiche "quando i prezzi saranno pari o inferiori a circa 67-72 dollari al barile".
    Quest'ultima decisione segue la mossa dell'Opec Plus, la versione del cartello degli esportatori allargata a Russia e altri produttori non allineati, di tagliare l'offerta di greggio di 2 milioni di barili equivalenti rispetto ai livelli ufficiali. Una scelta che ha fatto infuriare l'amministrazione Biden che l'ha definita "miope".
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    Casta Diva, De Micheli: siamo più attrattivi e riceviamo offerte, valutiamo 8/9 dossier
    "Abbiamo avuto una semestrale eccezionale, addirittura con una crescita a tripla cifra rispetto al semestre corrispondente all'anno precedente e questo è dovuto un po' al fatto che partivamo dal basso - perché il 2021 è stato un anno di grande recupero per noi rispetto all'anno del covid ma con un primo semestre ancora un po' rallentato - ma anche dovuto al fatto che abbiamo fatto tanti numeri sia dal punto di vista della crescita organica sia dal punto di vista delle acquisizioni". Lo ha detto a Teleborsa Andrea De Micheli, amministratore delegato di Casta Diva Group (CDG), a margine della terza edizione di NextGems, la investor conference organizzata da T.W.I.N e Virgilio ir.
    In particolare, le acquisizioni "sono state due nella prima parte dell'anno. Una nel campo degli eventi della moda e una nel campo degli eventi sul lusso, due settori in cui non eravamo presenti. Quindi alla fine siamo cresciuti del 300% e abbiamo fatto 41 milioni di fatturato nel primo semestre. Nel piano pubblicato a maggio era previsto di fare nell'anno corrente 57 milioni a fine anno, quindi probabilmente supereremo quel target", ha aggiunto il numero uno della società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore dei contenuti digitali e dal vivo.
    L'integrazione delle nuove realtà acquisite "sta andando molto bene, sta filando tutto molto liscio, siamo in una situazione di armonia con i nuovi soci e con i manager che abbiamo preso. Siamo soddisfatti e credo che sarà più veloce di quanto pensassimo", ha spiegato De Micheli.
    "L'annuncio di questi risultati e il fatto che il nostro titolo è più che raddoppiato nel giro di poche settimane, dopo averli annunciati, fa sì che siamo diventati più attrattivi e quindi abbiamo ricevuto diverse offerte da parte di concorrenti e di società limitrofe nel nostro campo di azione, che chiedono di integrarsi con noi - ha affermato l'imprenditore - Stiamo valutando 8/9 dossier in questo momento in vari contesti: agenzie di eventi, case di produzione, società che si occupano di martech".
    Per quanto riguarda le richieste dei clienti, in questa fase sono rimaste alcune esigenze nate durante la pandemia, ha detto l'AD: "L'esigenza che è nata durante la pandemia, cioè fare degli eventi digitali, si propaga anche post pandemia perchè ogni evento fisico oggi è accompagnato da un evento digitale. I clienti fanno l'evento fisico, ma lo accompagnano e lo addirittura ingrandiscono e rendono più importante attraverso una digitalizzazione dello stesso".
    Sul fronte dell'innovazione, Casta Diva è stata tra i fondatori, a giugno, del Web3 Alliance, un consorzio di aziende che si occupano già di questi temi, come metaverso, NFT, blockchain, intelligenza artificiale. "Noi ci occupiamo di questo settore dal punto di vista della comunicazione: abbiamo da tempo intrapreso la produzione di video in Virtual reality (quindi video immersivi, a 360 gradi, stereoscopici, stereofonici) dove indossando un visore sembra di essere in un altro mondo - ha spiegato De Micheli - Il metaverso ci interessa, anche se nessuno sa bene che cosa sia o che cosa sarà, però sappiamo che tanti Big ci stanno investendo e oggi forse è più portato dall'offerta che dalla domanda. È però un settore che fa hype, quindi molte aziende lo vogliono fare per le PRche lo circondano.

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    Saras, Farringford Foundation sale al 5,226%
    Dalle comunicazioni diffuse dalla Consob il 18 ottobre 2022 si apprende che il 12 ottobre la partecipazione di Farringford Foundation in Saras è salita al 5,226%, da una situazione precedente del 3,01% al 21 ottobre 2022.
    La quota è detenuta indirettamente da Urion Holdings (Malta).
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    De Longhi, Investment Management detiene il 5,017%
    Dalle comunicazioni diffuse dalla Consob il 18 ottobre 2022 si apprende che dal 12 ottobre Investment Management detiene una partecipazione del 5,017% nel capitale di De Longhi.
    La quota è detenuta in gestione discrezionale del risparmio.
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    Somec, nuova commessa negli Stati Uniti per Fabbrica
    Somec - società quotata sull'Euronext Milan e specializzata nell'ingegnerizzazione e realizzazione di progetti complessi chiavi in mano nell'ingegneria civile e navale - ha comunicato che la controllata statunitense Fabbrica si è aggiudicata una nuova commessa per la realizzazione di due edifici a destinazione commerciale a Cambridge, in Massachussets (USA).
    Fabbrica curerà la progettazione e l'ingegnerizzazione di 42mila metri quadrati di facciate continue, per un valore complessivo di oltre 73 milioni di dollari.
    L'inizio dei lavori è previsto nel primo trimestre 2023; un edificio sarà concluso nel 2024, il secondo sarà terminato nel 2026.
    Somec ha ricordato che il portafoglio ordini tutale al 30 giugno 2022 era pari a 932 milioni di euro. Da gennaio 2022, le commesse acquisite risultano pari a 217 milioni di euro.
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    Pane, acqua e bollette ecco perché l’inflazione non è uguale per tutti. I poveri i più colpiti (La Repubblica)
    Secondo quanto riporta Rosaria Amato per La Repubblica, l'inflazione non è mai stata così diseguale. Tutti coloro che si vedono costretti a spendere la maggior parte del loro reddito in beni di prima necessità, come alimentari e bollette, subiscono aumenti più elevati. Le famiglie che guadagnano, invece, possoo spendere di più. In altre parole "l'inflazione dei più poveri" è assai più alta di quella dei "più ricchi".
    Per capire meglio questa dinamica, l’Istat dal 2005 divide le famiglie in cinque classi di spesa. Negli anni in cui l’inflazione era bassa le differenze tra i cinque gruppi non erano eccessive, ma dal 2021 la forbice si è allargata notevolmente. Al terzo trimestre 2022, l'inflazione al quinto più ricco sta al 7,6%, mentre al quinto meno abbiente è arrivata all'11,6%. Quattro punti percentuali: una media così alta che prima d'ora non era mai stata rilevata.
    E questi quattro punti percentuali sarebbero molto di più, spiega Federico Polidoro, dirigente Istat del Servizio prezzi al consumo, senza gli interventi del governo in aiuto alle famiglie. Istat stima che gli interventi di sostegno contro il caro energia avrebbero contenuto di circa il 46% l'aumento della spesa collegato all'inflazione.
    Il problema però rimane nel paniere di prodotti che le famiglie devono acquistare ogni mese, e che riservano circa un terzo del loro reddito per i beni alimentari, contro il 16,4% della quota cibo delle più abbienti. "Per le bollette impiegano il 14,6% della spesa contro appena il 6,7% dei più ricchi".
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    OPA Tod's, adesioni oltre il 3,6%
    Nell'ambito dell'offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da DeVa Finance (società controllata indirettamente da Diego Della Valle) sulle azioni Tod's, maison italiana del lusso quotata su Euronext Milan, risulta che oggi, 18 ottobre 2022, sono state presentate 7.834 richieste di adesione.
    Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 309.091, pari al 3,66% dell'offerta.
    L'offerta è iniziata il 26 settembre 2022 e terminerà il prossimo 25 ottobre 2022.
    Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Tod's acquistate sul mercato nei giorni 24 e 25 ottobre 2022 non potranno essere apportate in adesione all'offerta.
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    OPA Atlantia, adesioni oltre il 7,2%
    Nell'ambito dell'offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Schema Alfa (società veicolo che fa riferimento alla famiglia Benetton) sulle azioni Atlantia, holding quotata su Euronext Milan focalizzata sulle infrastrutture e sui servizi per la mobilità, risulta che oggi, 18 ottobre 2022, sono state presentate 536.425 richieste di adesione.
    Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 40.703.323, pari al 7,37% dell'offerta.
    L'offerta è iniziata il 10 ottobre 2022 e terminerà l'11 novembre 2022.
    Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Atlantia acquistate sul mercato nei giorni 10 e 11 novembre 2022 non potranno essere apportate in adesione all'offerta.
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    Pioggia di acquisti a Wall Street
    Seduta positiva per il listino USA, complice la trimestrale sopra le attese di Goldman Sachs che si unisce ai positivi conti annunciati nei giorni scorsi dalle altre big bancarie. Il Dow Jones porta a casa un guadagno dell'1,12%; sulla stessa linea, in rialzo l'S&P-500, che aumenta rispetto alla vigilia arrivando a 3.720 punti. In denaro il Nasdaq 100 (+0,77%); sulla stessa tendenza, buona la prestazione dell'S&P 100 (+1,04%).
    In buona evidenza nell'S&P 500 i comparti beni industriali (+2,36%), materiali (+1,91%) e utilities (+1,79%).
    Al top tra i giganti di Wall Street, Salesforce (+4,40%), American Express (+3,27%), JP Morgan (+2,56%) e DOW (+2,52%).
    Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Intel, che ha terminato le contrattazioni a -2,08%.
    Tra i best performers del Nasdaq 100, Pinduoduo Inc Spon Each Rep (+5,21%), Docusign (+5,05%), Lucid (+4,83%) e Okta (+4,57%).
    I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Moderna, che ha archiviato la seduta a -3,71%.
    Calo deciso per Dexcom, che segna un -2,81%.
    Sotto pressione Intel, con un forte ribasso del 2,08%.
    Soffre Regeneron Pharmaceuticals, che evidenzia una perdita dell'1,80%.
    Tra gli appuntamenti macroeconomici che avranno la maggiore influenza sull'andamento dei mercati USA:

    Mercoledì 19/10/2022
    14:30 USA: Apertura cantieri (atteso 1,48 Mln unità; preced. 1,58 Mln unità)
    14:30 USA: Permessi edilizi (atteso 1,53 Mln unità; preced. 1,52 Mln unità)
    16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (preced. 9,88 Mln barili)

    Giovedì 20/10/2022
    14:30 USA: PhillyFed (atteso -5 punti; preced. -9,9 punti)
    14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 232K unità; preced. 228K unità)
    16:00 USA: Vendita case esistenti, mensile (preced. -0,4%)
    16:00 USA: Vendita case esistenti (atteso 4,69 Mln unità; preced. 4,8 Mln unità).

    Dow Jones

    30.523,80
    +1,12%
    +337,98
    S&P 500
    3.719,98
    +1,14%
    +42,03
    NASDAQ Composite
    10.772,40
    +0,90%
    +96,60
    Indice Russell 2000
    1.755,96
    +1,16%
    +20,20
    VIX
    30,50
    -2,77%
    -0,87

    Ocugen Inc
    1,64 $
    1,20%
    -0,020 Oggi
    After Hours:1,67 $
    (1,83%)+0,030
    Data e ora chiusura: 18 ott, 19:09:39 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax
    18,62 $
    8,37%
    -1,70 Oggi
    After Hours:18,90 $
    (1,50%)+0,28
    Data e ora chiusura: 18 ott, 19:57:12 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Vaxart
    1,72 $
    3,91%
    -0,070 Oggi
    After Hours:1,73 $
    (0,58%)+0,0100
    Data e ora chiusura: 18 ott, 19:59:39 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 19/10/2022, 17:56
     
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    Cellularline, Intesa passa a Buy dopo fallimento OPA
    Intesa Sanpaolo ha migliorato a Buy (da Hold) il giudizio su Cellularline, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore degli accessori per smartphone e tablet, e alzato il target price a 5 euro (da 3,75 euro) dopo il fallimento dell'OPA di Esprinet. La raccomandazione era stata temporaneamente allineata al prezzo del corrispettivo dell'OPA durante il periodo d'offerta.
    "Lasciamo invariate le nostre proiezioni 2022-23, decidiamo di adottare un approccio conservativo e attendiamo i risultati 2022 per incorporare i dati 2024-25 e gli obiettivi del business plan del gruppo", scrivono gli analisti.
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    Interpump Group acquisice l'80% di Eurofluid Hydraulic
    Interpump Group ha annunicato l’acquisizione, attraverso IPH Hydraulics, dell’80% del capitale di Eurofluid Hydraulic, società specializzata nella realizzazione di blocchi oleodinamici di altissima qualità.
    Il valore della partecipazione è stato fissato in 26,4 milioni di euro; inoltre, sono stati definiti i meccanismi di “put and call” con un prezzo già determinato attraverso i quali, a partire da aprile 2026, le controparti potranno acquistare e vendere il rimanente 20%.
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    Titoli di Stato, MEF: dal 14 novembre nuova emissione BTP Italia
    Il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) annuncia che da lunedì 14 a giovedì 17 novembre 2022 si terrà una nuova emissione del BTP Italia, il titolo di Stato indicizzato al tasso di inflazione nazionale pensato per il risparmiatore individuale.
    Le caratteristiche del titolo sono sostanzialmente in linea con quelle delle precedenti emissioni.
    Il nuovo BTP Italia avrà una durata di 6 anni ed è previsto un premio fedeltà pari all’8 per mille per coloro che acquistano il titolo all’emissione e lo detengono fino a scadenza, nel 2028.
    Come di consueto, il titolo sarà collocato sul mercato in due fasi: la prima fase si svolgerà da lunedì 14 a mercoledì 16 novembre, salvo chiusura anticipata, e sarà riservata esclusivamente ai risparmiatori individuali e affini (il cosiddetto mercato retail); la seconda fase avrà luogo nella mattinata del giorno 17 novembre e sarà riservata solo agli investitori istituzionali. I tassi minimi garantiti saranno comunicati venerdì 11 novembre.
    Come per le precedenti emissioni, i risparmiatori retail potranno sottoscrivere il BTP Italia ovunque si detenga un conto titoli, in banca o presso gli uffici postali anche utilizzando il proprio home banking se abilitato alle funzioni di trading.
    Il collocamento avverrà sulla piattaforma elettronica MOT (il mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso le seguenti banche dealers: Intesa Sanpaolo e Unicredit.
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    Marzocchi Pompe lancia una nuova gamma di pompe e motori
    Marzocchi Pompe, azienda leader nella progettazione, produzione e commercializzazione di pompe e motori ad ingranaggi ad elevate prestazioni, presenta una nuova famiglia di pompe e motori, denominate FCIP (Full Cast Iron Pump) e FCIM (Full Cast Iron Motor), completamente in ghisa.
    Questi nuovi prodotti - spiega una nota - mirano ad applicazioni con pressioni più alte rispetto a quelle raggiungibili con le pompe GHP ed i motori GHM già presenti a catalogo, aventi il coperchio e la flangia in ghisa ma il caratteristico corpo in alluminio. Anche grazie al design compatto ed alla possibilità di fornire valvole integrate, essi sono particolarmente adatti per il settore Mobile, come ad esempio macchine ed attrezzature per agricoltura, costruzioni, mining, logistica, pulizia e raccolta rifiuti. Per coprire il più possibile le esigenze del mercato in termini di cilindrate, sia le nuove pompe che i nuovi motori avranno tre sottofamiglie: FCIP2, FCIP3, FCIP4 e FCIM2, FCIM3, FCIM4.
    Il lancio ufficiale della nuova linea avverrà durante la fiera Bauma di Monaco, dal 24 al 30 ottobre e continuerà poi all’EIMA di Bologna, dal 9 al 13 novembre.
    "Abbiamo come sempre ascoltato con grande attenzione i nostri distributori ed i nostri clienti OEM, cogliendo la necessità del mercato per questi nuovi prodotti, che ampliano ulteriormente la nostra già vasta gamma di pompe tradizionali - ha commentato il CEO Gabriele Bonfiglioli -. Siamo convinti che ci permetteranno di cogliere tante nuove opportunità, in particolare per applicazioni in condizioni di lavoro particolarmente gravose. Ovviamente non ci fermeremo qui: stiamo continuando a lavorare allo sviluppo della famiglia Elika, che ci riserverà una new entry nel prossimo anno".
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    ABP Nocivelli si aggiudica una gara Consip
    ABP Nocivelli - società quotata all'Euronext Growth Milan e specializzata nella realizzazione di impianti tecnologici e nei servizi di facility management - ha comunicato di essersi aggiudicata in raggruppamento temporaneo d'impresa con Facility - Lacerenza Multiservice la gara di procedura aperta indiretta da Consip con oggetto i servizi di Facility Management uffici, università, enti e istituti di ricerca del Lotto 10 (patrimoni immobiliari situati nei territori comunicali delle province delle Marche e nei territori comunali della provincia di Perugia).
    Il valore complessivo del lotto è di 14,4 milioni di euro in 36 mesi. Il plafond saturabile in capo alla società potrà arrivare fino al 70%.
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    Labomar, nei 9 mesi crescita ricavi a doppia cifra. Bertin conferma guidance
    Labomar, azienda nutraceutica italiana attiva a livello internazionale, ha chiuso i primi 9 mesi dell’esercizio con ricavi consolidati che risultano pari a 64,5 milioni di euro e includono, oltre ai valori di Labomar Spa e Entreprises ImportFab Inc., il fatturato delle società acquisite lo scorso esercizio, ovvero il Gruppo Welcare e Labiotre Srl.
    Rispetto ai ricavi consolidati realizzati nel pari periodo 2021, attestati a 44,6 milioni di euro, l’incremento risulta pari al 44,5%.
    A parità di perimetro con l’anno precedente, i ricavi del Gruppo sono pari a 56,1 milioni di euro, con un aumento del 25,6% rispetto al medesimo periodo 2021.
    "Sono orgoglioso di poter comunicare dei ricavi così fortemente in crescita per i primi nove mesi dell’anno che sono sintesi dello sforzo che il Gruppo Labomar sta compiendo in un contesto economico e socio-politico non facile” - ha spiegato l’AD e fondatore Walter Bertin -. “Alla luce di queste performance, possiamo confermare le guidance date al mercato ed essere confidenti per l’ultimo trimestre dell’esercizio, anche in virtù degli ordini già raccolti e confermati, e guardare all’anno 2023 come ad una concreta opportunità di ulteriore crescita".
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    Zona Euro, deficit partite correnti in aumento ad agosto
    Nel mese di agosto 2022, la bilancia delle partite correnti dell'Area Euro chiude con un deficit di 26,3 miliardi di euro, in aumento rispetto al rosso di 19,9 miliardi di luglio. Le attese degli analisti erano per un deficit in lieve aumento fino a 20,3 miliardi.
    E' quanto ha rilevato dalla BCE, secondo cui la componente dei servizi ha evidenziato un saldo positivo di 7 miliardi, quella dei beni negativo di 21 miliardi, mentre la partita secondaria dei redditi evidenzia un disavanzo pari a 15 miliardi.
    Nei 12 mesi ad agosto 2022, le partite correnti hanno registrato un passivo di 19 miliardi di euro (0,1% del PIL), rispetto all'avanzo di 338 miliardi (2,8% del PIL) di un anno prima.
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    Brunello Cucinelli, il calendario finanziario 2022 - Aggiornamento
    Brunello Cucinelli ha comunicato il calendario finanziario per l’esercizio 2022.
    In particolare, il 10 marzo 2022 si è riunito il consiglio di amministrazione per l’approvazione del progetto di bilancio di esercizio e del bilancio consolidato 2021.
    Questi gli altri appuntamenti finanziari di Brunello Cucinelli per il 2022:

    10 gennaio 2022: consiglio di amministrazione per l’approvazione dei dati preliminari dell’esercizio 2021 (ricavi netti)
    13 aprile 2022: consiglio di amministrazione per l’approvazione dei dati di ricavi netti al 31 marzo 2022
    27 aprile 2022: assemblea degli azionisti per l’approvazione del bilancio di esercizio 2021
    12 luglio 2022: consiglio di amministrazione per l’approvazione dei dati preliminari al 30 giugno 2022 (ricavi netti)
    30 agosto 2022: consiglio di amministrazione per l’approvazione della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2022
    19 ottobre 2022: consiglio di amministrazione per l’approvazione dei dati di ricavi netti al 30 settembre 2022

    Il 6 dicembre 2022 si terrà un consiglio di amministrazione in cui Brunello Cucinelli condividerà un aggiornamento di fine anno.

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    Osai, Ferrero: nuova società per gestire in modo trasparente attività Circular Economy
    "È stata una semestrale che aspettavamo da due anni, perché da sempre dichiariamo che volevamo ritornare al 2019 e ora ci siamo, e siamo ben oltre. Gli oltre 20 milioni di euro di valore della produzione al 30 di giugno del 2022 sono un risultato importantissimo, contro i 14 dello scorso anno. Eravamo strutturati dal 2019 per arrivare a questi valori, ma la pandemia ci ha indubbiamente bloccati". Lo ha detto a Teleborsa Mirella Ferrero, presidente di OSAI Automation System, a margine della terza edizione di NextGems, la investor conference organizzata da T.W.I.N e Virgilio ir.
    "Siamo ancora penalizzati per quanto riguarda l'EBITDA perché ovviamente il rallentamento dei componenti fa sì che abbiamo tanti buchi lavorativi, ma continuiamo sulla scelta fatta già nel 2020 di non attivare la cassa integrazione guadagni, perché riteniamo che in questo momento storico assolutamente unico sia importante garantire alla propria forza lavoro il sostegno economico adeguato", ha aggiunto la presidente della società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella produzione di macchine per l'automazione e il testing su semiconduttori.
    "Abbiamo subito anche noi un gennaio e febbraio molto difficili per la pandemia, perché avevamo purtroppo tre team bloccati per il Covid: possiamo progettare ovviamente da remoto, ma non possiamo assemblare - ha spiegato la manager - Oggi invece la cosa più difficile è avere le materie come tutti e poter assemblare i macchinari da inviare clienti".
    Sul fronte della supply chain "la situazione rimane difficile, specialmente per quanto riguarda determinate tipologie di prodotti. Abbiamo fatto una scelta economica difficile, ma strategicamente importante perché da gennaio del 2021 continuiamo a comprare tutto quello che troviamo sul mercato. Abbiamo adesso un magazzino veramente pesante. Una volta non era un messaggio positivo avere un magazzino importante, ma oggi per fortuna noi ce l'abbiamo e riusciamo abbastanza a gestire e non abbiamo dei ritardi incredibili".
    "I nostri clienti in questo ci aiutano - ha aggiunto Ferrero - Gli ordini vengono erogati in anticipo rispetto alla media che eravamo abituati prima della pandemia e quindi riusciamo a programmare in maniera abbastanza efficiente l'acquisto di tutti i prodotti che servono per l'assemblaggio".
    Guardando alla diversificazione geografica, la manager afferma che "l'area asiatica è cresciuta tantissimo perché noi siamo cresciuti tantissimo nel mondo dei semiconduttori ed è risaputo che l'Asia è la patria dei semiconduttori. Continuiamo a crescere e arriveremo ad avere un valore della produzione coperto a semiconduttori all'incirca per il 65-70%, quindi un risultato assolutamente eccezionale. Il momento richiede quello e noi siamo siamo pronti. Nonostante tutte le difficoltà, con la filiale che abbiamo in Cina - che è una filiale post vendita - riusciamo a garantire un'assistenza adeguata per tutti i nostri clienti nell'area asiatica e devo dire che quest'anno siamo veramente presenti in quel mondo".
    La più recente novità del gruppo è la costituzione di una nuova società benefit a responsabilità limitata denominata OSAI Green Tech SB. "La società accentrerà tutta l'attività sulla Circular Economy - ha spiegato la presidente - In particolare, partiamo col progetto Re4M per poi attivare altre possibilità di automazione nel mondo del riciclo e del riuso. La società è 100% di Osai e abbiamo voluto veramente distinguere questa nuova attività, che è un'attività completamente diversa dall'attività tradizionale che ha fatto Osai in questi 31 anni, perché anche come trasparenza per il mercato e per tutta la fiducia che gli investitori ci han dato volevamo poter esprimere in maniera assolutamente trasparente quello che è l'inizio di un grande nuovo mondo, che è quello della Circolare Economy".
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    Newlat Food acquisisce EM Foods
    Newlat Food – società quotata al segmento STAR e attiva nel settore agro-alimentare - ha raggiunto un accordo con Alsa France per l'acquisizione di EM Foods, azienda attiva nella produzione di miscele da forno e dessert. L'investimento totale è pari a 20 milioni di euro e sarà finanziato attraverso le disponibilità di cassa esistenti.
    Newlat Food, in ottemperanza alla legge francese, ha sottoscritto un'opzione put relativa al 100% delle azioni ordinarie e dei diritti di voto EM Foods.
    Il closing dell'operazione è previsto a fine anno.
    Inoltre, Newlat Food ha comunicato di aver sottoscritto un accordo preliminare con una multinazionale per un contratto di fornitura a lungo termine: la finalizzazione dell'accordo, attesa entro il closing, è condizione sospensiva per la conclusione dell'acqusizione di EM Foods.
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    OPA Cellularline, Esprinet detiene l'11,48%. Offerta inefficace
    In relazione all'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria promossa da 4 SIDE, società interamente detenuta da Esprinet, sulle azioni Cellularline, l'offerente ha precisato che, sulla base dei risultati definitivi comunicati dall'intermediario incaricato Intermonte SIM, alla chiusura del periodo di adesione risultano portate in adesione 2.510.896 azioni, rappresentative dell'11,48% del capitale.
    Pertanto Esprinet verrebbe a detenere una percentuale complessiva pari all'11,48% del capitale di Cellularline.
    In considerazione del raggiungimento dell'offerente di una partecipazione inferiore al 66,67%, nonché al 50% più un'azione del capitale, Esprinet ha precisato che la condizione soglia deve considerarsi non avverata e di conseguenza l'offerta è da considerarsi priva di efficacia.
    Le azioni portate in adesione all'OPA sono state restituite ai rispettivi titolari, senza addebito di oneri, il 17 ottobre 2022.
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    Aiuti per 30 miliardi. L’emergenza energia prosciuga la manovra (La Repubblica)
    Secondo quanto riporta Serenella Mattera per La Repubblica, i primi cento giorni del nuovo governo dovranno mettere da parte le promesse elettorali sulla flat tax e la riforma delle pensioni per concentrarsi sulla legge di bilancio. E sulla legge di bilancio, al momento, c'è un solo ordine del giorno: contrastare il caro bollette. Risulta necessario abbassare i prezzi dell'energia per imprese e famiglie, in maniera da bloccare la corsa dell'inflazione, ridurre i danni sociali e attutire la caduta del Pil.
    Facendo qualche calcolo provvisorio sul prezzo del gas del 19 ottobre - 118 euro a megawattora - sarà necessario reperire al più presto tra i 20 e i 30 miliardi di euro da destinare alle misure sull'energia. Per trovare le risorse, nonostante il tesoretto di 10 miliardi di Draghi, potrebbe essere inevitabile uno scostamento di bilancio.
    Per le imprese nel frattempo le emergenze sono tre: le attività chiudono perché non reggono i costi, le aziende che escono da procedure di cig non riescono a ripartire e gli imprenditori che vogliono avviare nuove attività rimandano.
    L'obiettivo del governo, forte della consapevolezza che dall'Ue non arriveranno fondi, sarà quello di approvare un decreto Aiuti che possa dare sollievo all'economia fino a fine anno.
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    Gas, il muro di Germania e Olanda: il «price cap» divide l’Europa (Corriere della Sera)
    Nella contesa sul price cap, da una parte ci sono Italia, Francia, Belgio, Spagna, Grecia e Polonia e Cipro, che insieme ad altri chiedono all'Ue un tetto al prezzo del gas. Dall'altra ci sono Germania e Olanda, in netta controtendenza.
    Secondo quanto riporta Francesca Basso per il Corriere della Sera, a differenza dei summit passati sul tavolo c'è una proposta legislativa che tra le soluzioni indica come misura di ultima istanza "l'introduzione temporanea di un corridoio di prezzo dinamico sulle transizioni al Ttf di Amsterdam (il riferimento europeo) per limitare il prezzo del gas". Questo almeno fino al 2023, quando verrà sviluppato un nuovo indice che meglio rifletta le condizioni di mercato.
    Germania e Olanda temono che un cap dinamico al prezzo possa limitare i flussi di gas verso l’Ue. Inoltre secondo Amsterdam "non c'è fretta", sarebbe prematuro parlare di tetto al prezzo quando gli stoccaggi sono pieni.
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    BPER Banca, respinto il reclamo di Malacalza Investimenti sull'OPA Carige
    BPER Banca ha comunicato che il Tribunale di Genova ha respinto il reclamo cautelare presentato da Malacalza Investimenti, azionista di minoranza di Banca Carige, contro l'ordinanza con cui il tribunale aveva respinto il ricorso di Malacalza che chiedeva l'inibizione a BPER Banca l'esercizio del diritto di acquistare le azioni ordinarie residue emesse da Banca Carige a seguito del raggiungimento della soglia del 95% del capitale ordinario dell'istituto genovese.
    Con il provvedimento, il Tribunale di Genova ha definitivamente respinto, in sede cautelare, le richieste di Malacalza.
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    Banca MPS, 4.125 domande esodo. Sindacati: "Faccia chiarezza su uscite"
    Le domande di esodo volontario pervenute a Banca MPS sono 4.125 sulle 3500 previste dall’azienda nel Piano Industriale e regolate dall’accordo sindacale siglato lo scorso 4 agosto. Lo confermano con una nota congiunta i sindacati del bancari Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca-Uil e Unisin, chiedendo che, a soli 40 giorni dal termine di uscita, l’azienda faccia le valutazioni del caso e finalmente si esprima sulla possibilità di accogliere tutte le domande.
    "Pur non sfuggendo a nessuno, tantomeno alle Organizzazioni Sindacali del Monte dei Paschi di Siena, la complessità di questi giorni in cui si definisce l’aumento di capitale che servirà anche a finanziare il Fondo di Solidarietà e gettare le basi per la continuità operativa solida e duratura che tutti auspichiamo - spiegano i sindacati - ci vediamo costretti a richiamare l’attenzione dell’azienda sulla perdurante indeterminatezza sul numero dei futuri esodi".
    "Abbiamo per questo motivo già richiesto all’Amministratore Delegato un incontro urgente finalizzato oltre alla definizione della questione a fornirci rassicurazioni alla luce delle continue notizie di stampa", affermano i sindacati, concludendo "confidiamo che la volontà di sciogliere questo nodo andando incontro alle legittime aspettative dei colleghi aderenti al fondo, coniugato alla necessità altrettanto impellente di fare luce sulla sostenibilità organizzativa e funzionale della banca post esodo, sia una esigenza sentita non solo dalle Organizzazioni Sindacali, ma anche dall’Azienda"
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    Saipem ottiene maxicommessa in Qatar
    Saipem ha comunicato di essersi un contratto da Qatargas per il progetto North Field Production Sustainability Offshore Compression Complexes – EPC 2 al largo della costa nordorientale del Qatar. Il contratto ha un valore di circa 4,5 miliardi di dollari.
    L’oggetto del contratto comprende l'ingegneria, l'approvvigionamento, la fabbricazione e l'installazione di due complessi di compressione offshore di gas naturale volti a supportare la produzione del giacimento North Field.
    Saipem ha precisato che l'assegnazione rappresenta il più importante contratto offshore in termini di valore economico totale nella storia della società.
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    Usa: tasso fisso mutui 30 anni al 6,94% al top dal 2002, crollano domande (RCO)
    Continuano a salire, negli Stati Uniti, i tassi d'interesse dei mutui, che hanno raggiunto i massimi dal 2002: il tasso fisso a 30 anni e' salito dal 6,81% della settimana scorsa al 6,94%. Nel frattempo, le domande di mutui sono diminuite per il quarto mese consecutivo, scendendo al livello piu' basso dal 1997. Le domande sono infatti diminuite del 4% nell'ultima settimana, per un -38% rispetto a un anno prima, secondo la Mortgage Bankers Association.
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    Tesla, i conti del 3° trimestre 2022
    Tesla ha comunicato i risultati finanziari del 3° trimestre del 2022, periodo chiuso con ricavi per 21,45 miliardi di dollari, in aumento del 56% rispetto ai 13,76 miliardi del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. La società ha terminato il trimestre in esame con un utile netto di 3,29 miliardi di dollari, rispetto agli 1,62 miliardi contabilizzati nel 3° trimestre del 2021; l’utile per azione è salito da 0,65 dollari a 0,95 dollari. Escludendo le voci straordinarie, l’utile per azione adjusted è stato di 1,05 dollari. Le stime degli analisti indicavano un utile per azione adjusted di un dollaro e ricavi per oltre 22 miliardi di dollari.
    I vertici di Tesla puntano a incrementare la capacità produttiva più velocemente possibile, mentre su un orizzonte di più esercizi il target è quello di ottenere un incremento annuo delle vendite nell’ordine del 50%.
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    Fed, Beige Book conferma: inflazione resta elevata
    L'inflazione continua a crescere e l'attività economica sta crescendo in modo "modesto". Lo conferma il Beige Book, il consueto bollettino mensile della Federal Reserve, che descrive l'andamento delle principali variabili macroeconomiche nei dodici distretti in cui è suddiviso il territorio USA.
    Il rapporto, che rappresenta sempre un elemento di peso nelle riunioni del FOMC, il comitato di politica monetaria della Fed, potrebbe condizionare le decisioni anche nella prossima riunione dell'1 e 2 novembre, quando ci si attende un altro aumento deciso dei tassi di interesse nell'ordine dei 75 punti base.
    "L'attività economica è cresciuta in misura modesta", segnala il Beige Book, confermando che "le condizioni variano tra i vari settori ed i distretti". In particolare quattro distretti hanno notato un'attività stabile e due distretti hanno rilevato un calo, una domanda più debole attribuita a tassi di interesse più elevati, inflazione ed interruzioni dell'offerta.
    Le prospettive - spiega il bollettino - sono diventate più pessimistiche a causa delle crescenti preoccupazioni per l'indebolimento della domanda.
    L'occupazione ha continuato a crescere a un ritmo da modesto a moderato nella maggior parte dei distretti. Diversi distretti hanno segnalato un raffreddamento della domanda di lavoro - ammette il rapporto - ed alcuni hanno rilevato che le aziende sono riluttanti ad aumentare i salari a causa delle crescenti preoccupazioni di una recessione economica.
    La crescita dei prezzi è rimasta elevata - segnala il Beige Book - sebbene si sia notato un certo allentamento in diversi distretti. Sono stati segnalati aumenti significativi dei prezzi di input in una varietà di settori, sebbene siano stati rilevati dei cali nei costi di materie prime, carburante e trasporti. Guardando al futuro, le aspettative sono di un aumento dei prezzi generalmente moderato.

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    Edited by dalessandrofree ¥ - 20/10/2022, 17:45
     
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    Bollettino economico, Bankitalia: PIL 2022 a +3,3%, nel 2023 frena a +0,3%
    Si indeboliscono le prospettive di crescita e l'inflazione è più persistente
    In Italia il PIL sarebbe marginalmente diminuito nel trimestre estivo. Al lieve calo della produzione industriale si aggiungono segnali di indebolimento nelle costruzioni; l'attività nel terziario sarebbe per contro rimasta stabile, grazie al contributo ancora positivo dei comparti turistico e ricreativo. Dal lato della domanda, la spesa delle famiglie è frenata dalla perdita di potere d'acquisto dovuta all'elevata inflazione. Le imprese manifestano un maggiore pessimismo sulle condizioni per investire, connesso con la protratta incertezza legata all'evoluzione della guerra in Ucraina. Emergono indicazioni di rallentamento per l'occupazione. Queste il quadro che emerge dal Bollettino Economico della Banca d'Italia
    L'inflazione – si legge nel report – ha raggiunto il 9,4 per cento in settembre, continuando a risentire degli eccezionali rincari energetici e della loro trasmissione ai prezzi degli altri beni e servizi. Secondo le valutazioni di Bankitalia i provvedimenti governativi per mitigare l'impatto della crescente spesa energetica sui bilanci di famiglie e imprese hanno contenuto l'inflazione per circa 2 punti percentuali nel terzo trimestre, in linea con quanto stimato per il secondo.
    Secondo le stime più recenti della Banca d'Italia, in uno scenario di base il PIL aumenterebbe del 3,3 per cento nel complesso dell'anno in corso, rallenterebbe allo 0,3 nel 2023 e crescerebbe dell'1,4 nel 2024. L'inflazione al consumo si collocherebbe all'8,5 per cento nella media del 2022, scendendo al 6,5 nel 2023, per poi attestarsi poco sopra il 2 per cento l'anno successivo. In uno scenario avverso – in cui si ipotizzano un arresto delle forniture di gas russo dall'ultimo trimestre del 2022, nuovi rincari energetici e un più marcato rallentamento del commercio mondiale – il prodotto si contrarrebbe di oltre l'1,5 per cento nel 2023 e tornerebbe a crescere moderatamente nel 2024; l'inflazione continuerebbe a salire anche il prossimo anno, superando il 9 per cento, per poi scendere in maniera decisa nel 2024.
    Le indagini presso le banche – rileva il rapporto – evidenziano un'ulteriore restrizione nelle politiche di offerta, confermata dall'inasprimento delle condizioni di accesso al credito riscontrato nei più recenti sondaggi presso le aziende. Il rialzo dei tassi ufficiali si è solo in parte trasmesso al costo del credito a famiglie e imprese, che rimane nel complesso su livelli ancora contenuti. Le condizioni dei mercati finanziari sono peggiorate, in un contesto di persistenti pressioni inflazionistiche, accelerazione nella normalizzazione delle politiche monetarie e deterioramento del quadro ciclico. Sono saliti i rendimenti dei titoli di Stato, in particolare per le scadenze a breve termine; rispetto all'inizio di luglio i differenziali di rendimento tra i titoli italiani e quelli tedeschi con scadenza decennale si sono ampliati.
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    Clabo, +15,7% i ricavi nei primi nove mesi del 2022
    Clabo - società quotata all’Euronext Growth Milan e attiva nel settore delle vetrine espositive professionali per gelaterie, pasticcerie, bar, caffetterie ed hotel - ha fornito alcune indicazioni finanziarie relative ai primi nove mesi del 2022.
    L'azienda ha terminato il periodo in esame con ricavi per 43,73 milioni di euro, in crescita del 15,7% rispetto ai 37,78 milioni di euro ottenuti nei primi nove mesi dell’anno precedente.
    A fine settembre 2022, l’indebitamento netto era pari a 42,6 milioni di euro.
    Gli ordini confermati nei primi nove mesi del 2022 sono pari a 41,58 milioni di euro, in crescita del 13,3%% rispetto allo stesso periodo dello sorso anno.
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    TAKE OFF, Algebris Investments (Ireland) detiene il 5,2%
    TAKE OFF - società quotata sull'Euronext Growth Milan attiva nel retail trade di abbigliamento e accessori per adulto e bambino - ha comunicato di aver ricevuto dall’azionista Algebris Investments (Ireland) la comunicazione di superamento della soglia di rilevanza del 5% di partecipazione al capitale.
    Nel dettaglio, Algebris Investments (Ireland) ha dichiarato di detenere 813.254 azioni di TAKE OFF, pari al 5,2% del capitale
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    Euro Zona, fiducia consumatori ottobre sopra attese
    Segnali di miglioramento per la fiducia dei consumatori europei. La stima flash dell'ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori è ancora negativo ma mostra un indicatore che risale a -27,6 punti a ottobre rispetto ai -28,8 di settembre. Le attese del mercato erano per un peggioramento fino a -30 punti.
    Nel complesso dell'Unione europea l'indicatore è pari a -29 punti, in diminuzione di 0,6 punti rispetto al mese precedente.
    Entrambi gli indicatori rinnovano così i loro record negativi.
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    Sogefi, i conti dei primi nove mesi del 2022
    Sogefi - società quotata al segmento STAR attiva nella componentistica originale per l’industria automobilistica - ha diffuso i risultati finanziari e operativi dei primi nove mesi del 2022, periodo chiuso con ricavi per 1,17 miliardi di euro, in aumento del 17,7% rispetto ai 990 milioni ottenuti nei primi tre trimestri dello scorso anno; a parità di tassi di cambio il fatturato sarebbe salito dell'11,7%. In ripresa anche il margine operativo lordo, che è salito da 144,1 milioni a 151,3 milioni di euro; tuttavia, la marginalità è peggiorata dal 14,6% al 13%. Il management ha segnalato che i maggiori costi per materiali ed energia sono stati compensati dall’incremento dei prezzi di vendita; tuttavia, l'incremento di pari consistenza sui ricavi e sui costi delle materie impiegate ha determinato una diluizione dell’indice di redditività. Sogefi ha terminato il periodo gennaio-settembre con un utile netto di 33 milioni di euro, rispetto alla perdita di 2 milioni contabilizzata nei primi nove mesi del 2021.
    Nel solo terzo trimestre i ricavi di Sogefi sono balzati del 29,4% a 409,6 milioni di euro (+21% a cambi costanti), mentre il risultato finale è stato positivo per 12,2 milioni di euro.
    A fine settembre 2022 l’indebitamento netto del gruppo (ante nuovi principi contabili) era sceso a 219,7 milioni di euro, rispetto ai 258,2 milioni di inizio anno. Nei primi nove mesi del 2022 le attività operative hanno generato cassa per 31,6 milioni.
    Il management di Sogefi prevede di conseguire per l’intero 2022 un risultato operativo (escludendo gli oneri non ricorrenti) almeno in linea con quello registrato lo scorso anno.
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    Rally di Antares Vision al MidCap. Ecco il motivo
    Al MidCap spicca l'ottima performance di Antares Vision. Alle ore 15.00 il titolo registrava un balzo del 16,5% a 8,56 euro, dopo essere rimasto sospeso per eccesso di rialzo per gran parte della mattinata.
    Il quotidiano finanziario MF ha riportato l’indiscrezione che l’azionista di riferimento starebbe valutando la possibilità di lanciare un’OPA sulla società. Antares Vision ha precisato che nel corso della propria attività, sono frequentemente contattatati da terzi in merito a potenziali opportunità di business, incluse potenziali operazioni straordinarie come aggregazioni aziendali che vengono abitualmente valutate. "Tuttavia, ad oggi, non è stata presa alcuna decisione in merito ad alcuna operazione", ha puntualizzato l'azienda.
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    Eurozona, deficit in calo al 5,1% nel 2021. Maggiori disavanzi per Malta, Grecia e Italia
    Nel 2021 il disavanzo pubblico della zona euro e dell'UE è diminuito rispetto al 2020, così come il debito pubblico, secondo i dati aggiornati pubblicati da Eurostat. Nell'eurozona il rapporto disavanzo pubblico/PIL è sceso dal 7,0% nel 2020 al 5,1% nel 2021 e nell'UE dal 6,7% al 4,6%. Nell'area euro il rapporto debito pubblico/PIL è sceso dal 97,0% alla fine del 2020 al 95,4% alla fine del 2021 e nell'UE dall'89,8% all'87,9%.
    Nel 2021 tutti gli Stati membri, ad eccezione della Danimarca (+3,6%) e del Lussemburgo (+0,8%), hanno registrato un disavanzo. I disavanzi più elevati sono stati registrati a Malta (-7,8%), Grecia (-7,5%), Italia (-7,2%), Ungheria e Romania (entrambe -7,1%), Lettonia (-7,0%), Spagna (-6,9%) e Francia (-6,5%). Quindici Stati membri avevano disavanzi superiori al 3% del PIL.
    Alla fine del 2021, i rapporti più bassi tra debito pubblico e PIL si registravano in Estonia (17,6%), Bulgaria (23,9%), Lussemburgo (24,5%), Svezia (36,3%) e Danimarca (36,6%). Quattordici Stati membri avevano rapporti di indebitamento pubblico superiori al 60% del PIL, con i più alti registrati in Grecia (194,5%), Italia (150,3%), Portogallo (125,5%), Spagna (118,3%), Francia (112,8%), Belgio (109,2%) e Cipro (101,0%).
    Nel 2021, la spesa pubblica nell'area euro era pari al 52,3% del PIL e le entrate pubbliche al 47,2%. Le cifre per l'UE erano rispettivamente del 51,5% e del 46,8%. In entrambe le zone, l'incidenza della spesa pubblica è diminuita, mentre è aumentata l'incidenza delle entrate pubbliche, sottolinea Eurostat.
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    Allcore, +36,3% i ricavi nei primi nove mesi del 2022
    Allcore (ex Soluzione Tasse) - società attiva nell’ambito della consulenza aziendale rivolta alle PMI italiane, quotata sul mercato Euronext Growth Milan - ha fornito alcune indicazioni finanziarie relative ai primi nove mesi del 2022.
    L'azienda ha terminato il periodo in esame con ricavi per 25,97 milioni di euro, in aumento del 36,3% rispetto al dato dei primi nove mesi dello scorso anno. In particolare, l’incremento dei ricavi della linea di business Pianificazione fiscale e gestione contabile è stato pari al 26,8% e rappresentano il 76,05% dei ricavi del gruppo.
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    Ulisse BioMed, ValueTrack abbassa target price e stime
    ValueTrack ha diminuito il fair value e le stime su Ulisse Biomed, healthcare biotech company quotata su Euronext Growth Milan. In particolare, il fair value è stato ridotto a 1,65 euro per azione dai precedenti 2,15 euro per azione.
    Gli analisti sottolineano che il primo semestre del 2022 ha registrato due principali andamenti: 1) la top line è ancora debole ma raddoppiata, supportata da contributi in ricerca e sviluppo, mentre i ricavi delle vendite sono stati prossimi allo zero, a causa di un processo di go to market più lento del previsto; maggiore cash burn dovuto all'accelerazione delle attività di sviluppo con net cash a giugno a circa 4,3 milioni di euro.
    "Abbiamo sostanzialmente rivisto al ribasso le nostre previsioni per il 2022-23, con l'EBIT e il risultato netto ancora negativi, mentre aumentano leggermente gli utili del 2024 - si legge nella ricerca - Prevediamo un fabbisogno di cassa più elevato nel 2022-23, ma Ulisse Biomed rimarrà cash positive per l'intero periodo di previsione (4 milioni di euro a dicembre 2024)".

    Ulisse Biomed
    ISIN IT0005451213
    1.08 Prezzo(Valuta in EUR)

    -0.01-0.92%

    Variazione

    1.09 Chiusura precedente
    1.08 Apertura
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    Gas: Ue salva intesa al fotofinish, spiraglio anche per SURE
    Resta il price cap. Berlino abbassa la guardia, Draghi soddisfatto
    L'Ue salva al fotofinish l'unità di fronte al nemico russo sul dossier più difficile, quello dell'energia, aggirando - almeno per ora - tensioni e veti incrociati. Lo fa limando, parola per parola, delle conclusioni che restano abbastanza ambigue da lasciare tutti e 27 soddisfatti a metà ma, per il partito del price cap e del nuovo Sure sull'energia, l'intesa registra dei passi avanti. Tanto che Mario Draghi, lasciando l'Europa Building, sottolinea: "E' andata bene".
    Effetto che si fa sentire anche questa volta sul prezzo del gas. Ad Amsterdam il prezzo in avvio cede il 2,35% a 124 euro al megawattora.
    Di fatto, l'intesa mette nero su bianco "l'urgenza delle decisioni concrete" da prendere sul gas con una serie di misure che includono la piattaforma di acquisti comuni e un nuovo benchmark complementare al Ttf. Il binario da seguire resta quello proposto dalla Commissione il 18 ottobre scorso. Le misure, nel concreto, non cambiano: si va dalla piattaforma aggregata per il gas - volontaria ma obbligatoria per una quota del 15% del volume totale degli stoccaggi in Europa - all'incentivazione delle rinnovabili fino a un price cap al gas nella formazione dell'elettricità. E, sull'applicazione del modello iberico - caldeggiata dalla Francia ma non dalla Germania - che si potrebbe aprire la strada ad un nuovo Sure sull'energia.
    Nelle conclusioni si domanda alla Commissione di fare "un'analisi dei costi e benefici sulla misura" che, per compensare il differenziale tra prezzo amministrato e prezzo di mercato, comporterebbe un peso eccessivo sui conti pubblici di diversi Paesi membri. Ma l'altra novità che fa sorridere il premier italiano è proprio l'apertura - ancora molto cauta - che emerge su un possibile nuovo debito comune. Tra le misure, infatti, figura "la mobilitazioni di rilevanti strumenti a livello nazionale e Ue" con l'obiettivo di "preservare la competitività globale dell'Europa e per mantenere il level playing field e l'integrità del mercato unico".
    Frase che, secondo Palazzo Chigi, dimostra che le proposte italiane siano state accolte.
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    Portobello, sottoscritto finanziamento con BancoBPM
    Portobello - società quotata all’Euronext Growth Milan e proprietaria della omonima catena retail di prodotti di qualità a prezzi accessibili e del portale ePrice - ha comunicato di aver sottoscritto un accordo di finanziamento per complessivi 4 milioni di euro con BancoBPM. L’operazione è finalizzata a sostenere il piano di investimenti pluriennali di Portobello nel settore retail per l’apertura di nuovi store in Italia.
    Il finanziamento, a tasso variabile, ha una durata di 36 mesi con scadenza 31 dicembre 2025 e un piano di rimborso su base trimestrale, dopo un periodo di pre-ammortamento iniziale di 6 mesi.
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    Safilo rinnova accordo di licenza globale con rag & bone
    Safilo, gruppo attivo nell'eyewear e quotato su Euronext Milan, e rag & bone, marchio di moda globale, hanno rinnovato il loro accordo di licenza globale pluriennale per gli occhiali da sole e le montature da vista uomo e donna. Il primo accordo di licenza quinquennale delle due società è iniziato a gennaio 2018 e il rinnovo sarà effettivo a partire da gennaio 2023.
    "Il rinnovo dell'accordo di licenza rag & bone è il risultato di una partnership di successo e si inserisce perfettamente all'interno della nostra strategia di portafoglio, che include l'offerta di brand a rilevanza locale - commenta Angelo Trocchia, amministratore delegato di Safilo - Il marchio, che si rivolge a una precisa tipologia di cliente, è stato progettato dal nostro design studio di New York in stretta collaborazione con la fashion house, consentendoci di catturare e tradurre con successo lo spirito e lo stile l'effortless urban di rag & bone".
    "Siamo molto lieti di continuare la nostra partnership con Safilo, indiscutibilmente tra i più esperti e qualificati player nell'industria dell'occhialeria - afferma Marcus Wainwright, CEO, Founder e Chief Brand Officer di rag & bone - Da cinque anni Safilo è per noi un partner di fiducia e siamo ansiosi di proseguire insieme il nostro percorso, continuando a spingere gli occhiali rag & bone con una condivisa
    dedizione alla qualità e attenzione ai dettagli".
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    Covivio, le indicazioni finanziarie sui primi nove mesi del 2022
    Covivio - operatore immobiliare nato dalla fusione fra Fonciere des Regions e Beni Stabili - ha comunicato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2022, periodo chiuso con ricavi per 470,9 milioni di euro (719,4 milioni di euro al 100%), rispetto ai 445,5 milioni di euro ottenuti nei primi tre trimestri del 2021. Covivio ha segnalato la continua crescita degli immobili residenziali in Germania e la forte ripresa del comparto alberghiero.
    Covivio ha confermato un obiettivo di Adjusted EPRA Earnings di circa 4,5 euro per azione per il 2022, in aumento del 3% rispetto al 2021.
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    Rocket Sharing Company, ricavi in forte aumento nei primi nove mesi del 2022
    Rocket Sharing Company - società quotata all'Euronext Growth Milan che ha sviluppato un’innovativa piattaforma di sharing in blockchain integrata con un sistema di fidelizzazione e fornitura di servizi diretti quali energia e gas - ha fornito alcune indicazioni finanziarie relative ai primi nove mesi del 2022.
    L'azienda ha terminato il periodo in esame con ricavi per 2,58 milioni di euro, in crescita del 160% rispetto ai 992mila euro ottenuti nei primi nove mesi dello scorso anno.
    Nel periodo preso in considerazione, la divisione “Rocket Energy”, relativa alla fornitura di energia elettrica e di gas per i segmenti business e residenziale, ha generato ricavi per oltre 2,2 milioni.
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    EssilorLuxottica, ricavi salgono a 6,39 miliardi di euro nel terzo trimestre
    EssilorLuxottica, leader globale dell'occhialeria, ha registrato ricavi consolidati pari a 6.394 milioni di euro nel terzo trimestre 2022, in aumento dell'8,2% a cambi costanti rispetto al terzo trimestre 2021 (+17% a cambi correnti). Nel terzo trimestre, a cambi costanti: l'EMEA è in crescita del 9,2%, il Nord America del 3,4% su una base di confronto difficile, l'Asia-Pacifico e l'America Latina in crescita a doppia cifra. Le vendite di negozi comparabili risultano in crescita del 6,5%.
    L'e-commerce rappresenta il 7% del fatturato del colosso nato a seguito della fusione tra l'italiana Luxottica e la francese Essilor, ed è tornato a crescere nel trimestre.
    "Siamo orgogliosi della solida performance che il gruppo ha ottenuto nel terzo trimestre dell’anno, con tutte le aree geografiche in crescita, dall'Asia-Pacifico all'America Latina, dall'EMEA al Nord America", hanno commentato Francesco Milleri, Presidente e Amministratore Delegato, e Paul du Saillant, Vice Amministratore Delegato di EssilorLuxottica.
    "I risultati dimostrano ancora una volta la forza del nostro modello di business, nonché le capacità e la determinazione delle nostre circa 200.000 persone nel mondo, impegnate nel realizzare la visione a lungo termine che abbiamo condiviso in occasione del Capital Market Day", hanno aggiunto.
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    Il maxi scivolo di Mps un dipendente su cinque in fuga verso la pensione (La Repubblica)
    La Repubblica ha dato ampio risalto alla situazione del Monte dei Paschi di Siena, alle prese con l'aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro.
    Andrea Greco ha segnalato che 4.125 dipendenti hanno presentato la richiesta di esodo incentivato; si tratta di un lavoratore su cinque. Il piano industriale del mangament aveva stimato 3.500 esodi, con un costo di 800 milioni di euro con l'obiettivo di finanziare i lavoratori disposti ad andare in pensione e risparmiare, da gennaio, 270 milioni di euro in compensi.
    Secondo il mercato, per far fronte alla numerose richieste, l'istituto senese dovrebbe mettere sul piatto un importo supplementare di 150 milioni di euro e aumenterebbe i risparmi di 50 milioni.
    "Lovaglio dovrà però evitare di intaccare l’operatività del Monte, che da dicembre potrebbe trovarsi con 17 mila dipendenti con possibili problemi specie nelle filiali più piccole, e nel consorzio che gestisce i sistemi informatici", ha evidenziato Andrea Greco.
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    Casasold, ricavi in calo del 18% nei primi 9 mesi 2022
    Casasold, società operante nel settore dei servizi immobiliari e quotata su Euronext Growth Milan, ha comunicato che al 30/09/2022 generavano ricavi 20 appartamenti, per un totale pari a 1.514.875 euro (-18% rispetto ai 1.855.389 euro del terzo trimestre 2021). Oltre ai 20 appartamenti oggetto di ricavo, al 30/09/2022, risultavano 14 appartamenti in portafoglio. Nel terzo trimestre non sono state acquisite nuove commesse, si sono conclusi 2 appartamenti e 4 appartamenti sono stati disdetti alla luce delle attuali difficoltà, in quanto non garantivano più il raggiungimento di marginalità adeguata.
    La Posizione Finanziaria Netta passa da 781 migliaia di euro (cassa netta) al 30 giugno 2022 a 786 migliaia di euro (cassa netta) al 30 settembre 2022. La variazione minima positiva della Posizione Finanziaria Netta è generata dal flusso ordinario di incassi e pagamenti del trimestre, sottolinea Casasold, che non ha pendenze in essere ed evidenzia che tutti i debiti sono stati rimborsati a scadenza.
    Il gruppo "sta riscontrando un rallentamento della propria attività - si legge in una nota - Gli incrementi corposi dei costi di ristrutturazione, la contrazione del bacino di immobili target, le maggiori difficoltà rispetto al passato ad individuare sul mercato immobili che garantiscano una proiezione di marginalità sufficiente, portano a prevedere un calo rilevante dei ricavi e della marginalità nel secondo semestre 2022".
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    Eataly, Tamburi: probabile percorso di Borsa a New York in 3-5 anni
    Per Eataly "faremo probabilmente un percorso di Borsa, probabilmente di Borsa a New York, nel giro di circa 3-5 anni". Lo ha affermato Giovanni Tamburi, presidente di Tamburi Investment Partners, durante il Family Business Forum 2022. L'investment-merchant bank indipendente, quotata su Euronext STAR Milan, è un partner storico dell'insegna fondata da Oscar Farinetti, che il mese scorso ha stretto un accordo per il passaggio della maggioranza all'Investindustrial di Andrea Bonomi.
    Nonostante fossero in corso interlocuzioni con altri investitori internazionali per il rilancio di Eataly, quando si è "materializzato Investindustrial ci è piaciuto perché abbastanza italiano - i Bonomi sono italianissimi e il fondo è tra Lussemburgo e Londra - e comunque molto vicino all'Italia e ha avuto una serie di successi anche del mondo consumer".
    "Quando ci hanno detto che forse sarebbe stato meglio che l'azienda cambiasse la maggioranza, dalla famiglia Farinetti a loro, - ha aggiunto - abbiamo detto che non c'erano problemi. Noi abbiamo reinvestito altri soldi perché non ci interessava vendere".
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    BTP Italia, nuova emissione dal 14 novembre 2022
    Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha annunciato una nuova emissione del BTP Italia; si tratta della diciottesima tranche del titolo di Stato indicizzato al tasso di inflazione nazionale pensato per il risparmiatore individuale.
    Il MEF ha segnalato che il nuovo BTP Italia avrà una durata di 6 anni.
    Le caratteristiche del BTP Italia restano simili alle precedenti emissioni; in particolare, è previsto un premio fedeltà pari all’8 per mille per coloro che acquistano il titolo all’emissione e lo detengono fino a scadenza, nel 2028.
    Il BTP Italia sarà collocato sul mercato, come sempre, in due fasi: la prima da lunedì 14 a mercoledì 16 novembre 2022 (salvo chiusura anticipata), alla quale avranno accesso solo i risparmiatori individuali e affini (il cosiddetto mercato retail); la seconda fase avrà luogo il giorno 17 novembre e sarà riservata agli investitori istituzionali.
    Il tasso reale annuo minimo garantito per questa nuova emissione sarà comunicato al pubblico venerdì 11 novembre.
    Come per le precedenti emissioni, i risparmiatori retail potranno sottoscrivere BTP Italia in banca, presso gli uffici postali o utilizzando i canali di acquisto online, tramite il proprio home banking se abilitato alle funzioni di trading.
    Il collocamento avverrà sulla piattaforma elettronica MOT (il mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso IntesaSanpaolo e UniCredit.
    La precedente emissione del BTP Italia risale a giugno 2022. In quell'occasione il Ministero dell'Economia e delle Finanze collocò il BTP Italia con scadenza a giugno 2030.

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    OPA Atlantia, adesioni al 7,56%
    Nell'ambito dell'offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Schema Alfa (società veicolo che fa riferimento alla famiglia Benetton) sulle azioni Atlantia, holding quotata su Euronext Milan focalizzata sulle infrastrutture e sui servizi per la mobilità, risulta che oggi, 20 ottobre 2022, sono state presentate 393.547 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 41.778.411, pari al 7,562% dell'offerta.
    L'offerta è iniziata il 10 ottobre 2022 e terminerà l'11 novembre 2022. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Atlantia acquistate sul mercato nei giorni 10 e 11 novembre 2022 non potranno essere apportate in adesione all'offerta.
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    BB Biotech, i conti dei primi nove mesi del 2022
    BB Biotech ha comunicato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2022, periodo chiuso con una perdita netta di 322,65 milioni di franchi svizzeri, risultato che si confronta con l'utile di 141,1 milioni contabilizzato negli stessi mesi dell'esercizio precedente, in conseguenza a perdite nette su titoli per 290,14 milioni. I ricavi si sono ridotti da 187,71 milioni di franchi svizzeri a 1,26 milioni di franchi svizzeri.
    Al contrario, nel solo terzo trimestre BB Biotech ha contabilizzato un utile netto di 210,28 milioni di franchi.
    Alla fine dei primi nove mesi del 2022, il portafoglio di BB Biotech era costituito da 31 posizioni.
    Al 30 settembre le maggiori partecipazioni di BB Biotech erano Ionis Pharmaceuticals (13,3% del portafoglio), Argenx (10,3%), Neurocrine Biosciences (9,7%) e Vertex Pharmaceuticals (9%).

    Inoltre, il management di BB Biotech ha segnalato che il team di gestione ha ridotto il livello degli investimenti dal 113,2% dell'inizio del secondo semestre al 111,2% alla fine di settembre in linea con il range di riferimento del 95%–115%.
    Il management di BB Biotech ha segnalato che sui mercati azionari i titoli biotecnologici sono sotto pressione da un lungo periodo di tempo, che ha avuto inizio nella primavera 2021. Di conseguenza, il team di gestione individua valutazioni interessanti e l’opportunità di allocare capitale per ottenere rendimenti vantaggiosi.
    BB Biotech ha anticipato che alcune delle aziende a piccola e media capitalizzazione presenti nel ìportafoglio necessiteranno di ulteriore capitale operativo e, con un approccio più selettivo, innovative aziende biotecnologiche saranno integrate nel portafoglio, come le recenti aggiunte di Celldex e Rivus Pharmaceuticals.
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    Pirelli, il calendario finanziario 2022: bilancio e trimestrali
    Pirelli ha comunicato il calendario finanziario per l’esercizio 2022.
    In particolare, il 23 febbraio 2022 si è riunito il consiglio di amministrazione della società per l'esame dei risultati preliminari al 31 dicembre 2021, mentre il 17 marzo è stato approvato il progetto di bilancio e di bilancio consolidato.

    Questi gli altri appuntamenti finanziari di Pirelli per il 2022:

    10 maggio 2022: consiglio di amministrazioneper l'approvazione del resoconto intermedio del 1° trimestre 2022;
    11 maggio 2022: assemblea degli azionisti per l'approvazione del bilancio 2021;
    4 agosto 2022: consiglio di amministrazione per l'approvazione della relazione finanziaria del 1° semestre 2022;
    3 novembre 2022: consiglio di amministrazioneper l'approvazione del resoconto intermedio del 3° trimestre 2022.
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    Enel cede 50% Gridspertise a CVC
    Enel ha siglato, tramite Enel Grids, un accordo per la vendita del 50% della controllata Gridspertise al fondo di private equity internazionale CVC Capital Partners Fund VIII.
    Gridspertise ha lo scopo di accelerare la trasformazione digitale delle reti elettriche attraverso tecnologie e soluzioni di rete avanzate.
    CVC pagherà un corrispettivo complessivo di circa 300 milioni di euro, pari a un enterprise value di 625 milioni di euro per il 100%. L'accordo prevede inoltre possibili pagamenti differiti che potrebbero portare l'enterprise value (riferito al 100%) fino a un miliardo di euro.
    "In tutto il mondo, i governi stanno intensificando i programmi di investimento per la modernizzazione, la digitalizzazione e la resilienza delle reti, sostenendo al contempo lo sviluppo delle risorse energetiche distribuite e la generazione rinnovabile ai livelli di media e bassa tensione. Un altro obiettivo è quello di consentire ai clienti di attuare agevolmente misure di efficienza energetica nelle proprie sedi", ha commentato Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel.
    "La Commissione europea ha di recente pubblicato un Piano d'azione di alto livello sulla digitalizzazione del sistema energetico - ha ricordato il manager - che evidenzia la necessità di sostenere le reti per migliorare l'efficienza energetica e accelerare l'integrazione delle rinnovabili. Secondo questo Piano, si stima che siano necessari circa 584 miliardi di euro di investimenti entro il 2030. Negli Stati Uniti, nell’ambito della Bipartisan Infrastructure Law, tra il 2022 e il 2026 sono previsti finanziamenti pubblici per circa 10 miliardi di dollari, specificamente dedicati a programmi per la resilienza delle reti e partnership per l’innovazione. Enel ha la più vasta esperienza in questo campo, che è ora interamente concentrata in Gridspertise".
    "Con questa partnership, uniamo le nostre forze a quelle di CVC per promuovere la crescita di Gridspertise e facilitare ulteriormente il conseguimento della sua missione aziendale - ha concluso Starace - a conferma dell’importanza delle società di distribuzione e della trasformazione digitale dell’infrastruttura elettrica nel processo di transizione energetica".
    Si prevede che l’operazione nel suo complesso generi un impatto positivo sull’EBITDA del Gruppo Enel per circa 500 milioni di euro, oltre a un effetto positivo sull'indebitamento finanziario netto consolidato del Gruppo di circa 300 milioni di euro.
    La chiusura dell’operazione, prevista entro la fine del 2022, è subordinata a talune condizioni sospensive tipiche di questo tipo di transazioni, tra cui il conseguimento delle diverse autorizzazioni amministrative necessarie per il trasferimento a CVC della quota del 50% in Gridspertise, in particolare in relazione alla procedura di golden power presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e al nulla osta da parte delle competenti Autorità per la concorrenza.
    A seguito dell'operazione, Enel e CVC gestiranno la Società in regime di controllo congiunto.
    L'operazione è in linea con l'attuale Piano Strategico del Gruppo Enel, secondo il modello di Stewardship, che prevede investimenti effettuati con terze parti, inclusa la possibilità del Gruppo di monetizzare le proprie competenze e offrire servizi ai partner.

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    Finlogic, +29% i ricavi nei primi nove mesi del 2022
    Finlogic - società quotata all'Euronext Growth Milan e attiva nel settore dell'information technology con soluzioni complete per la codifica e l'identificazione automatica dei prodotti - ha comunicato di aver chiuso i primi nove mesi del 2022 con ricavi per 48,73 milioni di euro, in crescita del 29% rispetto ai 37,69 milioni ottenuti nello stesso periodo dello scorso anno. Il managemwent ha precidsato che il dato dell'esercizio in corso comprende anche i ricavi delle due società acquisite a giugno 2022 che in totale ammontano a circa 2,9 milioni di euro. Senza le due acquisizioni la crescita dei ricavi sarebbe stata del 21%.
    Nel solo terzo trimestre il giro d'affari è cresciuto del 43%, passando da 12,52 milioni a 17,92 milioni di euro. A parità di perimetro di gruppo la crescita sarebbe stata del 20%.
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    Moderate perdite a Wall Street, pesano dichiarazioni hawkish
    A New York, si è mosso sotto la parità il Dow Jones, che scende a 30.334 punti, con uno scarto percentuale dello 0,30%; sulla stessa linea, perde terreno l'S&P-500, che si ferma a 3.666 punti, ritracciando dello 0,80%. Poco sotto la parità il Nasdaq 100 (-0,51%); sulla stessa linea, sotto la parità l'S&P 100, che mostra un calo dello 0,66%.
    A peggiorare il sentiment sono anche alcune dichiarazioni hawkish da parte dei banchieri centrali. Il presidente della Federal Reserve di Filadelfia, Patrick Harker, ha affermato che è probabile che i funzionari aumentino i tassi a "ben al di sopra" del 4% quest'anno e li mantengano a livelli restrittivi per combattere l'inflazione, lasciando la porta aperta a fare di più se necessario.
    "L'inflazione è troppo alta, deve scendere e la manterremo fino a quando il lavoro non sarà terminato", ha detto invece la governatrice della FED Lisa Cook. "Ciò probabilmente richiederà continui aumenti dei tassi e quindi il mantenimento di una politica restrittiva per un po' di tempo", ha aggiunto.
    Forte nervosismo e perdite generalizzate nell'S&P 500 su tutti i settori, senza esclusione alcuna. In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si sono manifestati nei comparti utilities (-2,51%), beni industriali (-1,91%) e beni di consumo secondari (-1,74%).
    Tra i protagonisti del Dow Jones, IBM (+4,73%), Salesforce (+2,44%), Verizon Communication (+1,18%) e Chevron (+0,59%).
    Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Home Depot, che ha chiuso a -2,19%.
    Seduta negativa per Caterpillar, che mostra una perdita del 2,10%.
    Sotto pressione Travelers Company, che accusa un calo dell'1,89%.
    Scivola Nike, con un netto svantaggio dell'1,96%.
    Tra i best performers del Nasdaq 100, Lam Research (+7,81%), Zoom Video Communications (+4,76%), Datadog (+4,23%) e Asml Holding Nv Eur0.09 Ny Registry (+3,14%).
    I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Tesla Motors, che ha archiviato la seduta a -6,65%.
    Pessima performance per Match, che registra un ribasso del 4,54%.
    Sessione nera per Moderna, che lascia sul tappeto una perdita del 4,16%.
    In rosso Exelon, che evidenzia un deciso ribasso del 3,55%.
    Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso nei mercati nordamericani:

    Lunedì 24/10/2022
    15:45 USA: PMI manifatturiero (preced. 52 punti)
    15:45 USA: PMI servizi (preced. 49,3 punti)
    15:45 USA: PMI composito (preced. 49,5 punti)

    Martedì 25/10/2022
    15:00 USA: S&P Case-Shiller, annuale (preced. 16,1%)
    15:00 USA: Indice FHFA prezzi case, mensile (preced. -0,6%).

    Dow Jones
    30.333,59
    -0,30%
    -90,22
    S&P 500
    3.665,78
    -0,80%
    -29,38
    Nasdaq
    10.614,84
    -0,61%
    -65,66
    Russell
    1.704,39
    -1,24%
    -21,36
    VIX
    29,98
    -2,54%
    -0,78

    Ocugen Inc
    1,61 $
    0,62%
    -0,010 Oggi
    After Hours:1,65 $
    (2,48%)+0,040
    Data e ora chiusura: 20 ott, 19:34:08 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax
    17,18 $
    4,18%
    -0,75 Oggi
    After Hours:17,18 $
    (0,00%)0,00
    Data e ora chiusura: 20 ott, 19:57:25 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Sorrento Therapeutics Inc
    1,45 $
    3,33%
    -0,050 Oggi
    After Hours:1,42 $
    (2,07%)-0,030
    Data e ora chiusura: 20 ott, 19:58:47 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 21/10/2022, 17:43
     
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    Gran Bretagna, buona la terza? Sunak nuovo leader Tory e Premier
    Opposizioni già sul piede di guerra
    Sarà Rishi Sunaki il nuovo premier della Gran Bretagna. L'ex cancelliere dello scacchiere britannico ha assunto la carica di leader del partito conservatore, diventando in automatico il prossimo primo ministro del Paese. Lo ha annunciato Graham Brady, il presidente del Comitato 1922, l'organismo conservatore che si occupa di organizzare la scelta del successore di Liz Truss. Sunak è rimasto l'unico candidato a correre per la carica dopo che la leader della Camera dei Comuni, Penny Mordaunt, ha annunciato il ritiro della sua candidatura.
    La ministra, in difficoltà a raggiungere il maxi quorum di 100 endorsement fra i colleghi deputati che le avrebbe consentito di portare Sunak (capace di ottenere al contrario circa 200 nomination) al ballottaggio di fronte alla base militante degli iscritti, ha dichiarato in un messaggio che il Regno Unito e i Tories, al terzo cambio di leader in tre anni di legislatura dopo Boris Johnson e Liz Truss, si trovano di fronte a un tempo "senza precedenti", impegnandosi a contribuire a riunire il partito dietro il nuovo battistrada e "lavorare insieme": perché "c'è molto da lavorare" per far uscire il Paese dalla crisi.
    Sunak è nato a Southampton da genitori indiani: il padre era medico, mentre la madre era proprietaria di una farmacia. Dopo aver studiato in un istituto privato, ha frequentato l'Università di Oxford, dove ha studiato filosofia, politica ed economia e ha poi conseguito un master in economia aziendale presso Stanford, negli Stati Uniti.
    "Non ha il mandato da premier". E' l'accusa che i partiti d'opposizione britannici hanno mosso contro Rishi Sunak, da poco proclamato nuovo leader dei conservatori e in attesa di essere designato automaticamente primo ministro da re Carlo III una volta formalizzate le dimissioni dell'uscente Liz Truss.
    "I Tory hanno incoronato Rishi Sunak come primo ministro senza che nessuno abbia avuto la possibilità di votarlo - ha detto la vice leader del Labour Angela Rayner - invece abbiamo bisogno di elezioni in modo che i cittadini abbiano voce in capitolo sul futuro della Gran Bretagna".
    All'appello per indire elezioni anticipate nel Regno Unito si è unito il leader dei libdem Ed Davey: "Ora vedremo più o meno lo stesso, i parlamentari conservatori che complottano e litigano tra loro ignorando completamente le enormi sfide che il Paese deve affrontare".
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    Generali, acquistate 1.089.265 azioni proprie tra il 17 e il 21 ottobre 2022
    Generali ha comunicato che tra il 17 e il 21 ottobre 2022 ha acquistato 1.089.265 azioni proprie al prezzo medio ponderato di 14,48 euro per azione, per un controvalore complessivo di 15,78 milioni di euro.
    A seguito degli acquisti effettuati, alla data del 21 ottobre 2022 il Leone di Trieste e le sue controllate detengono 30.750.208 azioni proprie, pari all'1,94% del capitale.
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    ANIMA holding, informativa sul programma di acquisto di azioni proprie
    In relazione al programma di acquisto di azioni proprie autorizzato dall'Assemblea degli azionisti in data 31 marzo 2022 e il cui avvio è stato comunicato il 14 luglio 2022, ANIMA Holding ha reso noto di aver acquistato, dal 17 al 21 ottobre 2022, complessivamente 643.461 azioni ordinarie al prezzo medio di 3,0554 euro, per un controvalore pari a 1.964.476,62 euro.
    A seguito degli acquisti comunicati il 24 ottobre e considerate le azioni ordinarie già in portafoglio, ANIMA Holding detiene 14.512.466 azioni proprie pari a circa il 4,19% del capitale sociale.
    A Milano, intanto, il principale asset manager indipendente in Italia allunga il passo rispetto alla seduta precedente, portandosi a 3,062 euro.
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    Piaggio, le stime degli analisti per il 2022
    Piaggio ha riportato le stime degli analisti relative ai risultati economici per l'esercizio 2022 e aggiornate al 17 ottobre 2022.
    Le previsioni elaborate dalle principali banche d'affari indicano per l'esercizio in corso ricavi pari a 1,9 miliardi di euro.
    L'EBITDA è stimato a 267 milioni di euro, con una marginalità del 14,1%. Il reddito operativo è indicato a 133 milioni di euro, mentre il consensus sull'utile netto è di 71 milioni di euro.
    L'indebitamento netto è indicato a 372 milioni di euro, rispetto ai 380,3 milioni di fine 2021.
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    Aeffe continua l'acquisto di azioni proprie
    Aeffe ha reso noto che, in esecuzione del programma di acquisto di azioni proprie approvato dall'Assemblea degli azionisti del 28 aprile 2021, ha acquistato, tra il 17 e il 21 ottobre 2022 inclusi, complessivamente 80.000 azioni proprie (corrispondenti allo 0,0745% del numero complessivo di azioni ordinarie), al prezzo medio ponderato di 1,190 euro, per un controvalore pari a 95.239,91 euro.
    In seguito alle suddette operazioni la società del lusso che opera nel settore del prêt-à-porter e delle calzature e pelletteria detiene 8.904.186 azioni proprie, pari all'8,294% del numero totale di azioni ordinarie.
    Intanto, sul listino milanese, Aeffe allunga il passo rispetto alla seduta precedente, portandosi a 1,242 euro.
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    ERG avvia un parco eolico in Polonia
    ERG ha annunciato l'avvio del parco eolico Laszki in Polonia.
    Il parco, sviluppato e costruito internamente, è composto da diciotto turbine per una capacità installata totale di 36 MW e una produzione complessiva a regime di circa 90 GWh annui.
    L'impianto beneficerà di una tariffa regolata, indicizzata all'inflazione, per una durata di 15 anni a partire dalla data di entrata in esercizio.
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    Amplifon, il consensus degli analisti per il 2022
    Amplifon ha fornito le stime di consensus degli analisti relative all’esercizio 2022, basate sulla media delle valutazioni di 18 esperti e aggiornate al 21 ottobre 2022.
    Nel dettaglio, la società dovrebbe chiudere l’anno in corso con ricavi per 2,16 miliardi di euro, rispetto agli 1,95 miliardi ottenuti nel 2021.
    Il margine operativo lordo ricorrente è stimato a 540,3 milioni di euro, mentre l'utile per azione adjusted è previsto a 1,03 euro, dagli 0,926 euro contabilizzati nel 2021.
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    TrenDevice, +6% i ricavi nel terzo trimestre 2022
    TrenDevice - società quotata all'Euronext Growth Milan attiva nell’economia circolare, nel settore del ricondizionamento di prodotti hi-tech di fascia alta - ha fornito alcune indicazioni finanziarie relative al 3° trimestre 2022.
    L'azienda ha terminato il periodo in esame con ricavi per 3,88 milioni di euro, in aumento del 6% rispetto ai 3,66 milioni ottenuti nello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi preliminari dei primi 9 mesi del 2022 si attestano a 13,48 milioni di euro, rispetto agli 8,68 milioni dei primi tre trimestri del 2021, registrando un aumento del 55%.
    TrenDevice ha segnalato che il rallentamento della crescita, rispetto ai primi due trimestri del 2022, è direttamente imputabile alla chiusura del canale di vendita mediante marketplace esteri, che nella prima metà dell’esercizio ha fatto registrare una marginalità inferiore alle attese del management; di conseguenza, è stato abbandonato a favore di una crescita completamente organica, caratterizzata da margini più elevati.
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    Generali sottoscriverà l'aumento di capitale del Trieste Convention Center
    Generali, nella veste di maggior azionista di Trieste Convention Center con il 39,98% di capitale, ne supporterà lo sviluppo approvando e sottoscrivendo l'aumento di capitale che verrà proposto all'assemblea dei soci convocata per il 9 novembre 2022.
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    UE, l'allarme del FMI: "Metà dei Paesi verso recessione tecnica, anche l'Italia"
    A causa di un "mix tossico di alta inflazione e crescita fiacca", questo inverno più della metà dei paesi dell'area euro sperimenterà una recessione tecnica, con almeno due trimestri consecutivi di contrazione". Questo il quadro tracciato dal Fondo Monetario Internazionale
    nel rapporto "La nebbia della guerra offusca l'outlook europeo". Prevista una recessione tecnica anche per Germania e Italia che – secondo le stime dell'istituto di Washington – registreranno "tre trimestri consecutivi di crescita negativa dal terzo trimestre del 2022".
    Per l'Italia il Fondo conferma una crescita del 3,2% quest'anno ma una contrazione dello 0,2% nel 2023, sebbene seguita da un rimbalzo dell'1,3% nel 2024. "I consumi privati si sono già contratti nel primo trimestre del 2022 in Italia, Spagna e Francia e, nonostante il recupero durante l'estate, sono previsti rimanere deboli nella seconda metà dell'anno", afferma l'Organismo internazionale sottolineando che la situazione europea potrebbe rivelarsi peggiore delle attese nel caso di uno stop del gas russo e di un inverno caratterizzato da temperature particolarmente basse. I paesi dell'Europa centrale e orientale sarebbero in questo contesto i più vulnerabili e potrebbero registrare una perdita del prodotto interno lordo del 3% rispetto allo scenario di base, ma anche altri paesi (come l'Italia) potrebbero sperimentare" significative perdite di PIL.
    Nello scenario descritto dal Fmi la politica di bilancio deve di conseguenza fare i conti con la necessità di ricostituire lo spazio fiscale e aiutare la politica monetaria a combattere l'inflazione, con l'obiettivo di aiutare a mitigare il "brutale impatto dei più elevati prezzi dell'energia sulle persone e sulle aziende", spiega Alfred Kammer, il responsabile del Dipartimento europeo del Fondo monetario, osservando come la "forza, il coordinamento e la solidarietà hanno fatto emergere l'Europa fuori dalla crisi del Covid".
    Per combattere la corsa dell'inflazione le banche centrali delle economie avanzate dell'Europa, inclusa l'area euro, dovrebbero portare avanti una politica monetaria più stringente probabilmente anche nel 2023 a meno che l'attività e l'inflazione non si indeboliscano nel frattempo più del previsto. "Continuare ad alzare i tassi di interesse è – evidenzia Kammer – al momento un'assicurazione contro rischi che richiederebbero risposte dalle banche centrali ancora più forti e dolorose andando avanti"

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    Eurozona, indici PMI segnalano recessione
    Si intensifica ad ottobre la contrazione economica
    Ad inizio del quarto trimestre, l’economia dell’eurozona è scivolata in una contrazione maggiore, al tasso di declino più rapido da aprile 2013, ad esclusione dei periodi di chiusura pandemica. Il manifatturiero, in particolare i settori ad alta intensità energetica, ha riportato la perdita di produzione più elevata, ma anche l’attività terziaria ha continuato a ridursi ad un tasso accelerato a causa dell’attuale crisi del costo della vita e le generali incertezze sull’economia.
    La Germania ha registrato la contrazione economica più elevata (indice a 44,1 punti, il valore più basso da maggio 2020 e, escludendo la pandemia, il più debole da giugno 2009) mentre in Francia la crescita è andata quasi in stallo (PMI composito a 50 da 51,2 di settembre, rappresentando quindi il primo mese in cui la produzione non è aumentata da marzo 2021). Anche se la carenza di rifornimenti è diminuita, le pressioni inflazionistiche sono rimaste elevate a causa degli alti costi energetici ed il rialzo delle pressioni salariali. Intanto, fiducia per l’anno prossimo si è posizionata su uno dei più bassi valori degli ultimi due anni, stabilizzandosi da settembre.
    Dalla lettura dei dati preliminari flash, che si basano approssimativamente sull’85% delle risposte totali dell’indagine, l’Indice destagionalizzato S&P Global PMI Composito della Produzione dell’Eurozona di ottobre è diminuito da 48,1 di settembre a 47,1 di ottobre. Salgono dunque a quattro i mesi consecutivi in cui l’indice PMI registra un valore inferiore alla soglia di non cambiamento di 50, segnalando una contrazione. Il tasso di declino è accelerato nel corso del mese ed è stato il più rapido da
    novembre 2020. Ad esclusione dei periodi di chiusura pandemica, quest’ultima lettura è stata la più bassa da aprile 2013.
    "Considerato il calo maggiore della produzione e il peggioramento della domanda osservato ad ottobre, l’economia dell’eurozona pare sia destinata a contrarsi durante il quarto trimestre, aggiungendo speculazioni di una sempre più inevitabile recessione - ha affermato Chris Williamson, Chief Business Economist presso S&P Global Market Intelligence commentando i dati del PMI flash -. Malgrado il Flash PMI di ottobre sia rimasto coerente col crollo modesto del PIL dello 0,2%, la domanda è calata notevolmente e le aziende hanno espresso una crescente preoccupazione sul livello elevato delle giacenze e le vendite più basse rispetto alle aspettative, soprattutto con l’approssimarsi dell’inverno. I rischi sono quindi rivolti ad un ribasso destinato ad accelerare verso la fine dell’anno".
    "La pressione sui prezzi - ha sottolineato Williamson - è rimasta nel frattempo ostinatamente elevata, visto che l’aumento dei costi energetici e del personale e l’indebolimento dell’euro controbilanciano qualsiasi abbassamento di prezzo dei beni legato al miglioramento della condizioni della fornitura. L’alto valore degli indicatori dei prezzi dell’indagine pertanto costringerà la BCE a rafforzare ulteriormente la politica monetaria nei prossimi mesi - ha aggiunto - nonostante il crescente rischio di recessione. Ma è probabile - ha aggiunto - che alcuni responsabili delle politiche monetarie considerino con sempre più a disagio gli effetti economici di un inasprimento troppo aggressivo delle politiche per contrastare altre difficoltà economiche".
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    Stellantis, Mathilde Lheureux nuovo CEO di Free2move eSolutions
    Free2move eSolutions, una joint venture tra Gruppo NHOA (NHOA.PA) e Stellantis N.V., annuncia la nomina di Mathilde Lheureux a CEO.
    All’unanimità, il Consiglio di Amministrazione ha nominato CEO Mathilde Lheureux e ha ringraziato Roberto Di Stefano per lo straordinario lavoro svolto in un contesto tanto complesso. Roberto Di Stefano assumerà un’altra carica all’interno dell’organizzazione di Stellantis.
    La nomina diventerà effettiva il 1° novembre 2022.
    "Nel suo nuovo ruolo di CEO di Free2move eSolutions, Mathilde guiderà l’azienda affinché contribuisca efficacemente alla strategia di elettrificazione Dare Forward 2030 di Stellantis, trasformando Free2move eSolutions in un importante attore nel panorama delle soluzioni di ricarica sostenibili e redditizie", ha dichiarato Brigitte Courtehoux, CEO di Free2move e membro del Global Executive Committee di Stellantis.
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    Generali, il calendario finanziario del 2023: bilancio, trimestrali e dividendo
    Generali ha comunicato il calendario finanziario per l’esercizio 2023.
    In particolare, il 13 marzo 2023 si riunirà il consiglio di amministrazione per l’approvazione del bilancio 2022; i risultati saranno diffusi la mattina successiva, prima dell'apertura di Piazza Affari.

    Con riferimento alla politica dei dividendi, i vertici di Generali hanno anticipato che l'eventuale dividendo 2023 (relativo all'esercizio 2022) sarà staccato lunedì 22 maggio 2023 e sarà messo in pagamento il 24 maggio.

    Questi gli altri appuntamenti finanziari di Generali per il 2023:


    28 aprile 2023: assemblea ordinaria degli azionisti per l’approvazione del bilancio 2022.
    24 maggio 2023: consiglio di amministrazione per l’approvazione delle informazioni finanziarie del 1° trimestre 2023 (i risultati saranno diffusi la mattina successiva, prima dell'apertura di Piazza Affari).
    9 agosto 2023: consiglio di amministrazione per l’approvazione della relazione finanziaria del 1° semestre 2023 (i risultati saranno diffusi la mattina successiva, prima dell'apertura di Piazza Affari).
    16 novembre 2023: consiglio di amministrazione per l’approvazione delle informazioni finanziarie del 3° trimestre 2023 (i risultati saranno diffusi la mattina successiva, prima dell'apertura di Piazza Affari).
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    Banca d’Italia: senza forniture russe il Pil calerà dell’1,5% (Corriere della Sera)
    S&P Global Ratings ha confermato il rating sul debito sovrano italiano al livello BBB già a poche ore dal giuramento di Giorgia Meloni. L'outlook rimane stabile. Secondo quanto riporta Andrea Ducci per il Corriere della Sera di sabato 21 ottobre, la decisione segue quella di tre settimane fa di Moody’s, che ha tenuto invariato il rating sull’Italia a livello Baa3 con outlook negativo. In arrivo anche Dbrs e Fitch.
    Presto il Governo dovrà fare i conti con lo scenario che Bankitalia ha già disegnato. Sebbene Draghi abbia lasciato i conti in miglioramento rispetto a come li ha trovati, le analisi dell’Istituto di Via Nazionale evidenziano "un rallentamento dell’economia ormai in atto". A frenare il Pil sarebbero i rincari dei beni energetici e le difficoltà di approvvigionamento delle imprese, oltre che il conflitto in Ucraina.
    Dal punto di vista del lavoro, grazie al Pnrr, che nel 2024 raggiungerà il picco di spesa, tra due anni si potrebbero creare circa 300 mila posti di lavoro aggiuntivi, di cui 65mila nelle costruzioni.
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    BPER Banca: Malacalza ancora contro Banca Carige
    BPER Banca ha comunicato che Malacalza Investimenti ha chiesto la condanna di Banca Carige, controllata di BPER Banca, al pagamento di 539,12 milioni di euro, a titolo di risarcimento del danno subito da Malacanza in conseguenza dell'aumento di capitale intrapreso dall'assemblea straordinaria dell'istituto ligure nel settembre del 2019.
    Banca Carige, in condivisione con BPER Banca, ritiene la richiesta infondata e si riserva ogni eventuale iniziativa che dovesse ritenere necessaria od opportuna a tutelare i propri interessi o diritti.
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    OPA Sourcesense, i risultati provvisori
    In relazione alle offerte pubbliche di acquisto volontarie totalitarie per cassa promosse da Poste Italiane e aventi ad oggetto tutte le azioni e i warrant emessi da Sourcesense e quotati sul sistema multilaterale di negoziazione Euronext Growth Milan, alla chiusura dell'operazione risultano portate in adesione 6.015.951 azioni, rappresentative del 69,12% del capitale di Sourcesense, e 5.208.040 warrant, rappresentativi del 65,89% dei warrant.
    Tenuto conto delle azioni portate in adesione e delle 2.545.547 azioni detenute dalle persone che agiscono in concerto con l'offerente, Poste Italiane arriverebbe a detenere 8.561.498 azioni, pari al 98,37% del capitale dell'emittente e il 96,03% dei warrant (7.590.190).
    Avendo ottenuto partecipazione superiore al 95% risultano verificati i presupposti per l'esercizio della procedura congiunta (diritto di acquisto e obbligo di acquisto) delle rimanenti 141.607 azioni, pari all'1,63% del capitale, e dei 314.100 warrant, pari al 3,97% dei warrant in circolazione. Pertanto, la riapertura dei termini dell'offerta non avrà luogo.
    Il corrispettivo dovuto ai titolari delle azioni e dei warrant è pari rispettivamente a 4,2 euro per azione e 0,78 euro per warrant, e sarà pagato agli aderenti il 28 ottobre 2022.
    I risultati definitivi dell'offerta verranno pubblicati entro il 27 ottobre 2022.
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    OPA Tod's, adesioni oltre il 10,9%
    Nell'ambito dell'offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da DeVa Finance (società controllata indirettamente da Diego Della Valle) sulle azioni Tod's, maison italiana del lusso quotata su Euronext Milan, risulta che oggi, 21 ottobre 2022, sono state presentate 428.685 richieste di adesione.
    Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 926.718, pari al 10,96% dell'offerta.
    L'offerta è iniziata il 26 settembre 2022 e terminerà il 25 ottobre 2022.
    Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Tod's acquistate sul mercato nei giorni 24 e 25 ottobre 2022 non potranno essere apportate in adesione all'offerta.
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    Due Btp indicizzati all'inflazione in asta il 26 ottobre 2022
    Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato che mercoledì 26 ottobre 2022 sarà effettuata l’asta di due BTP indicizzati all’inflazione europea con le seguenti caratteristiche:

    Btp indicizzati maggio 2026

    Tranche: quindicesima
    Emissione: 29 giugno 2020
    Scadenza: 15 maggio 2026
    Cedola annuale: 0,65% annuo
    Codice ISIN: IT0005415416
    Ammontare nominale dell’emissione: da un minimo di 500 milioni a un massimo di 750 milioni di euro
    Importo asta supplementare: 112,5 milioni di euro
    Data di regolamento: 28 ottobre 2022

    Btp indicizzati maggio 2033

    Tranche: decima
    Emissione: 15 novembre 2021
    Scadenza: 15 maggio 2033
    Cedola annuale: 0,1%
    Codice ISIN: IT0005482994
    Ammontare nominale dell’emissione: da un minimo di 500 milioni a un massimo di 750 milioni di euro
    Importo asta supplementare: 112,5 milioni di euro
    Data di regolamento: 28 ottobre 2022

    Il Ministero dell’Economia e delle Finanze emetterà Btp indicizzati all’inflazione per un ammontare massimo di 1,5 miliardi di euro.
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    Gli indici USA chiudono in forte rialzo
    I principali indici azionari statunitensi hanno registrato rialzi superiori al 2% nell'ultima seduta della settimana.
    Il Dow Jones ha messo a segno un progresso del 2,47% a 31.083 punti, mentre l’S&P500 ha guadagnato il 2,37% a 3.753 punti. Segno più anche per il Nasdaq (+2,31% a 10.860 punti).
    Ottime performance per i titoli del settore finanziario. Spiccano i rialzi di Goldman Sachs e Jp Morgan che hanno guadagnato rispettivamente il 4,6% e il 5,25%.
    Seduta disastrosa per SNAP (-28,1% a 7,76 dollari), dopo la diffusione dei risultati finanziari del 3° trimestre del 2022, periodo chiuso con un utile per azione di 0,08 dollari. I ricavi sono risultati pari a 1,13 miliardi di dollari, inferiori alle previsioni degli analisti.
    In forte ribasso anche Twitter (-4,86%) e Pinterest (-6,4%).

    Dow Jones
    31,082.56
    +2.47%
    +748.97
    S&P 500
    3,752.75
    +2.37%
    +86.97
    Nasdaq
    10,859.72
    +2.31%
    +244.87
    Russell
    1,742.24
    +2.22%
    +37.85
    VIX
    29.69
    -0.97%
    -0.29

    Ocugen Inc
    $1.72
    6.83%
    +0.11 Today
    Oct 21, 8:00:00 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax, Inc.
    $19.34
    12.57%
    +2.16 Today
    Oct 21, 8:00:00 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Vaxart Inc
    $1.67
    3.73%
    +0.060 Today
    Oct 21, 8:00:00 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 24/10/2022, 17:46
     
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    Indagine plusvalenze, Juventus: "operato nel rispetto delle leggi e delle norme"
    Juventus rimane "convinta di aver operato nel rispetto delle leggi e delle norme che disciplinano la redazione delle relazioni finanziarie, in conformità agli applicabili principi contabili e relativi criteri di applicazione e in linea con la prassi internazionale della football industry". Lo si legge in una nota del club, dove viene confermato che ieri sera ha ricevuto notifica di un avviso di conclusione delle indagini preliminari e un'informazione di garanzia da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino.
    Le ipotesi accusatorie, in parte modificatesi rispetto alle originarie prospettazioni, fanno riferimento a presunti reati di falso nelle comunicazioni sociali, false comunicazioni rivolte al mercato, ostacolo all'esercizio delle autorità di pubblica vigilanza (Consob) e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti.
    I fatti oggetto del provvedimento attengono ai bilanci al 30/6/2019, 30/6/2020 e 30/6/2021 e sono relativi ad operazioni impropriamente dette di "scambio" di diritti alle prestazioni sportive di calciatori e ad accordi di riduzione ed integrazione dei compensi di personale tesserato conclusi negli esercizi 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022.
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    Banche europee, Scope: solide riserve di capitale a fronte di prospettive più deboli
    Le attuali posizioni patrimoniali delle principali banche europee sono tali da poter affrontare senza troppe preoccupazioni il peggioramento delle condizioni macroeconomiche, con il Vecchio Continente sul filo della recessione a causa della crisi energetica in corso. Lo afferma Scope Ratings in un nuovo report sul tema, sottolineando che dopo la crisi finanziaria globale le banche hanno notevolmente rafforzato i loro profili di solvibilità, costruendo buffer per assorbire potenziali perdite.
    Allo stesso tempo, le autorità di vigilanza hanno continuato a spingere le banche a migliorare la qualità del loro capitale. Secondo l'agenzia di rating, le autorità di vigilanza sono state "pragmatiche", e hanno ad esempio fornito assistenza alle banche durante la pandemia affinché gli istituti potessero continuare a sostenere l'economia. "I divieti generali di distribuzione del capitale non sono stati apprezzati dagli investitori azionari, ma hanno sostenuto il credito", si legge nel report.
    "Questa volta, le autorità di regolamentazione hanno indicato che è probabile che perseguano un approccio banca per banca esortando le banche a essere prudenti nell'ambiente attuale - ha affermato Pauline Lambert, direttore esecutivo del team delle istituzioni finanziarie di Scope - Ma ora la situazione è più complessa poiché le banche centrali stanno affrontando un'inflazione elevata. Ad esempio, non abbiamo ancora visto alcun rollback degli aumenti annunciati dei tassi di riserva di capitale anticiclica (CCyB".
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    EdiliziAcrobatica, Intesa Sanpaolo lima target price e conferma Buy
    Intesa Sanpaolo ha abbassato a 25,5 euro per azione (da 26,5 euro) il target price su EdiliziAcrobatica, società specializzata in lavori di edilizia in doppia fune di sicurezza e quotata su Euronext Growth Milan, confermando il giudizio sul titolo a "Buy". La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha comunicato i risultati del primo semestre del 2022, che si è chiuso con un valore della produzione pari a circa 67,9 milioni di euro (+85%) e un utile netto pari a circa 10,6 milioni di euro (+566%).
    "Alla luce dei solidi risultati del primo semestre 2022 e soprattutto del backlog di contratti sottoscritti ad agosto, riteniamo che la società dovrebbe continuare a registrare risultati robusti anche nel secondo semestre 2022", hanno scritto gli analisti. Proseguendo, viene previsto una riduzione dei lavori relativi al Bonus Facciate, compensata da un aumento delle attività legate al Superbonus 110%.
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    Italmobiliare completa l'acquisizione di SIDI Sport
    Italmobiliare - investment holding quotata al segmento STAR - ha annunciato di aver completato l’acquisizione di SIDI Sport, società attiva nel settore delle calzature per il ciclismo e il motociclismo.
    In base agli accordi raggiunti, l'azienda è stata rilevata da Italmobiliare sulla base di un enterprise value di 66 milioni di euro, cui si aggiungono 20 milioni di cassa netta detenuta dalla società. Il corrispettivo complessivo di circa 86 milioni comporta un esborso netto di Italmobiliare pari a 53,5 milioni, mentre i restanti 32,5 milioni circa derivano da un finanziamento concesso da BancoBPM.
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    Sogefi, Intesa Sanpaolo aumenta target price e conferma Hold
    Intesa Sanpaolo ha incrementato a 0,95 euro per azione (da 0,91 euro) il target price su Sogefi, società quotata su Euronext STAR Milan e operante nel settore della componentistica per auto (fa parte del gruppo CIR), confermando il giudizio sul titolo a "Hold". "I dati del 3° trimestre di Sogefi hanno ulteriormente rafforzato la nostra opinione positiva sulla solida esecuzione della società nel superare gli aumenti dei prezzi delle materie prime e l'inflazione dei costi - hanno scritto gli analisti - Pur apprezzando la prudente ipotesi del gruppo sull'andamento della produzione automobilistica del 2023, la scarsa visibilità sulla domanda effettiva di auto e sul lato dei costi limita il rialzo del titolo, soprattutto dopo il recente robusto rally azionario".
    Pur alzando le stime sull'EBIT 2022 e sull'utile per azione rettificato 2022, rispettivamente del 19% e del 29%, Intesa Sanpaolo ha apportato modifiche minori alle previsioni per il 2023. "Sottolineiamo che per il prossimo anno il management ha mantenuto un approccio molto cauto, ipotizzando un andamento complessivamente piatto nella produzione automobilistica mondiale", si legge nella ricerca.
    Sebbene la visibilità sul lato dei costi continui a essere limitata, gli analisti hanno ipotizzato per il 2023 un aumento dei ricavi del 2,5% (in linea con le stime precedenti), un margine EBITDA piatto al 12,3% e un utile netto migliorato a 33 milioni di euro.
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    Esautomotion, ricavi in crescita del 26% nei primi 9 mesi 2022
    Esautomotion, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore dell'automazione industriale, ha registrato ricavi pari a 25,34 milioni di euro nei primi nove mesi del 2022, in crescita del 26,2% rispetto ai primi nove mesi del 2021. Nell'ultimo trimestre i ricavi, pari a 8,87 milioni di euro, rappresentano un risultato record in considerazione del periodo, che comprende anche la pausa estiva, e delle continue difficoltà nel reperimento di componenti semiconduttori.
    Tutte le aree del mondo sono in crescita tra cui Italia: +29%, Cina+Taiwan 12%, Turchia 32%, Penisola Iberica 18%, America Latina 15%. In recupero anche la marginalità e la redditività.
    La Posizione Finanziaria Netta Consolidata rimane positiva per 9,25 milioni di euro, nonostante le uscite per complessivi 1,27 milioni di euro relative ai dividendi dell'esercizio 2021, l'assorbimento di Capitale Circolante dovuto alla rilevante crescita del volume di affari e, soprattutto, alla discontinuità delle forniture che ha obbligato la società ad aumentare le scorte.
    "Il trend positivo sta continuando in modo sostenuto - ha commentato il CEO Gianni Senzolo - Nonostante le difficoltà di approvvigionamento dei componenti, Esautomotion, nel terzo trimestre, ha effettuato consegne per un controvalore vicino a 3 milioni di euro al mese (mese di agosto incluso). La continuità dell'entrata ordini, sommata alla quantità di ordini in ritardo di evasione, consente di prevedere un 2022 assolutamente positivo per ricavi e redditività, positive anche le prospettive per il 2023".

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    Take Off, ricavi in crescita del 10% nei primi 9 mesi 2022
    Take Off, gruppo quotato su Euronext Growth Milan e attivo nel retail trade di abbigliamento e accessori per adulto e bambino, ha registrato ricavi caratteristici pari a circa 19,6 milioni di euro nei primi nove mesi del 2022, in crescita del 10,2% rispetto a 17,8 milioni di euro al 30 settembre 2021. Relativamente al terzo trimestre 2022, i ricavi caratteristici si attestano a circa 6,7 milioni di euro, in aumento del 7% rispetto a 6,3 milioni di euro nel terzo trimestre 2021.
    "Siamo soddisfatti della crescita dei ricavi ottenuta nei primi nove mesi del 2022 (+10%), generata, in un contesto difficile a causa delle incertezze sugli andamenti futuri dell'economia, dai driver strategici su cui si fonda il nostro modello di business: modello di scontistica customizzato, gestione razionale del magazzino, forte attenzione verso la customer experience e scalabilità dell’e-commerce proprietario", ha commentato l'AD Aldo Piccarreta.
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    Digital jobs in crescita in Italia
    sono il 12% degli annunci di lavoro
    La transizione digitale irrompe con forza sul mercato del lavoro, modificandolo, tanto che oggi già il 12% degli annunci di lavoro online in Italia riguarda “occupazioni digitali”. Tra queste, le offerte più diffuse riguardano sviluppatori, programmatori e ingegneri del software, quasi metà dei digital jobs del nostro paese (il 44%), ma non mancano Data Analyst/Administrator (21%), ICT e HR manager o marketing specialist (21%) e addetti al data entry e tecnici ICT (15%).
    E' quanto emerge dal rapporto realizzato dall'OCSE in collaborazione con Randstad, che utilizzando i Big Data ha analizzato 417 milioni di annunci di lavoro postati online in 10 Paesi nell'ultimo decennio per comprendere le tendenze nella domanda di occupazioni digitali, identificare le competenze più richieste e i percorsi di riqualificazione più efficaci per la carriera delle persone.
    L’Italia, insieme alla Spagna, mostra la percentuale più alta di annunci che riguardano occupazioni digitali, pari al 12% del totale delle offerte di lavoro presenti sul web. Seguono Olanda, Singapore e UK (11%), Germania (10%), Belgio (9%), Usa e Francia (7%), Canada (6%). Tra le diverse professioni, i più alti tassi di crescita in tutti i Paesi, compreso il nostro, riguardano sviluppatori di software, programmatori e ingegneri, data scientist e ingegneri. Nel nostro Paese, il numero di annunci di lavoro online per professionisti di reti e database è aumentato di quasi 9 volte tra il 2014 e il 2021, raggiungendo più di 2000 nuove posizioni disponibili all'anno.
    “Le occupazioni digitali hanno registrato un forte aumento del volume negli annunci di lavoro pubblicati online in ogni Paese, a cominciare dall’Italia - afferma Marco Ceresa, Group CEO Randstad -. Ma la transizione digitale sta influenzando ancora di più le competenze necessarie per ogni profilo. Il rapporto rivela come la domanda di competenze digitali abbia ormai superato quella di qualsiasi altre: le digital skills sono la nuova moneta di scambio sul mercato del lavoro, perché aprono a diverse opportunità di sviluppo e transizione di carriera. E le professioni digitali del futuro sono spesso un’evoluzione di mestieri tradizionali, grazie all’acquisizione di nuove specifiche competenze”.
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    Somec acquista il 60% di Lamp Arredo, opzioni su restante 40%
    Somec, società quotata sul mercato Euronext Milan e specializzata nell'ingegnerizzazione e realizzazione di progetti complessi chiavi in mano nell'ingegneria civile e navale, ha siglato un accordo preliminare vincolante per l’acquisizione del 60% del capitale sociale di Lamp Arredo, società specializzata nell’ingegnerizzazione e lavorazione di arredi metallici ed elementi ornamentali.
    Lamp Arredo rafforzerà la divisione Mestieri di Somec, specializzata nella progettazione e creazione di interior personalizzati di alta gamma per hotel, musei, negozi e residenze esclusive. L’operazione infatti sarà perfezionata dalla controllata Mestieri, di cui Somec si riserva la nomina ad acquirente e cessionaria della partecipazione fino alla data del closing, prevista entro il 31 ottobre 2022.
    Nel corso dell’esercizio 2021 Lamp Arredo ha raggiunto un valore della produzione pari a 6,3 milioni di euro con un EBIT e risultato netto di esercizio pari a 0,4 milioni di euro.
    Oscar Marchetto, Presidente di Somec, ha spiegato che l’ingresso di Lamp Arredo nel perimetro del gruppo Somec "consente di arricchire e accelerare la crescita di Mestieri, ampliando lo spettro delle maestrie italiane presenti in portafoglio. Lamp Arredo, da oltre
    quarant’anni, incarna l’eccellenza nelle opere e finiture metalliche declinata con artigianalità, esaltando l’arte della manualità con innovazione e assoluta qualità".
    Il prezzo provvisorio per l’acquisto del 60% del capitale sociale di Lamp Arredo è pari a 1,7 milioni di euro determinato in ragione dell’EBITDA normalizzato dell’esercizio 2021 e potrà essere rettificato in ragione del valore della posizione finanziaria netta alla data del closing. Il restante 40% del capitale è vincolato a diritti di opzione put and call, esercitabili in due distinti intervalli temporali: per il 20% entro 90 giorni dall’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024 e per l’ulteriore 20% entro 90 giorni dall’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026. Il valore di esercizio dell’opzione put and call sarà basato sul valore medio dell’EBITDA normalizzato dei due esercizi precedenti l’esercizio dell’opzione. L’operazione verrà interamente finanziata attraverso linee di credito già a disposizione di Somec.
    Maurizio Meneghini ed Andrea Rizzetto, soci di minoranza di Lamp Arredo, rimarranno nel CdA di Lamp Arredo, mettendo a fattore comune la loro esperienza e conoscenza del business.
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    Kolinpharma sigla accordo triennale per distribuzione prodotti sui mercati cinesi
    Kolinpharma, società operante nel settore nutraceutico, quotata sul mercato Euronext Growth Milan, ha siglato un accordo di distribuzione triennale con la società svedese AstaReal, di proprietà della multinazionale giapponese Fuji Chemical Industries Co., che favorirà l’ingresso e lo sviluppo delle vendite nel mercato asiatico, in particolare sui mercati cinesi (Cina continentale, Hong Kong, Macao e Taiwan).
    Secondo l’accordo, Kolinpharma concede ad AstaReal il diritto unico ed esclusivo di commercializzare e vendere gli integratori alimentari di Kolinpharma sul territorio cinese, dove questo mercato valeva nel 2021 ben 271 miliardi di yuan, più del doppio rispetto ai 114 miliardi di yuan del 2014 e le stime che prevedono possa raggiungere i 328 miliardi di yuan (47 miliardi di euro) nel 2023.
    L’accordo, basato sulla Cross Boarder Ecommerce Law, entrata in vigore nel 2019, prevede inoltre che Kolinpharma e AstaReal si
    impegnino ad effettuare tutti gli investimenti necessari per il setup delle piattaforme di e-commerce (Tmall flagship store, JD.com, Wechat Mini Program, TikTok Store) e dei social Media (Website, Little Red Book, Weibo, Wechat e TikTok Blue V) secondo un piano di digital marketing e una long-term strategy definita tra il management di Kolinpharma e le competenze locali del team della sede di Shangai di AstaReal.
    L’impatto economico dell'accordo nel primo periodo sarà sostanzialmente neutro per Kolinpharma, ma l’entrata nel mercato cinese consentirà di dare l’avvio ad un percorso di sviluppo commerciale in Asia, prevedendo le vendite a partire dal 2023, in un mercato sempre più attraente e dal potenziale rilevante. Inizialmente l’operatività riguarderà i prodotti Doltendix, Dolatrox,, Almetax, Almetax easy, Miledix per poi estendersi su tutti gli altri prodotti in portafoglio. Kolinpharma, al fine di tutelare la proprietà intellettuale, ha registrato in Cina tutti i brand di prodotto e il brand aziendale e il prodotto Doltendix è "patent pending".
    Rita Paola Petrelli, Presidente di Kolinpoharma ha affermato che questo accordo "permetterà di dare inizio ad un rilevante sviluppo commerciale in un mercato dal grande potenziale come quello asiatico" e rappresenta "un passo concreto verso 0uno sviluppo estero che conferma quanto l’eccellenza della nostra ricerca e sviluppo, l’efficacia dei prodotti e la legittimità scientifica dei brevetti sia riconosciuta ed apprezzata anche a livello internazionale da primari player del settore quali AstaReal Group".
    "Collaborare con Kolinpharma e i suoi prodotti sul mercato cinese è una grande opportunità e una sfida stimolante. Kolinpharma
    condivide la stessa visione e gli stessi processi in materia di qualità e scienza del Gruppo AstaReal sulla sua offerta di prodotti", ha sottoloneato Peter Worsoe, CEO di AstaReal, aggiungendo che l'azienda svedese insieme alla società madre Fuji Chemical Industries Co. "guida il mercato dell'astaxantina naturale caratterizzata da una tecnologia superiore e innovazione di prodotto.”

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    Il gas sotto i 100 euro dà tregua alle bollette. Ma la recessione avanza (La Repubblica)
    Secondo quanto scrive Carlotta Scozzari per La Repubblica la produzione manifutteriera in Europa si trova ai minimi da 29 mesi. Sebbene il prezzo del gas sia tornato sotto i 100 euro - e dopo aver raggiunto una distanza dai massimi di agosto del 70%, facendo ripartire le borse europee e facendo ipotizzare un calo del costo delle bollette - dall'area Euro continuano ad arrivare segni di recessione.
    Il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, prevede una riduzione delle bollette nei tempi a venire, rimarcando come sia comunque possibile un razionamento delle scorte, evitabile solo in caso di caldo. "In presenza di stoccaggi pieni, l’attuale clima mite gioca un ruolo chiave nella riduzione del prezzo del gas. Inoltre, molte imprese, per risparmiare hanno ridotto la domanda" sottolinea Tabarelli.
    Nel frattempo, le borse hanno approfittato di questo ribasso del prezzo del gas per prendere slancio, con l'unica eccezione asiatica. Le borse asiatiche, riporta Scozzari, scontano i timori che Xi Jinping, possa impostare politiche chiuse e autoreferenziali. I mercati sono ripartiti nonostante i timori di una recessione. Infatti, secondo Chris Williamson, economista di S&P Global, una recessione è sempre più inevitabile. A ottobre, l'indice dei direttori degli acquisti in Zona Euro è sceso a 44,2 punti, ben lontano dalla soglia dei 50 punti.
    Nel mercato del lavoro, S&P evidenzia "i tagli al personale segnalati da alcune aziende e dovuti all’eccedenza di capacità operativa sulle vendite e alla diffusa titubanza ad assumere, a causa delle incertezze economiche".
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    Credem, Fitch conferma il rating "BBB"
    L'agenzia Fitch ha confermato il Long-Term Issuer Default Rating del Credem a "BBB" e il Viability Rating a "bbb". L'outlook sull'IDR a lungo termine è stabile.
    Fitch tiene che la capitalizzazione dell'istituto sia in grado di assorbire le pressioni, sia sulla qualità degli attivi che sulla redditività, derivanti da prospettive macroeconomiche più deboli, anche nel caso l'economia domestica dovesse deteriorarsi più di quanto gli esperti attualmente si aspettino.
    Inoltre, l'agenzia di rating ha sottolineato che il modello di business diversificato e la qualità degli attivi superiore alla media hanno portato a una generazione di utili più stabile rispetto alla maggior parte dei concorrenti nazionali nell'ultimo decennio.
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    Telecom, 48 ore in più per la rete. L’esame in cda slitta a venerdì (Il Sole24Ore)
    Rinviata la riunione del consiglio di Telecom Italia Tim per una decisione sulla rete. Secondo quanto riporta Andrea Biondi per Il Sole24Ore, la riunione del consiglio che avrebbe dovuto prendere una decisione sulla rete Tim è stata posticipata di due giorni, in modo tale da consentire a Tim di trovare "una quadra sul prosieguo del progetto rete unica".
    Cdp, Macquarie e Open Fiber hanno richiesto più tempo. L'amministrazione di Tim dovrà decidere se concedere la proroga, spostando così a fine novembre l'offerta non vincolante e a febbraio quella binding (ossia quella più mandatoria). In caso contrario, questo aprirebbe alle possibile offerte di altri, declinando così le trattative in esclusiva.
    Il rinvio di due giorni, secondo Pietro Labiola ad di Tim, sarà utile per far sì che i consiglieri abbiano tempo per dare una risposta alla richiesta di Cdp-Macquarie e Open fiber di prorogare il termine per l'offerta vincolante.
    Secondo indiscrezioni del Sole24Ore, il Consiglio Agcom, a breve, dovrebbe dare l'ok per sottoporre il nuovo piano di coinvestimento di Tim al market test, con il titolo Tim che in borsa ha chiuso in rialzo.
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    Le caratteristiche del BOT semestrale in asta il 27 ottobre 2022
    Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato che giovedì 27 ottobre 2022 sarà effettuata l’asta di un BOT con le seguenti caratteristiche:
    Semestrali

    Emissione: 31 ottobre 2022
    Scadenza: 28 aprile 2023
    Importo offerto: 6 miliardi di euro
    Durata giorni: 179
    Codice ISIN: IT0005512857
    Data di regolamento: 31 ottobre 2022

    I BOT sono posti all'asta con il sistema di collocamento dell'asta competitiva, con offerte degli operatori espresse in termini di rendimento.
    I titoli possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro.
    Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha ricordato che il 31 ottobre 2022 vengono a scadere BOT per 5,5 miliardi di euro, tutti relativi alla scadenza semestrale.
    Al 14 ottobre 2022 la circolazione dei BOT era pari a 109.605,083 milioni di euro: 28.858,93 milioni di euro semestrali e 80.746,153 milioni di euro annuali.

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    Culti Milano, OPA parziale su azioni proprie non finalizzata a delisting
    Il consiglio di amministrazione di Culti Milano, società quotata su Euronext Growth Milan e specializzata nella produzione e distribuzione di fragranze e cosmesi, ha approvato le linee guida di un'operazione che prevede la promozione, previo ottenimento della necessaria autorizzazione assembleare, di un'offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria parziale su azioni proprie.
    L'OPA avrà ad oggetto massime 365.000 azioni proprie, pari all'11,791% del capitale, a un corrispettivo pari a 17 euro per azione (+21,4% rispetto alla chiusura odierna), per un controvalore massimo complessivo pari a 6,2 milioni di euro. Il pagamento del corrispettivo avverrà per cassa, ma la società, pur disponendo delle risorse liquide per affrontare l'investimento, in ottica di ottimizzazione della struttura finanziaria ha in corso trattative con un primario istituto di credito per un finanziamento a medio termine.
    L'OPA non è condizionata al raggiungimento di un numero minimo di adesioni e non è finalizzata alla revoca delle azioni di Culti Milano dalla negoziazione su Euronext Growth Milan.
    In considerazione del numero massimo di azioni oggetto della proposta di autorizzazione, delle 10.000 azioni proprie già detenute e delle 2.388.750 azioni detenute dal socio di controllo KME Group, il flottante che residuerebbe in caso di integrale esercizio dell'autorizzazione sarebbe rappresentato da 331.750 azioni, pari al 10,717% del capitale.
    Se l'OPA andasse a buon fine, la società otterrebbe un congruo numero di azioni proprie utilizzabili al servizio di eventuali operazioni straordinarie e/o per lo sviluppo di alleanze coerenti con le linee strategiche e che rappresentano un investimento a medio e lungo termine nella stessa, dall'altro, offrirebbe agli azionisti che lo desiderassero l'opportunità di monetizzare il proprio investimento a un valore che incorpora un premio rispetto alla media dei prezzi di tale titolo negli ultimi mesi.
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    BE Think, i conti dei primi nove mesi del 2022
    BE Think – azienda quotata sul segmento STAR e tra i principali player italiani nel settore Consulting – ha diffuso i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2022, periodo chiuso con un valore della produzione di 193,11 milioni di euro, in aumento del 17,7% rispetto ai 164,01 milioni ottenuti nei primi tre trimestri dello scorso anno; la società ha precisato che il 44,6% del giro d’affari è stato realizzato dalle controllate estere. Al contrario, il margine operativo lordo è sceso da 26,23 milioni e 10,63 milioni di euro, in conseguenza ai costi una tantum (pari a 17,8 milioni) sosteuti dalla società in relazione all’operazione di passaggio di controllo avvenuta il 26 settembre. L'EBITDA adusted è stato pari a 28,47 milioni di euro; tuttavia, la marginalità è scesa dal 16% al 14,7%. L'utile netto adjusted si è ridotto da 14,32 milioni a 13,83 milioni di euro.
    A fine settembre 2022 l'indebitamento netto era salito a 54,27 milioni di euro, rispetto ai 9,99 milioni di inizio anno.
    I vertici di BE Think ritengono di poter confidare nel conseguimento degli obiettivi annuali e più in generale del Piano aziendale al 2022.
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    Vendita Prima Industrie, ottenuta autorizzazione golden power in Italia
    La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha comunicato a Femto Technologies e a Prima Industrie, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nel campo dei sistemi laser per applicazioni industriali e macchine per la lavorazione della lamiera, la decisione di non esercitare i poteri speciali sugli assetti societari e le attività di rilevanza strategica ai sensi del D.L. 21/2012 (la cosiddetta normativa golden power).
    L'ottenimento di detta autorizzazione pervenuta dall'autorità italiana è una delle varie autorizzazioni foreign direct investment che sono state richieste alle autorità per l'approvazione della vendita della maggioranza della società. A seguito del closing, l'acquirente sarà tenuto a promuovere un'offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria sulle restanti azioni.
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    Brillante il listino americano
    Giornata di guadagni per la Borsa di New York, con il Dow Jones, che mostra una plusvalenza dell'1,34%; sulla stessa linea, giornata di guadagni per l'S&P-500, che termina la giornata a 3.797 punti.
    In denaro il Nasdaq 100 (+1,06%); come pure, buona la prestazione dell'S&P 100 (+1,2%).
    Apprezzabile rialzo nell'S&P 500 per i comparti sanitario (+1,91%), beni di consumo per l'ufficio (+1,79%) e informatica (+1,38%). Il settore materiali, con il suo -0,62%, si attesta come peggiore del mercato.
    Tra i protagonisti del Dow Jones, Amgen (+3,72%), Coca Cola (+2,97%), Home Depot (+2,97%) e Honeywell International (+2,24%).
    Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Nike, che ha terminato le contrattazioni a -0,53%.
    Tra i best performers del Nasdaq 100, Costco Wholesale (+3,93%), Dollar Tree (+3,75%), Kraft Heinz (+3,72%) e Amgen (+3,72%).
    Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Pinduoduo Inc Spon Each Rep, che ha chiuso a -24,61%.
    Scende JD.com, con un ribasso del 13,02%.
    Crolla Baidu, con una flessione del 12,58%.
    Vendite a piene mani su NetEase, che soffre un decremento del 9,85%.
    Tra le grandezze macroeconomiche più importanti dei mercati statunitensi:

    Martedì 25/10/2022

    15:00 USA: S&P Case-Shiller, annuale (atteso 14,4%; preced. 16,1%)
    15:00 USA: Indice FHFA prezzi case, mensile (preced. -0,6%)
    16:00 USA: Fiducia consumatori, mensile (atteso 106,5 punti; preced. 108 punti)

    Mercoledì 26/10/2022
    14:30 USA: Scorte ingrosso, mensile (atteso 1,1%; preced. 1,3%)
    16:00 USA: Vendita case nuove (atteso 590K unità; preced. 685K unità)
    16:00 USA: Vendita case nuove, mensile (atteso -12,4%; preced. 28,8%)
    16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso 1,38 Mln barili; preced. -1,73 Mln barili).

    Dow Jones
    31,499.62
    +1.34%
    +417.06
    S&P 500
    3,797.34
    +1.19%
    +44.59
    Nasdaq
    10,952.61
    +0.86%
    +92.90
    Russell
    1,748.40
    +0.35%
    +6.16
    VIX
    29.85
    +0.54%
    +0.16

    Ocugen Inc
    $1.64
    4.65%
    -0.080 Today
    After Hours:$1.63
    (0.61%)-0.0100
    Closed: Oct 24, 7:59:53 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax, Inc.
    $20.81
    7.60%
    +1.47 Today
    After Hours:$20.66
    (0.72%)-0.15
    Closed: Oct 24, 7:59:35 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Sorrento Therapeutics Inc
    $1.46
    3.95%
    -0.060 Today
    After Hours:$1.46
    (0.00%)0.00
    Closed: Oct 24, 7:56:57 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 25/10/2022, 17:32
     
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    ENI, acquistate 10,99 milioni di azioni proprie tra il 17 e il 21 ottobre 2022
    Nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie deliberata dall’assemblea dell’11 maggio 2022, nelle sedute comprese tra il 17 e il 21 ottobre 2022 ENI ha acquistato 10,99 milioni di azioni proprie, al prezzo medio ponderato di 11,9412 euro per azione. Il controvalore complessivo dell'operazione ammonta a 131,18 milioni di euro.
    A partire dall’avvio del programma, ENI ha acquistato un totale di circa 141,67 milioni di azioni, pari al 3,97% del capitale, per un controvalore complessivo di 1,66 miliardi di euro.
    A seguito degli acquisti effettuati fino al 14 ottobre 2022, considerando le azioni proprie già in portafoglio e l’annullamento di 34.106.871 azioni proprie deliberato dall’assemblea di ENI dell’11 maggio 2022, il Cane a sei zampe detiene 173.403.639 azioni proprie pari al 4,86% del capitale.
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    OPA Tod's, adesioni minime. L'offerta non si perfezionerà
    In relazione all'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria promossa da DeVa Finance sulle azioni ordinarie di Tod's, alla fine del periodo risultano portate in adesione complessive 4.134.358 azioni, rappresentative del 12,49% del capitale, e pari al 48,91% delle azioni oggetto dell'offerta.
    Di conseguenza, l'offerente verrebbe a detenere complessive 28.774.170 azioni, rappresentative dell'86,95% del relativo capitale di Tod's.
    Avendo ottenuto una partecipazione inferiore al 90% del capitale sociale di Tod's, non si è avverata la condizione soglia. DeVa ha già comunicato che non intende rinunciare a questa condizione, e di conseguenza l'offerta non si perfezionerà.
    Le azioni portate in adesione saranno restituite e immesse nuovamente alla disponibilità dei rispettivi titolari, senza addebiti, entro il 26 ottobre 2022.
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    Amplifon, i conti dei primi nove mesi del 2022
    Amplifon ha comunicato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2022. Nel periodo in esame la società ha realizzato un giro d’affari di 1,54 miliardi di euro, in aumento dell'11,6% rispetto agli 1,38 miliardi ottenuti nei primi tre trimestri dell’esercizio precedente; a cambi costanti il fatturato sarebbe salito del 9%. Amplifon ha segnalato che la performance è stata trainata da una crescita organica pari al 4,1% e dalle acquisizioni per il 4,9%, principalmente per Bay Audio. In aumento anche il margine operativo lordo (escluse le componenti non ricorrenti), che è passato da 326,3 milioni a 369,53 milioni di euro (+13,3%); di conseguenza, la marginalità è migliorata al 24%. L’utile netto è stato pari a 115,48 milioni di euro, dai 100,74 milioni ottenuti nei primi nove mesi del 2021.
    Nel solo terzo trimestre il fatturato di Amplifon è salito da 448,09 milioni a 502,49 milioni di euro (+12,1%), mentre l’utile netto è aumentato a 29,25 milioni.
    A fine settembre 2022 l’indebitamento netto era aumentato a 882,07 milioni di euro, rispetto agli 871,19 milioni di inizio anno. Nel periodo gennaio-settembre le attività operative di Amplifon hanno generato un flusso di cassa di 142,97 milioni di euro, dopo aver sostenuto investimenti operativi per 75,36 milioni.
    Il management di Amplifon ha fornito alcune indicazioni finanziarie per l'esercizio in corso, assumendo che non vi siano ulteriori rallentamenti nelle attività economiche globali dovuti, fra l’altro, alle note tematiche relative all’attuale situazione geopolitica, all’andamento dell’inflazione e all’emergenza sanitaria.
    I vertici prevedono di chiudere il 2022 con ricavi nell'ordine dei 2,15 miliardi di euro e un EBITDA margin su base ricorrente nell’ordine del 25%.
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    Spindox, EnVent taglia target price e conferma Outperform
    EnVent Capital Markets ha abbassato a 15,07 euro per azione (da 19,30 euro) il prezzo obiettivo su Spindox, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato dei servizi e dei prodotti ICT (Information & Communication Technology), mantenendo il giudizio sul titolo a "Outperform". Il titolo ha perso il 46% da inizio anno, sottoperformando l'indice FTSE Italia Growth, mentre il nuovo target price prevede un potenziale upside del 43%.
    "Sebbene confermiamo le nostre prospettive positive per Spindox, riflettiamo i risultati del primo semestre 2022 e le prospettive del settore a breve termine in un rallentamento per la società lungo il 2022-24 rispetto alle nostre stime precedenti, in termini sia di crescita dei ricavi che di redditività", si legge nella ricerca.
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    Alphabet, conti sotto le attese. Timori per rallentamento entrate pubblicitarie
    Alphabet, la holding a cui fa capo Google, ha registrato ricavi pari a 69,09 miliardi di dollari nel secondo trimestre dell'anno fiscale (terminato il 30 settembre 2022), in aumento rispetto ai 65,12 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2021. Secondo i dati Refinitiv, gli analisti prevedevano in media un fatturato di 70,58 miliardi di dollari.
    Le entrate pubblicitarie di Google sono state di 54,48 miliardi di dollari, rispetto ai 53,13 miliardi di dollari dell'anno scorso, e sono state inferiori alle aspettative degli analisti.
    L'utile netto è stato di 13,91 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 18,94 miliardi di dollari di un anno fa. L'utile per azione è stato di 1,06 dollari, in diminuzione rispetto agli 1,40 dollari del 30 settembre 2021. Le attese del mercato erano per 1,25 dollari.
    "Stiamo rafforzando la nostra attenzione su una chiara serie di priorità di prodotto e di business – ha commentato Sundar Pichai, CEO di Alphabet e Google - Gli annunci di prodotto che abbiamo fatto solo nell'ultimo mese lo hanno dimostrato in modo molto chiaro, inclusi miglioramenti significativi sia nella ricerca che nella cloud, grazie all'intelligenza artificiale, e nuovi modi per monetizzare YouTube Shorts. Ci concentriamo sia sull'investimento responsabile a lungo termine sia sull'essere reattivi all'ambiente economico".
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    Microsoft, trimestrale batte attese ma outlook crescita peggiora
    Microsoft ha registrato entrate pari 50,1 miliardi di dollari nel suo primo trimestre dell'anno fiscale (terminato il 30 settembre 2022), in aumento dell'11% (+16% a valuta costante) rispetto allo stesso periodo del 2021. L'utile operativo è stato di 21,5 miliardi di dollari ed è aumentato del 6% (+15% a valuta costante). L'utile netto è stato di 17,6 miliardi di dollari ed è diminuito del 14% (in calo dell'8% a valuta costante). L'utile per azione è stato di 2,35 dollari ed è diminuito del 13% (in calo del 7% a valuta costante).
    Il mercato, secondo dati Refinitiv, si aspettava in media un utile per azione di 2,30 dollari su ricavi per 49,6 miliardi di dollari
    "Questo trimestre le entrate di Microsoft Cloud sono state di 25,7 miliardi di dollari, in aumento del 24% (in aumento del 31% a valuta costante) anno su anno - ha affermato Amy Hood, vicepresidente esecutivo e chief financial officer di Microsoft - Continuiamo a vedere una forte domanda nelle nostre attività commerciali, incluso un altro quarto di solide prenotazioni mentre offriamo un valore convincente per i clienti".
    La società ha affermato che prevede che l'attività di Intelligent Cloud registrerà ricavi da 21,25 miliardi a 21,55 miliardi di dollari nel secondo trimestre, leggermente al di sotto delle stime degli analisti di 22,01 miliardi di dollari. "Prevediamo che la crescita dei ricavi di Azure sarà sequenzialmente inferiore di circa cinque punti a valuta costante", ha detto la CFO durante la call con la comunità finanziaria.
    Le entrate del trimestre in corso dell'unità di personal computer sono state previste tra 14,5 miliardi e 14,9 miliardi di dollari, al di sotto delle stime di 16,96 miliardi di dollari.
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    Le caratteristiche del CCTeu in asta il 28 ottobre 2022
    Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato che venerdì 28 ottobre 2022 sarà effettuata l’asta di un CCTeu con le seguenti caratteristiche:

    CCTeu aprile 2026

    Tranche: quindicesima
    Emissione: 15 ottobre 2020
    Scadenza: 15 aprile 2026
    Tasso cedolare semestrale lordo: 1,27% (tasso annualizzato: 2,512%)
    Spread: 0,5%
    Codice ISIN: IT0005428617
    Ammontare complessivo dell’emissione: da un minimo di 750 milioni a un massimo di un miliardo di euro
    Importo asta supplementare: 150 milioni di euro
    Regolamento sottoscrizioni: 1° novembre 2022
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    Tod's, OPA Della Valle non raggiunge soglia 90%
    L'offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da DeVa Finance (società controllata indirettamente da Diego Della Valle) sulle azioni Tod's, maison italiana del lusso quotata su Euronext Milan, non raggiunge la soglia di efficacia del 90% per l'operazione finalizzata al delisting.
    Considerando le 24.639.812 azioni detenute dalla famiglia Della Valle e da LVMH (che agisce di concerto con la famiglia italiana), rappresentative del 74,45% del capitale sociale, e le 4.134.358 azioni portate in adesione all'OPA, il totale si ferma all'86,95% del capitale, secondo calcoli di Teleborsa. L'offerta aveva ad oggetto massime 8.453.727 azioni, rappresentative del 25,55% del capitale.
    La famiglia Della Valle aveva comunque dichiarato che potrebbe procedere al delisting di Tod's tramite fusione in DeVa Finance entro sei mesi dalla chiusura dell'OPA.
    In questo caso, all'azionista Tod's verrebbe riconosciuto un diritto di recesso pari alla media dei prezzi nei sei mesi precedenti alla convocazione dell'assemblea chiamata ad approvare la fusione, ovvero ragionevolmente un prezzo di recesso inferiore ai 40 euro offerti in OPA. L'azionista potrebbe anche decidere di rimanere titolare di una quota di minoranza in una società non più quotata.
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    La Borsa di New York si infiamma sull'onda degli acquisti
    A Wall Street, il Dow Jones ha terminato la giornata con un aumento dell'1,07%, a 31.837 punti, proseguendo la serie positiva iniziata venerdì scorso; sulla stessa linea, balzo dell'S&P-500, che archivia la giornata a 3.859 punti.
    Effervescente il Nasdaq 100 (+2,1%); come pure, positivo l'S&P 100 (+1,49%).
    Apprezzabile rialzo nell'S&P 500 per i comparti materiali (+2,53%), telecomunicazioni (+2,37%) e beni di consumo secondari (+2,34%).
    Tra i protagonisti del Dow Jones, Nike (+4,22%), American Express (+3,76%), Boeing (+3,23%) e Salesforce (+2,94%).
    Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Travelers Company, che ha chiuso a -2,01%.
    Deludente Amgen, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.
    Sul podio dei titoli del Nasdaq, Lucid (+8,75%), Intuitive Surgical (+7,99%), Lululemon Athletica (+7,71%) e Datadog (+7,67%).
    Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Cadence Design Systems, che ha terminato le contrattazioni a -5,55%.
    Scivola Synopsys, con un netto svantaggio del 2,30%.
    Fiacca Micron Technology, che mostra un piccolo decremento dello 0,66%.
    Discesa modesta per Amgen, che cede un piccolo -0,51%.
    Tra i dati macroeconomici rilevanti sui mercati statunitensi:

    Mercoledì 26/10/2022

    14:30 USA: Scorte ingrosso, mensile (atteso 1,1%; preced. 1,3%)
    16:00 USA: Vendita case nuove (atteso 590K unità; preced. 685K unità)
    16:00 USA: Vendita case nuove, mensile (atteso -12,4%; preced. 28,8%)
    16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso 1,38 Mln barili; preced. -1,73 Mln barili)

    Giovedì 27/10/2022
    14:30 USA: PIL, trimestrale (atteso 2,1%; preced. -0,6%)
    14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 223K unità; preced. 214K unità)
    14:30 USA: Ordini beni durevoli, mensile (atteso 5%; preced. -0,2%).

    Dow Jones
    31.836,74
    +1,07%
    +337,12
    S&P 500
    3.859,11
    +1,63%
    +61,77
    NASDAQ Composite
    11.199,12
    +2,25%
    +246,50
    Indice Russell 2000
    1.796,16
    +2,73%
    +47,76
    VIX
    28,46
    -4,66%
    -1,39

    Ocugen Inc

    1,73 $
    5,49%
    +0,090 Oggi
    After Hours:1,70 $
    (1,73%)-0,030
    Data e ora chiusura: 25 ott, 19:59:18 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax
    22,58 $
    8,51%
    +1,77 Oggi
    After Hours:22,11 $
    (2,08%)-0,47
    Data e ora chiusura: 25 ott, 19:58:50 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Vaxart
    1,70 $
    5,59%
    +0,090 Oggi
    After Hours:1,72 $
    (1,18%)+0,020
    Data e ora chiusura: 25 ott, 19:52:11 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 26/10/2022, 16:41
     
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    SG Company vince gara da 980 mila euro ed entra nel settore sportivo
    SG Company, società attiva nel settore Entertainment&Communication e quotata su Euronext Growth Milan, ha vinto una gara da 980.000 euro per la gestione delle cerimonie di apertura e chiusura dell'European Youth Olympic Festival 2023, sbarcando dunque nel mondo dello sport. In particolare, la controllata al 100% Sinergie ha ricevuto oggi comunicazione da parte della Comunità di Montagna della Carnia dell'aggiudicazione del bando.
    SG Company si occuperà del concept organizzativo e creativo, della struttura organizzativa, del programma delle attività, delle modalità di produzione e realizzazione tecnica, del controllo delle operazioni e del reclutamento del personale necessario.
    "Il raggiungimento di questo obiettivo è per noi importante sia per le modalità con cui lo abbiamo raggiunto che per la strategia adottata - ha commentato il CEO Davide Verdesca - Abbiamo utilizzato il fermo impostoci dagli anni della pandemia per fare un enorme lavoro interno di riorganizzazione ed efficientamento e per aprire nuove linee di business. Per ottenere risultati reali e duraturi nel tempo, è necessario prima disporre di solide basi e procedere forse a volte anche più lentamente ma nel modo migliore. I risultati, come quello appena raggiunto, stanno arrivando e continueranno ad arrivare come naturale conseguenza del lavoro fatto".
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    Stellantis, avvio produzione dei veicoli commerciali leggeri a idrogeno a Hordain
    Stellantis ha annunciato l’avvio presso il sito di Hordain nella regione dell’Alta Francia) della produzione in serie dei veicoli commerciali leggeri Peugeot, Citroën e Opel nella versione a idrogeno, dotata di celle a combustibile.
    A partire dal 2024, il sito avrà una capacità produttiva di 5.000 veicoli all’anno.
    Con questo nuovo investimento a Hordain, la produzione dei veicoli commerciali leggeri a celle a combustibile Peugeot Expert, Citroën Jumpy e Opel Vivaro passa su scala industriale.
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    Industria, Istat: fatturato agosto al top dal 2000
    Ad agosto, il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, torna a crescere in termini congiunturali, dopo i lievi arretramenti dei due mesi precedenti, con l’indice destagionalizzato che tocca il livello più elevato dall’inizio della serie storica (gennaio 2000). Considerando l’indicatore in volume relativo al comparto manifatturiero - spiega l'Istat - la dinamica risulta tuttavia assai meno accentuata.
    Nel confronto tendenziale su dati corretti per i giorni lavorativi, si osserva un marcato incremento del valore del fatturato sia in termini complessivi sia con riferimento ai principali raggruppamenti di industrie, con aumenti particolarmente ampi per il comparto energetico. Anche in questo caso la crescita in volume risulta decisamente più contenuta.
    L'istituto di statistica stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, aumenti del 3,6%, in termini congiunturali, registrando una dinamica positiva su entrambi i mercati (+3,4% su quello interno e +3,8% su quello estero). Nel trimestre giugno-agosto 2022 l’indice complessivo è cresciuto del 2,6% rispetto al trimestre precedente (+2,7% sul mercato interno e +2,4% su quello estero).
    Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, ad agosto gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un aumento congiunturale per i beni strumentali (+6,0%), per i beni di consumo (+4,3%) e per i beni intermedi (+3,0%), mentre si registra una flessione per l’energia (-4,2%).
    Corretto per gli effetti di calendario il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 23,1%, con incrementi del 22,9% sul mercato interno e del 23,5% su quello estero. I giorni lavorativi sono stati 22 come ad agosto 2021.
    Per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, si registrano incrementi tendenziali assai marcati per l’energia (+53,2%), più contenuti per i beni di consumo (+22,8%), i beni strumentali (+19,4%) e i beni intermedi (+18,7%).
    Tutti i settori di attività economica mostrano una crescita tendenziale sostenuta.
    Con riferimento al comparto manifatturiero, ad agosto si stima che l’indice destagionalizzato del fatturato in volume registri un aumento in termini congiunturali (+2,9%).
    Corretto per gli effetti di calendario, il volume del fatturato per il comparto manifatturiero cresce in termini tendenziali del 7,7%, con un incremento molto più contenuto di quello in valore (+23%).
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    Campari, i conti dei primi nove mesi del 2022
    Campari ha diffuso i dati finanziari dei primi nove mesi del 2022, periodo chiuso con ricavi e redditività in forte miglioramento. Il management ha confermato la guidance di margine EBIT rettificato stabile sulle vendite nette nel 2022 a livello organico.
    Campari ha chiuso il periodo gennaio-settembre con ricavi netti per 2,01 miliardi di euro, in aumento del 27,3% rispetto agli 1,58 miliardi ottenuti nei primi tre trimestri del 2021. Il management ha precisato che la crescita organica delle vendite è stata pari al 19%, mentre l’effetto cambi è stato positivo per l’8,5% (dovuto principalmente al rafforzamento del dollaro); la variazione di perimetro di gruppo ha fornito un contributo negativo dello 0,2%. In forte aumento anche il margine operativo lordo rettificato, che è salito da 418 milioni a 557,8 milioni di euro (+33,4%); di conseguenza, la marginalità è migliorata dal 26,5% al 27,8%. Campari ha terminato i primi nove mesi del 2022 con un utile ante imposte rettificato di 483,3 milioni di euro, in aumento del 40,8% rispetto ai 343,3 milioni contabilizzati nello stesso periodo dell’anno precedente. L’utile ante imposte contabile è stato pari a 452,7 milioni di euro (+32,7%).
    A fine settembre 2022 l’indebitamento netto di Campari era salito a 961,2 milioni di euro, rispetto agli 830,9 milioni di inizio anno, principalmente per effetto dell'assorbimento di cassa dovuto alle acquisizioni, all'acquisto di azioni proprie, al pagamento dei dividendi, e al previsto aumento del capitale circolante dovuto alla ricostituzione fisiologica delle scorte.
    Il multiplo di debito finanziario netto su EBITDA rettificato al 30 settembre 2022 era pari a 1,5 volte, in calo rispetto a 1,6 volte al 31 dicembre 2021.
    Nonostante la diluizione della marginalità nel terzo trimestre dovuta all'atteso incremento dell’inflazione sul costo del venduto e al mix di vendite meno favorevole il management di Campari ha confermato la guidance di margine EBIT rettificato stabile sulle vendite nette nel 2022 a livello organico.
    Per quanto riguarda l'effetto cambio, i vertici dell'azienda prevedono che il contributo positivo trainato dal dollaro continui.
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    L'indice delle società immobiliari in Italia in rialzo (+0,77%), positiva la giornata per IGD
    Andamento positivo per il comparto immobiliare italiano, mentre mostra un andamento debole l'indice che include i titoli europei a grande, media e bassa capitalizzazione.
    Il FTSE Italia Real Estate REITs ha aperto a 9.448,1, in aumento dello 0,77%, rispetto alla chiusura precedente. Intanto l'indice azionario che rappresenta 11 paesi dell'Area Euro continua a viaggiare debole a 392, dopo aver avviato la seduta a 393.
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    Trimestrali Microsoft, Alphabet e Meta: è frenata tech
    Simone Di Biase - Head of Relationship Management di BG SAXO - ha analizzato le indicazioni arrivate dalle prime triemstrali dei colossi tecnologici statunitense e ha sottolineato come Microsoft e Alphabet abbiano deluso le attese sugli utili del terzo trimestre 2022. Secondo l'esperto, a pesare sulle stime iniziali ci sono stati l'aumento della pressione salariale, i costi energetici, il calo dei prezzi pubblicitari, il rallentamento delle vendite di PC e le troppe assunzioni.
    Anche Meta Platforms (ex Facebook), spiega Di Biase, ha rilasciato dati in contrazione, con conti che hanno messo in evidenza una flessione del fatturato e previsioni di un nuovo calo delle vendite per il quarto trimestre dell’anno.
    Sebbene ci si trovi ancora nella prima fase della diffusione degli utili del terzo trimestre 2022, le indicazioni iniziali "suggeriscono che gli utili europei stanno andando meglio di quelli statunitensi e cinesi, anche a causa del dollaro forte che ovviamente crea terreno favorevole", afferma Di Biase.
    Secondo l'esperto, considerata la dinamica degli utili relativamente migliore, le valutazioni azionarie più basse e un maggiore tasso di sconto, sarebbe opportuno avere un atteggiamento più positivo nei confronti delle azioni europee piuttosto che su quelle statunitensi.
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    Asta BOT semestrali (scadenza aprile 2023): il rendimento supera il 2%
    Giovedì 27 ottobre 2022 il ministero dell'Economia e delle Finanze ha collocato un BOT semestrale.
    Nel dettaglio, la Banca d’Italia ha comunicato che nell’asta dei BOT con scadenza il 28 aprile 2022 (Codice ISIN: IT0005512857) sono stati piazzati tutti i titoli offerti dal MEF (6 miliardi di euro l’ammontare complessivo).
    La domanda è stata discreta, sulla base di richieste per quasi 8,34 miliardi di euro; di conseguenza, il rapporto di copertura (rapporto tra ammontare richiesto e quantitativo offerto) è stato di 1,39.
    Il rendimento lordo di aggiudicazione è stato fissato al 2,049%, che equivale a un prezzo di aggiudicazione di 98,991.
    La data di regolamento del BOT semestrale è il 31 ottobre 2022.
    Nella precedente asta dei BOT semestrali di settembre 2022 il rendimento dei titoli era stato fissato all'1,978%. In quell’occasione le richieste erano state pari a quasi 7,11 miliardi di euro, su un ammontare offerto di 5 miliardi.
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    Moncler, +32% i ricavi nei primi nove mesi del 2022
    Moncler ha fornito alcune indicazioni finanziarie relative ai primi nove mesi del 2022.
    Il gruppo dei piumini ha terminato il periodo in esame con ricavi per 1,56 miliardi di euro, in aumento del 32% rispetto agli 1,18 miliardi realizzati nei primi tre trimestri dello scorso anno; a tassi di cambio costanti, l'incremento del fatturato sarebbe stato del 30%. Rispetto al risultato dei primi nove mesi del 2019 (prima della pandemia da Covid-19) i ricavi di Moncler sono cresciuti del 57% (cambi costanti).
    Nel periodo luglio-settembre il fatturato di Moncler è aumentato del 12%, raggiungendo i 638,3 milioni di euro (+50% rispetto al 2019).
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    Istat, fiducia consumatori ai minimi dal 2013
    Sentiment imprese peggiora in tutti i comparti
    Il clima di fiducia delle imprese continua a registrare flessioni: l’indice, dopo la marcata crescita registrata nel corso del 2021, subisce un ridimensionamento a gennaio 2022 entrando in un periodo di stasi fino a giugno. Da luglio 2022 è iniziata una nuova fase di calo. Lo rileva l'Istat aggiungendo che anche il clima di fiducia dei consumatori presenta una dinamica negativa per il secondo mese consecutivo e raggiunge il livello più basso da maggio 2013. Contribuiscono al deciso calo dell’indice "soprattutto le opinioni sulla possibilità di risparmiare in futuro e quelle sull’opportunità di acquistare beni durevoli, seguite da giudizi in deterioramento sia sulla situazione economica personale sia su quella del Paese".
    L'Istituto di statistica stima a ottobre una flessione dell’indice del clima di fiducia dei consumatori da 94,8 a 90,1; l’indice composito del clima di fiducia delle imprese diminuisce per il quarto mese consecutivo, passando da 105,1 a 104,5.
    Guardando alle singole serie componenti l’indice di fiducia dei consumatori, l'Istat stima un peggioramento di tutte le variabili ad eccezione delle attese sulla situazione economica del Paese. Coerentemente, anche i quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti presentano una dinamica congiunturale negativa: il clima corrente e quello personale registrano i cali più accentuati passando, rispettivamente, da 96,9 a 91 e da 99,3 a 94,3; il clima economico e quello futuro subiscono flessioni più contenute (rispettivamente da 81,3 a 77,6 e da 91,8 a 88,8).
    Con riferimento alle imprese, il clima di fiducia peggiora in tutti i comparti (nel settore manifatturiero l’indice passa da 101,2 a 100,4, nelle costruzioni da 159,5 a 157,5 e nel commercio al dettaglio da 110,5 a 108,7) ad eccezione dei servizi di mercato dove l’indice rimane sostanzialmente stabile, passando da 95,8 a 95,9.
    Considerando le componenti dei climi di fiducia delle imprese, nel comparto manifatturiero si rileva un peggioramento dei giudizi sulla domanda e un incremento delle giacenze di prodotti finiti, mentre sono in leggero miglioramento le attese sulla produzione. Nelle costruzioni si registra un peggioramento dei giudizi sugli ordini mentre le aspettative sull’occupazione presso l’impresa sono in aumento.
    Per quanto riguarda il comparto dei servizi di mercato, le attese sugli ordini e i giudizi sull’andamento degli affari registrano un miglioramento mentre il saldo dei giudizi sugli ordini diminuisce. Nel commercio al dettaglio, infine, tutte le componenti registrano un deterioramento, che riguarda essenzialmente la distribuzione tradizionale.

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    OPA Sourcesense, i risultati definitivi. Delisting dal 4 novembre 2022
    In relazione alle offerte pubbliche di acquisto volontarie totalitarie per cassa promosse da Poste Italiane e aventi ad oggetto tutte le azioni e i warrant emessi da Sourcesense, alla chiusura dell'operazione risultano portate in adesione 6.015.951 azioni, rappresentative del 69,12% del capitale di Sourcesense, e 5.208.040 warrant, rappresentativi del 65,89% dei warrant.
    Tenuto conto delle azioni portate in adesione e delle 2.545.547 azioni detenute dalle persone che agiscono in concerto con l'offerente, Poste Italiane arriva così a detenere 8.561.498 azioni, pari al 98,37% del capitale dell'emittente e il 96,03% dei warrant (7.590.190).
    Avendo ottenuto partecipazione superiore al 95% risultano verificati i presupposti per l'esercizio della procedura congiunta (diritto di acquisto e obbligo di acquisto) delle rimanenti 141.607 azioni, pari all'1,63% del capitale, e dei 314.100 warrant, pari al 3,97% dei warrant in circolazione. Pertanto, la riapertura dei termini dell'offerta non avrà luogo.
    Il corrispettivo dovuto ai titolari delle azioni e dei warrant è pari rispettivamente a 4,2 euro per azione e 0,78 euro per warrant, e sarà pagato agli aderenti il 28 ottobre 2022.
    Borsa Italiana disporrà la sospensione delle azioni e dei warrant Sourcesense nelle sedute del 2 e del 3 novembre, e la revoca dalle negoziazioni (delisting) a partire dal 4 novembre 2022.
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    Italgas, i conti dei primi nove mesi del 2022
    Italgas ha comunicato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2022.
    La società ha terminato il periodo in esame con ricavi per 1,09 miliardi di euro, in aumento dell’8,1% rispetto agli 1,01 miliardi ottenuti nei primi tre trimestri dell’anno precedente, in seguito principalmente all’incremento delle attività nel campo dell’efficienza energetica (76,8 milioni di euro).
    Il margine operativo lordo è salito del 4,9%, passando da 749 milioni a 785,4 milioni di euro, scontando l’aumento dei costi operativi (+17,5%).
    Italgas ha chiuso i primi nove mesi del 2022 con un utile netto (esclusa la quota di terzi) di 288,6 milioni di euro, in crescita del 7,4% rispetto ai 268,7 milioni contabilizzati nello stesso periodo dell’esercizio precedente; anche l’utile netto adjusted è stato pari a 288,6 milioni (+5,5%).
    A fine settembre 2022 l’indebitamento netto era salito a 6,1 miliardi di euro, rispetto ai 4,98 miliardi di inizio anno, scontando anche il pagamento del dividendo per 250 milioni di euro,.
    Il flusso di cassa da attività operativa dei primi nove mesi del 2022 è stato pari a 455,3 milioni di euro, mentre gli investimenti netti sono stati pari a 520,6 milioni di euro; di conseguenza, il free cash flow, prima delle operazioni di M&A, è stato negativo per 67,1 milioni di euro.
    Italgas, coerentemente con quanto previsto dal Piano Strategico 2022-2028, continuerà a perseguire i propri obiettivi principalmente volti alla prosecuzione del programma di trasformazione digitale, repurposing ed estensione del network per dotare l’Italia di infrastrutture all’avanguardia in grado di accogliere e distribuire gas rinnovabili come biometano e idrogeno verde. Inoltre, Italgas si focalizzerà sull’azione di consolidamento nel settore dell’efficienza energetica con l’obiettivo di porsi tra i principali operatori del settore, guardando anche alle nuove opportunità di crescita esterna attraverso gare ATEM, M&A nei settori della distribuzione gas, idrico ed efficienza energetica così come, a seguito del perfezionarsi dell’acquisto di Depa Infrastructure, al consolidamento e allo sviluppo del mercato greco.

    Per il perseguimento di tali obiettivi, Italgas potrà contare su una struttura finanziaria in grado di garantire un adeguato ritorno per gli azionisti.
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    OPA Tod's, l'offerta è inefficace
    In relazione all'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria promossa da DeVa Finance sulle azioni ordinarie di Tod's, alla fine del periodo risultano portate in adesione complessive 4.134.358 azioni, rappresentative del 12,49% del capitale, e pari al 48,91% delle azioni oggetto dell'offerta.
    Di conseguenza, l'offerente verrebbe a detenere complessive 28.774.170 azioni, rappresentative dell'86,95% del relativo capitale di Tod's.
    Avendo ottenuto una partecipazione inferiore al 90% del capitale sociale di Tod's, non si è avverata la condizione soglia. DeVa ha comunicato che non intende rinunciare a questa condizione, e di conseguenza l'offerta deve ritenersi inefficace.
    Le azioni portate in adesione sono state restituite e immesse nuovamente alla disponibilità dei rispettivi titolari, senza addebiti, il 26 ottobre 2022.
    In relazione al perseguimento dell'eventuale delisting di Tod's mediante fusione per incorporazione in DeVa Finance, l'offerente ha precisato che non sono ancora state assunte decisioni in merito.
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    BCE pronta ad una nuova maxi-stretta
    Un nuovo rialzo deciso dei tassi d'interesse da 75 punti base, come a settembre, una possibile stretta ai maxi-prestiti "Tltro" che stanno concedendo utili troppo ricchi al sistema bancario mentre il resto dell'economia soffre e , infine, un possibile cenno al quantitative tightening, cioè la marcia indietro dagli acquisti di bond che potrebbe partire nella seconda parte del 2023, ma senza scossoni. Sono le decisioni che ci si aspetta verranno annunciate dalla Banca Centrale Europea oggi.
    Potrebbero inoltre arrivare le prime repliche alle parole della neo-Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che alla Camera aveva evocato una "scelta azzardata" sui tassi allungando la lista dei malumori della politica nazionale dopo il francese Macron e la finlandese Sanna Marin. È possibile che Christine Lagarde ricordi l'indipendenza della BCE dalle richieste della politica, fondamento della credibilità di ogni banca centrale. Secondo Marco Valli, responsabile globale della ricerca economica di Unicredit, "la BCE alzerà tranquillamente di altri 75 punti base nonostante la recessione all'orizzonte", perché, come spiega in un report, a dispetto dei dati economici come gli indici PMI, il mercato del lavoro regge e le aziende continuano ad assumere.
    Lagarde con ogni probabilità deciderà di difendere le misure dell'Istituto centrale sottolineando che con il tasso nominale che ormai viaggia verso il 10%, persino l'inflazione "supercore", depurata da alimentari, energia e fattori stagionali, è ormai al 5,8%. Una situazione che rende necessaria una "normalizzazione" della politica monetaria – ancora molto espansiva – verso un livello neutrale se non si vuole soffiare sul fuoco. Un punto a favore per i "falchi" nel Consiglio BCE riuniti attorno alla Bundesbank, con molti governatori nordici che fanno i conti con un'inflazione a oltre il 20% e che per ora sono maggioritari sulla pattuglia delle "colombe" riunite attorno a Francia, Italia e al membro del Comitato esecutivo Fabio Panetta.
    L'inflazione, con il passaggio al 2023, al lordo dell'incognita-gas potrebbe iniziare a rallentare per ragioni statistiche. La recessione dovuta allo shock energetico darebbe un colpo ulteriore all'andamento dei prezzi. Ecco perché già nella riunione successiva, quella del 15 dicembre, la BCE potrebbe già rallentare con un rialzo di mezzo punto che porterebbe il tasso sui depositi (che salirebbe all'1,5% dopo due rialzi da tre quarti di punto) al 2%, avvicinandosi all'agognato tasso "neutrale". Da qui in poi è possibile una pausa di riflessione: specie se la nuove previsioni che la BCE diffonderà a dicembre indicassero il ritorno dell'inflazione al 2% entro 2025, fornendo ai governatori un ottimo argomento per fermarsi nel 2023. Una volta completata la normalizzazione, toccherà disfare il quantitative easing: ma con molta calma, lasciando che i bond comprati arrivino a scadenza senza reinvestirli.
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    Wall Street a due velocità. Deludono conti big tech
    Seduta contrastata alla borsa di Wall Street, dove hanno pesato i conti deludenti dei giganti della tecnologia, soprattutto Microsoft e Alphabet.
    A New York, il Dow Jones è sostanzialmente stabile, chiudendo la giornata su 31.839 punti, mentre, al contrario, vendite diffuse sull'S&P-500, che chiude la giornata a 3.831 punti. In forte calo il Nasdaq 100 (-2,26%); sulla stessa tendenza, negativo l'S&P 100 (-1,28%).
    Energia (+1,36%), sanitario (+1,12%) e materiali (+0,67%) in buona luce sul listino S&P 500. Nella parte bassa della classifica del paniere S&P 500, sensibili ribassi si sono manifestati nei comparti telecomunicazioni (-4,75%), informatica (-2,23%) e beni di consumo secondari (-1,06%).
    Al top tra i giganti di Wall Street, Visa (+4,66%), 3M (+3,53%), Amgen (+2,57%) e IBM (+1,58%).
    I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Boeing, che ha archiviato la seduta a -8,69%.
    Tonfo di Microsoft, che mostra una caduta del 7,72%.
    Vendite su Salesforce, che registra un ribasso del 3,24%.
    Seduta negativa per Apple, che mostra una perdita dell'1,96%.
    Sul podio dei titoli del Nasdaq, Pinduoduo Inc Spon Each Rep (+11,70%), JD.com (+8,66%), Moderna (+3,98%) e Astrazeneca (+3,69%).
    Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Alphabet, che ha chiuso a -9,63%.
    Lettera su Alphabet, che registra un importante calo del 9,14%.
    Scende Datadog, con un ribasso dell'8,17%.
    Crolla Microsoft, con una flessione del 7,72%.
    Tra le grandezze macroeconomiche più importanti dei mercati statunitensi:

    Giovedì 27/10/2022
    14:30 USA: PIL, trimestrale (atteso 2,1%; preced. -0,6%)
    14:30 USA: Ordini beni durevoli, mensile (atteso 5%; preced. -0,2%)
    14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 223K unità; preced. 214K unità)

    Venerdì 28/10/2022

    14:30 USA: Redditi personali, mensile (atteso 0,4%; preced. 0,3%)
    14:30 USA: Indice costo lavoro, trimestrale (atteso 1,2%; preced. 1,3%)
    14:30 USA: Spese personali, mensile (atteso 0,4%; preced. 0,4%)
    16:00 USA: Fiducia consumatori Università Michigan (atteso 59,8 punti; preced. 58,6 punti).

    Dow Jones
    31.839,11
    +0,0074%
    +2,37
    S&P 500
    3.830,60
    -0,74%
    -28,51
    NASDAQ Composite
    10.970,99
    -2,04%
    -228,12
    Indice Russell 2000
    1.804,33
    +0,46%
    +8,18
    VIX
    27,28
    -4,15%
    -1,18

    Ocugen Inc
    1,76 $
    1,73%
    +0,030 Oggi
    After Hours:1,75 $
    (0,57%)-0,010
    Data e ora chiusura: 26 ott, 19:59:45 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax
    22,81 $
    1,02%
    +0,23 Oggi
    After Hours:22,65 $
    (0,70%)-0,16
    Data e ora chiusura: 26 ott, 19:59:51 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 27/10/2022, 17:50
     
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    Innovatec, subholding Haiki+ rileva 70% di Puliecol attiva nel recupero RAEE
    Innovatec, tramite la subholding Haiki+ attiva nel settore ambiente ed economia circolare, ha acquisito il 70% di Puliecol Recuperi, proprietaria di un complesso di impianti ubicati a San Severino Marche ed attiva nella raccolta, recupero e trattamento di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche "RAEE".
    L’acquisizione è avvenuta ad un corrispettivo di 2,8 milioni di euro, di cui 2 milioni pagati in data odierna al venditore Leonardo Compagnucci, che rimane azionista di Puliecol con una quota del 30%. Il residuo corrispettivo verrà pagato in due tranche: la
    prima di 0,4 milioni entro il 31 dicembre 2022 e la seconda di pari importo entro il 30 giugno 2023. Il contratto di compravendita prevede inoltre il diritto di acquistare il residuo 30% (opzione call) entro tre mesi dalla scadenza del termine di tre anni dalla data di pagamento dell’ultima tranche (e quindi indicativamente entro il termine massimo del 30 settembre 2026).
    È anche previsto un premio di risultato di 0,4 milioni di euro in caso di esercizio da parte di Haiki della Call e solamente nel caso in cui l’EBITDA raggiunto da Puliecol nel 2024 e 2025 sia non inferiore agli obiettivi di piano.
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    Zona Euro, fiducia economia peggiora ancora a ottobre
    Peggiora ancora la fiducia dell'economia di Eurolandia nel mese di ottobre 2022. L'indice che misura il sentiment complessivo è sceso a 92,5 punti, rispetto ai 93,6 punti del mese precedente. La fiducia del complesso dell'Unione Europea, secondo i dati diffusi dalla Direzione generale Affari economici e finanziari della Commissione Europea, si porta a 90,9 punti da 92,4 punti.
    Per quanto riguarda le componenti dell'indice per l'Eurozona, la fiducia dei consumatori risale a -27,6 punti -28,8, mentre cala la fiducia dei servizi (1,8 da 4,4 punti) e dell'industria (-1,2 da -0,3 punti). Migliora, invece, il sentiment nelle costruzioni (+2,8 da +1,8 punti rispetto al mese precedente).
    L'indice sulle prospettive del lavoro (Employment expectations indicator, EEI) registra invece un decremento a 104,9 da 106,6 punti nell'eurozona ed a 104,5 da 106,3 punti nell'UE.
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    Piaggio, primi 9 mesi record. Colaninno: crescita doppia cifra con Asia e Pacifico
    Il Gruppo Piaggio archivia i primi nove mesi con ricavi netti consolidati pari a 1.626,9 milioni di euro, il dato più alto registrato nel periodo e in crescita del 23,3% rispetto ai 1.319,2 milioni di euro registrati al 30 settembre 2021.
    Il margine lordo industriale è stato pari a 428,9 milioni di euro, in aumento del 17,3%, rispetto ai 365,6 milioni di euro registrati al 30 settembre 2021. L’incidenza del margine lordo industriale sul fatturato netto è pari al 26,4% (27,7% al 30 settembre 2021).
    L'EBITDA si attesta a 236,7 milioni di euro, il miglior risultato riportato nei nove mesi, in progresso del 22,7% rispetto ai 192,9 milioni di euro registrati al 30 settembre 2021. L’EBITDA margin è pari al 14,5%, in linea col risultato al 30 settembre 2021.
    Il risultato operativo (EBIT) è stato pari a 134,9 milioni di euro, in crescita del 38,4% rispetto ai 97,4 al 30 settembre 2021. L’EBIT margin è pari al 8,3% (7,4% al 30 settembre 2021). Il risultato ante imposte del periodo è stato pari a 114,3 milioni di euro, in aumento del 37,4% rispetto agli 83,2 milioni di euro registrati al 30 settembre 2021.
    Il Gruppo Piaggio ha consuntivato un utile netto positivo di 70,9 milioni di euro, il valore più alto mai raggiunto nel periodo, e in crescita del 37,4% rispetto ai 51,6 milioni di euro registrati al 30 settembre 2021.
    L’indebitamento finanziario netto (PFN) al 30 settembre 2022 risulta pari a 369,9 milioni di euro, in miglioramento di 10,4 milioni rispetto ai 380,3 milioni di euro al 31 dicembre 2021, e di 2,9 milioni rispetto ai 372,7 milioni di euro al 30 settembre 2021.
    "Nonostante il quadro macroeconomico sia ancora molto complesso, il Gruppo Piaggio ha archiviato i primi nove mesi del 2022 con i risultati migliori di sempre, in crescita a doppia cifra, spinti in particolar modo dalle ottime performance dell’area APAC, che riceverà un ulteriore impulso dal nuovo stabilimento produttivo che inaugureremo il prossimo mese in Indonesia - ha commentato Roberto Colaninno, Presidente e AD del Gruppo Piaggio -. Abbiamo un portafoglio di marchi unici al mondo, la gamma di scooter e moto più evoluta di sempre, dotata di innovativi sistemi di sicurezza, elettronica e motorizzazioni che combinano maggiori performance a un minore impatto ambientale. Anche nell’ultimo trimestre del 2022 perseguiremo il nostro importante percorso di crescita, confermando gli investimenti previsti e rafforzando l’impegno sulle tematiche ESG", ha concluso il top manager.
    Outlook
    "I primi nove mesi del 2022 sono stati caratterizzati da un quadro macroeconomico complesso, essenzialmente legato all’evoluzione della pandemia da Covid 19 e alla guerra Russia-Ucraina. Quest’ultimo evento - sottolinea la società - ha creato tensioni geopolitiche internazionali, generando un incremento dei costi di trasporto, dei prezzi delle materie prime e un aumento esponenziale del costo dell’energia. Nonostante ciò, Piaggio, grazie ad un portafoglio di marchi unici al mondo, proseguirà anche nell’ultimo trimestre del 2022 il suo percorso di crescita con un focus costante sulla gestione efficiente e flessibile della propria struttura economica e finanziaria, confermando gli investimenti previsti in nuovi prodotti e nuovi stabilimenti e rafforzando il proprio impegno sulle tematiche ESG".
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    Titoli di Stato, MEF colloca BTP e CCT per 7,5 miliardi. Tassi in calo
    Il ministero dell'Economia e delle finanze (MEF) ha assegnato un totale di 7,5 miliardi di BTP e CCT con rendimenti in calo.
    Nel dettaglio, sono stati assegnati 2,75 miliardi di BTP a 5 anni a fronte di richieste per 4,1 miliardi con un rendimento del 3,48% (-64 punti base rispetto all'asta precedente). Inoltre 3,75 miliardi di BTP a 10 anni con richieste per 4,878 miliardi e un rendimento del 4,24% in calo di 46 punti percentuali.
    Il MEF ha inoltre assegnato 1 miliardo di CCT indicizzati all'Euribor con scadenza a 6 anni, a fronte di richieste per 2,155 miliardi con un rendimento del 2,54%.
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    Istat, inflazione ottobre vola all'11,9%. Carrello spesa al top dal 1983
    La forte accelerazione dell’inflazione su base tendenziale si deve soprattutto ai prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +44,5% di settembre a +73,2%)
    Sono per lo più i Beni energetici, sia quelli regolamentati sia quelli non regolamentati, a spiegare la straordinaria accelerazione dell’inflazione di ottobre 2022, con i prezzi dei Beni alimentari (sia lavorati sia non lavorati) che continuano anch’essi ad accelerare, in un quadro di tensioni inflazionistiche che attraversano quasi tutti i comparti merceologici; frenano solo i Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona. Lo rileva l'Istat spiegando che "è necessario risalire a giugno 1983 (quando registrarono una variazione tendenziale del +13,0%) per trovare una crescita dei prezzi del “carrello della spesa”, su base annua, superiore a quella di ottobre 2022 e a marzo 1984 per un tendenziale dell’indice generale NIC pari a +11,9%.
    Secondo le stime preliminari, nel mese di ottobre 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento del 3,5% su base mensile e dell’11,9% su base annua (da +8,9% del mese precedente).

    La forte accelerazione dell’inflazione su base tendenziale si deve soprattutto ai prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +44,5% di settembre a +73,2%) sia regolamentati (da +47,7% a +62,1%) sia non regolamentati (da +41,2% a +79,5%), e in misura minore ai prezzi dei Beni alimentari (da +11,4% a +13,1%), sia lavorati (da +11,4% a +13,4%) sia non lavorati (da +11% a +12,9%) e degli Altri beni (da +4% a +4,5%). Rallentano invece i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,7% di settembre a +5,1%).
    L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +5% a +5,3% e quella al netto dei soli beni energetici da +5,5% a +5,8%.
    Su base annua accelerano i prezzi dei beni (da +12,5% a +17,9%), mentre rallentano di poco quelli dei servizi (da +3,9% a +3,7%); si amplia in misura marcata, quindi, il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -8,6 di settembre a -14,2 punti percentuali).
    Accelerano i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +10,9% a +12,7%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +8,4% a +8,9%).
    L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici regolamentati (+28,4%), degli Energetici non regolamentati (+28,3%) e in misura minore a quelli degli Alimentari non lavorati (+2,4%), degli Alimentari lavorati (+1,7%) e dei Beni non durevoli (+0,7%); in calo invece, a causa per lo più di fattori stagionali, i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei Servizi relativi ai trasporti (entrambi -0,8%).
    L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +8,0% per l’indice generale e a +3,7% per la componente di fondo.
    Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta del 4% su base mensile e del 12,8% su base annua (da +9,4% nel mese precedente).
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    Elon Musk acquista Twitter: subito licenziati i vertici del social network
    A poche ore dalla scadenza fissata dal giudice, Elon Musk ha completato l'operazione di acquisto di Twitter per 44 miliardi di dollari. La prima azione in qualità di proprietario del social network è stata il licenziamento di quattro top manager, tra cui il ceo Parag Agrawal. Gli altri silurati sono il chief financial officer Ned Segal, il responsabile degli affari legali e della "policy" Vijaya Gadde, e il general counsel Sean Edgett. Elon Musk ha subito twittato "l'uccello è libero".
    "Acquisto Twitter perché è importante per il futuro della civilizzazione avere una piazza comune digitale dove un'ampia gamma di idee può essere discussa in modo salutare senza ricorrere alla violenza", aveva dichiarato Musk giovedì detto mettendo in guardia dal pericolo corrente che il social media si divida in "camere di risonanza della destra o della sinistra che generano più odio e dividono il paese. Nel cercare senza sosta click, i media tradizionali hanno alimentato gli estremi".
    "È per questo che compro Twitter – ha aggiunto –. Non perché è facile, non perché fa soldi. Lo faccio per cercare di aiutare l'umanità che amo. E lo faccio con umiltà, riconoscendo che, nonostante i migliori forzi, c'è una reale possibilità di fallire" nel cercare di centrare gli obiettivi.
    Agli inserzionisti preoccupati da possibili minori controlli sui contenuti ha detto: "Non diventerà un inferno aperto a tutti", di tutti contro tutti e "dove si può dire qualsiasi cosa senza conseguenze". Un messaggio di rassicurazioni anche ai dipendenti della società: non c'è alcuna intenzione di tagliare la forza lavoro del 75%, come ventilato da indiscrezioni stampa.
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    "Fit for 55", UE: raggiunto accordo su stop motori a combustione dal 2035
    L'intesa è stata trovata ieri sera al Trilogo dopo mesi di trattativa
    Dopo mesi di trattativa il negoziato tra Consiglio, Parlamento e Commissione europea, ha portato a un accordo sulla legislazione europea che prevede la fine della vendita di nuovi veicoli con motore a combustione entro il 2035. I negoziatori del Parlamento europeo e della presidenza di turno ceca Consiglio Ue hanno raggiunto ieri sera a Bruxelles un accordo provvisorio sulla revisione degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 per le autovetture nuove e i veicoli commerciali leggeri. L'accordo mantiene la proposta originale della Commissione europea di conseguire al 2035 una riduzione del 100% delle emissioni per i veicoli nuovi immessi sul mercato.
    La plenaria del Parlamento europeo e il Consiglio Ue dovranno approvare formalmente l'accordo prima che possa entrare in vigore. È il primo accordo del pacchetto "Fit for 55", che adegua tutta la legislazione comunitaria pertinente al nuovo obiettivo della riduzione delle emissioni nell'Ue del 55% entro il 2030. Ed è – sottolinea il Parlamento europeo in una nota – "un chiaro segnale in vista della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP27".
    "L'accordo politico odierno tra il Parlamento europeo e il Consiglio Ue sulla vendita di auto nuove a zero emissioni a partire dal 2035 è una pietra miliare cruciale per raggiungere il nostro obiettivo climatico per il 2030. Stimolerà l'innovazione e la nostra leadership industriale e tecnologica. Non vedo l'ora di ottenere presto altri accordi sul Fit for 55", ha scritto in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
    "Abbiamo appena concluso i negoziati sugli standard di CO2 per le auto. Storica decisione dell'Ue sul clima che conferma definitivamente l'obiettivo del 100% di veicoli a emissioni zero entro il 2035 con tappe intermedie nel 2025 e nel 2030", ha twittato l'eurodeputato francese Pascal Canfin, presidente della commissione Ambiente del Parlamento europeo.
    Entro il 2030 i costruttori dovranno ridurre del 55% le emissioni delle nuove auto immesse sul mercato e del 50% quelle dei nuovi veicoli commerciali. Grazie al cosiddetto emendamento Motor Valley, particolarmente caro all'Italia, i piccoli produttori che producono in un anno solare da 1.000 a 10mila nuove autovetture o da 1.000 a 22mila nuovi furgoni possono ottenere una deroga fino alla fine del 2035 mentre continueranno a essere esentati dalle nuove norme i produttori di meno di 1.000 nuove immatricolazioni di veicoli all'anno.
    L'intesa – spiega il Consiglio Ue – prevede che il meccanismo di incentivi normativi sarà mantenuto per i veicoli a zero e basse emissioni fino al 2030. Nell'ambito di questo meccanismo, se un produttore raggiunge determinati parametri di riferimento per le vendite di veicoli a zero e basse emissioni, può essere premiato con obiettivi di C02 meno severi. I co-legislatori hanno deciso di aumentare il parametro al 25% per le auto e al 17% per i furgoni fino al 2030. L'accordo include una clausola di revisione che garantirà che nel 2026 la Commissione valuti attentamente i progressi compiuti verso il raggiungimento degli obiettivi di riduzione del 100% delle emissioni e la necessità di rivedere tali obiettivi tenendo conto degli sviluppi tecnologici, anche per quanto riguarda le tecnologie ibride.
    "Questo accordo aprirà la strada a un'industria automobilistica moderna e competitiva nell'Unione europea – ha detto Jozef Síkela, il ministro ceco dell'Industria e del Commercio, in nome della presidenza di turno della Ue –. Il mondo sta cambiando e noi dobbiamo rimanere all'avanguardia nell'innovazione. Credo che possiamo trarre vantaggio da questa transizione tecnologica. La tempistica prevista rende gli obiettivi raggiungibili anche per le case automobilistiche".
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    BasicNet, +30,3% i ricavi nei primi nove mesi del 2022
    BasicNet - società di abbigliamento quotata all'Euronext Milan - ha fornito alcune indicazioni finanziarie relative ai primi nove mesi del 2022, periodo chiuso con un fatturato consolidato di 282,6 milioni di euro, in aumento del 30,3% rispetto ai 216,9 milioni ottenuti nei primi tre trimestri dell’esercizio precedente, grazie all'aumento delle royalties dai licenziatari commerciali e produttivi e delle vendite dirette.
    Il margine operativo lordo è passato a 44,1 milioni di euro da 33,6 milioni di euro (+31,4%). Il risultato operativo è balzato a 33,3 milioni da 24,3 milioni di euro (+37,3%).
    A fine settembre 2022 l'indebitamento netto aveva raggiunto i 144,6 milioni di euro rispetto ai 61,7 milioni di inizio anno.
    Sulla base del portafoglio ordini acquisito e del previsto contributo dei flussi di royalties e sourcing commission, il management di BasicNet prevede che, anche per l’esercizio 2022, si confermi un positivo andamento commerciale.
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    Rete unica, più tempo per Tim-Cdp: un altro mese ma senza esclusiva (Il Sole24Ore)
    Se Telecom Italia TIM percorrerà la strada della rete unica sarà obbligata, dalla Commissione europea, a cedere alcuni asset. Lo hanno scritto Andrea Biondi e Marigia Mangano su Il Sole24Ore. Il tema sarà affrontato alla riunione del consiglio di amministrazione di oggi, venerdì 28 ototbre, insieme alla “proroga del termine fissato al 31 ottobre per ricevere un’offerta vincolante da parte di Cdp per la rete da integrare con quella di Open Fiber”, scrivono i giornalisti.
    È stata l’agenzia di stampa Reuters a rivelare che la Commissione europea valuta di rendere obbligatoria la vendita di “parte delle reti che del resto andrebbero a sovrapporsi in aree in cui la domanda di connettività è elevata”. Si tratta di dieci o venti città di medie e piccole dimensioni.
    La riunione del Comitato parti correlate, si legge ancora sul quotidiano finanziario, ha preceduto lunedì il cda. E sarebbe emerso un accordo di massima sulla necessità di concedere una proroga di un mese del memorandum of understanding ma senza un’esclusiva a Cdp.
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    La Bce alza i tassi dello 0,75%. Lagarde avverte l’Italia sui conti (La Repubblica)
    Per la seconda volta di seguito la Banca Centrale Europea ha deciso di aumentare i tassi dello 0,75%. Lo ha scritto, su La Repubblica, Tonia Mastrobuoni. “È il livello più alto da oltre un decennio”, ha sottolineato la giornalista. Il tasso di riferimento è al 2%, quello sui depositi all'1,5%.
    “Non abbiamo ancora finito”. Con queste parole la presidente della Commissione Ue Christine Lagarde ha evocato ulteriori strette monetarie nei prossimi mesi. “Tuttavia Francoforte ha mitigato l’aggressività delle ultime riunioni - si legge sul quotidiano - ha fatto capire che deciderà di volta in volta, in base all’andamento dell’economia e dell’inflazione”.
    Critiche nei confronti della Banca Centrale Europea sono arrivate dal presidente francese Emmanuel Macron, dalla premier finlandese Sanna Marin e dal presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni. L’inflazione è tuttavia al 10% e Lagarde ha sottolineato è questo l’indicatore a cui la Bce deve guardare. Anche al costo di aumentare il rischio di una recessione.
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    A due velocità Wall Street. Nasdaq soffre con tech
    Giornata a due velocità per Wall Street, con il Dow Jones in buon rialzo dopo che l'economia statunitense è cresciuta a un ritmo più veloce del previsto nel terzo trimestre. Il Nasdaq, invece, ha sofferto a causa della debolezza del comparto tech su cui ha pesato il crollo di Meta, la holding di Facebook, dopo una previsione debole per il quarto trimestre e utili deludenti per il terzo trimestre. Il titolo ha toccato il livello più basso dal 2016 ed è stato oggetto di downgrade da parte degli analisti, che valutano negativamente l'aumento delle spese per avere successo nell'AI e nel Metaverso
    Il listino USA mostra un timido guadagno in chiusura, con il Dow Jones che ha messo a segno un +0,61%, continuando la scia rialzista evidenziata da cinque guadagni consecutivi, innescata venerdì scorso, mentre, al contrario, si posiziona sotto la linea di parità l'S&P-500, che si ferma a 3.807 punti.
    Pessimo il Nasdaq 100 (-1,88%); sulla stessa linea, negativo l'S&P 100 (-1,03%).
    Risultato positivo nel paniere S&P 500 per i settori beni industriali (+1,14%), finanziario (+0,75%) e utilities (+0,68%). Nella parte bassa della classifica dell'S&P 500, sensibili ribassi si sono manifestati nei comparti telecomunicazioni (-4,12%), informatica (-1,25%) e beni di consumo secondari (-0,72%).
    In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Caterpillar (+7,79%), Boeing (+4,42%), McDonald's (+3,46%) e Honeywell International (+3,27%).
    Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Intel, che ha terminato le contrattazioni a -3,45%.
    Vendite su Apple, che registra un ribasso del 3,05%.
    Seduta negativa per Nike, che mostra una perdita del 2,00%.
    Sotto pressione Microsoft, che accusa un calo dell'1,98%.
    Tra i best performers del Nasdaq 100, Constellation Energy (+4,80%), O'Reilly Automotive (+4,62%), Marvell Technology (+3,38%) e Honeywell International (+3,27%).
    Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Meta Platforms, che ha chiuso a -24,56%.
    Sessione nera per Align Technology, che lascia sul tappeto una perdita del 18,10%.
    In perdita Vertex Pharmaceuticals, che scende del 7,48%.
    Pesante Micron Technology, che segna una discesa di ben -5,84 punti percentuali.
    Tra i dati macroeconomici rilevanti sui mercati statunitensi:

    Venerdì 28/10/2022
    14:30 USA: Redditi personali, mensile (atteso 0,4%; preced. 0,3%)
    14:30 USA: Indice costo lavoro, trimestrale (atteso 1,2%; preced. 1,3%)
    14:30 USA: Spese personali, mensile (atteso 0,4%; preced. 0,4%)
    16:00 USA: Fiducia consumatori Università Michigan (atteso 59,8 punti; preced. 58,6 punti)
    16:00 USA: Vendita case in corso, mensile (atteso -5%; preced. -2%)

    Lunedì 31/10/2022
    14:45 USA: PMI Chicago (preced. 45,7 punti)

    Martedì 01/11/2022
    14:45 USA: PMI manifatturiero (preced. 52 punti).

    Dow Jones
    32.033,28
    +0,61%
    +194,17
    S&P 500
    3.807,30
    -0,61%
    -23,30
    NASDAQ Composite
    10.792,68
    -1,63%
    -178,32
    Indice Russell 2000
    1.806,32
    +0,11%
    +1,99
    VIX
    27,39
    +0,40%
    +0,11

    Ocugen Inc
    1,67 $
    5,11%
    -0,090 Oggi
    After Hours:1,71 $
    (2,40%)+0,040
    Data e ora chiusura: 27 ott, 19:53:28 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax
    22,29 $
    2,28%
    -0,52 Oggi
    After Hours:22,26 $
    (0,13%)-0,030
    Data e ora chiusura: 27 ott, 19:59:21 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Sorrento Therapeutics Inc
    1,53 $
    3,77%
    -0,060 Oggi
    After Hours:1,54 $
    (0,65%)+0,0100
    Data e ora chiusura: 27 ott, 19:52:52 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 28/10/2022, 18:48
     
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    MPS, sottoscrizioni e impegni sul 93% dell'aumento
    Avvio dell’asta dell’inoptato
    Banca Monte dei Paschi di Siena informa che, in data odierna, si è concluso il periodo di offerta in opzione agli azionisti BMPS delle massime n. 1.249.665.648 azioni ordinarie BMPS di nuova emissione, nell’ambito dell’aumento di capitale deliberato dall’Assemblea Straordinaria di BMPS tenutasi il 15 settembre 2022.
    Al termine del Periodo di Opzione sono stati esercitati n. 7.409.022 diritti di opzione per la sottoscrizione di n. 923.658.076 Nuove Azioni, pari al 74% del totale delle Nuove Azioni offerte, per un controvalore complessivo di Euro 1.847.316.152 e risultano non esercitati n. 2.615.034 diritti di opzione (i “Diritti Inoptati”) che danno diritto alla sottoscrizione di complessive n. 326.007.572 Nuove Azioni, per un controvalore complessivo di Euro 652.015.144, pari a circa il 26% dell’Aumento di Capitale.
    Tale dato - spiega BMPS in una nota - non tiene conto degli impegni di sub-underwriting da parte di investitori terzi per un ammontare pari a complessivi Euro 475 milioni (di cui Euro 20 milioni assunti in data odierna), corrispondenti al 19% dell’Aumento di Capitale ovvero circa il 73% dei Diritti Inoptati, a valere sulle Nuove Azioni che dovessero rimanere inoptate al termine dell’Asta dell’Inoptato (come di seguito definiti).
    Pertanto, tenuto conto dei risultati al termine del Periodo di Opzione e degli impegni sopra citati, alla data odierna circa il 93% dell’Aumento di Capitale risulta già sottoscritto, ovvero oggetto di impegni vincolanti. Tale percentuale potrà, inoltre, aumentare per effetto delle ulteriori eventuali sottoscrizioni, a valere sui Diritti Inoptati, che potranno essere acquisiti durante l’asta che si terrà nelle giornate di domani e dopodomani 1° novembre e 2 novembre 2022 (salvo chiusura anticipata in caso di vendita integrale dei Diritti Inoptati).
    Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. nelle sedute del 1° novembre 2022 e 2 novembre 2022, coordinerà l’offerta dei Diritti Inoptati che saranno offerti in Borsa, sul mercato regolamentato Euronext Milan, con il codice ISIN IT0005509010, ai sensi dell’art. 2441, comma 3, del Codice Civile.
    I Diritti Inoptati potranno essere utilizzati per la sottoscrizione delle Nuove Azioni, al prezzo di Euro 2,00 per Nuova Azione, sulla base di un rapporto di 374 (trecentosettantaquattro) Nuove Azioni ogni 3 (tre) Diritti Inoptati posseduti.
    L’esercizio dei Diritti Inoptati e, conseguentemente, la sottoscrizione delle Nuove Azioni, dovranno essere effettuati tramite gli intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata di Monte Titoli S.p.A., a pena di decadenza, entro e non oltre le ore 14:00 del 3 novembre 2022.
    --
    UE, nuove regole per settore finanziario su trasparenza investimenti gas e nucleare
    La Commissione europea ha aggiornato gli standard tecnici che devono essere utilizzati dai partecipanti ai mercati finanziari per la divulgazione di informazioni relative alla sostenibilità ai sensi del Sustainable Finance Disclosures Regulation (SFDR). Queste modifiche intendono garantire la piena trasparenza sugli investimenti nei settori e sotto-settori dell'economia coperti e conformi alla tassonomia dell'UE (inclusi gas e nucleare, che sono stati inseriti nei mesi scorsi)
    Il regolamento modificato di oggi richiederà ai partecipanti ai mercati finanziari di indicare anche tramite un semplice grafico la misura in cui i loro portafogli sono esposti alle attività legate al gas e al nucleare conformi alla tassonomia.
    "All'inizio di quest'anno abbiamo incluso il gas e il nucleare come attività di transizione nella tassonomia della finanza sostenibile, in un numero limitato di circostanze e a condizioni rigorose - ha commentato ha commentato Mairead McGuinness, Commissaria europea per i servizi finanziari, la stabilità finanziaria e l'Unione dei mercati dei capitali - Le energie rinnovabili sono una priorità assoluta nella tassonomia dell'UE, tanto più nell'attuale contesto geopolitico, ma il gas e il nucleare hanno un ruolo da svolgere nel nostro percorso verso il net zero in questa transizione energetica".
    "Con le regole odierne, il settore finanziario dovrà fornire piena trasparenza per quanto riguarda il grado di sostenibilità dei prodotti finanziari, con ulteriore trasparenza richiesta per gli investimenti che includono gas e nucleare - ha aggiunto - I requisiti odierni saranno ora formalmente trasmessi al Parlamento europeo e al Consiglio, che avranno tre mesi per esaminare l'atto".
    ---
    Generali, acquistate 902.322 azioni proprie tra il 24 e il 28 ottobre 2022
    Generali ha comunicato che tra il 24 e il 28 ottobre 2022 ha acquistato 902.322 azioni proprie al prezzo medio ponderato di 14,76 euro per azione, per un controvalore complessivo di 13,32 milioni di euro.
    A seguito degli acquisti effettuati, alla data del 28 ottobre 2022 il Leone di Trieste e le sue controllate detengono 31.652.530 azioni proprie, pari all'1,99% del capitale.
    --
    Zona Euro, rallenta la crescita del PIL nel 3° trimestre
    Delude le attese il PIL di Eurolandia del 3° trimestre 2022. Secondo la stima preliminare di Eurostat, il PIL dell'Eurozona è salito dello 0,2% su base trimestrale, rispetto al +0,8% dei tre mesi precedenti e al +1% indicato dagli analisti.
    Su anno la stima è al +2,1%, dopo il +4,3% del trimestre precedente.
    Per l'intera Unione Europea (EU-27) è indicato un aumento del PIL dello 0,2% su trimestre (+0,7% il precedente) e del +2,4% su anno, rispetto al +4,3% precedente.
    Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili i dati per il terzo trimestre del 2022, la Svezia (+0,7%) ha registrato l'aumento più elevato rispetto al trimestre precedente, seguita da Italia (+0,5%), Portogallo e Lituania (entrambi +0,4%).
    Diminuzioni sono state registrate in Lettonia (-1,7%) così come in Austria e Belgio (entrambi -0,1%).
    I tassi di crescita anno su anno sono stati positivi per tutti i paesi ad eccezione della Lettonia (-0,4%).
    --
    illimity, cartolarizzazione crediti da 40 milioni per Cari Asti e Banco Azzoaglio
    illimity, gruppo bancario fondato da Corrado Passera e quotato su Euronext STAR Milan, ha concluso la prima operazione di cartolarizzazione multi-originator di un portafoglio di finanziamenti corporate originati da Cassa di Risparmio di Asti e Banco di Credito P. Azzoaglio. L'operazione è finalizzata all'emissione di una Nota ABS unitranche per un ammontare pari a 40 milioni di euro. illimity ha agito in qualità di Arranger e Investitore.
    "Siamo molto soddisfatti di aver concluso con successo un'operazione così complessa e in tempi rapidi, grazie anche alla partnership instaurata con le due banche - ha commentato Fabiano Lionetti, Head of Investment Banking di illimity - Si tratta della prima cartolarizzazione multi-originator strutturata dalla Divisione Investment Banking che segue le operazioni concluse con successo nei primi nove mesi di quest'anno".
    ---------
    Assegnazione gratuita di warrant: ABC Company rettifica il prezzo dei titoli
    ABC Company rettifica il prezzo dei titoli, a seguito dell'assegnazione gratuita di warrant, che verranno accreditati lunedì 31 ottobre.
    L'operazione prevede l'assegnazione agli azionisti di 1 WARRANT ABC COMPANY S.P.A. 2022-2027 (ISIN: IT0005515363), ogni n. 5 azioni ordinarie (ISIN: IT0005466294) possedute.
    Sui prezzi del titolo, sotto riportati, è stato applicato un fattore di rettifica pari a 0,98245789.

    Prezzo di Riferimento: 3,7400 euro
    Prezzo Last: 3,7333 euro
    Prezzo Ufficiale: 3,7333 euro
    ---
    UniCredit modifica stima margine interesse 2022 dopo modifiche TLTRO
    UniCredit ha aggiornato la stima del margine di interesse (NII) per l'intero anno 2022, esclusa la Russia, a oltre 9,7 miliardi di euro, includendo un contributo positivo del TLTRO all'NII per l'intero anno di circa 0,4 miliardi di euro. La banca italiana non prevede nessun beneficio da TLTRO per i risultati a partire dal 2023.
    L'annuncio è arrivato dopo le modifiche apportate dalla Banca centrale europea (BCE) ai termini e alle condizioni delle Targeted Longer-Term Refinancing Operations (TLTRO), che influiscono negativamente sugli istituti di credito con prestiti TLTRO.
    La modifica alla guidance è arrivata "alla luce del prudente riconoscimento, da parte di UniCredit, degli effetti del TLTRO e tenendo conto di tutte le conseguenze economiche dell'annuncio della BCE".
    Le informazioni comunicate nel terzo trimestre 2022 in merito al NII per il 2023 sono rimaste invariate, con una previsione di almeno 10,1 miliardi di euro per il Gruppo, Russia esclusa. Questo dato presuppone un Deposit Facility Rate ("DFR") dell'1,5% e può subire variazioni a seconda dell'andamento futuro dei tassi di interesse, dei volumi, della sensibilità della remunerazione dei depositi all'andamento dei tassi di mercato e altro.
    La sensibilità dell'NII di UniCredit ai tassi di interesse, comunicata con i risultati del terzo trimestre 2022, rimane invariata a circa 0,5 miliardi di euro su base annua per un ulteriore aumento di 100 punti base del DFR. Le modifiche annunciate dalla BCE alla remunerazione della riserva obbligatoria, ora al DFR presso la BCE, non hanno alcun impatto significativo.
    --
    Pirelli investe 114 milioni di euro in stabilimento messicano Silao
    Pirelli, produttore di pneumatici che fa parte del FTSE MIB, ha comunicato l'avvio dell'investimento da 114 milioni di euro (già previsto dal piano industriale 2021-2022/2025 con realizzazione nel biennio 2022/2023) finalizzato ad aumentare la produzione High Value del sito produttivo messicano di Silao. L'annuncio è arrivato nel decimo anniversario della fondazione della fabbrica.
    Lo stabilimento di Silao è passato da una capacità di circa 1,5 milioni di pneumatici e un organico di 300 persone alla fine del 2012 a una capacità di 7,2 milioni di pneumatici a fine 2022 e circa 2.800 dipendenti. La sua produzione si concentra sul segmento High Value, in particolare pneumatici High Performance e Ultra-High Performance per auto, veicoli elettrici, SUV e Light Trucks.
    Il nuovo investimento consentirà di incrementare a regime entro il 2025 la sua capacità produttiva di oltre un milione di pezzi a un totale di 8,5 milioni di pneumatici, con un'espansione della superficie produttiva di 16 mila metri quadri a oltre 220 mila metri quadri. L'incremento produttivo e l'ulteriore miglioramento del mix si accompagneranno con la creazione di 400 nuovi posti di lavoro per un totale a regime pari a 3.200 persone.
    "Il Messico rappresenta un'area strategica per tutte le attività di Pirelli in Nord e Centro America e con questo investimento saremo in grado di incrementare ulteriormente la competitività tecnologica e industriale di Pirelli", ha sottolineato Claudio Zanardo, Presidente e CEO di Pirelli North America.
    --
    Nagel (Mediobanca): prudenza sulle grandi acquisizioni (Corriere della Sera)
    Daniela Polizzi per il Corriere della Sera il 29 ottobre ha riportato le indicazioni emerse nel corso dell'assemblea degli azionisti di Mediobanca che ga approvato il bilancio dell'esercizio 2021/2022 e ha confermato un target di distribuzione fissato a 1,9 miliardi di euro tra cedola e buyback a fine piano 2023, senza escludere la possibilità di andare oltre quest'ultimo.
    Da quanto emerge dal libro soci, gli azionisti di Mediobanca con quote superiori al 3%, sono rimasti invariati. Tra questi, spicca Delfin con il 19,77%, il gruppo Caltagirone (che non ha partecipato all'assemblea) con il 5,61%, Blackrock con il 4,16% e Mediolanum con il 3,43%.
    Riguardo a operazioni straordinarie con player come Banca Generali o Fineco, il presidente Renato Pagliaro si è dimostrato aperto ad operazioni del genere, ritenendo, però, questo non il momento adatto.
    "Ma la partecipazione di Mediobanca in Generali, più avvantaggiata dai rialzi, porterà valore", ha segnalato Daniela Polizzi, riportando le dichiarazioni di un importante azionista.
    --
    Rete Unica, Tim dà più tempo ma toglie l’esclusiva a Cassa (Il Sole24Ore)
    Passi avanti sulla proroga della trattiva con Cdp sulla Rete Unica.
    Secondo quanto scrive Andrea Biondi e Marigia Mangano per il Sole24Ore il 29 ottobre, Telecom Italia TIM ha deciso riguardo l'estensione della timeline del memorandum d'intesa sulla rete unica, chiesta da Cdp e Open Fiber, facendo cadere l'esclusività di Cdp.
    La proroga della scadenza di un'offerta non binding non ha soltanto concesso più tempo, ma ha anche concesso a nuovi fondi di poter decidere far parte dell'offerta o meno, creando nuovi concorrenti per Cdp.
    Il vero nodo, riportano Biondi e Mangano, però rimane quello della distanza tra le valutazioni. Vivendi ritiene giusta una valutazione di 30 miliardi di euro, ben lontana da quella offerta da Cdp, poco più della metà pari a 15-17 miliardi di euro.
    Secondo indiscrezioni, Telecom Italia TIM potrebbe decidere di vendere soltanto una quota di minoranza a fondi già ben conosciuti.
    --
    Stellantis, la joint venture GAC-FCA dichiarerà fallimento
    Gli azionisti della joint venture GAC-FCA - Guangzhou Automobile Group e Stellantis - hanno approvato una delibera che, in un contesto in perdite, consente alla stessa joint venture di presentare istanza per essere ammessa alla procedura fallimentare. Il colosso automobilistico quotato a Piazza Affari aveva integralmente svalutato la sua partecipazione in GAC-FCA e le altre sue attività correlate nei risultati finanziari del primo semestre 2022.
    Stellantis continuerà a prestare servizi di qualità ai clienti attuali e futuri del marchio Jeep in Cina.
    --
    Saipem, cedute le attività di drilling onshore a KCA Deutag
    Saipem ha comunicato che è stata completata la transazione di cessione del business di perforazione a terra a KCA Deutag. Nello specifico, vengono cedute le attività in Arabia Saudita, Congo, Emirati Arabi Uniti e Marocco.
    L'accordo prevede la cessione della totalità delle attività drilling onshore di Saipem a KCAD, a fronte di un corrispettivo in denaro di 550 milioni di dollari, oltre a una quota di partecipazione del 10% in KCAD.
    Il corrispettivo finale è soggetto ad aggiustamenti standard di prezzo stabiliti nell’accordo. Inclusi gli aggiustamenti standard di prezzo, il corrispettivo incassato ammonta a 488 milioni di dollari a cui si aggiunge la partecipazione del 10% in KCAD.
    La rimanenza del corrispettivo sarà incassata all’atto del trasferimento delle attività nelle Americhe, in Kuwait, in Kazakhstan e Romania, previsto entro il 31 marzo 2023.
    --
    MutuiOnline acquista Trebi per rafforzarsi in mercato leasing e noleggio
    Il Gruppo MutuiOnline, quotato su Euronext STAR Milan a attivo nella comparazione, promozione e intermediazione on-line di prodotti di istituzioni finanziarie, ha acquistato il 100% di Trebi Generalconsult, società attiva nello sviluppo e fornitura di soluzioni software per il settore dei finanziamenti, tra cui in particolare il leasing, del noleggio e della gestione dei crediti non performing. L'acquisizione è stata attuata tramite la controllata Agenzia Italia, che così può rafforzare la propria centralità per il mercato italiano del leasing e del noleggio, affiancando ai servizi di business process outsourcing, l'offerta software del principale operatore del settore.
    Il corrispettivo è pari a 89,5 milioni di euro, di cui 77,5 milioni pagati al closing 12 milioni trattenuti a titolo di escrow a garanzia degli eventuali obblighi di indennizzo derivanti dal contratto di compravendita, con rilascio progressivo su un orizzonte di quattro anni. Il pagamento del prezzo è stato finanziato mediante disponibilità liquide e l'utilizzo di linee di credito già disponibili.
    Trebi ha realizzato nell'esercizio 2021 ricavi consolidati pro-forma di 18,7 milioni di euro e un EBITDA consolidato pro-forma di 7,6 milioni di euro. Il forecast per l'esercizio 2022 prevede ricavi per 18,9 milioni di euro e un'EBITDA di 8 milioni di euro. Alla data del 30 giugno 2022, la posizione finanziaria netta era di cassa netta positiva per 4,5 milioni di euro.
    "La mission della nostra Divisione BPO è supportare nel lungo periodo le istituzioni finanziarie clienti nell'innovare e gestire i propri processi ad alto valore aggiunto con piattaforme operative, normative e tecnologiche d'eccellenza, e vogliamo farlo costruendo e sviluppando un ecosistema di aziende leader nel proprio settore, gestite con approccio imprenditoriale - ha commentato Alessandro Fracassi, AD di MutuiOnline - L'acquisizione odierna si inserisce con piena coerenza in questo progetto".
    --
    Innovatec acquista il 70% di PULI ECOL RECUPERI
    Innovatec - azienda quotata all'Euronext Growth Milan e attiva nel settore dell’efficienza energetica - ha comunicato che Haiki+ (subholding del business ambiente e circolarità) ha acquistato il 70% di PULI ECOL RECUPERI, società proprietaria di un complesso di impianti ubicati a San Severino Marche ed attiva nella raccolta, recupero e trattamento di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche “RAEE”.
    L’acquisizione è avvenuta a un corrispettivo di 2,8 milioni di euro, di cui 2 milioni pagati al socio venditore Leonardo Compagnucci, il quale rimane azionista di Puliecol con una quota del 30%. Il residuo corrispettivo verrà pagato al venditore in due tranche: la prima di 0,4 milioni di euro entro il 31 dicembre 2022 e la seconda di pari importo entro il 30 giugno 2023.
    Il contratto prevede il diritto di acquistare il residuo 30% da esercitarsi entro tre mesi dalla scadenza del termine di tre anni dalla data di pagamento dell’ultima tranche (e quindi indicativamente entro il termine massimo del 30 settembre 2026).
    ---
    Iveco Group firma un finanziamento sindacato a termine di 400 milioni
    Iveco Group annuncia di aver sottoscritto con successo un finanziamento sindacato a due anni del valore di 400 milioni di euro con un pool di banche. Il finanziamento è rinnovabile fino ad un ulteriore anno ad opzione della società.
    Questa nuova operazione conferma il forte sostegno a Iveco Group da parte delle sue primarie banche di relazione internazionali. Gli istituti che hanno paertecipato sono Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, Banco Santander, Bank of America, Barclays, BNP Paribas, Commerzbank, Deutsche Bank, Intesa Sanpaolo, Mediobanca – Banca di Credito Finanziario, Mizuho Bank, Rabobank, Société Générale e Unicredit in qualità di Bookrunners e Mandated Lead Arrangers.
    I proventi verranno utilizzati per rifinanziare le linee in essere, in anticipo rispetto alla scadenza finale di gennaio 2024.
    ---
    Civitanavi Systems, +20% i ricavi nei primi nove mesi del 2022
    Civitanavi Systems - società quotata all'Euronext Milan e attiva nella progettazione, sviluppo e produzione di sistemi di navigazione e stabilizzazione inerziali - ha fornito alcune indicazioni finanziarie relative ai primi nove mesi del 2022.
    L'azienda ha terminato il periodo in esame con ricavi operativi per 19,83 milioni di euro, in aumento del 20% rispetto ai 16,5 milioni ottenuti nei primi nove mesi del 2021. Alla data del 28 ottobre 2022, gli ordini ricevuti erano pari a 30,4 milioni di euro, superando quanto consuntivato nei 12 mesi dell’esercizio precedente.
    Civitanavi Systems prevede di chiudere il 2022 con ricavi nell'ordine dei 32 milioni di euro.
    --
    Indici USA positivi. Focus su Amazon.com e Intel
    I principali indici azionari statunitensi registrano progressi nell'ordine del 2-3% nell’ultima seduta della settimana.
    Il Dow Jones ha guadagnato il 2,59% a 32.862 punti, mentre l’S&P500 ha messo a segno un rialzo del 2,46% a 3.901 punti. Segno più anche per il Nasdaq (+2,87% a 11.102 punti).
    Seduta decisamente negativa per Amazon.com (-6,8% a 103,41 dollari, con un minimo intraday a 97,66 dollari), dopo la diffusione dei risultati del 3° trimestre 2022 e le indicazioni per il trimestre in corso, che hanno deluso le attese degli analisti.
    Al contrario, gli operatori hanno apprezzato la trimestrale di Intel (+10,7% a 29,07 dollari). Il colosso dei chip ha contabilizzato un utile per azione di 0,59 dollari, rispetto agli 0,35 dollari del consensus.
    Seduta brillante per Apple (+7,56% a 155,74 dollari), dopo la diffusione dei risultati del 4° trimestre 2021/2022.

    Dow Jones
    32,861.80
    +2.59%
    +828.52
    S&P 500
    3,901.06
    +2.46%
    +93.76
    Nasdaq
    11,102.45
    +2.87%
    +309.78
    Russell
    1,846.92
    +2.25%
    +40.60
    VIX
    25.75
    -5.99%
    -1.64


    Ocugen Inc
    $1.75
    4.79%
    +0.080 Today
    After Hours:$1.75
    (0.00%)0.00
    Closed: Oct 28, 7:47:08 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax Inc
    $23.02
    3.28%
    +0.73 Today
    After Hours:$23.06
    (0.17%)+0.040
    Closed: Oct 28, 7:53:24 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 31/10/2022, 18:48
     
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    Moody's rivede crescita Italia a zero: rischio stagflazione
    L'agenzia di rating Moody's ha peggiorato le previsioni per l'Italia, in linea con il peggioramento dell'outlook globale per il 2023, prevedendo per il nostro Paese una crescita zero l'anno venturo rispetto al 2,7% indicato per il 2022.
    Nel 2023 la crescita del PIL italiano sarà nulla - segnala l'ultimo report dell'agenzia internazionale - a causa dell'influenza esercitata da una serie di fattori quali la guerra in Ucraina, la crisi energetica e l'elevata inflazione.
    "L'economia italiana registrerà una crescita zero nel 2023, dopo un'espansione attesa del 2,7% quest'anno", spiega Moody’s Investors Service, citando anche l'esistenza di un "rischio stagflazione" cioè di una situazione in cui l'inflazione si associa ad un periodo recessivo e ad una elevata disoccupazione, laddove in cicli normali la crescita dei prezzi dovrebbe associarsi ad una crescita briosa dell'economia.
    Nel report, l’agenzia di rating ha analizzato anche la situazione del settore bancario, riducendo l'outlook a "negativo" da "stabile", poiché l'aumento dei prezzi e le politiche di normalizzazione delle banche centrali nei prossimi 12-18 mesi avranno effetti negativi sul merito di credito di imprese e famiglie e quindi sullo stato di salute del settore bancario, indebolendo la qualità dei prestiti e la redditività ed innescando la formazione di nuovi crediti problematici.

    "Dopo più di un decennio di condizioni creditizie favorevoli, alimentate da tassi di interesse bassi e abbondante liquidità- sottolinea il report - il ciclo del credito è rapidamente cambiato e i rischi stanno aumentando in tutto il settore del credito, con una probabile accelerazione delle insolvenze ed una liquidità che rimarrà scarsa".
    Ovviamente, l'impatto non sarà lo stesso ovunque e si stima che sarà maggiore per l'Italia e per altri cinque Paesi (Repubblica Ceca, Germania, Ungheria, Polonia e Slovacchia), salvando Austria e Regno Unito.
    ---
    Petrolio, EIA: scorte settimanali greggio calano a sorpresa
    negli ultimi sette giorni al 28 ottobre 2022
    Sono scivolate inaspettatamente le scorte di greggio in USA nell'ultima settimana.
    L'EIA, la divisione del Dipartimento dell'Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 28 ottobre 2022, sono scesi di 3,1 milioni di barili a 436,8 MBG, contro attese per un incremento di 0,3 milione.
    Gli stock di distillati hanno registrato un aumento di 0,4 milioni a 106,8 MBG, contro attese per una diminuzione di 0,5 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un decremento di 1,3 milioni a quota 206,6 MBG (era atteso un calo di 1,2 milioni).
    Le riserve strategiche di petrolio sono calate di 1,9 milioni a 399,8 MBG.
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    ENI, acquistate 12,44 milioni di azioni proprie tra il 24 e il 28 ottobre 2022
    Nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie deliberata dall’assemblea dell’11 maggio 2022, nelle sedute comprese tra il 24 e il 28 ottobre 2022 ENI ha acquistato 12,44 milioni di azioni proprie, al prezzo medio ponderato di 12,6142 euro per azione. Il controvalore complessivo dell'operazione ammonta a 156,91 milioni di euro.
    A partire dall’avvio del programma, ENI ha acquistato un totale di circa 154,11 milioni di azioni, pari al 4,32% del capitale, per un controvalore complessivo di 1,82 miliardi di euro.
    A seguito degli acquisti effettuati fino al 28 ottobre 2022, considerando le azioni proprie già in portafoglio e l’annullamento di 34.106.871 azioni proprie deliberato dall’assemblea di ENI dell’11 maggio 2022, il Cane a sei zampe detiene 185.842.644 azioni proprie pari al 5,2% del capitale-
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    Abitare In, Kairos Partners SGR scende al 4,025%
    Dalle comunicazioni diffuse dalla Consob il 28 ottobre 2022 si apprende che il 25 ottobre Kairos Partners SGR ha diminuito la sua partecipazione nel capitale di Abitare In, portandola dal 5,184% al 4,025%.
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    Ferrari rivede al rialzo guidance 2022 dopo forte 3° trimestre
    Ferrari ha registrato ricavi netti pari a 1.250 milioni di euro nel terzo trimestre del 2022, in crescita del 18,7% (o 13% a cambi costanti) rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. I ricavi da Automobili e parti di ricambio sono stati pari a 1.057 milioni di euro (in crescita del 19,6% o 14,0% a cambi costanti). La contrazione dei ricavi dei Motori (41 milioni di euro, in calo del 25,3%) riflette la diminuzione delle consegne a Maserati, con l’approssimarsi della scadenza del contratto nel 2023. L'aumento dei ricavi da Sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchio a 123 milioni di euro (+29,7% o +21,6% a cambi costanti) è attribuibile principalmente al migliore posizionamento nel campionato di Formula 1. I cambi hanno avuto un impatto positivo per 59 milioni di euro, in particolare in relazione all'andamento del Dollaro Statunitense e Yuan cinese.
    L'EBITDA del terzo trimestre 2022 si è attestato a 435 milioni di euro, in crescita del 17,1% rispetto all'anno precedente e con un margine dell'EBITDA del 34,8%. L'utile netto è stato pari a 228 milioni di euro, in aumento del 10% rispetto all'anno precedente, e l'utile diluito per azione del trimestre si è attestato a 1,23 euro rispetto a 1,11 euro nel terzo trimestre 2021.
    Nel terzo trimestre del 2022 le vetture consegnate hanno raggiunto le 3.188 unità, con un incremento di 438 unità o del 15,9% rispetto all'anno precedente. Il portafoglio prodotti del trimestre comprendeva sette modelli con motore a combustione interna e tre modelli a motore ibrido, che hanno rappresentato rispettivamente l'81% e il 19% delle consegne totali. L'aumento delle consegne è stato trainato dalla fase di accelerazione della 296 GTB e della 812 Competizione.
    "Nel terzo trimestre del 2022 i ricavi, l'EBITDA e l'EBIT sono cresciuti a doppia cifra rispetto allo stesso periodo del 2021, con una solida generazione di free cash flow industriale - ha commentato l'AD Benedetto Vigna - Tutto ciò ha portato a rivedere al rialzo la guidance 2022 su tutte le metriche. Oggi continuiamo a gestire un portafoglio ordini straordinario: tutta la nostra gamma è sold out a eccezione di pochi modelli".
    La guidance 2022 è stata rivista nuovamente al rialzo su tutte le metriche e Ferrari ora si aspetta: ricavi netti pari a circa 5 miliardi di euro (contro una previsione precedente di 4,9 miliardi), un EBITDA rettificato superiore a 1,73 miliardi di euro con un margine superiore di circa il 35% (contro un precedente di 1,7-1,73 miliardi di euro e margine superiore al 35,5%), un utile diluito rettificato per azione di circa 5 euro per azione (in precedenza 4,8-4,9 euro), un free cash flow industriale fino a 0,70 miliardi di euro (contro un attesa superiore a 0,65 miliardi di euro prevista in precedenza).

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    Moody's abbassa a negativo outlook banche Italia
    Moody's abbassa a negativo da stabile l'outlook sul settore bancario italiano.
    Ad incidere le condizioni operative che deterioreranno ulteriormente nei prossimi 12-18 mesi, indebolendo la qualità dei prestiti, la redditività e l'accessibilità ai finanziamenti delle banche.
    Moody's, crescita zero Pil Italia nel 2023. "Prevediamo che la crescita del PIL italiano scenderà allo 0% nel 2023 rispetto al 2,7% previsto per il 2022, colpita dall'impatto del conflitto militare in Ucraina, della crisi energetica e dell'alta inflazione". Lo scrive Moody's nel report in cui rivede a negativo l'outlook del settore bancario italiano
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    LU-VE, finanziamento ESG da 40 milioni di euro da BNL BNP PARIBAS
    LU-VE, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore degli scambiatori di calore ad aria, ha ottenuto un sustainability linked loan da 40 milioni di euro da parte di BNL BNP Paribas. Il finanziamento è destinato ai piani di sviluppo di LU-VE finalizzati alla mitigazione dei cambiamenti climatici e prevede condizioni che diventano ulteriormente migliorative per l'azienda al raggiungimento di precisi obiettivi di sostenibilità.
    "Il nostro team di ricerca e sviluppo sta lavorando, in anticipo rispetto agli altri operatori del mercato, su prodotti ad alta efficienza energetica, con liquidi refrigeranti naturali a ridotto impatto ambientale, bassi livelli di rumorosità, elevata affidabilità nel tempo - ha commentato Matteo Liberali, amministratore delegato di LU-VE - Grazie all'accordo con BNL potremo accelerare la nostra transizione verde e studiare applicazioni ancora più innovative ed all'avanguardia".
    "Grazie a strumenti di business sostenibili come i "positive loan", continuiamo a supportare, in una logica di partnership, le realtà industriali italiane, riconosciute anche a livello internazionale come attori di rilievo nei loro settori di riferimento", ha affermato Mariaelena Gasparroni, direttrice della Divisione Corporate Banking di BNL BNP Paribas.
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    Snam, Lazard Asset Management detiene il 5,001%
    Dalle comunicazioni diffuse dalla Consob il 28 ottobre 2022 si apprende che dal 25 ottobre Lazard Asset Management figura tra i maggiori azionisti di Snam con una partecipazione del 5,001%.
    La quota nella società è detenuta in gestione discrezionale del risparmio.
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    Covid, in Cina nuovo lockdown a Zhengzhou: a rischio stop l'impianto Foxconn per la produzione di iPhone
    Nuovo stop in Cina a causa del Covid. La Zhengzhou Airport Economy Zone ha annunciato poche ore fa infatti l'imposizione immediata di un lockdown fino al 9 novembre negli sforzi per contenere la diffusione di un focolaio di Covid-19. La zona economica ospita il più grande stabilimento di produzione di iPhone di Apple di proprietà del contractor Foxconn.
    A tutti i residenti dell'area sarà impedito di uscire, mentre solo i veicoli autorizzati potranno circolare, secondo un avviso delle autorità locali. La nota dell'aeroporto non specifica se l'applicazione delle misure riguardino anche l'impianto di Foxconn che ha funzionato nelle ultime settimane tra il malcontento dei lavoratori per la stretta anti-Covid.
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    Landi Renzo, circoscritto un attacco informatico
    Landi Renzo– società quotata al segmento STAR e attiva nel settore dei componenti e dei sistemi di alimentazione a GPL e metano per autotrazione - ha comunicato di aver subito un attacco informatico che ha reso temporaneamente e parzialmente indisponibili alcuni server aziendali. La società ha tempestivamente attivato una task force di esperti che ha evidenziato la completà integrità dei sistemi di backup.
    Inoltre, Landi Renzo ha informato dell’accaduto tutte le sedi istituzionali competenti e intrapreso le misure necessarie a tutela dell’interesse aziendale implementando le azioni necessarie a porre rimedio all’intrusione informatica, tutelare i dati dei propri clienti, fornitori, dipendenti e collaboratori, e prevenire altresì il ripetersi di simili eventi in futuro.
    Per ragioni precauzionali Landi Renzo ha deciso di rinviare l’approvazione della terza trimestrale al 30 novembre.
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    ePRICE, EY non esprime giudizio sul bilancio 2021
    ePriceeprice - società attiva nel settore dell'ecommerce quotata all’Euronext Milan - ha comunicato che la società di revisione EY ha rilasciato le proprie relazioni sulla revisione contabile del progetto di bilancio di esercizio e del bilancio conslidato dell'esercizio 2021, dichiarando di non esprimere un giudizio sui documenti poiché non in grado di acquisire elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il proprio giudizio.
    Il bilancio di esercizio separato della capogruppo ePrice al 31 dicembre 2021 evidenzia una perdita del periodo di 6,45 milioni di euro, un patrimonio netto negativo di 11,43 milioni di euro e un indebitamento finanziario netto di 966mila euro.
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    illycaffè, ricavi in crescita del 15% nei primi 9 mesi 2022
    illycaffè, azienda triestina specializzata nella produzione di caffè, ha registrato ricavi consolidati in crescita del 15% nei primi nove mesi del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021. I ricavi del canale Ho.Re.Ca., sostenuti da un graduale recupero dei consumi fuori casa e da un'accelerazione del tasso di acquisizione di nuovi clienti, hanno registrato una crescita del 39%, riducendo il divario rispetto ai livelli pre-pandemia. I ricavi del canale grande distribuzione sono risultati in crescita del 5% rispetto al 2021, mentre i ricavi del canale on-line sono incrementati dell'8% rispetto al 2021.
    La società sottolinea che, a fronte di una forte espansione dei ricavi, "permane una significativa pressione sui margini legata agli aumenti dei costi delle materie prime e dei costi logistici", in crescita di quasi il 20% rispetto al 2021. L'EBITDA è comunque risultato in crescita rispetto all'esercizio precedente, beneficiando dell'accelerazione dei ricavi, di una forte focalizzazione sulle strategie di crescita di lungo periodo e di una maggiore efficienza operativa.
    "Siamo molto soddisfatti dei risultati dei primi nove mesi. Siamo cresciuti in tutti i mercati e in tutti i canali distributivi in cui operiamo - ha commentato l'AD Cristina Scocchia - Nonostante il contesto macro-economico particolarmente sfidante, il margine operativo lordo è in crescita rispetto al 2021 grazie all'accelerazione dei ricavi e ad una costante azione di controllo dei costi discrezionali.
    Negli Stati Uniti, mercato prioritario nel piano industriale, i ricavi sono cresciuti del 32% rispetto al 2021 per effetto di performance positive in tutti i principali canali distributivi e grazie a un impatto cambio favorevole legato al rafforzamento del dollaro. In Cina i ricavi sono incrementati del 22% rispetto al 2021.
    illycaffè prevede di chiudere il 2022 con un incremento dei ricavi a doppia cifra e redditività in aumento rispetto al 2021.
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    Gas, bollette in calo grazie all’autunno mite e al crollo dei prezzi (La Repubblica)
    Secondo quanto scrive La Repubblica un autunno mite e una temperatura sopra la media, congiuntamente alle politiche di risparmio avviate da imprese e famiglie, hanno fatto rimanere invariata la bollette del gas per il mese di ottobre. Le tariffe delle bollette verranno aggiornate mese per mese e non più trimestralmente, in modo tale da poter adeguare i prezzi in maniera più adeguata ai prezzi volatili.
    Le motivazioni alla base della stabilità del prezzo della bolletta sono da ricecare in una minor domanda di gas che ha fatto calare il prezzo delal materia prima, in un miglioramento dell'efficienza da parte delle aziende e nel'inutilità di accendere i riscaldamenti. Nonostante ciò, bisogna ricordare come il prezzo del gas ad oggi (circa 120 euro al megawattora), sia più del doppio rispetto al prezzo dell'anno scorso, quando costava 50 euro al megawattora.
    In ambito stoccaggi, l'italia ha già superato i propri obiettivi portandosi al 96%. Gli stoccaggi saranno fondamentali per superare l'inverno, in particolare per gennaio e febbraio. I paesi europei hanno ridotto drasticamente le importazioni dalla Russia dopo l'invasione. Secondo le stime di Gazprom, le esportazioni verso i paesi esteri sono calate del 42,6%.
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    Ita, così si riapre la corsa a due: le nuove condizioni del Tesoro (Corriere della Sera)
    Si riapre il dossier sulla privatizzazione di Ita Airways. Secondo quanto scrive Leonard Berberi per il Corriere della Sera, l'assenza di "una solità industriale della soluzione Certares" ha portato a una riapertura delle modalità di privatizzazione del vettore. Dopo la decisione del Mef di cessare gli obblighi di esclusiva, si registrano il silenzio di Certares, il quale non ha presentato nemmeno una bozza di business plan per il rilancio di Ita, la presa d'atto del partner Air France e Klm e l'interesse di Lufthansa. Non è escluso che venga chiesto al fondo di formulare una nuova proposta.
    Nel frattempo, il Mef vuole meglio comprendere l'opzione Msc-Lufthansa e valutarla, cercando di capire chi meglio potrà garantire gli aspetti occupazionali, le attività cargo e le sinergie con gli altri prezzi della mobilità. In tal caso, secondo indiscrezioni al Corriere, al Mef starebbero pensando a mantenere pubblico solo il 20%, prendendo quindi seriamente in considerazione l'opzione Msc-Lufhtnasa.
    "All’assemblea dei soci dell’8 novembre sarà dato l’ok ai 400 milioni di euro di aumento di capitale e saranno convalidate le dimissioni dei sei consiglieri del Cda", scrive Berberi, che completa sottolineando che verrà fissata un'assemblea straordinaria per ridure i membri del board e revocare l'incarico di presidente ad Alfredo Altavilla.
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    The Lifestyle Group, aggiornamento sulla situazione patrimoniale
    The Lifestyle Group - società quotata all'Euronext Growth Milan, specializzata nel Business Format Franchising e operante anche in ambito healthcare attraverso la controllata Wealty - ha comunicato di aver approvato il piano industriale 2023-2025 e le relative linee guida strategiche.
    In particolare, la società si è attivata per la ricerca ed analisi di potenziali dossier su cui investire. La stessa, svolgerà la propria attività come una holding industriale. Il piano industriale include il piano degli investimenti da porre in essere nel periodo 2023-2025, il cui avvio è previsto entro il primo semestre 2023, con le risorse derivanti dagli ulteriori tiraggi del prestito obbligazionario convertibile e dall’aumento di capitale in opzione deliberato lo scorso 1° aprile 2022.
    Il piano industriale prevede una serie di investimenti tali da consentire alla società di conseguire una marginalità positiva a fine piano, nell’ipotesi in cui non vengano distribuiti dividendi dalle partecipate e che non si manifesti alcuna occasione di dismissione.
    La società intende destinare ai nuovi investimenti esclusivamente le risorse finanziarie eccedenti il fabbisogno finanziario complessivo netto per i 12 mesi successivi alla data odierna, stimati pari a circa 630mila euro. Il piano industriale non prevede investimenti mediante il ricorso a nuovo indebitamento.
    L’importo da destinare a nuovi investimenti potrà essere compreso in un range da zero fino ad un massimo di 18 milioni di euro in caso di integrale sottoscrizione dell’aumento di capitale in opzione e del prestito obbligazionario convertibile. Le risorse possono essere impiegate nelle macro aree di strumenti finanziari quotati, in attività e progetti di private equity e infine, in operazioni di start-up.

    Inoltre, The Lifestyle Group ha fornito un aggiornamento sulla situazione finanziaria. Al 30 settembre 2022 l'azienda evidenziava una perdita di 623mila euro e un patrimonio netto negativo di circa 440mila euro, con un residuo prestito obbligazionario da convertire e sufficiente a portare il patrimonio positivo. I ricavi erano pari circa 145mila euro. La situazione economica e patrimoniale al 30 settembre 2022 risulta in linea con la situazione approvata al 30 giugno 2022.
    Infine, il consiglio di amministrazione di The Lifestyle Group ha proposto all'assemblea di deliberare in merito a una proposta di raggruppamento delle azioni ordinarie di The Lifestyle Group nel rapporto di una nuova azione ogni 100 azioni già esistenti.
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    EssilorLuxottica, Standard Ethics migliora rating di Sostenibilità
    Standard Ethics ha alzato il Corporate Rating di EssilorLuxottica, leader globale dell'occhialeria, a "EE" dal precedente "EE-". Si tratta del sesto notch su nove della scala usata dall'agenzia di rating indipendente con sede a Londra e focalizzata sulla sostenibilità. Gli analisti vedono "confermata nel tempo la strategia di EssilorLuxottica verso la Sostenibilità", si legge in una nota.
    Vengono valutati positivamente: gli strumenti di governance della Sostenibilità (tenuto anche conto di una significativa partecipazione finanziaria dei lavoratori nel capitale sociale); gli obbiettivi ambientali; la rendicontazione extra-finanziaria; l'accresciuta indipendenza del CdA; la cessazione (nel 2021) del "Combination Agreement" e la conferma alla rinuncia ad un sistema di voto maggiorato. Tutti elementi allineati alle indicazioni volontarie degli enti sovranazionali (Onu, Ocse e Ue).
    Standard Ethics auspica il raggiungimento della parità di genere all'interno del CdA.
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    ITA Airways, si riapre la partita: tornano in corsa Msc-Lufthansa
    Ecco i possibili scenari dopo la mossa a sorpresa del MEF
    Si riapre ufficialmente la partita per la privatizzazione di ITA Airways, la compagnia aerea nata dalle ceneri di Alitalia, che potrebbe infatti non finire nelle mani della cordata guidata dal fondo Certares. "Cessano gli obblighi di esclusiva concessi dal 31 agosto a Certares, Air France-KLM e Delta. Proseguono le interlocuzioni per la definizione di un possibile accordo di cessione del controllo di Ita" . Lo ha reso noto il ministero dell'Economia lo scorso 31 ottobre, riaprendo di fatto il confronto anche con l'altra cordata, guidata da Msc e da Lufthansa.
    Il neo ministro Giancarlo Giorgetti ha dunque deciso di non prorogare la trattativa in esclusiva con Certares, in partnership commerciale con Delta e Air France-Klm, per la vendita del 50% più un'azione della newco al fondo Usa. La trattativa era partita dopo che il governo Draghi lo scorso 31 agosto aveva scelto Certares a discapito della cordata Msc-Lufthansa per privatizzare la newco- Nella nota rilasciata ad agosto il Ministero aveva spiegato la decisione dichiarando che l'offerta presentata dal consorzio era stata ritenuta "maggiormente rispondente agli obiettivi fissati dal DPCM.
    E pensare che, nei giorni scorsi, da Parigi filtrava moderato ottimismo con Air France-Klm che avevano fatto sapere che il negoziato col Mef, azionista unico di Ita, stava andando avanti. Indizi che portavano tutti in una direzione di un rinnovo della trattativa in esclusiva anche per dare a Certares più tempo per analizzare "l'enorme" mole di dati di Ita a cui ha avuto accesso recentemente.
    Salvo una decisione clamorosa da parte del Mef, che è arrivata. Insieme alle prime reazioni. "Lufthansa rimane interessata al mercato italiano. Osserviamo l'ulteriore processo di vendita di Ita e rimaniamo interessati a una vera privatizzazione della compagnia aerea", dichiara un portavoce di Lufthansa Group.
    Air France intanto spiega di aver ''preso atto'' della fine del periodo di esclusiva e che sta ''riesaminando le sue opzioni riguardo al mercato aereo italiano'' mentre aspetta ''ulteriori informazioni dallo Stato italiano''.
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    Twitter, Musk: "Spunta blu a pagamento". Ecco il prezzo
    Il magnate, che ha appena acquistato il social per circa 44 miliardi di dollari, prospetta la rivoluzione che dovrebbe mettere tutti gli utenti più o meno sullo stesso piano
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    La spunta blu a pagamento, l’ultima idea di Elon Musk per Twitter. Il magnate, che ha appena acquistato il social per circa 44 miliardi di dollari, con un tweet (ovviamente) prospetta la rivoluzione che dovrebbe mettere tutti gli utenti più o meno sullo stesso piano. "L'attuale sistema dei signori e dei contadini di Twitter per chi ha o non ha la spunta blu è una stronzata. Potere al popolo! Blu per 8 dollari al mese", scrive Musk.
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    Banca MPS, i risultati dell'aumento di capitale
    Tenuto conto dei risultati al termine del periodo di opzione e degli impegni di sottoscrizione, circa il 93% dell’aumento di capitale risulta già sottoscritto
    Il Monte dei Paschi di Siena ha comunicato che si è concluso il periodo di offerta in opzione agli azionisti delle massime 1.249.665.648 azioni ordinarie di nuova emissione.
    Nel dettaglio, al termine del periodo di opzione sono stati esercitati 7.409.022 diritti per la sottoscrizione di 923.658.076 nuove azioni, pari al 74% del totale delle nuove azioni offerte, per un controvalore complessivo di 1,85 miliardi di euro.
    Di conseguenza, risultano non esercitati 2.615.034 diritti di opzione che danno diritto alla sottoscrizione di complessive 326.007.572 nuove azioni, per un controvalore complessivo di 652,02 milioni di euro, pari a circa il 26% dell’aumento di capitale. Il Monte dei Paschi di Siena ha precisato che questo dato non tiene conto degli impegni di sub-underwriting da parte di investitori terzi per un ammontare pari a complessivi 475 milioni di euro, corrispondenti al 19% dell’aumento di capitale ovvero circa il 73% dei diritti inoptati, a valere sulle nuove azioni che dovessero rimanere inoptate al termine dell’asta dell’inoptato.
    Pertanto, tenuto conto dei risultati al termine del periodo di opzione e degli impegni di sottoscrizione, attualmente circa il 93% dell’aumento di capitale risulta già sottoscritto, ovvero oggetto di impegni vincolanti.
    Il Monte dei Paschi di Siena ha segnalato che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha esercitato integralmente i diritti di opzione ad esso spettanti, pari al 64,23%, delle nuove azioni e, pertanto ha sottoscritto - optando per la modalità rolling - 44.150.326 nuove azioni, per un importo complessivo pari a 88,3 milioni di euro e ha sottoscritto - optando per la consegna alla data di regolamento dell’aumento di capitale - le rimanenti 758.541.190 nuove azioni, per un importo complessivo pari a 1,52 miliardi di euro.
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    Il FTSEMib ha chiuso in rialzo la seduta del 1° novembre 2022
    I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno terminato la seduta del 1° novembre 2022 in territorio positivo. Il FTSEMib ha guadagnato lo 0,63% a 22.796 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 22.730 punti e un massimo di 23.102 punti. Il FTSE Italia All Share ha messo a segno un progresso dello 0,57%. Segno meno, invece, per il FTSE Italia Mid Cap (-0,04%) e per il FTSE Italia Star (-0,3%).
    Nella seduta del 1° novembre il controvalore degli scambi è salito a 1,86 miliardi di euro, rispetto agli 1,78 miliardi di lunedì.
    Al FTSEMib spicca l'ottima performance di Telecom Italia TIM (+5,15% a 0,2083 euro).
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    Wall Street in rosso al giro di boa
    Wall Street proseegue gli scambi in rosso a metà seduta, dopo aver girato in territorio negativo nel corso del pomeriggio, in seguito ad alcuni dati macro positivi, che hanno spento le speranze di una "pausa" nel ritmo di aggiustamento dei tassi di interesse USA.
    Domani la Fed annuncerà un altro rialzo dei tassi aggressivo di 75 punti base, ma il mercato scommetteva in un segnale di rallentamento del ciclo di aggiustamento del costo del denaro, un cambio del cosiddetto pivot, compatibile con un'inflazione più alta al 3% per non far cadere l'economia in recessione.
    Frattanto, i dati macro sembrano escludere le possibilità di una recessione dell'economia USA, stante il recupero del settore manifatturiero e la salute del mercato del lavoro. L'indice PMI manifatturiero è aumentato a 50,4 punti dai 49,9 precedenti ed attesi e l'ISM manifatturiero a 50,2 punti in calo dai 50,9 precedenti ma superiore ai 50 del consensus. Il dato sulle offerte di lavoro ha sorpreso in positivo, attestandosi a 10,72 milioni di posizioni aperte rispetto ai 10 milioni attesi ed i 10,3 milioni precedenti.
    A New York, l'indice Dow Jones cede lo 0,32%; stessa impostazione per l'S&P-500 che cede lo 0,29%, mentre fa peggio il Nasdaq 100 che perde circa l'1%.
    Tra i protagonisti del Dow Jones sono sotto pressione le big tech come Apple e Microsoft con perdite superiori all'1,5%,
    Male anche Merck & Co. che cede l'1,45%.
    Acquisti su Jp Morgan Chase (+1,49%), Nike (+1,36%) e Chevron (+1,23%).
    Tra i best performers del Nasdaq 100, IDEXX Laboratories (+9,4%), NetEase (+7,38%) e NXP (+4,52%).
    I più forti ribassi, invece, si verificano su Intuit che segna un -7,45%.
    Seduta negativa anche per Amazon, che scende del 6,11%.

    Dow Jones
    32.653,20
    -0,24%
    -79,75
    S&P 500
    3.856,10
    -0,41%
    -15,88
    NASDAQ Composite
    10.890,85
    -0,89%
    -97,30
    Indice Russell 2000
    1.851,39
    +0,25%
    +4,53
    VIX
    25,81
    -0,27%
    -0,070

    Ocugen Inc
    1,70 $
    1,16%
    -0,020 Oggi
    After Hours:1,71 $
    (0,59%)+0,0100
    Data e ora chiusura: 1 nov, 19:56:47 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax
    22,00 $
    1,21%
    -0,27 Oggi
    After Hours:22,39 $
    (1,77%)+0,39
    Data e ora chiusura: 1 nov, 19:59:52 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Vaxart
    1,62 $
    2,99%
    -0,050 Oggi
    After Hours:1,63 $
    (0,62%)+0,0100
    Data e ora chiusura: 1 nov, 19:27:41 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Inovio Pharmaceuticals Inc
    2,12 $
    1,85%
    -0,040 Oggi
    After Hours:2,11 $
    (0,47%)-0,0100
    Data e ora chiusura: 1 nov, 19:58:24 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 2/11/2022, 18:01
     
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    Bankitalia, economia in recupero ma resta gap territoriale
    Occupazione cresce ma resta bassa tra donne
    Nella prima metà di quest'anno la ripresa è proseguita in tutte le aree del Paese, i vari shock che hanno colpito l'economia hanno avuto effetti simili fra le diverse macroaree, ma al tempo stesso non vi sono segnali di riduzione dei divari territoriali. E' quanto rileva la Banca d'Italia nel rapporto "L'economia delle regioni italiane. Dinamiche recenti e aspetti strutturali", avvertendo che l'inflazione è fortemente salita nel Paese, risentendo principalmente del rincaro dei beni energetici.

    L'eterogeneità territoriale negli andamenti dell'inflazione si è accentuata nel 2022, con una perdita di potere d'acquisto più marcata nel Nord Est e nelle Isole, prosegue lo studio. Intanto i rincari di energia e materie prime hanno determinato un significativo aumento dei costi di produzione delle imprese. E circa la metà delle aziende industriali del Nord vi ha fatto fronte aumentando i prezzi di vendita. Le imprese dei servizi, invece, hanno più spesso rinegoziato i contratti di fornitura, ridotto i livelli di attività e compresso i margini. Secondo Bankitalia il credito alle aziende del Centro Nord ha accelerato, principalmente per effetto del rafforzamento dei finanziamenti alle imprese medio-grandi. I finanziamenti alle aziende dei dieci comparti a più elevato consumo di energia si sono ampliati in tutte le aree del Paese rispetto a un anno prima. L'aumento è stato più intenso nel Nord Est e al Centro. I rincari, tuttavia, non si sono riflessi sulla capacità di rimborso dei prestiti di queste imprese. Guardando alle famiglie, nel primo semestre di quest'anno i rincari dei beni energetici hanno colpito soprattutto le fasce meno abbienti. Secondo l'istituzione di Via Nazionale la povertà energetica, significativamente più alta nel Sud e nelle Isole, "tenderebbe ad aggravarsi".
    Dal report emerge anche che nel 2021 e nella prima metà del 2022 l'occupazione è cresciuta in tutte le macroaree in Italia, grazie all'espansione del lavoro dipendente. Tuttavia nei mesi estivi le posizioni lavorative hanno segnato un rallentamento, soprattutto nel Mezzogiorno, anche in seguito alla forte frenata del comparto edile. Nel frattempo la partecipazione femminile al mercato del lavoro resta bassa, in particolare nel Mezzogiorno, dice Bankitalia. Il divario di genere si accentua tra i genitori di bambini in età prescolare, risentendo di una ripartizione disuguale degli oneri di cura della famiglia. Invece nelle province dove la disponibilità di servizi di assistenza alla prima infanzia è maggiore si osserva anche un più elevato tasso di attività delle madri di bambini piccoli.
    Quanto alla "pandemia" ha fortemente influenzato le preferenze abitative delle famiglie in Italia, che si che sono orientate verso alloggi più grandi, dotati di spazi esterni e situati in aree connotate da una più bassa densità abitativa. Secondo lo studio, i mutamenti più marcati, nelle regioni settentrionali, si sono associati alla maggiore possibilità di utilizzare forme di lavoro agile. Intanto, nonostante i rialzi nei tassi di interesse l'espansione dei mutui abitativi è rimasta ovunque solida. Mentre in tutte le aree del Paese nei primi sei mesi del 2022 è proseguito il rallentamento dei depositi delle famiglie. Il ricorso al credito al consumo è aumentato. Per i mesi a venire la rimodulazione o il venir meno di alcune misure che hanno sostenuto il settore nei mesi passati, potrebbe essere in parte bilanciato dal forte impulso del Pnrr alle costruzioni su alcuni segmenti, come gli asili nido o le scuole, coinvolgendo le stese aziende che finora avevano beneficiato di altri provvedimenti.
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    Technogym, +17,4% i ricavi nei primi nove mesi del 2022
    Technogym – società quotata al MidCap e attiva nel settore degli smart equipment, service e digital per il fitness, lo sport e health e attiva nel più ampio settore del wellness - ha fornito alcune indicazioni finanziarie relative ai primi nove mesi del 2022.
    L'azienda ha terminao il periodo in esame con ricavi per 498,74 milioni di euro, in aumento del 17,4% rispetto ai 424,83 milioni ottenuti nei primi tre trimestri dello scorso anno; a parità di tassi di cambio il fatturato sarebbe salito del 14,2%.
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    Moncler, le stime degli analisti per il 2022
    Moncler ha riportato le stime degli analisti relative alle previsioni sui dati finanziari dell'esercizio 2022 e aggiornate al 27 ottobre 2022.
    Secondo il consensus elaborato dalle banche d'affari che seguono il titolo i ricavi dovrebbero registrare un aumento del 24,4% a 2,55 miliardi di euro (2,53 miliardi la precedente indicazione).
    Il risultato operativo reported è stimato a 760 milioni di euro, con una marginalità del 29,9%, mentre l'utile netto è indicato a 578 milioni di euro (572 milioni la precedente indicazione).
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    Franchetti, esercizio integrale dell'opzione greenshoe
    Franchetti - società quotata all'Euronext Growth Milan e attiva nel campo della gestione, diagnostica e manutenzione predittiva delle grandi infrastrutture, dei ponti e viadotti in particolare - ha comunicato che è stata esercitata integralmente l'opzione greenshoe, in aumento di capitale, per complessive 100mila azioni ordinarie.
    L’opzione greenshoe rientrava tra gli accordi sottoscritti tra la società e Integrae Sim nell’ambito dell’operazione di IPO. Il prezzo di riferimento delle azioni oggetto dell’opzione greenshoe è pari a 3 euro, corrispondente al prezzo stabilito nell’ambito del collocamento delle azioni ordinarie di Franchetti, per un controvalore complessivo di 300mila euro.
    A seguito dell'esercizio dell'opzione greenshoe sono state collocate 833mila azioni Franchetti di nuova emissione al prezzo di 3 euro ciascuna, per un ammontare di 2,5 milioni di euro. Il flottante calcolato sulle azioni ordinarie (escluse quindi le azioni a voto plurimo) è pari al 21,73%. Il capitale di Franchetti è rappresentato da 6.833.000 azioni.
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    Cementir Holding, i conti dei primi nove mesi 2022
    Cementir Holding ha comunicato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2022.
    La società quotata al segmento STAR ha chiuso il periodo in esame con ricavi per 1,26 miliardi di euro, in crescita del 24,7% rispetto agli 1,01 miliardi di euro ottenuti nei primi nove mesi dell'esercizio precedente. Il management ha evidenziato che l’incremento dei ricavi è prevalentemente dovuto all’aumento prezzi che ha compensato l’incremento dei costi di combustibili, elettricità, materie prime, trasporti e servizi. A parità di tassi di cambio i ricavi sarebbero aumenti del 33,2%.
    Il margine operativo lordo è salito a 238,29 milioni di euro, in crescita del 10,8% dai 215,09 milioni dello stesso periodo dell'anno scorso, mentre il risultato ante imposte è stato pari a 160,5 milioni di euro, in crescita del 32,5% rispetto ai 121,15 milioni di euro dei primi nove mesi del 2021.

    L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2022 era sceso 29,9 milioni di euro, rispetto ai 40,4 milioni al 31 dicembre 2021. Nel corso dei primi nove mesi del 2022 Cementir Holding ha effettuato investimenti per circa 68,2 milioni di euro.
    Alla luce dell'andamento dei risultati dei primi nove mesi 2022, la società ha confermato la guidance precedentemente annunciata.
    Cementir Holding prevede di raggiungere ricavi per oltre 1,5 miliardi di euro, con un margine operativo lordo compreso tra i 305 e i 315 milioni di euro. La disponibilità di cassa netta è prevista intorno ai 60 milioni di euro a fine anno, includendo investimenti industriali di circa 95 milioni di euro.
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    IGD SIIQ, i conti dei primi nove mesi 2022
    IGD SIIQ - società quotata al segmento STAR e attiva nel settore immobiliare retail - ha comunicato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2022.
    I ricavi da attività locativa sono stati pari a 102,08 milioni di euro, in calo del 6,5% rispetto ai 109,13 milioni ottenuti nello stesso periodo dello scorso anno. In contrazione anche il margine operativo lordo (-4,4%), che è sceso a 75,8 milioni di euro, dai 79,2 milioni di euro dei primi tre trimestri dell'esercizio precedente; tuttavia, la marginalità è salita al 70,2%. IGD SIIQ ha terminato i primi nove mesi del 2022 con un utile netto di 38,67 milioni di euro, rispetto al valore positivo di 35,17 milioni di euro contabilizzati nello stesso periodo del 2021. L’utile netto ricorrente (FFO) è stato pari a 50,4 milioni di euro, in aumento del 4,1% rispetto al dato dei primi nove mesi del 2021 (+19,9% la variazione rispetto al dato restated).
    Al 30 settembre 2022 l'indebitamento netto ammontava a 988,68 miliardi di euro, rispetto ai 987,03 milioni di inizio anno.
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    Ascopiave, i conti dei primi nove mesi del 2022
    Ascopiave - mutiutility quotata al segmento STAR - ha comunicato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2022, periodo chiuso con ricavi per 120,01 milioni di euro, in aumento del 20,4% rispetto ai 99,69 milioni ottenuti nei primi tre trimestri dell'esercizio precedente. Il management ha precisato che l’ampliamento del perimetro alle nuove società acquisite ha comportato l’iscrizione di ricavi per 15,9 milioni di euro, di cui 8,2 milioni relativi ai settori idroelettrico ed eolico e 7,6 milioni relativi al settore della distribuzione gas.
    Il margine operativo lordo si è attestato a 53,6 milioni di euro, in aumento rispetto ai 49,5 milioni dello stesso periodo nel 2021 (+8,3%).
    L'utile netto è stato pari a 25,48 milioni di euro, in calo dai 29,7 milioni contabilizzati nello stesso periodo dell'esercizio 2021, in seguito ai maggiori ammortamenti registrati nel periodo (6,8 milioni), dovuti prevalentemente all’ampliamento del perimetro di consolidamento alle nuove società acquisite.
    A fine settembre 2022 l'indebitamento netto era salito a 519,4 milioni di euro, dai 347,5 milioni di inizio anno, in seguito prevalentemente all’acquisto delle partecipazioni nelle nuove società acquisite ha comportato investimenti per 110,1 milioni di euro (equity value), oltre ad un aumento della posizione finanziaria netta consolidata di 39,1 milioni. Nel corso dei primi nove mesi del 2022 Ascopiave ha realizzato investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali per 41,4 milioni di Euro, in aumento rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente di 7,7 milioni di Euro.
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    Ariston Holding, i conti dei primi nove mesi del 2022
    Ariston Holding ha fornito i dati finanziari relativi ai primi nove mesi del 2022.
    Nel dettaglio, la società - quotata al MidCap - ha terminato il periodo in esame con ricavi netti per 1,73 miliardi di euro, in aumento del 22,2% rispetto agli 1,41 milioni ottenuti nei primi nove mesi dell’esercizio precedente, risultato supportato dalla performance della divisione Comfort Termico. In aumento anche l’EBITDA adjusted (+5,7%) che è passato da 190,6 milioni a 201,5 milioni di euro; tuttavia, la marginalità si è ridotta dal 13,5% all'11,7%. Ariston Holding ha terminato i primi tre trimestri dell'anno con un utile ante imposte di 122 milioni di euro, rispetto ai 114,7 milioni contabilizzati nei primi nove mesi dell’anno precedente.
    A fine settembre 2022 la posizione finanziaria netta di Ariston Holding era diventata negativa per 37,6 milioni di euro, rispetto al valore positivo di 149 milioni di inizio anno, sostanzialmente per via dell’incremento di circolante, degli esborsi per acquisizioni, del pagamento dividendi, e dell’acquisto di azioni proprie al servizio dei futuri piani di incentivazione a lungo termine. Nei primi nove mesi del 2022 il flusso di cassa operativo è stato negativo per 62,3 milioni di euro.

    In relazione all'evento alluvionale del 15 settembre 2022 che ha interessato le Marche, e di conseguenza gli stabilimenti di Genga e Cerreto d'Esi (Ancona), il management ha segnalato che i costi per gli interventi di riparazione avranno un impatto sul risultato operativo. Inolte, la mancata produzione avrà un effetto sul fatturato, sul reddito operativo e sulla generazione di cassa del quarto trimestre, per via dei mancati incassi a fronte di costi sostanzialmente invariati.
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    Ocse, l'inflazione accelera ancora a settembre
    Si rafforza l'inflazione nei paesi Ocse: a settembre il tasso di crescita annuo dei prezzi al consumo ha raggiunto il 10,5% a fronte del 10,3% segnato ad agosto. Lo rileva l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, precisando che livelli di inflazione a due cifre sono stati registrati a settembre in ben 19 dei 38 Paesi dell'Ocse, con i livelli più alti osservati in Estonia, Ungheria, Lituania e Turchia, tutti oltre il 20%.
    Anche escludendo energia e generi alimentari, l'inflazione di base galoppa, segnando il 7,6% contro il 7,2% di agosto.
    Nella zona euro, l'inflazione è salita a settembre al 9,9%, contro il 9,1% di agosto.
    Sempre a settembre, l'inflazione nei Paesi del G7 è aumentata al 7,7%, dopo il 7,5% di agosto.
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    Prysmian si aggiudica commessa da gestore francese RTE
    Prysmian Group, leader mondiale nel settore dei sistemi in cavo per l’energia e le telecomunicazioni, si è aggiudicato una commessa assegnata dal gestore dei sistemi di trasmissione francese Réseau de Transport d'Électricité (RTE) per la fornitura di servizi di ispezione, manutenzione e riparazione per i collegamenti in cavo export sottomarino che collegano i tre parchi eolici offshore situati vicino alla costa francese della Normandia all’entroterra utilizzando cavi Prysmian. I progetti St. Nazaire, Fécamp e Calvados sono tra i maggiori parchi eolici commerciali mai costruiti in Francia: il loro funzionamento senza interruzioni è essenziale per raggiungere gli obiettivi di transizione energetica del paese.
    I servizi di manutenzione forniti da Prysmian ridurranno la durata di eventuali discontinuità di fornitura dovute a interruzioni energetiche dei parchi eolici, assicurando quindi un flusso continuo di energia rinnovabile alle famiglie e alle aziende francesi. L’accordo ha una durata di 15 anni e entrerà in vigore immediatamente per il collegamento di St. Nazaire, già completato. Sarà in seguito esteso agli altri due collegamenti non appena entreranno in funzione.
    Il contratto di ispezione, manutenzione e riparazione si riferisce ai tre cavi sottomarini tripolari ad alta tensione in corrente alternata (HVAC – High Voltage Alternating Current) da 220 kV con isolamento in XLPE e armatura singola dei parchi eolici di Fécamp (2x18 km offshore), Calvados (2x16 km offshore) e St. Nazaire (2x34 km offshore).
    "Questa commessa a lungo termine consoliderà il rapporto di Prysmian con RTE, confermando il suo impegno a supportare i clienti chiave lungo l’intero ciclo di vita dei cavi" - ha dichiarato Detlev Waimann, Chief Commercial Officer di Prysmian Power Link di Prysmian Group -. "Siamo orgogliosi di contribuire allo sviluppo di un’infrastruttura così strategica".
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    Istat, a settembre tasso disoccupazione giovanile sale al 23,7%
    A settembre 2022, dopo due mesi di calo, l’occupazione torna a crescere, registrando 46 mila occupati in più del mese precedente.
    L’aumento - spiega l'Istat - si osserva anche rispetto a settembre 2021, +300mila occupati, e si concentra tra i dipendenti permanenti che in un anno crescono di oltre 200mila unità. Rispetto ad agosto 2022, il tasso di occupazione sale al 60,2% (+0,2 punti), quello di disoccupazione rimane al 7,9%, mentre il tasso di inattività scende al 34,6% (-0,2 punti).
    A settembre 2022, rispetto al mese precedente, crescono gli occupati e i disoccupati, mentre diminuiscono gli inattivi.
    L’occupazione (+0,2%, pari a +46mila) aumenta per uomini e donne, per i dipendenti permanenti e per le classi d’età centrali (25-49 anni), mentre diminuisce per le restanti classi di età, per i dipendenti a termine e gli autonomi. Il tasso di occupazione sale al 60,2% (+0,2 punti).
    Il numero di persone in cerca di lavoro cresce (+0,4%, pari a +8mila unità rispetto ad agosto) tra i maschi, tra chi ha meno di 24 anni e tra i 35-49enni. Il tasso di disoccupazione totale rimane al 7,9%, quello giovanile sale al 23,7% (+1,6 punti).
    La diminuzione del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,7%, pari a -86mila unità) coinvolge uomini, donne e chi ha meno di 50 anni. Il tasso di inattività cala al 34,6% (-0,2 punti).
    Confrontando il terzo trimestre con quello precedente, si registra una diminuzione del numero di occupati di 22mila unità, pari allo 0,1%.
    Il calo dell’occupazione registrato nel confronto trimestrale si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-2,4%, pari a -48mila unità) e alla crescita degli inattivi (+0,3%, pari a +40mila unità).
    Il numero di occupati a settembre 2022 supera quello di settembre 2021 dell’1,4% (+316mila unità). L’aumento coinvolge entrambi i sessi e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa; il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,3 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+1,0 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva.
    Rispetto a settembre 2021, diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro (-11,8%, pari a -266mila unità) e il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,6%, pari a -344mila.

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    Antares Vision, Capital Research and Management Company detiene il 5%
    Dalle comunicazioni diffuse dalla Consob il 2 novembre 2022 si apprende che dal 31 ottobre Capital Research and Management Company figura tra i maggiori azionisti di Antares Vision con una partecipazione del 5%.
    La quota nella società - quotata al segmento STAR e attiva nella protezione di prodotti, persone e brand attraverso sistemi d’ispezione per il controllo qualità, soluzioni di tracciatura per l’anticontraffazione e la trasparenza della filiera - è detenuta in gestione discrezionale del risparmio.
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    Tim, Labriola a Palazzo Chigi: il titolo sale sulle voci di Opa (La Repubblica)
    Dopo il minimo toccato il 13 ottobre (0,16 euro), il titolo di Telecom Italia TIM sta risalendo progressivamente, e dal quel momento è cresciuto quasi del 30%. Secondo Giovanni Pons per La Repubblica, il rimbalzo del titolo dell'ex monopolista sarebbe attribuibile alle "voci di una nuova operazione sul capitale che hanno cominciato a diffondersi con l’insediamento del governo Meloni".
    Nel corso dell'estate si era parlato di un "piano Minerva": Cdp avrebbe dovuto prendere in mano la partita e lanciare un’Opa su Tim, per toglierla dal mercato e procedere a fondere la rete con Open Fiber. Il rimanente sarebbe stato venduto sul mercato. L'obiettivo è simile a quello di Cdp e Vivendi, ma senza passare dalla vendita della rete. Cdp, tuttavia, non sembra entusiasta di accollarsi i debiti per l'acquisizione di TIM, rischiando di finire sotto i riflettori di Eurostat che potrebbe far ricadere questa operazione nell'ambito del debito pubblico.
    Nel frattempo, Pietro Labriola sta vagliando tutte le ipotesi possibili: ieri si sarebbe recato a Palazzo Chigi per incontrare lo staff di Meloni. L'idea che si sta diffondendo è quella di promuovere un’Opa tutti insieme, "cioé Cdp, Vivendi, il fondo Kkr che l’aveva già annunciata quasi un anno fa ma senza successo, il fondo Macquarie già presente in Open Fiber". A questo punto lo "spezzatino" avverrebbe al di fuori del mercato.
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    BFF Bank, Standard Ethics assegna il rating "E"
    Standard Ethics ha emesso il corporate rating “E” a BFF Bank. L'istituto bancario quotato al MidCap è una potenziale componente dello SE Mid Italian Index.
    Gli esperti hanno segnalato che BFF Bank opera nel perimetro di un ramo molto specializzato del settore bancario e ha adottato alcune policy ed una reportistica ESG che sono orientate ad un approccio sistemico alla sostenibilità.
    Secondo Standard Ethics, permangono margini di miglioramento sia negli strumenti di governance della sostenibilità (i quali possono essere rafforzati con maggiori riferimenti alle indicazioni internazionali di ONU, OCSE e Unione Europea) e sia nella comunicazione degli obiettivi ESG che la banca persegue.
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    Stellantis, +6,5% le immatricolazioni a ottobre 2022
    Il Ministero dei Trasporti ha comunicato che nel mese di ottobre 2022 in Italia sono state immatricolate 115.827 vetture, in aumento del 14,6% rispetto ai 101.103 veicoli dello stesso periodo dello scorso anno. Al contrario, nei primi dieci mesi del 2022 le immatricolazioni in Italia si sono ridotte del 13,8% a circa 1,09 milioni di vetture.
    In aumento anche le vendite di Stellantis. Secondo quanto riportato dalle principali agenzie stampa a ottobre 2022 le immatricolazioni del gruppo sono state pari a circa 38mila unità, in crescita del 6,5% rispetto alle oltre 35.600 vetture vendute a ottobre 2021. Di conseguenza, la quota di mercato di Stellantis si è attestata al 32,9%.
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    Esprinet acquisisce Bludis
    Esprinet - società quotata al segmento STAR e attiva nella consulenza, nella vendita e noleggio di prodotti tecnologici e nella sicurezza informatica - ha comunicato di aver stipulato un accordo vincolante per l’acquisto del 100% del capitale di Bludis, azienda nel quale la società SPIN ha conferito il ramo di attività attivo nella distribuzione di soluzioni software negli ambiti Communication, Cybersecurity, IT Management. L'operazione sarà finalizzata il 3 novembre 2022.
    L’acquisizione è stimata in un controvalore di 8,7 milioni di euro corrisposto per cassa per 7 milioni e basato su una situazione patrimoniale provvisoria con una posizione finanziaria netta neutra. Il prezzo definitivo verrà determinato sulla base di meccanismi di aggiustamento legati al calcolo del patrimonio netto effettivo alla data dell’operazione ed alla posizione creditoria. Il conguaglio verrà corrisposto entro 180 giorni dalla data dell’operazione.
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    ANIMA holding conclude il programma di 'acquisto di azioni proprie
    ANIMA Holding ha reso noto che il 31 ottobre 2022 si è concluso il programma di acquisto di azioni proprie avviato il 15 luglio 2022 sulla base della delibera assembleare del 31 marzo 2022.
    Nel periodo compreso tra il 15 luglio 2022 e il 31 ottobre 2022, il Gruppo ha acquistato complessivamente 8.994.588 azioni proprie pari al 2,60% del capitale sociale per un controvalore di 29.128.149,68 euro, ad un prezzo medio di 3,238 euro.
    Il 31 ottobre 2022, ANIMA Holding ha acquistato 270.411 azioni proprie al prezzo medio di 3,13 euro e per un controvalore pari a 848.183,58 euro.
    All'1 novembre, pertanto, ANIMA Holding detiene 15.549.013 azioni proprie pari al 4,49%del capitale sociale.
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    Ecco cosa ha spaventato le Borse Usa durante la conferenza della Fed
    Dopo l’entusiasmo iniziale per il comunicato stampa della Fed, arriva la doccia fredda. Così il mercato ha letto le parole di Jerome Powell
    Era l’appuntamento più atteso. Teneva i mercati sulle spine da giorni. E, alla fine, la riunione della Federal Reserve del 2 novembre ha creato più confusione che altro: la Banca centrale americana ha alzato i tassi di 75 punti base per la quarta volta di fila, come atteso da tutti, ma ha dato segnali contrastanti sulle future mosse. Il comunicato stampa sembrava segnalare rialzi dei tassi più cauti in futuro (come sperato dai mercati), mentre in conferenza stampa il presidente Jerome Powell ha lanciato messaggi nella direzione opposta.
    La reazione di Wall Street è stata coerente con lo spaesamento generale: la Borsa Usa era negativa prima del comunicato stampa delle 19, poi è volata verso l’alto nell’immediato, poi ha volteggiato e infine - durante la conferenza stampa - è caduta in basso. E alla fine ha chiuso in pesante ribasso: a Wall Street l’indice S&P 500 ha perso il 2,52%, mentre il Nasdaq ha bruciato il 3,36%. Sono poi saliti i rendimenti dei titoli di Stato e il dollaro ha schiacciato l’euro a 0,9828. Questo al termine di una seduta debole per le Borse europee (Francoforte -0,61% e Parigi -0,81%) tranne che per Milano (+0,03%).
    La speranza dei mercati
    Per capire la reazione delle Borse Usa bisogna fare una premessa. È da settimane che i mercati finanziari si pongono una e una sola domanda: la Fed, la Bce e le altre banche centrali hanno finito con i super-rialzi dei tassi a colpi di 75 punti base? D’ora in avanti si muoveranno più caute pur continuando nella stretta? Il mese di ottobre ha registrato un forte recupero dei listini proprio nella speranza di un rallentamento della stretta monetaria.
    Speranza alimentata dalla Bank of Canada (che ha alzato i tassi di 50 punti base invece di 75 come atteso), dal comunicato stampa della Bce e da qualche dichiarazione di membri della Fed. Poi sono arrivati alcuni indicatori economici in contrasto con questa aspettativa (come i dati sull’inflazione in Europa o quelli sul mercato del lavoro Usa) e l’entusiasmo si è ridimensionato.
    Occhi sulla Fed
    Per questo tutti gli occhi erano sulla Federal Reserve. Non sul rialzo dei tassi attuale (tutti si aspettavano 75 punti base), ma sulle prospettive future della politica monetaria. Peccato, però, che la Banca centrale Usa abbia solo creato confusione. Nel comunicato stampa delle 19 ha alimentato le speranze, ma nella conferenza stampa le ha soffocate.
    Tanto che il mercato ha alzato le aspettative sul tasso finale di questa stagione di stretta monetaria: se prima prevedeva che la Fed sarebbe arrivata al 5% nel 2023 (dall’attuale 3,75-4%), ora ha alzato l’asticella al 5,10%. «Il presidente Powell è sembrato voler reprimere ogni entusiasmo scaturito nel mercato dal comunicato stampa della Fed», osserva Giuseppe Sersale, gestore di Anthilia. «Ciò che la Fed deciderà a dicembre e il livello finale dei tassi Usa dipenderanno dall’evoluzione dei dati sull’inflazione», osserva Andrew Norelli, Portfolio manager di JP Morgan Am. Dunque nessuna certezza.
    I dubbi dei mercati
    Da qui al prossimo meeting della Fed (che si terrà il 14 dicembre) arriveranno infatti due nuovi aggiornamenti dell’inflazione (il 10 novembre e il 13 dicembre) e nuovi indicatori sul mercato del lavoro. Questi influiranno (ma non si sa come) sulle prossime decisioni della Fed. «Ci sono molti indicatori che segnalano un possibile rallentamento dell’inflazione core - continua Norelli -. È lecito dunque aspettarsi un ridimensionamento della corsa dei prezzi. Ma non è detto che avvenga davvero. La componente affitti, che pesa per il 30% nel paniere dell’inflazione Usa, per come è calcolata potrebbe anche tenere alti i prezzi al consumo. L’incertezza è elevata».
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    In rosso la Borsa americana dopo la Fed
    Sessione negativa per la borsa di Wall Street, dopo un breve passaggio degli indici in territorio positivo, in scia alla Federal Reserve che, come da attese, ha annunciato la quarta stretta consecutiva di 75 punti base, portando i tassi di interesse dall’attuale range compreso tra il 3% e il 3,25% al nuovo range compreso tra il 3,75% e il 4%.
    Nel comunicato che accompagna la decisione del Fomc, sono emerse indicazioni su un possibile rallentamento della velocità dei rialzi dei tassi, confermato anche dalle parole del governatore, Jerome Powell. "Abbiamo bisogno di vedere l'inflazione calare in modo significativo" - ha affermato il presidente della Fed - sottolineando che un rallentamento della velocità dei rialzi si sta avvicinando, "potrebbe essere alla prossima riunione o a quella dopo". A un certo punto - ha continuato Powell - "sarà appropriato rallentare la velocità degli aumenti, ma ancora abbiamo della strada da fare".
    Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones lascia sul parterre l'1,55%; sulla stessa linea, si abbattono le vendite sull'S&P-500, che chiude la giornata a 3.759,69 punti, in forte calo del 2,50%. Giù anche il Nasdaq 100 (-3,39%) e l'S&P 100 (-1,23%).

    Risultato negativo a Wall Street per tutti i settori dell'S&P 500.
    Al top tra i giganti di Wall Street, Boeing (+2,80%) e Verizon Communication (+0,98%).
    Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Salesforce, che ha terminato le contrattazioni a -6,13%.
    In apnea Walt Disney, che arretra del 3,94%.
    Nike scende del 3,70%.
    Calo deciso per Apple, che segna un -3,73%.
    Sul podio dei titoli del Nasdaq, Match Group, (+4,19%), JD.com (+3,64%), Seagen, (+1,90%) e Electronic Arts (+1,89%).
    I più forti ribassi, invece, si sono verificati su AirBnb, che ha archiviato la seduta a -13,43%.
    Tonfo di Atlassian, che mostra una caduta del 10,09%.
    Lettera su Docusign,, che registra un importante calo del 9,88%.
    Scende Zscaler, con un ribasso dell'8,18%.
    Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso nei mercati nordamericani:

    Giovedì 03/11/2022
    12:30 USA: Challenger licenziamenti (preced. 29,99K unità)
    13:30 USA: Costo unitario lavoro, trimestrale (atteso 4,1%; preced. 10,2%)
    13:30 USA: Bilancia commerciale (atteso -72,1 Mld $; preced. -67,4 Mld $)
    13:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 220K unità; preced. 217K unità)
    13:30 USA: Produttività, trimestrale (atteso 0,5%; preced. -4,1%)
    14:45 USA: PMI composito (preced. 49,5 punti)
    14:45 USA: PMI servizi (atteso 46,6 punti; preced. 49,3 punti).

    Dow Jones
    32,147.76
    -1.55%
    -505.44
    S&P 500
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    -2.50%
    -96.41
    Nasdaq
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    -3.36%
    -366.05
    Russell
    1,789.14
    -3.36%
    -62.25
    VIX
    25.86
    +0.19%
    +0.050

    Ocugen Inc
    $1.59
    6.47%
    -0.11 Today
    After Hours:$1.59
    (0.00%)0.00
    Closed: Nov 2, 7:30:58 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax Inc
    $20.50
    6.82%
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    After Hours:$20.75
    (1.22%)+0.25
    Closed: Nov 2, 7:51:30 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Vaxart Inc
    $1.54
    4.94%
    -0.080 Today
    After Hours:$1.57
    (1.95%)+0.030
    Closed: Nov 2, 7:39:46 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 3/11/2022, 17:47
     
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    OVS, informativa sullo share buy-back
    OVS ha comunicato di aver acquistato, tra il 27 ottobre e il 2 novembre 2022, complessivamente 296.500 azioni ordinarie (pari allo 0,102% del capitale sociale) al prezzo unitario medio di 1,9344 euro, per un controvalore pari a 573.549,79 euro.
    Tali operazioni sono state realizzate nell’ambito dell’autorizzazione all'acquisto di azioni proprie deliberata dall'Assemblea degli Azionisti del 31 maggio 2022, in prosecuzione dell’attuazione del programma di acquisto di azioni proprie già avviato in data 2 febbraio 2022.
    A seguito delle operazioni finora effettuate, il leader dell'abbigliamento in Italia ha in portafoglio un totale di 12.296.489 azioni proprie pari al 4,2267% del capitale sociale.
    A Piazza Affari, intanto, OVS estende i guadagni rispetto alla seduta precedente, attestandosi a 1,938 euro.
    --
    IntesaSanpaolo, i conti dei primi nove mesi del 2022. C'è l'acconto sul dividendo
    IntesaSanpaolo ha comunicato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2022, che, a detta del management, confermano la capacità dell’istituto di generare una solida redditività e di creare valore per tutti gli stakeholder anche in contesti complessi, come gli attuali.
    IntesaSanpaolo ha fornito anche un aggiornamento sulle stime finanziarie per il 2022 e ha deliberato un acconto sul dividendo 2022 (relativo all’esercizio 2022) di 0,0738 euro per azione.
    Nel dettaglio, IntesaSanpaolo ha terminato i primi tre trimestri del 2022 con un utile netto contabile di 3,28 miliardi di euro, in calo del 18% rispetto ai 4,01 miliardi contabilizzati nei primi nove mesi dello scorso anno. I vertici di IntesaSanpaolo hanno segnalato che l’utile netto dei primi nove mesi del 2022 è pari a 4,37 miliardi di euro, escludendo 1,3 miliardi di euro di rettifiche di valore per Russia e Ucraina.
    Il risultato della gestione operativa è salito del 2%, passando da 7,83 miliardi a 7,99 miliardi di euro. Il cost/income ratio nei primi nove mesi del 2022 è stato pari al 49,4%.

    I proventi operativi netti sono stati pari a 15,8 miliardi di euro, in aumento dello 0,1%% rispetto ai 15,78 miliardi dei primi nove mesi del 2021, in seguito a maggiori interessi netti (+8,2% a 6,44 miliardi).
    Nel solo terzo trimestre IntesaSanpaolo ha registrato un utile netto di 930 milioni di euro, mentre i proventi operativi netti sono aumentati a 5,02 miliardi di euro.
    A fine settembre 2022 deducendo dal capitale 2,3 miliardi di euro di dividendi maturati nei primi nove mesi del 2022 e 3,4 miliardi di euro di buyback, il Common Equity Tier 1 ratio calcolato applicando i criteri transitori in vigore per il 2022 è risultato pari al 12,6% e il Common Equity Tier 1 ratio a regime al 12,4%, senza considerare circa 110 centesimi di punto di beneficio derivante dall’assorbimento delle imposte differite attive (DTA), di cui circa 40 nell’orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025.
    Sempre a fine settembre 2022 i finanziamenti verso la clientela erano pari a 474 miliardi di euro, in aumento dell’1,7% rispetto al 31 dicembre 2021 e del 2,1% rispetto al 30 settembre 2021 (in crescita dell’1,5% rispetto al secondo trimestre 2022 e del 2,8% rispetto ai primi nove mesi del 2021 considerando i volumi medi di periodo).

    Alla stessa data il complesso dei crediti deteriorati (in sofferenza, inadempienze probabili e scaduti/sconfinanti) era sceso a 6,3 miliardi di euro, in diminuzione del 14,8% rispetto ai 7,08 miliardi del 31 dicembre 2021. In quest’ambito, i crediti in sofferenza erano scesi a 1,3 miliardi di euro da 2,13 miliardi del 31 dicembre 2021, con un’incidenza sui crediti complessivi pari allo 0,3% (0,5% anche al 31 dicembre 2021) e un grado di copertura al 65,8% (70,4% a fine 2021).
    IntesaSanpaolo ha segnalato che al 30 settembre 2022 le operazioni di finanziamento con la BCE per ottimizzare il costo del funding e supportare gli investimenti delle aziende clienti sono state pari a circa 115 miliardi di euro, interamente costituite da TLTRO III.
    Inoltre, il consiglio di amministrazione di IntesaSanpaolo ha deliberato un acconto sul dividendo 2022 (relativo all’esercizio 2022) di 0,0738 euro per azione per un ammontare complessivo di 1,4 miliardi di euro, non sussistendo controindicazioni derivanti dai risultati prevedibili per il quarto trimestre 2022 né raccomandazioni dei regolatori in merito ai requisiti patrimoniali. Rapportando l’importo unitario al prezzo di riferimento dell’azione alla chiusura del 3 novembre 2022 (1,9696 euro), risulta un rendimento (dividend yield) pari al 3,7%.
    Il dividendo sarà assegnato il 21 novembre 2022 e messo in pagamento il 23 novembre.
    IntesaSanpaolo ha fornito alcune indicazioni finanziarie relative al 2022.
    Il management stima utile netto di oltre 4 miliardi di euro a seguito della riduzione dell’esposizione verso la Russia e della forte performance operativa del terzo trimestre, nonostante il peggioramento nell’offerta di materie prime/energia.
    Inoltre, il management prevede una solida posizione patrimoniale, con un obiettivo di Common Equity Tier 1 ratio fully phased-in superiore al 12% nell’orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025 secondo le regole di Basilea 3 / Basilea 4.
    IntesaSanpaolo ha confermato l’obiettivo di 6,5 miliardi di euro di utile netto nel 2025.
    IntesaSanpaolo ha fornito anche un aggiornamento sulla politica di remunerazione degli azionisti.
    IntesaSanpaolo ha fissato un payout ratio pari al 70% dell’utile netto consolidato in ciascun anno del Piano di Impresa (2,3 miliardi di euro già maturati a valere sull’Utile netto dei primi nove mesi 2022, di cui 1,4 miliardi in pagamento come acconto dividendi il 23 novembre 2022).
    Inoltre, l'istituto ha segnalato una distribuzione aggiuntiva agli azionisti di 1,7 miliardi di euro tramite il buyback avviato il 4 luglio e concluso l’11 ottobre 2022, oltre alla decisione in merito al buyback per il restante ammontare di 1,7 miliardi di euro autorizzato dalla BCE che verrà assunta entro l’approvazione dei risultati al 31 dicembre 2022.
    Infine, IntesaSanpaolo ha segnalato un'eventuale ulteriore distribuzione da valutare anno per anno a partire dal 2023.

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    Carige, terzo trimestre a breakeven. Pronta per fusione in BPER
    Banca Carige (che fa parte del gruppo BPER ) ha chiuso il terzo trimestre con un risultato netto sostanzialmente a break-even (-2,9 milioni di euro), pur includendo oneri sistemici per 21,3 milioni di euro (sui 31,8 milioni complessivamente contabilizzati nei 9 mesi); distribuendo linearmente tali oneri nel corso dell'anno ed escludendo gli elementi non ricorrenti, il terzo trimestre si è chiuso con un risultato economico in pareggio (-0,2 milioni di euro).
    Il terzo trimestre dell'esercizio è l'ultimo oggetto di disclosure volontaria prima dell'esecuzione dell'operazione societaria mediante la quale, a decorrere dal 28 novembre, Banca Carige e Banca del Monte di Lucca verranno fuse per incorporazione nella Capogruppo BPER Banca.
    L'andamento della gestione caratteristica evidenzia un MOL (Margine operativo lordo) positivo per 40,5 milioni, il miglior risultato operativo dal 2016 (pari a circa 6 volte il MOL del terzo trimestre del 2021 e a circa 2 volte il MOL dei precedenti trimestri del 2022), con proventi operativi progressivamente saliti a 129,8 milioni e oneri operativi ridotti a 89,3 milioni. Il cost/income della gestione caratteristica risulta migliorato, attestandosi ad un valore inferiore al 70%.
    I primi nove mesi dell'esercizio 2022 chiudono con un risultato netto negativo pari a 224 milioni (di cui 221 milioni relativi ai primi sei mesi), in larga parte riconducibile alla contabilizzazione di significativi elementi non ricorrenti (complessivamente pari a 212,9 milioni lordi; 192 milioni netti) principalmente determinati dalla revisione delle assunzioni valutative di talune poste contabili oltre che dagli effetti di alcune scelte strategiche nell'ambito delle attività inerenti il processo di integrazione con la Capogruppo BPER Banca.
    "Dal punto di vista industriale il dato più rilevante e che ci rende particolarmente orgogliosi è quello relativo al terzo trimestre, chiaramente il più positivo da diversi anni, in quanto vede Carige tornare in un'area di equilibrio gestionale a livello di componenti caratteristiche", ha commentato Matteo Bigarelli, Direttore Generale di Banca Carige.
    "E ciò grazie al forte impegno che le persone di Carige, tanto a livello di rete distributiva quanto di strutture interne, da mesi stanno esprimendo per consolidare il posizionamento commerciale della Banca ed al contempo assicurare il più efficace completamento del processo di integrazione in BPER Banca, previsto entro fine novembre", ha aggiunto.
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    Fiera Milano, informativa settimanale su azioni proprie
    Fiera Milano ha comunicato di aver acquistato, tra il 24 e il 28 ottobre 2022 complessivamente 16.500 azioni proprie ad un prezzo medio ponderato giornaliero di 3,05 euro per azione per un controvalore di 50.334 euro, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie comunicato il 13 ottobre 2022 avviato il 24 ottobre 2022, in seguito all’autorizzazione ottenuta da parte dell’Assemblea degli Azionisti il 22 aprile 2022 e alla deliberazione assunta dal Consiglio di Amministrazione in data 13 ottobre 2022.
    Al 3 novembre, la Società detiene 290.258 azioni proprie pari allo 0,40% del capitale sociale.
    Intanto, sul listino milanese, sostanzialmente stabile rispetto alla seduta precedente Fiera Milano, che si attesta a 3,06 euro.
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    Safilo, i conti di primi nove mesi del 2022
    Safilo - società quotata al MidCap e attiva nel design, nella produzione e nella distribuzione di occhiali da sole, montature da vista, prodotti e occhiali sportivi - ha pubblicato i dati finanziari relativi al terzo trimestre del 2022.
    Nel periodo in esame le vendite nette sono aumentate a 260,4 milioni di euro, in crescita del 14,9% rispetto ai 226,6 milioni dello stesso periodo nell'esercizio precedente; a cambi costati il fatturato sarebbe salito del 4,6%. Il margine operativo lordo adjusted è risultato positivo per 22,6 milioni, in crescita del 18,6%; la marginalità è salita all'8,7%.
    Nei primi nove mesi del 2022 il fatturato di Safilo è salito del 12,7%, passando da 737,4 milioni a 831,3 milioni di euro (+5,7% a cambi costanti). Il margine operativo lordo adjusted è risultato positivo per 85,3 milioni di euro, rispetto ai 68,8 milioni contabilizzati nei primi tre trimestri dello scorso anno; la marginalità è stata pari al 10,3%.
    A fine settembre 2022 l'indebitamento finanziario netto ammontava a 115,4 milioni di euro, in aumento rispetto ai 94 milioni di inizio anno.
    Safilo ha segnalato che l'andamento delle vendite nel terzo trimestre 2022 è in linea con l'obiettivo di crescita per l'intero esercizio.

    --
    Superbonus al 90%. Tornano le villette con quoziente famiglia (La Repubblica)
    Il superbonus al 90% (e non più 110%) sarà ripristinato anche sulle villette, legandolo però a certi parametri come il reddito e il quoziente familiare. Novità potrebbero arrivare anche per il reddito di cittadinanza, affidato ai Comuni e trasformato in uno strumento a sostegno della povertà.
    Secondo Valentina Conte, penna de La Repubblica, queste sono solo alcune delle novità che finiranno nella prima legge di Bilancio del governo Meloni. Una manovra da almeno 21 miliardi di euro, di cui 15 già destinati a calmierare le bollette degli italiani contro il caro energia. Si prevede però che lo stanziamento possa essere rivisto al rialzo.
    Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti porterà in Consiglio il quadro economico aggiornato della Nadef, da cui dovrebbe emergere un deficit per il 2023 al rialzo al 4,5% rispetto al 3,4% previsto da Draghi. E un Pil ancora allo 0,6%.
    Tra gli obiettivi del nuovo governo è previsto un intervento sulle pensioni, per evitare lo scalone Fornero. In previsione anche qualche simiulazione di flat tax al 15%, ma anche sulla flat tax incrementale e sulla tassa piatta sugli incrementi di reddito tra un anno e quelli precedenti per tutti i lavoratori. In aumento anche la soglia del contante.
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    Gas, tariffe in calo del 12,9%. Pronti 15 miliardi per le bollette (Corriere della Sera)
    Le bollette del gas scendono: le nuove tariffe Arera prevedono infatti un calo del 12,9% rispetto al terzo trimestre 2022 per i 7,3 milioni di utenti del mercato tutelato.
    Si tratterebbe della tariffa valida per chi è in regime di prezzo amministrato solo per il mese di ottobre, poiché, spiegano Fausta Chiesa e Fabio Savelli, il nuovo metodo di calcolo introdotto dall’Autorità Arera per il quarto trimestre di quest’anno prevede una tariffazione mensile basata su prezzi del gas sul mercato italiano Psv di ottobre. In altre parole, per la prima volta sull'andamento reale della materia prima, e non sulle stime derivate dall'andamento dei futures del Ttf in Olanda (in quel caso l'aumento sarebbe stato del 70%). Nonostante il calo, il costo del gas rimane ancora molto alto rispetto al passato. Arera prevede un'evoluzione in crescita del 20-25% rispetto ai prezzi attuali per il periodo di dicembre-gennaio.
    Nel frattempo, il governo appena insediato è al lavoro su un quarto pacchetto di aiuti con uno stanziamento fino a 15 miliardi di euro, frutto combinato del tesoretto del governo Draghi e dalle maggiori entrate dell'aumento del Pil nel terzo trimestre.
    ---
    Anima, raccolta netta da inizio anno supera 1,1 miliardi
    La raccolta netta di risparmio gestito (escluse le deleghe assicurative di Ramo I) del Gruppo Anima nel mese di ottobre 2022 è stata positiva per 282 milioni di euro, per un totale da inizio anno positivo per oltre 1,1 miliardi di euro.
    A fine ottobre le masse gestite complessivamente dal Gruppo Anima si attestano a oltre 178 miliardi di euro.
    "Il dato di raccolta netta di ottobre più che bilancia il risultato del mese di settembre, che aveva risentito dell’andamento fortemente volatile e negativo dei mercati nel periodo. In un trimestre in corso che rimane improntato alla cautela, ancora una volta Anima sta dimostrando la propria capacità di resilienza in tutte le fasi di mercato" - ha commentato Alessandro Melzi d’Eril, Amministratore Delegato di Anima Holding -. "Se da un lato una parte della clientela tende a congelare le nuove decisioni di investimento, dall’altro non assistiamo come in passato a vendite massicce per i timori dovuti al quadro di complessiva incertezza a livello macroeconomico, dimostrando in questa difficile fase una grande maturità e consapevolezza delle reti distributive e dei clienti".
    --
    Tenaris, i conti dei primi nove mesi del 2022. C'è l'acconto sul dividendo
    Tenaris ha diffuso i risultati finanziari dei primi nove mesi e del 3° trimestre 2022.
    I numeri del periodo gennaio-settembre hanno evidenziato un forte miglioramento del fatturato e della redditività, beneficiando dell’aumento dei volumi di vendita e dei prezzi delle tubazioni.
    Il management di Tenaris ha fornito alcune indicazioni finanziarie per l’ultimo trimestre del 2022 e ha proposto la distribuzione di un acconto del dividendo 2023 (relativo all'esercizio 2022) di 0,17 dollari per azione.

    Tenaris, i numeri dei primi nove mesi del 2022
    Nel dettaglio, la società ha concluso i primi tre trimestri del 2022 con ricavi per 8,14 miliardi di dollari, in aumento dell’82% rispetto ai 4,46 miliardi realizzati nello stesso periodo dell’anno precedente. Il giro d’affari dell’azienda ha beneficiato dell’aumento dei volumi di vendita e dei prezzi delle tubazioni.
    La marginalità (Ebitda margin) è salita dal 19,6% al 29,2%.
    In deciso miglioramento anche il risultato operativo di Tenaris, che è passato da 434,19 milioni a 1,95 miliardi di dollari.
    Tenaris ha terminato i primi nove mesi del 2022 con un utile netto di 1,75 miliardi di dollari, risultato che si confronta con i 730,16 milioni contabilizzati nello stesso periodo dell’anno precedente.


    Tenaris, i numeri del 3° trimestre 2022
    Nel solo 3° trimestre i ricavi di Tenaris sono saliti del 70%, passando da 1,75 miliardi a 2,98 miliardi di dollari; su base sequenziale (rispetto al 2° trimestre del 2022) il fatturato è salito del 6%, grazie principalmente all’incremento dei prezzi, che ha compensato il calo delle forniture.
    In forte miglioramento anche l’utile netto, che è salito da 329,87 milioni a 606,07 milioni di dollari.


    Tenaris, i dati patrimoniali a fine settembre 2022
    A fine settembre 2022 la posizione finanziaria netta era positiva per 700 milioni di dollari, in linea con il livello di inizio anno.
    Nel periodo gennaio-settembre le attività operative di Tenaris hanno generato cassa per 643,28 milioni di dollari, mentre gli investimenti totali (capex) sono stati pari a 270,8 milioni.


    Tenaris, le indicazioni sul 2022

    Il management di Tenaris prevede un’ulteriore crescita delle vendite nell’ultimo trimestre del 2022, sulla spinta di un aumento delle forniture e di ulteriori aumenti dei prezzi.
    Parallelamente, l’Ebitda margin dovrebbe continuare a beneficiare di una maggiore leva operativa.
    Infine, il flusso di cassa dovrebbe continuare a migliorare.


    Tenaris, c’è l’acconto sul dividendo
    Sulla base dei risultati trimestrali, il management di Tenaris ha proposto la distribuzione di un acconto del dividendo 2023 (relativo all'esercizio 2022) di 0,17 dollari per azione, per un ammontare complessivo di 201 milioni di dollari.
    La cedola sarà staccata lunedì 21 novembre 2022 e messa in pagamento il 23 novembre.
    ---
    Enel: rivede utile 2022 a 5-5,3 mld con minor contributo Italia, debito a 62 mld
    Enel rivede la previsione dell'utile netto ordinario di Gruppo per il 2022 tra 5 e 5,3 miliardi di euro (da 5,6-5,8 mld della previsione del Piano), prevalentemente per un minore contributo dei business in Italia rispetto a quelli delle altre geografie di presenza del Gruppo, con una conseguente maggiore incidenza delle minoranze sull'utile netto ordinario di Gruppo, nonche' per una pressione fiscale attesa a fine 2022, in particolare in Spagna, maggiore rispetto alle previsioni. L'Indebitamento finanziario netto per il 2022 e' atteso a un massimo di circa 62 miliardi di euro. Si legge nel comunicato sui 9 mesi di Enel.
    --
    Banca Profilo, utile primi 9 mesi a 8,5 milioni di euro
    Banca Profilo ha chiuso i primi nove mesi del 2022 con un utile netto pari a 8,5 milioni di euro (-16,8% a/a), in riduzione di 1,7 milioni di euro rispetto al risultato dello stesso periodo dello scorso esercizio, ma in crescita di 0,6 milioni di euro (+7,4% a/a) al netto degli utili non ricorrenti relativi alla cessione della controllata svizzera registrati nello stesso periodo del 2021.
    La raccolta totale clientela, inclusa la Raccolta Fiduciaria netta, si attesta a 5,4 miliardi di euro (-7,0% a/a), in funzione della riduzione di valore della raccolta indiretta a seguito del calo dei mercati e nonostante una raccolta netta positiva del Private banking per 113 milioni di euro.
    Il margine di interesse nei primi nove mesi del 2022 è pari a 26,3 milioni di euro (+120,3%). L'incremento è principalmente legato al maggior contributo derivante dai titoli di debito del banking e trading, in particolare sui titoli governativi legati all'inflazione, nonché alla crescita degli impieghi gestiti dall'Investment banking e garantiti dallo Stato.
    Le commissioni nette sono pari a 17 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato dei primi nove mesi del 2021 (-10,9%). Il risultato è dovuto principalmente alle minori commissioni legate ai collocamenti e alla riduzione delle masse in gestione e consulenza nel Private Banking.
    Il consiglio di amministrazione "ha preso atto che proseguono le attività della Capogruppo Arepo BP, con l’assistenza degli advisor Lazard e Wepartner, per la selezione di primari soggetti interessati ad acquisire una partecipazione nel capitale sociale di Banca Profilo in un'ottica di ulteriore sviluppo ed efficientamento della medesima", si legge nella nota sui conti.
    ---
    Leonardo, i conti dei primi nove mesi e le stime per il 2022
    Leonardo ha comunicato i risultati finanziari relativi ai primi nove mesi del 2022, periodo chiuso con ricavi in crescita e redditività in miglioramento.
    Inoltre, il management della società aerospaziale ha rivisto alcune stime finanziarie per il 2022.
    Leonardo ha terminato i primi tre trimestri dell’anno con ricavi per 9,92 miliardi di euro, in aumento del 3,7% rispetto ai 9,56 miliardi ottenuti nello stesso periodo dell’esercizio precedente, grazie principalmente alla performance degli Elicotteri, sia in ambito militare che civile.
    Il risultato operativo è aumentato da 445 milioni a 552 milioni di euro (+24%). Il management di Leonardo ha segnalato che il risultato ha beneficiato del miglioramento dell’EBITA e dei minori oneri di ristrutturazione, che nel periodo a confronto accoglievano l’effetto dei preannunciati accordi per il pensionamento anticipato su base volontaria della forza lavoro della divisione Aerostrutture; la marginalità è aumentata al 5,6%.
    Leonardo ha terminato il periodo gennaio-settembre con utile netto (esclusa la quota di terzi) di 662 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 228 milioni contabilizzati nei primi nove mesi dello scorso esercizio, beneficiando della plusvalenza realizzata con riferimento alle cessioni dei business Global Enterprise Solutions e Advanced Acoustic Concepts di Leonardo DRS.

    Nel solo 3° trimestre 2022 i ricavi sono saliti da 3,22 miliardi a 3,34 miliardi di euro, mentre l’utile netto è aumentato da 52 milioni a 396 milioni di euro.
    A fine settembre 2022 l’indebitamento netto di Leonardo era salito a 4,36 miliardi di euro, principalmente per effetto dell’andamento del flusso di cassa (-894 milioni di euro nei primi nove mesi del 2022) e per l’acquisto, perfezionato nel mese di gennaio 2022, della partecipazione in Hensoldt e della quota dei correlati costi di transazione pagati, per 617 milioni di euro complessivi.
    Sempre a fine settembre il portafoglio ordini era pari a 37,35 miliardi di euro, ammontare che assicura una copertura in termini di produzione pari a circa 2,5 anni; nei primi nove mesi del 2022 Leonardo ha acquisito ordini per 11,72 miliardi.
    Sulla base di questi risultati Leonardo ha rivisto alcune stime finanziarie per il 2022, comunicate in occasione della diffusione dei dati semestrali.
    Nel dettaglio, management prevede ricavi per compresi tra 14,4 e i 15 miliardi di euro, grazie all’apporto dei nuovi ordinativi e allo sviluppo di attività a portafoglio su programmi in ambito Difesa/Governativo. Prevista in aumento anche la redditività, con un EBITA compreso tra 1,17 e 1,22 miliardi di euro.
    L’indebitamento netto dovrebbe ridursi a 3 miliardi di euro, per effetto di maggiori importi ottenuti a fronte delle cessioni effettuate che hanno più che compensato il costo di riacquisto delle obbligazioni denominate in dollari. Il dato dell’indebitamento include anche le previsioni relative al flusso di cassa, l’acquisizione del 25,1% di Hensoldt e l’erogazione dei dividendi.
    Leonardo stima ordini complessivi per circa 16 miliardi di euro, prevalentemente per effetto del contratto AW149 Polonia finalizzato nel terzo trimestre 2022.
    --
    Innovatec: controllata acquista 70% di AET, attiva nel trattamento plastiche
    Innovatec, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nei settori dell'efficienza energetica e della sostenibilità ambientale, ha comunicato che la controllata Haiki+ ha acquistato il 70% di AET, società proprietaria di un impianto ubicato a San Pietro di Morubio (VR) e attiva nella selezione, valorizzazione e avvio al riciclo della frazione plastica ottenuta dal trattamento di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche RAEE.
    L'acquisizione è avvenuta in data odierna a un corrispettivo di 2,7 milioni di euro di cui 0,85 milioni pagati al socio venditore Paolino Guido Pavan, il quale rimane azionista di AET con una quota del 30%. Il residuo corrispettivo verrà pagato al venditore in due tranche: la prima di 0,55 milioni entro il 31 dicembre 2022 e la seconda di massimi 1,32 milioni entro il 30 giugno 2027.
    "Con quest'operazione Haiki+ afferma la propria volontà di puntare alla verticalizzazione a valle nella filiera delle plastiche provenienti dal trattamento dei rifiuti elettronici - ha commentato il presidente di Haiki+, Nicola Colucci - Questa acquisizione ci permette di diventare un player attivo a 360° nel mondo dei RAEE e di portare all'interno del gruppo delle competenze specifiche nel mondo della valorizzazione delle plastiche grazie all'impegno da parte del socio fondatore di AET, Paolino Pavan, di continuare insieme a noi a sviluppare questo progetto industriale".
    --
    Borsa americana debole dopo nuova stretta Fed
    Giornata nera per la Borsa di New York, con gli investitori disillusi dalle loro speranze di un primo "dovish pivot" dalla Fed. Dopo il quarto aumento consecutivo dei tassi da 75 punti base, il presidente della Banca centrale statunitense Jerome Powell ha detto che "i dati in arrivo dal nostro ultimo incontro suggeriscono che il livello finale dei tassi di interesse sarà più alto del previsto".
    Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones perde lo 0,46%; sulla stessa linea, giornata da dimenticare per l'S&P-500, che si ferma a 3.720 punti, ritracciando dell'1,06%. Giù anche il Nasdaq 100 (-1,98%); depresso l'S&P 100 (-0,19%).
    Andamento negativo negli States su tutti i comparti dell'S&P 500.
    In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Boeing (+6,34%), Caterpillar (+2,31%), Honeywell International (+1,96%) e Chevron (+1,50%).
    I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Apple, che ha archiviato la seduta a -4,24%.
    Visa scende del 3,09%.
    Calo deciso per American Express, che segna un -2,92%.
    Sotto pressione Walt Disney, con un forte ribasso del 2,52%.
    Tra i best performers del Nasdaq 100, Pinduoduo, Inc. Sponsored Adr (+6,27%), Booking Holdings (+2,67%), Advanced Micro Devices (+2,52%) e Mercadolibre, (+2,30%).
    Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Cognizant Technology Solutions, che ha terminato le contrattazioni a -13,77%.
    Sessione nera per Fortinet,, che lascia sul tappeto una perdita del 13,71%.
    In perdita Qualcomm, che scende del 7,66%.
    Pesante Palo Alto Networks,, che segna una discesa di ben -7,47 punti percentuali.
    Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso nei mercati nordamericani:

    Venerdì 04/11/2022
    13:30 USA: Tasso disoccupazione (atteso 3,6%; preced. 3,5%)
    13:30 USA: Variazione occupati (atteso 200K unità; preced. 263K unità)

    Mercoledì 09/11/2022

    16:00 USA: Scorte ingrosso, mensile (preced. 1,3%)
    16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale

    Giovedì 10/11/2022

    14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale

    Venerdì 11/11/2022

    16:00 USA: Fiducia consumatori Università Michigan (preced. 59,8 punti).

    Dow Jones
    32.001,25
    -0,46%
    -146,51
    S&P 500
    3.719,89
    -1,06%
    -39,80
    NASDAQ Composite
    10.342,94
    -1,73%
    -181,86
    Indice Russell 2000
    1.779,73
    -0,53%
    -9,41
    VIX
    25,30
    -2,17%
    -0,56

    Ocugen Inc
    1,58 $
    0,63%
    -0,010 Oggi
    After Hours:1,59 $
    (0,63%)+0,0100
    Data e ora chiusura: 3 nov, 19:55:50 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax
    20,17 $
    1,61%
    -0,33 Oggi
    After Hours:20,39 $
    (1,09%)+0,22
    Data e ora chiusura: 3 nov, 19:56:59 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Vaxart
    1,48 $
    3,90%
    -0,060 Oggi
    After Hours:1,48 $
    (0,00%)0,00
    Data e ora chiusura: 3 nov, 19:42:53 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 4/11/2022, 18:02
     
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    Borse europee in rally, Milano inclusa
    Gli investitori restano concentrati sui rialzi dei tassi di interesse delle banche centrali mentre guardano anche alle elezioni in USA di metà mandato dell'8 novembre
    Il bilancio si chiude in positivo per i listini azionari europei, compresa Piazza Affari. Gli investitori restano concentrati sui rialzi dei tassi di interesse delle banche centrali mentre guardano anche alle elezioni in USA di metà mandato dell'8 novembre.
    Sul mercato valutario, leggera crescita dell'Euro / Dollaro USA, che sale a quota 0,9991. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la sessione in rialzo e avanza a 93,65 dollari per barile.
    Sulla Borsa di Milano spicca la performance positiva di TIM che porta a casa un guadagno di oltre 10 punti percentuali sulle ipotesi di accelerazione sul piano Minerva di Fratelli d'Italia che prevede un'offerta di CDP per poi scorporare la rete.
    Tra i listini europei in luce Francoforte, con un ampio progresso dell'1,50%, sotto pressione Londra, che accusa un calo dello 0,48%; mentre è stabile Parigi. Seduta positiva per il listino milanese, che porta a casa un guadagno dello 0,90% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, chiude in corsa il FTSE Italia All-Share, che termina gli scambi a 25.195 punti.
    Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, acquisti a piene mani su Telecom Italia, che vanta un incremento del 10,65%.
    Effervescente Iveco, con un progresso del 4,02%.
    Andamento positivo per Nexi, che avanza di un discreto +3,73%.
    Ben comprata Banca Generali, che segna un forte rialzo del 3,73%.
    Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Snam, che ha terminato le contrattazioni a -1,87%.
    Scivola Unicredit, con un netto svantaggio dell'1,86%.
    In rosso Recordati, che evidenzia un deciso ribasso dell'1,59%.
    Fiacca Prysmian, che mostra un piccolo decremento dell'1,42%.
    In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Juventus (+8,45%), Webuild (+6,15%), Mfe A (+6,01%) e Mfe B (+5,76%).
    Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Seco, che ha chiuso a -2,04%.
    Spicca la prestazione negativa di Industrie De Nora, che scende dell'1,74%.
    Discesa modesta per Brunello Cucinelli, che cede un piccolo -0,87%.
    Pensosa Rai Way, con un calo frazionale dello 0,81%.
    --
    EdiliziAcrobatica, nel terzo trimestre crescita a doppia cifra dei ricavi
    Il valore dei ricavi prodotti consolidati al terzo trimestre 2022 di EdiliziAcrobatica sono caratterizzati da una crescita del 74,2% rispetto al corrispondente dato dell’esercizio precedente (111,37 milioni di euro contro 63,93 milioni di euro).
    I ricavi prodotti di EdiliziAcrobatica Spa sono pari a Euro 103,35 milioni con un incremento del 68% rispetto ai 61,5 milioni di Euro dello stesso trimestre del 2021.
    Per quanto riguarda le sedi operative dirette, al 30 settembre 2022 hanno raggiunto quota 82, con un incremento di 7 unità rispetto alle 75 registrate a settembre 2021.
    "Sono molto soddisfatto dell’andamento dell’azienda in un terzo trimestre che è stato caratterizzato, per tutto il comparto, da numerose difficoltà provocate dalla crisi energetica in atto - ha commentato Riccardo Iovino CEO & Founder di EdiliziAcrobatica. Una crisi che, come i nostri numeri dimostrano ancora una volta, non tocca la nostra azienda che continua il suo percorso di crescita, forte di un modello di business che si dimostra per sua natura sostenibile, a prescindere dalle congiunture economiche e dalle crisi che si susseguono. Ci avviamo dunque a chiudere un anno che sarà per noi assolutamente positivo, preparandoci per un 2023 che ci vedrà ancora una volta protagonisti non solo in Italia, ma anche in altri nuovi Paesi oltre che pronti a rivoluzionare di nuovo il settore attraverso le nuove tecnologie che faranno di EdiliziAcrobatica la prima azienda dell’edilizia 4.0”.
    ---
    Tim, Vivendi preme per la nomina in cda (Il Sole24Ore)
    Non è ancora chiaro il futuro del progetto Rete Unica, e nel frattempo in Telecom Italia TIM all'ordine del giorno scatta il tema governance. Il socio francese Vivendi avrebbe infatti spedito una lettera al presidente, Salvatore Rossi, in vista del cda del 9 novembre in cui verranno esaminati i conti dei primi nove mesi 2022. Secondo quanto afferma Andrea Biondi per Il Sole24Ore del 5 novembre, il contenuto della lettera, riportato dalla Reuters, "vorrebbe che si arrivasse a coprire il posto in consiglio lasciato libero da Luca de Meo". Vivendi punta su Massimo Sarmi, presidente Fibercop e attuale numero uno di Asstel. Vivendi starebbe inoltre spingendo per sostituire Rossi alla presidenza del gruppo, possibilmente con lo stesso Sarmi.
    Nel frattempo le voci sulla possibile Opa fanno riaccendere l'attenzione degli investitori sul titolo, che nell'ultima settimana ha guadagnato l'11,8%. Le dimensioni dell'Opa sono ancora tutte da vedere: il quotidiano riporta indiscrezioni rimbalzate su una possibile azione congiunta di Cdp, Kkr, Macquarie e Vivendi finalizzata al delisting e a sistemare così, fuori dal mercato, la questione Rete unica.
    ---
    OPA Banca Finnat, P.N. 1898 supera il 90% del capitale
    In riferimento all'offerta pubblica di acquisto obbligatoria totalitaria promossa da P.N. 1898 e avente ad oggetto le azioni ordinarie di Banca Finnat, l'offerente ha comunicato che nel corso del periodo di adesione (avviato lo scorso 24 ottbre) sono state portate in adesione all'offerta complessivamente 7.816.121 azioni.
    Attualmente, P.N. ha superato la soglia del 90% del capitale di Banca Finnat, avendo raggiungo il 90,401% del capitale dell'emittente.
    Il periodo di adesione all'offerta terminerà il 15 novembre 2022. L'obiettivo finale dell'operazione rimane il delisting di Banca Finnat dalle quotazioni.
    ---
    Azimut Holding, raccolta netta da inizio anno raggiunge 6,8 miliardi
    In ottobre positiva per 743 milioni
    Il Gruppo Azimut ha registrato nel mese di ottobre 2022 una raccolta netta positiva per 743 milioni. Con questo dato, la raccolta dall'inizio dell'anno ammonta a 6,8 miliardi di euro, di cui circa la metà è stata indirizzata in prodotti di risparmio gestito.
    In particolare, le soluzioni di investimento nei mercati privati hanno raccolto 1,6 miliardi nel 2022 da parte della clientela globale del Gruppo. Di conseguenza, il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si attesta a fine ottobre a 85,7 miliardi, di cui 54,3 miliardi fanno riferimento alle masse gestite.
    "Anche nel mese di ottobre abbiamo proseguito il nostro solido percorso di crescita. In particolare - commenta Gabriele Blei, CEO del Gruppo - nel segmento dei mercati privati abbiamo raccolto oltre 100 milioni di euro in ottobre, grazie al positivo closing di un fondo di private debt specializzato in digital lending per le PMI italiane e ad ulteriori closing di fondi da parte dei nostri partner negli Stati Uniti. Ciò porta a 1,6 miliardi di euro la raccolta di prodotti nei mercati privati nel 2022, un segmento che ora rappresenta quasi il 12% degli AuM e che è cresciuto di oltre il 40% dall'inizio dell'anno. Con la nostra piattaforma globale e diversificata e con il nostro team presente in 18 Paesi, guardiamo con fiducia al futuro per aiutare i nostri clienti a raggiungere i loro obiettivi finanziari a breve e lungo termine".
    ---
    UE chiede condivisione dati a Airbnb e altri attivi negli affitti a breve termine
    La Commissione europea ha adottato una proposta di regolamento per aumentare la trasparenza nel settore della locazione di alloggi a breve termine, con l'obiettivo di aiutare le autorità pubbliche a garantire uno sviluppo equilibrato di tale attività nell'ambito della sostenibilità del settore turistico. L'esecutivo UE riconosce che il proliferare di società come Airbnb può portare alla mancanza di alloggi a prezzi accessibili in alcune comunità.
    Le nuove norme intendono migliorare la raccolta e la condivisione dei dati provenienti dai locatori e dalle piattaforme online. Ciò fornirà elementi per l'elaborazione di "politiche locali efficaci e proporzionate al fine di affrontare le sfide e le opportunità connesse al settore della locazione a breve termine", si legge in un documento della Commissione.
    Il numero di prenotazioni di affitti a breve termine su piattaforme online è esploso negli ultimi anni. Secondo dati Eurostat, nel primo semestre del 2022 è aumentato del 138% rispetto allo stesso periodo del 2021. Inoltre, il numero di prenotazioni di alloggi a breve termine durante le estati del 2020 e del 2021 è stato superiore ai livelli del 2018.
    Il nuovo quadro proposto, una volta introdotto dalle autorità nazionali, armonizzerà i requisiti in materia di registrazione per i locatori e le loro unità immobiliari locative a breve termine (in particolare, i locatori dovrebbero ricevere un numero di registrazione unico). Inoltre, chiarirà le norme volte a garantire che i numeri di registrazione siano esposti e controllati.
    Sul fronte della condivisione dei dati tra le piattaforme online e le autorità pubbliche, la Commissione UE propone che le piattaforme online dovranno condividere con le autorità pubbliche i dati relativi al numero dei pernottamenti in locazione e dei locatari una volta al mese, in modo automatizzato.
    I dati generati in base alla proposta, in forma aggregata, saranno utilizzati per le statistiche sul turismo prodotte da Eurostat e confluiranno nel futuro spazio europeo di dati per il turismo.
    La proposta della Commissione sarà discussa in vista dell'adozione da parte del Parlamento europeo e del Consiglio. Dopo l'adozione e l'entrata in vigore, gli Stati membri disporranno di un periodo di due anni per istituire i meccanismi necessari per lo scambio di dati.

    ---
    Unicredit, FT: contrasto con BCE su piano dividendi e presenza in Russia
    UniCredit si muove in ribasso dopo le indiscrezioni su contrasti tra l'istituto italiano e la Banca centrale europea per quanto riguarda i piani di restituire contanti agli azionisti e per la sua mancata uscita dalla Russia.
    La BCE avrebbe contestato l'impegno di UniCredit a distribuire 16 miliardi di euro agli azionisti entro il 2024, affermando che la mossa sarebbe contraria alla guidance ufficiale secondo cui "le banche non dovrebbero fissare le loro politiche sui dividendi in termini di importi assoluti", secondo quanto riportato nel weekend dal Financial Times.
    Inoltre, la BCE considererebbe la presenza in Russia di UniCredit come una sgradita fonte di rischio e ha fatto pressioni affinché la banca si ritiri dal paese. UniCredit è una delle due banche europee, insieme all'austriaca Raiffeisen, a mantenere grandi attività nel paese
    La banca guidata da Andrea Orcel non sarebbe l'unica in conflitto con la BCE. Secondo un resoconto di Bloomberg di venerdì scorso, i vertici di alcune banche europee stanno segnalando una crescente frustrazione verso l'azione della Vigilanza della BCE, in quanto credono che alcune richieste dei regolatori siano irragionevoli e che l'interferenza nella gestione degli istituti sia eccessiva.
    Si muove al ribasso Unicredit con i prezzi allineati a 12,72 Euro, per una discesa del 2,48%. Le maggiori attese vedono un'estensione del ribasso verso l'area di supporto stimata a 12,56 e successiva a 12,4. Resistenza a 12,82.
    ---
    Nice Footwear, Palladio Holding lancia OPA. Obiettivo delisting
    Nice Footwear - società specializzata nello sviluppo, produzione e distribuzione di scarpe per il tempo libero e lo sport quotata all'Euronext Growth Milan - ha comunicato che Palladio Holding ha comunicato la decisione di promuovere, tramite veicolo societario di nuova costituzione direttamente controllato da Palladio, in concerto con Nice Company (azionista di maggioranza di Nice Footwear) di un’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria su 1.045.449 azioni della società quotata, rappresentative del 49% del capitale dell’emittente pre-dilution.
    L’offerente riconoscerà un corrispettivo pari a 12 euro per ogni azione Nice Footwear portata in adesione, pari a un premio del 6,2% rispetto al prezzo di chiusura del titolo nella seduta del 4 novembre 2022 (11,3 euro).
    Le offerte sono finalizzate all'acquisto dell'intero capitale di Nice Footwear e conseguente revoca dalle negoziazioni del titolo da Euronext Growth Milan (delisting).
    ---
    Leonardo, cessione ramo d'azienda ATM da parte della controllata Selex ES
    Leonardo, big italiano della difesa, ha siglato un accordo per la cessione del ramo d'azienda relativo alle attività di Air Traffic Management (ATM) di Selex ES, società americana interamente controllata, alla società Indra Air Traffic, interamente controllata dalla società spagnola Indra Sistemas. Non sono stati comunicati i dettagli finanziari dell'operazione.
    Il closing è previsto nel primo trimestre del 2023 ed è soggetto alle consuete autorizzazioni regolamentari e condizioni sospensive.
    Il business ATM di Selex ES, basato in Kansas (USA), è attivo nello sviluppo e produzione di sistemi di navigazione, sorveglianza e avvicinamento di precisione e atterraggio in rotta. Queste attività afferiscono al perimetro gestionale della Divisione Elettronica, ma sono un business a sé stante privo di sinergie infragruppo.
    ---
    Generali, accordo di distribuzione in Portogallo con Gruppo CTT
    Il gruppo italiano investe anche 25 milioni di euro e diventa azionista di Banco CTT
    Generali ha siglato in Portogallo un accordo con il Gruppo CTT, società attiva nei servizi postali, per la distribuzione di polizze Vita e Danni attraverso la rete degli uffici postali CTT e la banca Banco CTT. L'accordo è stato siglato da Tranquilidade, il marchio di Generali nel paese. Alla partnership si affiancherà l'acquisizione da parte di Generali di una partecipazione in Banco CTT, attraverso un aumento di capitale riservato pari a 25 milioni di euro. Il gruppo italiano diventerà così azionista dell'istituto con una quota pari a circa l'8,71%.
    "Questo accordo conferma la strategia di Generali di consolidare la posizione di leadership del Gruppo nel mercato assicurativo portoghese ed è pienamente in linea con il piano strategico Lifetime Partner 24: Driving Growth", ha commentato aime Anchùstegui, CEO International di Generali.
    "La partnership con il Gruppo CTT è un importante passo strategico per Tranquilidade e per la crescita del Gruppo Generali in Portogallo - ha aggiunto Pedro Carvalho, CEO di Tranquilidade, Gruppo Generali - Ci consentirà di ampliare in modo significativo le nostre attività nel paese nel corso dei prossimi tre anni e di cambiare il paradigma attuale del mercato assicurativo portoghese attraverso l'introduzione di soluzioni innovative e avanzate".
    Alla fine del 2021, i premi di Tranquilidade ammontavano a 1,14 miliardi di euro, di cui 1,06 miliardi di euro nel segmento Danni e 80 milioni di euro nel segmento Vita. Banco CTT ha attualmente oltre 600 mila clienti, assistiti da strumenti digitali avanzati e una rete di oltre 200 filiali estesa su tutto il territorio nazionale. Banco CTT, nato nel marzo 2016, conta oggi oltre 2 miliardi di euro di depositi dei clienti, con oltre 1 miliardo di euro di credito erogato.
    ---
    doValue, nuovo mandato servicing in Spagna per portafoglio da 300 milioni
    doValue, società quotata su Euronext Milan e attiva nella gestione e nel recupero di crediti deteriorati, ha comunicato che la propria controllata Altamira Asset Management ha ricevuto in gestione un portafoglio di crediti deteriorati da fondi gestiti da società affiliate a Fortress Investment Group in Spagna.
    Il Gross Book Value (GBV) del portafoglio è di circa 300 milioni di euro ed era già stato incluso nei 6,8 miliardi di euro di nuovo GBV aggiudicato dal gruppo da inizio 2022 come comunicato in sede di presentazione dei risultati della prima metà del 2022 il 4 agosto 2022. L'onboarding del portafoglio è atteso per la fine del 2022.
    Il portafoglio, che è stato recentemente ceduto da Santander a fondi gestiti da società affiliate a Fortress, è composto da circa 3.400 mutui residenziali assegnati a circa 2.000 individui ed è garantito da immobili residenziali situati nelle principali città spagnole.
    Inoltre, si tratta del primo significativo investimento in NPL da parte di Fortress nel mercato spagnolo dopo l'apertura del suo ufficio locale a Madrid a maggio 2022. Dovalue è controllata dal 2015 dal gruppo americano Fortress, che a sua volta è stato acquisito nel febbraio 2017 dal gruppo giapponese SoftBank.
    ---
    Apple prevede un calo delle spedizioni di iPhone 14 a causa dei lockdown in Cina
    Apple ha comunicato che le restrizioni dovute al COVID-19 hanno temporaneamente influito sulla struttura di assemblaggio principale di iPhone 14 Pro e iPhone 14 Pro Max situata a Zhengzhou, in Cina. "L'impianto è attualmente operativo a capacità notevolmente ridotta", ha scritto la società di Cupertino in una nota.
    "Continuiamo a vedere una forte domanda per i modelli iPhone 14 Pro e iPhone 14 Pro Max - viene aggiunto - Tuttavia, ora ci aspettiamo spedizioni di iPhone 14 Pro e iPhone 14 Pro Max inferiori rispetto a quanto previsto in precedenza e i clienti sperimenteranno tempi di attesa più lunghi per ricevere i loro nuovi prodotti".
    Secondo Bloomberg, Apple prevede di produrre almeno 3 milioni di telefoni iPhone 14 in meno rispetto a quanto originariamente previsto quest'anno, principalmente a causa della domanda più debole per i modelli iPhone 14 e 14 Plus di fascia bassa.
    --
    Banco Desio cede attività merchant acquiring a Worldline e sigla accordo
    Banco di Desio e della Brianza ha ceduto, per 100 milioni di euro, la sua attività di merchant acquiring a Worldline Merchant Services Italia, società controllata dal gruppo francese Worldline, leader europeo e quarto a livello mondiale nell'offerta di servizi di pagamento e transazionali. All'attività fanno riferimento oltre 15.000 esercenti per un totale di circa 19.000 POS (point of sales), che nel 2022 genererà transazioni per un volume di circa 2 miliardi di euro
    Nell'ambito dell'operazione, Banco Desio e Worldline Italia hanno sottoscritto un accordo commerciale di 5+5 anni per la distribuzione tramite la rete di Banco Desio dei prodotti e dei servizi di pagamento di Worldline agli esercenti. L'operazione consentirà al Banco Desio di mantenere una esposizione economica al business stesso per l'intera durata dell'accordo.
    L'operazione fa seguito alla conclusione di un procedimento competitivo che ha coinvolto rilevanti operatori del settore e si concluderà con piena efficacia entro il primo trimestre 2023, a seguito del conseguimento dell’autorizzazione da parte delle autorità competenti. Inoltre, porta ad un ulteriore rafforzamento patrimoniale di Banco Desio (pari a circa +120 bps sul CET1) liberando risorse funzionali ad un'ulteriore crescita della banca.
    Dal punto di vista di Worldline , l'operazione è in linea con la strategia di ulteriore espansione delle attività di Merchant Services verso il Sud Europa e in particolare in Italia, un mercato dove il colosso francese intende continuare a sviluppare la propria presenza costruita lo scorso anno attraverso l'acquisizione di Axepta Italia all'inizio del 2022 e la costituzione della joint venture Worldline MS Italia.
    "Con la conclusione di questa transazione per Worldline si aprono prospettive di ulteriore sviluppo sul mercato italiano dove si va affermando la percezione della nostra capacità di combinare expertise tecnologica internazionale con l'attenzione alle realtà locali - ha commentato Stefano Calderano, CEO di Worldline Merchant Services Italia e Country Manager Italia Worldline Merchant Services - Le opzioni per le banche italiane di collaborare con la nostra realtà sono molteplici e siamo disponibili a trovare insieme la formula più adatta".

    --
    OPA Banca Finnat, offerente supera soglia del 90%
    Nell'ambito dell'offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa dal veicolo della famiglia Nattino sulle azioni ordinarie di Banca Finnat Euramerica, già controllata dalla stessa famiglia e quotata su Euronext STAR Milan, risulta che oggi, 4 novembre 2022, sono state presentate 4.030.310 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 7.816.121, pari al 18,328% dell'offerta.
    L'offerta è iniziata il 24 ottobre 2022 e terminerà il 15 novembre 2022. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Banca Finnat acquistate sul mercato nei giorni 14 e 15 novembre 2022 non potranno essere apportate in adesione all'offerta.
    Dopo la diffusione dei dati odierni riguardanti le adesioni, l'offerente ha comunicato che (assieme alle persone che agiscono di concerto) ha superato la soglia del 90%, avendo raggiunto il 90,402% del capitale sociale. L'obiettivo finale dell'offerta rimane il delisting di Banca Finnat.
    --
    Ascopiave, Mediobanca conferma Outperform e abbassa TP
    Mediobanca ha abbassato a 3,60 euro per azione (da 4,00 euro) il target price su Ascopiave, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e uno dei principali operatori nazionali nel settore della distribuzione del gas naturale, confermando il giudizio a "Outperform". La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha comunicato i risultati per il terzo trimestre del 2022, che gli analisti giudicano "in linea con le stime, confermando il basso profilo di rischio offerto dalla società attraverso la sua quasi totale esposizione alla distribuzione regolamentata del gas".
    "Abbiamo rivisto al ribasso le nostre stime principalmente dopo aver tenuto conto di quanto segue: l'impatto degli alti prezzi dell'energia elettrica e dell'inflazione sui costi operativi; l'aumento del costo medio del debito, coerentemente con l'attuale scenario dei tassi di interesse", si legge nella ricerca. In media, gli analisti hanno tagliato le stime di EBITDA e utile netto 2022-25 rispettivamente del 4% e del 10% all'anno.
    Mediobanca crede che Ascopiave offra una equity story a basso rischio, basata sulla sua quasi totale esposizione alla distribuzione regolamentata del gas e un'elevata visibilità sul valore della propria attività di fornitura di energia. "L'attuale prezzo delle azioni implica un massiccio sconto del 29% sul RAB per l'attività di distribuzione del gas, che, a nostro avviso, non può essere giustificato", è la conclusione.
    --
    Gli indici USA riescono a chiudere in rialzo
    Seduta nervosa ma positiva per i principali indici azionari statunitensi, dopo la diffusione dei dati sull’occupazione nel mese di ottobre.
    Il Dow Jones è salito dell'1,26% a 32.403 punti, mentre l’S&P500 ha guadagnato l'1,36% a 3.771 punti. Performance positiva anche per il Nasdaq (+1,28% a 10.475 punti).
    In forte rialzo i titoli del settore finanziario. Goldman Sachs e Jp Morgan hanno guadagnato rispettivamente il 2,59% e il 2,74%. Performance migliore per American Express (+3,88%).
    Non si è fermata la discesa di Apple (-0,19% a 138,38 dollari).

    Dow Jones
    32,403.22
    +1.26%
    +401.97
    S&P 500
    3,770.55
    +1.36%
    +50.66
    Nasdaq
    10,475.26
    +1.28%
    +132.31
    Russell
    1,799.87
    +1.13%
    +20.14
    VIX
    24.55
    -2.96%
    -0.75

    Ocugen Inc
    $1.60
    1.27%
    +0.020 Today
    After Hours:
    $1.60
    (0.00%)0.00
    Closed: Nov 4, 6:53:50 PM UTC-5 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax Inc
    $19.40
    3.82%
    -0.77 Today
    After Hours:
    $19.60
    (1.03%)+0.20
    Closed: Nov 4, 6:58:28 PM UTC-5 · USD · NASDAQ · Disclaimer


    Vaxart Inc
    $1.47
    0.68%
    -0.010 Today
    After Hours:
    $1.45
    (1.36%)-0.020

    Edited by dalessandrofree ¥ - 7/11/2022, 18:30
     
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