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  1. BUONGIORNO..ULTIME NOTIZIE E COMMENTI

    By dalessandrofree ¥ il 4 Jan. 2021
     
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    Stellantis scalda i motori. Al via la fusione tra Fca e Psa (Il Sole24Ore)
    In giornata le assemblee dgli azionisti di Psa e Fiat Chrysler Automobiles daranno il via libera all'operazione di fusione che andrà a creare Stellantis, quarto costruttore automobilistico con 8,7 milioni di auto vendute e 180 miliardi di euro di ricavi. Le assemblee straordinarie sono l'ultimo passaggio prima del closing, che permetterà a Stellantis di quotarsi sui mercati azionari di Parigi, Milano e New York.
    Secondo un articolo de Il Sole24Ore di Marigia Mangano l'ufficializzazione della fusione potrebbe già essere attesa per gennaio.
    La nuova intesa ha visto una riduzione dei valori in contanti e azioni: per Fca il dividendo è sceso a 2,9 miliardi di euro, a cui andranno a sommarsi azioni Faurecia per 1,35 miliardi, ovvero circa il 23%. Decisione simile per PSA, con una carta Faurecia da 1,35 miliardi, rispetto ai 2,7 miliardi previsti inizialmente.
    Il quotidiano finanziario ha segnalato che l'integrazione porterà sinergie pari a 5 miliardi di euro.
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    Planetel: esordio pirotecnico all'AIM Italia
    Planetel esordiva in queste ore sul mercato AIM Italia di Borsa Italiana. Dopo un'apertura a 4,45 euro il titolo della neo-matricola è in asta di volatilità, sospeso per eccesso di rialzo con un progresso teorico del 28,89% a 4,64 euro.
    La società, capofila di un gruppo che opera a livello nazionale nelle telecomunicazioni, è stata ammessa alle negoziazioni delle azioni ordinarie con un prezzo di collocamento di 3,6 euro per azione. La capitalizzazione iniziale della società era così pari a circa 23 milioni di euro. Il suo codice ISIN è IT0005430951.
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    illimityBank, tre nuove operazioni su crediti deteriorati per 108 milioni di euro
    illimityBank annuncia di aver sottoscritto tre nuove operazioni nel segmento Special Situations Real Estate per un valore nominale lordo complessivo (gross book value) di circa 108 milioni di euro.
    La prima operazione ha ad oggetto crediti distressed con valore nominale di 46 milioni di euro, prevalentemente unsecured, classifinati NPL. Tali posizioni sono state acquistate sul mercato primario da un gruppo bancario, andando a incrementare l'esposizione complessiva verso la Procedura a 93 milioni di euro fino a questo momento. L’operazione ha valenza strategica in quando rappresenta per illimity la prima nel segmento dei crediti single name verso procedure concorsuali.
    La seconda operazione ha come oggetto la sottoscrizione da parte di illimity di note senior emesse da un veicolo di cartolarizzazione di nuova costituzione creato per l'acquisto di crediti distressed con valore nominale lordo di 31 milioni di euro, prevalentemente secured, classificati NPL o UTP. A garanzia dei crediti ci sono vari immobili con diverse destinazioni d'uso in Sicilia.
    La terza operazione ha ad oggetto l'acquisto di crediti distressed con valore nominale di 31 milioni di euro, UTP secured, vantati da Unicredit nei confronti di un gruppo immobiliare con assets in centro storico a Roma a destinazione ricettiva.
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    Fisco a "valanga" da gennaio: in arrivo 50 milioni atti
    Ripartono le richieste del fisco, bloccate durante la prima emergenza Covid.
    Parliamo di una "pioggia" di 50 milioni di atti che l'amministrazione dovrà inviare ai contribuenti a partire da domani, 1 gennaio. 35 milioni tra atti di riscossione (cartelle, ipoteche, fermi amministrativi) sospesi nel 2020 ai quali si aggiungono quelli di inizio 2021.
    Sono invece 15 milioni gli accertamenti e le lettere di compliance. Il Governo ha già annunciato che punterebbe a una nuova rottamazione e al saldo e stralcio.
    Provvedimenti che potrebbero arrivare a gennaio con un nuovo decreto Ristori. Nel frattempo si potrà comunque richiedere la rateizzazione.
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    Edited by dalessandrofree ¥ - 4/1/2021, 09:36
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    FMI, tagliate le stime di crescita globale: chance di recessione aumentate
    Il Fondo Monetario Internazionale ha tagliato le stime di crescita mondiali con un avvertimento: i rischi sono al ribasso e le chance di recessione aumentate. Sono "quasi il 15%" per le economie del G7, ovvero "quattro volte il livello usuale", e quasi "una su quattro per la Germania", ha spiegato l'istituzione internazionale. Per gli Stati Uniti "una recessione tecnica potrebbe già essere iniziata". Il PIL mondiale è atteso crescere quest'anno del 3,2% e del 2,9% nel 2023 (-0,4 e -0,7 punti percentuali rispetto ad aprile). Se i rischi legati all'Ucraina, all'inflazione e al Covid si materializzassero il mondo potrebbe rallentare al +2,6% nel 2022 e al +2,0% nel 2023, un livello toccato solo cinque volte dal 1970.
    In particolare, Il PIL americano è atteso crescere quest'anno del 2,3%, ovvero 1,4 punti percentuali in meno rispetto alle stime di aprile, per poi segnare nel 2023 un +1,0% (-1,3 punti percentuali). Per l'area euro il Fondo prevede un +2,6% nel 2022 e un +1,2% nel 2023, rispettivamente -0,2 e -1,1 punti percentuali rispetto alle stime precedenti. La crescita di Stati Uniti e Europa potrebbe scivolare vicino allo zero nel 2023 nel caso in cui i rischi legati allo stop del gas russo e alla volata dell'inflazione si materializzassero.
    Il FMI ha tagliate le stime di crescita anche di Germania, Francia e Gran Bretagna, e ha sottolineato che per Berlino c'è una chance su quattro di una recessione. La crescita tedesca è stata rivista all'1,2% nel 2022 e al +0,8% nel 2023 (rispettivamente -0,9 e -1,9 punti percentuali rispetto alle stime precedenti). Il PIL francese è atteso crescere del 2,3% quest'anno e dell'1,0% il prossimo (-0,6 e -0,4 punti percentuali), mentre quello britannico del 3,2% nel 2022 e dello 0,5% nel 2023 (-0,5 e -0,7 punti percentuali).
    Dopo il +8,1% del 2021, il PIL cinese è atteso crescere del 3,3% nel 2022, ovvero 1,1 punti percentuali in meno rispetto alle stime precedenti, e del 4,6% nel 2023 (-0,5). L'economia russa si contrarrà invece meno del previsto quest'anno, con il pil che segnerà un -6%, ovvero ben 2,5 punti percentuali in più rispetto alle stime di aprile. Nel 2023 la Russia si contrarrà del 3,5%, ovvero 1,2 punti in più sulle previsioni precedenti.

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    Confinvest, +92% i ricavi nel primo semestre 2022
    Confinvest - market dealer di oro fisico da investimento, quotato all'Euronext Growth Milan - ha fornito alcine indicaizoni finanziarie relative al primo semestre 2022.
    L'azienda ha terminato il periodo in esame con ricavi per 27,4 milioni di euro, in aumento del 92% rispetto ai 14,3 milioni ottenuti nella prima metà dello scorso anno.
    Confinvest ha precisato che l'incremento è principalmente ascrivibile a un effetto volumi trainato dalla volatilità che il prezzo dell’oro ha avuto durante tutto il primo semestre 2022, in particolare fino ai picchi di marzo-aprile 2022, stimolando l’interesse della clientela e favorendo la crescita del volume di affari.
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    INWIT sigla accordo strategico con Open Fiber
    INWIT e Open Fiber hanno comunicato di aver siglato un accordo strategico per la copertura di oltre 600 comuni distribuiti su tutto il territorio nazionale con tecnologia FWA (Fixed Wireless Access).
    L’intesa prevede la progettazione e la costruzione fino a un massimo di 500 nuovi siti da parte di INWIT, la cui realizzazione sarà avviata nel corso del 2022, e dei relativi servizi di ospitalità e manutenzione infrastrutturale. Open Fiber doterà i siti di apparati FWA e dei rilegamenti in fibra ottica.
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    BCE alza i tassi di mezzo punto percentuale: le ripercussioni sui mutui della stretta monetaria
    La Bce ha deciso di aumentare il costo del denaro di 50 punti base contro i 25 annunciati a giugno. Il primo contraccolpo di questo aumento si sta riversando sull'Euribor 3 mesi che dal -0,24% di giugno è rapidamente salito allo 0,20% di oggi e si prevede che si assesti intorno allo 0,50% ad agosto. Questo impatterà certamente e rapidamente sui mutui a tasso variabile: un aumento di 50 punti base per un mutuo di 100 mila euro in 30 anni implica un aumento della rata mensile di circa 23,50 euro. Questo lo scenario tracciato dall'Osservatorio MutuiSupermarket.it, il motore di ricerca e comparazione mutui gestito da FairOne.
    Al contrario l'indice IRS, nonostante l'aumento del costo del denaro sta segnando una riduzione. L'IRS a 20 anni dal massimo del 2,58% toccato il 20 giugno è sceso fino al 1,99% del 22 luglio e non si esclude che possa stabilizzarsi su questi livelli. Questo rallentamento dell'IRS – evidenzia il report – appare contro intuitivo. In realtà, è ben spiegabile e dipende dal fatto che l'IRS non tiene conto delle decisioni di politica monetaria di breve periodo, in quanto ha un orizzonte temporale ventennale. Da fine giugno ad oggi l'IRS è continuamente sceso. Le nuove previsioni sull'andamento del PIL della Commissione Europea sono tutte in diminuzione rispetto alle stime di inizio anno e si incomincia a presagire apertamente una possibile recessione in inverno. Una frenata dell'economia chiaramente avrà – rileva l'Osservatorio – l'effetto di raffreddare le tendenze inflazionistiche. Di conseguenza i mercati pensano che la Bce potrà aumentare meno il costo del denaro e non così rapidamente nei prossimi mesi e anni. "Questa – spiega MutuiSupermarket – è una buona notizia per chi intende sottoscrivere a breve un nuovo mutuo a tasso fisso. Infatti, è possibile aspettarsi già ad agosto una riduzione dei tassi fissi dell'ordine dei 10-20 punti base".
    In questo contesto, con le elezioni politiche alle porte, l'assenza di un governo con capacità decisionale pone alcune incertezze sul mercato dei mutui. Le misure che azzerano le imposte sulla compravendita per gli under 36 con Isee non superiore ai 40 mila euro scadono il 31/12 e appare meno probabile una proroga della misura, per cui è bene che i più giovani – avverte l'Osservatorio – accelerino il processo di scelta e acquisto della nuova casa.
    Inoltre, la normativa sui tassi soglia per l'erogazione dei mutui Consap di fatto impedisce l'erogazione di mutui Consap a tasso fisso. Un rapido aumento del costo del denaro da parte della Bce potrebbe portare anche a mettere in dubbio la continuità delle offerte di mutuo con garanzia Consap a tasso variabile e variabile con cap. Sebbene la normativa necessiti di una modifica rapida, è improbabile che si realizzi. Questa – viene sottolineato nel report – è una ragione in più perché i più giovani velocizzino la stipula del mutuo.
    Analisi degli indici di riferimento – La media delle rilevazioni mensili dell'indice di riferimento per i mutui a tasso fisso IRS a 20 anni nel mese di luglio 2022 registra una decrescita dello -0,14% attestandosi al valore medio del 2,17% che si prevede in ulteriore diminuzione dal momento che in questi ultimi giorni di luglio l'IRS si sta muovendo al di sotto di tale livello. Il minimo negli ultimi dodici mesi è stato registrato a gennaio 2021: 0,07%. L'analogo indice per i mutui a tasso variabile nel mese di luglio 2022 registra una rapida crescita dal -0,24% di giugno, oggi (22/07/22) è allo 0,20% ed è previsto in rapida crescita per assestarsi ad agosto intorno allo 0,50% a seguito dell'aumento del tasso Bce deciso il 21 luglio.
    Analisi della domanda sul Canale Online – A livello nazionale, si nota che la finalità acquisto si è stabilizzata all'82% del totale complessivo delle domande. Il tasso più richiesto rimane il fisso, che tuttavia è sceso al 48%. Ha raggiunto il 30% il variabile con cap, mentre il variabile si attesta al 20%. I giovani under-36 continuano a trainare il mercato spiegando il 48% delle richieste. Generalmente la durata supera i 25 anni (42%). L'importo maggiormente richiesto va dai 100 ai 150 mila euro (36%). %). La classe di reddito predominante va dai 1.500 ai 2 mila euro (30%).
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    Esautomotion, +19,9% i ricavi nel primo semestre 2022
    Esautomotion - società quotata all'Euronext Growth Milan e attiva nel settore della componentistica meccanica ad alta precisione per macchine industriali - ha reso noti alcuni dati gestionali relativi al primo semestre 2022.
    L'azienda ha terminato il periodo in esame con ricavi pari a 16,71 milioni di euro, in crescita del 19,9% rispetto ai 13,94 milioni ottenuti nei primi sei mesi dello scorso anno.
    A fine giugno 2022 la posizione finanziaria netta era positiva 8,43 milioni di euro, rispetto ai 10,55 milioni di inizio anno a causa dell’assorbimento di capitale circolante a sostegno della crescita di fatturato del primo semestre, del pagamento del dividendo 2021 e del versamento da parte della capogruppo del saldo e acconto imposte sul reddito.
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    UniCredit sottoscrive minibond da 1 milione di Freeda garantito da Fondo Centrale Garanzia
    Un minibond del valore di 1 milione di euro, garantito dal Fondo Centrale di Garanzia e sottoscritto interamente da UniCredit: questa è l'ultima operazione di AG Digital Media SpA, scale up milanese fondata nel 2016 che ha già raccolto sul mercato oltre 27 milioni di euro per finanziare la sua espansione in Italia e all'estero.
    Operando sui social come Freeda, oltre che in Italia anche in UK, Spagna e America del Sud, distribuisce online contenuti originali, trattando i temi dell'inclusione e della diversity. Con il supporto di UniCredit, AG Digital Media intende consolidare lo sviluppo di Freeda Platform, la piattaforma di marketing e creatività lanciata di recente per i marchi della moda, del food, dell'intrattenimento, della cosmesi, e rafforzare l'impegno a favore della sostenibilità, proseguendo nel percorso intrapreso con NATIVA, che ha supportato Freeda come Sustainability Advisor dell'operazione
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    ESI, perfezionata la cessione del 29,58% del capitale a Innovatec
    ESI - società attiva nel mercato delle energie rinnovabili, quotata su Euronext Growth Milan - ha reso noto che ha avuto luogo la cessione, da parte del socio di maggioranza Integra, del 29,58% del capitale a Innovatec, società quotata su Euronext Growth Milan e operante nel settore delle utilities.
    L’operazione è avvenuta attraverso la cessione da parte di Integra a Innovatec di 2.066.745 azioni ordinare ESI, pari al 29,58% del capitale, per un corrispettivo complessivo di 6,5 milioni di euro, corrispondente a un prezzo per azione di 3,145 euro, di cui 1.430.823 azioni ordinarie ESI a fronte del corrispettivo in contanti pari a 4,5 milioni di euro e 635.922 azioni ordinarie ESI, in cambio di 1.000.000 azioni di nuova emissione Innovatec, per un controvalore complessivo pari a 2 milioni.
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    Brembo crea joint-venture paritetica con Gold Phoenix
    Brembo e Gold Phoenix hanno firmato un accordo di joint-venture paritetica (soggetto ai consueti adempimenti locali e di antitrust) creando Shandong BRGP Friction Technology. La nuova società darà vita al primo stabilimento produttivo Brembo completamente dedicato alla produzione su larga scala di innovative pastiglie freno per il mercato aftermarket.
    Shandong BRGP Friction Technology sarà operativa dall’inizio del 2023 a Jinan, la capitale della provincia di Shandong, nella Cina orientale. L’operazione prevede da parte delle due società un investimento complessivo pari a circa 35 milioni di euro per i prossimi 3 anni.
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    OPA A.S. Roma, i risultati definitivi
    A.S. Roma ha comunicato i risultati definitivi relativi all’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria promossa da Romulus and Remus Investments avente ad oggetto massime 62.918.072 azioni ordinarie di A.S. Roma. In particolare, risultano portate in adesione all’offerta complessive 36.057.209 azioni, rappresentative di circa il 5,734% del capitale del club giallorosso.
    Pertanto, tenuto conto delle 565.964.248 azioni (pari all’89,995% del capitale) già detenute e delle 2.500.000 azioni (pari al 0,398% del capitale) acquistate dall’offerente nel corso dell’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria, Romulus and Remus Investments verrebbe a detenere 604.521.457 azioni, pari al 96,126% del capitale del club giallorosso.
    A.S. Roma ha specificato che il corrispettivo sarà pagato agli aderenti all’offerta il 29 luglio 2022.
    Per l’effetto di una partecipazione almeno pari al 95% del capitale, A.S. Roma ha reso noto che la riapertura dei termini del periodo di adesione non avrà luogo, mentre risultano verificati i presupposti di legge per l’esercizio dell'obbligo di acquisto delle rimanenti 24.360.863 azioni, pari al 3,874% del capitale.
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    Gas, Mosca taglia ancora i flussi. E il piano della Ue perde pezzi (La Repubblica)
    Il prezzo del gas è schizzato a 175 euro per megawattora dopo che Mosca ha ridotto ulteriormente i flussi, fino a raggiungere il 20% della capacità del Nord Stream. Lo ha scritto Claudio Tito su La Repubblica.
    “La scusa utilizzata da Gazprom è tecnica: manutenzione di una turbina e controlli sul funzionamento dell’altro pezzo, proveniente dal Canada”. Sarebbe la premessa all’interruzione totale delle forniture, una prospettiva che ha messo in allarme l’Unione Europea.
    Martedì l’esame in Consiglio Europeo del piano di emergenza della Commissione, che prevede un taglio obbligatorio, pari al 15% dei consumi di gas in tutti gli Stati.
    La sforbiciata, si legge sul quotidiano, sarebbe dovuta scattare se la Commissione, o tre Paesi dell’Ue, avessero dichiarato l’allerta, un meccanismo che ha incontrato il veto di quasi tutti i 27 governi. Sarà quindi rimodulato in maniera sostanziale e dimezzato a un anno. “Dovranno essere almeno 5 i Paesi in stato d’allerta e comunque toccherà al Consiglio europeo, quindi ai leader dei governi, stabilire se è il caso di proclamare l’allarme”, chiarisce Tito nell’articolo.
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    Digital360 annuncia l'acquisizione del 51% di Meridiana
    DIGITAL360, PMI innovativa quotata sul mercato Euronext Growth Milan, ha siglato un accordo per l’acquisizione di una quota del 51% di Meridiana Italia, che opera nel campo dei servizi specialistici per la Pubblica Amministrazione. Il principale ambito di operatività di Meridiana è l’assistenza tecnica, fornita alle PA clienti, per la progettazione, la gestione, la valutazione e il monitoraggio di programmi e progetti a valere sui fondi strutturali europei e nazionali.
    L’acquisizione di Meridiana rafforza la presenza di DIGITAL360 nel mondo dei servizi di consulenza a supporto dell’innovazione e della trasformazione digitale della PA, un ambito già presidiato dal Gruppo tramite le società FPA, ICT LAB PA e alcune practice di
    Partners4Innovation.
    Secondo Assoconsult, il settore della consulenza in Italia ha generato un fatturato complessivo di oltre 5 miliardi di euro nel 2021: le previsioni per il 2022 evidenziano l’aspettativa di un’accelerazione nel tasso di crescita intorno al 10%. All’interno di questo quadro, il mercato potenziale in Italia della sola assistenza tecnica ai programmi finanziati, ambito in cui opera Meridiana, supera nel periodo in questione i 2 miliardi di euro, di cui oltre i tre quarti destinati a supportare i programmi delle regioni meno sviluppate.
    L’ingresso di Meridiana nel Gruppo DIGITAL360 consente di perseguire più velocemente un duplice obiettivo: cogliere l’opportunità di un mercato in forte crescita, grazie anche alle importanti risorse finanziarie arrivate tramite il PNRR, e fornire un contributo alla trasformazione e al rinnovamento della PA.
    L’acquisizione avverrà a un prezzo composto da una componente fissa ed una variabile. La componente fissa di 3,3 milioni di euro sarà corrisposta come segue: fino ad un massimo di 0,62 milioni di euro in azioni DIGITAL360; per l’importo di 1,57 milioni di euro per cassa al closing; per l’importo di 1,15 milioni di euro per cassa entro 12 mesi dal closing. La componente variabile verrà determinata in una somma pari al 51% della PFN di Meridiana calcolata alla data dell’ultimo giorno del mese precedente al closing. Tale Importo, se positivo (credito), verrà erogato interamente per cassa da DIGITAL360 ai venditori, se negativo (debito), verrà da essi (proporzionalmente alla quota da loro posseduta) retrocesso a DIGITAL360 a riduzione della componente fissa. Il closing dell’operazione è previsto per il mese di novembre 2022.
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    Enel, acquistate 415.600 azioni proprie tra il 18 e il 20 luglio 2022
    Nell'ambito del programma di acquisto di azioni proprie a servizio del piano di incentivazione di lungo termine per il 2022 Enel ha comunicato che, nelle sedute comprese tra il 18 e il 20 luglio 2022, ha acquistato 415.600 azioni proprie, al prezzo medio ponderato di 4,9134 euro per azione. Il controvalore complessivo dell'operazione ammonta a 2,04 milioni di euro.
    Con queste operazioni si è concluso il programma di buy-back nell’ambito del quale sono state acquistate complessive 2.700.000 azioni Enel (pari allo 0,026557% del capitale), per un controvalore complessivo di 14,03 milioni di euro. Considerando le azioni proprie già in portafoglio, Enel detiene complessivamente al 20 luglio 2022 7.589.152 azioni proprie, pari allo 0,074647% del capitale.
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    Borsa New York moderatamente positiva nonostante warning Walmart
    Wall Street chiude le contrattazioni in rialzo, a dispetto dell'attesa di un nuovo maxi rialzo dei tassi della Fed di 75 o anche 100 punti base e nonostante il warning lanciato da Walmart. Il Dow Jones sale dello 0,28% a 31.990 punti, mentre chiude la giornata poco variato l'S&P-500, fermandosi a 3.967 punti. Leggermente negativo il Nasdaq 100 (-0,55%); sulla parità l'S&P 100 (0%).
    Energia (+3,71%), utilities (+1,26%) e finanziario (+0,65%) in buona luce sul listino S&P 500. In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si sono manifestati nei comparti beni di consumo secondari (-0,85%) e informatica (-0,61%).
    In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Chevron (+3,04%), Travelers Company (+2,31%), Caterpillar (+1,76%) e United Health (+1,52%).
    I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Salesforce, che ha archiviato la seduta a -2,84%.
    Tentenna McDonald's, con un modesto ribasso dell'1,42%.
    Giornata fiacca per Boeing, che segna un calo dello 0,96%.
    Piccola perdita per Apple, che scambia con un -0,74%.
    Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Intuitive Surgical (+3,46%), Pinduoduo Inc Spon Each Rep (+3,37%), JD.com (+2,27%) e NetEase (+1,85%).
    Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Align Technology, che ha chiuso a -5,19%.
    Lettera su Lucid, che registra un importante calo del 4,78%.
    Scende Idexx Laboratories, con un ribasso del 4,56%.
    Sotto pressione Datadog, che accusa un calo del 3,52%.

    Ocugen Inc
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    Vaxart Inc
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    Sorrento Therapeutics Inc
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    Petrolio in rally: EIA annuncia calo scorte superiore alle attese
    Sono calate più delle attese le scorte di greggio in USA nell'ultima settimana. L'EIA, la divisione del Dipartimento dell'Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 22 luglio 2022, sono scesi di circa 4,5 milioni di barili a 422,1 MBG, contro attese per un decremento di circa 1 milioni.
    Gli stock di distillati hanno registrato un calo di 8 milioni a 111,7 MBG, contro attese per un aumento di 0,5 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un decremento di 3,3 milioni a quota 225,1 MBG (era attesa una discesa di 0,8 milioni).
    Le riserve strategiche di petrolio sono calate di 5,6 milioni a 474,5 MBG.
    Frattanto, il petrolio prosegue gli scambi in forte rialzo, con il Light Crude statunitense che scambia a 97,3 dollari al barile, in rialzo del 2,46%, mentre il Brent registra un incremento del 2% a 106,5 dollari.
    --
    HERA, utile semestre a 201,7 milioni euro sconta voci straordinarie
    Nel primo semestre 2022, HERA ha riportato un utile netto di 201,7 milioni di euro, in contrazione rispetto ai 231,1 milioni del primo semestre 2021, comprensivo di special items per 24,7 milioni generatisi a seguito del riallineamento fiscale e del riacquisto parziale di alcuni bond.
    I ricavi sono stati pari a 8.896 milioni di euro, in forte aumento (+112,8%) rispetto ai 4.179,7 milioni al 30 giugno 2021, mentre il MOL sale a 631,2 milioni di euro (+3,3%) rispetto ai 610,9 milioni al 30 giugno 2021.
    Investimenti in crescita a 287,1 milioni di euro (+16,3%) ed indebitamento finanziario netto in aumento a 3.682,4 milioni al 30 giugno 2022, con un incremento di circa 421,1 milioni di euro rispetto all’anno precedente, principalmente per la variazione del capitale circolante netto derivante dal maggior valore degli stoccaggi gas già contrattualizzati per gestire al meglio i fabbisogni della prossima stagione termica e garantire qualità e continuità del servizio
    ai propri clienti.

    "Nonostante un contesto energetico nazionale e internazionale instabile e un’estrema volatilità dei mercati, nel primo semestre 2022 il Gruppo Hera ha registrato una performance migliore rispetto al semestre dell’anno precedente, ottenendo complessivamente risultati positivi in tutte le aree di business", ha dichiarato l'Amministratore Delegato Orazio Iacono, aggiungendo "la solidità finanziaria del Gruppo ci ha permesso di confermare l’importante programma di investimenti pianificati, in crescita nel semestre di oltre il 16% rispetto al 2021 e finalizzati all’innovazione e al miglioramento delle performance di reti e impianti, nell’ottica di assicurare sempre la massima qualità ed efficienza dei servizi".
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    Unidata, +92% i ricavi nel secondo trimestre 2022
    Il consiglio di amministrazione di Unidata - società che opera nel settore delle telecomunicazioni, del cloud e dei servizi IoT, quotata sul mercato Euronext Growth Milan - ha esaminato alcuni dati gestionali relativi al secondo trimestre 2022.
    In particolare, Unidata ha chiuso il periodo in esame con ricavi pari a 16,19 milioni di euro, in crescita del 92% rispetto agli 8,45 milioni dello stesso periodo del 2021. Il management ha spiegato che l’aumento del fatturato è attribuibile sia alla componente infrastrutture, con un contributo pari a circa il 63%, sia alla componente wholesale.
    L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2022 era aumentato a 4 milioni di euro, rispetto ai 2,2 milioni al 31 dicembre 2021. L’aumento è dovuto ai flussi correlati alla realizzazione della rete per la partecipata Unifiber e alle opere per il contratto ASI Bari.
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    Fincantieri in forte calo dopo la semestrale 2022
    Giornata nera per Fincantieri al MidCap. Alle ore 16.33 il titolo perdeva il 7,09% a 0,5245 euro, dopo aver oscillato tra un minimo di 0,491 euro e un massimo di 0,545 euro.
    La società ha comunicato i risultati finanziari del 1° semestre 2022, periodo chiuso con un aumento dei ricavi e una riduzione della redditività. Il management di Fincantieri si attende di riuscire a garantire, nel corso dell'anno, il pieno regime produttivo che consentirà una crescita dei ricavi superiore a quelli del 2021, e si attende un miglioramento nel secondo semestre della marginalità del gruppo, sebbene a livelli ancora inferiori a quelli 2021.
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    Campari, utile in crescita del 40% nel semestre
    Campari ha chiuso il primo semestre con un utile rettificato pari a 220,2 milioni di euro, in aumento del 40,4%, al netto di rettifiche negative totali per 21,1 milioni.
    Le vendite nette, pari a 1.256,9 milioni di euro, risultano in aumento del 25,6%. La variazione organica è stata pari al 19,2% rispetto al primo semestre 2021 (+45% rispetto al primo semestre 2019 e CAGR 2022-2019 pari a +13,2%).
    L'EBIT-rettificato è pari a 310,9 milioni di euro, con una variazione del +39,3% (crescita organica +28,2%), mentre l'EBITDA-rettificato 353 milioni con una variazione totale del +34,9% (crescita organica +24,7%).
    Free cash flow a 40,2 milioni e Free cash flow ricorrente pari a 98,4 milioni. Il debito finanziario netto è pari a 1.005,1 milioni al 30 giugno 2022, in aumento di 174,1 milioni rispetto al livello del 31 dicembre 2021.
    Riguardo alle prospettive per il resto del 2022, il Gruppo si dice "fiducioso" rispetto alle dinamiche positive del business e si attende che "l’andamento degli ordini di vendita rifletta temporanei vincoli a livello di supply chain", ma conta di "mitigare parzialmente il mix di vendite meno favorevole e l’atteso intensificarsi delle pressioni inflazionistiche sui costi dei materiali, accentuate dai costi della logistica, attraverso adeguati aumenti di prezzo pianificati ed efficienze operative". Di qui la conferma della guidance di margine EBIT-rettificato stabile sulle vendite nette a livello organico nel 2022.
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    Fiera Milano, i conti dei primi sei mesi del 2022
    Fiera Milano –società attiva nel settore fieristico e congressuale quotata al segmento STAR - ha comunicato i dati economici e finanziari del primo semestre 2022, periodo chiuso con ricavi per 116,19 milioni di euro, in forte crescita rispetto ai 4,6 milioni ottenuti nella prima metà dello scorso anno, risultato condizionato dalla sospensione delle attività in Italia a seguito della pandemia da Covid-19. In forte miglioramento anche il margine operativo lordo, che è passato da un rosso di 23 milioni di euro a un valore positivo di 39,5 milioni. La società ha terminato lo scorso semestre con un risultato netto (esclusa la quota di terzi) positivo per 5,36 milioni di euro, risultato che si confronta con la perdita di 24,54 milioni contabilizzata nei rimi sei mesi del 2021.
    A fine giugno 2022 l’indebitamento netto (comprensivo degli effetti derivanti dall'applicazione dei nuovi principi contabili) era pari a 359,48 milioni di euro, rispetto ai 364,6 milioni di inizio anno.
    Il management di Fiera Milano, pur considerando nelle stime prospettiche i potenziali effetti negativi derivanti dal blocco delle attività in Cina e dal conflitto in Ucraina, ha confermato il target di EBITDA per l’esercizio 2022 nel range di 40-50 milioni di euro.
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    Lavoro, Istat: a giugno oltre 6 milioni in attesa rinnovo contratto
    Nel secondo trimestre 2022, l’attività contrattuale del settore privato ha visto la sottoscrizione di diversi accordi e alla fine di giugno sono poco più di un terzo i dipendenti con il contratto scaduto, quasi tutti occupati nei servizi.
    Lo rileva l'Istat sottolineando che nel settore pubblico si applicano i primi rinnovi relativi al triennio 2019-21. Essi tuttavia, essendo già scaduti, non contribuiscono a ridurre la quota dei dipendenti che a giugno 2022 sono in attesa di rinnovo (quota che rimane al 100%). Complessivamente, la dinamica retributiva risulta moderata seppur in aumento rispetto al periodo precedente.
    Il divario tra la dinamica delle variazioni dei prezzi - misurata dall’IPCA - e quella delle variazioni delle retribuzioni contrattuali, nella media dei primi sei mesi dell’anno, arriva a quasi sei punti percentuali.
    Alla fine di giugno 2022, i 40 contratti collettivi nazionali in vigore riguardano il 48,4% dei dipendenti - circa 6 milioni - e corrispondono al 48,8% del monte retributivo complessivo.
    Nel corso del secondo trimestre 2022 sono stati recepiti 10 contratti. Nel settore privato: agricoltura-operai, servizio smaltimento rifiuti aziende private e municipalizzate e autoferrotranvieri. Per il settore pubblico si segnala la chiusura definitiva dei primi rinnovi relativi al triennio 2019-2021 che sono pertanto nuovamente scaduti. In particolare, sono stati recepiti gli accordi per Funzioni Centrali (ministeri, agenzie fiscali e enti pubblici non economici), Corpi di polizia a ordinamento civile e militare e Forze Armate.
    I contratti che, a fine giugno 2022, sono in attesa di rinnovo scendono a 33 e coinvolgono circa 6,4 milioni di dipendenti, il 51,6% del totale.
    Il tempo medio di attesa di rinnovo per i lavoratori con contratto scaduto, tra giugno 2021 e giugno 2022, è passato da 28,1 a 30,7 mesi, mentre per il totale dei dipendenti diminuisce lievemente (da 16,5 a 15,8 mesi).
    La retribuzione oraria media nel periodo gennaio-giugno 2022 è dello 0,8% più elevata rispetto allo stesso periodo del 2021.
    L’indice delle retribuzioni contrattuali orarie a giugno 2022 segna un aumento congiunturale dello 0,3% e dell’1,0% rispetto a giugno 2021.
    L’aumento tendenziale è stato dell’1,6% per i dipendenti dell’industria, dello 0,4% per quelli dei servizi privati e dello 0,5% per i lavoratori della pubblica amministrazione.
    I settori che presentano gli aumenti tendenziali più elevati sono quelli dei ministeri (+4,4%), dell’agricoltura (+4,1%), delle farmacie private (+3,9%) e dell’edilizia (+3,3%). L’incremento è invece nullo per il commercio e per il credito e assicurazioni.

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    Caltagirone Editore, i conti del primo semestre 2022
    Caltagirone Editore ha comunicato i risultati finanziari del primo semestre del 2022, periodo chiuso con ricavi operativi per 55,86 milioni di euro, in sostanziale parità rispetto ai 55,8 milioni di euro realizzati nella prima metà dello scorso anno.
    Il risultato netto è stato positivo per 8,13 milioni di euro, in calo rispetto ai 16,2 milioni del primo semestre 2021 anche per effetto dell'utilizzo delle norme per il riallineamento dei valori fiscali a quelli civilistici delle attività immateriali a vita indefinita adoperato da alcune controllate.
    A fine giugno 2022 la posizione finanziaria netta era diventata negativa per 1,6 milioni di euro, rispetto al valore positivo per 45,2 milioni di euro a inizio anno. La variazione è effetto di investimenti netti in azioni quotate e della distribuzione di dividendi al netto delle cedole incassate su azioni quotate.
    I vertici di Caltagirone Editore hanno segnalato che il gruppo continuerà ad attuare misure volte al contenimento di tutti i costi di natura discrezionale e alla riduzione strutturale dei costi diretti e operativi.
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    BPER Banca: impugnazione delibere assunte dall'assemblea di Banca Carige
    BPER Banca ha comunicato che, come già comunicato dalla controllata Banca Carige, il Tribunale di Genova ha disposo la sospensione dell'esecuzione delle deliberazioni dell'assemblea ordinaria dei soci dell'istituto ligure di nomina del consiglio di amministrazione e rinuncia transattiva alle azioni di responsabilità nei confronti dei due ex amministratori.
    Banca Carige e BPER Banca hanno ribadito la legittimità delle decisioni assunte da quest'ultima e stanno valutando le azioni da intraprendere al riguardo.
    BPER Banca si riserva ulteriori comunicazioni in merito alla tempistica di approvazione del progetto di fusione per incorporazione di Banca Carige in BPER Banca ed eventualmente della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2022.
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    Saipem, i conti del 1° semestre 2022
    Il periodo si è chiuso con un miglioramento del fatturato e della redditività. Il management ha confermato i target finanziari per il periodo 2022/2025.
    Saipem ha diffuso i risultati finanziari del 1° semestre del 2022, periodo chiuso con un miglioramento del fatturato e della redditività.
    Di conseguenza, il management ha confermato i target finanziari del piano strategico per il periodo 2022/2025.

    Saipem, i risultati di conto economico del 1° semestre 2022
    Saipem ha terminato i primi sei mesi dell’anno con ricavi (dalle Continuing Operations) per 4,19 miliardi di euro, in aumento del 37,6% rispetto ai 3,04 miliardi ottenuti nello stesso periodo dello scorso anno; il management ha segnalato che il miglioramento si è registrato in tutti i settori di attività, principalmente nei settori Offshore sia Engineering & Construction che drilling.
    Il margine operativo lordo adjusted è tornato positivo per 263 milioni di euro, rispetto al valore negativo di 296 milioni di euro del 1° semestre 2021.
    Il risultato netto è stato negativo per 130 milioni di euro, rispetto al rosso di 779 milioni contabilizzato nei primi sei mesi del 2021; il risultato netto adjusted è stato negativo per 108 milioni di euro.


    Saipem, i numeri del 2° trimestre 2022
    La società di ingegneristica ha terminato il 2° trimestre del 2022 con ricavi per 2,36 miliardi, in miglioramento del 57,3% rispetto agli 1,5 miliardi del corrispondente periodo dell’anno precedente. Il margine operativo lordo adjusted è tornato positivo per 148 milioni di euro.
    Il risultato netto adjusted è stato negativo per 23 milioni di euro.


    Saipem, indebitamento a fine giugno 2022
    A fine giugno 2022 l’indebitamento finanziario netto di Saipem era salito a 1,7 miliardi di euro, rispetto agli 1,54 miliardi di inizio anno, principalmente per l’assorbimento di cassa dei progetti oggetto di backlog review, la dinamica negativa del saldo anticipi sia da clienti che verso fornitori, nonché per gli investimenti di periodo. Alla stessa data la società poteva contare su liquidità per 2,32 miliardi di euro.
    Nel corso del 1° semestre 2022 gli investimenti tecnici (principalmente riferiti a interventi di manutenzione e upgrading) sono scesi a 86 milioni di euro, rispetto ai 123 milioni dei primi sei mesi del 2021. Le attività operative hanno assorbito cassa per 615 milioni di euro.


    Saipem, il portafoglio ordini dalle continuing operations a fine giugno 2022
    Nel corso del 1° semestre 2022 Saipem ha acquisito nuovi ordini per un totale di 4,23 miliardi di euro, rispetto ai 4,22 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente.
    Di conseguenza a fine giugno 2022 il portafoglio ordini ammontava a 21,1 miliardi di euro. Il portafoglio ordini, comprensivo delle società non consolidate, ammontava a 22,71 miliardi di euro. Saipem ha precisato che l’ammontare totale è comprensivo degli effetti della cancellazione del residuo ordini del contratto Moscow Refinery in Russia per 180 milioni di euro, a seguito della termination nel corso del secondo trimestre.


    Saipem, le stime finanziarie per il 2022


    Saipem ha confermato i target finanziari del piano strategico per il periodo 2022/2025.
    In particolare, il management stima un EBITDA adjusted di oltre 500 milioni e un Indebitamento finanziario netto a fine anno a circa 800 milioni di euro (esclusi i proventi attesi dalla cessione del Drilling Onshore), beneficiando delle risorse raccolte dal recente aumento di capitale.
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    Unicredit, Orcel: miglior primo semestre ultimi 10 anni. Trimestre batte attese
    Il gruppo Unicredit chiude il secondo trimestre 2022 con un utile netto di 2,01 miliardi ben oltre il consensus degli analisti (996 milioni). Il primo semestre si chiude con un utile di 2,28 miliardi. Escludendo l'impatto della Russia, l'utile netto è stato pari a 1,5 miliardi, con una robusta generazione organica di capitale di 67 punti base che ha portato a un CET1 Ratio del 15,73%. Sempre esclusa la Russia, i ricavi netti si sono attestati a 4,4 miliardi, in rialzo del 12,5% su anno.
    "Unicredit ha continuato a ottenere ottimi risultati nel secondo trimestre, conseguendo la migliore performance per il primo semestre degli ultimi 10 anni, spinta da redditività in crescita, solida generazione organica di capitale e riduzione della base costi nonostante l'impatto dell'inflazione". Così il CEO di Unicredt, Andrea Orcel, commenta i risultati della banca di Piazza Gae Aulenti. "Il nostro CET1 ratio si è ulteriormente rafforzato al 15,73%, a riprova dell'ottima qualità dell'attivo, con un costo del rischio di soli 10 punti base, esclusa la Russia. Sulla scia della nostra eccellente performance e di un contesto di tassi d'interesse più favorevole - sottolinea Orcel - abbiamo migliorato la guidance per il 2022, un passo importante nell'attuazione del piano triennale".
    A fine giugno 2022, l'esposizione del gruppo Unicredit verso la Russia è stata complessivamente ridotta di circa 2,7 miliardi, attraverso azioni proattive e disciplinate, mentre i Risk Weighted Asset (RWA) della Russia sono stati ridotti di circa 2,7 miliardi. Lo comunica la banca della semestrale, sottolineando di essere impegnata a mantenere un progressivo approccio di de-risking verso la Russia.
    Rivista al rialzo guidance 2022
    Unicredit migliora la guidance 2022 sulla base della solida performance del primo semestre, di un contesto favorevole dei tassi d'interesse e di costo del rischio inferiore: i ricavi sono previsti al di sopra di 16,7 miliardi e l'utile netto a circa 4 miliardi, esclusa la Russia. Le ambizioni finanziarie del piano 2024 di generazione organica di capitale media di 150 punti base annui, ricavi netti incrementali di circa 1,1 miliardi e RoTE del 10% circa sono confermate - spiega la banca - anche nello scenario macroeconomico di rallentamento, con risultati positivi già raggiunti grazie all'azione combinata delle tre leve di ricavi netti, costi ed efficienza del capitale. La banca mantiene il proprio focus sull'attuazione del piano 2022-2024 ed è impegnata a produrre rendimenti attrattivi e sostenibili, con l'obiettivo di restituire agli azionisti almeno 16 miliardi entro il 2024.
    Convocata assemblea il 14 settembre su buyback
    A seguito della presentazione da parte della richiesta alla BCE di autorizzazione della seconda tranche del programma di buy-back 2021 per 1 miliardo di euro, il CdA di Unicredit ha deciso, tra l'altro, di convocare l'assemblea dei soci a Milano, in unica convocazione, per il 14 settembre. L'ordine del giorno prevede nella parte ordinaria l'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie finalizzato alla remunerazione degli azionisti - aggiornamento e integrazione della delibera dell'8 aprile-, nella parte straordinaria l'annullamento di azioni proprie senza riduzione del capitale sociale, con conseguente modifica dell'art. 5 dello Statuto.
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    Confinvest, +92% i ricavi nel primo semestre 2022
    Confinvest - market dealer di oro fisico da investimento, quotato all'Euronext Growth Milan - ha fornito alcine indicaizoni finanziarie relative al primo semestre 2022.
    L'azienda ha terminato il periodo in esame con ricavi per 27,4 milioni di euro, in aumento del 92% rispetto ai 14,3 milioni ottenuti nella prima metà dello scorso anno.
    Confinvest ha precisato che l'incremento è principalmente ascrivibile a un effetto volumi trainato dalla volatilità che il prezzo dell’oro ha avuto durante tutto il primo semestre 2022, in particolare fino ai picchi di marzo-aprile 2022, stimolando l’interesse della clientela e favorendo la crescita del volume di affari.
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    FILA rifinanzia il debito: i dettagli dell'operazione
    FILA - società quotata al segmento STAR e attiva nei prodotti per colorare, disegnare, modellare, scrivere e dipingere - ha comunicato di aver sottoscritto gli accordi contrattuali disciplinanti un’operazione di finanziamento a medio-lungo termine per complessivi 232.5 milioni di euro e 133,1 milioni di dollari, più una linea Revolving Credit Facility pari a 75 milioni di euro, a fronte di un attuale indebitamento strutturato pari 447 milioni di euro ed una Revolving Credit Facility pari a 25 milioni di euro; la società ha precisato che l'operazione comporterà un significativo risparmio in termini di oneri finanziari di oltre 10 milioni di euro sull’intera durata del finanziamento.
    L’operazione, che nasce dall’esigenza del gruppo di rifinanziare il debito a medio-lungo termine esistente in anticipo rispetto alla naturale scadenza e, dunque, di estendere la maturity dell'indebitamento finanziario, permetterà, sia una riduzione dell’indebitamento a medio/lungo esistente mediante l’utilizzo della cassa in eccesso cosi da ridurre l’ammontare degli oneri finanziari passivi, che un’adeguata rimodulazione delle scadenze dei pagamenti, assicurando alla società le risorse per proseguire nel suo percorso di crescità.
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    Fervi, +73,4% i ricavi nel primo semestre 2022
    Fervi - società quotata all'Euronext Growth Milan e attiva nella fornitura di attrezzature al servizio dei professionisti della manutenzione e riparazione - ha comunicato di aver chiuso il primo semestre 2022 con ricavi netti pari a circa 29,3 milioni di euro, rispetto a 16,9 milioni di euro dei primi sei mesi del 2021, con un incremento del 73,4%. Fervi ha precisato che l’incremento è da attribuire principalmente al consolidamento della Rivit acquisita a settembre 2021.
    A fine giugno 2022 la posizione finanziaria netta era negativa per circa 10,4 milioni di euro.
    Il dati definitivi saranno approvati dal consiglio di amministrazione il prossimo 29 settembre 2022.
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    Medea (Gruppo Italgas) diventa socio con il 49% di Energie Rete Gas
    Medea, società del Gruppo Italgas, partecipata al 48,15% dal fondo Marguerite II e attiva nella distribuzione del gas in Sardegna, ha sottoscritto oggi con Energetica un accordo di investimento per l’ingresso nel capitale di Energie Rete Gas, società di trasporto gas del Gruppo Energetica con 142 chilometri circa di metanodotti regionali.
    L’ingresso nel capitale sociale di Energie Rete Gas avviene per effetto di un’operazione mista di conferimento e compravendita di un ramo d’azienda che comprende gli asset e le attività gestite da Medea nel settore del trasporto del gas sull’isola. Tali asset si compongono
    principalmente di 63 depositi criogenici di gas naturale liquefatto (GNL) per una capacità complessiva di 2.350 metri cubi di GNL e dei relativi equipaggiamenti al servizio delle reti di distribuzione attive nei Bacini in concessione.
    La valorizzazione (enterprise value) attribuita al ramo d’azienda conferito da Medea è pari a 53 milioni di euro, a fronte di una partecipazione del 49% nel capitale di Energie Rete Gas e di un corrispettivo monetario di 30 milioni di euro.
    Il closing dell’operazione avverrà al verificarsi di alcune condizioni sospensive, tra cui il buon esito della procedura di notifica ai sensi del D.L. 21/2012 e del DPCM 179/2020 (Golden Power) e il perfezionamento degli accordi di finanziamento con un pool di banche da parte
    di Energie Rete Gas.
    L’operazione favorirà l’ulteriore accelerazione nel percorso di metanizzazione della Sardegna e consentirà al contempo a Medea di razionalizzare la dotazione impiantistica gestita sull’isola separando, anche dal punto di vista societario, le attività di trasporto da
    quelle di distribuzione del gas naturale.
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    Indici USA in rosso. Walmart affonda dopo il profit warning
    I principali indici azionari statunitensi hanno terminato la seduta in territorio negativo.
    Il Dow Jones ha subito una flessione dello 0,71% a 31.762 punti, mentre l’S&P500 ha perso l'1,15% a 3.921 punti. Performance peggiore per il Nasdaq (-1,87% a 11.563 punti).
    Seduta disastrosa per Walmart (-7,61% a 121,97 dollari), dopo che il colosso del retail ha tagliato le stime sulla redditività e sulla marginalità per il 2° trimestre e per l’intero esercizio 2022/2023. Sulla base delle nuove indicazioni del management diverse banche d’affari hanno ridotto il target price sul titolo.
    Anche Amazon.com ha chiuso in forte ribasso (-5,23% a 114,81 dollari).

    Ocugen Inc
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    0.41%
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    After Hours:$2.44
    (0.00%)0.00
    Closed: Jul 26, 7:58:38 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax, Inc.
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    1.87%
    +1.04 Today
    After Hours:$57.10
    (0.97%)+0.55
    Closed: Jul 26, 7:59:51 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Vaxart Inc
    $3.76
    0.27%
    +0.0100 Today
    After Hours:$3.72
    (1.06%)-0.040
    Closed: Jul 26, 7:55:13 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 27/7/2022, 17:30
     
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    AEFFE, ricavi +13,9% ma utile semestre cala a 2,9 milioni
    AEFFE chiude il primo semestre con un utile netto pari a 2,9 milioni di euro, in calo rispetto ai 13,3 milioni del 2021, che beneficiava di effetti fiscali straordinari legati a rivalutazione e riallineamenti previsti dal Decreto Agosto. I ricavi consolidati pari a 176,5 milioni di euro, rispetto a 155 milioni del 2021, con un incremento del 13,9% a cambi correnti (13,2% a cambi costanti). LEBITDA pari a 20,9 milioni di euro è quasi stabile rispetto a 20,1 milioni del 2021.
    "I risultati del primo semestre riflettono l’efficace modello di business del Gruppo AEFFE e l’apprezzamento per le nostre collezioni, con una crescita significativa del fatturato di tutti i brand nei diversi canali di vendita e una forte progressione soprattutto nel retail", afferma il Presidente Massimo Ferretti, esprimendo "soddisfazione per l’evoluzione della nuova direzione strategica di Moschino e la finalizzazione del progetto relativo alla gestione diretta del mercato cinese, con i relativi benefici attesi già dai prossimi mesi".
    L'Indebitamento finanziario netto, comprensivo dell’effetto IFRS 16 pari a 182,9 milioni di euro, è in aumento rispetto all’indebitamento di 172,2 milioni a fine marzo 2022, mentre al netto dell’effetto IFRS 16 è pari a 105,7 milioni di euro (100 milioni di euro al 31 marzo 2022). Escludendo le operazioni finanziarie relative al nuovo assetto di Moschino finalizzate nel 2021 e l’effetto IFRS 16, la Posizione Finanziaria Netta sarebbe pari a 35,5 milioni di euro in miglioramento di 9,7 milioni di euro rispetto al medesimo dato al 30 giugno 2021.
    Quanto all'outlook Ferretti assicura "continuiamo a monitorare con attenzione lo sfidante contesto di mercato, focalizzando il nostro impegno su un percorso di sviluppo costante e sostenibile, sia nel segmento prêt-à-porter che accessori, unitamente ad un’espansione della presenza geografica in mercati ad alto potenziale, tra Greater China e Stati Uniti".
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    Azimut: utile semestre a 202 milioni, acquisisce quota RoundShield Partners
    Azimut ha riportato nel primo semestre un utile netto consolidato di 201,7 milioni di euro, in aumento rispetto ai 194,1 milioni del primo semestre 2021.
    I ricavi consolidati si sono portati a 666,2 milioni, in aumento del 18% rispetto ai 566,4 milioni dell'anno precedente, beneficiando della forte crescita degli AuM e dei Total Assets, principalmente attribuibile all'aumento del 21% delle commissioni di gestione ricorrenti, che ammontano a 552,3 milioni. Il reddito operativo consolidato si attesta a 276 milioni (rispetto ai 232,8 milioni del 2021).
    Il totale delle masse gestite a fine giugno 2022 raggiunge i 52,1 miliardi, mentre il dato comprensivo del risparmio amministrato e gestito da case terze direttamente collocato arriva a 81,2 miliardi (+7%). Il patrimonio totale medio è cresciuto del 19% rispetto all'anno precedente e si attesta a 82,6 miliardi di euro. Nel segmento Private Markets, Azimut ha continuato il suo percorso di forte crescita con gli AuM che hanno superato i 6 miliardi a luglio 2022, anche grazie all'ultima acquisizione di una quota di minoranza in RoundShield Partners.
    Riconfermati gli obiettivi del 2022 che puntano ad almeno 400 milioni di euro di utile netto e di 6-8 miliardi di euro di raccolta netta.
    Azimut ha annunciato oggi di aver acquisito, attraverso la sua controllata statunitense Azimut Alternative Capital Partners, una partecipazione del 20% circa in RoundShield Partners, una delle principali società di private markets europee indipendenti. Fondata nel 2013 e con circa 2,9 miliardi di AUM, RoundShield investe in asset-backed special opportunities europee, prevalentemente nei segmenti real estate e infrastrutture.
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    DHH rileva il controllo di Connesi
    DHH - società quotata all’Euronext Growth Milan e attiva nel business dei servizi di web hosting nei mercati digitali emergenti d’Europa (in particolare nei Balcani) - comunicato di aver completato l'acquisizione del 69,15% di Connesi.
    Il controvalore complessivo dell'operazione ammonta a 5,51 milioni di euro, inclusi i costi relativi alla transazione. Il prezzo per l'acquisizione è stato pagato interamente in denaro attraverso un intervento di finanza strutturata con IntesaSanpaolo.
    I risultati di Connesi saranno consolidati integralmente nel bilancio di DHH a partire dal 1° luglio 2022.
    Connesi è un internet service provider B2B indipendente nel campo della connettività, del VOIP e del cloud computing.
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    Recordati, comunicazione settimanale su azioni proprie
    Recordati, nell'ambito del programma di acquisto di azioni proprie avviato in data 20 giugno 2022, in forza della delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2022, finalizzato all’acquisto di azioni Recordati da destinare a servizio dei piani di stock options rivolti al management del Gruppo già adottati dalla Società e dei piani di stock options o dei piani di incentivazione basati comunque su azioni, che dovessero essere approvati in futuro, ha reso noto di aver acquistato, tra il 18 e il 22 luglio 2022, complessivamente 30.647 azioni proprie, al prezzo medio ponderato di 43,1181 euro.
    Al 22 luglio, Recordati detiene 3.494.822 azioni proprie pari all'1,671% del capitale sociale.
    Intanto, sul listino milanese, scende il gruppo farmaceutico con i prezzi allineati a 41,27 euro, per una discesa del 2,18%.
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    Macro Usa, -0,9% il Pil nel 2° trimestre 2022
    Quello della crescita del PIL americano è uno dei dati più importanti a livello macroeconomico. Del resto quella statunitense è la prima economia mondiale ed influenza, nel bene o nel male, tutta la congiuntura mondiale. In questo approfondimento tutte le letture dei PIL Usa nel 2022, trimestre per trimestre.
    PIL USA SECONDO TRIMESTRE 2022
    Secondo quanto indicato dal Dipartimento del Commercio, che ha diffuso la prima stima, nel 1° trimestre del 2022 il Prodotto Interno Lordo degli Stati Uniti ha registrato una contrazione dello 0,9% rispetto al -1,6% indicato nel trimestre precedente. Il dato è stato peggiore del consensus degli analisti che indicava una flessione limitata allo 0,5%.
    PIL USA PRIMO TRIMESTRE 2022
    Secondo quanto indicato dal Dipartimento del Commercio, che ha diffuso il dato finale, nel 1° trimestre del 2022 il Prodotto Interno Lordo degli Stati Uniti ha registrato una contrazione dell'1,6% rispetto al +6,9% indicato nel trimestre precedente.
    PIL USA, COSA MISURA
    Il prodotto interno lordo rappresenta il valore complessivo della produzione di beni e servizi del paese. Quello americano viene elaborato dall'ufficio analisi economiche del dipartimento del commercio Usa (US Bureau of Economic Analysis), sulla base di dati raccolti dal sistema di contabilità nazionale e da fonti private.
    Le componenti principali del prodotto interno lordo sono i consumi, gli investimenti, le esportazioni nette e la spesa pubblica.
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    Banca Generali: risultati semestre oltre stime, 2° trimestre in accelerazione
    Banca Generali supera l’incertezza e la volatilità dei mercati registrata nei primi tre mesi dell'anno ed accelera nel secondo semestre, annunciando utili e ricavi superiori al consensus. Il primo semestre chiude con un utile netto consolidato di 131,3 milioni, che si raffronta con i 190,1 milioni del corrispondente periodo dello scorso anno (-31%), scontando un quadro economico e finanziario nettamente peggiorato. L'utile netto ricorrente di Banca Generali - che esclude voci di ricavi variabili e altre poste straordinarie - si attesta nel semestre a 107,9 milioni (+30%).
    I ricavi totali sono in calo del 27% a 314,4 milioni, mentre le commissioni nette ricorrenti aumentano del 9% a 231,4 milioni. Sale anche il margine d’interesse (51,8 milioni, +18,1%) beneficiando del significativo rialzo dei rendimenti obbligazionari degli ultimi mesi.
    Da segnalare soprattutto il buon andamento del secondo trimestre, che chiude con un utile di 63 milioni, superiore ai 57,6 milioni delle stime di consensus ed in crescita del +15,2% rispetto ai 54,7 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio. Anche i ricavi pari a 153,7 milioni superano le attese (147,1 milioni), così come l'EBIT di 93,7 milioni (atteso a 86,2 milioni).

    "Un secondo trimestre ancora una volta caratterizzato da un grande lavoro dei nostri professionisti, con una raccolta complessiva nel primo semestre di 3 miliardi", afferma l’Amministratore Delegato Gian Maria Mossa, sottolineando "la componente ricorrente del conto economico mostra una buona tenuta grazie alla grande flessibilità del nostro modello di business, alla ripresa del margine di interesse ed alla tenuta della redditività della componente gestita".
    Le masse totali di Banca Generali a fine semestre sono salite dello 0,6% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente attestandosi a 80,9 miliardi. La raccolta netta totale del semestre ha superato i 3 miliardi (-19,7% rispetto allo scorso anno),
    confermando un solido trend pur in un contesto di mercato particolarmente sfidante.
    Grande solidità patrimoniale: al 30 giugno 2022, il CET1 ratio si è attestato al 15,2% e il Total Capital ratio (TCR) al 16,3%, su livelli ampiamente superiori ai requisiti minimi richiesti nell’ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale SREP pari a 8% per il CET1 ratio e 12,3% per il TCR.
    "Il mese di luglio - anticipa il numero uno della Banca - sta confermando gli ottimi risultati dei mesi precedenti, nonostante la grande incertezza del contesto, grazie al nostro forte posizionamento al fianco delle famiglie nella consulenza finanziaria e nella protezione patrimoniale. L’attenzione operativa e l’impegno nello sviluppo degli importanti progetti del piano industriale hanno contraddistinto questi mesi in cui abbiamo già fatto buoni passi avanti rispetto ai nostri obiettivi progettuali. Questo, unito alle prospettive sui tassi e alla continua innovazione dei nostri servizi e offerta ci rende fiduciosi di poter continuare a crescere centrando gli ambiziosi obiettivi che ci siamo prefissati".
    Banca Generali conferma gli obiettivi finanziari e strategici delineati nel piano triennale 2022-2024 e ribadisce la centralità della crescita in ogni contesto di mercato come motore per lo sviluppo a livello dimensionale, reddituale e di remunerazione degli azionisti. Target finanziari confermati nonostante la straordinaria volatilità dei mercati. Il rialzo dei tassi d’interesse in corso - si sottolinea - rappresenta un’opportunità che non era stata contemplata nelle proiezioni del piano e potrà dunque dare un tangibile contributo alla redditività nei prossimi anni.
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    De Longhi, i conti del primo semestre 2022
    De Longhi ha diffuso i risultati economici e finanziari del primo semestre del 2022. Nel periodo in esame la società ha realizzato ricavi per 1,44 miliardi di euro, in crescita dello 0,9% rispetto agli 1,43 miliardi ottenuti nella prima metà dello scorso anno; a parità di tassi di cambio il fatturato sarebbe sceso del 2,9%.
    In forte calo il margine operativo lordo (-37,6%), passato da 241 milioni a 150,5 milioni di euro, in seguoto all'aumento dei costi delle materie prime e degli oneri operativi; di conseguenza, la marginalità è scesa dal 16,8% al 10,4%.
    De Longhi ha chiuso lo scorso semestre con un utile netto di 71,7 milioni di euro, risultato che si confronta con i 171,9 milioni contabilizzati nei primi sei mesi del 2021.
    A fine giugno la posizione finanziaria netta era positiva per 55,4 milioni di euro, dai 425,1 milioni di inizio anno, in seguito all'aumento delle rimanenze finali.
    I vertici di De Longhi prevedono una persistente debolezza dei mercati e della domanda anche nel secondo semestre.

    La società stima di chiudere l'esercizio in corso con ricavi in flessione ad un tasso "mid-single-digit" (circa il 5%) e un EBITDA adjusted nell'intervallo di 320-340 milioni di euro.
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    Terna, utile 1° semestre in crescita a 398,1 milioni (+3,5%)
    Terna chiude un primo semestre con un risultato ante imposte di 571,2 milioni di euro, in aumento del 3,8%rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre l'utile netto di Gruppo si attesta a 398,1 milioni di euro, in crescita del 3,5% rispetto ai 384,6 milioni del primo semestre del 2021. Nel secondo trimestre, l’utile netto ha registrato un incremento del 6,2% a 206,3 milioni di euro (194,2 milioni nello stesso periodo del 2021).
    "I tragici eventi in Ucraina e la crisi energetica internazionale rendono ineludibile per il nostro Paese, in linea con gli obiettivi previsti dall’Unione Europea, continuare a lavorare al fine di ridurre il più possibile la dipendenza dalle fonti fossili", ha dichiarato l'Amministratore delegato Stefano Donnarumma, aggiungendo "questo obiettivo lo si può raggiungere principalmente accelerando sullo sviluppo delle fonti rinnovabili. In tale ottica, la rete è un fattore abilitante cruciale e per questo Terna sta imprimendo un continuo impulso agli investimenti"
    Gli investimenti complessivi realizzati dal Gruppo Terna nel semestre sono pari a 660,5 milioni di euro, in crescita del 10,2% rispetto ai 599,6 milioni del corrispondente periodo del 2021.
    I ricavi del primo semestre 2022, pari a 1.330,8 milioni di euro, registrano un aumento di 74,5 milioni di euro (+5,9%) rispetto al corrispondente periodo del 2021. L’EBITDA si attesta a 946,9 milioni di euro, in crescita del 4,1% rispetto ai 909,9 milioni di euro del primo semestre 2021, mentre l’EBIT è pari a 607,4 milioni di euro, rispetto ai 584,4 milioni di euro dei primi sei mesi del 2021 (+3,9%).

    La situazione patrimoniale consolidata al 30 giugno 2022 registra un patrimonio netto di Gruppo pari a 5.848,3 milioni di euro, a fronte dei 4.681,9 milioni di euro al 31 dicembre 2021. L’indebitamento finanziario netto si attesta a 8.994,0 milioni di euro, rispetto aglo oltre 10 miliardi al 31 dicembre 2021.

    Nella seconda parte dell’anno, nonostante la situazione geopolitica sempre più critica a seguito del protrarsi del conflitto tra Russia e Ucraina e del perdurare delle tensioni sui mercati delle commodities, il Gruppo continuerà ad essere focalizzato nella realizzazione di quanto previsto nel Piano Industriale 2021-2025, che conferma e rafforza il ruolo di Terna come regista del sistema energetico italiano e abilitatore della transizione ecologica con un Piano Investimenti complessivo di 10 miliardi nel quinquennio 2021-2025 di cui circa 1,7 miliardi di euro nel 2022. La gestione del business di Terna continuerà a essere improntata sui valori di sostenibilità e sul rispetto degli ESG, garantendo la minimizzazione degli impatti ambientali, il coinvolgimento degli stakeholder territoriali e il rispetto dei principi di integrità, responsabilità e trasparenza. Tutti gli obiettivi sopra richiamati saranno perseguiti mantenendo l’impegno alla massimizzazione della generazione di cassa necessaria ad assicurare una sana ed equilibrata struttura finanziaria.
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    Zona Euro, fiducia economia in peggioramento a luglio
    Peggiora la fiducia dell'economia di Eurolandia nel mese di luglio. L'indice che misura il sentiment complessivo è sceso a 99 punti, rispetto ai 103,5 punti del mese precedente. La fiducia del complesso dell'Unione Europea, secondo i dati diffusi dalla Direzione generale Affari economici e finanziari della Commissione Europea, si porta a 97,6 punti da 101,8 punti.
    Per quanto riguarda le componenti dell'indice per l'Eurozona, la fiducia dei consumatori peggiora (-27 punti) assieme alla fodiucia dei servizi (10,7 punti). Cala anche il clima nell'industria (3,5,2 punti) e nelle costruzioni (3 punti).
    L'indice sulle prospettive del lavoro (Employment expectations indicator, EEI) registra un peggioramento a 107 punti nell'eurozona ed a 106,6 nell'UE.
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    CCTeu ottobre 2030 (sesta tranche): rendimento vicino all'1,3%
    CCTeu 15 ottobre 2030, sesta tranche
    il Ministero dell'economia e delle finanze ha collocato la sesta tranche del CCTeu con scadenza 15 ottobre 2030 (spread dello 0,75%).
    Il MEF ha emesso titoli con scadenza a 8 anni per un ammontare pari a 1,25 miliardi di euro, al massimo della forchetta (compresa tra un miliardo e 1,25 miliardi di euro) che era stata prevista dal ministero. Il CCTeu in questione ha ottenuto richieste per 2,2 miliardi di euro, equivalente a un rapporto di copertura di 1,76.
    Il rendimento lordo complessivo dello strumento è stato fissato all'1,26%, sulla base di un prezzo di aggiudicazione di 93,4.
    Del CCTeu in questione sono in circolazione titoli per un ammontare di 9,19 miliardi di euro, cifra che comprende i 5 miliardi di euro del collocamento della prima tranche riservata agli investitori istituzionali.
    Il regolamento del CCTeu quinquennale è in programma per il 1° agosto 2022.


    CCTeu 15 ottobre 2030, quarta tranche
    Martedì 31 maggio 2022 il Ministero dell'economia e delle finanze ha collocato la quarta tranche del CCTeu con scadenza 15 ottobre 2030 (spread dello 0,75%).
    Il MEF ha emesso titoli con scadenza a 8 anni per un ammontare pari a 1,25 miliardi di euro, al massimo della forchetta (compresa tra un miliardo e 1,25 miliardi di euro) che era stata prevista dal ministero. Il CCTeu in questione ha ottenuto richieste per quasi 2,31 miliardi di euro, equivalente a un rapporto di copertura di 1,84.
    Il rendimento lordo complessivo dello strumento è stato fissato all'1,136%, sulla base di un prezzo di aggiudicazione di 96,33. Secondo le elaborazioni di Assiom Forex il rendimento netto del titolo in esame è pari all'1,046%.
    Il regolamento del CCTeu quinquennale era in programma per il 2 giugno 2022.


    CCTeu 15 ottobre 2030, seconda tranche
    Venerdì 29 aprile 2022 il Ministero dell'economia e delle finanze ha collocato la seconda tranche del CCTeu con scadenza 15 ottobre 2030 (spread dello 0,75%).

    Il MEF ha emesso titoli con scadenza a 8 anni per un ammontare pari a 1,5 miliardi di euro, al massimo della forchetta (compresa tra un miliardo e 1,5 miliardi di euro) che era stata prevista dal ministero. Il CCTeu in questione ha ottenuto richieste per oltre 2,64 miliardi di euro, equivalente a un rapporto di copertura di 1,76.
    Il rendimento lordo complessivo dello strumento è stato fissato allo 0,584%, sulla base di un prezzo di aggiudicazione di 99,33. Secondo le elaborazioni di Assiom Forex il rendimento netto del titolo in esame è pari allo 0,517%.
    Il regolamento del CCTeu quinquennale era in programma per il 3 maggio 2022.
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    Industria: Istat, fatturato maggio al top dal 2000
    Seppure in leggera attenuazione rispetto al mese precedente, prosegue a maggio la crescita congiunturale del fatturato dell’industria, con l’indice destagionalizzato che tocca il livello più elevato dall’inizio della serie storica (gennaio 2000). L’indicatore di volume, calcolato a prezzi costanti e relativo al solo comparto manifatturiero, mostra invece una leggera flessione rispetto al mese precedente.
    Lo rileva l'Istat spiegando che in termini tendenziali, al netto degli effetti di calendario, si registra un incremento marcato del valore del fatturato sia in termini complessivi sia con riferimento ai principali raggruppamenti di industrie, con aumenti particolarmente significativi per il comparto energetico. La crescita in volume, tuttavia, risulta decisamente più contenuta.
    A maggio l'istituto di statistica stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, aumenti dell’1,4%, in termini congiunturali, registrando una dinamica positiva su entrambi i mercati (+1,5% quello interno e +1,1% quello estero). Nel trimestre marzo-maggio 2022 l’indice complessivo è cresciuto del 7,8% rispetto al trimestre precedente (+8,0% sul mercato interno e +7,3% su quello estero).
    Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a maggio gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali per l’energia (+9,8%) e per i beni intermedi (+2,4%), mentre si registrano lievi flessioni per i beni strumentali (-1%) e per i beni di consumo (-0,2%).
    Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 23,6%, con incrementi del 24,2% sul mercato interno e del 22,4% su quello estero. I giorni lavorativi sono stati 22 contro i 21 di maggio 2021.
    Per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, si registrano marcati incrementi tendenziali per l’energia (+72,7%), i beni intermedi (+32,1%) e i beni di consumo (+17,8%), più contenuti per i beni strumentali (+8,8%).
    A maggio, si stima che l’indice destagionalizzato in volume del settore manifatturiero registri un calo in termini congiunturali (-0,3%). Su base tendenziale, il volume del fatturato, corretto per gli effetti di calendario, presenta una crescita del 5,9%, molto più contenuta di quella in valore (+22,9%).

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    Juventus FC, comunicazione del diritto di opzione per l'acquisto della sede sociale
    Juventus FC ha comunicato di aver trasmesso a Ream SGR, quale società di gestione del fondo J Village, la comunicazione di esercizio del diritto di opzione per acquistare gli immobili, siti in Torino, che ospitano la sede sociale della società e lo Juventus Training & Media Center. In particolare, il club bianconero ha informato la società di gestione di esercitare l'opzione ove il corrispettivo, da determinarsi sulla base della relazione semestrale al 30 giugno 2022 del Fondo J Village, non risulti superiore a 47,6 milioni di euro.
    Il perfezionamento dell’intera operazione - previsto entro il quarto trimestre del 2022 - è subordinato al mancato esercizio del diritto di prelazione da parte del ministero della Cultura (o di altri enti pubblici competenti) sull’immobile che ospita la sede sociale della società.
    Per il management di Juventus FC, un’eventuale acquisto comporterebbe un effetto positivo sul cash-flow della società bianconera a partire dal primo trimestre del 2023. L’operazione verrebbe integralmente finanziata con le risorse rivenienti da linee di credito bancarie.
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    Standard Ethics alza il corporate rating di Ferrari
    Standard Ethics ha alzato il corporate rating di Ferrari a “EE-” dal precedente “E+” con outlook “positivo”.
    In particolare, nell’ultimo triennio, Standard Ethics ha rilevato significativi miglioramenti dell'azienda su tutti i temi di Environmental social and corporate governance, con particolare riguardo alla sfera della governance della sostenibilità.
    Il primo Corporate SER assegnato alla società risale al 2016. La Società fa parte dello SE Italian Index.
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    Iveco, ricavi primo semestre salgono a 3,4 miliardi
    Gerrit Marx (CEO): "il secondo trimestre è stato oggetto di una dura sfida, ciò non ci ha impedito sia di gestire efficacemente il nostro business sia di rafforzare la nostra rete di partnership"
    Iveco Group chiude il primo semestre con ricavi consolidati in aumento dell'1,5% a circa 3,4 miliardi di euro, un utile netto adjusted pari a 60 milioni di euro ed un Ebit adjusted pari a 118 milioni di euro. La liquidità netta delle attività Industriali è pari a 625 milioni di euro.
    "Come anticipato, il secondo trimestre è stato oggetto di una dura sfida per via dei continui problemi alla catena logistico-produttiva, degli aumenti dei costi di materie prime ed energia e dell'instabilità politica. Eppure ciò non ci ha impedito sia di gestire efficacemente il nostro business sia di rafforzare la nostra rete di partnership - commenta Gerrit Marx, Chief Executive Officer di Iveco -. Abbiamo raggiunto un Adjusted EBIT notevole, pari a 118 milioni di euro, principalmente grazie a una solida performance dell'attività industriale e a una maggiore redditività delle nostre attività di servizi finanziari, con un rapporto tra ordini e
    fatturato decisamente positivo, a dimostrazione del fatto che la domanda per i nostri prodotti rimane forte su tutta la linea. Per quanto riguarda le partnership, abbiamo creato stretti legami con Eni su diversi programmi e, di recente, abbiamo annunciato la fornitura di celle a combustibile da parte di HTWO, un marchio Hyundai, per i nostri futuri autobus a idrogeno".
    Nel complesso - conclude Marx - siamo sulla buona strada, fornendo risultati positivi e facendo funzionare la macchina industriale al giusto ritmo: abbiamo costruito la flotta di cui abbiamo bisogno per soddisfare rapidamente i nostri clienti nei prossimi mesi e in tutti i segmenti, con i veicoli e i motori di cui hanno bisogno".

    Outlook 2022
    Iveco si aspetta che la catena logistico-produttiva "continui a rappresentare la sfida principale dell'anno, con problemi di costi e di disponibilità di energia, di aumento dei prezzi delle materie e di disponibilità di componenti". In base all'attuale visibilità, Iveco prevede di raggiungere nel 2022 un Ebit adjusted consolidato tra 400 e 420 milioni di euro, ricavi netti delle attività Industriali in aumento dal 3% al 4% rispetto al 2021. Le spese generali, amministrative e di vendita delle Attività Industriali sono attese inferiori al 6,5% dei ricavi netti e la liquidità netta delle Attività Industriali a circa 1,2 miliardi di euro.
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    Tim, i dossier al punto di svolta (Il Sole24Ore)
    Ancora ai minimi il prezzo delle azioni di Telecom Italia TIM edAndrea Biondi e Marigia Mangano, su Il Sole24Ore, notano come il titolo abbia lasciato sul terreno da inizio anno il 52,7% del proprio valore, per una capitalizzazione di 4,3 miliardi.
    Una data cruciale, si legge sul quotidiano di Confindustria, sarà quella del 3 agosto, quando ci sarà un consiglio di amministrazione. Quel giorno saranno presentati i conti e i risultati dell’audit sull’affaire Dazn. L’audit dovrebbe offrire chiarimenti sui 410 milioni di euro annui assicurati da Telecom Italia TIM a Dazn all’interno dell’intesa sulla Serie A.
    “I 548 milioni di accantonamenti sono agli atti. Ora si vedrà l’esito della trattativa per uno ‘sconto’ che prosegue ma su cui iniziano a esserci più dubbi che certezze”. L'offerta di Telecom Italia TIM equivale a 19,99 euro al mese per avere Dazn, Infinity+ (con la Champions) e TimVision. "Anche qui però, in assenza di accordo e sconto, sul tavolo di Labriola resterebbe un nodo non da poco da sciogliere", concludono Biondi e Mangano.
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    Il rialzo amaro della Fed: “L’inflazione va ridotta a costo di rallentare” (La Repubblica)
    La Fed ha alzato i tassi di 75 punti base. A maggio il rialzo era stato di mezzo punto. Il costo del denaro rientra così in una forchetta tra il 2,25% e il 2,5%. Lo ha scritto Anna Lombardi su La Repubblica. E il numero uno dell'istituto Jerome Powell non ha escluso ulteriori rialzi, che, ha detto, “potrebbero essere appropriati, a seconda dei dati”.
    “La Fed è determinata a far calare l’inflazione e ha gli strumenti per riportare la stabilità dei prezzi”, queste le parole del presidente Fed, che ha sottolineato anche come la priorità della banca centrale americana sia mettere un freno “alla più alta inflazione degli ultimi 40 anni”, anche “a costo di rallentare” la crescita. "Una politica monetaria più restrittiva avrà costi economici, ma ogni ritardo li aggraverà", fanno sapere dal Fondo Monetario Internazionale, mentre la Fed spera in un "atterraggio morbido".
    Sul quotidiano si legge che un altro rialzo è previsto per settembre. Sarebbe inferiore all’ultimo: 50 punti. Quindi un quarto ritocco (25 punti) potrebbe arrivare a fine anno. L’obiettivo è riportare l’inflazione al 2%. Si potrebbe ricominciare a tagliare nel 2023, sperando di evitare un effetto boomerang, consapevoli, lo ha detto Powell, che il sistema di rialzare i tassi “non può essere reiterato troppe volte”.
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    Popolare di Sondrio, Fitch conferma rating e outlook
    L'agenzia Fitch ha mantenuto invariati tutti i rating assegnati alla Popolare di Sondrio.
    In particolare, gli esperti hanno confermato il rating emittente Long-term Issuer Default Rating dell’istituto a “BB+“, con outlook “stabile”.
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    Poste Italiane, i conti del primo semestre 2022
    Poste Italiane ha comunicato i risultati economici e finanziari del 1° semestre 2022, periodo chiuso con ricavi e redditività in aumento. I numeri del solo 2° trimestri sono stati superiori al consensus degli analisti.
    Nel dettaglio, Poste Italiane ha terminato i primi sei mesi dell’anno con ricavi per 5,87 miliardi di euro, in aumento del 3,2% rispetto ai 5,68 miliardi realizzati nello stesso periodo dell’anno precedente. In forte miglioramento il risultato operativo, che è salito da 1,05 miliardi a 1,39 miliardi di euro (+32,6%). Poste Italiane ha terminato il semestre con un utile netto di 964 milioni di euro, rispetto ai 773 milioni contabilizzati nei primi sei mesi del 2021.
    Nel solo secondo trimestre 2022 i ricavi sono saliti del 5,1% a 2,89 miliardi di euro, mentre l’utile netto è balzato del 44% a 469 milioni di euro.
    I risultati trimestrali sono stati migliori del consensus degli analisti (pubblicato sul sito Internet della società), che indicavano ricavi e utile netto rispettivamente a 2,85 miliardi e 433 milioni di euro.
    A fine giugno 2022 la posizione finanziaria netta era positiva per 4,67 miliardi di euro, rispetto ai 7,16 miliardi di inizio anno. Sempre fine giugno le Attività Finanziarie Totali risultavano pari a 571 miliardi di euro in calo di 15 miliardi di euro rispetto al dato di inizio anno, come conseguenza di 2,7 miliardi di raccolta netta e di un effetto di mercato negativo sui valori degli attivi pari a 18,1 miliardi, correlato all’andamento negativo delle performance sulle riserve tecniche del comparto assicurativo per via di tassi di interesse più elevati.
    I vertici di Poste Italiane prevedono che il risultato operativo del 2022 raggiungerà pienamente i target del piano “24SI Plus”, raddoppiando il risultato operativo del 2016.
    Il management di Poste Italiane ha segnalato che la struttura dei costi del gruppo oltre ad essere flessibile con una significativa componente di costi variabili correlata ai ricavi, include un’esposizione limitata nei confronti dei settori caratterizzati da elevata pressione sui prezzi.

    Inoltre, Poste Italiane beneficia di azioni poste in essere in momenti di mercato favorevoli, finalizzate a mitigare le oscillazioni di prezzo dei fattori produttivi, come ad esempio operazioni di copertura dal rischio di oscillazione dei prezzi del carburante e delle forniture di gas ed energia.
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    OVS acquisisce il marchio Les Copains
    OVS annuncia l’acquisizione del brand Les Copains, marchio storico che si affermò tra gli anni 70 e 90 e divenne noto tra il pubblico giovane per i suoi iconici minipull a righe e i giacconi di lana fredda.
    L'acquisizione rientra nella strategia di OVS di rafforzare la sua piattaforma di sviluppo e distribuzione del prodotto, con l'obiettivo di ampliare il pubblico dei visitatori ed essere sempre più vicini ai diversi stili di vita dei clienti. La collezione Les Copains sarà inserita all’interno di una delle insegne del gruppo.
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    Meta Platforms (ex Facebook), i conti del 2° trimestre 2022
    Meta Platforms (ex Facebook) ha comunicato i risultati finanziari del 2° trimestre del 2022, periodo chiuso con ricavi per 28,82 miliardi di dollari, in flessione dell’1% rispetto ai 29,08 miliardi del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. I costi operativi sono aumentati del 22% a 20,46 miliardi di dollari. Di conseguenza, il colosso dei social network ha terminato il periodo in esame con un utile netto di 6,69 miliardi di dollari, in flessione del 36% rispetto ai 10,39 miliardi del 2° trimestre del 2021; parallelamente, l’utile per azione è sceso da 3,61 dollari a 2,46 dollari. Le stime degli analisti indicavano un utile per azione di circa 2,6 dollari e ricavi nell’ordine dei 28,9 miliardi.
    I vertici di Meta Platforms hanno precisato che gli utenti mensili attivi sono cresciuti dell’1% a 2,93 miliardi.
    Per il 3° trimestre del 2022 il management di Meta Platforms prevede ricavi compresi tra i 26 e i 28,5 miliardi di dollari. Per l’intero esercizio Meta Platforms stima investimenti compresi tra i 30 e i 34 miliardi di dollari.
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    Fed rispetta le attese e alza tassi di 75 punti al 2,25-2,50%
    La Fed rispetta in pieno le attese ed annuncia un nuovo maxi aumento dei tassi di interesse di 75 punti base, deludendo solo quella piccola frangia di chi scommetteva su un aumento più netto di 100 punti base. Il Federal Open Market Comitteeha deciso quindi di aumentare l'intervallo obiettivo per il tasso sui Fed Funds al 2,25-2,5%, con un aumento di 75 punti rispetto al range precedente, e considera i continui aumenti dei tassi come appropriati.
    Hanno votato a favore dell'azione di politica monetaria Jerome H. Powell, presidente; John C. Williams, vicepresidente; Michael S. Barr; Michelle W. Bowman; Lael Brainard; James Bullard; Susan M. Collins; Lisa D. Cook; Ester L. George; Filippo N. Jefferson; Loretta J. Mester; e Christopher J. Waller.
    Nel valutare l'appropriatezza della politica monetaria, il Comitato "continuerà a monitorare le implicazioni" sulle prospettive economiche e si dice "disposto ad adeguare opportunamente l'orientamento della politica monetaria qualora emergessero rischi che potrebbero impedire il raggiungimento degli obiettivi". Le valutazioni del Comitato terranno conto di un'ampia gamma di informazioni, comprese le letture sulla salute pubblica, le condizioni del mercato del lavoro, le pressioni inflazionistiche e le aspettative di inflazione e gli sviluppi finanziari e internazionali.
    Il Comitato ha anche confermato che continuerà a ridurre gli asset in portafoglio (titoli e titoli garantiti da ipoteche) come pianificato a maggio scorso, quando la Fed ha avviato il processo di riduzione del bilancio.
    "Il Comitato è fermamente impegnato a riportare l'inflazione al suo obiettivo del 2%", afferma lo statement, confermando che l'inflazione rimane elevata e riflette gli squilibri dell'offerta e della domanda legati alla pandemia, all'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e dell'energia ed alle più ampie pressioni sui prezzi.
    "I consumi e la produzione hanno rallentato, ma i guadagni di posti di lavoro sono stati robusti negli ultimi mesi ed il tasso di disoccupazione è rimasto basso", sottolinea il FOMC, ribadendo che "la guerra della Russia contro l'Ucraina sta causando enormi difficoltà umane ed economiche".
    "La guerra e gli eventi correlati - si afferma - stanno creando un'ulteriore pressione al rialzo sull'inflazione e stanno pesando sull'attività economica globale". Il FOMC ribadisce così la validità del suo doppio mandato di raggiungere la massima occupazione ed un'inflazione sul target del 2% nel lungo periodo.
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    A Wall Street si scatenano gli acquisti
    Segno più in chiusura per il listino USA, dopo il rialzo di 75 punti base dei tassi di interesse deciso dalla Fed. Il Dow Jones in aumento dell'1,37%; sulla stessa linea, in forte aumento l'S&P-500, che con il suo +2,62% termina a quota 4.024 punti.
    In netto miglioramento il Nasdaq 100 (+4,26%); come pure, balza in alto l'S&P 100 (+2,95%).
    Nell'S&P 500, buona la performance dei comparti telecomunicazioni (+5,11%), informatica (+4,29%) e beni di consumo secondari (+3,85%).
    Al top tra i giganti di Wall Street, Microsoft (+6,69%), Salesforce (+5,60%), Wal-Mart (+3,91%) e Walt Disney (+3,57%).
    Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su 3M, che ha terminato le contrattazioni a -1,44%.
    Discesa modesta per Travelers Company, che cede un piccolo -1,18%.
    Pensosa Visa, con un calo frazionale dello 0,95%.
    Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Paypal (+12,18%), Datadog (+9,73%), Mercadolibre (+8,78%) e Alphabet (+7,74%).
    I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Kraft Heinz, che ha archiviato la seduta a -5,95%.
    Preda dei venditori Moderna, con un decremento dell'1,79%.
    Tentenna Charter Communications, con un modesto ribasso dello 0,64%.
    Giornata fiacca per Exelon, che segna un calo dello 0,54%.
    Tra le grandezze macroeconomiche più importanti dei mercati statunitensi:

    Giovedì 28/07/2022
    14:30 USA: PIL, trimestrale (atteso 0,5%; preced. -1,6%)
    14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 253K unità; preced. 251K unità)

    Venerdì 29/07/2022
    14:30 USA: Indice costo lavoro, trimestrale (atteso 1,2%; preced. 1,4%)
    14:30 USA: Redditi personali, mensile (atteso 0,5%; preced. 0,5%)
    14:30 USA: Spese personali, mensile (atteso 0,9%; preced. 0,2%)
    15:45 USA: PMI Chicago (atteso 55,4 punti; preced. 56 punti)
    16:00 USA: Fiducia consumatori Università Michigan (atteso 51,1 punti; preced. 50 punti).

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    Edited by dalessandrofree ¥ - 28/7/2022, 18:04
     
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    A2A raddoppia ricavi a quasi 9,8 miliardi nel semestre e accelera investimenti
    A2A chiude il primo semestre dell'anno con un utile netto di 328 milioni di euro, in riduzione di 12 milioni rispetto al primo semestre 2021 (340 milioni di euro).
    "In uno scenario fortemente caratterizzato dal perdurare degli effetti della crisi geopolitica ed economica e da quelli sempre più evidenti del climate change, la diversificazione delle attività di business ha permesso al Gruppo di confermare la propria solidità e capacità di reazione", commenta l’Amministratore Delegato Renato Mazzoncini, aggiungendo "in un quadro complesso e difficile, il Gruppo A2A ha opportunamente gestito gli effetti di questo frangente attraverso il monitoraggio dei rischi delle commodities e di esposizione finanziaria e creditizia mitigando così gli impatti che le turbolenze dei mercati energetici avrebbero potuto generare".
    "A2A ha ulteriormente incrementato i propri investimenti in infrastrutture strategiche per la transizione ecologica per poter superare l’emergenza e contribuire all’indipendenza energetica del Paese", sottolinea il manager, confermando l'obiettivo di crescita nelle rinnovabili e nell’economia circolare.
    I ricavi segnano una forte crescita del 141,5%, attestandosi a 9.788 milioni di euro, principalmente per effetto dell’incremento dei prezzi delle materie prime energetiche, a cui è corrisposto un incremento dei costi di approvvigionamento. Il Margine Operativo Lordo si porta a 708 milioni di euro, in aumento del 3% rispetto al primo semestre 2021, grazie alla diversificazione dei business del Gruppo.
    Investimenti per 463 milioni di euro, in crescita del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La Posizione Finanziaria Netta si attesta a 4.587 milioni di euro (4.113 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Al netto delle variazioni di perimetro del periodo la PFN è in crescita di 65 milioni di euro, dopo investimenti per 463 milioni di euro, pagamento di dividendi per 283 milioni di euro e incassi per cessione di alcuni asset immobiliari per 221 milioni di euro.

    --
    CNH, utile netto sale a 583 milioni, ricavi +17,5%
    CNH ha chiuso il secondo trimestre con ricavi netti delle Attività industriali pari a 5.613 milioni di dollari, in crescita del 17,5% rispetto all'anno precedente, parzialmente compensato da un effetto cambi negativo per quasi al 3%. L'EBIT Adjusted è pari a 654 milioni di dollari (572 milioni di dollari nel secondo trimestre 2021), con entrambi i segmenti in crescita rispetto all'anno precedente. Il margine EBIT Adjusted del segmento Agriculture è del 14% e quello di Construction del 3,8%.
    L'Utile netto Adjusted risulta di 583 milioni di dollari (utile netto Adjusted di 507 milioni di dollari nel secondo trimestre 2021, con un EPS diluito Adjusted di 0,43 dollari (0,37 dollari lo stesso periodo dell'anno precedente).
    "I solidi risultati del secondo trimestre evidenziano come l'attenzione del team di CNH Industrial sia focalizzata verso il raggiungimento degli obiettivi, eccellendo sia per la capacità tattica di garantire il rispetto degli impegni presi con i clienti, sia per i notevoli progressi compiuti nelle nostre iniziative strategiche", afferma Scott Wine, Chief Executive Officer di CNH, "in prospettiva, abbiamo in serbo nuovi ed entusiasmanti prodotti da svelare alle prossime fiere e al nostro Tech Day di fine anno" e "riteniamo di poter rispettare le nostre prospettive per l'intero anno, ma prevediamo condizioni decisamente meno favorevoli per i prossimi trimestri".
    L’indebitamento totale al 30 giugno 2022 è pari a 20,8 miliardi di dollari (20,9 miliardi di dollari al 31 dicembre 2021). Debito netto delle Attività Industriali pari a 1,6 miliardi di dollari, con un aumento di 438 milioni di dollari rispetto al 31 dicembre2021. Free Cash Flow delle Attività Industriali pari a 404 milioni di dollari. Le rimanenze di manufacturing rimangono elevate, a causa dei vincoli nella catena logistico-produttiva, mentre le rimanenze di prodotti finiti sono contenute rispetto al livello delle vendite.
    Il Consiglio di Amministrazione ha approvato un programma di acquisto di azioni proprie fino a 300 milioni di dollari, da lanciare al completamento del programma esistente da 100 milioni di dollari.

    ---
    Assoreti, chiude in positivo il primo semestre: la raccolta si attesta a 24,6 miliardi
    A giugno, i dati rilevati da Assoreti indicano una raccolta netta positiva per le Reti di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede pari a 3,2 miliardi di euro. Il risultato, seppure in contrazione congiunturale (-16,9% m/m) e tendenziale (-38,7% a/a), conferma il ruolo cardine della consulenza finanziaria nella gestione dei risparmi degli italiani.
    Nel solo mese di giugno, infatti, il saldo delle movimentazioni su conti correnti e depositi è negativo per più di 3.8 miliardi, riposizionando il 45% della raccolta di liquidità realizzata tra gennaio e maggio. Le scelte di investimento hanno coinvolto, in generale, gli strumenti finanziari amministrati (6,1 miliardi), con la forte concentrazione di risorse sui titoli di debito pubblici e corporate; si conferma comunque positivo anche il bilancio sui prodotti del risparmio gestito (952 milioni). In particolare, il contributo mensile delle Reti al sistema degli Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, è pari a 755 milioni di euro e si inserisce in un contesto in cui il risultato degli altri canali di distribuzione è, nel complesso, negativo (-2,8 miliardi). Da inizio anno, quasi il 71% della raccolta netta realizzata dall’intero sistema fondi è riconducibile all’attività delle Reti di consulenza.
    Il bilancio del primo semestre è positivo per 24,6 miliardi di euro, con una flessione del 14,5% nei confronti del risultato realizzato nei primi sei mesi dell’anno precedente. L’80,9% della raccolta netta (19,9 miliardi) è posizionata tra la componente finanziaria, gestita e amministrata, e quella assicurativa/previdenziale del portafoglio dei clienti delle Reti; la liquidità si attesta a 4,7 miliardi, valore inferiore a quanto osservato nel primo semestre 2021.
    “Anche a giugno il sistema delle Reti ha dato prova di sapere affrontare e gestire periodi di incertezza e volatilità, mantenendo sempre un atteggiamento propositivo nella gestione dei risparmi affidati dai propri clienti. Cambiano le condizioni dei mercati finanziari e, conseguentemente, le scelte di investimento nel processo di pianificazione e di diversificazione del portafoglio” dichiara Marco Tofanelli, Segretario Generale dell’Associazione.
    Nell’ambito del comparto gestito il bilancio è positivo per tutte le macro-famiglie di prodotto. La distribuzione diretta di quote di fondi comuni di investimento determina volumi netti per 262 milioni. Fondamentale l’apporto dei fondi chiusi mobiliari sui quali gli investimenti netti si attestano sui 254 milioni di euro; positivo anche il flusso di risorse destinato agli Oicr aperti esteri (99 milioni) mentre prevalgono i riscatti sui fondi aperti di diritto italiano (-92 milioni). Nel complesso il bilancio è positivo per i fondi azionari (653 milioni) mentre prevalgono i riscatti sulle altre categorie ed in particolare sugli obbligazionari (-587 milioni). La raccolta realizzata sui prodotti assicurativi/previdenziali è pari a 663 milioni con la conferma della preferenza per le unit linked (339 milioni) e le polizze multiramo (368 milioni). Più contenuto il flusso di risorse nette destinato alle gestioni patrimoniali individuali (27 milioni).
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    Istat, nel II trimestre accelera il PIL italiano e batte le attese: +4,6% la crescita su base annuale
    In base alle stime preliminari Istat nel secondo trimestre del 2022 il prodotto interno lordo – espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato – sia aumentato dell’1% rispetto al trimestre precedente e del 4,6% in termini tendenziali. L'Istituto di statistica ha sottolineato il secondo trimestre del 2022 ha avuto una giornata lavorativa in meno sia rispetto al trimestre precedente, sia rispetto al secondo trimestre del 2021.
    La previsione sull’anno migliora quindi rispetto al +2,6% stimato a fine maggio sulla base dell’andamento del primo trimestre (+0,1%). Si tratta di dati migliori di quelli attesi che prevedevano un +0,3% su base trimestrale mentre sull'anno era attesa una stima del +3,7%. Un miglioramento rispetto le attese che è stato riscontrato anche a livello europeo dove anche le stime di crescita del PIL di Francia, Spagna e Germania risulta essere migliore delle previsioni degli scorsi mesi.
    "La fase espansiva del Pil prosegue pertanto per il sesto trimestre consecutivo, in accelerazione rispetto al primo trimestre dell’anno, quando la crescita era risultata lievemente positiva", spiega l’Istat in un commento. "Come sempre, si rimarca la natura provvisoria di questa stima, che riflette dal lato della produzione un calo dell’agricoltura e una crescita sia nell’industria sia nei servizi. Un contributo positivo alla crescita - ha ricordato l’Istat - è derivato dalla componente nazionale, mentre la componente estera netta ha generato un apporto negativo".
    L'Istat ha calcolato inoltre che a luglio l’inflazione tendenziale ha ripiegato invece di un decimo di punto percentuale dal record di giugno (+8,0%) a +7,9%, mentre l’indice dei prezzi al consumo registra un aumento dello 0,4% su base mensile. A influire sul rallentamento il calo dei beni energetici (da +48,7% di giugno a +42,9%) grazie soprattutto ai beni energetici regolamentati (da +64,3% a +47,8%) e solo in minima misura dagli energetici non regolamentati (da +39,9% a +39,8%). L’”inflazione di fondo”, al netto di energetici e alimentari freschi, accelera da +3,8% a +4,1% e quella al netto dei soli energetici da +4,2 a +4,7%.
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    Greenthesis emette un prestito obbligazionario da 10 milioni di euro
    Greenthesis (ex Ambienthesis) - società quotata all'Euronext Milan e specializzata in interventi di bonifica, di risanamento ambientale e di trattamento, recupero e smaltimento di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi - ha comunicato di aver collocato un nuovo prestito obbligazionario non convertibile, non subordinato e non garantito per un importo di 10 milioni di euro, rappresentato da 100 titoli del valore unitario di 100mila euro.
    Il prestito obbligazionario è stato integralmente sottoscritto da IntesaSanpaolo, che ha agito in qualità di arranger dell'operazione. Le obbligazioni isaranno oggetto di una successiva cartolarizzazione destinata a investitori istituzionali.
    Gli interessi sulle obbligazioni, nella misura del 4,6% su base annua, verranno liquidati semestralmente ed in via posticipata.
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    Pil Italia: +1% nel secondo trimestre 2022
    PIL ITALIA, IL DATO PRELIMINARE DEL SECONDO TRIMESTRE 2022
    Secondo le indicazioni comunicate dall'ISTAT, nel secondo trimestre 2022 il Pil italiano ha registrato un aumento dell'1% rispetto al trimestre precedente e una crescita del 4,6% nei confronti del secondo trimestre del 2021. I due dati sono stati migliori delle stime stime degli analisti, che indicavano un aumento rispettivamente dello 0,3% e del 3,7%.
    L'Istat ha segnalato andamenti congiunturali positivi per il valore aggiunto di agricoltura e industria, cresciuti rispettivamente dell’1,8% e dello 0,5%, mentre i servizi sono diminuiti dello 0,1%.
    L'istituto di statistica ha segnalato che la variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e di un aumento sia in quello dell’industria, sia in quello dei servizi.
    La variazione acquisita per il 2022 è pari a +3,4%.

    PIL ITALIA, IL DATO FINALE DEL PRIMO TRIMESTRE 2022

    Secondo le indicazioni comunicate dall'ISTAT, nel primo trimestre 2022 il Pil italiano ha registrato un aumento dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e una crescita del 6,2% nei confronti del primo trimestre del 2021. I due dati sono stati migliori delle stime preliminari diffuse a fine aprile.
    L'Istat ha segnalato andamenti congiunturali positivi per il valore aggiunto di agricoltura e industria, cresciuti rispettivamente dell’1,8% e dello 0,5%, mentre i servizi sono diminuiti dello 0,1%.
    L'istituto di statistica ha evidenziato che il primo trimestre del 2022 ha avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al primo trimestre del 2021.
    La variazione acquisita per il 2022 è pari a +2,6%.


    PIL ITALIA, COS'E' E COSA MISURA

    Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato (Pil) rappresenta il risultato finale dell'attività produttiva delle unità residenti. E' pari alla somma del valore aggiunto ai prezzi base delle unità produttive residenti, più le imposte sui prodotti al netto dei contributi ai prodotti.
    L'ISTAT ne diffonde una variazione percentuale congiunturale, calcolata rispetto al trimestre precedente, e una tendenziale, calcolata cioè rispetto all'anno precedente.
    L'ufficio di statistica, prima di annunciare un dato finale, diffonde una versione preliminare dell'indicatore.
    ---
    Eni, semestre in forte crescita e outlook 2022 migliorato
    L'Ad Claudio Descalzi: Ci siamo mossi subito per garantire approvvigionamenti gas. Impegnati a garantirne sicurezza e stabilità"
    Eni chiude i conti al 30 giugno con un forte aumento dell'utile e del risultato operativo a dispetto della difficile situazinone di mercato. L'utile netto adjusted nel secondo trimestre si è attestato a 3,81 miliardi, in miglioramento di 2,9 miliardi rispetto al secondo trimestre 2021, mentre il semestre evidenzia un utile di 7,08 miliardi, in crescita di 5,9 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2021. Un risultato sostenuto dal robusto utile operativo a cui si aggiunge la positiva performance delle partecipazioni valutate all’equity e la riduzione del tax rate.
    L’EBIT adjusted di Gruppo del secondo trimestre 2022 è stato pari a 5,84 miliardi, in crescita del 13% rispetto al trimestre precedente e più che duplicato rispetto al secondo trimestre 2021, trainato dal favorevole andamento dello scenario prezzi delle commodity, dai robusti margini di raffinazione e dalla costante attenzione al controllo dei costi e alla performance operativa dei business. In dettaglio, il segmento E&P ha performato molto bene, conseguendo un EBIT adjusted di 4,87 miliardi nel secondo trimestre 2022, in crescita sequenziale dell’11% e più che raddoppiato rispetto al secondo trimestre 2021. Anche il business R&M ha conseguito risultati molto positivi, registrando un EBIT adjusted di 979 milioni trainato dal significativo rialzo dei margini di raffinazione.
    Nel secondo trimestre 2022, il flusso di cassa netto adjusted ante working capital al costo di rimpiazzo è stato pari a 5,19 miliardi su base semestrale, è stato pari a 10,80 miliardi nel semestre, più che raddoppiato rispetto al periodo di confronto. Questo ha consentito di finanziare investimenti organici per 3,44 miliardi, in crescita del 18% rispetto allo scorso anno
    L'Ad di Eni Claudio Descalzi ha commentato molto positivamente "i solidi risultati conseguiti", sottolineando che assieme all'aggiornamento delle previsioni " consentono di migliorare la remunerazione degli azionisti aumentando il programma 2022
    di acquisto di azioni proprie a 2,4 miliardi".
    Quanto all'outlook 2022, la produzione di idrocarburi di 1,67 milioni di boe/giorno è in linea con la guidance precedente, mentre sono stimate circa 700 milioni di boe di nuove risorse esplorative per il 2022, in aumento rispetto al precedente target di 600 milioni di boe. Confermata la guidance di utile operativo adjusted per la divisione gas (GGP) ad almeno 1,2 miliardi. Per la divisione Plenitude & Power l’EBITDA è confermato superiore a 0,6 miliardi. Per il Downstream, l’EBIT adjusted è proiettato in rialzo tra 1,8-2 miliardi rispetto all’aspettativa iniziale di EBIT solo positivo. Cash flow adjusted prima del capitale d’esercizio al costo di rimpiazzo rivisto a 20 miliardi e Capex organici previsti a 8,3 miliardi, alla nuova assunzione di cambio EUR/USD, in linea con la guidance originaria di 7,7 miliardi a cambi costanti.
    Parlando della dofficile situazione degli approvvigionamenti, Descalzi ha spiegato "ci siamo attivati rapidamente per garantire nuovi flussi di approvvigionamento. Dopo gli accordi sulle forniture di gas con i nostri partner in Algeria, Congo ed Egitto nella prima parte dell’anno, a giugno Eni è entrata nel progetto North Field East in Qatar, il più grande sviluppo di GNL al mondo. In Africa orientale, abbiamo avviato la produzione di gas del progetto Coral South FLNG operato da Eni, il primo a valorizzare il grande potenziale del Mozambico. In Italia, ci siamo proattivamente impegnati nella ricostituzione degli stoccaggi di gas in previsione della prossima stagione invernale e le nostre raffinerie hanno aumentato significativamente i tassi di lavorazione per garantire un adeguato flusso di prodotti petroliferi per soddisfare la richiesta di mercato".
    "Abbiamo profuso il massimo impegno nel garantire la sicurezza degli approvvigionamenti energetici - ha aggiunto l'Ad - continuando nel mentre ad attuare la nostra strategia di decarbonizzazione".
    --
    Tim: Vivendi, ok a separazione NetCo se fatta con giusta valutazione
    Vivendi valutera' positivamente il progetto di scorporo di Tim in diverse societa', con la separazione della rete in NetCo, se 'sara' data la giusta valutazione' e se 'ci sara' il giusto equilibrio con il resto del business'. Cosi' Arnaud de Puyfontaine, ceo di Vivendi, durante la presentazione dei conti del primo semestre 2022 del gruppo, primo azionista di Tim.
    ---
    Pil, l’America entra in recessione. Visco: dalla crisi una frenata ai tassi (Corriere della Sera)
    Gli Stati Uniti sono in recessione tecnica. Secondo quanto riporta Enrico Marro per il Corriere della Sera, il PIL è sceso dello 0,9% nel secondo trimestre, peggiore delle attese degli analisti, dopo un calo dell'1,6% nei primi tre mesi. Mentre il presidente Biden prova a calmare le acque imputando questo fenomeno a un effetto fisiologico della "storica crescita dello scorso anno", la Fed lavora a un piano per mitigare gli effetti dell'inflazione alzando i tassi d'interesse.
    Intanto Ignazio Visco, governatore della Banca d'Italia, è stato intervistato a Politico.eu e ha messo le mani avanti: le "tiepide prospettive di crescita" potrebbero far astenere la BCE da un altro robusto aumento dei tassi nella prossima riunione.
    Visco specifica la situazione americana e quella dell’eurozona sono diverse, perché negli Stati Uniti c’è un’inflazione più forte dovuta a "massicci sostegni pubblici a famiglie e imprese, che già si è riflessa in un deciso aumento dei salari". Ecco perché la BCE propone un atteggiamento più prudente, anche e nonostante lo spauracchio della guerra in Ucraina e delle sue conseguenze. Il governatore si dichiara poco preoccupato per le elezioni politiche del 25 settembre, a patto che l'economia mantenga "il giusto grado di crescita".
    ---
    La siccità frena Enel. “I prezzi dell’energia resteranno alti nel 2023” (La Repubblica)
    Enel ha pubblicato i risultati dei primi sei mesi del 2022, specificando che i prezzi dell'elettricità si manterranno ancora "alti e in tensione" fino al 2023.
    A far registrare la flessione degli utili di questo semestre, spiega Andrea Greco per la Repubblica, però, sarebbero state le conseguenze della siccità, che avrebbe frenato la produzione idroelettrica.
    Francesco Starace, amministratore delegato Enel, ha dichiarato che il mancato accordo sul tetto dei prezzi del gas è stato "un errore". "Con gli stoccaggi a regime, l’Italia può sostenere un inverno senza il gas russo", ha spiegato. Attualmente i serbatoi nazionali sono riempiti al 72%, con l'obiettivo del governo Draghi di arrivare al 90% a ottobre.
    ---
    Apple, i conti del 3° trimestre 2021/2022
    Apple ha comunicato i risultati finanziari del 3° trimestre dell’esercizio 2021/2022, periodo chiuso con ricavi per 82,96 miliardi di dollari, in aumento del 2% rispetto agli 81,43 miliardi ottenuti nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Gli analisti avevano indicato un giro d’affari di circa 82,8 miliardi. Nel trimestre appena concluso i ricavi da servizi sono cresciuti da 17,49 miliardi a 19,6 miliardi di dollari, mentre le vendite di iPhone sono salite da 39,57 miliardi a 40,67 miliardi. Apple ha terminato il trimestre con un utile netto di 19,44 miliardi di dollari, rispetto ai 21,74 miliardi del 3° trimestre del 2020/2021. Di conseguenza, l’utile per azione è sceso da 1,3 dollari a 1,2 dollari; il dato è stato superiore al consensus degli analisti (1,15 dollari).
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    BPER Banca, DBRS Morningstar assegna rating “BBB”
    L’agenzia DBRS Morningstar ha assegnato per la prima volta i rating sulla solidità patrimoniale di BPER Banca, valutandoli tutti nella categoria investment grade. In particolare il rating emittente a lungo termine e il rating sui depositi lungo termine sono stati valutati rispettivamente a “BBB” e “BBB (high)”. Il trend su tutti i rating è "Stabile".
    La valutazione dei rating riflette il forte radicamento territoriale di BPER Banca, nonché i benefici in termini di rafforzamento della posizione competitiva e diversificazione geografica a livello nazionale, derivanti dalle recenti acquisizioni. Inoltre, ll giudizio tiene conto dei risultati raggiunti nel processo di derisking realizzato dalla banca, con crediti deteriorati attesi in ulteriore calo a fronte principalmente della cessione della piattaforma NPL che dovrebbe finalizzarsi nei primi mesi del 2023.
    Le posizioni di capitale, liquidità e funding sono state giudicate adeguate.
    --
    Pioggia di acquisti a Wall Street che ignora dato PIL
    Seduta positiva per il listino USA, che snobba la Fed ed il PIL in recessione, portando a casa un guadagno dell'1,03% sul Dow Jones; sulla stessa linea l'S&P-500, che termina la giornata a 4.072 punti. Positivo il Nasdaq 100 (+0,92%); con analoga direzione, in denaro l'S&P 100 (+0,96%).
    In buona evidenza nell'S&P 500 i comparti utilities (+3,53%), beni industriali (+2,07%) e materiali (+1,69%). In fondo alla classifica, sensibili ribassi si sono manifestati nel comparto telecomunicazioni, che ha riportato una flessione di -0,74%.
    In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Nike (+4,05%), Honeywell International (+3,69%), Microsoft (+2,85%) e Wal-Mart (+2,41%).
    I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Travelers Company, che ha archiviato la seduta a -2,08%.
    Piccola perdita per Merck, che scambia con un -1,41%.
    Tentenna Intel, che cede l'1,17%.
    Sostanzialmente debole Amgen, che registra una flessione dello 0,78%.
    Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Constellation Energy (+16,32%), Align Technology (+7,48%), Old Dominion Freight Line (+7,20%) e Autodesk (+4,30%).
    I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Comcast, che ha archiviato la seduta a -9,13%.
    Pessima performance per Charter Communications, che registra un ribasso dell'8,48%.
    Sessione nera per Pinduoduo Inc Spon Each Rep, che lascia sul tappeto una perdita del 7,42%.
    In perdita Meta Platforms, che scende del 5,22%.

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    Leonardo perfeziona cessione di Global Enterprise Solutions per 450 milioni
    Leonardo, big italiano della difesa, ha comunicato che la controllata statunitense Leonardo DRS ha perfezionato la vendita del business Global Enterprise Solutions (GES) a SES per un importo pari a 450 milioni di dollari, al lordo della tassazione. La finalizzazione dell'operazione è avvenuta in seguito all'ottenimento di tutte le approvazioni normative richieste, si legge in una nota.
    L'operazione era stata annunciata lo scorso 22 marzo con l'obiettivo di ottimizzare il proprio portafoglio e continuare a concentrarsi sul core business.
    --
    Telecom Italia TIM, le stime degli analisti per il secondo trimestre 2022
    Telecom Italia TIM ha comunicato le stime degli analisti sui conti del 2° trimestre 2022. I dati saranno esaminati dal CdA il 3 agosto.
    Secondo il consensus elaborato da 19 banche d'affari, il colosso telefonico dovrebbe aver chiuso il periodo aprile-giugno con ricavi pe 3,88 miliardi di euro, in flessione del 2,2% rispetto ai 3,97 miliardi di euro (comparabale base) del secondo trimestre del 2021.
    L'Ebitda organico è stimato a 1,53 miliardi di euro, in diminuzione rispetto agli 1,64 miliardi di euro del secondo trimestre 2021. Il Capex organico è indicato a 935 milioni di euro, in aumento rispetto ai 877 milioni del pari periodo dell'esercizio precedente.
    A fine giugno 2022 l'indebitamento finanziario netto è previsto a 24,32 miliardi di euro.
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    Leonardo, SonAir ordina due elicotteri AW139
    Leonardo ha annunciato che SonAir Airline Services (società controllata dalla compagnia petrolifera nazionale dell’Angola Sonangol) ha ordinato due elicotteri AW139. Il contratto comprende un pacchetto di servizi di supporto e addestramento e prevede opzioni per ulteriori due elicotteri.
    Gli AW139 saranno impiegati per compiti di trasporto offshore a supporto dell’industria Oil & Gas del paese africano, sostituendo modelli obsoleti con consegne attese nel primo trimestre 2023.
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    Orsero, CFO SIM aumenta target price dopo M&A
    CFO SIM ha incrementato a 21,4 euro (da 20 euro) il suo prezzo obiettivo su Orsero, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nell'importazione e la distribuzione di prodotti ortofrutticoli freschi, mantenendo il giudizio sul titolo a "Buy". La revisione della raccomandazione arriva dopo che la società ha sottoscritto due importanti accordi di esclusiva per l'acquisto dell'80% del capitale di Blampin S.a.s. e del 100% del capitale di Capexo S.a.s., entrambe società francesi.
    Le due società realizzano un fatturato incrementale superiore a 260 milioni di euro, un EBITDA di 17 milioni di euro e 285 dipendenti, raddoppiando la dimensione del gruppo Orsero nell'importate mercato francese. "Accogliamo con favore questa mossa impeccabile", scrivono gli analisti, che parlano di "due acquisizioni a prezzi ragionevoli, che consentono a Orsero di raggiungere una presenza più audace nel mercato all'ingrosso francese e ampliare la propria penetrazione nella redditizia nicchia della frutta esotica".
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    Agatos, deliberato un aumento di capitale
    Agatos - società quotata all’Euronext Growth Milan e attiva nel settore della costruzione di impianti per efficientare i consumi energetici e per la produzione di energia rinnovabile - ha comunicato che l'assemblea degli azionisti ha approvato la richiesta del consiglio di amministrazione di delegare la facoltà di aumentare in una o più volte il capitale fino a un importo massimo di 15 milioni di euro.
    Inoltre, il consiglio di amministrazione avrà facoltà di emettere obbligazioni convertibili, in una o più volte, anche in via scindibile, entro il periodo di 5 anni dalla data della delibera di conferimento della delega, con esclusione o limitazione, in tutto o in parte, del diritto di opzione, per un importo pari a 15 milioni di euro, deliberando il corrispondente aumento di capitale progressivo a servizio della conversione delle obbligazioni.
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    OVS, operatività su azioni proprie
    OVS ha comunicato di aver acquistato, tra il 21 e il 27 luglio 2022, complessivamente 643.957 azioni ordinarie (pari allo 0,221% del capitale sociale) al prezzo unitario medio di 1,4576 euro, per un controvalore pari a 938.644,06 euro.
    Tali operazioni sono state realizzate nell’ambito dell’autorizzazione all'acquisto di azioni proprie deliberata dall'Assemblea degli Azionisti del 31 maggio 2022, in prosecuzione dell’attuazione del programma di acquisto di azioni proprie già avviato in data 2 febbraio 2022.
    A seguito delle operazioni finora effettuate, il leader dell'abbigliamento in Italia ha in portafoglio un totale di 7.507.258 azioni proprie pari al 2,5805% del capitale sociale.
    Intanto, sul listino milanese, buona la performance di OVS che si attesta a 1,584 euro, con un aumento dell'1,41%.
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    A giugno 2022, il tasso di occupazione sale a ..
    60,1% (valore record dal 1977), quello di disoccupazione è stabile all'8,1% e il tasso di inattività scende al 34,5%. Lo segnala l'Istat sottolineando come, dopo il calo registrato a maggio, il numero di occupati torna ad aumentare per effetto della crescita dei dipendenti permanenti, superando nuovamente i 23 milioni. Rispetto a giugno 2021, il numero di occupati sale dell'1,8% (+400mila) soprattutto a causa dei lavoratori dipendenti che, a giugno 2022, ammontano a 18 milioni 100 mila, il valore più alto dal 1977, primo anno della serie storica.
    L'occupazione aumenta (+0,4%, pari a +86mila) per entrambi i sessi, per i dipendenti permanenti e in tutte le classi d'età, con l'eccezione dei 35-49enni tra i quali diminuisce; in calo anche gli autonomi e i dipendenti a termine. Il tasso di occupazione sale al 60,1% (+0,2 punti). Il lieve calo del numero di persone in cerca di lavoro (-0,2%, pari a -4mila unità rispetto a maggio) si osserva tra le donne e tra chi ha più di 25 anni d'età. Il tasso di disoccupazione è stabile all'8,1% e sale al 23,1% tra i giovani (+1,7 punti). La diminuzione del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,7%, pari a -91mila unità) coinvolge uomini e donne e le classi d'età al di sotto dei 50 anni. Il tasso di inattività scende al 34,5% (-0,2 punti). Confrontando il secondo trimestre 2022 con il primo, si registra un aumento del livello di occupazione pari allo 0,4%, per un totale di 90mila occupati in più. La crescita dell'occupazione registrata nel confronto trimestrale si associa alla diminuzione sia delle persone in cerca di lavoro (-3,8%, pari a -81mila unità), sia degli inattivi (-0,5%, pari a -61mila unità). Il numero di occupati a giugno 2022 supera quello di giugno 2021 dell'1,8% (+400mila unità); l'aumento è trasversale per genere ed età. L'unica variazione negativa si registra tra i 35-49enni per effetto della dinamica demografica; il tasso di occupazione, in aumento di 1,6 punti percentuali, sale infatti anche tra i 35-49enni (+0,9 punti) perché, in questa classe di età, la diminuzione del numero di occupati è meno marcata di quella della popolazione complessiva. Rispetto a giugno 2021, diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro (-13,7%, pari a -321mila unità) e il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3,0%, pari a -400mila).
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    Risanamento, i conti del primo semestre 2022
    Risanamento ha comunicato i risultati finanziari del primo semestre del 2022, periodo chiuso un valore della produzione di 776mila euro, rispetto agli 1,18 milioni euro ottenuti nei primi sei mesi dell’anno precedente. Il risultato netto è stato negativo per 14,32 milioni di euro, rispetto al rosso di 11,86 milioni contabilizzato nel primo semestre del 2021.
    A fine giugno 2022 l’indebitamento netto era salito a 535,08 milioni di euro, rispetto ai 522,81 milioni di inizio anno. Sempre a fine giugno il patrimonio immobiliare era iscritto a bilancio per 646,96 milioni di euro, dai 646,67 milioni di inizio anno.
    Il management di Risanamento ha confermato che l’esercizio 2022 potrà risultare di segno negativo allineato ai dati evidenziati nell'esercizio 2021.
    Inoltre, Risanamento ha comunicato di aver sottoscritto un finanziamento soci dell'importo massimo di 36 milioni di euro da erogare in più tranche, con interessi nella misura fissa del 7,2%. Il rimborso dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2024.

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    Borsa: Exor lascia Piazza Affari per Amsterdam (RCO)
    Exor, la holding che fa capo alla famiglia Agnelli-Elkann, lascia Piazza Affari. Il cda ha approvato il trasferimento della quotazione delle azioni ordinarie della societa' a Euronext Amsterdam. Come spiegato in una nota, 'il trasferimento permettera' di allineare la Borsa di quotazione della societa' con la propria struttura legale di holding olandese.
    L'assetto organizzativo di Exor ne risultera' ulteriormente semplificato, in quanto la societa' sara' soggetta alla vigilanza di un solo ente regolatore nazionale: la Ducth Authority for the Financial Markets (Afm)'. Inoltre, si precisa che 'il trasferimento e' soggetto all'approvazione del prospetto di quotazione da parte dell'Afm e all'ammissione alla quotazione e alla trattazione dei titoli da parte di Euronext Amsterdam'. Exor prevede che la quotazione alla Borsa di Amsterdam avra' inizio verso la meta' di agosto. Una volta ottenuta l'ammissione alla quotazione e alla trattazione dei titoli su Euronext Amsterdam, la societa' richiedera' il delisting delle proprie azioni ordinarie da Euronext Milan che avverra' non prima di 45 giorni, ai sensi del regolamento di Borsa Italiana.
    Durante il processo di delisting, le azioni ordinarie di Exor continueranno a essere quotate su Euronext Milano oltre che su Euronext Amsterdam. Exor, inoltre, annuncia l'intenzione di proseguire l'esecuzione del proprio programma di buyback di azioni ordinarie gia' annunciato in data 8 marzo 2022, con una seconda tranche per un ammontare fino a 250 milioni di euro da eseguire su Euronext Amsterdam e Euronext Milano.
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    Yolo Group, presentata domanda di ammissione all'Euronext Growth Milan PRO
    Yolo Group - società che opera nel mercato insurtech italiano di servizi assicurativi digitali - ha comunicato di aver presentato a Borsa Italiana la domanda di ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni ordinarie e delle obbligazioni convertibili sull'Euronext Growth Milan – segmento professionale.
    Il rilascio, da parte di Borsa Italiana, dell’avviso di ammissione alle negoziazioni su Euronext Growth Milan Pro è previsto per il 3 agosto 2022, mentre l’avvio delle negoziazioni su Euronext Growth Milan Pro è previsto per il 5 agosto 2022.
    Nel processo di quotazione Yolo Group è assistita da EnVent Capital Markets (Joint Global Coordinator, Joint Bookrunner e Euronext Growth Advisor).
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    Cattolica Assicurazioni: i risultati dell'obbligo di acquisto. Delisting il 12 agosto 2022
    In riferimento alla procedura per l'assolvimento dell'obbligo di acquisto da parte di Generali sulle azioni ordinarie di Cattolica Assicurazioni, sono stati annunciati i risultati provvisori.
    Al termine dell'operazione risultano presentate richieste di vendita per complessive 5.382.833 azioni ordinarie Cattolica Assicurazioni, pari al 2,36% del capitale e al 42,6% delle 12.547.136 azioni oggetto della procedura.
    Generali verrà così a detenere 222.314.819 azioni, pari al 97,36% del capitale di Cattolica Assicurazioni.
    Il corrispettivo, pari a 6,75 euro per azione, sarà pagato agli aderenti alla proceduta il 5 agosto 2022.
    In considerazione dell'avvenuto superamento della soglia del 95% del capitale di Cattolica Assicurazioni, si sono verificati i presupposti per l'esercizio del diritto di acquisto sulle azioni Cattolica Assicurazioni ancora in circolazione, adempiendo l'obbligo d'acquisto, dando così corso alla procedura congiunta.

    Il corrispettivo sarà pari a 6,75 euro per azione, per un complessivo di circa 40,71 milioni di euro. Generali darà corso alla procedura congiunta in data 12 agosto.
    Sulla base di questi risultati Borsa Italiana disporrà che le azioni di Cattolica Assicurazioni siano sospese dalla quotazione nelle sedute del 10 e 11 agosto 2022 e revocate dalla quotazione (delisting) a partire dalla seduta del 12 agosto 2022.
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    Energy, debutto sull'Euronext Growth Milan il 1° agosto 2022
    Energy - società attiva nell’offerta di sistemi integrati di accumulo di energia - ha comunicato di aver ricevuto da Borsa Italiana il provvedimento di ammissione alle negoziazioni sull'Euronext Growth Milan.
    L’avvio delle negoziazioni è previsto per lunedì 1° agosto 2022. Le azioni Energy avranno codice ISIN: IT0005500712. Il lotto minimo è pari a 500 azioni.
    Il collocamento ha avuto ad oggetto 11.375.000 azioni ordinarie rivenienti da un aumento di capitale, riservato ad investitori istituzionali e investitori qualificati sia italiani che esteri. È stata, inoltre, concessa ai Joint Global Coordinators un’opzione per l’acquisto al prezzo di offerta di azioni ordinarie fino a massimi complessivi 2,7 milioni di euro, corrispondente a circa il 10% dell’offerta (opzione Greenshoe).
    Le richieste di sottoscrizione sono pervenute da investitori di primario standing, prevalentemente italiani, e con un orizzonte temporale di lungo periodo.
    Nell’ambito dell’offerta, Energy ha ricevuto l’impegno irrevocabile da parte di RPS (società del gruppo Riello Elettronica) a sottoscrivere in qualità di cornerstone investor un importo pari a 10 milioni di euro, pari a circa il 6,79% del capitale della società.
    Le azioni Energy sono state collocate a un prezzo unitario di 2,4 euro, per un controvalore di 27,3 milioni di euro. La capitalizzazione di mercato, sulla base del prezzo di collocamento, sarà pari a circa 147,3 milioni di euro.
    Assumendo l’integrale esercizio dell’opzione greenshoe, il flottante sarà pari a circa il 13,6%.
    Nell’ambito dell’IPO, La Compagnia Holding Merchant Bank ha avuto il ruolo di Advisor Finanziario, UniCredit e Stifel Europe Bank hanno agito in qualità di Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners. Stifel Europe Bank agisce, inoltre, in qualità di Euronext Growth Advisor e Specialist.
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    FinecoBank, S&P Global ha rivisto l'outlook
    L’agenzia S&P Global ha confermato il rating a lungo termine "BBB" su FinecoBank, ma ha rivisto l’outlook da "positivo" a "neutrale", mantenendo il rating a breve termine ‘A-2’.
    La revisione dell’outlook segue quella analoga riguardante l’outlook dell’Italia resa nota da S&P Global il 26 luglio 2022.
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    Terna, S&P Global ha rivisto l'outlook
    S&P Global ha confermato il rating di lungo termine di Terna a "BBB+", un livello al di sopra di quello della Repubblica Italiana; tuttavia, gli esperti hanno rivisto l’outlook a "stabile" da "positivo".
    La decisione di S&P Global segue la recente revisione della valutazione della Repubblica Italiana da parte dell’agenzia di rating.
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    Amazon e Apple non deludono, trimestrali sopra attese
    Amazon e Apple archiviano i trimestri sopra le attese degli analisti e guadagnano rispettivamente il 12% e il 3,4%.
    Il gruppo di Cupertino ha registrato un giro d'affari record nel terzo trimestre, pari a 83 miliardi di dollari. L'utile per azione ha superato le previsioni pur registrando un calo del 10,6% a 19,4 miliardi.
    Il colosso dell'e-commerce ha registrato ricavi superiori alle attese nel secondo trimestre in aumento del 7% a 121,1 miliardi. Convincente l'outlook: per il terzo trimestre i ricavi sono attesi fra i 125 e i 130 miliardi.
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    EXOR trasferisce la quotazione in Olanda
    EXOR ha comunicato che il consiglio di amministrazione ha approvato la proposta di spostare la quotazione delle proprie azioni all’Euronext Amsterdam, listino che ospita già alcune delle proprie controllate. La holding della famiglia Agnelli prevede che la quotazione sul listino olandese possa diventare effettiva da metà agosto.
    A seguito del trasferimento della quotazione all’Euronext Amsterdam EXOR farà domanda per delistare i propri titoli da Piazza Affari.
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    Edited by dalessandrofree ¥ - 1/8/2022, 17:45
     
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    IGD SIIQ, sottoscritto finanziamento green
    IGD SIIQ - società quotata al segmento STA attiva nel settore immobiliare retail - ha comunicato di aver sottoscritto con BNP Paribas )in qualità di Global Coordinator, Green Coordinator e banca finanziatrice) e Banca Nazionale del Lavoro, BancoBPM, Cassa Depositi e Prestiti, China Construction Bank, Deutsche Bank, IntesaSanpaolo e MPS Capital Services Banca per le Imprese (in qualità, tra l’altro, di finanziatori) un contratto avente ad oggetto la concessione di un finanziamento green di 215 milioni di euro con scadenza a tre anni con opzione di estensione sino a cinque anni in capo alla società.
    Il finanziamento sarà utilizzato per finanziare e/o rifinanziare, in tutto o in parte, gli “Eligible Green Projects”. In tale contesto verrà rifinanziato l’attuale indebitamento esistente della società con un pool di banche ed istituzioni finanziatrici per un importo pari a massimi originari 200 milioni di euro, concesso ai termini e alle condizioni di cui al contratto di finanziamento sottoscritto in data 16 ottobre 2018.
    --
    PIL Italia: UPB rivede al rialzo stime 2022, ma taglia 2023
    "La revisione in negativo è dovuta in primo luogo al protrarsi del conflitto in Ucraina"
    L'Ufficio Parlamentare di Bilancio (UPB) ha modificato le sue previsioni sull’andamento dell’economia italiana nel biennio 2022-23. Le stime relative al 2022 migliorano, passando dal 2,9 dello scorso aprile, al 3,2 per cento, in virtù dei favorevoli andamenti del primo semestre, che ha beneficiato di una politica di bilancio espansiva. La previsione sul 2023, invece, subisce un taglio di 1,2 punti percentuali rispetto alle stime di primavera e scivola allo 0,9 per cento.
    E' quanto si legge nella Nota sulla congiuntura di agosto nella quale si sottolinea che "la revisione in negativo è dovuta in primo
    luogo al protrarsi del conflitto in Ucraina, che si traduce in un deterioramento della domanda estera e in una maggiore persistenza dell’inflazione".

    Lo scenario macroeconomico dell’economia italiana - si legge - appare soggetto a rischi di varia natura, soprattutto di matrice
    internazionale, prevalentemente orientati al ribasso e con ripercussioni soprattutto sul 2023.
    Il principale tra questi rischi è rappresentato dall’evoluzione del conflitto in Ucraina, dalla sua durata e dall’impatto che potrebbe avere sui prezzi e sulla disponibilità delle materie prime, in particolare energetiche e agricole. In particolare, il quadro previsivo presentato nella Nota "non assume l’interruzione delle forniture del gas dalla Russia nel periodo di previsione; se tale evento dovesse invece concretizzarsi le conseguenze sull’economia italiana sarebbero consistenti, sia sulla crescita sia sull’inflazione. Stando a diverse recenti analisi, sia italiane che internazionali, l’interruzione completa delle forniture di gas dalla Russia potrebbe comportare per il nostro Paese una riduzione della crescita, fino a circa quattro punti percentuali, con particolare riferimento al 2023; l’impatto sull’inflazione sarebbe anche più forte di quello sulla crescita, ma comunque sarebbe prevalentemente riferito all’anno prossimo".
    Occorre peraltro considerare - scrive l'UpB - "che l’ordine di grandezza degli effetti di una riduzione delle forniture di gas deriva da una molteplicità di fattori e condizioni, di varia natura e difficilmente prevedibili; a seconda di tali condizioni, alcune delle quali di natura istituzionale e regolamentare, gli effetti di un tale shock potrebbero variare in misura significativa".
    Quanto all’incertezza sulle prospettive dell’economia globale "è aumentata rispetto alla scorsa primavera e i rischi sono sempre più orientati al ribasso".
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    Aeffe, Intesa taglia giudizio a Hold e abbassa target price
    Intesa Sanpaolo ha abbassato a 1,60 euro per azione (da 2,70 euro) il suo prezzo obiettivo su Aeffe, società del lusso che opera sia nel settore del pret-a-porter sia nel settore delle calzature e pelletteria, tagliando il giudizio sul titolo a "Hold" da "Buy". Gli analisti affermano che i lockdown in Cina hanno deteriorato la redditività nel primo semestre dell'anno e la ripresa dovrebbe essere graduale. Considerando anche i venti contrari macroeconomici, hanno ridotto le loro previsioni di vendita 2022-2024 in media del 2,6% e spostato l'aspettativa di margine EBIT a circa il 7% dal 2023 al 2024.
    "Al nostro prezzo obiettivo, il titolo sarebbe scambiato a un P/E 2022E di 33,4x, pari a uno sconto del 19% rispetto al P/E mediano 2022 del settore del lusso italiano - si legge nella ricerca - ora riteniamo che questo sconto sia giustificato considerando l'incertezza sul decollo della rete cinese di Moschino e la sbilanciata esposizione geografica del gruppo (oltre il 40% delle vendite 2021 generate in Italia)".
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    Aeroporto di Napoli chiude luglio record per traffico
    Record mensile di passeggeri all’aeroporto di Napoli Capodichino. Nel mese di luglio, il migliore di sempre, ne sono transitato oltre 1 milione 272mila, cifra che supera di di 86mila unità il precedente massimo storico registrato nel mese di agosto 2019.
    Sulle rotte internazionali hanno volato oltre 906mila passeggeri, su quelle nazionali più di 366mila.
    Nei primi sette mesi dell’anno in corso, l’aeroporto di Napoli ha visto transitare 5 milioni e 989mila circa (- 2% rispetto allo stesso periodo del 2019).

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    Cairo Communication, i conti del primo semestre 2022
    Cairo Communication ha diffuso i risultati finanziari del 1° semestre del 2022, periodo terminato con ricavi lordi per 598,6 milioni di euro, in aumento rispetto ai 583,3 milioni realizzati nella prima metà dell’anno precedente. In contrazione, invece, il margine operativo lordo, che è sceso da 80,7 milioni a 69 milioni di euro, in seguito principalmente a oneri e proventi non ricorrenti netti per 11,3 milioni. La società editoriale ha terminato il semestre in esame con un utile netto di 11,3 milioni di euro, rispetto ai 24,5 milioni contabilizzati nei primi sei mesi del 2021, esercizio che aveva beneficiato di una plusvalenza di 7,3 milioni realizzata nella cessione della Unidad Editorial Juegos.
    A fine giugno 2022 l’indebitamento netto (comprensivo delle passività per contratti di locazione) era pari a 177,8 milioni di euro, in aumento rispetto ai 147,8 milioni di inizio anno, in conseguenza alla distribuzione di dividendi per 36,7 milioni.
    Nell’intero semestre le attività operative hanno generato un flusso di cassa di 61,6 milioni di euro.
    In considerazione delle azioni già messe in atto e di quelle previste, in assenza di un peggioramento delle condizioni sanitarie e/o delle conseguenze riconducibili alla prosecuzione del conflitto in Ucraina e/o della dinamica dei costi, il management di Cairo Communication ritiene che sia possibile porsi l’obiettivo di confermare nel 2022 margini (EBITDA) ante oneri non ricorrenti in linea con quelli realizzati nel 2021 e di proseguire anche nel secondo semestre con un’ulteriore generazione di cassa dalla gestione operativa.

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    FinecoBank, i conti del primo semestre 2022
    FinecoBank ha comunicato i risultati finanziari del 1° semestre 2022.
    La compagnia ha terminato i primi sei mesi dell’anno con un utile netto di 222,36 milioni di euro, in aumento del 2,6% rispetto ai 216,67 milioni contabilizzati nello stesso periodo dello scorso anno; su base adjusted il risultato finale sarebbe cresciuto del 20,5%.
    In miglioramento anche i ricavi, che sono passati da 403,46 milioni a 464,03 milioni di euro (+15%), grazie all’aumento delle commissioni nette (+8,5%), dei profitti da gestione di tesoreria e del risultato di negoziazione, coperture e fair value.
    Il risultato di gestione (margine operativo lordo) di FinecoBank è cresciuto da 277,35 milioni a 328 milioni di euro (+18,3%).
    A fine giugno 2022 il Core Tier 1 ratio di FinecoBank (uno dei principali indicatori di solidità patrimoniale degli istituti di credito) ammontava al 19,14%, rispetto al 18,8% al 31 dicembre 2021. Alla stessa data il patrimonio netto era sceso a 1,71 miliardi di euro, in seguito principalmente al pagamento dei dividendi relativi all’esercizio 2021 (237,9 milioni) e all’ammontare delle cedole degli strumenti AT1 emessi da FinecoBank pagate nel primo semestre 2022 (che hanno determinato una riduzione del patrimonio netto di 9,9 milioni di euro).
    Sempre a fine giugno 2022 il totale delle attività finanziarie aveva raggiunto i 102,8 miliardi di euro (+1,4% rispetto a giugno 2021); nel 1° semestre 2022 la raccolta è stata pari a 5,6 miliardi, sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo del 2021.
    Al 30 giugno 2022 i finanziamenti alla clientela di FinecoBank erano pari a 6,31 miliardi di euro, in crescita del 5,2% rispetto al dato di inizio anno e del 19,8% rispetto al 30 giugno 2021.

    Alla stessa data l’ammontare dei crediti deteriorati (sofferenze, inadempienze probabili e scaduti) al netto delle rettifiche di valore era pari a 4,3 milioni di euro (4,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021) con un coverage ratio dell’82,6%; il rapporto fra l’ammontare dei crediti deteriorati e l’ammontare dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si attestava allo 0,07% (0,08% a inizio anno).
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    Avio, nuovi ordini nel settore Difesa per 40 milioni di euro
    Avio, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella realizzazione e nello sviluppo di lanciatori spaziali e sistemi di propulsione, si è aggiudicata da MBDA nuovi ordini per un totale di oltre 40 milioni di euro. MBDA è il principale consorzio a livello europeo con capacità di produzione e progettazione in grado di coprire l'intera gamma corrispondente alle attuali e future esigenze delle forze armate (terra, aria e mare).
    Il primo è relativo all'aumento della produzione dei booster per il sistema missilistico Aster 30 per uno Stato Europeo e membro della NATO. Il secondo ordine è stato sottoscritto per lo sviluppo, la qualifica e l'industrializzazione del sistema propulsivo di spinta iniziale del sistema missilistico antinave di nuova generazione Teseo MK2/E per la Marina Militare Italiana.
    Il periodo di sviluppo e qualifica del sistema propulsivo è coerente con la pianificazione di sviluppo del missile e con le esigenze della Marina Militare Italiana per l'introduzione in servizio del Teseo Mk2/E, si legge in una nota.
    "Questi ordini e contratti rafforzano il posizionamento di Avio nel settore della Difesa, che sta ricevendo sempre più attenzione da parte degli Stati a seguito degli eventi degli ultimi mesi - ha commentato l'AD Giulio Ranzo - Ringraziamo i nostri partner di MBDA e tutto il team di sviluppo per la rinnovata fiducia dimostrata nelle consolidate competenze di Avio nel settore della Difesa".
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    Deliveristo raccoglie altri 7 milioni per espansione business
    Deliveristo, mercato online per ristoratori e chef lanciato nel 2019 dai tre giovani imprenditori Ivan Aimo, Luca Calia e Gabriele Angeleri, annuncia la chiusura di un round di investimento in equity da 7 milioni di Euro.
    Vertis SGR, attraverso il suo nuovo fondo “Vertis Venture 5 Scaleup”, è lead investor del round, che annovera anche un reinvestimento di United Ventures SGR, attraverso il fondo “United Ventures II”, , Azimut Libera Impresa SGR, attraverso il fondo “Azimut Digitech Fund” ed Italian Angels for Growth quali IAG, Gellify Digital Investments, Doorway ed altri.
    Il round supporterà il percorso di crescita di Deliveristo che prevede, oltre al consolidamento della posizione di leadership nel mercato italiano, l’espansione in Europa e il lancio di nuovi servizi per clienti e fornitori, dal data-driven marketing ai servizi finanziari legati alla gestione dei pagamenti.
    Nei round precedenti la foodtech italiana aveva già raccolto 5,6 milioni di euro: 1,1 milioni di Euro tra pre-seed e seed e 4,5 milioni di Euro nel round A guidato da United Ventures del dicembre del 2020.
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    Ambiente, foreste ridotte del 60%
    Mentre la popolazione aumenta, continuano a diminuire le foreste nel mondo con un andamento che ha portato in 60 anni alla riduzione del 60% delle superfici boschive per ogni abitante: da 1,4 ettari di foresta per ogni persona nel 1960 ad appena 0,5 ettari nel 2019.
    A indicarlo sono le stime della ricerca internazionale coordinata dall'Istituto giapponese di ricerca su foreste e prodotti forestali e pubblicate sulla rivista Environmental Research Letters che ha fatto il punto su quel che sta avvenendo a livello planetario raccogliendo i dati relativi agli ultimi 60 anni.
    La parte del mondo più sviluppata sta registrando in questi ultimi decenni un aumento, a volte anche deciso, delle superfici boschive - in Italia, ad esempio, sono cresciute del 18% in appena 10 anni - eppure a livello globale le aree verdi sono in continua riduzione.
    La ricerca he verificato che, a fronte di una crescita delle foreste di 355 milioni di ettari, si è registrata una distruzione di 437 milioni di ettari. Una perdita complessiva di 81 milioni di ettari, circa 3 volte l'intera superficie dell'Italia.
    "La continua perdita e il degrado delle foreste influiscono sull'integrità degli ecosistemi forestali, riducendo la loro capacità di generare e fornire servizi essenziali e sostenere la biodiversità", spiegano gli autori della ricerca, che aggiungono: "Ha anche un impatto sulla vita di almeno 1,6 miliardi di persone in tutto il mondo, prevalentemente nei paesi in via di sviluppo, che dipendono dalle foreste per vari scopi".

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    Guerra in Ucraina, Moody's: crescono rischi stagflazione Ue
    Crescono, in scia all'invasione russa in Ucraina, i rischi di stagflazione per i paesi Paesi dell'Unione europea, sebbene l'esposizione nella regione sia diversa per ciascuna nazione. E' quanto sottolinea un rapporto di Moody's Investors Service pubblicato oggi.
    "Il conflitto ha esacerbato i problemi sottostanti della domanda e dell'offerta e ha spinto l'inflazione a livelli che non si vedevano nell'Ue dalla meta' degli anni '80", ha detto Heiko Peters, VP-Senior Analyst di Moody's. "Un arresto delle forniture di gas naturale russo probabilmente intensificherebbe queste pressioni. I sondaggi della Commissione europea suggeriscono che un'ulteriore accelerazione dell'inflazione è probabile nel breve termine", ha ricordato l'analista. Moody's attualmente prevede una crescita del pil della UE del 2,5% nel 2022 e dell'1,3% nel 2023 e una decelerazione dell'inflazione dei prezzi al consumo al 4,4% nel 2023 dal 6,8% nel 2022. L'agenzia di rating prevede "una crescita contenuta e un'inflazione superiore alla media nei prossimi due o tre anni, con rischi al ribasso nel contesto del conflitto militare in Ucraina e del suo impatto sull'economia".
    Secondo l'agenzia di rating, "l'Europa meridionale è più esposta a uno scenario di stagflazione. I paesi che hanno le maggiori probabilità di vedere aumenti transitori dei prezzi diventino permanenti e le piu' basse capacità di risposte politiche sono Malta, Cipro, Portogallo, Slovenia e Croazia.
    Sebbene l'Italia, la Francia e la Spagna siano meno vulnerabili all'aumento dell'inflazione, i già elevati livelli di indebitamento e l'elevata esposizione aumentano i rischi per i prossimi mesi. Mentre Grecia e Romania sembrano essere le meno esposte a uno scenario di inflazione radicata, le loro capacità politiche di combattere un ciclo stagflazionistico sono tra le più deboli dell'Ue", rileva il rapporto.
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    Banca Finnat acquisisce il 9,9% del capitale di Hedge Invest
    Banca Finnat ha comunicato di aver firmato un contratto di acquisizione di una quota di minoranza del 9,9% del capitale di Hedge Invest, società di gestione del risparmio indipendente di proprietà di AM Holdings (Antonello Manuli finanziaria) e specializzata in investimenti alternativi.
    Nel dettaglio, l'operazione prevede l'acquisizione di una prima quota pari al 9,9% del capitale con pagamento del corrispettivo in parte in quota fissa e in parte variabile, in funzione del raggiungimento di obiettivi economico/finanziari nel triennio 2022-2024. Un'eventuale ulteriore acquisizione di una quota pari al 15%, subordinata ad autorizzazioni, è prevista possa essere effettuata nel corso del 2025 attraverso l'esercizio di una opzione call riconosciuta a Banca Finnat.
    L'operazione ha una valenza strategica di medio-lungo termine.
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    Azionario, è di nuovo il momento del growth?
    Secondo Geir Lode - Head of Global Equities di Federated Hermes - il mercato dei futures indica tassi d'interesse molto più bassi nel 2023, in linea con le aspettative di una campagna della FED efficace e relativamente rapida, che si dimostri in grado di stabilizzare l'inflazione.
    Tuttavia, Geir sottolinea che rimane da vedere se ciò potrà avvenire senza un significativo indebolimento del mercato del lavoro, come sostiene la Fed, contrariamente alla maggior parte delle volte in cui si è manifestato uno scenario di questo genere.
    L'analista ha evidenziato che, di recente, i titoli growth hanno fatto decisamente meglio dei value, rispecchiando la visione del mercato di tassi d'interesse futuri più bassi. "Riteniamo che le aziende con un bilancio solido, un forte controllo dei costi ed in grado di portare avanti una solida crescita del fatturato avranno risultati molto validi in questo contesto," spiega Geir.
    In conclusione, secondo l'esperto, il mercato dovrebbe tornare a privilegiare i titoli growth rispetto a quelli value.
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    Generali in rosso dopo la semestrale 2022
    Giornata negativa per Generali al FTSEMib dopo la diffusione dei risultati finanziari del primo semestre 2022. Alle ore 10.47 il titolo perdeva l'1,48% a 14,665 euro.
    I dati hanno mostrato un miglioramento del risultato operativo e dei premi lordi, che hanno superato il consensus degli analisti. Al contrario, l’utile netto ha risentito della svalutazione degli investimenti russi. Il management di Generali ha confermato gli obiettivi strategici e finanziari per il 2022 e la politica dei dividendi per il triennio 2022-2024.
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    IVS Group, nuove acquisizioni in Italia e Spagna
    IVS Group - società quotata al segmento STAR e attiva nel settore della gestione di distributori automatici e semiautomatici per il food & drink - ha comunicato di aver perfezionato due acquisizioni che vanno ad ampliare la copertura geografica del gruppo sui mercati in cui è già presente..
    In particolare, la controllata IVS Italia ha acquisito Modena Distributori, che opera nella regione Campania, per un valore preliminare (inclusivo di immobili strumentali) pari a 4,7 milioni di euro.
    La controllata spagnola D.A.V. ha perfezionato l'acquisizione di Automatics Companys per un valore preliminare (inclusivo di immobili strumentali) pari a 3,1 milioni di euro.
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    Telecom Italia TIM, avverate le condizioni per la cessione della partecipazione in Inwit
    Con riferimento all'accordo di cessione di azioni Daphne 3 (società che detiene il 30,2% del capitale di Inwit) sottoscritto con un consorzio di investitori guidato da Ardian, Telecom Italia TIM ha comunicato che si sono avverate le condizioni sospensive al closing.
    Telecom Italia TIM, Daphne 3, Vodafone Europe e Central Tower Holding Company (in qualità di azionisti diretti e indiretti di Inwit) hanno stipulato un accordo di risoluzione del patto parasociale esistente. L’intesa stabilisce che il patto parasociale in Inwit si risolverà prima del closing della cessione della partecipazione in Daphne 3 e, in ogni caso, al più tardi il 31 agosto 2022.
    Al perfezionamento dell'operazione, il consorzio guidato da Ardian arriverà a detenere una partecipazione del 90% nel capitale di Daphne 3, mentre Telecom Italia TIM manterrà il rimanente 10% del capitale.
    A fronte della cessione del 41% del capitale di Daphne 3, la compagnia telefonica incasserà circa 1,3 miliardi di euro, oltre al rimborso del prestito per circa 200 milioni di euro, concesso da Telecom Italia TIM nel 2020 al momento della costituzione di Daphne 3.
    La risoluzione del patto parasociale e il closing dell’operazione non faranno sorgere alcun obbligo di offerta pubblica di acquisto su Inwit.
    A seguito del closing, il consorzio guidato da Ardian deterrà il pieno ed esclusivo controllo di Daphne 3, mentre a Telecom Italia TIM verranno riconosciuti alcuni diritti di governance di minoranza, sia su Daphne 3 che su Inwit.

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    Generali, risultati in crescita nel semestre. Annuncia buyback da 500 milioni
    Generali chide il primo semestre dell'anno con una ulteriore crescita il risultato operativo ed un utile netto pressoché stabile, di fronte ad un contesto economico e geopolitico difficile. L'tile netto nel semestre si è attestato a 1.402 milioni e, senza le svalutazioni sugli investimenti russi, l’utile netto si attesterebbe a 1.541 milioni (1.540 milioni nel primo semestre 2021).
    "I solidi risultati di Generali dimostrano che il nostro impegno nell’implementazione del piano strategico 'Lifetime Partner 24: Driving Growth' è la strada giusta per conseguire una crescita sostenibile e aumentare la profittabilità operativa", ha affermato il Group CEO di Generali, Philippe Donnet, aggiungendo "siamo stati in grado di raggiungere questi risultati in un contesto di crescente incertezza geopolitica e macroeconomica, mantenendo sempre come priorità principale i nostri clienti e le loro esigenze. Nei prossimi mesi continueremo a essere pienamente focalizzati sull’esecuzione del nostro piano triennale e rafforzeremo la leadership del nostro Gruppo come assicuratore e asset manager globale".
    I premi lordi risultano in aumento a 41,9 miliardi (+2,4%), grazie allo sviluppo significativo del ramo Danni (+8,5%), in particolare nel segmento non auto, ed alla stabilità del ramo Vita (-0,5%). La raccolta netta Vita di 6,2 miliardi è in calo del 7,9% per effetto del buon andamento delle linee puro rischio e malattia e unit-linked, che compensa il calo della linea risparmio.
    Il risultato operativo è in crescita a 3,1 miliardi di euro (+4,8%), grazie allo sviluppo positivo dei segmenti Vita, Danni e Holding. È in forte crescita il risultato operativo del segmento Vita (+17,1%), riflettendo un’eccellente profittabilità tecnica, confermata anche dal New Business Margin a 5,23% (+0,59 p.p.). Il Combined Ratio si porta al 92,5% (+2,8 p.p.).
    Gli Asset Under Management complessivi del Gruppo sono pari a 635,4 miliardi (-10,5% rispetto al 2021), riflettendo interamente l’andamento dei mercati finanziari, nonostante la raccolta netta positiva.
    Resta estremamente solida la posizione di capitale, con un Solvency Ratio al 233% (227% nel 2021), che tiene conto anche del buyback pari a 500 milioni di euro.
    Generali ha infatti annunciato il riacquisto di azioni proprie (buyback) per un importo massimo di 500 milioni, corrispondente al 3% del capitale sociale, in esecuzione della delibera dell’Assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2022. Il programma di riacquisto - sottolinea una nota - si inquadra nel piano strategico Lifetime Partner 24: Driving Growth in materia di politica della gestione del capitale ed è finalizzato a impiegare le risorse liquide in eccesso accumulate durante il triennio 2019-21 e non utilizzate per il capital redeployment e a fornire agli azionisti una remunerazione aggiuntiva alla distribuzione dei dividendi.
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    Banca Carige aggiorna sulla semestrale 2022
    Banca Carige ha segnalato che, in conseguenza del decreto con il quale il Tribunale di Genova ha disposto la sospensione dell'esecuzione della deliberazione dell'assemblea degli azionisti del 15 giugno 2022 di nomina del consiglio di amministrazione, l'istituto genovese non procederà il 2 agosto 2022 all'approvazione della relazione semestrale 2022, come originariamente previsto dal calendario finanziario.
    L'istituto ha ricordato che il 4 agosto 2022 sarà diffusa la relazione finanziaria semestrale di BPER Banca, di cui Banca Carige fa parte, nella quale è previsto siano integrati i dati patrimoniali individuali dell'istituto genovese.
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    Eni e BP creano la joint venture Azule Energy
    ENi e BP hanno annunicato la costituzione di Azule Energy, la nuova joint venture paritetica (50-50) che unisce i business angolani delle due società.
    Azule Energy è ora il più grande produttore indipendente di petrolio e gas dell'Angola: detiene 2 miliardi di barili equivalenti di risorse nette, e raggiungerà circa 250.000 barili di olio equivalenti al giorno (boe/g) di produzione equity di petrolio e gas nei prossimi 5 anni. Azule Energy rileverà inoltre la quota di Eni in Solenova, società solare partecipata congiuntamente da Sonangol, e la collaborazione nella Raffineria di Luanda.
    L'incorporazione della joint venture avviene dopo il soddisfacimento delle condizioni sospensive, tra cui l'ottenimento di un finanziamento da parte di terzi di 2,5 miliardi di dollari sotto forma di finanziamento pre-esportazione.
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    Lavoro, occupazione record al 60,1%. Il Fmi: debito alto, migliorare i conti (Corriere della Sera)
    I dati del Fondo Monetario Internazionale e dell'Istat sul lavoro non sono mai stati così positivi dal 1977: al momento, rispetto al 2021, si conterebbero circa 400mila addetti in più, ovvero circa 18,1 milioni di lavoratori dipendenti (e 4,96 milioni di autonomi), con un tasso d'occupazione del 60,1%. Il tasso di disoccupazione è stabile all'8,1%.
    Secondo quanto riportato da Andrea Ducci per il Corriere della Sera, però, stando agli economisti di Washington i rischi del sistema Italia sarebbero dietro l'angolo. Nel documento è indicato che la crescita "è prevista moderarsi bruscamente e rimanere debole a causa a causa della guerra in Ucraina, del restringimento monetario, delle strozzature lungo la catena delle forniture e di un’inflazione più alta e più persistente". Si stima una crescita del 3% nel 2022 e poi dello 0,75% nel 2023.
    Le valutazioni si soffermano anche sul debito pubblico, ricordando all'Italia che è sarà necessario apportare miglioramenti nei conti pubblici attraverso, anche, una "razionalizzare le spese correnti, ampliare la base imponibile, rafforzare l’adesione dei contribuenti agli obblighi fiscali e mettere in atto le riforme per potenziare la crescita".
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    BancoBpm, nella gara per le polizze sfida finale francese tra Axa e Agricole (Il Sole24Ore)
    La partita per la partnership nel campo della bancassicurazione aperta da BancoBPM è alle battute finali e i player in gioco rimangono Axa e Credit Agricole. Secondo quanto riportato da Al. G per Il Sole24Ore, le indiscrezioni pervenute al giornale hanno fatto emergere che gli advisor, delle quattro offerte non vincolanti presentate all'istituto bancario di Piazza Meda, avrebbero ritenuto quelle dei due contendenti francesi le migliori. Un rumor che BancoBPM ha preferito non commentare.
    Stando ad alcune fonti finanziarie sentite da Il Sole24Ore, mercoledì 3 il consiglio di amministrazione di BancoBPM valuterà le offerte, oltre ad approvare il bilancio semestrale. L'obiettivo è quello di individuare un partner entro la fine dell'estate, massimo ottobre, così da potersi concentrare sul rinnovo del board che scadrà con l'approvazione del bilancio 2022.
    Attualmente, Credit Agricole è azionista di controllo di BancoBPM con una quota appena sotto al 10% del capitale. Agricole dovrà superare la concorrenza di Axa, però, che sembra interessata a riprodurre il modello di successo già sperimentato con Banca MPS.
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    Il faro della vigilanza sulle nomine nel cda Generali (La Repubblica)
    Secondo quanto riportato da Vittoria Puledda per La Repubblica, l'attesa dei conti Generali porta con sé alcuni dubbi sugli argomenti trattati in fase di riunione. Ad esempio, a quanto risulta al quotidiano, la decisione sulla formazione di comitati endoconsiliari sarebbe slittata al 2 agosto in una riunione delle 14. Sempre secondo le indiscrezioni finanziarie, il quotidiano riporta che "sarebbe rimandata ad oggi anche la discussione sulle domande che la Consob sarebbe tornata a porre sui dettagli del processo di selezione del candidato che ha preso il posto del dimissionario Francesco Gaetano Caltagirone", ovvero Stefano Marsiglia.
    La nomina di Marsiglia sarebbe stata contrastata: secondo due consiglieri di minoranza che hanno votato la cooptazione, il candidato più "naturale" secondo le norme di Statuto sarebbe stato Luciano Cirinà. La Consob avrebbe dunque chiesto informazioni "per conoscere come si è arrivati alla selezione del consigliere cooptato".
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    Saipem, nuovo contratto E&C offshore in Italia
    Saipem ha comunocato di essersi aggiudicata un contratto E&C offshore da Enimed (società del gruppo ENI) per il trasporto e l'installazione di una gas pipeline che connetterà i quattro pozzi dei campi di Argo e Cassiopeia alla costa siciliana. Il valore della commessa è di circa 300 milioni di euro.
    Il progetto Cassiopeia rappresenta un'infrastruttura strategica nel panorama energetico internazionale, recentemente colpito dal deteriorato scenario geo-politico.
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    Stellantis, -3,6% le immatricolazioni a luglio 2022
    Il Ministero dei Trasporti ha comunicato che nel mese di luglio 2022 in Italia sono state immatricolate 109.580 vetture, in calo dello 0,9% rispetto ai 110,5mila veicoli dello stesso periodo dello scorso anno. Nei primi sette mesi del 2022 le immatricolazioni in Italia si sono ridotte del 20,3% a quasi 794mila vetture.
    In diminuzione anche le vendite di Stellantis. Secondo quanto riportato dalle principali agenzie stampa a luglio 2022 le immatricolazioni del gruppo sono state pari a circa 38.400 unità, in contrazione del 3,6% rispetto alle quasi 40mila vetture vendute a luglio 2021. Di conseguenza, la quota di mercato di Stellantis si è attestata al 35%.
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    Crypto, SEC accusa 11 individui di schema piramidale da 300 milioni di dollari
    La Securities and Exchange Commission (SEC) ha accusato 11 persone per il loro ruolo nella creazione e promozione di Forsage, uno schema piramidale fraudolento basato sulle criptovalute e uno schema Ponzi che ha raccolto oltre 300 milioni di dollari da milioni di investitori al dettaglio in tutto il mondo, compresi gli Stati Uniti.
    Gli accusati includono i quattro fondatori di Forsage, che nell'ultima posizione nota vivevano in Russia, Repubblica di Georgia e Indonesia, nonché tre promotori con sede negli Stati Uniti incaricati dai fondatori di sostenere Forsage sul suo sito Web e sulle piattaforme di social media, e diversi membri dei cosiddetti Crypto Crusaders, il più grande gruppo promozionale per lo schema che operava negli Stati Uniti da almeno cinque stati diversi.
    Secondo la denuncia della SEC, nel gennaio 2020 Vladimir Okhotnikov, Jane Doe alias Lola Ferrari, Mikhail Sergeev e Sergey Maslakov hanno lanciato Forsage.io, un sito Web che ha consentito a milioni di investitori al dettaglio di effettuare transazioni tramite smart contract che hanno operato sulle blockchain di Ethereum, Tron e Binance. Tuttavia, Forsage avrebbe operato come uno schema piramidale per più di due anni, in cui gli investitori hanno guadagnato profitti reclutando altri nello schema. Forsage avrebbe anche utilizzato beni di nuovi investitori per pagare i precedenti investitori in una tipica struttura Ponzi.
    Nonostante le azioni di cessazione e desistenza contro Forsage per aver operato come una frode nel settembre 2020 dalla Securities and Exchange Commission delle Filippine e nel marzo 2021 dal Montana Commissioner of Securities and Insurance, gli imputati avrebbero continuato a promuovere lo schema negando le accuse in diversi video di YouTube e con altri mezzi, si legge in una nota della SEC.
    Senza ammettere o negare le accuse, due degli imputati, Ellis e Theissen, hanno deciso di risolvere le accuse e di essere permanentemente esonerate da future violazioni delle disposizioni incriminate e di alcune altre attività.
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    Wall Street chiude poco mossa
    A New York, il Dow Jones è sostanzialmente stabile, chiudendo la giornata su 32.798 punti, mentre, al contrario, depressa nel finale l'S&P-500, che chiude sotto i livelli della vigilia a 4.119 punti. Sulla parità il Nasdaq 100 (-0,06%); in frazionale calo l'S&P 100 (-0,25%).

    Beni di consumo per l'ufficio (+1,21%) e beni di consumo secondari (+0,51%) in buona luce sul listino S&P 500. Nel listino, i settori energia (-2,18%), finanziario (-0,89%) e materiali (-0,81%) sono stati tra i più venduti.
    Al top tra i giganti di Wall Street, Boeing (+6,14%), Procter & Gamble (+2,91%), Intel (+1,79%) e Home Depot (+1,65%).
    Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Chevron, che ha terminato le contrattazioni a -1,96%.
    Calo deciso per Caterpillar, che segna un -1,71%.
    Sotto pressione Travelers Company, con un forte ribasso dell'1,53%.
    Giornata fiacca per DOW, che segna un calo dell'1,41%.
    Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Advanced Micro Devices (+2,45%), Docusign (+2,39%), Paypal (+2,35%) e Dexcom (+2,13%).
    Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Biogen, che ha chiuso a -2,70%.
    Soffre Pinduoduo Inc Spon Each Rep, che evidenzia una perdita del 2,69%.
    Preda dei venditori Seagen, con un decremento del 2,51%.
    Si concentrano le vendite su Vertex Pharmaceuticals, che soffre un calo del 2,35%.
    Tra le grandezze macroeconomiche più importanti dei mercati statunitensi:

    Mercoledì 03/08/2022
    15:45 USA: PMI composito (atteso 47,5 punti; preced. 52,3 punti)
    15:45 USA: PMI servizi (atteso 47 punti; preced. 52,7 punti)
    16:00 USA: ISM non manifatturiero (atteso 53,5 punti; preced. 55,3 punti)
    16:00 USA: Ordini industria, mensile (atteso 1,2%; preced. 1,6%)
    16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (preced. -4,52 Mln barili)

    Giovedì 04/08/2022
    13:30 USA: Challenger licenziamenti (preced. 32,52K unità)
    14:30 USA: Bilancia commerciale (atteso -80,1 Mld $; preced. -85,5 Mld $).

    Ocugen Inc
    $2.52
    2.33%
    -0.060 Today
    After Hours:$2.54
    0.79%)+0.020
    Closed: Aug 1, 7:36:46 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax, Inc.
    $53.92
    1.08%
    -0.59 Today
    After Hours:$53.90
    (0.037%)-0.020
    Closed: Aug 1, 7:59:58 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 2/8/2022, 17:51
     
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    Banca Mediolanum, i conti del primo semestre 2022
    Banca Mediolanum ha comunicato i risultati finanziari del 1° semestre 2022.
    Nel periodo in esame la compagnia ha realizzato un utile netto di 237,85 milioni di euro, in contrazione rispetto ai 268,75 milioni contabilizzati nei primi sei mesi del 2021, a causa del titolo Nexi detenuto nel portafoglio valutato al fair value.
    Al contrario, il margine di interesse è cresciuto da 129,9 milioni a 163,8 milioni di euro (+26%), grazie alla crescita del portafoglio crediti alla clientela e all’ordinaria attività di tesoreria in un contesto di tassi di interesse più favorevole rispetto allo scorso anno; le commissioni attive sono aumentate a 900,25 milioni di euro.
    Il margine di contribuzione si è attestato a 673,1 milioni di euro.
    A fine giugno 2022 le masse amministrate e gestite erano scese a 100,8 miliardi di euro in calo dell’1% rispetto al 30 giugno scorso e in diminuzione del 7% rispetto alla fine del 2021, in seguito discesa dei mercati finanziari in tutto il primo semestre 2022.
    I vertici di Banca Mediolanum hanno segnalato che la raccolta netta totale nel primo semestre 2022 è stata positiva per 4,34 miliardi di euro.
    A fine giugno 2022 gli impieghi alla clientela retail si attestavano a 15,4 miliardi di euro, in crescita del 7% rispetto al 31 dicembre 2021 e del 16% anno su anno, grazie anche al contributo di Prexta nel mercato della cessione del quinto dello stipendio e dei prestiti personali pari a 1,5 miliardi. Alla stessa data l’incidenza dei crediti deteriorati netti sul totale crediti era pari allo 0,72%.
    Al 30 giugno 2022 il Common Equity Tier 1 Ratio risultava pari al 21,1%.
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    algoWatt, i dati finanziari dei primi sei mesi del 2022
    algoWatt (exTerniEnergia) - GreenTech Solutions Company quotata all’Euronext Milan - ha comunicato i risultati finanziari del primo semestre del 2022, periodo chiuso con ricavi per 9,27 milioni di euro, in diminuzione del 5% rispetto ai 9,77 milioni ottenuti nella prima metà dello scorso anno. Il management ha segnalato che la prima parte dell’esercizio è stata dedicata, a seguito del nuovo Piano di risanamento e dell’accordo finanziario, all’implementazione della revisione dell’impostazione strategica, contraddistinta da una semplificazione della struttura aziendale, con l’eliminazione delle tre business unit per aumentare l'efficienza e ottimizzare i costi. In forte miglioramento il margine operativo lordo, che è aumentato dai 25mila euro a oltre 413mila euro. Il risultato finale è stato negativo per 1,83 milioni di euro, rispetto alla perdita di 3,74 milioni contabilizzata nel primo semestre del 2021.
    A fine giugno 2022 l’indebitamento netto era salito a 13,48 milioni di euro, dai 12,75 milioni di inizio anno.
    Il management di algoWatt ha confermato che il gruppo continuerà a esplorare la possibilità di perseguire operazioni straordinarie volte a sostenere la continuità e la crescita.
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    Clabo, revocata parta del sequestro preventivo. Escluso autoriciclaggio
    Clabo, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore delle vetrine espositive professionali per gelaterie, pasticcerie, bar, caffetterie e hotel, ha comunicato che il Tribunale del Riesame di Ancona ha disposto la revoca del sequestro preventivo disposto lo scorso 13 luglio 2022 per un importo pari a circa 1,33 milioni di euro ed escluso il reato di autoriciclaggio a carico di alcuni amministratori.
    Confermato il sequestro dell'importo di circa 349 mila euro, con riferimento al delitto di cui all'art. 361-bis, cod. pen., collegato a un finanziamento intercompany effettuato a titolo oneroso da Clabo Holding USA verso Clabo nell'ottobre del 2018, e totalmente rimborsato nel 2021. La porzione superstite del sequestro sarà oggetto del riesame che gli amministratori hanno già proposto avanti al competente Tribunale, che ha fissato udienza per il 6 settembre 2022.
    "Attendiamo di leggere le motivazioni del provvedimento, poiché al momento è noto solo il dispositivo, per poter svolgere le considerazioni del caso ed assumere le decisioni processuali conseguenti - ha commentato il presidente Pierluigi Bocchini - Non posso che esprimere, da un lato, la soddisfazione per la revoca del sequestro di gran parte delle somme e per l'esclusione del reato di autoriciclaggio".

    "Rimane lo stupore per la conferma del sequestro degli importi relativi al finanziamento intercompany con riferimento al delitto di cui all’art. 361 -bis, cod. pen., su un'operazione a titolo oneroso, totalmente rimborsata e per la quale riteniamo non vi sia alcun presupposto fattuale e giuridico che consenta di ritenere integrato il reato contestato - ha aggiunto - Rimango fiducioso nel corso della giustizia anche riguardo a quest'ultima parte della vicenda".
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    Moderna mantiene outlook su vendite e annuncia buyback
    Moderna, azienda statunitense che opera nel campo delle biotecnologie, ha registrato entrate totali rispettivamente di 4,7 miliardi di dollari e 10,8 miliardi di dollari per i tre e i sei mesi terminati il 30 giugno 2022, rispetto a 4,4 miliardi e 6,3 miliardi per gli stessi periodi del 2021. L'aumento delle entrate nel 2022 è stato principalmente dovuto all'aumento delle vendite del vaccino contro il COVID-19.
    L'utile netto è stato rispettivamente di 2,2 miliardi di dollari e 5,9 miliardi di dollari per i tre e i sei mesi chiusi al 30 giugno 2022, rispetto a 2,8 miliardi e 4 miliardi per gli stessi periodi del 2021. L'EPS diluito trimestrale è stato di 5,24 dollari. Moderna contava circa 3.400 dipendenti al 30 giugno 2022, rispetto ai circa 1.800 dipendenti al 30 giugno 2021.
    "Continuiamo ad avere accordi di acquisto anticipato per la consegna prevista nel 2022 di circa 21 miliardi di dollari di vendite. Data la nostra solida posizione finanziaria e lo slancio commerciale, annunciamo oggi che il consiglio di amministrazione ha approvato un nuovo programma di riacquisto di azioni per 3 miliardi di dollari", ha affermato Stéphane Bancel, amministratore delegato di Moderna.

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    Technogym, i risultati del primo semestre 2022
    Technogym – società quotata al MidCap e attiva nel settore degli smart equipment, service e digital per il fitness, lo sport e health e attiva nel più ampio settore del wellness - ha comunicato i risultati operativi e finanziari del primo semestre del 2022, periodo chiuso con ricavi per 325,22 milioni di euro, in aumento del 17,7% rispetto ai 276,26 milioni ottenuti nella prima metà dell’anno precedente; a parità di tassi di cambio il fatturato sarebbe salito del 14,9%. In aumento anche il margine operativo lordo adjusted, che è passato da 48 milioni a 51,8 milioni di euro (+8%); tuttavia, la marginalità è scesa dal 17,4% al 15,9. Technogym ha chiuso lo scorso semestre con un utile netto di 23,46 milioni di euro, rispetto ai 30,36 milioni registrati nei primi sei mesi del 2021; l’utile netto adjusted è stato pari a 25 milioni di euro.
    A fine giugno 2022 la posizione finanziaria netta era positiva per 46,4 milioni di euro, rispetto ai 96 milioni di inizio anno. L’andamento del semestre è legato alla stagionalità del business nella prima parte dell’esercizio, al pagamento di dividendi agli azionisti pari a circa 32 milioni di euro, ai maggiori investimenti nonché ad un incremento del capitale circolante principalmente legato all’incremento del magazzino nonché al pagamento dei debiti verso fornitori con scadenza nei primi mesi dell’anno.
    Il management di Technogym prevede, nel secondo semestre del 2022, una crescita del fatturato a doppia cifra. Inoltre, i vertici prevedonou n miglioramento della redditività nel corso del 2022 e la sostenibilità dei margini economici nel lungo termine.
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    DiaSorin, i conti del primo semestre e le stime per il 2022
    Il management ha fornito la nuova guidance per il 2022 elaborata a tassi di cambio costanti, a seguito di un miglior andamento delle vendite dei test COVID
    DiaSorin ha diffuso i dati finanziari del 1° semestre 2022. Inoltre, il management ha fornito la nuova guidance per il 2022 elaborata a tassi di cambio costanti, a seguito di un miglior andamento delle vendite dei test COVID.
    La società di diagnostica - quotata al FTSEMib - ha terminato il periodo in esame con ricavi netti per 685 milioni di euro, in aumento del 33% rispetto ai 515,4 milioni registrati nei primi sei mesi dello scorso anno; a parità di tassi di cambio il giro d’affari sarebbe salito del 25,1%. Il management ha segnalato che la variazione è conseguenza dell’inclusione di Luminex nel perimetro di consolidamento e del positivo andamento dei business di immunodiagnostica e diagnostica molecolare, parzialmente compensati dall’anticipato calo nelle vendite COVID; in particolare, il contributo complessivo di Luminex ai ricavi di gruppo del 1° semestre è stato pari a 185 milioni.
    Il margine operativo lordo adjusted è aumentato del 10,2%, passando da 244,2 milioni a 269,1 milioni di euro; tuttavia, la marginalità è scesa dal 47,4% al 39,3%, in seguito principalmente all’inclusione di Luminex nel perimetro di consolidamento. A cambi costanti l’EBITDA sarebbe salito del 4,1%.
    L’utile netto adjusted è salito da 162,5 milioni a 168,6 milioni di euro; l’utile netto è stato pari a 140,8 milioni di euro.
    Nel solo 2° trimestre 2022 il fatturato di Diasorin è salito del 31,8% a 327,8 milioni di euro (+22% a parità di tassi di cambio), mentre l’utile netto adjusted è sceso del 4% a 72,3 milioni.
    A fine giugno 2022 l’indebitamento netto di DiaSorin era salito a un miliardo di euro, rispetto ai 985,9 milioni di inizio anno, in seguito al pagamento dei dividendi agli azionisti per 56 milioni, all’acquisto netto di azioni proprie per 65 milioni e a un effetto cambio negativo sulla posizione netta in dollari.
    Nell’intero semestre le attività operative dell’azienda hanno generato un flusso di cassa di 139 milioni di euro, mentre gli investimenti sono stati pari a 49,6 milioni.
    DiaSorin ha fornito la nuova guidance per il 2022 elaborata a tassi di cambio costanti, a seguito di un miglior andamento delle vendite dei test COVID.
    La società di diagnostica prevede di chiudere l’esercizio con una crescita dei ricavi del 2% (di cui ricavi relativi ai prodotti COVID per circa 200 milioni e ricavi ex-COVID in crescita di circa il 24%). L’Ebitda adjusted margin è stimato nell’ordine del 38%.
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    Buzzi Unicem, aumento costi pesa sulla redditività in 1° semestre
    Buzzi Unicem, società quotata su Euronext Milan e attiva nella produzione di cemento, calcestruzzo e aggregati naturali, ha chiuso il primo semestre del 2022 con un fatturato pari a 1.880 milioni di euro (+17% rispetto al 2021) e un margine operativo lordo di 365 milioni di euro (+3,6%). L'effetto cambio è stato favorevole per 77 milioni di euro sul fatturato e 19 milioni di euro sul margine operativo lordo. L'effetto positivo è derivato dalla rivalutazione del dollaro, della hryvnia, della corona ceca e del rublo.
    I volumi di vendita del settore cemento sono risultati in diminuzione rispetto al primo semestre del 2021 (-4%), mentre sono stati pressoché stabili nel calcestruzzo preconfezionato (-0,2%). La società segnala uno sviluppo positivo delle spedizioni in Stati Uniti, Europa Centrale, Polonia e Repubblica Ceca, un rallentamento in Italia e Ucraina.
    La redditività caratteristica ricorrente del gruppo nei primi sei mesi del 2022 è generalmente peggiorata, a eccezione della Russia e di una sostanziale stabilità in Repubblica Ceca. Buzzi Unicem ha subito una sensibile crescita dei costi variabili (energia elettrica, combustibili, logistica, materie prime) e la persistenza dell'inflazione anche sulle spese fisse. L'utile netto è stato di 88,7 milioni, rispetto a 209,7 milioni del primo semestre 2021.
    La società ha deciso di migliorare le indicazioni fornite in precedenza al mercato e prevede ora che il margine operativo lordo ricorrente dell'intero esercizio 2022 possa raggiungere un livello simile a quello dell'esercizio precedente.
    Il CdA ha avviato un progetto di revisione della struttura societaria, che prevede di separare le attività operative del cemento in Italia dalle attività di indirizzo e coordinamento strategico svolte dalla capogruppo nei confronti delle società attive nei vari paesi in cui Buzzi Unicem opera. L'esecuzione dell'operazione è previsto che avvenga entro la fine del 2022, con efficacia del conferimento a decorrere dal 1° gennaio 2023.
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    Zona Euro, prezzi produzione in allungo a giugno
    Accelera la crescita dei prezzi alla produzione della Zona Euro. Nel mese di giugno, il dato ha registrato una crescita dell'1,1% su base mensile, superiore al +0,5% del mese precedente. Le stime degli analisti erano per una crescita dell'1%.
    Secondo l'Ufficio di Statistica dell'Unione Europea (Eurostat), il dato registra così una crescita su base annuale del 35,8% rispetto al 36,2% del mese precedente. Il dato si confronta con il +35,7% del consensus.
    I prezzi nell'intera Unione Europea (EU27) segnano parimenti una crescita dell'1,3% su base congiunturale e del 36,1% tendenziale.
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    Eurozona, vendite al dettaglio giù a giugno
    In calo le vendite al dettaglio dell'Eurozona a giugno. Secondo l'Eurostat, le vendite sono scese dell'1,2% su base mensile dopo il +0,4% di maggio (dato rivisto da un preliminare di +0,2%) e contro attese per un aumento dello 0,1%.
    Su base annua, le vendite registrano una variazione negativa pari a -3,7% contro il +0,4% rilevato in precedenza (dato rivisto da un preliminare di +0,2%) ed il -1,7% indicato dal consensus.
    Nell'Europa dei 27 le vendite sono caate dell'1,3% su base mensile, mentre su base annua hanno segnato un -2,8%.
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    OPA Banca Carige, BPER Banca detiene il 93,9%
    In riferimento all'offerta pubblica di acquisto obbligatoria totalitaria sulle azioni ordinarie di Banca Carige, BPER Banca ha comunicato che al termine dell'operazione risultano portate in adesione 96.028.048 azioni ordinarie, rappresentative di circa il 12,6% del capitale ordinario dell'istituto ligure, oltre a un'azione di risparmio della banca.
    Ad esito dell’offerta obbligatoria BPER Banca verrà a detenere complessive 714.315.304 azioni ordinarie di Banca Carige, pari a circa il 93,9% del capitale ordinario.
    I risultati definitivi confermano il raggiungimento di una partecipazione complessiva superiore al 90% del capitale ordinario di Banca Carige, ma inferiore al 95% del capitale. Pertanto, si conferma la sussistenza dei presupposti richiesti per l’adempimento, da parte dell’offerente, dell’obbligo di acquisto delle azioni non portate in adesione, pari al 6,1% del capitale. Il periodo di sell-out avrà inizio il 22 agosto 2022 e terminerà il 9 settembre 2022, estremi inclusi.
    L'obiettivo finale delle offerte rimane la revoca dalle negoziazioni di Banca Carige (delisting).
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    Innovatec, +56% i ricavi nel primo semestre 2022
    Innovatec – azienda quotata all'Euronext Growth Milan e attiva nel settore dell’efficienza energetica – ha diffuso alcuni risultati preliminari operativi e finanziari relativi al primo semestre 2022.
    In particolare, l’azienda ha terminato il periodo in esame con ricavi per 163,7 milioni di euro, in aumento del 56% rispetto ai 105,2 milioni di euro (dato proforma) ottenuti nella prima metà dello scorso anno. In forte aumento anche il margine operativo lordo, passato da 15,2 milioni di euro (dato proforma) a 22,4 milioni di euro (+47,%).
    A fine giugno 2022 l’indebitamento netto era salito a 28,9 milioni di euro, dai 10 milioni di euro di inizio anno, in seguito a un aumento del capitale circolante netto di circa Euro 20 milioni derivante principalmente dall’allungamento dei tempi di smobilizzo dei crediti d’imposta ecobonus 110%.
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    Destination Italia, oltre 20 milioni di euro di prenotazioni al 31 luglio 2022
    Destination Italia - travel tech company italiana, quotata su Euronext Growth Milan - ha comunicato di avere superato, al 31 luglio 2022, i 20 milioni di euro di prenotazioni complessive.
    In particolare, i primi sei mesi dell’anno hanno evidenziato l’incremento delle prenotazioni di turisti di fascia alta provenienti dagli Stati Uniti e dall’Australia e di turisti provenienti dal Canada, dall’Olanda e dal Regno Unito, così come dagli Emirati Arabi, da Israele e da diversi paesi del Sud America.
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    AXA: utile netto 1° semestre in crescita, annuncia buyback da 1 miliardo
    La compagnia assicurativa francese AXA ha annunciato risultati semestrali molto solidi ed annunciato un'operazione di buyback del valore di 1 miliardo di euro, con l'intento di offrire una remunerazione interessante per gli azionisti.
    La bug assicurativa, seconda in Europa dopo la tedesca Allianz, ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 4,1 miliardi di euro, in aumento del 3% rispetto ai 3,99 miliardi dell'anno precedente. L'utile underlying si è attestato a 3,9 miliardi e risulta in crescita del 4% (crescita organica +7%).
    Un risultato raggiunto grazie a maggiori ricavi da aree come l'assicurazione sanitaria, che hanno superato l'impatto finanziario della guerra in Ucraina. I ricavi totali sono aumentati dell'1% a 55 miliardi di euro.
    AXA si conferma confidente di poter raggiungere gli obiettivi di crescita per il 2023. "Rimaniamo molto fiduciosi nel raggiungere gli obiettivi chiave del piano Driving Progress 2023, in particolare la crescita dell'utile per azione nella fascia alta delle nostre previsioni", ha affermato il Ceo Frédéric de Courtois.

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    Tod's, Diego Della Valle lancia un'OPA a 40 euro. Obiettivo delisting
    DeVa Finance (società interamente detenuta da DI.VI. Finanziaria di Diego Della Valle & C. e controllata indirettamente da Diego Della Valle) ha reso noto di aver assunto la decisione di promuovere un’offerta pubblica di acquisto volontaria finalizzata ed acquisire la totalità delle azioni ordinarie di Tod’s (dedotta la partecipazione aggregata) pari a complessive 8.453.727 azioni rappresentative del 25,55% del capitale della società quotata al MidCap, per un corrispettivo pari a 40 euro per azione. Il prezzo offerto incorpora un premio del 19,7% rispetto al prezzo di chiusura di Tod's nella seduta del 2 agosto 2022 (33,42 euro).
    L’offerta avrà una durata compresa tra un minimo di 15 e un massimo di 40 giorni di Borsa aperta, salvo proroghe o eventuale riapertura dei termini. L'obiettivo dell'offerta è quello di acquisire la totalità delle azioni oggetto dell’offerta e, conseguentemente, a ottenere il delisting di Tod's da Piazza Affari.
    L’offerente ritiene che il rafforzamento e il posizionamento di Tod’s nella parte alta del mercato della qualità e del lusso, sia meno agevole mantenendo lo status di società quotata, con le limitazioni derivanti dalla necessità di ottenere risultati comunque soggetti a verifiche di breve periodo.
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    Vendita Ita, pronta l’esclusiva (La Repubblica)
    Mario Draghi prova a portare avanti la vendita di Ita Airways. L’operazione, è infatti la convinzione dell’esecutivo, rientra tra l’ordinaria amministrazione. Lo hanno scritto Aldo Fontanarosa e Serenella Mattera su La Repubblica. “Sarà l’attuale governo ad avviare, con la firma di un memorandum, la trattativa in esclusiva”, scrivono i giornalisti, citando “fonti autorevoli” al ministero dell’Economia e a Palazzo Chigi. Alcune voci di corridoio, che non hanno ancora trovato conferma, considererebbero la cordata Msc-Lufthansa in vantaggio su Certares-Air France-Delta.
    “Non è chiaro se l’attuale esecutivo avrà anche i tempi per firmare il preliminare di vendita”, si legge ancora sul quotidiano, con allusione alle elezioni politiche del 25 settembre. Il tema in effetti è entrato anche in campagna elettorale, con Giorgia Meloni che invita l’esecutivo a smentire l’ipotesi di un’accelerazione per vendere Ita a Lufthansa.
    Nel frattempo il Mise avrebbe rassicurato sui conti: “Non esiste - si legge sul quotidiano - un’emergenza circa la tenuta economica della compagnia, al punto che è pronosticabile che non ci sarà aumento di capitale già a settembre”.
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    FED, Evans e Daly vedono altri aumenti tassi per domare inflazione
    Finora quest'anno la banca centrale statunitense ha alzato quattro volte il tasso di interesse di riferimento, per un totale di 2,25 punti percentuali. In particolare, la Federal Reserve ha alzato il tasso di 0,75 punti percentuali a luglio, lo stesso ammontare di giugno, con l'inflazione su base annua che ha raggiunto il +9,1% (il livello più alto dal novembre 1981). Tutto ciò però probabilmente non basterà e diversi funzionari della FED vedono ulteriori mosse significative in arrivo.
    "Se davvero si pensa che le cose non stiano migliorando, 50 punti base sono una valutazione ragionevole, ma anche 75 potrebbero andare bene", ha detto il presidente della FED di Chicago, Charles Evans. "Dubito che si possa chiedere di più", ha aggiunto, scartando quindi una mossa di un intero punto percentuale. L'economista ha affermato di sperare che l'inflazione comincerà a scendere e la banca centrale statunitense possa così procedere con un rialzo di 50 punti base tra due mesi, seguito da una serie di aumenti di 25 punti base fino alla prima parte del prossimo anno.
    La presidente della FED di San Francisco, Mary Daly, ha detto invece che nessuno dovrebbe prendere i grandi aumenti degli scorsi due mesi come un'indicazione che la banca centrale sta chiudendo i suoi rialzi dei tassi. "Non siamo vicini al punto di arrivo - ha detto in un'intervista live su LinkedIn con Jon Fortt - Abbiamo iniziato bene e sono davvero contenta di dove siamo arrivati a questo punto".
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    Il petrolio rimbalza alla vigilia del meeting dell'OPEC+
    Dopo i forti cali delle ultime due sedute, torna a crescere il prezzo del greggio, alla vigilia di un meeting dell'OPEC+ (la formazione allargata del cartello dei paesi produttori di petrolio) che potrebbe non portare a un ulteriore aumento dell'offerta di greggio, a causa dei timori che una possibile recessione globale possa limitare la domanda di energia. Nelle ultime ore si è aggiunta l'incognita del deterioramento delle relazioni tra USA e Cina, a causa delle visita a Taiwan della presidente della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti Pelosi.
    L'OPEC e i suoi alleati non hanno segnalato chiaramente le loro intenzioni per il meeting di domani, in particolare in merito alle quote di produzione di settembre. L'eccedenza potrebbe essere declassata a 800.000 barili al giorno per il 2022 rispetto a 1 milione di barili al giorno nell'ultima analisi prima della riunione del gruppo del 30 giugno, secondo un rapporto di mercato rilasciato dalla segreteria dell'OPEC ai delegati e visto da S&P Global Commodity Insights.
    Alle 19.50 ora italiana, i futures sul greggio Brent di ottobre 2022 hanno raggiunto i 101,65 dollari al barile, in rialzo di 1,54 dollari o dell'1,50%. I futures sul greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) di settembre 2022 scambiano in aumento di 1,52 dollari, o dell'1,68%, a 95,47 dollari al barile.
    "Un cambiamento sostanziale nella politica di approvvigionamento dell'OPEC+ sarebbe sorprendente - ha commentato Noah Barrett, Research Analyst di Janus Henderson - Diversi membri dell'organismo stanno producendo un quantitativo minore delle loro quote, il che suggerisce una reale incapacità di aumentare l'offerta. La capacità di riserva si trova effettivamente in due paesi (Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti) e non è chiaro quanto questi siano disposti ad aumentare la produzione. Con i prezzi del Brent in calo rispetto ai massimi storici, è probabile che ci sia meno urgenza di riportare sul mercato i barili aggiuntivi, anche se paesi come gli Stati Uniti hanno chiesto all'Arabia Saudita di aumentare l'offerta".
    Intanto, secondo il Financial Times, Stati Uniti, Unione Europea e Gran Bretagna starebbero di fatto frenando sui loro propositi di messa al bando delle forniture di petrolio della Russia. Avrebbero infatti rinviato almeno al prossimo anno l'estromissione del greggio russo dal mercato delle assicurazioni sul trasporto marittimo, temendo problemi su approvvigionamenti globali e sicurezza energetica, scrive il quotidiano britannico.

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    Ki Group, CdA approva semestrale e nomina consigliere
    Ki Group Holding, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva come holding nel settore dei prodotti biologici e naturali, ha registrato su base consolidata ricavi pari a 1 milione di euro (0,5 milioni di euro al 30 giugno 2021), un EBITDA negativo per 0,1 milioni di euro (EBITDA rettificato di poste non ricorrenti al 30 giugno 2021 negativo per 0,5 milioni di euro) e un risultato netto negativo per 0,3 milioni di euro (risultato netto rettificato di poste non ricorrenti al 30 giugno 2021 negativo per 0,8 milioni di euro). L'indebitamento finanziario netto è pari a 3,9 milioni di euro (4,5 milioni di euro al 30 giugno 2021).
    Sulle performance della società impatta l'intervenuto deconsolidamento, a partire dal 1° gennaio 2021, della partecipazione precedentemente detenuta nella società operativa Ki Group Srl, la cui uscita dal perimetro di consolidamento del gruppo aveva comportato, a livello di conto economico, la rilevazione di un provento straordinario (non ricorrente) pari a 23,3 milioni di euro.
    Dopo le dimissioni del consigliere Alice Di Diego, il CdA ha provveduto alla nomina di Lelio Mondella in qualità di consigliere di amministrazione. Mondella ha più di 25 anni di esperienza a livello executive in Market Leader Branded Companies in ambito Food & Luxury. Prima di entrare in Ki Group Holding ha maturato esperienze manageriali in grandi multinazionali, quali Florette, multinazionale francese leader europeo nel settore food, e Domori, società specializzata nella produzione e vendita sul mercato internazionale di cioccolato.

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    Siav, debutto sull'Euronext Growth Milan il 4 agosto 2022
    Siav - azienda di software attiva nel settore dell’Enterprise Content Management (ECM) e del Business Process Outsourcing (BPO) - ha comunicato di aver ricevuto da Borsa Italiana il provvedimento di ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni ordinarie e dei warrant denominati “Warrant SIAV 2022 – 2025” sull'Euronext Growth Milan.
    L’inizio delle negoziazioni è fissato per il 4 agosto 2022. Le azioni Siav avranno codice ISIN IT0005504128.
    L'operazione si è conclusa con il collocamento, rivolto principalmente a primari investitori istituzionali, di complessive massime 1.670.000 azioni ordinarie, di cui di 1.500.000 azioni di nuova emissione alla data di inizio delle negoziazioni e 170.000 azioni collocate nell’ambito dell’esercizio dell’opzione di over allotment concessa dall’azionista Taco Holding a Integrae SIM, in qualità di Global Coordinator. L’operazione ha previsto anche l’emissione di massimi 1.670.00 warrant denominati “Warrant SIAV 2022-2025”.
    Il prezzo di collocamento delle azioni Siav è fissato in 3 euro per azione. La capitalizzazione di mercato della società post-collocamento è pari a 27 milioni (27,5 milioni in caso di integrale esercizio dell’opzione greenshoe in aumento di capitale), con un flottante del 16,66% (18,21% in caso di esercizio integrale dell’opzione greenshoe).
    Nell’ambito del processo di quotazione su Euronext Growth Milan, Siav è stata assistita da Integrae SIM (Euronext Growth Advisor, Global Coordinator e Specialist).
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    Borsa di New York chiude in calo
    Wall Street chiude in rosso, condizionata dalle rinnovate tensioni geopolitiche e dai toni aspri con Pechino, a causa della visita della presidente della camera USA Nancy Pelosi a Taiwan. Il Dow Jones è in calo (-1,23%) e si attesta su 32.396 punti in chiusura; sulla stessa linea, depressa nel finale l'S&P-500, che chiude sotto i livelli della vigilia a 4.091 punti. Sotto la parità il Nasdaq 100, che mostra un calo dello 0,30%; come pure, negativo l'S&P 100 (-0,77%).
    Andamento negativo negli States su tutti i comparti dell'S&P 500. Nella parte bassa della classifica del paniere S&P 500, sensibili ribassi si sono manifestati nei comparti finanziario (-1,07%), beni industriali (-1,05%) e materiali (-1,01%).
    Giornata negativa per tutte le Blue Chip del Dow Jones, che mostrano una performance negativa.
    I più forti ribassi si sono verificati su Caterpillar, che ha archiviato la seduta a -5,86%.
    Spicca la prestazione negativa di Boeing, che scende del 3,42%.
    Intel scende del 2,57%.
    Calo deciso per Visa, che segna un -2,41%.
    Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Lucid (+6,48%), Dexcom (+5,33%), AirBnb (+4,62%) e Intuitive Surgical (+4,35%).
    Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Old Dominion Freight Line, che ha terminato le contrattazioni a -3,17%.
    Sotto pressione Ross Stores, con un forte ribasso del 3,00%.
    Soffre Intel, che evidenzia una perdita del 2,57%.
    Preda dei venditori Nxp Semiconductors N V, con un decremento del 2,18%.

    Dow Jones
    32,396.17
    -1.23%
    -402.23
    S&P 500
    4,091.19
    -0.67%
    -27.44
    Nasdaq
    12,348.76
    -0.16%
    -20.22
    Russell
    1,882.45
    -0.046%
    -0.86
    VIX
    23.93
    +4.77%
    +1.09

    Ocugen Inc
    $2.62
    3.97%
    +0.10 Today
    After Hours:$2.60
    (0.76%)-0.020
    Closed: Aug 2, 7:54:58 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax, Inc.
    $57.46
    6.57%
    +3.54 Today
    After Hours:$57.42
    (0.070%)-0.040
    Closed: Aug 2, 7:59:28 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    BioNTech SE - ADR
    $165.77
    1.40%
    +2.29 Today
    After Hours:$165.75
    (0.012%)-0.020
    Closed: Aug 2, 7:22:23 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 3/8/2022, 17:52
     
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    Tavares (CEO Stellantis). "L’auto sta cambiando. I timori delle fabbriche? L’Italia sarà competitiva"
    L’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, ha parlato della trasformazione del settore dell’auto che dovrà fare i conti con la transizione elettrica. Le dichiarazioni sono contenute in un’intervista rilasciata a Nicola Saldutti per il Corriere della Sera.
    In particolare, il manager del gruppo automobilistico ha definito l’elettrificazione “la più grande trasformazione industriale degli ultimi anni” e “una grande opportunità”, nonostante la congiuntura non proprio favorevole, che per l’Italia significa 200mila auto prodotte in meno.
    Stellantis però continua a investire in Italia e nei brand Lancia, Maserati, Fiat e Alfa Romeo. A proposito di Fiat, la cui 500 è l’auto elettrica più venduta in Germania e Italia, l’ad ha parlato, per il 2023, di due nuovi modelli nel segmento B.
    Le difficoltà del sistema produttivo vengono individuate da Tavares nella dipendenza dell’Europa dall’Asia per quanto riguarda la produzione dei chip. Secondo Tavares la situazione andrebbe verso una normalizzazione.
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    TIM, perfezionata vendita quota indiretta Inwit ad Ardian
    TIM e Ardian, società di investimento privata leader a livello mondiale, annunciano di aver perfezionato l'operazione, il cui signing era stato comunicato al mercato il 14 aprile 2022, relativa alla cessione a un consorzio di investitori guidato da Ardian di un’ulteriore quota del
    41% della holding Daphne 3, che detiene una partecipazione del 30,2% in Infrastrutture Wireless Italiane (INWIT).
    A seguito del closing, il consorzio guidato da Ardian detiene il 90% del capitale sociale di Daphne 3 e ne ha il pieno ed esclusivo controllo, mentre TIM ha mantenuto una quota del 10% della holding.
    L'operazione si basa su una valutazione delle azioni INWIT pari a 10,4275 euro per azione (ex dividendo 2021, pagato a maggio 2022). Il corrispettivo pagato a TIM è pari a circa 1,3 miliardi di euro. TIM ha altresì ricevuto il rimborso del prestito di circa 200 milioni di euro concesso al consorzio al momento della costituzione di Daphne 3.
    L'operazione è stata completata nel rispetto delle normative Antitrust e Golden Power.
    Il patto parasociale tra TIM, Daphne 3, Vodafone Europe e Central Tower Holding Company, in qualità di azionisti diretti e indiretti di INWIT, è stato risolto prima del perfezionamento dell'operazione, in conformità all'accordo di risoluzione stipulato tra le parti il 1 agosto 2022.
    TIM e il consorzio hanno inoltre sottoscritto un nuovo patto parasociale, che riconosce a TIM alcuni diritti di governance di minoranza, sia su Daphne 3 che su INWIT, a tutela del proprio investimento, come è prassi in operazioni di questa natura.
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    OVS, Marble BAR Asset Management riduce la posizione ribassista
    Marble BAR Asset Management, dal 3 agosto, ha ridimensionato lo short selling su OVS dallo 0,73% allo 0,68%. Lo si apprende dalle comunicazioni della Consob relative alle posizioni nette corte.
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    OCSE, redditi pro-capire reali giù con inflazione
    L'aumento vertiginoso dell'inflazione sta facendo crollare il potere d'acquisto delle famiglie. Secondo l'ultimo rapporto dell'OCSE il reddito reale pro-capite delle famiglie è diminuito dell'1,1% nel primo trimestre del 2022, in contrasto con una crescita dello 0,2% del PIL reale pro-capite.
    Un effetto indotto dall'aumento dei prezzi al consumo, che ha minato il reddito delle famiglie in termini reali. Tra le economie del G7, l'impatto dell'inflazione sulle famiglie nel primo trimestre 2022 è stato particolarmente evidente in Francia, dove il reddito reale pro capite delle famiglie è diminuito dell'1,9% e in Germania, dove è diminuito dell'1,7%. E ancora si segnalano Austria (-5,5%) e Spagna (-4,1%).
    Si tratta del quarto trimestre consecutivo in cui il PIL pro-capite ha superato il reddito pro-capite delle famiglie, riducendo il divario osservato all'inizio della pandemia. Il reddito reale delle famiglie è ora superiore del 2,9% rispetto al quarto trimestre del 2019, mentre il PIL reale è superiore dell'1,6%.
    In Italia nel primo trimestre i redditi pro-capite delle famiglie sono cresciuti dello 0,3% annuo e risultano del 2% più elevati rispetto al quarto trimestre del 2019. Il PIL pro-capite invece è salito dello 0,2% nel primo trimestre del 2022 e risulta dell'1,2% più elevato rispetto al quarto trimestre 2019.
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    Fine del mercato Orso, inizia trend rialzista: questi analisti ne sono convinti
    Ed Clissold and Thanh Nguyen of Ned Davis Research spiegano che i segnali tecnici del recente rally di Wall Street sono quelli tipici di un nuovo mercato Toro più che di un rimbalzo all’interno della fase dell’Orso
    l recente rally messo a segno da Wall Street è solo l’ultimo dei falsi segnali di ripartenza dell’azionario dopo la pesante correzione del 2022? Oppure questa è la volta giusta per uscire dal territorio dell’Orso e far ripartire la corsa del Toro? MarketWatch è andato alla ricerca di una risposta nell’analisi tecnica sviluppata da Ed Clissold e Thanh Nguyen di Ned Davis Research, che propendono decisamente per la seconda ipotesi, portando a sostegno i segnali mandati da una serie di indicatori.
    AMPIEZZA DEL MOVIMENTO
    Un rally di mercato è come un fiume in piena, la cosa importante è l’ampiezza del movimento, e in particolare che i flutti rialzisti vadano a riempiere tutte le anse, cosa che si sta verificando ma non si è ancora compiuta del tutto. Per questo sono utili gli indicatori tecnici, perché esplorano il movimento in profondità, andando a cogliere segnali anche poco visibili in superficie. Il rischio che la recente avanzata dell’azionario sia l’ennesimo rally da mercato Orso non è ancora eliminato del tutto, ma il miglioramento tecnico punta a un nuovo mercato Toro ciclico, sottolineano Clissold e Nguyen.
    INDICATORI MARKET BREADTH
    I due esperti di Ned Davis si concentrano in particolare sugli indicatori di ‘market breadth’, vale a dire il grado di partecipazione in termini di numero di azioni al movimento al rialzo, notando che il rally ha accelerato dopo che il 27 luglio le parole del capo della Fed Jerome Powell hanno fatto scattare un paio di rari segnali di “breadth thrust”, un indicatore tecnico che lampeggia quando un’ampia percentuale di azioni segna nuovi massimi di periodo, portando le medie mobili al rialzo.
    MASSIMI DI PERIODO
    Il primo, spiegano i due analisti, è stata proprio la percentuale di azioni che hanno toccato i massimi da 20 giorni, salita al 55% per la prima volta da giugno 2020. Il secondo è rappresentato dal rapporto tra rialzi e ribassi sempre sulla distanza di 10 giorni, salito a 1,9 volte per la prima volta dal 2021, dopo un balzo giornaliero a 10 a 1 a inizio luglio. Gli indicatori breadth-thrust stanno svolgendo un ruolo crescente anche negli ETF e negli scambi algoritmici, per Clissold e Nguyen sono molto utili, anche se serve comunque la verifica dei fatti.
    LE MEDIE SEGNALANO TORO
    Anche a marzo e maggio gli indicatori breadth thrust avevano mandato segnali poi rivelatisi falsi, ma i due esperti mettono in rilievo che questa volta tre indicatori il numero di azioni ai massimi da 21 giorni, la percentuale a nuovi massimi, e quella di titoli sopra la media mobile a 50 giorni – sono più alti non solo rispetto alle medie dei rally da bear market, ma anche sopra le medie di un nuovo mercato Toro.
    COME NEL 2009, 2011 E 2016
    Clissold e Nguyen citano anche il “Big Mo Tape,” che misura la percentuale di sottosettori in rialzo, che si colloca tra la media dei bear-rally e quella di un nuovo mercato Toro. Il miglioramento tecnico attuale ripercorre quello già visto dopo i minimi toccata nel 2009, nel 2011 e nel 2016, ma è anche più marcato rispetto alla partenza di diversi mercati Toro da fine degli anni 80 a inizio degli anni 2000. Serve ancora qualche conferma, ma tutto sembra puntare a un nuovo ciclo del Toro più che a un rally di un mercato ancora Orso.
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    IGD SIIQ, i risultati del primo semestre 2022
    IGD SIIQ ha comunicato i risultati finanziari del primo semestre del 2022.
    La società – quotata al segmento STAR e attiva nel settore immobiliare retail – ha chiuso il periodo in esame con ricavi da attività locativa per 68,96 milioni di euro, in contrazione del 5,6% rispetto ai 73,07 milioni realizzati nei primi sei mesi del 2021. In miglioramento il margine operativo lordo (+2,4%), passato da 50,4 milioni a 51,6 milioni di euro; di conseguenza, la marginalità è migliorata dal 65,7% al 70,6%. IGD SIIQ ha terminato il primo semestre del 2022 con un utile netto di 26,46 milioni di euro, rispetto ai 19,45 milioni contabilizzati nella prima metà dello scorso anno. Nell’intero semestre l’utile netto ricorrente (FFO) è stato pari a 34 milioni di euro, in aumento dell'11% rispetto al risultato dei primi sei mesi del 2021.
    A fine giugno 2022 l’indebitamento netto di IGD SIIQ ammontava a un miliardo di euro, in aumento rispetto ai 987,03 milioni di inizio anno. Alla stessa data il patrimonio immobiliare del gruppo era pari a 2,14 miliardi di euro, in incremento di 3 milioni di euro rispetto a dicembre 2021.
    IGD SIIQ ha segnalato che la nuova stima per la guidance dell’utile netto ricorrente per il 2022 conferma una crescita rispetto al 2021 pari al 2-3%, ovvero il 17-18% tenuto conto della cessione di asset a fine 2021, anche se inferiore rispetto a quanto comunicato in precedenza.

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    Inflazione, BCE: le famiglie dell'Eurozona si aspettano che aumenti ancora nei prossimi 12 mesi
    I consumatori europei si aspettano che tra 12 mesi l'inflazione sarà più alta, che la crescita del reddito rimarrà invariata mentre la spesa nominale aumenterà notevolmente più del reddito, che la crescita economica sarà più negativa e la disoccupazione aumenterà e che, infine, la crescita dei prezzi delle abitazioni sarà leggermente inferiore mentre tassi di interesse sui mutui continueranno a salire. È quanto è emerso da un sondaggio condotto dalla Banca Centrale Europea sulle aspettative delle famiglie dell'Eurozona a giugno.
    L'inflazione percepita dai consumatori negli ultimi 12 mesi è aumentata notevolmente, così come le loro aspettative per l'inflazione futura. Il tasso di inflazione percepito mediano negli ultimi 12 mesi è salito al 7,2% dal 6,6% di maggio, mentre l'aspettativa mediana per l'inflazione a 12 mesi a venire è salita solo al 5,0%. Anche le aspettative di inflazione a tre anni sono aumentate notevolmente al 2,8%, dal 2,5% di maggio. L'incertezza dei consumatori sull'inflazione si è stabilizzata da marzo dopo essere aumentata rispetto ai mesi precedenti.
    Per quel che riguarda le aspettative per la crescita del reddito nominale nei prossimi 12 mesi queste sono rimaste invariate allo 0,9%. Rimangono più elevati per i consumatori di età compresa tra 18 e 34 anni (all'1,8%) e per quelli con redditi molto bassi. La percezione della crescita della spesa nominale negli ultimi 12 mesi ha continuato a crescere da aprile 2021, raggiungendo il 5,0%. I consumatori con redditi inferiori alla media hanno continuato a percepire la crescita della spesa nominale più elevata. Per quanto riguarda la futura crescita della spesa nominale, le aspettative degli intervistati a 12 mesi sono salite al 3,9%.
    Le aspettative di crescita economica per i prossimi 12 mesi erano leggermente più negative rispetto a maggio a -1,3% e si basavano su un'ampia base per fasce di reddito e fasce di età. Le aspettative dei consumatori sono diventate negative a marzo 2022, scendendo a un minimo di -1,8%, ma da allora il calo atteso si è moderato. Coerentemente con le minori aspettative di crescita economica, le aspettative sul tasso di disoccupazione a 12 mesi sono salite all'11,5%, vicino ai livelli di inizio anno. Ad aprile 2022, i dati trimestrali mostrano che gli intervistati disoccupati avevano ridotto le loro aspettative di trovare un lavoro nei prossimi tre mesi dal 26,7% di gennaio al 23,8%. Anche la probabilità prevista di perdita di posti di lavoro nei prossimi tre mesi è scesa al 9,5% dal 10,3% di gennaio.
    Le aspettative dei consumatori sulla crescita dei prezzi della loro casa nei prossimi 12 mesi sono scese marginalmente al 3,3%. Dopo un certo slancio al rialzo nel 2021, le aspettative si sono stabilizzate dall'ottobre di quell'anno. Le aspettative sui tassi di interesse sui mutui nei prossimi 12 mesi hanno continuato a salire fino al 4,0% dal minimo di gennaio del 3,3%. Le condizioni di accesso al credito percepite dai consumatori negli ultimi 12 mesi si sono leggermente inasprite e le aspettative per i prossimi 12 mesi sono rimaste sostanzialmente invariate. La quota di consumatori che dichiarano di aver richiesto credito negli ultimi tre mesi, intervistata su base trimestrale, è ulteriormente diminuita dal 13,7% di gennaio al 12,7% di aprile 2022.
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    Toyota, utile trim1 crolla su crisi forniture, aumento costi, ma conferma target
    Toyota Motor ha registrato un calo dell'utile operativo trimestrale peggiore del previsto, pari al 42%, a causa delle problematiche sulle forniture e dell'aumento dei costi.
    L'utile operativo per i tre mesi al 30 giugno è sceso a 578,66 miliardi di yen (4,3 miliardi di dollari) dai 997,4 miliardi di yen dello stesso periodo dell'anno precedente, a conclusione di alcuni mesi difficili per Toyota.
    L'azienda ha ripetutamente tagliato gli obiettivi di produzione mensili a causa della carenza di chip a livello globale e delle restrizioni legate al Covid-19 sugli impianti in Cina.
    Ma l'entità del calo degli utili è andata ben oltre le aspettative degli investitori e ha colto il mercato di sorpresa. Gli analisti interpellati da Refinitiv avevano stimato un calo del 15%. Le azioni Toyota hanno esteso le perdite e sono scese fino al 3% dopo i risultati.
    Nonostante il trimestre negativo, la casa automobilistica ha mantenuto le previsioni di utile operativo per l'intero anno e il piano di produzione di 9,7 milioni di veicoli quest'anno.
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    ISCC Fintech acquisisce un nuovo portafoglio di crediti NPL
    ISCC Fintech - società attiva in Italia nel settore dell’acquisto di portafogli granulari di crediti non performing loan e quotata all’Euronext Growth Milan - ha comunicato di aver sottoscritto un accordo vincolante per l’acquisto pro soluto di un portafoglio di crediti non performing loan (NPL) unsecured.
    Il portafoglio ha un valore nominale di circa 103 milioni di euro ed è composto da 12.293 posizioni, derivanti prevalentemente da contratti di credito al consumo.
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    UCapital24, i conti del primo semestre del 2022
    UCapital24 - social network economico e finanziario quotato all’Euronext Growth Milan - ha comunicato i risultati finanziari del primo semestre del 2022, periodo chiuso con un valore della produzione per 1,1 milioni di euro, in aumento rispetto ai 179mila euro ottenuti nella prima metà dello scorso anno. La perdita netta è stata pari a 777mila euro, in calo rispetto al rosso di 954mila euro contabilizzato nel primo semestre del 2021.
    A fine giugno 2022, la posizione finanziaria netta era positiva per 87mila euro, rispetto all'indebitamento finanziario pari a 17mila euro di inizio anno. Alla stessa data il patrimonio netto era pari a 7,66 milioni di euro.
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    Anima, raccolta netta positiva per 101 milioni di euro a luglio
    Anima Holding, gruppo del risparmio gestito quotato su Euronext Milan, ha comunicato che la raccolta netta di risparmio gestito (escluse le deleghe assicurative di Ramo I) nel mese di luglio 2022 è stata positiva per 101 milioni di euro, per un totale da inizio anno positivo per circa 1 miliardo di euro. A fine luglio le masse gestite complessivamente dal Gruppo si attestano a circa 189 miliardi di euro, in rialzo di 6 miliardi rispetto al mese precedente.
    "Nel mese di luglio la raccolta netta del Gruppo si è riportata in territorio positivo, anche grazie al lancio di due nuovi fondi a scadenza che hanno raccolto un buon interesse da parte dei sottoscrittori, nonostante il momento di alta volatilità dei mercati - ha commentato l'AD Alessandro Melzi d'Eril - Inoltre, nel mese appena concluso le masse totali del gruppo ANIMA sono cresciute di 6 miliardi di euro, con un dato di performance media ponderata per quanto riguarda i fondi comuni in miglioramento di quasi quattro punti percentuali".
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    Cattolica Assicurazioni: i risultati dell'obbligo di acquisto. Delisting il 12 agosto 2022
    In riferimento alla procedura per l'assolvimento dell'obbligo di acquisto da parte di Generali sulle azioni ordinarie di Cattolica Assicurazioni, sono stati annunciati i risultati finali.
    Al termine dell'operazione risultano presentate richieste di vendita per complessive 5.382.833 azioni ordinarie Cattolica Assicurazioni, pari al 2,36% del capitale e al 42,6% delle 12.547.136 azioni oggetto della procedura.
    Generali verrà a detenere 222.314.819 azioni, pari al 97,36% del capitale di Cattolica Assicurazioni.
    Il corrispettivo, pari a 6,75 euro per azione, sarà pagato agli aderenti alla proceduta il 5 agosto 2022.
    In considerazione dell'avvenuto superamento della soglia del 95% del capitale di Cattolica Assicurazioni, si sono verificati i presupposti per l'esercizio del diritto di acquisto sulle azioni Cattolica Assicurazioni ancora in circolazione, adempiendo l'obbligo d'acquisto, dando così corso alla procedura congiunta.
    Il corrispettivo sarà pari a 6,75 euro per azione, per un complessivo di circa 40,71 milioni di euro. Generali darà corso alla procedura congiunta in data 12 agosto.
    Sulla base di questi risultati Borsa Italiana disporrà che le azioni di Cattolica Assicurazioni siano sospese dalla quotazione nelle sedute del 10 e 11 agosto 2022 e revocate dalla quotazione (delisting) a partire dalla seduta del 12 agosto 2022.
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    Aiuti, stretta sugli extraprofitti e bollette nel welfare aziendale (La Repubblica)
    Atteso in Consiglio dei Ministri il decreto Aiuti bis, del valore totale di 14 miliardi di euro. Tra le altre cose, il provvedimento prevede che 5 miliardi siano destinati a imprese e famiglie che devono fare i conti con gli aumenti di gas e luce. Lo ha scritto, su La Repubblica, Serenella Mattera.
    Non solo sussidi per calmierare il caro energia nel decreto dell’esecutivo guidato da Mario Draghi: 2,5 miliardi (che potrebbero aumentare fino a 4 miliardi) sono stati destinati al sostentamento dei redditi tramite un taglio del cuneo fiscale, che sarà pari all’1% nel secondo semestre del 2022 per chi guadagna meno di 35mila euro.
    Da ottobre è prevista una rivalutazione equivalente al 2% delle pensioni, nel tentativo di alleggerire il peso dell’inflazione sull'assegno previdenziale. Daniele Franco, ministro dell’Economia, starebbe per presentare un decreto per il rifinanziamento degli sconti applicati a enti locali, imprese e famiglie nei primi nove mesi dell’anno.
    Il decreto di Franco dovrebbe inoltre accrescere il numero dei beneficiari del bonus sociale, che godono dell’azzeramento degli aumenti in bolletta: “Il tetto di 12 mila euro di Isee - si legge sul quotidiano - potrebbe salire a 15 mila euro”. Attesa infine una norma salva - Ilva dal valore di un miliardo di euro.
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    Campari, comunicazione su acquisto azioni proprie
    Campari, nell'ambito della vigente autorizzazione all'acquisto di azioni proprie da destinare al servizio dei piani di incentivazione basati su strumenti finanziari, deliberata dall'Assemblea degli Azionisti del 12 aprile 2022, ha comunicato di aver acquistato, dal 25 al 29 luglio 2022, complessivamente 86.374 azioni proprie al prezzo medio di 10,3812 euro per azione per un controvalore pari a 896.666,55 euro.
    A Milano, oggi, moderatamente al rialzo la prestazione dell'azienda attiva nel settore beverage, che chiude con una variazione percentuale dello 0,43%.
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    Safilo, i conti del primo semestre e le stime per il 2022
    Safilo ha comunicato i risultati finanziari del primo semestre del 2022, periodo chiuso con ricavi per 570,88 milioni di euro, in aumento dell'11,8% rispetto ai 510,72 milioni ottenuti nei primi sei mesi dello scorso anno; a parità di tassi di cambio, il fatturato sarebbe salito del 6,2%. Il management ha segnalato che il gruppo ha chiuso il 1° semestre 2022 con una crescita organica a doppia cifra del 12% a cambi costanti, trainata dalla continua forza dei marchi di proprietà Polaroid, Smith e Carrera e dei principali marchi in licenza.. Il margine operativo lordo adjusted è aumentato del 26,1%, passando da 49,7 milioni a 62,6 milioni di euro; di conseguenza, la marginalità è migliorata al 11%%. Safilo ha terminato la prima metà del 2022 con un utile netto adjusted di 33,7 milioni di euro, rispetto ai 4,4 milioni contabilizzati nel primo semestre dello scorso anno; l’utile netto contabile è stato di 32,72 milioni di euro.
    Nel solo secondo trimestre il fatturato è aumentato dell'11,2% a 288,3 milioni di euro.
    A fine giugno 2022 l’indebitamento netto della società era pari a 105,6 milioni di euro, rispetto ai 94 milioni di inizio anno. Nell’intero semestre le attività operative dell’azienda hanno assorbito cassa per 3,61 milioni di euro, mentre gli investimenti sono stati pari a 6,24 milioni.
    Il management di Safilo, sulla base della performance ottenuta nel 1° semestre 2022 e dell'attuale visibilità sul 3° trimestre, è fiducioso di raggiungere già nel 2022 gli obiettivi economici indicati nel piano strategico al 2024, che prevedevano vendite nette intorno a un miliardo di euro e un margine EBITDA adjusted tra il 9% e l’11%.
    Nel dettaglio, i vertici stimano che le vendite nette per l'intero esercizio 2022 crescano mid-single digit (nell'ordine del 5%) a cambi costanti rispetto al 2021 e che il margine EBITDA adjusted si attesti intorno al 10% dall'8,4% registrato nel 2021. "Queste previsioni presuppongono che lo scenario economico e di business rimanga per il resto dell’anno ragionevolmente stabile rispetto all’attuale contesto in relazione ai principali driver macroeconomici e geopolitici", ha puntualizzato il management.
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    Telecom Italia TIM, Stefano Siragusa lascia il gruppo
    Telecom Italia TIM ha comunicato che Stefano Siragusa, Deputy del Direttore Generale e Chief Network Operations & Wholesale Officer, lascerà in via consensuale il gruppo per intraprendere nuove opportunità professionali.
    A Stefano Siragusa – che risulta titolare di 829.157 azioni ordinarie – sarà riconosciuto un trattamento di severance conforme con la politica di remunerazione approvata dall’assemblea della società del 7 aprile 2022.
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    Telecom Italia TIM, raggiunto l'accordo con DAZN
    Telecom Italia TIM ha comunicato di aver raggiunto un accordo con DAZN. L’intesa consente a quest’ultima di distribuire i diritti per la visione delle partite del Campionato di Serie A TIM tramite qualsiasi terza parte. Grazie al nuovo assetto contrattuale si raggiunge l’obiettivo di distribuire i diritti su una pluralità di piattaforme nell’ottica di realizzare un modello economico più sostenibile e soggetto a minore volatilità.
    Telecom Italia TIM ha ricordato che nel bilancio del 2021 era stato iscritto un Fondo rischi contratti onerosi a fronte della marginalità complessiva negativa lungo l’intera durata contrattuale per alcuni contratti di offerta di contenuti multimedia, fra cui quello con DAZN. La valutazione del Fondo contratti onerosi in essere al 30 giugno 2022 tiene conto del nuovo scenario.
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    EXOR, OK dall’Euronext Listing Board a quotazione ad Amsterdam
    EXOR ha comunicato di aver ricevuto dall’Euronext Listing Board il via libera all’ammissione alla quotazione delle azioni al listino Euronext Amsterdam. Le contrattazioni dei titoli della holding di casa Agnelli dovrebbero iniziare venerdì 12 agosto 2022.
    EXOR ha ricordato che l’operazione resta soggetta all’approvazione della Dutch Authority for the Financial Markets (AFM).
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    Ariston avvia buyback a servizio dei programmi di incentivazione
    Ariston, gruppo attivo nelle soluzioni rinnovabili e ad alta efficienza per il riscaldamento dell'acqua e degli ambienti, ha annunciato l'avvio di un programma di acquisto di azioni proprie (approvato contestualmente ai risultati del primo semestre 2022) destinato ad adempiere agli obblighi derivanti da programmi di incentivazione di lungo termine.
    L'autorizzazione è relativa all'acquisto, tramite una o più operazioni, di azioni dal 3 agosto 2022 al 3 febbraio 2024. È previsto che gli acquisti avvengano per un prezzo minimo, escluse le spese, pari al valore nominale delle azioni di Ariston, e un prezzo massimo pari a 11 euro per azione Ariston. L'importo massimo destinato al programma è di 16,5 milioni di euro, per un numero massimo di azioni Ariston da acquistare pari a 1.500.000.
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    Pioggia di acquisti a Wall Street
    Seduta positiva per il listino USA, che porta a casa un guadagno dell'1,29% sul Dow Jones; sulla stessa linea, giornata brillante per l'S&P-500, che termina a 4.155 punti.
    Effervescente il Nasdaq 100 (+2,73%); sulla stessa tendenza, ottima la prestazione dell'S&P 100 (+1,9%).
    Apprezzabile rialzo nell'S&P 500 per i comparti informatica (+2,69%), beni di consumo secondari (+2,52%) e telecomunicazioni (+2,48%). In fondo alla classifica, sensibili ribassi si sono manifestati nel comparto energia, che ha riportato una flessione di -2,97%.
    In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Walt Disney (+4,08%), Apple (+3,82%), Salesforce (+3,19%) e Microsoft (+2,78%).
    Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Chevron, che ha chiuso a -2,37%.
    Scivola Wal-Mart, con un netto svantaggio dell'1,64%.
    Tra i best performers del Nasdaq 100, Moderna (+15,97%), Paypal (+9,25%), Okta (+6,75%) e Mercadolibre (+6,36%).
    I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Match, che ha archiviato la seduta a -17,56%.
    In rosso Exelon, che evidenzia un deciso ribasso del 3,32%.
    Piccola perdita per Advanced Micro Devices, che scambia con un -1,21%.
    Tentenna AirBnb, che cede l'1,13%.
    Tra gli appuntamenti macroeconomici che avranno la maggiore influenza sull'andamento dei mercati USA:

    Giovedì 04/08/2022

    13:30 USA: Challenger licenziamenti (preced. 32,52K unità)
    14:30 USA: Bilancia commerciale (atteso -80,1 Mld $; preced. -85,5 Mld $)
    14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 259K unità; preced. 256K unità)

    Venerdì 05/08/2022
    14:30 USA: Variazione occupati (atteso 250K unità; preced. 372K unità)
    14:30 USA: Tasso disoccupazione (atteso 3,6%; preced. 3,6%)

    Dow Jones
    32,812.50
    +1.29%
    +416.33
    S&P 500
    4,155.17
    +1.56%
    +63.98
    Nasdaq
    12,668.16
    +2.59%
    +319.40
    Russell
    1,908.93
    +1.41%
    +26.48
    VIX
    21.95
    -8.27%
    -1.98

    Ocugen Inc
    $2.70
    3.05%
    +0.080 Today
    After Hours:$2.67
    (1.11%)-0.030
    Closed: Aug 3, 7:59:46 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax, Inc.

    $61.11
    6.35%
    +3.65 Today
    After Hours:$60.75
    (0.59%)-0.36

    Moderna Inc
    $186.49
    15.97%
    +25.68 Today
    After Hours:$186.40
    (0.048%)-0.090
    Closed: Aug 3, 7:57:08 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 4/8/2022, 17:46
     
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    Tiscali, GSA Capital Partners alleggerisce lo short selling
    La Consob rende noto che GSA Capital Partners, dal 4 agosto, ha ridotto le vendite su Tiscali dall'1,32% allo 0,51%.
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    Tesmec alza il velo sui conti: utile netto a 7,9 milioni di euro
    Utile netto di 7,9 milioni di euro, in netta crescita rispetto all’utile netto di 1 milione dello stesso periodo di un anno fa e ricavi consolidati aumentati del 16,9% a 113,3 milioni di euro.
    Così Tesmec società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel campo della costruzione di infrastrutture relative al trasporto di energia elettrica, dati e materiali, alza il velo sui conti semestrali rivelando L’Ebitda pari a 18,7 milioni di euro (+36,5%), con margine al 16,5%, l’Ebit a 8 milioni (da 2,9 mln). L’Indebitamento Finanziario Netto al 30 giugno 2022 e’ pari a 133,1 milioni di euro, in aumento sia rispetto ai 121,0 milioni al 31 dicembre 2021 sia rispetto ai 119,4 milioni al 31 marzo 2022, a causa dell’incremento del capitale circolante netto in conseguenza delle incertezze negli approvvigionamenti dei materiali e della componentistica e nelle spedizioni dei prodotti finiti.
    “Tesmec ha registrato il semestre migliore nella sua storia con una crescita di tutti gli indicatori economici di riferimento, nonostante un contesto internazionale ancora incerto a causa delle tensioni associate al conflitto in Ucraina, dell’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia e dalle criticità sulle catene di approvvigionamento”, ha commentato l’AD Ambrogio Caccia Dominioni.

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    Stellantis, Moodys migliora il rating a "Baa2"
    L’agenzia Moody's ha migliorato di un livello il rating sul debito a lungo termine di Stellantis, portandolo da “Baa3” a “Baa2”; il giudizio classifica il colosso automobilistico tra gli emittenti non speculativi. Gli analisti hanno apprezzato il miglioramento della marginalità del gruppo, sulla base dei risultati finanziari del 1° semestre 2022.
    Le prospettive sul rating di Stellantis per i prossimi trimestri restano “Stabili”.

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    Rally di BPER Banca al FTSEMIB
    BPER Banca registra la migliore performance di giornata al FTSEMib. Alle ore 14.52 il titolo era in rialzo del 9,6% a 1,571 euro, dopo aver oscillato tra un minimo di 1,4755 euro e un massimo di 1,5885 euro.
    L'istituto ha comunicato i risultati finanziari del 1° semestre 2022, periodo caratterizzato da un generale miglioramento delle principali voci di conto economico e della qualità del credito. Il management ha segnalato che nel secondo semestre del 2022 l'attività di BPER Banca sarà focalizzata sull’implementazione delle azioni del Piano Industriale 2022-2025 e sull’integrazione di Banca Carige il cui completamento è previsto entro fine anno.
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    CAREL, Mediobanca alza TP e conferma Neutral dopo conti Q2
    Mediobanca ha alzato a 24 euro per azione (da 23 euro) il prezzo obiettivo su CAREL Industries, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nella produzione di componenti per raggiungere alta efficienza energetica nei mercati del condizionamento dell'aria e della refrigerazione, confermando il giudizio a "Neutral". La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha presentato i risultati relativi al secondo trimestre del 2022, superiori alle attese degli analisti.
    Mediobanca ha migliorato le stime sull'utile per azione Adjusted 2022-24 (+3% in media), ipotizzando una top line in crescita organica del +14,6% (dal +12%) nel 2022 seguita da un +10% in media nel 2023-24. L'effetto FX è stato leggermente migliorato nel 2022 (circa +3% da +2%), mentre le ipotesi di margine EBITDA sono rimaste invariate.
    "Nell'attuale contesto macro, continuiamo a ritenere che i driver di crescita di CAREL (come efficienza energetica e refrigerazione sostenibile) siano strutturali e resilienti, garantendo una solida visibilità aziendale a medio termine", si legge nella ricerca.
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    Italia, produzione industriale in calo a giugno: peggio delle attese
    Secondo mese consecutivo in flessione per la produzione industriale italiana, con una dinamica negativa estesa a quasi tutti i settori, con l'eccezione di quello dell'energia. L'Istat stima che a giugno 2022 l'indice destagionalizzato della produzione industriale sia diminuito del 2,1% rispetto a maggio (dopo il -1,1% del mese precedente e rispetto al -0,2% atteso dagli analisti). Nel secondo trimestre il livello della produzione aumenta dell’1,2% rispetto ai tre mesi precedenti.
    L'indice destagionalizzato mensile cresce su base congiunturale solo per l'energia (+1,9%), mentre cala per i beni strumentali (-3,3%), i beni di consumo (-2,1%) e i beni intermedi (-1,3%).
    Corretto per gli effetti di calendario, a giugno 2022 l'indice complessivo diminuisce in termini tendenziali dell'1,2% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 21 come a giugno 2021). Il mese precedente si era registrato un +3,4%, mentre le ispettive degli analisti erano per un +4%. Crescono l'energia (+2,7%) e i beni di consumo (+2,6%); diminuiscono, invece, i beni intermedi (-2,1%) e, in misura più marcata, i beni strumentali (-4,3%).
    Tra i settori di attività economica che registrano variazioni tendenziali positive si segnalano la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati e la fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (+9,3% per entrambi i settori), le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+5,5%).
    Le flessioni più ampie si registrano nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-9,8%), nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-6,9%) e nella fabbricazione di apparecchiature elettriche (-6,1%).
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    Fine del mercato Orso, inizia trend rialzista: questi analisti ne sono convinti
    Ed Clissold and Thanh Nguyen of Ned Davis Research spiegano che i segnali tecnici del recente rally di Wall Street sono quelli tipici di un nuovo mercato Toro più che di un rimbalzo all’interno della fase dell’Orso
    l recente rally messo a segno da Wall Street è solo l’ultimo dei falsi segnali di ripartenza dell’azionario dopo la pesante correzione del 2022? Oppure questa è la volta giusta per uscire dal territorio dell’Orso e far ripartire la corsa del Toro? MarketWatch è andato alla ricerca di una risposta nell’analisi tecnica sviluppata da Ed Clissold e Thanh Nguyen di Ned Davis Research, che propendono decisamente per la seconda ipotesi, portando a sostegno i segnali mandati da una serie di indicatori.
    AMPIEZZA DEL MOVIMENTO
    Un rally di mercato è come un fiume in piena, la cosa importante è l’ampiezza del movimento, e in particolare che i flutti rialzisti vadano a riempiere tutte le anse, cosa che si sta verificando ma non si è ancora compiuta del tutto. Per questo sono utili gli indicatori tecnici, perché esplorano il movimento in profondità, andando a cogliere segnali anche poco visibili in superficie. Il rischio che la recente avanzata dell’azionario sia l’ennesimo rally da mercato Orso non è ancora eliminato del tutto, ma il miglioramento tecnico punta a un nuovo mercato Toro ciclico, sottolineano Clissold e Nguyen.
    INDICATORI MARKET BREADTH
    I due esperti di Ned Davis si concentrano in particolare sugli indicatori di ‘market breadth’, vale a dire il grado di partecipazione in termini di numero di azioni al movimento al rialzo, notando che il rally ha accelerato dopo che il 27 luglio le parole del capo della Fed Jerome Powell hanno fatto scattare un paio di rari segnali di “breadth thrust”, un indicatore tecnico che lampeggia quando un’ampia percentuale di azioni segna nuovi massimi di periodo, portando le medie mobili al rialzo.
    MASSIMI DI PERIODO
    Il primo, spiegano i due analisti, è stata proprio la percentuale di azioni che hanno toccato i massimi da 20 giorni, salita al 55% per la prima volta da giugno 2020. Il secondo è rappresentato dal rapporto tra rialzi e ribassi sempre sulla distanza di 10 giorni, salito a 1,9 volte per la prima volta dal 2021, dopo un balzo giornaliero a 10 a 1 a inizio luglio. Gli indicatori breadth-thrust stanno svolgendo un ruolo crescente anche negli ETF e negli scambi algoritmici, per Clissold e Nguyen sono molto utili, anche se serve comunque la verifica dei fatti.
    LE MEDIE SEGNALANO TORO
    Anche a marzo e maggio gli indicatori breadth thrust avevano mandato segnali poi rivelatisi falsi, ma i due esperti mettono in rilievo che questa volta tre indicatori il numero di azioni ai massimi da 21 giorni, la percentuale a nuovi massimi, e quella di titoli sopra la media mobile a 50 giorni – sono più alti non solo rispetto alle medie dei rally da bear market, ma anche sopra le medie di un nuovo mercato Toro.
    COME NEL 2009, 2011 E 2016
    Clissold e Nguyen citano anche il “Big Mo Tape,” che misura la percentuale di sottosettori in rialzo, che si colloca tra la media dei bear-rally e quella di un nuovo mercato Toro. Il miglioramento tecnico attuale ripercorre quello già visto dopo i minimi toccata nel 2009, nel 2011 e nel 2016, ma è anche più marcato rispetto alla partenza di diversi mercati Toro da fine degli anni 80 a inizio degli anni 2000. Serve ancora qualche conferma, ma tutto sembra puntare a un nuovo ciclo del Toro più che a un rally di un mercato ancora Orso.
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    Bper: verso partnerhsip strategica con Gardant su crediti deteriorati (RCO)
    Il cda di Bper ha selezionato Gardant 'per l'avvio di una fase di negoziazione esclusiva avente ad oggetto la costituzione di una partnership strategica riguardante la gestione delle esposizioni creditizie deteriorate del gruppo', sia in termini di Npl che di Utp. L'intesa, spiega una nota, prevedra' 'la creazione di una piattaforma di servicing e la contestuale stipula di un contratto di durata decennale per la gestione e il recupero dei crediti Npl e Utp del gruppo Bper in partnership con Gardant', nonche' 'la cessione di portafogli di crediti Npl e Utp del gruppo Bper pari rispettivamente a circa 1,5 miliardi e un miliardo al lordo delle rettifiche di valore, con l'obiettivo di conseguire il pieno deconsolidamento contabile e regolamentare del portafoglio alla data del closing'. L'operazione, conclude la banca, 'rappresenta una delle piu' importanti leve strategiche del nuovo piano industriale del gruppo Bper 2022-2025 e permettera' potenzialmente alla banca di ridurre il costo del rischio prospettico, sia per effetto del clean-up del portafoglio crediti che dell'atteso miglioramento delle performance di recupero'. Rothschild ha seguito l'operazione per conto di Gardant.
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    Unipol, i dati finanziari del 1° semestre 2022
    Unipol ha comunicato i risultati finanziari del 1° semestre del 2022 e ha confermato i target finanziari per il triennio 2022/2024.
    La compagnia assicurativa ha chiuso il periodo in esame con un utile netto (esclusa la quota di terzi) di 574,9 milioni di euro, in aumento rispetto ai 536,7 milioni contabilizzati nei primi sei mesi dell’anno precedente, Escludendo gli effetti straordinari relativi al consolidamento dei risultati di BPER Banca, il risultato netto consolidato normalizzato sarebbe stato pari a 405 milioni di euro (contro un risultato normalizzato del primo semestre 2021 pari a 386 milioni di euro).
    La raccolta diretta assicurativa – al lordo delle cessioni in riassicurazione – si è aumentata a 6,63 miliardi di euro, in crescita dell’1,2% rispetto al dato del primo semestre del 2021 (6,55 miliardi di euro), in conseguenza all’incremento registrato nel comparto Danni (+5,8% a 4,15 miliardi di euro).
    A fine giugno 2022 il patrimonio netto consolidato era sceso a 8,22 miliardi di euro, rispetto ai 9,72 miliardi di inizio anno, in seguito alla riduzione dei valori di mercato dei titoli obbligazionari e azionari in portafoglio e alla distribuzione dei dividendi.
    Sempre a fine giugno l’indice di solvibilità (parametro che indica la solidità patrimoniale delle compagnie assicurative) indicava un rapporto tra fondi propri e capitale richiesto pari al 201%, in calo rispetto al dato di 214% di inizio anno.
    I vertici di Unipol hanno segnalato che nel primo semestre 2022 il portafoglio titoli della compagnia ha ottenuto un rendimento pari al 3,2% degli asset investiti.
    I vertici di Unipol hanno anche segnalato che le informazioni disponibili consentono di confermare (in assenza di eventi attualmente non prevedibili anche legati a un aggravarsi del contesto di riferimento) un andamento reddituale della gestione consolidata per l’anno in corso in linea con gli obiettivi fissati nel Piano Strategico 2022-2024.
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    IllimityBank, i conti del 1° semestre 2022
    IllimityBank - istituto nato dalla fusione tra SPAXS e Banca Interprovinciale quotato al segmento STAR - ha comunicato i risultati del 1° semestre del 2022, periodo chiuso con un utile netto di 31,47 milioni di euro, rispetto ai 27,42 milioni contabilizzati negli stessi mesi dello scorso anno. In forte aumento anche il margine di intermediazione che è salito da 82,69 milioni a 109,99 milioni di euro, in seguito al forte aumento del margine di interesse (da 64,62 milioni a 74,48 milioni di euro).
    Nel solo secondo trimestre, l'utile netto è stato pari a 15,79 milioni di euro.
    A fine giugno 2022 il totale attivo IllimityBank ammontava a 4,13 miliardi di euro, rispetto ai 4,66 miliardi di inizio anno, e comprendeva principalmente crediti per finanziamenti concessi alla clientela per 3,52 miliardi di euro.
    Sempre a fine giugno lo stock di crediti dubbi lordi organici della banca era di 45,9 milioni di euro. Alla stessa data il rapporto tra crediti dubbi lordi organici e crediti lordi totali organici verso clientela è sceso al 2,2%.
    Al 30 giugno 2022 il CET1 ratio era pari al 16,1%, mentre il CET1 Ratio phased-in pro-forma sarebbe pari a circa il 17,7%, in linea con quanto registrato nel primo trimestre 2022 a fronte di una significativa crescita degli attivi.
    Alla stessa data le attività di rischio ponderate si attestavano a circa 4 miliardi di euro, in crescita di circa il 9% rispetto al trimestre precedente, principalmente a seguito della crescita degli impieghi e investimenti registrata nel secondo trimestre del 2022.
    IIn considerazione della qualità del portafoglio in essere verso le imprese e del contributo dei finanziamenti con garanzia pubblica in cui sarà veicolata una porzione significativa del nuovo business generato dalla Divisione Growth Credit, il management di IllimityBank si attende che il costo del credito si mantenga per tutto l’anno su livelli inferiori a quelli previsti nel business plan.
    Inoltre, l’evoluzione positiva dei mezzi propri attraverso la generazione di profitti, pur in presenza di una ulteriore crescita delle attività di rischio ponderate conseguente alla crescita dei volumi di business, assicurerà il mantenimento di un ratio patrimoniale (Common Equity Tier 1 Ratio) significativamente al di sopra dei requisiti regolamentari.

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    Carige, primo semestre in perdita per 221 milioni con svalutazioni
    Carige ha chiuso il primo semestre del 2022 con una perdita di 221,1 milioni che "include poste straordinarie negative per 212,5 milioni netti riferibili principalmente ad accantonamenti e svalutazioni". E' quanto si legge nella semestrale di Bper.
    Carige non ha potuto procedere all'approvazione della relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2022, come originariamente previsto dal calendario finanziario, in seguito alla sospensione da parte del Tribunale di Genova dell'efficacia della delibera assembleare che ha eletto il nuovo CdA dell'istituto ligure.
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    Edited by dalessandrofree ¥ - 8/8/2022, 15:17
     
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    Garofalo Health Care, informativa sullo share buy-back
    Garofalo Health Care, con riferimento al programma di acquisto di azioni ordinarie proprie autorizzato dall'Assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2022, ha comunicato che, dall'1 al 4 agosto 2022, ha acquistato 7.086 azioni GHC pari allo 0,01% del capitale sociale, al prezzo medio di 3,9899 euro per azione, per un controvalore complessivo pari a 28.272,67 euro.
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    BFF riceve i nuovi requisiti SREP da Bankitalia
    BFF Bank, società attiva nella finanza specializzata e quotata su Euronext Milan, ha ricevuto dalla Banca d'Italia la comunicazione dei nuovi requisiti di capitale, a conclusione del periodico processo di revisione prudenziale (SREP).
    La comunicazione prevede che, a decorrere dalla prossima segnalazione sui fondi propri, BFF adotti i seguenti coefficienti di capitale a livello consolidato: Common Equity Tier 1 (CET 1 ratio) pari al 9,00%, Tier 1 (Tier 1 ratio) pari al 10,50% e Total Capital Ratio (TC ratio) pari al 12,50%.
    La banca, a livello consolidato, al 30 giugno 2022, presentava un CET 1 ratio del 15,1% e un Tier 1 ratio e TC Ratio del 21,2%.

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    Azimut Holding, il dato sulla raccolta fondi a luglio 2022
    Nel mese di luglio 2022 Azimut Holding ha registrato una raccolta totale positiva per 1,43 miliardi di euro; nei primi sette mesi dell'anno la raccolta è stata pari a 4,93 miliardi di euro.
    A fine luglio il totale delle masse - comprensive del risparmio amministrato - si è attestato a 85,35 miliardi di euro, di cui circa 54,33 miliardi relativi alle masse gestite.
    L'amministratore delegato di Azimut Holding, Gabriele Blei, ha segnalato che il dato di raccolta netta da inizio anno, rafforza il percorso verso l'obiettivo di 6-8 miliardi di euro per l'intero 2022.
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    Fine del bear market? Gli hedge fund hanno idee diverse
    Gli hedge fund sembrano avere idee chiare su come andranno i mercati azionari e obbligazionari nei prossimi mesi, nonostante il recente rally che ha interessato lo S&P 500 e gli altri benchmark internazionali.
    Secondo gli ultimi dati della Commodity Futures Trading Commission, le posizioni dei fondi short con leva sui futures S&P 500 sono cresciute costantemente per sette settimane consecutive ai massimi dal 2015, mentre le posizioni equivalenti sui Treasury sono cresciute per cinque delle ultime sei settimane, raggiungendo i livelli del febbraio 2021.
    "In questo momento si stia assistendo a una copertura delle posizioni corte, che nei mesi estivi, caratterizzati da scarsa liquidità, stanno guidando la
    direzione del mercato molto più di quanto accadrebbe normalmente", ha scritto Andrew Lake, Head of Global Fixed Income di Mirabaud AM, secondo il quale "è troppo presto per pensare che la fase ribassista sia finita".
    Sull'obbligazionario, con i dati sull'inflazione Usa in arrivo mercoledì pomeriggio, sarà "il percorso del calo a costituire un indicatore importante per la direzione del mercato".
    Sul lungo periodo, "l'inflazione potrebbe assestarsi a un livello più alto dell'obiettivo del 2%. Anche il 3% andrebbe bene. Quello che ci dice è che gli investitori che acquistano a questi livelli (2,65% sul decennale) non sono solo preoccupati per la crescita, ma scommettono anche che l'inflazione scenderà drasticamente. Entrambi questi elementi oggi sono difficili da valutare", ha spiegato Andrew Lake.
    In generale, Il quadro è diventato "un po' più incerto". "Né la Federal Reserve né la BCE forniscono una forward guidance. Siamo tornati a essere guidati dai dati, il che significa che continueremo a vedere un'accentuata volatilità nei numeri chiave dell'inflazione e dell'economia", ha aggiunto l'esperto di Mirabaud.
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    Petrolio, Goldman Sachs: prezzi elevati anche con choc economia
    Un'offerta non all'altezza si scontra con una domanda supportata dalla riapertura del Covid ancora in corso e dalla sostituzione del gas con il petrolio
    I prezzi del greggio non si abbasseranno in modo significativo, nonostante le crescenti pressioni recessive sull'economia globale. Lo affermano gli analisti di Goldman Sachs in un nuovo report sul tema. È vero che i prezzi del Brent sono diminuiti del 25% dall'inizio di giugno, spinti dalla bassa liquidità commerciale e da un crescente numero di preoccupazioni: recessione, politica cinese zero-Covid e settore immobiliare, rilascio delle riserve strategiche statunitensi e produzione russa in ripresa ben al di sopra delle aspettative. Tuttavia, la banca d'affari ritiene che "le ragioni per un aumento dei prezzi del petrolio rimangano forti, anche supponendo che tutti questi shock negativi si manifestino, con il mercato che rimane in un disavanzo maggiore di quanto ci aspettassimo negli ultimi mesi".
    L'analisi mette in risalto la divergenza tra i prezzi del Brent, che erano in media di $ 110/bbl a giugno-luglio, e il prezzo globale del carburante al dettaglio equivalente, a $ 160/bbl. La banca trae tre spunti da questa disconnessione: l'aspetto positivo è che fino al recente crollo i prezzi al dettaglio si sono avvicinati alle previsioni nonostante tutte le attuali incertezze macro; gli aspetti negativi sono che lo scollamento tra i prezzi al dettaglio e del Brent è molto più ampio delle attese e che la previsione sui prezzi al dettaglio non ha portato a una distruzione della domanda sufficiente per porre fine al deficit.
    Goldman Sachs continua a pensare che il mercato petrolifero rimarrà "in deficit insostenibili a prezzi correnti". In sostanza, le continue delusioni nell'offerta si scontrano con la domanda invece supportata dalla riapertura del Covid ancora in corso e dalla sostituzione del gas con il petrolio. Ciò lascerà i mercati in deficit a tempo indeterminato ai prezzi spot correnti. "Questa è la chiave della nostra visione ancora rialzista, poiché i mercati delle materie prime devono bilanciarsi e le scorte non possono andare a zero", si legge nello studio.
    Il bilanciamento del mercato petrolifero richiede ancora "la distruzione della domanda di petrolio oltre al rallentamento economico in corso, dove siamo più cauti del consenso". Ciò richiede un forte rimbalzo dei prezzi al dettaglio del carburante - il vincolo per il bilanciamento del mercato petrolifero - a prezzi equivalenti al Brent di $ 150/bbl.
    Il forte ribasso dei prezzi del Brent, più elevato delle attese, può essere spiegato dall'aggravarsi della crisi energetica russa, poiché aumenta i costi di trasformazione del greggio dal suolo alla pompa in tutto il mondo, mentre crescono anche i prezzi del gas nell'UE, le tariffe di trasporto e l'utilizzo della raffinazione globale.
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    Siav, Integrae SIM avvia copertura con Buy e TP a 7,45 euro
    Integrae SIM ha iniziato la copertura sul titolo Siav, società Benefit dal 2021 e operatore leader in Italia nel settore dell'Enterprise Content Management. La società si è quotata il 4 agosto 2022 su Euronext Growth Milan (EGM) con un prezzo di collocamento di 3 euro euro per azione. Il prezzo obiettivo è stato fissato a 7,45 euro per azione (con un upside potenziale superiore al 90%), mentre il giudizio sul titolo è "Buy". Integrae SIM è Euronext Growth Advisor e Specialist per la società ed è stato Global Coordinator del collocamento funzionale alla quotazione.
    Gli analisti si aspettano un incremento del valore della produzione, che dovrebbe passare da 40,07 milioni di euro del 2021 pro-forma a 52,70 milioni di euro del 2025 (CAGR 21-25 del 7,1%). L'EBITDA è visto in crescita da 3,99 milioni di euro del 2021 pro-forma a 12,05 milioni di euro del 2025, per un EBITDA margin che crescerà sensibilmente dal 9,9% al 22,9%. Inoltre, credono che il gruppo possa migliorare la propria NFP negli anni successivi al 2021, grazie ai flussi di cassa positivi generati dal progressivo aumento del volume d'affari e all'integrazione delle diverse soluzioni software. In particolare, stimano che la NFP possa raggiungere un valore cash positive nel FY25E pari a 11,25 milioni di euro.
    Tra i punti di forza della società vengono citati: il fatto che Siav sia un'azienda solida, con importanti referenze e presente sul mercato da oltre 30 anni; offerta completa di software proprietari per la gestione documentale; price advantage sui clienti core; capacità di customizzare il prodotto; consistente e preparato team di delivery; innovazione continua in linea con gli standard internazionali; capacità di integrazione delle soluzioni con tutti gli ambienti terzi.
    Le opportunità indicate sono: offerta di una nuova soluzione completamente Cloud (cloud native); clienti di fascia alta raggiungibili con l’offerta Silloge; offerta nel mercato SAP; benefici apportati dal PNRR; integrazione tra gestionali e prodotti forniti dai partner; possibilità di sviluppo del canale di vendita indiretto con rapida crescita delle vendite di licenze, con basso incremento di costi fissi.
    Tra i punti deboli ci sono: fase di transizione tra vecchio e nuovo software (Archiflow in Silloge); presenza quasi esclusiva nel mercato italiano; soluzione Cloud (Silloge) in fase di implementazione; struttura tecnica ancora ridotta; scarsa cultura nella gestione del canale indiretto.
    Inoltre, i rischi del mercato sono: concorrenza nel mercato; tendenza all'aggregazione di operatori di piccole e medie dimensioni; particolarità delle modalità di acquisto della PA e rischi dati da possibili variazioni regolamentari; criticità nell'implementare presso realtà complesse il nuovo software proprietario.

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    Pfizer acquisirà Global Blood Therapeutics in deal da 5,4 miliardi di dollari
    Pfizer ha siglato un accordo definitivo in base al quale acquisirà Global Blood Therapeutics (GBT), una società biofarmaceutica dedicata alla scoperta, sviluppo e fornitura di trattamenti che cambiano la vita pazienti svantaggiati, a cominciare dall'anemia falciforme. Pfizer acquisirà tutte le azioni in circolazione di GBT per 68,50 dollari per azione in contanti, per un valore aziendale totale di circa 5,4 miliardi di dollari, incluso il debito e al netto della liquidità acquisita.
    I CdA delle due società hanno approvato all'unanimità l'operazione. Pfizer prevede di finanziare la transazione con la liquidità disponibile. L'acquisizione integra e migliora l'esperienza di oltre 30 anni di Pfizer nel campo dell'ematologia rara e rafforza l'impegno dell'azienda nei confronti dell'anemia falciforme, apportando competenze, un portafoglio e una pipeline leader.
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    Cellularline, 4 SIDE (Esprinet) presenta documento OPA a Consob
    4 SIDE, società interamente da Esprinet, ha depositato in data odierna, presso CONSOB, il documento di offerta relativo all’offerta
    pubblica di acquisto volontaria su Cellularline. Il Documento di Offerta sarà pubblicato al termine dell’istruttoria svolta dalla CONSOB.
    A luglio, Esprinet aveva concluso la due diligence finalizzata all'OPA, annunciando una revisione al ribasso del corrispettivo da 4,41 euro a 3,75 euro, che il CdA della Cellularline aveva contestato, sottolineando che le svalutazioni di alcune poste patrimoniali effettuate erano "confuse, contraddittorie e immotivate".
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    Banche, ABI: 88% clienti accede tramite uso combinato canali
    Sempre più clienti accedono in banca utilizzando canali diversi e in modo combinato, quasi 9 su 10: è quanto rileva l'ultima indagine realizzata dall'Abi, in collaborazione con Ipsos. Nell'88% dei casi (+7 punti percentuali rispetto all'anno precedente), infatti, i clienti gestiscono la relazione con la banca affiancando all'uso dei canali 'fai da te' ideali per fare operazioni in velocità e mobilità (sportelli automatici Atm, Internet banking e Mobile Banking) quelli in cui si può interagire con contatti personali (agenzia, contact center, chat con operatore e consulente finanziario). In uno scenario di aumentata sinergia tra i canali fisici e digitali messi a disposizione dalle banche, acquista quindi nuova centralità l'esperienza del cliente sostenuta dall'innovazione dei modelli distributivi che vedono rinnovati sia gli spazi fisici sia le funzioni di dialogo e i servizi di assistenza.
    L'indagine è stata realizzata nell'ambito delle attività dell'Osservatorio dedicato all'evoluzione della relazione tra banche e clientela su un campione rappresentativo di bancarizzati dai 18 ai 74 anni a dicembre 2021. Dall'indagine emerge quanto i clienti apprezzino in modo crescente la possibilità di contare su soluzioni fatte 'su misura', semplici e affidabili. La versatilità delle soluzioni offerte in risposta alle nuove e diversificate esigenze dei clienti, infatti, rafforza la percezione positiva dell'esperienza vissuta della clientela nella relazione con la banca. Di pari passo i clienti si sentono più coinvolti nel rapporto con la banca e assumono un ruolo attivo testimoniando la loro esperienza. L'indagine evidenzia infatti la quota della clientela che ha parlato bene della sua banca o che è disposta a fare 'passaparola' positivo pari nel 2021 a oltre l'80% (era il 69% nel 2019).
    Emerge inoltre come la conoscenza degli investimenti sostenibili (ESG, dall'inglese Environmental, Social and Governance), seppur ancora contenuta, di pari passo alla propensione a scegliere un investimento in finanza sostenibile, si stia diffondendo in particolare presso i clienti "evoluti" cioè che usano abitualmente Internet e che usano il conto corrente online, tra gli investitori stessi e chi già conosce questa opportunità. Sempre stando all'indagine, 1 bancarizzato evoluto su 5 dichiara di ritenere attrattivi investimenti focalizzati su aziende impegnate nella riduzione dell'inquinamento, nella difesa delle risorse della terra e nella tutela dei dipendenti e della loro salute.
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    Bioera, accordo per emissione di un prestito obbligazionario convertibile
    Il consiglio di amministrazione di Bioera ha deliberato a favore della sottoscrizione di un accordo con Golden Eagle Capital Advisors (società d’investimento statunitense), che si è impegnata a sottoscrivere un prestito obbligazionario convertibile cum warrant, suddiviso in 18 tranche per un massimo di 900 obbligazioni convertibili in azioni, per un controvalore unitario pari a 10mila euro e quindi per un controvalore complessivo pari a 9 milioni di euro.
    L’operazione è finalizzata in particolare a dotare Bioera di adeguate risorse ai fini del rafforzamento della struttura patrimoniale, oltre a supportare il capitale circolante nell’ambito del piano di sviluppo e a rafforzare la struttura finanziaria della società nel breve/medio-lungo periodo.
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    NVP acquisisce E.G. Audiovisivi
    NVP - società quotata all'Euronext Growth Milan e attiva nella realizzazione end-to-end di contenuti per network televisivi e servizi broadcasting - ha annunciato la sottoscrizione di un accordo vincolante per l’acquisizione del 100% del capitale di E.G. Audiovisivi (attiva nel settore dei servizi audiovisivi e, in particolare, nella ideazione e produzione di contenuti sportivi).
    L’accordo prevede l’acquisto a un prezzo complessivo pari a 665mila euro (enterprise value della transazione), che sarà corrisposto in due tranche. Il closing dell’operazione è previsto entro il 30 novembre 2022.
    NVP ha segnalato che il portafoglio ordini di E.G.A. per gli esercizi 2022 e 2023 prevede ricavi di circa 1.3 milioni di euro per anno e una marginalità sostanzialmente in linea con quella della società quotata all'Euronext Growth Milan. L’operazione permetterà a NVP di acquisire una regia con attrezzature multimediali del valore di circa 300mila euro.
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    GeneralFinance, i conti del 1° semestre 2022
    GeneralFinance - intermediario finanziario vigilato, specializzato nel factoring quotato al segmento STAR - ha comunicato i risultati finanziari del primo semestre del 2022, periodo chiuso con un utile netto (esclusa la quota di terzi) di 4,95 milioni di euro, in aumento del 27% rispetto ai 3,89 milioni contabilizzati nei primi sei mesi dell’esercizio precedente; il risultato netto adjusted è stato pari a 5,7 milioni di euro. In forte aumento anche il margine di intermediazione che è salito da 10,51 milioni a 14,61 milioni di euro (+39%), beneficiando dell’aumento delle commissioni nette e del margine di interesse. Il risultato della gestione finanziaria è aumentato da 10,49 milioni a 14,41 milioni di euro, mentre il cost/income ratio adjusted è sceso al 40% rispetto al 47% del primo semestre 2021.
    A fine giugno 2022 i crediti verso la clientela ammontavano a 361,7 milioni di euro a fronte dei 321 milioni a fine 2021, mentre il totale dell’attivo è pari a 407,2 milioni di euro. Alla stessa data l’NPE Ratio si attesta a 0,5%, rispetto a 0,2% del 31 dicembre 2021, con un coverage delle partite deteriorate pari al 20% (50% a fine 2021).
    A fine giugno 2022 il CET1 Capital Ratio (incluso l’utile di periodo al netto del dividendo atteso, calcolato tenuto conto di un pay out target del 50%) era pari al 15,44%, sulla base di un patrimonio netto di 50,7 milioni di euro.
    Il management di GeneralFinance prevede un andamento del business e una correlata redditività netta per il 2022 su livelli superiori rispetto al budget e alla guidance per l’esercizio in corso, fornita al mercato in sede di IPO.
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    Siemens Energy prevede perdite superiori al previsto per la fine dell'anno
    Siemens Energy, società tedesca che fornisce apparecchiature all'industria energetica, ha avvertito che accuserà nel 2022 una perdita più ampia del previsto, dopo aver accusato l'impatto di oneri pari a circa 200 milioni di euro per la ristrutturazione delle sue attività in Russia.
    La società, che effettua la manutenzione delle turbine della stazione Nord Stream 1 di Portovaya, ha affermato che la sua perdita netta supererà la perdita di 560 milioni di euro accusata nel 2021 in misura pari all'onere di natura straordinaria. In precedenza, la società attendeva un rosso uguale a quello accusato nel 2021.
    Il gruppo, all'inizio di quest'anno, aveva dichiarato che avrebbe interrotto tutte le nuove attività in Russia sulla scia dell'invasione dell'Ucraina posto che le vendite nell'area rappresentano solo una piccola parte delle vendite complessive.
    Siemens Energy ha chiuso il terzo trimestre con una perdita netta di 533 milioni di euro superiore all'anno precedente. I ricavi si sono attesati a 7,3 miliardi di euro, in calo del 4,7% su base comparabile, mentre il gruppo ha riportato un EBITA adjusted positivo di 212 milioni di euro. A pesare sui risultasti ha contribuito la controllata Siemens Gamesa, su cui ha lanciato un'offerta a maggio scorso per il riacquisto delle minorities.
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    “Tim sarà più snella. E con meno debito il mercato ci premierà” (Corriere della Sera)
    Il Corriere della Sera di domenica ha pubblicato un’intervista di Federico De Rosa all’amministratore delegato di Telecom Italia TIM, Pietro Labriola, dopo la diffusione dei risultati semestrali.
    Il manager ha fatto il punto sui primi otto mesi di lavoro alla guida della compagnia telefonica, focalizzandosi sulla chiusura dell’acquisizione di OI in Brasile e sull’accordo preliminare per la rete unica. Con riferimento alla rete unica l’amministratore delegato ha precisato che l’integrazione con Open Fiber resta la migliore opportunità dal punto di vista industriale. Tuttavia, Labriola non esclude un piano alternativo, vale a dire “una rete separata con un partner finanziario”.
    Con riferimento al futuro, il manager ritiene che Telecom Italia TIM non sarà più un’azienda integrata verticalmente ma si focalizzerà su determinati modelli di business.
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    Rating Italia, Moody's porta l'outlook a "Negativo"
    L’agenzia Moody’s ha confermato a “Baa3” il rating sul debito sovrano dell'Italia, ma ha peggiorato l’outlook, portandolo da “Stabile” a “Negativo”.
    Gli esperti hanno giustificato la decisione con i recenti sviluppi della politica interna, a seguito della crisi del governo guidato da Mario Draghi e della decisione di procedere con elezioni anticipate.
    Il Ministero dell’economia e delle finanze ritiene “opinabile” la decisione di Moody’s.
    “Pur in un momento di rallentamento congiunturale e di tensioni geopolitiche a livello internazionale, accompagnato dall’incertezza relativa alle elezioni politiche del 25 settembre, le condizioni economiche dell’Italia non giustificano tale orientamento”, ha sottolineato il MEF.
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    Banche, semestre ok sotto la spinta dei tassi. Ora il nuovo stress test (Il Sole24Ore)
    Il Sole24Ore di domenica, in un articolo a firma di Luca Davi e Marco Ferrando, ha analizzato i risultati finanziari semestrali diffusi nei giorni scorsi dai principali istituti bancari italiani.
    Secondo l’analisi elaborata dal quotidiano finanziario, l’utile netto aggregato dei gruppi finanziari (compresi i colossi assicurativi Generali e Unipol) è stato pari a circa 8,5 miliardi di euro, in aumento del 2,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. “La redditività, dunque, tiene”, ha segnalato Il Sole24Ore, grazie anche all’ottima performance messa a segno da BPER Banca.
    Più consistente il miglioramento del margine di interesse, che è aumentato del 6,9% a 11,9 miliardi di euro. Il quotidiano finanziario ha segnalato che la crescita ha coinvolto tutti i principali istituti italiani.
    Con riferimento ai prossimi mesi Il Sole24Ore segnala che lo spread Btp-Bund desta minori preoccupazioni, come evidenziato da Giovanni Razzoli, analista di Deutsche Bank: “Oggi le nostre banche hanno un portafoglio titoli diversificato, con i Btp che pesano per il 40% e per circa i due terzi non esposti al mark-to-market”.
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    Firma dell’accordo di prestito tra Italia e Ucraina per il pagamento dei salari degli insegnanti ucraini
    Con il primo decreto cosiddetto “Aiuti”, convertito in legge il 15 luglio 2022, è stato previsto uno stanziamento per il sostegno finanziario in favore dell’Ucraina.
    In attuazione di questa norma, oggi il Ministro dell’Economia e delle finanze Daniele Franco e il Ministro ucraino delle finanze Serhiy Marchenko hanno perfezionato l’accordo di finanziamento. Le risorse (200 milioni di euro) sono destinate al pagamento dei salari del personale delle scuole ucraine.
    Si tratta di un finanziamento parallelo al programma della Banca Mondiale denominato PEACE (Public Expenditure for Administrative Capacity Endurance in Ukraine), che ha come obiettivo garantire la continuità amministrativa e dei servizi essenziali dello Stato ucraino. Il prestito, che sarà gestito da Cassa Depositi e Prestiti, sarà soggetto agli stessi standard di monitoraggio, audit e controllo del programma PEACE e sarà oggetto di successiva rendicontazione al Parlamento.
    Le condizioni del prestito, che non prevedono oneri per interessi, sono coerenti con la moratoria annunciata il 20 luglio scorso dagli altri ministeri delle finanze dei Paesi del G7.
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    Svas Biosana, +13,6% i ricavi nel 1° semestre 2022
    Svas Biosana - operatore del settore sanitario, attivo nella produzione e distribuzione di dispositivi medici destinati alle strutture sanitarie pubbliche e private, quotato sul mercato Euronext Growth Milan - ha fornito alcune indicazioni finanziarie relative al 1° semestre del 2022.
    L'azienda ha terminato il periodo in esame con ricavi per 43,8 milioni di euro, in aumento del 13,6% rispetto ai 38,6 milioni ottenuti nella prima metà dello scorso anno. Svas Biosana ha segnalato un incremento double digit dei ricavi su quasi tutte le aree in cui opera il gruppo.
    Il management ha precisato che i dati non includono i ricavi proforma del Gruppo Bormia (acquisito il 23 giugno 2022) che nel 1° semestre del 2022 ha registrato ricavi per 6,5 milioni di euro.
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    Tesoro, il 10 agosto asta BOT 1 anno per 7 miliardi
    Il 10 agosto il Ministero dell'Economia e delle finanze (Mef) offrirà in asta BOT con scadenza a 1 anno per 7 miliardi, con data di regolamento il 12 agosto.
    Lo stesso giorno - si legge nella nota del Tesoro - sono in scadenza BOT per 7,7 miliardi di euro.
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    Edited by dalessandrofree ¥ - 8/8/2022, 17:47
     
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    BPC, utile netto semestre cala a 321 mila euro
    Banca Popolare di Cortona (BPC) ha chiuso i conti al 30 giugno 2022 con un utile netto positivo di 321 mila euro, che si confronta con un utile di 766 mila euro del primo semestre 2021.
    La banca ha riportato un risultato della redditività complessiva negativo per 439 mila euro, per gli effetti della riduzione del valore di mercato dei titoli di Stato che ha interessato la seconda parte del semestre, mentre nel primo semestre 2021 il risultato della redditività complessiva era di 475 mila euro.
    Il prodotto bancario supera gli 810 milioni di euro e registra una crescita dello 0,35% nel semestre ed un incremento del 3,29% nel confronto con il primo semestre 2021. Rispetto al primo semestre del 2021 si registra un buon progresso del margine di interesse (+13,51%) principalmente attribuibile all’incremento dei tassi Euribor, e delle commissioni nette (+6,65%). Il margine di intermediazione scende del 3,91% a causa del decremento del fair value delle attività finanziarie dovuto al ritracciamento dei mercati.
    I ratios patrimoniali si confermano su buoni livelli, al di sopra dei coefficienti minimi dettati dalla Banca d'Italia,
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    INWIT, convocata assemblea per nomina nuovo CdA
    ll Consiglio di Amministrazione di INWIT, riunitosi oggi sotto la presidenza di Emanuele Tournon, ha preso atto delle dimissioni rassegnate da cinque consiglieri a partire dal 4 agosto, a seguito del closing dell’accordo per la cessione di azioni di Daphne da parte di TIM ad un consorzio di investitori guidato da ARDIAN.
    Pertanto, secondo quanto previsto dallo Statuto, l’intero organo di amministrazione si intende dimissionario ed il Consiglio di Amministrazione ha quindi proceduto a convocare l’assemblea per la nomina del nuovo CdA. L’Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti, in unica convocazione, è stata convocata per il giorno 4 ottobre 2022.
    Alla luce dell’assetto di governance risultante dal perfezionamento dell’operazione, il Consiglio di Amministrazione ha accertato che vengono meno i requisiti di indipendenza in capo al consigliere Rosario Mazza e ha ridefinito la composizione dei Comitati endoconsiliari, nominando il Consigliere Secondina Giulia Ravera quale componente il Comitato per le Nomine e la Remunerazione ed attribuendo la Presidenza al Consigliere Laura Cavatorta, già componente dello stessoe nominando il Consigliere Francesco Valsecchi quale componente il Comitato Parti Correlate.
    Il Consiglio ha deliberato anche di sottoporre agli Azionisti, in sede ordinaria - in aggiunta alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione - la modifica della prima sezione della Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2022 e sui compensi corrisposti e, in sede straordinaria, la modifica dello Statuto sociale, al fine di prevedere la facoltà di svolgimento a distanza dell’Assemblea mediante esclusivamente sistemi di audio video conferenza.
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    Amplifon, il consensus degli analisti per il 2022
    Amplifon ha fornito le stime di consensus degli analisti relative all’esercizio 2022, basate sulla media delle valutazioni di 17 esperti e aggiornate al 4 agosto 2022.
    Nel dettaglio, la società dovrebbe chiudere l’anno in corso con ricavi per 2,18 miliardi di euro, rispetto agli 1,95 miliardi ottenuti nel 2021.
    Il margine operativo lordo ricorrente è stimato a 548,3 milioni di euro, mentre l'utile per azione adjusted è previsto a 1,04 euro, dagli 0,926 euro contabilizzati nel 2021.
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    Moncler, le stime degli analisti per il 2022
    Moncler ha riportato le stime degli analisti relative alle previsioni sui dati finanziari dell'esercizio 2022 e aggiornate al 3 agosto 2022.
    Secondo il consensus elaborato dalle banche d'affari che seguono il titolo i ricavi dovrebbero registrare un aumento del 23% a 2,51 miliardi di euro (2,47 miliardi la precedente indicazione).
    Il risultato operativo reported è stimato a 748 milioni di euro, con una marginalità del 29,8%, mentre l'utile netto è indicato a 546 milioni di euro (507 milioni la precedente indicazione).
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    Fincantieri, le stime degli analisti per il 2022
    Fincantieri ha riportato le stime di 6 analisti relative all'esercizio 2022 e aggiornate al 2 agosto 2022.
    Il consensus elaborato dalle banche d'affari che seguono il titolo indica ricavi per 7,44 miliardi di euro, un margine operativo lordo di 359 milioni di euro (marginalità del 4,8%) e un risultato netto adjusted negativo per 28 milioni di euro.
    L'indebitamento finanziario netto a fine anno è stimato a 2,98 miliardi di euro.
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    S&P, il prezzo del carbonio è destinato a crescere con la transizione a zero emissioni
    Le politiche governative volte alla transizione delle economie verso emissioni nette zero sono destinate ad aumentare a livello globale, vista l'urgenza di mitigare gli impatti dei cambiamenti climatici. È probabile che queste includano una forma di regolamentazione del prezzo del carbonio, una delle leve politiche utilizzate da alcuni governi per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni. Molti economisti sostengono che le politiche di carbon pricing siano una delle leve politiche più efficienti per incoraggiare la riduzione delle emissioni di gas serra. Da un punto di vista economico, esse forniscono incentivi diretti alle famiglie e alle imprese affinché considerino il costo ambientale delle emissioni di carbonio. È quanto si legge in un report di S&P Global Ratings.
    Attualmente sono in vigore relativamente poche normative sul prezzo del carbonio, che coprono meno di un quarto delle emissioni globali di gas serra. I mercati di carbonio più grandi per estensione delle emissioni si trovano nell'UE e in Cina, mentre altri riguardano, tra gli altri, il Regno Unito, Canada, alcuni Stati degli USA e l'Asia.
    Il prezzo del carbonio nell'UE è oggi di circa 80 euro/tCO2e, sostenuto dal pacchetto ambientale Fit for 55 e dalla spinta generata dal conflitto Russia-Ucraina e dalla relativa crisi energetica. Prevediamo che il prezzo delle quote di carbonio dell'UE supererà i 100 euro/tCO2e a partire dal 2025, man mano che l'UE accelererà la sua transizione verso l'azzeramento delle emissioni.
    Le considerazioni politiche ed economiche, come l'accessibilità economica, sono più orientate verso un'applicazione graduale e localizzata delle politiche di carbon pricing, piuttosto che verso un prezzo globale unico del carbonio. Settori come quello dei servizi pubblici, dei materiali, dell'energia e dei trasporti sono tra quelli a più alta intensità di carbonio in termini di emissioni dirette. Le aziende meglio preparate ad affrontare un aumento dei prezzi del carbonio possono godere di una maggiore possibilità di adeguamento delle proprie attività e di una posizione competitiva più forte.
    Per il resto del 2022, gli ulteriori sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina avranno probabilmente un impatto sulle emissioni del settore energetico dell'UE, in quanto gli Stati membri cercheranno di ampliare la capacità di produzione a carbone e le importazioni di GNL, più inquinanti, per soddisfare la domanda a breve termine, in risposta alle potenziali restrizioni delle importazioni di petrolio e gas dalla Russia. Per i Paesi dell'UE, in particolare, gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione continueranno a essere gestiti a fronte di altre priorità, come la sicurezza energetica e l'accessibilità economica.

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    Carburanti, prezzi ancora in calo. Consumatori: riduzioni tardive e lente
    Secondo i dati settimanali del ministero della Transizione Ecologica appena pubblicati, i prezzi della benzina e del gasolio in modalità self service diminuiscono a 1,831 euro al litro e a 1,811 euro.
    "Finalmente la benzina scende sotto il livello precedente all'invasione dell'Ucraina. Era ora! Prosegue, infatti, il calo dei prezzi dei carburanti iniziato a luglio, ossia da quando i Paesi Opec+, bontà loro, anche se con il contagocce e per gentil concessione, hanno aumentato la produzione di petrolio. Dalla fine di giugno, il prezzo della benzina è sceso di oltre 24 cent al litro, con un ribasso dell'11,7%, pari a 12 euro e 17 cent per un pieno da 50 litri, il gasolio è diminuito di oltre 22 cent al litro, con una riduzione del 10,9%, pari a 11 euro e 13 cent a rifornimento", ha affermato Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori sulla base dello studio condotto sui dati settimanali del Mite.
    "Da quando è iniziata la guerra, grazie alla caduta dei prezzi di luglio e al taglio di 30,5 cent del Governo, un litro di benzina costa ora quasi 2 cent in meno, con una flessione dell'1%, pari a un risparmio di quasi 1 euro (97 cent) per un pieno da 50 litri, mentre il gasolio resta a livelli ancora maggiori a quelli pre-conflitto, quasi 9 cent al litro, con un balzo del 5,2%, pari a 4 euro e 45 cent a rifornimento", ha aggiunto Dona. "Una magra consolazione. La cattiva notizia, infatti, è che i prezzi sono ancora esorbitanti, inaccettabili e anormali. Rispetto all'inizio dell'anno la benzina, nonostante il taglio delle accise, è aumentata del 6,5%, pari a 5 euro e 55 cent per un pieno di 50 litri, 133 euro su base annua, il gasolio è decollato del 14,3%, 11 euro e 30 cent a rifornimento, equivalenti a 271 euro annui", ha concluso Dona.
    Nonostante da più parti si annunci in pompa magna l’attesissimo calo dei prezzi dei carburanti, questo sta procedendo al rallentatore rispetto alle recenti fiammate e non basta assolutamente a recuperare quanto accaduto nei mesi scorsi, quando listini schizofrenici e ormai svincolati dai mercati internazionali sono balzati alle stelle prosciugando le tasche di tanti italiani.
    “Di fronte alla crescita senza freni dei listini alla pompa registrata nell’ultimo anno, riduzioni così tardive, lente e contenute non bastano assolutamente – ha spiegato il presidente Carlo Rienzi – Non è con le virgole che si ritorna a una normalità fatta di prezzi equi per i consumatori. Sbaglia due volte chi esalta questi ritocchi al ribasso, quasi impercettibili per i cittadini dissanguati, in uno scenario che ha visto esplodere, letteralmente, i costi per i trasporti e gli spostamenti proprio a ridosso dell’estate”.
    “Ci aspettiamo dal prossimo Governo, dopo anni di promesse sul taglio delle accise, un intervento finalmente incisivo e direttamente alla fonte sulla definizione dei prezzi dei carburanti: unica soluzione in grado di dare un po’ di respiro alle tasche di automobilisti, motociclisti e operatori della logistica”.

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    Emak, finanziamento per 20 milioni da UniCredit con Garanzia SACE
    Il gruppo Emak, quotato su Euronext STAR Milan e attivo nei settori dell'outdoor power equipment, delle pompe e del water jetting, ha ottenuto da UniCredit un finanziamento da 20 milioni di euro. Il finanziamento, che ha visto l'intervento della Garanzia SACE con copertura del 70%, è della durata di 8 anni di cui 3 in preammortamento ed è finalizzato a sostenere il piano capex triennale dell'azienda di Bagnolo in Piano (RE).
    Gli investimenti sono rivolti al rinnovamento di parte della gamma prodotti, con particolare focus sulla riduzione del proprio impatto ambientale attraverso l'ampliamento della gamma a batteria e lo sviluppo di soluzioni all'avanguardia per la riduzione delle emissioni dei propri prodotti.
    "Questa operazione conferma la capacità del nostro gruppo di assicurare continuità di supporto a eccellenze produttive del territorio come Emak - ha commentato Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit - Un'azienda che abbiamo accompagnato in un percorso di crescita capace di sfruttare le leve dell'innovazione e dell’internazionalizzazione. E che siamo felici di sostenere anche nell'implementazione di iniziative capaci di generare un impatto positivo verso l'ambiente".
    "Siamo orgogliosi di essere ancora una volta a fianco di Emak, un'azienda con cui abbiamo uno storico rapporto fatto di fiducia e successi in diversi ambiti operativi - ha dichiarato Marco Mercurio, Responsabile Mid Corporate Centro Nord di SACE - Con questa operazione, confermiamo il nostro ruolo a supporto dell’economia del territorio e del Paese sostenendo i piani di crescita di una realtà imprenditoriale che si è posta importanti obiettivi nel driver fondamentale della sostenibilità ambientale".
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    Bankitalia, prestiti in aumento del 3,2% a giugno. Salgono i tassi
    A giugno 2022 i prestiti al settore privato sono cresciuti del 3,2 per cento sui dodici mesi (3,1 nel mese precedente) in Italia. I prestiti alle famiglie sono aumentati del 4,1 per cento sui dodici mesi (4,0 nel mese precedente) e quelli alle società non finanziarie del 2,6 (contro il 2,3 per cento nel mese precedente). Lo afferma la Banca d'Italia nella pubblicazione mensile "Banche e moneta: serie nazionali".
    I depositi del settore privato sono cresciuti del 3,0 per cento sui dodici mesi (contro il 4,6 in maggio); la raccolta obbligazionaria è diminuita del 7,1 per cento sullo stesso periodo dell’anno precedente (-8,0 in maggio).
    Sempre a giugno, i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l'acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, TAEG) si sono collocati al 2,37 per cento (2,27 in maggio), mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all'8,34 per cento (8,25 nel mese precedente).
    I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari all'1,44 per cento (1,19 nel mese precedente), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari all'1,97 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati all'1,15 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,31 per cento (come nel mese precedente).
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    Sirene americane anche per l’Udinese (Il Sole24Ore)
    Secondo alcune indiscrezioni riportate da Il Sole24Ore, in un articolo a firma di Carlo Festa, anche l’Udinese potrebbe cambiare proprietario passando in mani straniere.
    Il quotidiano finanziario ha segnalato che l’attuale azionista di riferimento del club friulano, la famiglia Pozzo, avrebbe intavolato delle discussioni con una SPAC statunitense, vale a dire una Special purpose acquisition company, uno strumento finanziario molto utilizzato negli Stati Uniti per facilitare la quotazione delle società a Wall Street. Infatti, secondo quanto scritto da Carlo Festa “l’obiettivo sarebbe una combinazione con l’Udinese, in modo da portare la società friulana alla quotazione tramite una Spac a Wall Street”.
    Tuttavia, Il Sole24Ore ha precisato che gli incontri tra le due parti sarebbero ancora nelle fasi preliminari, evidenziando che il nodo principale resta la fattibilità della quotazione del club.
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    Leonardo, Moody's conferma rating e outlook
    L’agenzia Moody's ha confermato a “Ba1” il rating sul debito a lungo termine di Leonardo, dopo la revisione dell'outlook sul rating del debito sovrano dell'Italia.
    Le prospettive sul rating per i prossimi trimestri restano positive, in seguito alla forte presenza all'estero del gruppo, oltre all'esposizione in settori in grado di mantenere consistenti flussi di cassa anche in caso di recessione sul mercato nazionale.
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    Novavax taglia guidance 2022 su debole domanda vaccino Covid
    Novavax ha registrato ricavi totali per il secondo trimestre del 2022 pari a 186 milioni di dollari, rispetto ai 298 milioni di dollari del periodo comparabile del 2021. La perdita netta è stata di 510 milioni di dollari, rispetto ai 352 milioni di dollari dello stesso periodo del 2021. Liquidità e mezzi equivalenti ammontavano a 1,4 miliardi di dollari al 30 giugno 2022, rispetto agli 1,5 miliardi di dollari al 31 dicembre 2021.
    La società di biotecnologie statunitense ha rivisto al ribasso la guidance sulle entrate totali per l'intero anno 2022 in un rane da 2 a 2,3 miliardi di dollari, rispetto alla precedente previsione di 4-5 miliardi di dollari, anche perchè non si aspetta ulteriori vendite del suo vaccino COVID-19 quest'anno negli Stati Uniti a fronte di un eccesso di offerta globale e di una domanda debole.
    La società ha fornito oltre 73 milioni di dosi di Nuvaxovid e Covovax a livello globale fino ad oggi, di cui 23 milioni di dosi dall'inizio del terzo trimestre 2022. Il vaccino è stato autorizzato il mese scorso per l'uso tra gli adulti negli Stati Uniti. Tuttavia, finora nel paese sono state somministrate solo 7.381 dosi di vaccino Novavax, secondo gli ultimi dati del governo.
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    Un bonus per le bollette dalle aziende ai dipendenti. Gas, sconti per gli over 75 (Corriere della Sera)
    Il Corriere della Sera ha analizzato alcune norme contenute nel decreto aiuti bis approvato lo scorso giovedì 4 agosto dal consiglio dei ministri.
    Tra le misure contenute nel documento sul quotidiano Enrico Marro segnala il raddoppio dell’ammontare massimo dei fringe benefit che non saranno soggetti a tassazione Irpef; di conseguenza il limite passa dagli attuali 258,23 euro a 516,46 euro. Inoltre, il Corriere della Sera ha segnalato che tra i fringe benefit saranno ricompresi anche le bollette di luce, gas e acqua. “Che quindi, in seguito ad accordi tra azienda e sindacati, potranno essere rimborsate o pagate con bonus ad hoc erogati al lavoratore, fino al limite di 516,46 euro per il 2022”, ha segnalato Enrico Marro.
    Infine, con riferimento alle sole bollette del gas, il decreto aiuti bis prevede un sostegno per i clienti considerati “vulnerabili”, categoria in cui dovrebbero rientrare anche gli over 75.
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    Rai Way - EI Towers, nozze vicine. “Tutelare il servizio pubblico tv” (La Repubblica)
    Secondo quanto scritto su La Repubblica in questi giorni stanno proseguendo le trattative per raggiungere un’integrazione tra Rai Way ed EI Towers, le due società attive nel settore delle torri di trasmissione.
    Sara Bennewitz e Aldo Fontanarosa hanno indicato i punti principali dell’operazione. “Secondo l’ipotesi prevalente in campo, Rai Way comprerebbe - in azioni - EI Towers che così si troverebbe quotata direttamente a Piazza Affari”, hanno segnalato i due giornalisti, sfruttando l’attuale quotazione di Rai Way al MidCap, il listino che raggruppa le imprese a media capitalizzazione. Secondo La Repubblica l’operazione prevede anche una parte in contanti per gli azionisti del due società sottoforma di dividendo straordinario, la cui entità, tuttavia, non sarebbe ancora stata definita.
    Inoltre, Sara Bennewitz e Aldo Fontanarosa segnalano che resta da risolvere la questione su chi guiderà la nuova società.
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    Alibaba verso "primary listing" sulla Borsa di Hong Kong
    Alibaba, colosso cinese dell'e-commerce, ha ricevuto il via libera dalla Borsa di Hong Kong per modificare il suo stato di quotazione da "secondary" a "primary" listing. La data di entrata in vigore della conversione dovrebbe essere prima della fine del 2022. La società, "a tempo debito farà un ulteriore annuncio sulla data" e ricorda che in quel momento sarà quotata alla Borsa di Hong Kong e al New York Stock Exchange (NYSE).
    Alibaba è quotata principalmente al NYSE da settembre 2014. Dalla quotazione secondaria a Hong Kong nel novembre 2019, "c'è stato un aumento significativo del nostro flottante pubblico e del volume degli scambi alla Borsa di Hong Kong", sottolinea la osicetà.
    Data la presenza sostanziale delle sue operazioni commerciali nell'area Greater China e il nesso tra Hong Kong e le principali operazioni commerciali nella Greater China, prevede che la conversione a primary listing a Hong Kong consentirà "di ampliare la base di investitori e facilitare la liquidità incrementale, e in particolare espandere l'accesso a investitori con sede in Cina e in altri paesi asiatici".
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    Wall Street chiude poco mossa dopo avvio brillante
    Dopo un avvio in sensibile rialzo, l'andamento di Wall Street ha via via perso smalto, per terminare con chiusure non distanti dalla parità. Il Dow Jones è sostanzialmente stabile, chiudendo la giornata su 32.833 punti; sulla stessa linea, chiude la giornata senza particolari scossoni l'S&P-500, fermandosi a 4.140 punti. In frazionale calo il Nasdaq 100 (-0,37%); con analoga direzione, poco sotto la parità l'S&P 100 (-0,26%).
    In luce sul listino nordamericano S&P 500 i comparti materiali (+0,55%) e energia (+0,49%). Il settore informatica, con il suo -0,88%, si attesta come peggiore del mercato.
    In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Walt Disney (+2,32%), DOW (+1,30%), Walgreens Boots Alliance (+1,26%) e Merck (+1,22%).
    Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su JP Morgan, che ha terminato le contrattazioni a -1,23%.
    Sottotono Visa che mostra una limatura dell'1,18%.
    Deludente McDonald's, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.
    Fiacca Verizon Communication, che mostra un piccolo decremento dello 0,91%.
    Tra i best performers del Nasdaq 100, Atlassian (+4,01%), Lucid (+3,71%), Workday (+3,15%) e Netflix (+2,96%).
    I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Nvidia, che ha archiviato la seduta a -6,30%.
    Tonfo di Pinduoduo Inc Spon Each Rep, che mostra una caduta del 5,13%.
    Lettera su JD.com, che registra un importante calo del 4,96%.
    Sotto pressione Marvell Technology, che accusa un calo del 2,37%.
    Tra gli appuntamenti macroeconomici che avranno la maggiore influenza sull'andamento dei mercati USA:

    Martedì 09/08/2022
    14:30 USA: Costo unitario lavoro, trimestrale (atteso 9%; preced. 12,6%)
    14:30 USA: Produttività, trimestrale (atteso -4,6%; preced. -7,3%)

    Mercoledì 10/08/2022
    14:30 USA: Prezzi consumo, annuale (atteso 8,7%; preced. 9,1%)
    14:30 USA: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,2%; preced. 1,3%)
    16:00 USA: Scorte ingrosso, mensile (atteso 1,9%; preced. 1,9%)
    16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (preced. 4,47 Mln barili)

    Giovedì 11/08/2022
    14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 263K unità; preced. 260K unità).

    Dow Jones
    32,832.54
    +0.089%
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    S&P 500
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    +1.01%
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    VIX
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    +0.66%
    +0.14

    Ocugen Inc
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    0.35%
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    (3.16%)-0.090
    Closed: Aug 8, 7:58:38 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax, Inc.
    $57.25
    5.01%
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    (33.64%)-19.26
    Closed: Aug 8, 7:59:57 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 9/8/2022, 16:20
     
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    Gruppo Sella, utile netto raddoppia a 61,5 milioni nel semestre
    Il gruppo Sella ha chiuso il primo semestre dell'anno con risultati positivi e in crescita, proseguendo lo sviluppo di tutti i settori strategici della propria attività. L'utile netto si è atestato a 61,5 milioni di euro, in crescita rispetto ai 34,5 milioni di euro dello stesso
    periodo dell’anno precedente, calcolato senza considerare le componenti non ricorrenti.
    Il margine di intermediazione è cresciuto del 19,9% (+69,5 milioni di euro), raggiungendo i 419 milioni di euro. Il margine di interesse aumenta del 35,9% a 161,8 milioni di euro sia grazie alla componente commerciale sia per l’effetto positivo dei titoli indicizzati all’inflazione, mentre i ricavi netti da servizi aumentano dell’8% a 192,7 milioni di euro. Il risultato netto dell’attività finanziaria è cresciuto del 24,2% a 64,6 milioni di euro per effetto delle plusvalenze dalla vendita di titoli, dei risultati positivi del trading in conto proprio e delle cessioni dei crediti fiscali.
    La raccolta globale al valore di mercato al 30 giugno 2022 si attesta a quota 46,7 miliardi di euro, in calo del 5,1% rispetto ai 49,2 miliardi di fine 2021, principalmente per effetto della diminuzione di 3,9 miliardi di euro del valore dei corsi dei titoli, detenuti dai clienti e depositati presso le banche del gruppo. In tale contesto e nonostante le incertezze del mercato, la raccolta netta globale nel semestre è stata positiva per 1,2 miliardi di euro. Gli impieghi comprensivi dei Pct sono cresciuti del 10,9% a 10,9 miliardi di euro, mentre gli impieghi al netto dei Pct sono cresciuti del 5,9% raggiungendo i 10,3 miliardi di euro.
    Confermata la solidità patrimoniale del gruppo, largamente superiore agli standard richiesti Cet1 consolidato è pari a 11,99% e il Total Capital Ratio al 14,39%.
    ----
    Petrolio, EIA: scorte greggio in forte aumento nell'ultima settimana
    Sono aumentate ben oltre le attese le scorte di greggio in USA nell'ultima settimana. L'EIA, la divisione del Dipartimento dell'Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 5 agosto 2022, sono aumentati di circa 5,5 milioni di barili a 432 MBG, contro attese per un incremento di appena 0,07 milioni.
    Gli stock di distillati hanno registrato un aumento di 2,2 milioni a 111,5 MBG, contro attese per un calo di 0,7 milione, mentre le scorte di benzine hanno registrato un decremento di quasi 5 milioni a quota 220,3 MBG (era attesa una discesa di 0,6 milioni)
    Le riserve strategiche di petrolio sono calate di 5,3 milioni a 464,6 MBG.
    Frattanto, il petrolio prosegue gli scambi in ribasso, con il Light Crude statunitense che scambia a 88,78 dollari al barile, in calo dell'1,9%, mentre il Brent registra un decremento dell'1,5% a 94,86 dollari.
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    IntesaSanpaolo, Moody’s porta l'outlook a "negativo"
    L'agenzia Moody’s ha confermato il rating a lungo termine senior preferred (unsecured) di IntesaSanpaolo, fissato a "Baa1"; il rating a breve termine è "P-2".
    Tuttavia, gli esperti hanno rivisto l’outlook, portandolo da "stabile" a "negativo", in seguito all'analoga decisione riguardante l’outlook il rating sul debito sovrano dell'Italia resa nota da Moody’s il 5 agosto 2022.
    ---
    DBA Group acquisisce 100% di C&G Engineering Service
    DBA Group, società italiana di consulenza ed ingegneria attiva nell'ICT e nel settore energy, ha perfezionato l’acquisizione del 100% di C&G Engineering Service, società padovana attiva nel settore dell’ingegneria per le reti di trasmissione di energia elettrica in alta tensione e nel settore dell’ingegneria meccanica, dell’automazione e del fire engineering.
    L'azienda opera nel mercato dei servizi di ingegneria dal 1988, grazie all’iniziativa degli ingegneri Virgilio Crema e Ivo Giacon che negli anni hanno sviluppato un solido portafoglio di clienti e referenze nazionali ed internazionali. Attualmente C&G Engineering Service presenta un organico di circa 30 persone altamente specializzate (ingegneri, architetti e tecnici) che andranno a consolidare e rafforzare la struttura della divisione infrastrutture di DBA.
    Nell’esercizio 2021, la società acquisita ha registrato un valore della produzione pari a 2.735 migliaia Euro ed un EBITDA pari a 300,6 migliaia Euro (EBITDA margin pari al 11%). Al 31 dicembre 2021 aveva un capitale investito di 131,9 migliaia Euro (Attivo fisso e Net Working Capital) ed un patrimonio netto pari a 565 migliaia Euro.
    Il corrispettivo è pari a 800 mila euro e verrà corrisposto in due tranche: una prima tranche al closing e la seconda all’approvazione del bilancio 2022 di C&G Engineering Service.
    ---
    The Lifestyle Group riceve richiesta conversione 10 obbigazioni
    The Lifestyle Group, società quotata su Euronext Growth Milan, ha ricevuto la richiesta di conversione di 10 obbligazioni, per un controvalore complessivo pari a 100mila euro, rivenienti dall'emissione della prima tranche del prestito obbligazionario convertibile cum warrant, sottoscritto con Golden Eagle Capital Advisors.
    Il numero di azioni che saranno emesse a servizio della richiesta di conversione è stato determinato in conformità al contratto di investimento sottoscritto con GECA in data 26 marzo 2022, sulla base del 92% del più basso valore ricavabile dal "volume weighted average price" delle azioni della società nel corso dei dieci giorni di negoziazione precedenti la richiesta di conversione e cioè pari ad 0,02 euro per azione.
    Pertanto, le 10 obbligazioni oggetto di richiesta di conversione daranno diritto a 5.000.000 nuove azioni ordinarie The Lifestyle Group pari al 12,23% del capitale sociale post-conversione.
    Con riferimento alla Prima Tranche c'è un residuo di 115 obbligazioni ancora in circolazione per un valore complessivo pari a 1.150.000 euro.
    ---
    Asta BOT annuale (scadenza agosto 2023): il rendimento sfiora l'1%
    Mercoledì 10 agosto 2022 il Ministero dell'economia e delle finanze ha collocato un BOT annuale. Nel dettaglio, la Banca d’Italia ha comunicato che nell’asta dei BOT con scadenza 14 agosto 2023 (Codice ISIN: IT0005505075) sono stati collocati tutti i titoli offerti dal ministero dell’Economia e delle Finanze (7 miliardi di euro l’ammontare complessivo).
    La domanda è stata discreta, sulla base di richieste per circa 9,58 miliardi di euro. Di conseguenza, il rapporto di copertura (rapporto tra ammontare richiesto e quantitativo offerto) è stato di 1,37, in calo rispetto all'1,41 dell’asta del BOT annuale di metà luglio.
    Il rendimento lordo di aggiudicazione è stato pari allo 0,994%, che equivale a un prezzo di aggiudicazione di 98,997. Secondo le elaborazioni di Assiom Forex il rendimento netto dell'emissione del BOT annuale è pari allo 0,721%.
    Nella precedente asta dei BOT annuali di luglio 2022 il rendimento dei titoli era stato fissato allo 0,722%. In quell’occasione le richieste erano state pari a 9,87 miliardi di euro, su un ammontare offerto di 7 miliardi.
    --
    Servizi Italia, i conti del 1° semestre 2021
    Servizi Italia – società quotata al segmento STAR e attiva nel mercato dell’outsourcing di servizi ospedalieri - ha comunicato i risultati finanziari del primo semestre del 2022, periodo chiuso con ricavi per 134,04 milioni di euro, in aumento del 7,1% rispetto ai 125,11 milioni di euro ottenuti nei primi sei mesi dello scorso anno; a cambi costanti il gruppo avrebbe registrato ricavi in aumento del 7,4%. In contrazione, invece, il margine operativo lordo, che è sceso da 33,5 milioni di euro a 29,5 milioni di euro, portando la marginalità al 22%. Servizi Italia ha terminato il semestre con un utile netto (esclusa la quota di terzi) di 2,21 milioni di euro, rispetto ai 4,31 miliono contabilizzati nei primi sei mesi del 2021.
    A fine giugno 2022 l’indebitamento netto del gruppo ammontava a 120,45 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 125,7 di inizio anno. Nell’intero semestre le attività operative di Servizi Italia hanno generato un flusso di cassa di 29,94 milioni di euro.
    Per l'esercizio 2022 il management di Servizi Italia prevede risultati positivi nell’area Italia e Brasile, mentre più complesso è lo scenario in evoluzione relativo all’area Turchia, area caratterizzata da un contesto di crescente inflazione e volatilità valutaria che incide, più che proporzionalmente rispetto alle altre aree in cui il gruppo opera, su costi operativi e oneri finanziari.

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    Covid, EMA verso ok in autunno a vaccino Pfizer adattato a nuove sottovarianti Omicron
    L'Agenzia europea per i medicinali (Ema) si appresta ad approvare in autunno il vaccino anti-Covid di Pfizer/BioNTech adattato per contrastare le due sottovarianti a rapida diffusione BA.4 e BA.5 del ceppo Omicron. È quanto ha annunciato ieri un portavoce dell'Ema.
    Le due case farmaceutiche hanno avviato una sperimentazione clinica e dovrebbero presto presentare una domanda di autorizzazione all'Ema, che potrebbe procedere con un'approvazione rapida in autunno.
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    BOT 12 mesi collocati a rendimento massimo da ottobre 2013
    I BOT 12 Mesi in asta nella giornata odierna (scadenza 14 agosto 2023) sono stati collocati dal Tesoro con tassi in rialzo allo 0,994% dallo 0,722% del collocamento di luglio. Si tratta del rendimento più alto da ottobre 2013.
    Il MEF ha assegnato i 7 miliardi di euro offerti, con la domanda che ha raggiunto 9,583 miliardi di euro, pari a un rapporto di copertura pari a 1,37. L'asta ha regolamento 12 agosto.
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    USA, firmato il Chips Act. Biden: futuro industria chip sarà in America
    Il Chips and Science Act è "un investimento irripetibile nella stessa America, una legge di cui il popolo americano può essere orgoglioso". Lo ha detto il presidente statunitense Joe Biden, firmando il disegno di legge bipartisan che fornirà 52,7 miliardi di dollari di sussidi per la produzione e la ricerca di semiconduttori statunitensi. "Il futuro dell'industria dei chip sarà realizzato in America", ha sottolineato Biden durante l'evento, che ha visto la partecipazione degli amministratori delegati di Micron, Intel, Lockheed Martin, HP e Advanced Micro Devices, oltre ai governatori della Pennsylvania e Illinois, i sindaci di Detroit, Cleveland e Salt Lake City.
    La Casa Bianca ha detto che l'approvazione del disegno di legge stava già stimolando nuovi investimenti. Ha fatto notare che Qualcomm lunedì ha accettato di acquistare ulteriori 4,2 miliardi di dollari in semiconduttori dalla fabbrica di New York di GlobalFoundries, portando il suo impegno totale a 7,4 miliardi di dollari in acquisti fino al 2028.
    Nella giornata di ieri, in contemporanea all'annuncio di Biden, Micron ha annunciato un investimento di 40 miliardi di dollari nella produzione di memory chip, che dovrebbe aumentare la quota di mercato degli Stati Uniti dal 2% al 10%. L'investimento è stato pianificato con "sovvenzioni anticipate" dal Chips and Science Act.
    "Guardano alla Cina, al Giappone, alla Corea del Sud, all'Unione Europea si può notare che fanno tutti investimenti storici di miliardi di dollari per attirare le imprese nei loro paesi per produrre questi chip - ha detto Biden - Ma questi leader del settore vedono anche che l'America è tornata e sta aprendo la strada".
    "Sfortunatamente, ora produciamo lo zero percento di questi chip avanzati - ha ammesso - E anche la Cina sta cercando di anticiparci nella produzione di questi sofisticati chip". "Non sorprende che il Partito Comunista Cinese abbia attivamente esercitato pressioni sugli affari statunitensi contro questo disegno di legge - ha aggiunto - Gli Stati Uniti devono guidare il mondo nella produzione di questi chip avanzati. Questa legge farà esattamente questo".
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    ENI, acquistate 11,69 milioni di azioni proprie tra il 1° e il 5 agosto 2022
    Nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie deliberata dall’assemblea dell’11 maggio 2022, nelle sedute comprese tra il 1° e il 5 agosto 2022 ENI ha acquistato 11,69 milioni di azioni proprie, al prezzo medio ponderato di 11,51 euro per azione. Il controvalore complessivo dell'operazione ammonta a 134,59 milioni di euro.
    A partire dall’avvio del programma, ENI ha acquistato un totale di circa 45,05 milioni di azioni, pari all'1,26% del capitale, per un controvalore complessivo di 534,41 mlioni di euro.
    A seguito degli acquisti effettuati fino al 5 agosto 2022, considerando le azioni proprie già in portafoglio e l’annullamento di 34.106.871 azioni proprie deliberato dall’assemblea di ENI dell’11 maggio 2022, il Cane a sei zampe detiene 76.781.817 azioni proprie pari al 2,15% del capitale.
    --
    Inflazione Italia, +7,9% a luglio 2022
    INFLAZIONE ITALIA, LA LETTURA FINALE DI LUGLIO 2022

    L'Istat ha comunicato che nel mese di luglio 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (al lordo dei tabacchi) ha registrato un aumento dello 0,4% su base mensile e una crescita del 7,9% su base annua (dal +8% del mese precedente), confermando la stima preliminare.

    L'Istat ha segnalato che l’inflazione su base tendenziale rimane elevata pur riducendosi di un decimo di punto percentuale. Ciò si deve ad andamenti contrastanti. Da una parte, infatti, rallentano i prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +48,7% di giugno a +42,9%) a causa, in particolare, degli energetici regolamentati (da +64,3% a +47,9%); dall’altra parte, accelerano i prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +8,1% a +9,5%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +7,2% a +8,9%).
    L’inflazione di fondo - al netto degli energetici e degli alimentari freschi - è passata da +3,8% a +4,1%, mentre quella al netto dei soli beni energetici è salita da +4,2% a +4,7%.
    L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +6,7% per l’indice generale e a +3,3% per la componente di fondo.
    L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato una contrazione dell'1,1% su base mensile (a causa dei saldi estivi) e un aumento dell'8,4% su base annua (da +8,5% del mese precedente), confermando la stima preliminare.

    INFLAZIONE ITALIA, LA LETTURA FINALE DI GIUGNO 2022

    L'Istat ha comunicato che nel mese di giugno 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (al lordo dei tabacchi) ha registrato un aumento dell'1,2% su base mensile e una crescita dell'8% su base annua (dal +6,8% del mese precedente); i dati hanno confermato le stime preliminari.
    L'Istat ha segnalato che l'accelerazione dell’inflazione su base tendenziale, si deve prevalentemente da una parte ai prezzi dei beni energetici (la cui crescita è passata da +42,6% di maggio a +48,7%) e dall’altra a quelli dei beni alimentari, sia lavorati (da +6,6% a +8,1%) sia non lavorati (da +7,9% a +9,6%).
    L’inflazione di fondo - al netto degli energetici e degli alimentari freschi - è passata da +3,2% a +3,8%, mentre quella al netto dei soli beni energetici è salita da +3,6% a +4,2%.
    L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +6,4% per l’indice generale e a +2,9% per la componente di fondo.
    L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato un incremento dell'1,2% su base mensile e un aumento dell'8,5% su base annua (da +7,3% del mese precedente), confermando le stima preliminari.
    --
    Covid, la garanzia da Bruxelles: in autunno vaccini adattati a varianti
    "Per garantire al meglio la nostra preparazione comune" contro il Covid in autunno e inverno, "gli Stati membri devono disporre degli strumenti necessari. Ciò include i vaccini adattati alle varianti, come e quando saranno autorizzati dall'Agenzia europea per i medicinali". Sono le parole della Commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides, per sottolineare che l'accordo tra l'Ue e Moderna per ri-programmare le consegne dei vaccini contro il Covid-19 a settembre "garantirà che i paesi abbiano accesso alle dosi di cui hanno bisogno al momento giusto per proteggere i cittadini".
    L'intesa riguarda anche i vaccini adattati alle nuove varianti BA.4 e BA.5 Omicron, in attesa di autorizzazione da parte dell'Ema. "Ciò garantirà alle autorità nazionali di avere accesso ai vaccini nel momento in cui ne avranno bisogno per le loro campagne nazionali", ha aggiunto la Commissione in una nota.
    "L'accordo – prosegue la nota – garantisce che, se uno o più vaccini adattati ricevono l'autorizzazione all'immissione in commercio, gli Stati membri possano scegliere di ricevere i vaccini adattati nell'ambito del contratto attuale" e prevede anche la consegna di "ulteriori 15 milioni di dosi" dei vaccini adattati "previa autorizzazione all'immissione in commercio entro tempi che consentirebbero l'uso di queste dosi per le loro campagne di vaccinazione".
    --
    Credem, Moody’s porta l'outlook a "negativo"
    L'agenzia Moody’s ha confermato il Counterparty Risk Rating a lungo termine del Credem, fissato a "Baa1"; il rating a breve termine è "P-2".
    Tuttavia, gli esperti hanno rivisto l’outlook sull'istituto, portandolo da "stabile" a "negativo", in seguito all'analoga decisione riguardante l’outlook il rating sul debito sovrano dell'Italia resa nota da Moody’s il 5 agosto 2022.
    --
    Antares Vision, ricavi in crescita a doppia cifra nel primo semestre
    Antares Vision, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore del controllo qualità e tracciabilità dei prodotti, ha chiuso il primo semestre del 2022 con ricavi netti consolidati pari a 85,5 milioni di euro, in aumento del 13% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+10% YoY escludendo il contributo da M&A) e ordini in crescita del 31% YoY.
    La business area Life Science ha rappresentato il 61% (+15% YoY) dei ricavi netti totali consolidati, mentre la business area FMCG (Fast-Moving Consumer Goods, tra cui alimenti, bevande e cosmetica) si è attestato al 39% (+10% YoY). A livello di modello di business, i Servizi e SaaS/Smart Data hanno segnato un +73% YoY. Questi ricavi ricorrenti, con margini di profitto più elevati, rappresentano ora il 44% del fatturato totale rispetto al 28% realizzato nel 1H 2021 e al 31% del FY 2021.
    "Nel primo semestre del 2022 Antares Vision ha registrato un importante incremento sia in termini di fatturato che di ordini, nonostante le numerose sfide: il perdurare dell'emergenza sanitaria, le difficoltà di approvvigionamento di componenti elettronici, i maggiori costi logistici e il conflitto in corso in Ucraina", ha commentato Emidio Zorzella, Presidente e Co-CEO.
    "Abbiamo potuto continuare il nostro percorso di crescita, grazie alla nostra visione di business, come abilitatori di innovazione e digitalizzazione, rappresentando una scelta di valore alle nuove esigenze di mercati, filiere, governi e istituzioni, coerentemente con i trend di consumo", ha aggiunto.
    "Anche grazie agli ordini del primo semestre del 2022, cresciuti del 31%, siamo fiduciosi di confermare le previsioni di fatturato per il FY 2022, con un aumento delle vendite nette consolidate, escludendo le acquisizioni effettuate durante l'anno, tra il +12% e il +18% rispetto ai numeri consuntivi nel FY 2021"", ha concluso Zorzella.
    --
    Atlantia, slitta l’Opa Edizione. Operazione al via in autunno (Il Sole24Ore)
    Secondo quanto riportato da Il Sole24Ore, in un articolo a firma di Marigia Mangano, potrebbe slittare di un mese la partenza dell’OPA lanciata da Edizione e Blackstone su Atlantia.
    Rispetto alla tempistica prevista inizialmente, vale a dire tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, l’offerta potrebbe iniziare tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre. “Il nodo riguarda il processo autorizzativo che, sul fronte della Banca di Spagna e Bankitalia, richiederebbe più tempo di quanto inizialmente ipotizzato”, ha evidenziato Marigia Mangano. La presenza di Abertis nel perimetro di gruppo, infatti, necessita dell’ok dell’istituto centrale iberico.
    Il Sole24Ore ha ricordato che l’OPA valuta complessivamente le attività della holding 19 miliardi di euro ed è finalizzata al delisting di Atlantia da Piazza Affari.
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    Stretta per la tassa sugli extraprofitti. Gas, scatta il piano Ue dei risparmi (Corriere della Sera)
    Il Corriere della Sera ha fornito un aggiornamento sulle norme contenute nella versione finale del decreto aiuti bis elaborato dal consiglio dei ministri e approvato dalla ragioneria generale.
    Tra le misure contenute nel documento sul quotidiano Enrico Marro ha segnalato l’ulteriore aumento dell’ammontare massimo dei fringe benefit che non saranno soggetti a tassazione; per il 2022 il limite passa dai 516,46 euro previsti nella bozza a 600 euro. Inoltre, il Corriere della Sera ha confermato la possibilità che tra i fringe benefit possano ricompresi anche le bollette di luce, gas e acqua.
    Il decreto contiene anche anche le misure “per recuperare i mancati incassi dalla tassa del 25% sugli extraprofitti delle società del settore energia”. Enrico Marro ha segnalato che da questa misura lo stato ha incassato solo un miliardo di euro rispetto ai 10 miliardi stimati.
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    Dufry più vicina a Autogrill: conti del semestre boom e concambio conveniente (La Repubblica)
    La Repubblica ha fornito un aggiornamento sull’offerta pubblica di acquisto e scambio presentata Dufry per rilevare il controllo di Autogrill, dopo la diffusione dei risultati semestrali diffusi dal gruppo svizzero e risultati migliori delle attese.
    In particolare, Sara Bennewitz ha segnalato che. agli attuali prezzi, che la parte di scambio dell’operazione (0,158 azioni Dufry per ogni azione Autogrill) è diventata più conveniente rispetto a quella in contanti (6,33 euro per ogni azione Autogrill portata in adesione all’offerta).
    Tuttavia, La Repubblica segnala che la società quotata Piazza Affari continua a scambiare a un prezzo superiore a quello offerto (6,64 euro il prezzo di chiusura di Autogrill il 9 agosto), “come se qualcuno scommettesse su un rilancio”, ha ipotizzato Sara Bennewitz.
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    Italgas, Moody’s peggiora l'outlook e conferma rating
    L'agenzia Moody’s ha confermato il rating di lungo termine di Italgas, fissato a "Baa2".
    Contestualmente, Moody’s ha rivisto l’outlook sulla società, portandolo da "stabile" a "negativo", in seguito all'analoga decisione riguardante l’outlook il rating sul debito sovrano dell'Italia resa nota da Moody’s il 5 agosto 2022.
    La decisione riflette l'esposizione di Italgas alle pressioni che accompagnano un deterioramento della qualità del credito sovrano, in considerazione del fatto che le sue attività sono essenzialmente concentrate in Italia. Tuttavia, la conferma del rating attesta la posizione strategica di Italgas nel settore della distribuzione gas in Italia e il suo profilo completamente regolamentato.
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    Generali, Moody’s conferma rating e outlook
    L'agenzia Moody’s ha confermato il giudizio sulla solidità finanziaria (Insurer Financial Strength - IFS) di Generali ad "A3" con outlook stabile, nonostante il cambio dell’outlook da stabile a negativo del rating sul debito sovrano dell'Italia resa nota da Moody’s il 5 agosto 2022.
    Secondo Moody’s, il giudizio su Generali riflette la forte diversificazione geografica della compagnia assicurativa e il continuo miglioramento del profilo finanziario. L’agenzia di rating ha aggiunto che il rating IFS di Generali si posiziona al di sopra del rating sovrano grazie alla capacità della compagnia di sostenere uno scenario di crisi dei titoli di stato italiani.
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    Acea, Moody’s rivede l'outlook a "negativo"
    L'agenzia Moody’s ha confermato il long-term issuer rating e il senior unsecured rating di Acea al livello “Baa2”. Gli esperti hanno confermato anche il Baseline Credit Assessment al livello “baa2”.
    Contestualmente, Moody’s ha rivisto l’outlook sulla società, portandolo da "stabile" a "negativo", in seguito all'analoga decisione riguardante l’outlook il rating sul debito sovrano dell'Italia resa nota da Moody’s il 5 agosto 2022.
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    Moody's taglia outlook su rating banche, utilities e partecipate Stato
    L'agenzia di rating Moody's ha rivisto al ribasso l'outlook sul rating di 14 banche italiane, 9 utilities ed altre società partecipate statali. Una decisione presa a seguito dell'analoga azione effettuata sul rating sovrano dell'Italia (Baaa3), in risposta al rischio di instabilità politica, ai dubbi sulla puntuale attuazione del PNRR e delle riforme e sulla tenuta dei conti pubblici.
    L'agenzia ha rivisto a negativo l'outlook su 14 istituti di credito, confermando i rispettivi rating: Intesa Sanpaolo, UniCredit, BPER, Banca Carige, Mediocredito Trentino-Alto Adige, FCA Bank, Banca del Mezzogiorno - MCC, Cassa Centrale Banca, Cassa Centrale Raiffeisen, Cassa Depositi e Prestiti, Invitalia, Credit Agricole Italia, Credito Emiliano, e Mediobanca. Fra le banche, peggiora anche l'outlook di BNL, oggi parte del Gruppo Bnp Paribas.
    Restano invariati invece i i giudizi su Banca Monte dei Paschi di Siena, Banco BPM, Banca Sella Holding, BFF Bank e Banca Ifis in considerazione del livello più basso del loro rating, che è quindi meno sensibile ad un taglio del rating sovrano.
    Tagliato l'outlook anche su 9 utilities italiane a negativo: Hera, Acea, Italgas, Snam, Terna, Cdp Reti, 2i Rete Gas, A2A, Enel e a controllata Endesa.
    Stessa decisone per alcune controllate statali come Eni e Poste Italiane.
    --
    Debole la Borsa di New York in attesa dell'inflazione
    Chiusura contrastata per Wall Street. Il Dow Jones archivia la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 32.774 punti, mentre, al contrario, si posiziona sotto la linea di parità l'S&P-500, che si ferma a 4.122 punti. In ribasso il Nasdaq 100 (-1,15%); come pure, poco sotto la parità l'S&P 100 (-0,34%).
    Nell'S&P 500, buona la performance dei comparti energia (+1,77%), utilities (+1,06%) e finanziario (+0,57%). Nel listino, i settori beni di consumo secondari (-1,54%), informatica (-1,00%) e telecomunicazioni (-0,72%) sono stati tra i più venduti.
    In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Travelers Company (+1,86%), Chevron (+1,36%), McDonald's (+1,29%) e Merck (+1,18%).
    Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Salesforce, che ha chiuso a -3,95%.
    Sotto pressione Nike, con un forte ribasso del 3,41%.
    Soffre Intel, che evidenzia una perdita del 2,43%.
    Preda dei venditori Home Depot, con un decremento del 2,17%.
    Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Vertex Pharmaceuticals (+1,66%), Kraft Heinz (+1,61%), Dollar Tree (+1,60%) e American Electric Power (+1,28%).
    Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Zoom Video Communications, che ha chiuso a -8,24%.
    Sessione nera per Lam Research, che lascia sul tappeto una perdita del 7,88%.
    In perdita Marvell Technology, che scende del 7,79%.
    Pesante Applied Materials, che segna una discesa di ben -7,58 punti percentuali.
    Tra le grandezze macroeconomiche più importanti dei mercati statunitensi:

    Mercoledì 10/08/2022
    14:30 USA: Prezzi consumo, annuale (atteso 8,7%; preced. 9,1%)
    14:30 USA: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,2%; preced. 1,3%)
    16:00 USA: Scorte ingrosso, mensile (atteso 1,9%; preced. 1,9%)
    16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (preced. 4,47 Mln barili)

    Giovedì 11/08/2022
    14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 263K unità; preced. 260K unità)
    14:30 USA: Prezzi produzione, annuale (atteso 10,4%; preced. 11,3%)
    14:30 USA: Prezzi produzione, mensile (atteso 0,3%; preced. 1,1%).

    Dow Jones
    32,774.41
    -0.18%
    -58.13
    S&P 500
    4,122.47
    -0.42%
    -17.59
    Nasdaq
    12,493.93
    -1.19%
    -150.53
    Russell
    1,912.89
    -1.46%
    -28.31
    VIX
    21.77
    +2.25%
    +0.48

    Ocugen Inc
    $2.67
    6.32%
    -0.18 Today
    After Hours:$2.68
    (0.37%)+0.0100
    Closed: Aug 9, 7:45:13 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax, Inc.
    $40.28
    29.64%
    -16.97 Today
    After Hours:$39.90
    (0.94%)-0.38
    Closed: Aug 9, 7:59:50 PM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 10/8/2022, 17:54
     
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    BPER, Capital Fund Management riduce la posizione ribassista
    La Consob rende noto che Capital Fund Management, dall'8 agosto, ha limato le vendite su BPER dall'1,24% all'1,19%.
    --
    Banca Ifis, Intesa passa a "Buy" dopo risultati Q2
    Intesa Sanpaolo ha abbassato il prezzo obiettivo sul titolo Banca Ifis, gruppo attivo nello specialty finance e quotato su Euronext STAR Milan, a 19,4 euro per azione (da 23,8 euro) e ha migliorato il giudizio sul titolo a "Buy" da "Add". Ora l'upside potenziale è di quasi il 50%. La revisione è arrivata dopo che la società ha comunicato i risultati del secondo trimestre 2022, che gli analisti descrivono come "al di sopra delle aspettative" grazie ad accantonamenti per perdite su crediti inferiori alle attese (costo del rischio a 95 pb, esclusa la divisione NPL).
    Nonostante un probabile rallentamento dell'economia nel secondo semestre dell'anno, il management ha confermato gli obiettivi del Piano Industriale, che prevedono un utile netto di 118 milioni di euro nel 2022, valore descritto dagli analisti come "in linea con le nostre aspettative". I ricavi stanno attualmente "evolvendo più rapidamente del previsto e la società può fare affidamento su importanti accantonamenti per compensare un potenziale deterioramento della qualità degli asset", viene sottolineato.
    Il CET1 è sceso di 80 pb t/t al 14,92% (vs. 15,3% previsto), penalizzato dall'applicazione integrale del nuovo DoD (-67 pb, inatteso). Nel terzo trimestre dell'anno, secondo Intesa Sanpaolo, la società dovrebbe beneficiare di 75 pb della modifica dell'art. 127 del CRR (già atteso) e dalla cessione di un portafoglio di prestiti al SSN (+24pb). "Considerando tali elementi e gli utili portati a nuovo, calcoliamo un rapporto CET1 PF molto solido del 16,3%", conclude la ricerca.
    ---
    A2A "Official Energy Partner" di Milan e Inter
    A2A, tramite la controllata A2A Energia, conferma il suo sostegno alle eccellenze del calcio milanese in qualità di “Official Energy Partner” di AC Milan di FC Internazionale Milano.
    Anche per la prossima stagione 2022-2023 - si legge nella nota - il Gruppo consolida e rafforza le sue collaborazioni strategiche nel mondo sportivo ribadendo la volontà di condividere un percorso comune verso gli obiettivi di sostenibilità ed efficienza coi propri partner.
    In questi accordi - che pongono un’attenzione particolare alla tutela dell’ambiente proprio sotto l’aspetto delle performance energetiche, della mobilità sostenibile e delle soluzioni per l’efficientamento dei consumi - professionalità, eccellenza e attenzione continua alle nuove sfide saranno la chiave per garantire un successo che sarà condiviso.
    In particolare, i Team faranno squadra con la Life Company nel campo della mobilità elettrica: uno degli obiettivi sfidanti del Piano Industriale al 2030 di A2A che supporta il percorso verso la decarbonizzazione. Nel segmento E-Mobility il Gruppo ha infatti previsto di quadruplicare il target di installazione di punti di ricarica per veicoli elettrici, portandoli a 24.000 entro il 2030, con una market share relativa in Italia del 15-20%, attivando investimenti pari a 300 milioni di euro.
    Andrea Cavallini, Amministratore Delegato di A2A Energia, Paolo Scaroni, Presidente AC Milan e Alessandro Antonello, CEO Corporate di FC Internazionale Milano hanno rimarcato la comunanza dei valori: innovazione, spirito di squadra e attenzione al futuro del Pianeta e delle nuove generazioni. Valori su cui si continuerà a lavorare con passione e competenza e che contribuiranno al raggiungimento di traguardi sempre più ambiziosi.
    ---
    Rai Way, il consensus degli analisti per il 2022
    Rai Way – società quotata al MidCap e attiva nel settore delle infrastrutture e servizi di rete per broadcaster, operatori di telecomunicazioni, aziende private e pubbliche amministrazioni – ha fornito le stime di consensus degli analisti relative all’esercizio 2022 e aggiornate al 27 luglio 2022.
    Nel dettaglio, la società dovrebbe chiudere l’anno in corso con ricavi core per 240,9 milioni di euro, rispetto ai 229,9 milioni ottenuti nel 2021.
    Il margine operativo lordo adjusted è stimato a 144,8 milioni di euro, mentre l'utile netto è indicato a 65,8 milioni di euro.
    A fine 2022 l'indebitamento netto è stimato a 143,8 milioni di euro, rispetto agli 87,9 milioni di inizio anno.
    ---
    OPEC, domanda greggio rivista al ribasso. Pesano geopolitica e ripresa Covid
    Per la terza volta da aprile, l'OPEC ha tagliato le sue previsioni sulla crescita della domanda mondiale di petrolio nel 2022. Dopo un primo semestre migliore delle attese, nella seconda parte dell'anno si faranno sentire l'impatto dell'invasione russa dell'Ucraina, l'inflazione elevata e gli sforzi per contenere la pandemia da coronavirus. È quanto sostiene l'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio nel suo Monthly Oil Market Report, il documento mensile che analizza i trend di mercato.

    I numeri rivisti per il 2022

    La crescita della domanda mondiale di petrolio nel 2022 è rivista al ribasso rispetto alla valutazione del mese precedente, ma mostra ancora una crescita "sana" di 3,1 mb/g, inclusa la tendenza recentemente osservata di bruciare più greggio nella produzione di energia. Il documento stima che la domanda di petrolio nell'area OCSE cresca di 1,6 mb/g, mentre quella non OCSE dovrebbe crescere di 1,5 mb/g. La domanda totale di petrolio dovrebbe raggiungere una media di circa 100 mb/g nel 2022.
    La prima metà di quest'anno è rivista al rialzo, in un contesto di domanda di petrolio migliore del previsto nei principali paesi consumatori dell'OCSE. Tuttavia, la domanda di petrolio nel secondo semestre 2022 è rivista al ribasso, tra le aspettative di una ripresa delle restrizioni COVID-19 e le continue incertezze geopolitiche.

    Stima invariata per il 2023
    Per il 2023, la previsione di crescita della domanda mondiale di petrolio rimane invariata a 2,7 mb/g, con una domanda totale di petrolio in media di 102,7 mb/g. L'OCSE dovrebbe crescere di 0,6 mb/g e il non-OCSE di 2,1 mb/g. La domanda di petrolio nel 2023 dovrebbe essere supportata "da una performance economica ancora solida nei principali paesi consumatori, nonché dal miglioramento degli sviluppi geopolitici e dal miglioramento del COVID-19 in tutte le regioni", sottolinea l'OPEC.

    Taglio anche per la crescita globale
    Considerando l'andamento dell'economia nella prima parte dell'anno, ma soprattutto la combinazione di alta inflazione e stretta finanziaria, pandemia e crescenti tensioni geopolitiche, l'OPEC ha rivisto al ribasso le stime sulla crescita economica globale sia per il 2022 che per il 2023.
    La previsione di crescita del PIL per il 2022 si attesta ora al 3,1%. Anche la crescita nel 2023 viene rivista al ribasso raggiungendo il 3,1%. "Si tratta, tuttavia, di una crescita ancora solida, se confrontata con i livelli di crescita pre-pandemia, mediamente solo leggermente superiori e non gravati dalle attuali problematiche potenzialmente impattanti. Pertanto, è ovvio che prevale un rischio di ribasso significativo", si legge nel documento.
    --
    Coima RES, delisting il 12 agosto 2022
    Coima RES ha comunicato i risultati definitivi della procedura congiunta relativa all’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria totalitaria promossa da Evergreen. La società ha segnalato che agli azionisti titolari di azioni che non abbiano presentato la richiesta di vendita relativa alla procedura congiunta sarà corrisposto unicamente il corrispettivo in denaro, che sarà effettuato il 12 agosto 2022.
    Intanto, Borsa Italiana, ha disposto la revoca delle azioni Coima RES dalla quotazione a Piazza Affari (delisting) a decorrere dal 12 agosto 2022 (data di esecuzione della procedura congiunta).
    ----
    Piaggio, le stime degli analisti per il 2022
    Piaggio ha riportato le stime degli analisti relative ai risultati economici per l'esercizio 2022 e aggiornate al 3 agosto 2022.
    Le previsioni elaborate dalle principali banche d'affari indicano per l'esercizio in corso ricavi pari a 1,86 miliardi di euro.
    L'EBITDA è stimato a 266 milioni di euro, con una marginalità del 14,3%. Il reddito operativo è indicato a 132 milioni di euro, mentre il consensus sull'utile netto è di 71 milioni di euro.
    L'indebitamento netto è indicato a 373 milioni di euro, rispetto ai 380,3 milioni di fine 2021.
    ---
    Saipem, assegnati tre nuovi contratti EPC in Angola
    Saipem si è aggiudicata tre nuovi contratti in Angola (uno onshore e due offshore) dal New Gas Consortium, costituito da due società controllate al 100% da Azule Energy (Eni Angola Exploration B.V. e BP Exploration (Angola) Limited), Sonangol P&P, Chevron eTotalEnergies.
    I contratti, del valore di circa 900 milioni dollari, sono relativi ad attività di Ingegneria, Procurement e Costruzione (EPC) volte allo sviluppo del giacimento di Quiluma & Maboqueiro al largo della costa nord-occidentale dell'Angola.
    La partecipazione allo sviluppo di tali giacimenti nel "Lower Congo Basin" permette a Saipem di consolidare ulteriormente il proprio posizionamento strategico in West Africa ed in particolare in Angola, paese in cui l’azienda opera da oltre 40 anni.
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    Inflazione USA in frenata non convince la Fed: "Presto per cantare vittoria"
    L'inflazione USA è rallentata, attestandosi all'8,5% a luglio, rispetto al picco assoluto del 9,1% toccato nel mese di giugno, ma la crescita dei prezzi, anche così, risulta la più alta degli ultimi 50 anni e costringerà la Fed a nuovi rialzi dei tassi di interesse per raffreddarne la crescita.
    Il dato però, preannuncia un atteggiamento meno aggressivo della Fed, che probabilmente a settembre si limiterà ad un ritocco di 50 punti base anziché di 75 punti come fatto in precedenza. Ma cosa ne pensano i membri della banca centrale?
    Il presidente della Fed di Chicago Charles Evans ha parlato di una lettura "positiva", ma ha ammesso che l'inflazione è ancora "inaccettabilmente" alta ed ha indicato che la Fed dovrà ancora aumentare i tassi di interesse al 3,25-3,5% entro la fine del 2022 ed al 3,75-4% entro la fine del 2023. Dal momento che i tassi di interesse sono attualmente al 2,25-2,50%, ciò implica che basterebbe un aumento di 100 punti da qui a dicembre, di cui 50 punti già attesi per la riunione di settembre.
    Anche il presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari ha avvertito che la banca centrale statunitense è ancora "lontana dal dichiarare vittoria" sull'inflazione ed ha una linea più austera di Evans, prospettando un aumento die tassi al 3,9% entro la fine dell'anno ed al 4,4% entro la fine del 2023.
    Gli fa eco la "collega" della Fed di San Francisco Mary Daly, che non esclude un altro aumento di 75 punti a settembre. "L'inflazione rimane troppo alta e non vicino al nostro obiettivo di stabilità dei prezzi", commenta la banchiera in una intervista al Financial Times.
    --
    Fed: Evans, tassi al 3,25%-3,5% entro fine anno, al 3,75-4% nel 2023
    Charles Evans, presidente della Federal Reserve di Chicago, ha detto di prevedere che i tassi d'interesse saranno portati dalla Federal Reserve al 3,25%-3,5% entro la fine dell'anno, e poi al 3,75%-4% nel 2023. Con l'ultimo aumento da 75 punti base deciso due settimane fa, i tassi sono ora al 2,25%-2,50%.
    Probabile, dopo l'ultimo dato sull'inflazione, che a settembre non si vada oltre un aumento di 50 punti base.
    Evans ha detto che il dato di oggi sui prezzi al consumo "e' il primo rapporto positivo" sull'inflazione. A luglio, i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono rimasti invariati rispetto al mese precedente, contro attese per un +0,2%, dopo il +1,1% di giugno. Il dato "core", ovvero quello depurato dalla componente dei prezzi dei beni alimentari ed energetici, e' cresciuto dello 0,3%, dopo il +0,7% di giugno, contro attese per un +0,5%. Su base annuale, il dato generale ha messo a segno un +8,5%, meno dell'8,7% delle attese, dopo il +9,1% del mese precedente, che era stato il dato piu' alto dal novembre 1981. Il dato "core" e' cresciuto del 5,9%, come il mese precedente, con le attese che erano per un +6,1%.
    --
    Ita, semestre a -260 milioni. Pesano il costo del petrolio e l’assenza di un’alleanza (Corriere della Sera)
    Il Corriere della Sera ha riportato alcune indicazioni sui risultati semestrali di ITA Airways.
    Leonard Berberi ha segnalato che la compagnia aerea avrebbe terminato i primi sei mesi del 2022 con un margine operativo lordo negativo per 260 milioni di euro. Tuttavia, questa cifra non è stata confermata dal management di ITA Airways, che ha precisato “che il bilancio sarà portato a settembre all’assemblea degli azionisti”.
    Il Corriere della Sera ha segnalato che la compagnia aerea ha dovuto fare i conti con il rialzo del prezzo del petrolio, che ha determinato un prezzo superiore alle previsioni per il carburante. Inoltre, ITA Airways non ha potuto beneficiare di possibili sinergie che sarebbero scaturite da un’alleanza con un vettore internazionale.
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    L’inflazione Usa tira il freno e raffredda la corsa dei tassi (La Repubblica)
    La Repubblica ha dato ampio risalto al dato sull’inflazione negli Stati Uniti relativi al mese di luglio. In particolare, lo scorso mese i prezzi al consumo hanno registrato un aumento dell’8,5% su base annuale, un dato inferiore al +9,1% di luglio e al +8,7% stimato dagli analisti.
    Giovanni Pons ha segnalato che dopo la diffusione di questo dato i mercati azionari sono saliti immediatamente, chiudendo la seduta in rialzo. La frenata dell’inflazione, infatti, potrebbe avere conseguenze sulle prossime decisioni della FED. “La politica delle banche centrali sui tassi di interesse potrebbe diventare meno aggressiva di quanto previsto sinora”, ha ipotizzato Giovanni Pons.
    Tuttavia, questo scenario non è scontato, in quanto la banca centrale statunitense valuterà anche altri dati oltre a quello sull’inflazione. E i numeri sull’occupazione e sulla crescita dei salari potrebbero far propendere la FED per un ulteriore aumento dei tassi di interesse i 75 punti base nella riunione di settembre.lor=green]L’inflazione Usa tira il freno e raffredda la corsa dei tassi (La Repubblica)[/color]
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    Banca Carige, BPER Banca detiene il 93,899%
    La Consob ha fornito un aggiornamento sull’azionariato di Banca Carige, in seguito al pagamento del corrispettivo dovuto all’esito dell'offerta pubblica di acquisto obbligatoria totalitaria promossa da BPER Banca.
    Nel dettaglio, il 5 agosto 2022 la partecipazione dell’istituto quotato al FTSEMib era salita al 93,899%, rispetto a una situazione precedente del 79,418%. Lo stesso giorno la partecipazione di Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo Italiano si era azzerata.
    --
    Snam, Lazard Asset Management scende al 4,992%
    Dalle comunicazioni diffuse dalla Consob il 10 agosto 2022 si apprende che il 1° agosto Lazard Asset Management ha ridotto la partecipazione detenuta nel capitale di Snam, portandola dal 5,038% al 4,992%.
    La quota è detenuta in gestione discrezionale del risparmio.
    --
    BancoBPM, Jp Morgan Chase detiene una partecipazione aggregata del 5,152%
    Dalle comunicazioni diffuse dalla Consob il 10 agosto 2022 si apprende che dal 3 agosto Jp Morgan Chase è accreditata di una partecipazione aggregata (tramite due società controllate) del 5,152% del capitale del BancoBPM.
    Nel dettaglio, lo 0,029% è relativo a diritti di voto riferibili ad azioni, mentre lo il 5,123% fa riferimento ad altre posizioni lunghe con regolamento in contanti ("equity swap" e "call option" con data di scadenza compresa tra il 16 dicembre 2022 e l'11 dicembre 2023 e tra il 2 ottobre 2024 e il 24 settembre 2025).
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    Musk fa provvista per Twitter: cede azioni Tesla per 6,9 miliardi (Il Sole24Ore)
    Il Sole24Ore, in un articolo a firma di Alberto Annicchiarico, ha riportato la notizia che il numero uno di Tesla, Elon Musk, ha ceduto azioni del colosso automobilistico per un ammontare di 6,9 miliardi di dollari. Stando alla documentazione depositata presso la SEC (la corrispondente statunitense della Consob) tra il 5 e il 9 agosto Musk ha venduto complessivamente 7,92 milioni di azioni Tesla.
    Il Sole24Ore ha ricordato che negli ultimi dieci mesi Musk ha venduto azioni Tesla per un ammontare di 32 miliardi di dollari.
    Il quotidiano finanziario ha riportato anche le motivazioni rilasciate dallo stesso Musk in un tweet: “Nel caso (si spera improbabile) che Twitter costringa a chiudere questo accordo e alcuni partner azionari non lo accettino, è importante evitare una vendita incendiaria di azioni Tesla”.
    ---
    Piteco, risultati definitivi offerta confermano acquisto 6,5 milioni azioni
    Limbo S.r.l. ha reso noti i risultati definitivi dell'offerta avente ad oggetto 7.113.004 azioni ordinarie Piteco, rappresentative del 35,24% del capitale sociale dell’Emittente.
    I risultati definitivi confermano che risultano complessivamente portate in adesione all’Offerta 6.498.360 Azioni, rappresentative del 32,20% circa del capitale sociale di Piteco ed a circa il 91,36% delle Azioni Oggetto dell’Offerta, per un controvalore complessivo di 73.106.550 Euro.
    L’Offerta è divenuta pertanto pienamente efficace a seguito dell’avveramento della Condizione di Efficacia. Tenuto conto delle adesioni complessive all’Offerta, delle Azioni Piteco detenute e di quelle che gli azionisti devono conferire, l’Offerente verrà a detenere
    complessive 19.935.078 Azioni Piteco, rappresentative del 98,77% circa del capitale sociale.
    --
    Brillante Wall Street grazie a frenata inflazione
    Wall Street chiude la seduta in rally, confortata dai dati sull'inflazione, che ha subito una decelerazione all'8,5% dal 9,1% raggiunto a giugno. Un rallentamento che implica anche un atteggiamento meno aggressivo della Fed alla prossima riunione di settembre. A New York, chiude in deciso rialzo il Dow Jones (+1,63%), che raggiunge i 33.310 punti; balzo dell'S&P-500, che archivia la giornata a 4.210 punti. Ottima la prestazione del Nasdaq 100 (+2,85%) e per l'S&P 100 (+2,16%).
    Risultato positivo nel paniere S&P 500 per i settori materiali (+2,88%), beni di consumo secondari (+2,87%) e telecomunicazioni (+2,77%).
    Al top tra i giganti di Wall Street, Walt Disney (+4,07%), Salesforce (+3,51%), Goldman Sachs (+3,35%) e Nike (+2,75%).
    Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Zscaler (+10,40%), Docusign (+7,72%), Crowdstrike Holdings (+7,51%) e Datadog (+7,29%).
    I più forti ribassi, invece, si sono verificati su JD.com, che ha archiviato la seduta a -2,77%.
    Si concentrano le vendite su Dollar Tree, che soffre un calo dell'1,76%.
    Sostanzialmente debole Vertex Pharmaceuticals, che registra una flessione dell'1,02%.
    Si muove sotto la parità T-Mobile Us, evidenziando un decremento dello 0,51%.

    Dow Jones
    33.309,51
    +1,63%
    +535,10
    S&P 500
    4.210,24
    +2,13%
    +87,77
    NASDAQ Composite
    12.854,81
    +2,89%
    +360,88
    Indice Russell 2000
    1.969,25
    +2,95%
    +56,36
    VIX
    19,74
    -9,32%
    -2,03

    Ocugen Inc
    2,83 $
    5,99%
    +0,16 Oggi
    After Hours:
    2,81 $
    (0,71%)
    -0,020
    Data e ora chiusura: 10 ago, 19:59:43 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Novavax

    41,36 $
    2,68%
    +1,08 Oggi
    After Hours:
    41,10 $
    (0,63%)
    -0,26
    Data e ora chiusura: 10 ago, 19:59:01 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Inovio Pharmaceuticals Inc
    2,60 $
    23,81%
    +0,50 Oggi
    After Hours:
    2,60 $
    (0,00%)
    0,00

    Sorrento Therapeutics Inc
    2,67 $
    3,09%
    +0,080 Oggi
    After Hours:
    2,65 $
    (0,75%)
    -0,020
    Data e ora chiusura: 10 ago, 19:58:33 UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 11/8/2022, 17:45
     
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    KI Group, i risultati dei primi sei mesi del 2022
    KI Group – società quotata all’Euronext Growth Milan e attiva nel settore della distribuzione all’ingrosso, commercializzazione e produzione di prodotti biologici e naturali – ha diffuso i risultati finanziari del primo semestre del 2022.
    L’azienda ha terminato il periodo in esame con ricavi per un milione di euro, in aumento rispetto agli 0,52 milioni di euro ottenuti nella prima metà dello scorso anno (dato adjusted). KI Group ha terminato il semestre con una perdita netta di 301mila euro, che si confronta con il rosso di 0,8 milioni di euro contabilizzato nella prima metà del 2021 (risultato rettificato di poste non ricorrenti).
    A fine giugno 2022 l’indebitamento netto era pari a 3,9 milioni di euro, in calo rispetto ai 4,5 milioni di inizio anno.
    Il management di KI Group ha segnalato che, grazie ai nuovi proventi derivanti dall'aumento di capitale deliberato dall'assemblea degli azionisti del 14 luglio 2022, la società potrà sviluppare la propria strategia di investimento, che prevede l’evoluzione verso una struttura di holding finanziaria, con una forte localizzazione su operazioni di private investment in public equity e operazioni di private equity.
    ---
    Juventus FC ufficializza l'acquisto di Filip Kostić. I dettagli finanziari
    Juventus FC ha comunicato di aver raggiunto l’accordo con la società Eintracht Frankfurt per l’acquisizione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Filip Kostić a fronte di un corrispettivo di 12 milioni di euro, pagabili in tre esercizi; a questa cifra si aggiungono oneri accessori, incluso il contributo di solidarietà previsto dal regolamento FIFA, fino ad un massimo di 1,5 milioni. Inoltre, sono previsti premi fino ad un massimo di 3 milioni al verificarsi di determinati obiettivi sportivi e/o condizioni.
    Il club bianconero ha sottoscritto con il calciatore un contratto di prestazione sportiva fino al 30 giugno 2026.
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    Goldman Sachs: economia USA in "sana decelerazione", non in recessione
    I policymaker dovrebbero interpretare i singoli dati macroeconomici in uscita con un po' di cautela, ma l'attuale quadro indica che l'economia statunitense "sta attraversando una sana decelerazione, non una recessione". Lo afferma Goldman Sachs, aggiungendo che la maggior parte degli indicatori che il National Bureau of Economic Research utilizza per determinare se l'economia è in recessione suggeriscono comunque che l'attività economica è in espansione.
    In un nuovo report sul tema, gli analisti della banca d'affari ricordano che i funzionari della FED hanno segnalato il desiderio di rallentare il ritmo dell'inasprimento durante la riunione di luglio, in parte per ridurre il rischio di limitare inavvertitamente troppo l'attività e spingere l'economia in una recessione.
    Sottolineano che il pieno impatto dei rialzi dei tassi si fa sentire con un ritardo, i dati economici vengono rilasciati con un ulteriore ritardo e l'economia a volte rallenta troppo bruscamente all'inizio delle recessioni perché i responsabili politici possano tracciare con precisione condizioni attuali. "Una preoccupazione particolare è che i dati economici in tempo reale potrebbero sottovalutare la velocità con cui l'attività sta rallentando all'inizio di una recessione", afferma Goldman Sachs, che ha analizzato il passato per cercare traccia di questi fenomeni.
    "Riteniamo che le stime iniziali di salari, occupazione delle famiglie e crescita dei consumi all'inizio della recessione tendano a essere riviste al ribasso - si legge nello studio - Mentre le revisioni ai libri paga e alla crescita dell'occupazione delle famiglie sono piccole, equivalenti a circa -30.000 posti di lavoro al mese, la revisione media della crescita del PCE reale annualizzata a tre mesi è più ampia, a circa -1 punto percentuale al mese. Troviamo che la crescita del PIL e la produzione industriale non sono in media riviste in modo significativo".
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    EXOR, presentata richiesta per delisting da Piazza Affari
    EXOR ha ufficializzato che dalla seduta odierna del 12 agosto 2022 le azioni hanno iniziato a essere trattate all'Euronext Amsterdam.
    Inoltre, la holding di casa Agnelli ha comunicato di aver depositato presso Borsa Italiana la richiesta per delistare le azioni dall'Euronext Milan e, conseguentemente, dal FTSEMib.
    EXOR ha precisato che la procedura di delisting da Piazza Affari durerà non meno di 45 giorni, dalla data di presentazione della domanda. Nel frattempo le azioni EXOR saranno trattate sia all'Euronext Milan che Euronext Amsterdam.
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    NEXI, Cassa Depositi e Prestiti detiene il 13,567%
    Dalle comunicazioni diffuse dalla Consob il 10 agosto 2022 si apprende che dal 2 agosto Cassa Depositi e Prestiti è accreditata di una partecipazione del 13,567% di NEXI, rispetto a una situazione precedente del 13,582%.
    La comunicazione è stata resa dal dichiarante, su base volontaria, a seguito del perfezionamento della fusione per incorporazione di FSIA Investimenti nella controllante CDPE Investimenti, società direttamente controllata da CDP Equity.
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    Cattolica Assicurazioni: i risultati dell'obbligo di acquisto. Delisting il 12 agosto 2022
    In riferimento alla procedura per l'assolvimento dell'obbligo di acquisto da parte di Generali sulle azioni ordinarie di Cattolica Assicurazioni, sono stati annunciati i risultati finali.
    Al termine dell'operazione risultano presentate richieste di vendita per complessive 5.382.833 azioni ordinarie Cattolica Assicurazioni, pari al 2,36% del capitale e al 42,6% delle 12.547.136 azioni oggetto della procedura.
    Generali verrà a detenere 222.314.819 azioni, pari al 97,36% del capitale di Cattolica Assicurazioni.
    Il corrispettivo, pari a 6,75 euro per azione, sarà pagato agli aderenti alla proceduta il 5 agosto 2022.
    In considerazione dell'avvenuto superamento della soglia del 95% del capitale di Cattolica Assicurazioni, si sono verificati i presupposti per l'esercizio del diritto di acquisto sulle azioni Cattolica Assicurazioni ancora in circolazione, adempiendo l'obbligo d'acquisto, dando così corso alla procedura congiunta.
    Il corrispettivo sarà pari a 6,75 euro per azione, per un complessivo di circa 40,71 milioni di euro. Generali darà corso alla procedura congiunta in data 12 agosto.
    Sulla base di questi risultati Borsa Italiana disporrà che le azioni di Cattolica Assicurazioni siano sospese dalla quotazione nelle sedute del 10 e 11 agosto 2022 e revocate dalla quotazione (delisting) a partire dalla seduta del 12 agosto 2022.
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    Robinhood deve affrontare accuse manipolazione di mercato per meme stock
    Robinhood, popolare app per piccoli investitori e società quotata al Nasdaq, deve affrontare richieste di manipolazione del mercato per le restrizioni che ha imposto al trading durante la "meme stock mania" dello scorso anno, secondo quanto stabilito da un giudice statunitense. Un giudice di Miami ha affermato che gli investitori in GameStop, AMC Entertainment e altri sette titoli possono procedere con una class action, sostenendo che le restrizioni hanno aumentato artificialmente l'offerta di azioni, secondo il provvedimento visto da Reuters.
    Per meme stock mania si intende quel periodo i cui GameStop, AMC Entertainment e altre società che sono state spinte a rialzi a tre cifre dagli acquisti di investitori retail che si coordinavano online. Robinhood aveva temporaneamente vietato ai clienti di acquistare determinati titoli azionari nel gennaio 2021.
    Migliora l'andamento di Robinhood Markets, che si attesta a 10,61, con un aumento dello 0,30%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 11,07 e successiva a 11,77. Supporto a 10,38.
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    GSK, Sanofi e Haleon crollano in Borsa per il caso Zantac
    Continuano i consistenti ribassi di alcuni colossi farmaceutici sulla prospettiva di dover sborsare miliardi in seguito a processi riguardanti lo Zantac, farmaco che contiene ranitidina, sostanza che riduce la quantità di acido nello stomaco. Lo Zantac, distribuito da varie multinazionali, è diventato il medicinale più venduto al mondo nel 1988 e uno dei primi farmaci in assoluto a superare il miliardo di dollari di vendite annuali. Negli ultimi anni è stato ritirato da numerose autorità sanitarie per il sospetto di effetti cancerogeni.
    La prospettiva di un contenzioso sul farmaco non è nuova, ma è diventato un tema discusso tra analisti e investitori di recente. Tra i fattori che hanno influito c'è il fatto che il rischio di azioni legali è stato citato nel prospetto per la quotazione di Haleon. L'ex divisione Consumer Healthcare di GSK si è quotata il mese scorso alla Borsa di Londra.
    Inoltre, martedì UBS ha declassato il titolo Sanofi a "Neutral" da "Buy" citando anche il contenzioso che riguarda lo Zantac. Più di 2.000 cause legali relative a Zantac sono state presentate negli Stati Uniti, con il primo processo che inizierà prossimamente. Deutsche Bank ha affermato di non aspettarsi un altro caso glifosato, ma "è molto probabile che potremmo assistere a una passività di alcuni miliardi di dollari". "Penso che il panico si riduca alla psicologia del mercato invece che sul fatto di aver scoperto qualcosa di nuovo", ha invece scritto Barclays.
    Nella giornata odierna un portavoce di Haleon ha detto a Reuters che la società non è principalmente responsabile di alcun reclamo. "Non abbiamo mai commercializzato Zantac in nessuna forma negli Stati Uniti, come Haleon o come Consumer Healthcare di GSK", ha affermato.
    Chiusura in profondo rosso per GSK, che al termine della seduta odierna sulla Borsa di Londra ha registrato una variazione percentuale negativa del 10,06%. In forte ribasso Sanofi, che ha chiuso la seduta con un -8,18%. Ribasso scomposto anche per Haleon, che ha archiviato la sessione con una perdita secca del 4,90% sui valori precedenti. Le perdite erano state consistenti anche nella giornata di ieri.

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    Borsa New York sui livelli della vigilia
    Sostanzialmente stabile Wall Street, che archivia la sessione sui livelli della vigilia con il Dow Jones che si ferma a 33.337 punti; sulla stessa linea, rimane ai nastri di partenza l'S&P-500 (New York), che si ferma a 4.207 punti, in prossimità dei livelli precedenti.
    Leggermente negativo il Nasdaq 100 (-0,65%); sulla stessa linea, in lieve ribasso l'S&P 100 (-0,24%).
    Energia (+3,19%), finanziario (+1,02%) e beni industriali (+0,46%) in buona luce sul listino S&P 500. Tra i più negativi della lista dell'S&P 500, troviamo i comparti sanitario (-0,71%), beni di consumo secondari (-0,66%) e informatica (-0,48%).
    Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Walt Disney (+4,75%), Chevron (+2,47%), Travelers Company (+2,33%) e DOW (+2,29%).
    Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Johnson & Johnson, che ha chiuso a -2,01%.
    Deludente Amgen, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.
    Fiacca Salesforce, che mostra un piccolo decremento dello 1,00%.
    Discesa modesta per United Health, che cede un piccolo -0,9%.
    Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Pinduoduo Inc Spon Each Rep (+4,99%), JD.com (+2,59%), AirBnb (+2,33%) e Ross Stores (+2,29%).
    Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Docusign, che ha terminato le contrattazioni a -4,05%.
    Calo deciso per Atlassian, che segna un -3,63%.
    Sotto pressione Zoom Video Communications, con un forte ribasso del 3,53%.
    Soffre Splunk, che evidenzia una perdita del 3,15%.

    Dow Jones
    33,336.67
    +0.082%
    +27.16
    S&P 500
    4,207.27
    -0.071%
    -2.97
    Nasdaq
    12,779.91
    -0.58%
    -74.89
    Russell
    1,975.26
    +0.31%
    +6.01
    VIX
    20.00
    +1.32%
    +0.26

    Novavax, Inc.

    $40.34
    2.47%
    -1.02 Today
    Pre-market:
    $40.86
    (1.29%)
    +0.52
    Closed: Aug 12, 4:54:53 AM UTC-4 · USD · NASDAQ · Disclaimer

    Edited by dalessandrofree ¥ - 12/8/2022, 16:16
     
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